19.06.2013 Views

COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier

COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier

COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ATTO QUINTO<br />

L’ultimo atto è senza dubbio quello che pone più problemi all’analista e al regista.<br />

Tanto per cominciare, la partitura stampata e il libretto del 1607 non hanno in comune<br />

che il primo intervento <strong>di</strong> Orfeo, mentre le due conclusioni sono <strong>di</strong>ametralmente opposte.<br />

Il libretto fa apparire che le rappresentazioni del 1607 erano concluse da un lungo Baccanale<br />

(«Evohe Padre Lieo»), nel quale, conformemente alla leggenda greca, Orfeo veniva<br />

perseguitato dall’o<strong>di</strong>o mortale della Baccanti per avere rifiutato l’amore della sua donna.<br />

Il Lamento <strong>di</strong> Orfeo all’inizio dell’atto V° evoca senza ambiguità il <strong>di</strong>sdegno sprezzante del<br />

cantore nei loro riguar<strong>di</strong>: «Hor l’altre Donne son superbe e perfide (…), quinci non fia giammai<br />

che per vil femmina Amor con aureo stral il cor trafiggami». La fedeltà alla memoria<br />

<strong>di</strong> Euri<strong>di</strong>ce non spiega, essa sola, una tal violenza <strong>di</strong> propositi. La tra<strong>di</strong>zione antica aveva<br />

fatto <strong>di</strong> Orfeo «l’inventore dell’omosessualità»: Calais, figlio <strong>di</strong> Borea (cfr Les Boréades <strong>di</strong><br />

Rameau) sarebbe stato il suo amante. Ma in un contesto cristiano, una tal esegesi sembrerebbe<br />

azzardata, anche se Ficino non esclude una tale lezione nei suoi commentari<br />

sul Fedro <strong>di</strong> Platone. Bisognerebbe comprendere che Orfeo si sia <strong>di</strong>stolto definitivamente<br />

dall’amore profano, a profitto del solo amore sacro? Che la separazione dell’anima dal<br />

corpo, figurata dalla lacerazione delle Baccanti, sia una premonizione della Passione <strong>di</strong><br />

Cristo e della crocifissione? L’interpretazione è ancora una volta aperta.<br />

La partitura del 1609 si stacca dalla tra<strong>di</strong>zione mitica, e propone un’apoteosi d’Orfeo:<br />

Apollo conduce suo figlio fino al cielo dove contemplerà «l’immagine» della sua sposa<br />

attraverso le stelle, mentre la sua lira <strong>di</strong>venta una costellazione.<br />

Questa trasformazione ra<strong>di</strong>cale della Favola, posteriore alla rappresentazione del<br />

1607, trova almeno due spiegazioni plausibili. Per cominciare, questo finale apollineo<br />

completa la simmetria dell’opera, poiché si trova, con l’apparizione <strong>di</strong> Apollo, la <strong>di</strong>mensione<br />

cosmologica del Prologo. La lettura cristica del personaggio <strong>di</strong> Orfeo <strong>di</strong>venta ancora<br />

più evidente: gli è offerta un’Ascensione.<br />

Occorre ugualmente ritornare al contesto particolare che permette la stampa della<br />

partitura. Il matrimonio <strong>di</strong> Francesco Gonzaga con Margherita <strong>di</strong> Savoia era stato celebrato<br />

nel 1608. Conveniva dunque nel 1609 offrire una conclusione più felice e più luminosa<br />

alla Favola.<br />

A causa del rimaneggiamento del libretto, questo atto riveste una struttura meno manifesta<br />

dei precedenti, senza alcun effetto <strong>di</strong> simmetria. Si ritrova non<strong>di</strong>meno una <strong>di</strong>visione<br />

rigorosa in tre parti. Il Lamento <strong>di</strong> Orfeo (comune al libretto e alla partitura), poi l’Apoteosi<br />

d’Orfeo, e infine la Moresca conclusiva che, conformemente alla tra<strong>di</strong>zione aristotelica,<br />

serve da esodo (canto <strong>di</strong> uscita del coro).<br />

Lamento: Questi i campi <strong>di</strong> Tracia<br />

Analisi lineare<br />

Il Ritornello [1a] apre l’ultimo atto: questa «musica <strong>di</strong> passaggio» ci in<strong>di</strong>ca che Orfeo ha<br />

lasciato il mondo sotterraneo per ricongiungersi alla sfera terrestre.<br />

S’impone un nuovo ambiente sonoro e visuale, così come precisa la <strong>di</strong>dascalia: «Tacciono<br />

li Cornetti, Tromboni & Regali, & entrano a sonare il presente Ritornello, le viole da<br />

braccio, Organi, Clavicembani, contrabasso & Arpe, & Chirarroni, & Ceteroni, & si muta la<br />

scena.»<br />

Gli strumenti infernali spariscono e noi ritroviamo la tinta «tragica» del secondo atto. I<br />

flauti sono assenti: il tempo della pastorale è definitivamente tramontato. Durante questo<br />

Ritornello, la scenografia cambia. Le prime parole d’Orfeo descrivono questo nuovo<br />

53

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!