COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier
COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier
COMMENTARIO MUSICALE DELL'ORFEO di Denis Morrier
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
e la sua necessaria scomparsa leggendo l’iscrizione che figura sull’entrata degli Inferi:<br />
«Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate!» Si tratta <strong>di</strong> una citazione esatta del III canto<br />
dell’Inferno <strong>di</strong> Dante. Ella la ripeterà ancora una volta trasponendola un grado più alto:<br />
l’effetto retorico è evidente.<br />
Al <strong>di</strong> là dei riferimenti a queste <strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni letterarie, l’introduzione da parte<br />
<strong>di</strong> Striggio del personaggio della Speranza partecipa delle rilettura cristiana del mito <strong>di</strong><br />
Orfeo. In effetti, la Speranza non è propriamente una <strong>di</strong>vinità. Nella mitologia antica, essa<br />
è «l’unico bene» che non è sfuggito dal vaso <strong>di</strong> Pandora, e la povera consolazione rimasta<br />
ai mortali, ormai afflitti da tutti i mali («afflitti mortali»). Non è neppure un’allegoria. La<br />
Speranza è prima <strong>di</strong> tutto una delle quattro virtù teologali (con la Fede, la Carità e la Giustizia):<br />
secondo il dogma cattolico essa è «sovrannaturale, libera e certa» e il suo oggetto<br />
è «il fine ultimo, la salvezza». I peccati che le corrispondono sono la Disperazione e la Presunzione:<br />
Orfeo farà peccati <strong>di</strong> questo tipo in due riprese: è in effetti la presunzione che<br />
gli farà perdere una seconda volta la sua sposa nel quarto atto.<br />
Ma è la <strong>di</strong>sperazione che lo afferra all’inizio quando la Speranza, conformemente<br />
all’iscrizione che c’ è all’entrata dell’Inferno, l’abbandona improvvisamente. Orfeo sembra<br />
allora perduto. Non canta più. Declama solamente, su note ripetute, «archi <strong>di</strong> recitazione»<br />
che lo conducono talvolta a qualche <strong>di</strong>ssonanza commuovente ma passeggera («non<br />
lunge», «ahi lasso!»). La Speranza è fuggita, come conferma il motivo della fuga in note<br />
congiunte ascendenti, sulle parole «Se fuggi tu». Ma ella risieda ancora nel cuore <strong>di</strong> Orfeo,<br />
come tendono a confermarlo le ultime parole del suo intervento: un’evocazione rassicurante,<br />
serena e luminosa, della «dolcissima Speranza», le cui consonanze maggiori non<br />
sono turbate che da una semplice appoggiatura, eminentemente espressiva (sol <strong>di</strong>esis su<br />
fa <strong>di</strong>esis).<br />
39