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[pdf] Microsoft Word - 2862 - Capitolato tecnico - Policlinico S.Orsola ...

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frantumarsi o ad essiccarsi a causa dei sobbalzi o per il peso del. carico del materiale soprastante.<br />

Le piante, provenienti da vivai o dalla campagna, devono essere caricate ordinatamente sui mezzi di<br />

trasporto, disponendo vicine le piante della stessa specie e dimensione. in basso quelle più resistenti ed in<br />

alto quelle più delicate, ed avendo cura. di evitare il surriscaldamento. Per evitare I'essicamento da parte del<br />

vento provocato dal veicolo in movimento, si devono utilizzare per il trasporto veicoli chiusi. Una volta arrivate<br />

a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno; il tempo<br />

intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivaio provvisorio)<br />

dovrà essere il più breve possibile. In particolare l'impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non<br />

possono essere immediatamente messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il grado di umidità<br />

adeguato alla loro conservazione.<br />

Nel caso in cui il surriscaldamento abbia provocato una precoce germogliazione delle piante, queste devono<br />

essere subito trapiantate in una stazione provvisoria ombrosa o nella stazione definitiva. Le partite gelate<br />

devono essere portate In ambienti immuni da gelo, ma freddi e lentamente sgelate.<br />

Accatastamento in cantiere<br />

Le piante possono essere accatastate in cantiere per un tempo massimo di 48 ore, avendo cura di evitare sia<br />

l'essiccazione che il surriscaldamento. Le piante senza pane devono essere disposte in cataste alte non più<br />

di 1,5 metri, con le radici una contro l'altra, bagnate e coperte con terra. Le piante con pane devono essere<br />

accatastate in un luogo il più possibile ombroso, con i pani uno contro l'altro, bagnati e coperti all'esterno con<br />

terra o paglia.<br />

Trapianto provvisorio in cantiere<br />

Se si supera il tempo massimo di accatastamento di 48 ore, senza che sia possibile procedere al trapianto<br />

nella stazione definitiva, si dovrà procedere al trapianto in una stazione provvisoria. La stazione provvisoria<br />

deve essere realizzata in luogo ombroso e riparato dal vento, protetto dal ristagno dell'acqua e dalle<br />

inondazioni. Le piante devono essere trapiantate e separate per specie e dimensione. Ciascuna pianta deve<br />

essere collocata in una buca appositamente predisposta, con le radici nude o il pane completamente<br />

circondati da terra soffice o sabbia (tagliole). Nei trapianti invernali, le piante più sensibili al freddo devono<br />

essere provviste di una copertura con sostanze adatte come paglia o ramaglie. Il controllo e la manutenzione<br />

devono essere continui. Parassiti e malattie devono essere combattuti subito dopo la loro comparsa.<br />

Epoca di piantagione<br />

- Le piante a foglia caduca devono essere trapiantate nel periodo di riposo vegetativo.<br />

- Le piante sempreverdi senza pane devono essere trapiantate nel primo autunno o nella tarda primavera. Le<br />

piante sempreverdi con pane possono essere trapiantate tutto l'anno, con l'eccezione dell'epoca in cui<br />

escono i germogli e i mesi più caldi estivi.<br />

- Le piante in vaso possono essere trapiantate tutto l'anno salvo i mesi più caldi estivi.<br />

- Le piante senza pane non possono essere trapiantate in periodi di gelo.<br />

Processo di piantagione<br />

Le distanze per la messa a dimora e la densità di impianto, a seconda delle specie delle piante, sono quelle<br />

indicate in progetto. Le distanze potranno venir modificate in più o in meno, in relazione a particolari<br />

caratteristiche locali, specie per quanto riguarda l'ubicazione geografica e la disponibilità idrica del terreno<br />

destinato all'impianto.<br />

La messa a dimora delle piante, dovrà avvenire in relazione alle quote finite, avendo cura che non presentino<br />

radici scoperte ne' risultino interrate oltre il colletto. Per le piante fornite in zolla, l'imballo dovrà essere tagliato<br />

al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla. La zolla deve essere integra, aderente alle<br />

radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa in acqua con tutto rimballo. Le piante dovranno<br />

essere collocate e orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e <strong>tecnico</strong>. Le piante di rilevanti<br />

dimensioni dovranno essere rese stabili per mezzo di pali, ancoraggi e legature. Il riempimento delle buche<br />

dovrà essere effettuato con terra vegetale sciolta che andrà pressata adeguatamente. Nel caso la D.L.<br />

decida che venga effettuata una concimazione secondaria localizzata, l’impresa avrà cura di spargere il<br />

fertilizzante vicino alle radici e alle zolle. A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una<br />

conCa per la ritenzione dell'acqua onde favorire la ripresa della pianta. Ogni pianta verrà' bagnata con i<br />

seguenti quantitativi di acqua:<br />

- piante arbustive 1.3 litri;<br />

-piante arboree fino a due m di altezza 5-15litri.<br />

L'eventuale potatura di trapianto deve essere autorizzata dalla D.L. e l'impresa dovrà seguire rigorosamente<br />

le disposizioni Impartite. . Le superfici di taglio cori diametro superiore a 3 cm devono essere trattate con<br />

mastice cicatrizzante. Le piante sempreverdi non devono essere potate. Dopo la piantagione, la superficie<br />

del suolo all'interno della buca deve essere conguagliata e scarificata.<br />

Messa a dimora delle piante rampicanti, sarmentose e ricadenti<br />

La messa a dimora di queste piante e'identica per ciascuna delle tipologie sopraindicate.<br />

L'impresa è tenuta a completare la piantagione legando i getti, ove necessario, alle apposite strutture di<br />

sostegno. Per le prime cure di trapianto valgono le norme indicate precedentemente.<br />

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