Avventura - Gruppo Cerveteri 1

STARBURST, IN AIUTO ALLA COMUNITÀ
SPLASH! IN ACQUA!
“Splash!”: ovvero giochi d’acqua! Qui si
impara ad andare in canoa,barca a vela,catamarano,
kayak, windsurf, con il supporto di
istruttori competenti; qui si gioca a hockey
su telo insaponato, a pallavolo e pallacanestro
in piscina, a calcio balilla umano; qui si
impara a costruire e manovrare una zattera
e a lottare contro un elastico che tiene la
schiena. Il tutto divertendosi e imparando a collaborare con gli altri.
“È la prima volta che faccio vela ed è molto divertente”, spiega Andrea di Schio.E Irene della Squadriglia
Pantere (Perugia1) aggiunge “…è anche molto faticoso!”.
Francesca del gruppo Valsugana 1,squadriglia Tigri, commenta così questo evento:”E’ fantastico! Le attività
sono organizzate molto bene e ci sono pochi tempi morti. I ragazzi in giro sono gentili e cordiali ed è molto
bello vedere le persone che lavorano insieme per uno stesso obiettivo”.
Giulia e Sara del gruppo Perugia 1:“Divertenti le piscine e il calcio balilla, ma soprattutto il windsurf!”. Per
Micheal, inglese,“questo posto è molto divertente. È bello poter trascorrere all’aria aperta ore e fare attività
con persone nuove. La vela è la migliore che abbia fatto oggi”. Per Milica, serba, è “molto bello e divertente
soprattutto il gioco con l’elastico attaccato dietro alla schiena, semplice ma
anche duro da fare”.
Starburst è l’iniziativa di servizio alla Comunità a cui tutti i ragazzi dell’Eurojam
hanno partecipato. Ogni giorno partiva da Hylands Park un
sottocampo; al suo interno si formavano delle pattuglie di lavoro che
venivano lasciate in punti diversi dell’Essex (la regione dove avveniva il
campo): Galleywood, Belchamps, Southend, Lee Valley, ecc. Ogni gruppo
faceva avanzare un progetto, come
se fosse una staffetta, progetto che
riguardava in modo particolare l’ambiente.
Il 7 agosto siamo andati a visitare il
sottocampo Reno, in azione nel bosco
di Norseywood, nella riserva di Wat
Tyler, nella base scout di Belchamps e
nella campagna di Lee Valley. I ragazzi,
nel primo, costruivano ponti di legno su piccoli corsi d’acqua e realizzavano
recinzioni ammucchiando in maniera ordinata i rami del
bosco; nel secondo, scavavano fango per far tornare a vivere un
laghetto naturale e con esso il
microambiente collegato; nel terzo,
procedevano alla potatura o alla
messa a dimora di nuovi alberi; nel
quarto, eliminavano le piante che
minacciavano una particolare area
floreale e dipingevano la staccionata.
Per tutti i ragazzi si è trattato di
indossare i guanti da lavoro, a volte
anche un caschetto, spesso di afferrare
pale, rastrelli, carriole e lavorare duro. Un lavoro
impegnativo, ma bello, che ha portato per un giorno a
stare a contatto diretto con la natura, dentro boschi,
paludi, spiagge e campagne e soprattutto a rendersi utili
verso la Comunità che li ha ospitati.
Avventura 7/2005
EUROJAM
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