La presente redazione è l'unione della prima parte della tesi ... - EPFL

La presente redazione è l'unione della prima parte della tesi ... - EPFL La presente redazione è l'unione della prima parte della tesi ... - EPFL

archivesma.epfl.ch
from archivesma.epfl.ch More from this publisher
19.06.2013 Views

Oggi l’intera zona Ticosa è divisa trasversalmente in due punti e non presenta alcuna penetrazione longitudinale. Le poche strade longitudinali presenti all’interno dell’area sono private o di servizio. La nostra intenzione è di creare delle nuove cesure all’interno dell’area Ticosa in continuità con le strade provenienti dal centro città (schema 2). Questo permette di dividere in più parti la vasta zona industriale diminuendone la sua dimen- sione e facilitando il lavoro all’interno delle singole parti. Pen- siamo inoltre che questa soluzione permette di mantenere il carattere industriale dell’area che presenta una parcellazione e una morfologia di grandi dimensioni. L’attitudine di “taglio trasversale” cerca di sposarsi con quest’ultima caratteristica e cerca di non snaturare la forma del tessuto. Gli schemi A, B e C mostrano bene come il nos- tro intervento [B] rimane in linea con la situazione attuale [A] mentre come una soluzione di “taglio longitudinale” [C] appare incoerente rispetto alla forma del tessuto industriale. A B C 16

Schede 2, 10, 15 e 16 _________________________________ Scheda 20 _________________________________ Schede 8 e 19 _________________________________ Schede 18 e 19 _________________________________ Scheda 20 _________________________________ Tuttavia è opportuno aggiungere che vi saranno sicuramente delle strade longitudinali all’interno della Ticosa, ma esse non risulteranno caratterizzanti per la divisione parcellare dell’area industriale. Programma Se sono prese in considerazione diverse schede (2, 10, 15 e 16) si può cominciare a trarre delle considerazioni di carattere indicativo sul programma futuro nella zona industriale Ticosa. Ovviamente non esiste un approccio scientifico che permetta di definire con esattezza quale sia il programma più atto a quest’area. Alcune tematiche da noi affrontate ci permettono di ipotizzare un programma, non ancora del tutto definitivo, che sarà il punto di partenza per il progetto d’architettura. Attraverso la scheda 20 abbiamo approfondito i temi della memoria collettiva e del patrimonio industriale. Questi ci sem- brano di fondamentale importanza per difendere la nostra ipo- tesi, secondo la quale consideriamo che i due edifici industriali (edificio ad U e edificio Santarella, presentati nella scheda 8 e 19) presenti ancora oggi sulla zona industriale Ticosa non de- vono essere distrutti ma rivalorizzati. A nostro avviso queste due costruzioni sono oggetti che fanno ormai parte della me- moria collettiva dei comaschi e rappresentano una fetta di pa- trimonio industriale che sta lentamente scomparendo. Tuttavia Como è ancora considerata la città della seta; il suo passato è impregnato dall’attività serica ancora oggi presente grazie, ad esempio, alla Scuola di Setificio, agli atelier che producono i disegni per le stampe e ad un Museo. Al fine di approfon- dire il tema dell’industria serica a Como, nelle schede 18 e 19 abbiamo trattato la storia della Tintoria Comense e la storia “dell’architettura serica” comasca (chiamata poi Ticosa). Come specificato nella scheda 20 la nostra volontà è di inter- venire sugli edifici esistenti attraverso un restauro critico. Cioè non intendiamo fare tabula rasa o procedere ad un restauro filologico conservatore ma, per contro, vogliamo proporre un progetto che possa conciliare vecchio e nuovo. Con il nostro in- tervento sull’esistente non vogliamo alterare il carattere delle costruzioni e dunque la volontà è di conservare i valori spaziali ed il suo carattere. Per questo motivo rifiutiamo in partenza 17

Schede 2, 10, 15 e 16<br />

_________________________________<br />

Scheda 20<br />

_________________________________<br />

Schede 8 e 19<br />

_________________________________<br />

Schede 18 e 19<br />

_________________________________<br />

Scheda 20<br />

_________________________________<br />

Tuttavia <strong>è</strong> opportuno aggiungere che vi saranno sicuramente<br />

delle strade longitudinali all’interno <strong>della</strong> Ticosa, ma esse non<br />

risulteranno caratterizzanti per la divisione parcellare dell’area<br />

industriale.<br />

Programma<br />

Se sono prese in considerazione diverse schede (2, 10, 15 e<br />

16) si può cominciare a trarre delle considerazioni di carattere<br />

indicativo sul programma futuro nella zona industriale Ticosa.<br />

Ovviamente non esiste un approccio scientifico che permetta<br />

di definire con esattezza quale sia il programma più atto a<br />

quest’area. Alcune tematiche da noi affrontate ci permettono<br />

di ipotizzare un programma, non ancora del tutto definitivo,<br />

che sarà il punto di <strong>parte</strong>nza per il progetto d’architettura.<br />

Attraverso la scheda 20 abbiamo approfondito i temi <strong>della</strong><br />

memoria collettiva e del patrimonio industriale. Questi ci sem-<br />

brano di fondamentale importanza per difendere la nostra ipo-<br />

<strong>tesi</strong>, secondo la quale consideriamo che i due edifici industriali<br />

(edificio ad U e edificio Santarella, presentati nella scheda 8 e<br />

19) presenti ancora oggi sulla zona industriale Ticosa non de-<br />

vono essere distrutti ma rivalorizzati. A nostro avviso queste<br />

due costruzioni sono oggetti che fanno ormai <strong>parte</strong> <strong>della</strong> me-<br />

moria collettiva dei comaschi e rappresentano una fetta di pa-<br />

trimonio industriale che sta lentamente scomparendo. Tuttavia<br />

Como <strong>è</strong> ancora considerata la città <strong>della</strong> seta; il suo passato<br />

<strong>è</strong> impregnato dall’attività serica ancora oggi <strong>presente</strong> grazie,<br />

ad esempio, alla Scuola di Setificio, agli atelier che producono<br />

i disegni per le stampe e ad un Museo. Al fine di approfon-<br />

dire il tema dell’industria serica a Como, nelle schede 18 e 19<br />

abbiamo trattato la storia <strong>della</strong> Tintoria Comense e la storia<br />

“dell’architettura serica” comasca (chiamata poi Ticosa).<br />

Come specificato nella scheda 20 la nostra volontà <strong>è</strong> di inter-<br />

venire sugli edifici esistenti attraverso un restauro critico. Cio<strong>è</strong><br />

non intendiamo fare tabula rasa o procedere ad un restauro<br />

filologico conservatore ma, per contro, vogliamo proporre un<br />

progetto che possa conciliare vecchio e nuovo. Con il nostro in-<br />

tervento sull’esistente non vogliamo alterare il carattere delle<br />

costruzioni e dunque la volontà <strong>è</strong> di conservare i valori spaziali<br />

ed il suo carattere. Per questo motivo rifiutiamo in <strong>parte</strong>nza<br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!