La presente redazione è l'unione della prima parte della tesi ... - EPFL
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Schede 7 e 8<br />
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Schede 3, 4, 5 e 6<br />
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Scheda 1<br />
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Scheda 20<br />
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RIVALORIZZAZIONE DELLA “TICOSA”<br />
Introduzione<br />
Attualmente vi sono sempre più progetti che affrontano il tema<br />
<strong>della</strong> rivalorizzazione o del riutilizzo di edifici e siti industriali.<br />
Le industrie hanno subito in questi ultimi anni delle importanti<br />
modifiche e spesso hanno dovuto trasformarsi o delocalizzare<br />
il settore <strong>della</strong> produzione. In Europa, come in Svizzera, esis-<br />
tono ancora vaste aree occupate da industrie ormai in disuso.<br />
Inizialmente queste si trovavano all’esterno delle città, ma in<br />
seguito a causa del forte sviluppo urbano si sono ritrovate<br />
all’interno di esse. Ancora oggi esistono diversi siti industriali<br />
in zona urbana che creano dei “vuoti” all’interno <strong>della</strong> città.<br />
Dopo aver visitato diversi siti industriali di varie città abbiamo<br />
scelto la Ticosa a Como, area industriale in contesto urbano,<br />
perché rispecchia meglio la problematica <strong>presente</strong> in molte<br />
città europee. Non da ultimo siamo stati stimolati dalla possi-<br />
bilità di conoscere la città di Como.<br />
Tesi<br />
È possibile attraverso un progetto d’architettura che risponde<br />
a delle esigenze contemporanee valorizzare un luogo e ricor-<br />
darne la sua storia preservandone così la memoria collettiva?<br />
Ci sono delle alternative al restauro filologico attuato nel caso<br />
di monumenti storici? Ci sono alternative alla tabula rasa? È<br />
possibile un dialogo tra antico e nuovo? Queste sono alcune<br />
delle domande che ci accompagneranno durante il lavoro di<br />
diploma.<br />
Gli spazi pubblici comaschi e i loro edifici sono un esempio<br />
attuale di come la coesistenza di antico e nuovo sia possibile<br />
e inevitabile (vedi schede Duomo, San Fedele, Castello, sin-<br />
<strong>tesi</strong> Duomo-Castello). Nella scheda sull’evoluzione <strong>della</strong> città<br />
si può notare che a Como questa caratteristica <strong>è</strong> stata aiutata<br />
anche dalla morfologia <strong>della</strong> convalle che ha imposto uno svi-<br />
luppo “su se stessa” provocando il dialogo tra antico e nuovo.<br />
Pensiamo inoltre che esso sia auspicabile ed indispensabile<br />
perché <strong>è</strong> un modo per preservare la memoria collettiva (vedi<br />
scheda sulla memoria collettiva e il patrimonio industriale).<br />
Dopo aver capito l’importanza del rapporto antico-nuovo biso-<br />
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