parte III - LA VALUTAZIONE - Comune di Rodengo Saiano

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

PIANO DI GOVERNO 

DEL TERRITORIO 

RAPPORTO AMBIENTALE ñ parte terza 

la valutazione 

Comune di RODENGO SAIANO (BS) 

Piano di Governo del Territorio 

ìIndirizzi generali per la valutazione 

ambientale di piani e programmiî 

(comma 1, articolo 4 della legge 

regionale 11 marzo 2005, n. 12) 

D. G. Territorio e Urbanistica - U. O. 

Pianificazione territoriale e urbana 

dicembre 2005 e marzo 2007 

V A L U T A Z I O N E 

A M B I E N T A L E 

S T R A T E G I C A 

del DOCUMENTO DI PIANO 

a r t . 4 L . R . 1 2 / 2 0 0 5 

ìDeterminazione della procedura per la 

Valutazione Ambientale Strategica di 

Piani e Programmi ñ VAS (art. 4 L.R. 

12/2005; d.c.r. n. 351/2007)î 

D. G. R. VIII/6420 27 dicembre 2007 

Parte III 

LA VALUTAZIONE 

Febbraio 

2009 

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PARTE III 





1. Lo scenario attuale: elementi di sintesi .............................................3 

2. Un set di indicatori ambientali per definire il quadro ex-ante ............9 

3. Alcune considerazioni riepilogative .................................................21 

4. Líevoluzione del quadro ambientale in assenza del nuovo Piano .....22 

5. Gli obiettivi dellíAmministrazione Comunale....................................24 

6. Le soluzioni adottate e le azioni di Piano .........................................25 

7. Le possibili alternative.....................................................................27 

8. Coerenza obiettivi/azioni ................................................................29 

9. la valutazione ..................................................................................32 

10. Conclusioni ....................................................................................37 

Tavole 

III.1 ñ le alternative: rapporto con líurbanizzato 

III.2 ñ le alternative: sensibilit‡ e limitazioni idrogeologiche 

III.3 ñ le alternative: sensibilit‡ naturali, paesistiche e storiche 

III.4 ñ le alternative: limitazioni di origine antropica 

III.5 ñ le azioni di Piano nel contesto urbano 

III.6 ñ le azioni di Piano di tutela ambientale 

III.7 ñ il nuovo azzonamento 

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1. Lo scenario attuale: elementi di sintesi 

Al fine di procedere con la necessaria chiarezza e alla luce delle pi˘ diffuse metodologie di 

analisi, si ritiene opportuna una prima fase di verifica circa la presenza di elementi 

sensibili emersi nel corso dellíanalisi contenuta nel Quadro conoscitivo di cui tener conto 

nella prosecuzione del lavoro. 

A questo proposito, si ritiene utile fare riferimento al lavoro curato da S. Malcewschi e 

pubblicato nei Quaderni di Valutazione Ambientale (n.IV, aprile 2005), dellíAssociazione 

Analisti Ambientali, che riporta una interessante scheda riguardante i ìLivelli di sensibilit‡ 

per categorie ambientali di uso correnteî. 

Con il chiaro obiettivo di ìgerarchizzare in funzione delle sensibilit‡ medie attese le 

categorie utilizzate dai Sistemi Informativi Territorialiî vengono qui ìattribuiti livelli di 

pressione e di valore ambientale medio atteso alle categorie descrittive del sistema 

Corine Land Cover, derivato dallíanalisi delle immagini satellitari secondo protocolli tecnici 

convenuti a livello europeoî. 

Pur riconoscendo che ìtale sistema Ë poco preciso a scala di dettaglioî, si ritiene utile un 

primo approccio ai fini di un inquadramento metodologicamente corretto e condiviso, con 

la doverosa precisazione che ìil riconoscimento effettivo delle sensibilitaí richiederaí 

analisi di sufficiente dettaglio, che tengano conto anche delle criticitaí date dalla vicinanza 

di elementi di pressione e di vulnerabilit‡î. 

Nella tabella che segue, vengono riportate le categorie ambientali riprese da QVA 4/aprile 

2005, evidenziando quelle la cui presenza Ë accertata nellíambito territoriale di Coccaglio. 

VA : Esistenza di aspetti di valore o comunque importanza ambientale; 

XXX: unitaí ambietali importanti per líecosistema e con alte probabilitaí di presenza di 

valori naturalistici e/o paesaggistici; 

XX: unitaí ambientali in grado di svolgere un ruolo funzionale per líecosistema e con 

presenza potenziale di elementi di importanza naturalistica/paesaggistica; 

X: unitaí ambientali ordinariamente povere dal punto di vista naturalistico, ma 

comunque in grado di svolgere un ruolo paesaggistico e di funzionalitaí per 

l'ecosistema. 

PA : Presenza di fattori in grado di produrre pressioni potenzialmente critiche 

sullíambiente; 

XXX: alte probabilitaí di presenza di fattori di criticitaí ambientale; 

XX: presenza attesa di livelli mediamente significativi di pressione antropica; 

X: presenza attesa di livelli di moderata pressione antropica. 


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COD. CATEGORIE VA PA presenza 

111 Tessuto urbano continuo XX X 

112 Tessuto urbano discontinuo XX X 

121 Aree industriali o commerciali XXX X 

122 Reti stradali e ferroviarie e spazi accessori XXX X 

124 Aeroporti XX 

131 Aree estrattive XXX 

132 Discariche XXX 

133 Cantieri XXX 

141 Aree verdi urbane XX X X 

142 Aree sportive e ricreative X X 

211 Seminativi X X X 

213 Risaie XX X 

221 Vigneti XX X X 

222 Frutteti e frutti minori X X 

223 Uliveti XX X 

231 Prati stabili XX 

241 Colture annuali associate a colture permanenti X X X 

242 Sistemi colturali e particellari permanenti X X X 

243 Aree prev. occup.da colture agrarie, con spazi nat. X X 

311 Boschi di latifoglie XXX X 

312 Boschi di conifere XXX 

313 Boschi misti XXX 

321 Aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota XXX 

322 Brughiere e cespuglieti XXX 

324 Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluz. XXX 

331 Spiagge, dune, sabbie XXX 

332 Rocce nude, falesie, rupi, affioramenti XXX 

333 Aree con vegetazione rada XXX 

335 Ghiacciai e nevi perenni XXX 

411 Paludi interne XXX 

511 Corsi d'acqua, canali e idrovie XXX X X 

512 Bacini d'acqua XXX 

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Come risulta da questa prima rendicontazione, il territorio comunale di Rodengo Saiano si 

caratterizza per una marcata presenza di categorie a cui si associano ìpressioni 

potenzialmente critiche per líambienteî (PA), cui si affiancano, tuttavia, anche elementi 

a valenza ambientale positiva (VA): al contempo, si puÚ osservare che questo ultimi sono 

ñ per quanto riguarda il numero di categorie ñ presenti in misura minore dei primi fattori. 

Successivamente, la verifica degli elementi sensibili si completa con la verifica 

riguardante la presenza di aree/elementi soggetti a tutela per vincolo o, comunque, 

normativa specifica, cosÏ come riportato nel QVA 3/2003 e mediante la ìLista di controlloî 


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(sempre a cura di S. Malcewschi) riportata nel QVA n.4 dellíaprile 2005: si tratta di ìun 

elenco delle principali categorie di unit‡ ambientali sensibili (non necessariamente 

riconosciute da norme), utilizzabile come lista di controllo in studi ambientali di carattere 

sia tecnico-scientifico sia amministrativo (VIA, VAS, pianificazioni territoriali ecc.)î, il cui 

obiettivo Ë di fornire ìuna lista di termini prioritari il pi˘ ampiamente condivisa possibile 

in sede tecnicaî e che si ritiene pertinente al presente lavoro. 

UNITAí TERRESTRI ñ VINCOLI PRINCIPALI 

Riserve integrali e/o riserve generali orientate in parchi nazionali di cui all.art.2 della legge 6 

dicembre 1991, istituite o comunque perimetrate 

Riserve integrali e/o riserve generali orientate in parchi regionali di cui all.art.2 della legge 6 

dicembre 1991, istituite o comunque perimetrate 

Riserve naturali di cui all.art.2 della legge 6 dicembre 1991, istituite o comunque perimetrate 

ai sensi della medesima legge 

Fasce di rispetto di fiumi, corsi d'acqua, ai sensi del D.lgs 490/99 X 

Boschi tutelati ai sensi del D.lgs 490/99 

Altre aree vincolate ai sensi del D.lgs 490/99 X 

Zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar (DPR 448 del 

13.3.1976) 

Siti di Importanza Comunitaria proposti per l'inserimento della rete Natura 2000, di cui al DPR 

8/91997 n.357 

Fasce di rispetto di sorgenti o captazioni idriche (art. 6 del DPR 236/88) X 

Zone ad elevato livello di tutela o conservazione previsti da parte di Piani 

Territoriali Paesistici regionali 

Ambiti di rilevanza ambientale individuati da leggi regionali 

Vincoli paesistici : Bellezze naturali e singolarit‡ geologiche ai sensi dell'art.166 del D.lgs 

490/99 

Vincoli paesistici : Ville, giardini e parchi di cui all'art.166 del D.lgs 490/99 X 

Vincoli paesistici : Complessi di valore estetico e tradizionale art. 1.3 della L. 1497/39 

Vincoli paesistici : Bellezze panoramiche e punti di vista di cui all'art.166 del D.lgs 490/99 

Tutele delle cose di interesse artistico o storico : vincoli archeologici, ai sensi del D.lgs 490/99 

Beni sottoposti a vincolo architettonico e monumentale ai sensi D.lgs 490/99 X 

Fasce di rispetto di riserve naturali di cui all.art.2 della legge 6 dicembre 1991, istituite o 

comunque perimetrale 

Parchi Nazionali in corso di istituzione di cui alla legge 349/91 

Parchi Naturali Regionali in corso di istituzione di cui alla legge 349/91 

Zone in vincolo idrogeologico (RD 3267 del 30/12/23) X 

Altre zone tutelate a livello regionale o sub-regionale (Parchi di interesse 

sovracomunale ecc.) 

X 

Zone dichiarate di importanza ambientale da parte di Piani Territoriali Paesistici regionali, 

ancorchÈ senza specifici vincoli di tutela 

Parchi comunali urbani ed extraurbani 

Zone tutelate o comunque dichiarate di importanza ambientale a livello comunale X 

Zone con presenza di specie di interesse prioritario ai sensi della Dir. 43/92/CEE e del DPR 

357/97 

Oasi di protezione (art.12 L. 47/78) 

Aree di ripopolamento e cattura ai sensi della L.47/78 

Aziende faunistico-venatorie ai sensi della L. 47/78 

Zone di rispetto militare (L.898/76) 

Zone di rispetto cimiteriale (RDL 1265/34) X 

Fasce di rispetto stradali e autostradali (DM 1404/68 e art.2 del DPR 495/92) X 

Fasce di rispetto ferroviarie (art.49 del DPR 753/80) X 

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X

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UNITAí SENSIBILI DI TIPO NATURALISTICO O ECOSISTEMICO 

Siti con presenze floristiche rilevanti (specie rare, e/o minacciate, e/o endemiche) 

Siti con presenze faunistiche rilevanti (specie rare e/o minacciate, e/o endemiche) 

Habitat naturali con storia evolutiva specifica (es presenti da oltre 50 anni) 

Zone di specifico interesse funzionale per líecomosaico (corridoi biologici, gangli di reti 

ecologiche locali, core areas di reti ecologiche estese, stepping stones ecc.) 

Paesaggi storici a naturalit‡ diffusa X 

Praterie primarie 

Prati polifiti 

Ecosistemi con habitat azonali (climax edafico, climax di disturbo, in habitat poveri di nutrienti o 

oligotrofi come substrati acidi o con aridit‡ fisiologica) 

Ecosistemi relittuali (es relitti glaciali, faggete di bassa quota,..) 

Habitat estremi (a controllo fisico, es solfatare, sorgenti termali, glaciali, Ö) 

Ecosistemi tipici o ìendemiciî (es frigane a pulvini spinescenti, o praterie a zolle discontinue 

delle montagne mediterranee,..) 

Unit‡ ecosistemiche tipiche di aree carsiche 

Boschi disetanei e polispecifici con presenza significativa di specie autoctone X 

Aree con presenza generica di vegetazione arborea o arbustiva X 

Zone umide (torbiere, prati umidi, canneti, lagune ecc.) 

Laghi oligotrofi o comunque di interesse ecologico 

Corsi d'acqua con caratteristiche di naturalit‡ residua X 

Litorali marini e lacustri con caratteristiche di naturalita' residua 

Fasce di pertinenza fluviale a ruolo polivalente (ecosistemico, buffer nei confronti 

dellíinquinamento di origine esterna) 

Sorgenti perenni 

Fontanili 

Microhabitat sorgentizi particolari (rupi stillicidiose, risorgenze di terrazzo ecc.) 

Pozze temporanee ricorrenti su base stagionale 

Ecosistemi fragili di alta e medio-alta quota 

Varchi in ambiti diffusamente insediati, a rischio ai fini della permeabilit‡ ecologica 

Altri elementi di interesse naturalistico-ecosistemico nellíambito interessato dal progetto 

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UNITAí SENSIBILI SOTTO LíASPETTO GEOLOGICO E/O IDROGEOMORFOLOGICO 

Geositi di interesse prioritario: grotte, salse, piramidi di terra, massi erratici ecc. 

Zone di interesse mineralogico 

Zone di interesse paleontologico 

Paleosuoli di interesse per la geostoria e la preistoria 

Rilievi isolati (inselberg) e dossi di pianura 

Sommit‡ di rilievi troneggianti sul paesaggio circostante X 

Testimonianze di fenomeni tettonici recenti o in atto 

Altri geositi X 

Sito di elevato interesse paleontologico, non oggetto di specifiche tutele 

Aree a ìrischio archeologicoî non oggetto di specifiche tutele X 

Zone con falde acquifere per líapprovvigionamento idropotabile X 

Aree nelle quali aviene o si presume avvenga líalimentazione di falde idriche significative ai fini 

dellíapprovvigionamento idropotabile 

Pozzi per usi idropotabili X 

Pozzi idrotermali 

Pozzi per altri usi X 

Sorgenti per usi idropotabili 

Sorgenti perenni 

Fontanile o risorgiva di pianura 

Fonti idrotermali 

Boschi con ruolo di protezione idrogeologica X 

Zone con elevata acclivita' (es. > 25%) 

Corpi di frane recenti o attive 

Corpi di frana temporaneamente quiescenti 

Movimenti in massa e fenomeni di espansione dei versanti 

Aree a generico basso grado di stabilit‡ 

Aree sottoposte ad intensa erosione diffusa e/o potenzialmente tali 

Orli di degradazione meteorica attiva 

Zone calanchive o pseudocalanchive 

Aree interessate da colate di fango attive o potenziali e aree a argillose a cronico dissesto 

Sink hole o aree a rischio di formazione di sink hole 

Aree a rischio vulcanico 

Aree ad elevato rischio sismico 

Base di versante ad erosione fluviale attiva o potenzialmente tale 

Tratto di sponda fluviale ad erosione attiva o potenzialmente tale 

Aree a rischio di esondazione X 

Fasce meandriche in evoluzione 

Isole fluviali in evoluzione 

Tracce di paleoalvei di elevato valore testimoniale, anche ai fini dellíantropizzazione 

Depressione naturale, sede di laghetto, perenne o stagionale 

Sedimenti torbosi 

Aree a rischio di valanghe nellíambito interessato dal progetto 

Altre aree a dissesto idrogeologico attuale o potenziale 

Aree oggetto di subsidenza nellíambito interessato dal progetto 

Terreni percorsi o danneggiati dal fuoco 

Altre aree vulnerabili dal punto di vista idro-geo-morfologico 

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UNITAí SENSIBILI DI TIPO ANTROPICO 



Edifici abitati in modo permanente o semipermanente X 

Edifici pubblici o sede di funzioni pubbliche ad elevata vulnerabilitaí (scuole, ospedali 

ecc.) 

X 

Aree utilizzate per attivit‡ ricreative X 

Aree utilizzate per la protezione civile X 

Aree oggetto di balneazione 

Strutture insediative storiche, urbane X 

Strutture insediative di interesse storico, extra-urbane 

Giardini e parchi storici X 

Paesaggi storici (terrazzamenti, sistemazioni a ciglioni, piantate, campi chiusiÖ) X 

Zone di riconosciuta importanza storica e testimoniale (siti di battaglie, percorsi storici ecc.) 

anche se non tutelate 

Testimonianze delle centuriazioni romane 

Vecchi approdi o porti fluviali 

Cime isolate anticamente capitozzate per intervento antropico 

Siti minerari di interesse storico o etnoantropologico 

Agrosistemi tradizionali (marcite, piantate di gelsi ecc.) 

Aree a rischio archeologico, non oggetto di specifiche tutele X 

Infrastrutture attuali (trasportistiche, energetiche, idrauliche ecc.) che non devono essere 

compromesse per la funzionalitaí del territorio 

Aree di cava attive ed in abbandono 

Argini di difesa fluviale ed aree golenali 

Difese di sponda 

Aree agricole con prodotti destinati direttamente o indirettamente allíalimentazione 

umana 

X 

Aree agricole di particolare pregio agronomico (vigneti doc, uliveti secolari ecc.), X 

Suoli di prima e seconda classe per la Land Capability (U.S.G.S.) 

Zone costiere oggetto di vallicoltura 

Stabilimenti potenzialmente origine di rischi tecnologici 

Zone con elevati livelli attuali di inquinamento atmosferico al suolo 

Zone con elevati livelli attuali di inquinamento da rumore X 

Corpi idrici sottoposti ad utilizzo intensivo della risorsa idrica (rete irrigua, corsi díacqua con 

significative derivazioni di portata ecc.) 

Corpi idrici gi‡ significativamente inquinati X 

Aree di estrazione di idrocarburi 

Zone di espansione insediativa 

Zone interessate da previsioni infrastrutturali 

Altre aree vulnerabili per la presenza di elementi antropici 

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In grassetto vengono individuati gli elementi sensibili che sono presenti nel territorio 

comunale di Rodengo Saiano e di cui viene dato conto nel Quadro conoscitivo. 


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2. Un set di indicatori ambientali per definire il quadro ex-ante 

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"E' necessario sviluppare indicatori di sviluppo sostenibile 

per fornire solide basi ai processi decisionali a tutti i livelli e 

per contribuire a promuovere capacit‡ di autoregolazione 

in senso sostenibile dei sistemi economici e ambientali" - 

AGENDA 21, capitolo 40 

Ritroviamo una consapevolezza analoga a quella emersa al vertice di Rio, riguardo al 

ruolo degli indicatori nellíambito delle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile, 

nella Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio n.2179/98 ("Per uno sviluppo 

durevole e sostenibile"), dove si conferma come la politica ambientale debba basarsi su 

"dati, statistiche e indicatori comparabili e affidabili, su informazioni scientifiche corrette 

e su una valutazione dei costi e dei benefici". 

In linea di principio, possiamo definire un indicatore ambientale come un parametro, o un 

valore derivato da parametri, che fornisce informazioni o descrive lo stato di un 

fenomeno/ambiente/area e sia caratterizzato da una intrinseca capacit‡ di sintetizzare un 

fenomeno, tale da: 

ridurre il numero di misure e parametri che normalmente sarebbero necessari per 

fornire una "esatta" visione della situazione in esame; 

semplificare il processo di comunicazione attraverso il quale l'informazione risultante 

Ë fornita all'utente. 

Detto per inciso, in altri settori líutilizzo di indicatori che rispondano a questi requisiti Ë 

un dato di fatto ormai acquisito da tempo: in campo economico, per esempio, un limitato 

numero di parametri/indicatori (inflazione, variazione P.I.L., numero di occupati), basta a 

rendere conto dell'andamento di tutta l'economia e a stabilire possibili linee d'azione 

future e la valenza di tali indicatori Ë condivisa non solo dalla ristretta cerchia di esperti, 

ma anche dall'intera opinione pubblica, pur con le inevitabili distorsioni che ne possono 

derivare. 

Ritornando alle tematiche ambientali, possiamo definire gli indicatori come strumenti per: 

rappresentare in modo semplice problemi complessi 

aiutare a comprendere le correlazioni tra i diversi fenomeni locali e tra i problemi 

locali e quelli globali 

identificare e analizzare in modo sistematico i cambiamenti, le tendenze, i problemi 

prioritari, i rischi ambientali 

permettere la comparazione tra le citt‡, fornendo punti di riferimento per 

comprendere meglio la propria situazione e sollecitando una competizione virtuosa tra 

le diverse comunit‡ locali 

supportare i processi decisionali locali da parte dei soggetti pubblici e privati 

promuovere l'innovazione e l'integrazione delle considerazioni ambientali nelle 

politiche locali 

aiutare ad anticipare i problemi e a promuovere l'adozione di strategie di lungo 

periodo 

fare un bilancio delle azioni adottate e monitorarne l'efficacia 


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effettuare una valutazione ambientale rispetto a obiettivi e target di sostenibilit‡ 

facilitare la partecipazione locale, definendo obiettivi e politiche condivise 

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La metodologia ormai condivisa per la definizione degli indicatori ambientali Ë quella 

messa a punto dall' OCSE nellíormai lontano 1994 e definita ìPressione ñ Stato - 

Rispostaî, in quanto determina una consequenzialit‡ tra: 

una pressione ambientale; 

lo stato dell'ambiente che ne deriva; 

la risposta messa in atto per mitigare e/o prevenire gli impatti negativi sull'ambiente. 

Il modello PSR Ë stato ripreso dall'Agenzia Europea dell'Ambiente che lo ha ulteriormente 

affinato con l'introduzione dei ìfattori determinanti delle pressioniî (es. popolazione, 

industria, agricoltura, trasporti, eventi naturali) e degli ìimpattiî che da essi derivano 

(economici e sulla salute) dando vita al nuovo modello DPSIR (Driving force, Pressure, 

State, Impact, Reponse). 

Gli indicatori consentono, dunque, di standardizzare le informazioni e forniscono la base 

per le politiche centrali e periferiche di governo e líutilizzo di indicatori, capaci di 

restituire in forma sintetica ed efficace le informazioni per rappresentare una situazione 

ambientale, Ë finalizzato a interpretare, sintetizzare e comunicare una grande quantit‡ di 

dati relazionati fra loro. Tale scopo viene efficacemente raggiunto ricorrendo ad un 

numero limitato di indicatori, selezionati in base alla loro attitudine a evidenziare le 

tendenze evolutive dei fenomeni, favorire la lettura delle correlazioni tra gli stessi, 

consentire un confronto tra dimensione locale e dimensione regionale o nazionale. 

Le principali caratteristiche di un indicatore, pertanto, possono essere cosÏ sintetizzate: 

sufficientemente rappresentativo del problema in esame 

facile da interpretare e in grado di mostrare trend evolutivi nel tempo 

sensibile ai cambiamenti indotti dalle attivit‡ antropiche 

valido dal punto di vista scientifico 

associabile a un valore di riferimento che agevoli una rapida interpretazione. 

A questo si devono aggiungere le caratteristiche dei dati utilizzati per la 

costruzione/definizione degli indicatori, che devono essere: 

facilmente disponibili o disponibili a costi ragionevoli 

di qualit‡ certa 

aggiornabili periodicamente. 

La rappresentazione della situazione ambientale, al fine di disporre di un quadro di 

riferimento per la descrizione attuale dellíambiente e per la definizione degli obiettivi di 

sviluppo sostenibile, si basa, dunque, sulla raccolta di un set di indicatori, che deve 

essere costruito tenendo conto: 

delle specificit‡ ambientali e socio-economiche del territorio esaminato; 


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degli obiettivi e parametri di riferimento gi‡ individuati nelle normative europee e 

nazionali o regionali. 

Uno dei problemi che si presenta, una volta individuato un buon indicatore, Ë di 

verificare, infine, l'esistenza di dati validati per poterlo calcolare. 

Inoltre, gli indicatori per la valutazione dello stato dellíambiente devono essere 

individuati tenendo conto della scala dell'ambito territoriale che viene preso in esame 

(nazionale, regionale, locale), ed essere associati alle risorse essenziali del territorio: 

le risorse naturali (aria, acqua, suolo, agenti fisici, paesaggio, ecosistemi); 

le altre risorse essenziali del territorio (gli insediamenti, le attivit‡ industriali e 

commerciali, i sistemi infrastrutturali e tecnologici). 

L'approfondimento delle informazioni organizzate in indicatori, infine, dovr‡ essere 

relazionato all'importanza del fenomeno. Pertanto, gli aspetti ritenuti pi˘ importanti 

dovranno essere maggiormente approfonditi rispetto agli altri e sostenuti da un gruppo di 

indicatori pi˘ ampio e articolato. 

Tenendo conto delle precedenti considerazioni metodologiche e alla luce delle risultanze 

emerse dal Quadro conoscitivo, si ritiene pertinente, per il contesto in esame, 

organizzare il set degli indicatori ambientali suddivisi per tematiche che, per comodit‡ di 

analisi ed efficacia comunicativa, nonchÈ in vista della successiva definizione degli 

indicatori da usarsi per il monitoraggio del Piano, seguono líordine dellíanalisi sullo stato 

dellíambiente svolta nella parte II. Queste, dunque, le aree tematiche in cui vengono 

suddivisi gli indicatori ricavati dal quadro conoscitivo: 

1. aria 

2. acqua 

3. suolo 

4. paesaggio, natura 

5. ambiente urbano 

La prevalenza, per quanto riguarda il numero degli indicatori, assegnata a quelli 

pertinenti líambiente urbano, va ricercata in una pluralit‡ di motivazioni, sostanzialmente 

riconducibili alla specificit‡ dellíambito territoriale in esame e alla natura stessa del Piano 

oggetto di valutazione. 

A questi fattori, inoltre, Ë da aggiungere anche la disponibilit‡ o la carenza ñ senza 

dimenticare la validit‡ e/o affidabilit‡ - dei dati necessari alla definizione dei diversi 

indicatori. 

Eí questo, in particolare, il caso della qualit‡ dellíaria, dove líattenzione viene posta su 

quegli indicatori che rendono conto dellíevoluzione del regime emissivo in termini di CO2, 

utili ai fini delle politiche finalizzate al contenimento delle emissioni climalteranti. 

La mancanza di indicatori riguardanti le concentrazioni in atmosfera Ë dovuta allíassenza 

di stazioni di monitoraggio in ambito comunale e alla non significativit‡ ñ se non come 

riferimento per valutazioni di ordine generale e tendenziale riguardanti uníarea pi˘ vasta 

ñ dei dati misurati dalla rete provinciale di monitoraggio. 


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Considerata, tuttavia, la particolarit‡ dellíambiente urbano - che possiamo ritenere 

fortemente interessato dagli impatti derivanti dai flussi veicolari della viabilit‡ sovralocale 

ñ viene riportato, quale indicatore di un certo interesse, anche il numero di giorni di 

monitoraggio che verranno effettuati in futuro. 

tema 1 ARIA 

indicatore 1.1 CO2 eq complessiva 

Ktonn/anno 73,6 

tipologia PSR P 

fonte INEMAR 

descrizione 

finalit‡ 

Quantifica le emissioni climalteranti generate nei diversi settori di attivit‡ e valuta 

líandamento delle emissioni totali. Le emissioni climalteranti sono stimate a partire dai 

consumi di combustibile e con líattribuzione di specifici fattori di emissione per singole 

attivit‡ produttive e usi del suolo. Tra i fattori a significativo impatto emissivo di CO2 

vanno ricordati ñ in aggiunta ai grandi impianti energivori, come le centrali 

termoelettriche - il riscaldamento domestico e líagricoltura (importante, per 

questíultima, líemissione di metano in atmosfera, che risulta di forte impatto quale 

fattore climalterante). 

La sommatoria dei contributi a livello comunale, che vengono computati e stimati 

dallíinventario regionale secondo il metodo Corinair, contribuisce alla valutazione del 

conseguimento o meno degli obiettivi stabiliti dal protocollo di Kyoto. 

indicatore 1.2 CO2 eq per abitante 

Tonn/anno/ab 9,375 


fonte INEMAR 

descrizione Come per líindicatore 1.1, ricondotto alle quantit‡ procapite. 

finalit‡ 

Il raffronto con i livelli emissivi procapite con altri Comuni in analoghe condizioni 

climatiche e analogo assetto insediativo, consente di valutare pi˘ in dettaglio líapporto 

di gas climalteranti riconducibili al settore civile e al settore produttivo e la conseguente 

valutazione di eventuali buone pratiche e migliori performance nei diversi ambiti. 

indicatore 1.3 giorni di monitoraggio 

giorni/anno n.d. 

tipologia PSR S 

fonte Comune/ARPA 

descrizione 

finalit‡ 

Numero di giorni/anno in cui Ë stata monitorata localmente la presenza di inquinanti in 

atmosfera, con particolare riguardo alla presenza di polveri sottili. 

Raffronto con i dati rilevati, nello stesso arco temporale, dalle stazioni fisse di 

monitoraggio della rete provinciale e analisi dei trend locali circa la presenza di PM 10 

in ambito urbano. 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





tema 2 ACQUA 

indicatore 2.1 Acqua potabile emunta 

mc/anno 1.427.064 


fonte Gestore/ATO 

descrizione 

finalit‡ 

Entit‡ dei consumi di acqua potabile emunta e immessa nella rete del pubblico 

acquedotto. 

Febbraio 

2009 

Monitorare líevoluzione, nel corso del tempo, del fabbisogno idrico e tener conto delle 

perdite della rete di distribuzione. 

indicatore 2.2 Acqua potabile contabilizzata 

mc/anno 926.306 



descrizione quantitativi di acqua potabile contabilizzata 

finalit‡ Monitorare líevoluzione, nel corso del tempo, dei consumi effettivi in ambito urbano. 

indicatore 2.3 Perdite totali di esercizio 

% 28% 



descrizione 

finalit‡ 

% dellíacqua potabile contabilizzata in rapporto alla quantit‡ di acqua potabile emunta 

ai pozzi e immessa nella rete di distribuzione. 

Monitorare líevoluzione, nel corso del tempo, del fabbisogno idrico e tener conto delle 

perdite della rete di distribuzione. 

indicatore 2.4 Copertura servizio di fognatura 

% 75 

tipologia PSR R 


descrizione 

% della popolazione che fruisce del servizio di pubblica fognatura, derivante dal 

rapporto tra il totale dei residenti e i residenti serviti 

finalit‡ Monitorare líevoluzione, nel corso del tempo, della popolazione servita. 

indicatore 2.5 Copertura servizio di depurazione 

% 75 



descrizione 

% della popolazione che fruisce del servizio di depurazione, derivante dal rapporto tra il 

totale dei residenti e i residenti serviti 

finalit‡ Monitorare líevoluzione, nel corso del tempo, della popolazione servita. 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





Tema 3 SUOLO 

indicatore 3.1 Aree a elevata naturalit‡ e permeabilit‡ 

ha 830.64 


fonte Regione/Comune 

descrizione 

finalit‡ 

Febbraio 

2009 

Sono qui ricompresse tutte le aree non riconducibili, secondo la classificazione CLC, alla 

categoria ìTerritori modellati artificialmenteî: territori boscati e ambienti semi-naturali 

insieme alle aree agricole, che mantengono, di conseguenza, un grado di permeabilit‡ 

elevato. 

Monitoraggio dellíevoluzione dellíuso del suolo in ambito comunale, in considerazione di 

perdite di aree a elevata naturalit‡ e di uníadeguata presenza di aree a elevata/buona 

permeabilit‡. 

indicatore 3.2 Aree agricole 

ha 434.4 


fonte Comune/Cam Com 

descrizione Aree soggette alla pratica agricola in genere. 

Finalit‡ 

Monitoraggio del patrimonio agricolo che permane in ambito comunale, anche al fine di 

eventuali azioni di tutela e di promozione della pratica agricola. 

indicatore 3.3 Aree agricole con coltivazioni di pregio 

ha 83.75 



descrizione 

Aree soggette a coltivazioni di pregio, quali vigneti, oliveti, altre legnose agrarie, 

florivivaistiche e orticoltura: nel caso in esame, trattasi dei vigneti 

Finalit‡ Monitoraggio del patrimonio agricolo pregiato e tipico della zona 

indicatore 3.4 Aree boscate e ad elevata naturalit‡ 

ha 367.4 



descrizione Patrimonio boscato pubblico e privato e ambiti collinari a significativa naturalit‡ 

Finalit‡ Monitoraggio del patrimonio naturale nellíambito del Parco delle Colline 

indicatore 3.5 Aree a vincolo idrogeologico 

ha 227.2 



descrizione Aree soggette alla tutela ai sensi del RDL 30/12/23 n. 3267 

Finalit‡ Monitoraggio del territorio soggetto a vincolo 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





tema 4 PAESAGGIO E NATURA 

indicatore 4.1 aree a tutela paesistica 

ha 330.1 


fonte REGIONE 

descrizione 

Febbraio 

2009 

L'indicatore restituisce l'estensione delle aree (bellezze d'insieme, bellezze individue, 

corsi d'acqua) sottoposte a vincolo paesistico (D.lgs. 42/2004) e a vincolo 

monumentale (L 1089/39) 

finalit‡ Monitoraggio delle aree tutelate. 

Indicatore 4.2 aree tutelate art. 142/c D. Lgs 42/2004 

ha 144,6 


fonte 

descrizione 

L'indicatore riporta líestensione delle aree soggette a tutela paesistica come fasce di 

tutela entro i 150 m dalle sponde di fiumi e dei torrenti 

finalit‡ Attuazione di strumenti volti ad una pi˘ puntuale tutela paesistica 

Indicatore 4.3 aree tutelate art. 142/g D. Lgs 42/2004 

ha 185,5 


fonte 

descrizione 

Piano paesistico 

Comunale 

L'indicatore riporta líestensione delle aree soggette a tutela paesistica in quanto territori 

coperti da foreste e da boschi, ancorchÈ percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a 

vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 

maggio 2001, n. 227 

finalit‡ attuazione della tutela paesaggistica in sede locale. 

indicatore 4.4 Aree agricole valenza paesistica 

ha 124,8 


fonte PTCP 

descrizione 

Aree agricole individuate dal PTCP,che mantengono e rivestono una specifica valenza 

paesistica, caratteristiche della bassa pianura. 


Indicatore 

ha 147,1 


fonte P.T.C.P. 

4.5 

Aree ad elevato valore percettivo 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

descrizione 





Febbraio 

2009 

L'indicatore restituisce l'estensione lineare degli elementi significativi del paesaggio 

costituiti dai tracciati guida paesistici, identificati come tali nel PTCP (sentieri e piste 

ciclabili e itinerari paesistici). 


Indicatore 

ha 324,4 


fonte Comune 

descrizione 

finalit‡ 

4.6 

Aree perimetrate come parco 

L'indicatore restituisce l'estensione delle aree appartenenti a parchi nazionali, regionali 

o di interesse sovralocale (PLIS) 

Attuazione e monitoraggio di strumenti finalizzati alla tutela delle componenti naturali 

del territorio. 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





tema 5 AMBIENTE URBANO 

indicatore 5.1 aree urbanizzate 

mq 4.398.361 



descrizione 

finalit‡ 

Febbraio 

2009 

Rispetto all'indice di artificializzazione non considera le aree estrattive, le discariche e le 

aree di cantiere. Sono qui considerate come urbanizzate le seguenti categorie: 

Urbanizzato residenziale, Urbanizzato produttivo, servizi e vie di comunicazione, 

attuate o in previsione di attuazione. 

Evoluzione della superficie comunale urbanizzata destinata a usi residenziali, servizi, 

produttivi e vie di comunicazione. 

indicatore 5.2 Indice di urbanizzazione 

% 34,15 



descrizione 

finalit‡ 

Indice di urbanizzazione: (Urbanizzato residenziale + Urbanizzato produttivo, servizi e 

vie di comunicazione) * 100 / superficie comunale 

Evoluzione della superficie comunale urbanizzata destinata a usi residenziali, servizi, 

produttivi e vie di comunicazione. 

indicatore 5.3 aree destinate alla residenza 

mq 1.930.986 



descrizione 

Le aree che, in base agli strumenti urbanistici comunali attualmente vigenti, sono 

destinate prevalentemente alla residenza. 

finalit‡ Evoluzione temporale delle aree a specifica destinazione. 

indicatore 5.4 % aree residenziali/urbanizzato 

% 43,9 

tipologia PSR P/S 


descrizione 

finalit‡ 

Rapporto tra la quantit‡ di superficie destinata alla residenza e la superficie urbanizzata 

complessiva, intesa come all'indicatore 5.1. 

Analisi e monitoraggio delle funzioni in ambito urbano ed evoluzione delle diverse 

vocazioni nel corso del tempo. 

indicatore 5.5 aree produttive e commerciali 

mq 1.083.801 




COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

descrizione 





Febbraio 

2009 

Le aree che, dagli strumenti urbanistici comunali, sono destinate alle sole attivit‡ 

produttive, con una netta e definita vocazione funzionale allíinterno dellíurbanizzato. 

finalit‡ Evoluzione temporale delle aree a specifica destinazione 

indicatore 5.6 % aree produttive/urbanizzato 

% 24,6 

tipologia PSR P/S 


descrizione 

finalit‡ 

Rapporto tra la quantit‡ di superficie destinata alle sole attivit‡ produttive e la 

superficie urbanizzata complessiva. 

Analisi e monitoraggio delle funzioni in ambito urbano ed evoluzione delle diverse 

vocazioni nel corso del tempo. 

indicatore 5.7 aree per servizi pubblici attuate e previste 

mq 717.468 



descrizione 

Quantit‡ di aree destinate, nella programmazione urbanistica comunale, ai servizi 

pubblici in generale, comprese le aree per il verde pubblico e gli impianti sportivi, oltre 

alle aree destinate allíubicazione di strutture edilizie (scuole, uffici, ospedali), per 

servizi pubblici specifici, comprese le zone F. 

finalit‡ Analisi della disponibilit‡ di aree e spazi per i servizi pubblici in ambito urbano. 

indicatore 5.8 Aree a verde attrezzato esistenti 

mq 222.549 



descrizione 

Superficie delle aree verdi attrezzate, intese come parchi e giardini aperti alla libera 

fruizione dei cittadini e dotati di alcuni elementi di arredo (panchine, giochi per 

líinfanzia), che ne favoriscano la fruizione da parte delle categorie pi˘ deboli. 

finalit‡ Quantificazione del verde attrezzato e sua evoluzione nel corso del tempo. 

indicatore 5.9 Verde attrezzato per abitante 

mq/ab. 28,3 



descrizione 

finalit‡ 

Quantit‡ di aree verdi attrezzate rapportate al numero di abitanti residenti, intendendo 

le aree verdi attrezzate come al punto precedente. 

Raffronto della disponibilit‡ di verde attrezzato in ambito urbano per abitante con altre 

realt‡ urbane, cosÏ come avviene nelle valutazione della qualit‡ della vita delle citt‡. 


COMUNE DI 

RODENGO 

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indicatore 5.10 Densit‡ di popolazione in zona urbana 

ab/Kmq 1.875 



descrizione 

finalit‡ 

Febbraio 

2009 

Numero di abitanti residenti per unit‡ di superficie urbanizzata, escluse le superfici 

occupate dalla viabilit‡ e dalle altre infrastrutture di trasporto di ordine sovracomunale. 

Valutazione della densit‡ di popolazione residente effettivamente riscontrabile in 

ambito urbano e possibili raffronti con realt‡ urbane di analoghe dimensioni o 

caratteristiche. 

indicatore 5.11 Superficie infrastrutture di trasporto 

mq 666.106 



descrizione Superficie delle aree destinate a strade e parcheggi pubblici in ambito comunale. 

finalit‡ Definizione della superficie artificializzata destinata/riservata alle infrastrutture stradali 

indicatore 5.12 Parcheggi pubblici 

mq 218.575 

tipologia PSR S/R 


descrizione Disponibilit‡ di spazi per la sosta degli autoveicoli in ambito urbano. 

finalit‡ 

Valutazione della disponibilit‡ di parcheggi e sua evoluzione nel tempo, al fine di 

facilitare gli spostamenti pedonali e líeventuale istituzione di zone a traffico limitato o di 

zone precluse alla circolazione degli automezzi privati. 

indicatore 5.13 Parcheggi pubblici x abitante 

mq/ab 27,8 

tipologia PSR S/R 


descrizione Disponibilit‡ di spazi per la sosta degli autoveicoli in ambito urbano. 

finalit‡ 

Valutazione della disponibilit‡ di parcheggi e sua evoluzione nel tempo, al fine di 

facilitare gli spostamenti pedonali e líeventuale istituzione di zone a traffico limitato o di 

zone precluse alla circolazione degli automezzi privati. 

indicatore 5.14 Zone soggette a disturbo da rumore 

% 20,9 



descrizione 

Percentuale della superficie comunale che puÚ considerarsi soggetta a inquinamento 

acustico e che, pertanto, risulta azionata nelle classi IV, V e VI 


COMUNE DI 

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finalit‡ 





Febbraio 

2009 

Monitoraggio ed evoluzione dellíinquinamento da rumore, con particolare riguardo alle 

interferenze con le zone prevalentemente destinate alla residenza e ai servizi pubblici 

indicatore 5.15 impianti per tele-radiocomunicazione 

numero 2 



descrizione 

finalit‡ 

Líindicatore definisce il numero di antenne SRB e di impianti per teleradiocomunicazione 

presenti sul territorio comunale, distinguendole, a seguito della 

diversa scala di potenza allíantenna - per tipologia e indicando il numero di antenne 

attive e il numero di siti in cui queste sono posizionate, a seguito dellíutilizzo di una 

stessa struttura per il posizionamento di pi˘ ripetitori. 

Evoluzione nel tempo della presenza di sorgenti di campi elettromagnetici presenti in 

ambito comunale. 

indicatore 5.16 Linee di alta tensione su aree urbanizzate 

metri 0 



descrizione 

finalit‡ 

Líindicatore si propone di quantificare la lunghezza dei tratti di linee AT che transitano 

su aree urbanizzate. La definizione si basa sulla proiezione al suolo delle linee e non 

fornisce indicazioni sulla effettiva distanza dei conduttori da eventuali elementi sensibili 

(abitazioni, aree a verde, insediamenti produttivi), che potr‡ essere definita a seguito 

di verifiche puntuali sul campo per le situazioni potenzialmente critiche. 

Quantificare come elemento di pressione ai fini dei campi elettromagnetici la presenza 

di linee AT allíinterno del contesto urbano, acnhe ai fini di eventuali campagne di 

monitoraggio. 


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Febbraio 

2009 

3. Alcune considerazioni riepilogative 

Il contesto territoriale di Rodengo Saiano puÚ considerarsi caratterizzato per una serie di 

elementi principali: 

qualit‡ dellíaria riconducibile ai livelli di inquinamento dellíintero contesto perturbano 

della citt‡ capoluogo, anche per la presenza di due strade a carattere sovralocale 

come la SP 19 e la SP 510; 

situazione presumibilmente critica del Gandovere, anche in assenza di dati di 

monitoraggio e di caratterizzazione complessiva del torrente, che non rientra tra 

quelli oggetto di monitoraggio da parte di ARPA Lombardia; 

la collocazione pressochÈ esclusiva nella zona nord del Comune ñ nellíambito collinare 

che rientra nel Parco delle Colline ñ dei fattori a pi˘ elevata sensibilit‡, che risultano 

gi‡ soggetti a tutela o che, comunque, sono da considerarsi meritevoli di tutela e 

preservazione; 

forte presenza di elementi significativi per la valenza storico-culturale, a cominciare 

dal contesto monumentale dellíAbazia Olivetana, senza dimenticare i numerosi siti 

con testimonianze archeologiche. A testimoniare la ricchezza storica, inoltre, sono i 

numerosi nuclei storici e le residenze nobiliari. 

Venendo alla parte urbana e alle sue principali connotazioni, Ë possibile osservare: 

una distribuzione sostanzialmente equilibrata tra le diverse destinazioni funzionali e 

una generale separazione tra i contesti residenziali e quelli a vocazione produttive; 

la dotazione complessivamente elevata di aree destinate ai servizi pubblici e 

uníanaloga elevata dotazione di aree a verde attrezzato pro-capite; 

uníaltrettanto elevata dotazione di parcheggi pubblici, sulla quale incide anche la 

dotazione riservata a specifiche attivit‡ produttive a valenza sovralocale; 

la presenza della SP 510 ai margini della zona residenziale e la SP 19 che interseca il 

centro abitato, con líaggravio che ne deriva per quanto riguarda il clima acustico nelle 

immediate vicinanze delle due strade. 


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Febbraio 

2009 

4. Líevoluzione del quadro ambientale in assenza del nuovo Piano 

Il quadro conoscitivo fino ad ora rappresentato va considerato anche in relazione alla 

pianificazione territoriale attualmente in vigore, al fine di una plausibile definizione di 

come sarebbe destinato ad evolvere il quadro ambientale in sede locale. 

Al fine di procedere con ordine, Ë opportuno, anche in questa sede, distinguere líanalisi 

per le diverse matrici, cosÏ come gi‡ fatto per la redazione del Quadro conoscitivo. 

Aria 

I dati della stazione ARPA di Ospitaletto possono essere solo parzialmente ritenuti validi 

anche per definire la qualit‡ dellíaria ambiente di Rodengo Saiano. 

Per quanto riguarda le emissioni provenienti dal traffico stradale, queste sono 

riconducibili alla presenza della SP 19 e della SS 510: nelle zone prossime a queste 

arterie sovraccomunali, Ë plausibile ritenere che la qualit‡ dellíaria possa essere 

fortemente interessata dalle emissioni dei veicoli in transito. La situazione puÚ 

considerarsi migliore man mano ci si allontana da queste strade di scorrimento. 

I fattori emissivi a livello locale possono ritenersi poco significativi per quanto riguarda la 

definizione della qualit‡ dellíaria, anche in considerazione della completa metanizzazione 

degli impianti di riscaldamento. 

Non sono prevedibili evoluzioni significative, se non a seguito di mutazioni complessive 

che riguardino tutta la zona critica di Brescia e líinterland cittadino nel suo complesso. 

Acqua 

La completa attuazione delle previsioni dellíattuale PRG - peraltro modeste, in termini di 

nuove aree e di nuovi abitanti ñ non porterebbe a significativi cambiamenti riguardanti la 

matrice ìacquaî, intesa come acque superficiali e come acqua per líuso umano. 

Permane la situazione critica del Gandovere ñ per quanto non sostenuta da dati certi e 

continui di monitoraggio ñ che potr‡ evolvere positivamente solo a seguito dela 

realizzazione del depuratore consortile di Torbole C. e il conseguente collettamento a 

questo nuovo impianto dei reflui dellíintera zona, con parallela dismissione degli attuali 

impianti. 

Suolo ñ paesaggio e natura 

In base allíattuale situazione programmatoria dellíuso del suolo e in assenza di un nuovo 

strumento, la situazione non Ë destinata a subire significativi mutamenti. 

Anche per quanto riguarda la tutela del paesaggio e la salvaguardia degli elementi 

naturali non sono prevedibili azioni che promuovono ulteriori momenti di tutela, 

salvaguardia e valorizzazione, che si aggiungano a quanto gi‡ previsto attualmente, 

anche a seguito della creazione del Parco delle Colline, che ha visto Rodengo Saiano tra i 

propugnatori dellíiniziativa. 


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Ambiente urbano 





Febbraio 

2009 

Anche in confronto ad altre realt‡ consimili, puÚ ritenersi soddisfacente la distinzione e la 

separazione tra le diverse destinazioni funzionali e, soprattutto, tra le aree destinate alla 

residenza e quelle destinate alle attivit‡ produttive. Oltre a questo, Ë il caso di osservare 

una pi˘ che soddisfacente dotazione di standard a servizi. 


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Febbraio 

2009 

5. Gli obiettivi dellíAmministrazione Comunale 

Nello schema seguente vengono richiamati, in modo sintetico, gli obiettivi che 

líAmministrazione Comunale intende perseguire mediante líadozione del nuovo Piano di 

Governo del Territorio. 

1 PAESAGGIO E SUOLO 

1.a limitare le nuove edificazioni X X 

1.b incentivare il recupero edilizio X 

1.c favorire l'uso di materiali della tradizione locale X 

2 ENERGIA 

2.a incentivare il risparmio energetico X 

2.b incentivare l'utilizzo di pannelli fotovoltaici X 

3 VIABILITA' 

3.a incrementare la dotazione di piste ciclabili X X 

3.b deviazione del traffico di transito dal centro abitato X X 

4 RISORSE IDRICHE 

4.a divieto di copertura dei canali irrigui X 

5 PROTEZIONE DEL TERRITORIO 

5.a salvaguardia delle zone a vincolo idrogeologico X X 

5.b tutela dei terrazzamenti collinari X X 

5.c limitazione dei fabbricati rurali in zona collinare X X 

6 QUALITA' DELL'ARIA 

6.a riduzione del traffico veicolare X 

6.b promozione del teleriscaldamento X 

7 REGOLE 

7.a regole semplici e univocamente interpretabili X 

Come si puÚ ricavare dalla tabella, solo alcuni degli obiettivi complessivamente 

individuati dallíAmministrazione Comunale rientrano tra le azioni previste dal Documento 

di Piano, mentre alcuni rientrano nella sfera díazione del solo Piano delle Regole o del 

Piano dei Servizi e sarebbero, dunque, estranei al campo díazione della VAS. 

Considerato, tuttavia, la valenza sistemica delle diverse azioni di Piano, che deve essere 

considerato nel suo impianto complessivo, si ritiene opportuno evitare rigide separazioni 

e mantenere una prospettiva ampia in sede di valutazione, allarganone la portata anche 

a quelle azioni che, pur non essendo di stretta competenza del Documento di Paino, 

possono ritenersi sicuramente significative ai fini della loro influenza sullíambiente locale. 

ISO ambiente srl via Mazzni, 59 - Mazzano ñ BS Tel. 030.2120255 info@isoambiente.it www.isoambiente.it pag. 24 di 38 

Doc. di Piano 

Piano dei Servizi 

Piano delle Regole

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Febbraio 

2009 

6. Le soluzioni adottate e le azioni di Piano 

A seguito degli obiettivi indicati, la fase progettuale del PGT si Ë venuta sviluppando e 

articolando in 5 distinti AMBITI DíAZIONE: 

1. FABBISOGNO ABITATIVO E TERZIARIO 

2. SERVIZI PUBBLICI E VIABILITA' 

3. QUALITA' DELL'AMBIENTE URBANO 

4. TUTELA DEL PAESAGGIO E DELLE VALENZE STORICHE 

5. NUOVA ZONIZZAZIONE DELLE AREE AGRICOLE 

e, per ciascuno di questi, sono state individuate una o pi˘ STRATEGIE: 

1.1 nuove aree a potenziale trasformazione 

2.1 razionalizzazione degli innesti sulla viabilit‡ sovracomunale 

2.1 interventi sulla viabilit‡ interna 

2.2 nuovi servizi a valenza pubblica 

3.1 risanamento acustico 

3.2 favorire la viabilit‡ ciclopedonale 

4.1 ridefinizione del perimetro dei nuclei storici 

4.2 salvaguardia dell'abitato recente consolidato 

4.3 estensione dell'area tutelata ai sensi della L. 1497/39 

5.1 individuazione degli ambiti agricoli in base alle diverse vocazioni produttive 

5.2 individuazione degli ambiti ambientalmente pregevoli e non soggetti a tutela 

Ciascuna strategia individuata, a sua volta, puÚ essere realizzata mediante una o pi˘ 

AZIONI: sono queste le fasi attuative e concrete che danno vita allíintero nuovo contetso 

programmatorio contenuto nel PGT e che di seguito vengono rapidamente richiamate. 

AMBITO 1 - FABBISOGNO ABITATIVO E TERZIARIO 

Per rispondere alle esigenze di nuove abitazioni e, nel contempo, contenere il consumo di 

suolo, viene individuato un solo nuovo Ambito di Trasformazione a destinazione 

residenziale, mentre - considerato il forte sviluppo delle attivit‡ produttive e terziarie in 

ambito locale - viene individuata una sola nuova area a destinazione terziaria in 

sostituzione di una previgente destinazione SP mai attuata e con la possibilit‡ di 

adeguare la viabilit‡ del contesto interessato. 

AMBITO 2 - SERVIZI PUBBLICI E VIABILITA' 

Per quanto riguarda la viabilit‡, si prevede la realizzazione di un nuovo innesto sulla 

SP510, da realizzare contestualmente alla attuazione dellAT a destinazione residenziale e 

consentire una pi˘ agevole e razionale immissione del traffico locale sulla SP 510, in 

entrambe le direzioni di marcia. In conseguenza di questo, si prevede la chiusura 

dell'attuale innesto, che risulta privo di adeguate corsie di immissione e permette 

l'inserimento in una sola direzione di marcia. Oltre a questo, viene recepito il 


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Febbraio 

2009 

completamento dello svincolo tra SP 19 e SP 510, come previsto da accordi con la 

Provincia, in modo da risolvere una problematica di forte valenza nel contesto locale. 

A completare il quadro degli interenti sulla viabilit‡, infine, sono alcune nuove rotatorie 

che si rendono necessarie per assicurare una adeguata opera di razionalizzazione della 

viabilit‡ interna e, pi˘ precisamente: 

in corrispondenza della nuova area a destinazione terziaria; 

tra v.le Europa e via Brescia 

su via Brescia a nord dell'Abazia Olivetana. 

Venendo ai nuovi servizi pubblici, va segnalato che nell'AT residenziale viene prevista la 

cessione delle area da destinare a Servizi Tecnologici per realizzare lo scolmatore 

fognario previsto nell'ambito del nuovo collettore fognario. 

AMBITO 3 - QUALITA' DELL'AMBIENTE URBANO 

Tra le azioni che consentono di migliorare la qualit‡ dellíambiente urbano, rientra 

sicuramente la realizzazione di percorsi ciclopedonali. In questa direzione, il nuovo PGT di 

Rodengo Saiano prevede la localizzazione dei tracciati di nuovi tratti di piste ciclabili 

all'interno della zona urbana. 

Al fine di migliorare il clima acustico del contesto urbano, si prevedono alcuni interventi 

per le zone residenziali all'interno o contigue la fascia di rispetto stradale in CLASSE IV 

sulla 510 e sulla SP 19. 

AMBITO 4 - TUTELA DEL PAESAGGIO E DELLE VALENZE STORICHE 

Alla luce delle nuove indagini sul patrimonio storico locale e anche al fine di correggere 

alcune inconguenze cartografiche, viene attuata una nuova perimetrazione dei nuclei 

storici. Tra le novit‡ di maggior rilievo, va segnalata líestensione del perimetro del centro 

storico allíintero brolo di villa Fenaroli, in loc. Corneto. 

Sempre per garantire una pi˘ adeguata tutela e salvaguardia del patrimonio 

paesaggistico e storico-culturale, viene indicata una proposta di perimetrazione con 

líobiettivo di estendere la tutela - ai sensi della L. 1497/39 ñ allíintyero contesto agricolo 

limitrofo all'Abazia Olivetana. 

Oltre a questo, il Piano delle Regole stabilisce le tipologie residenziali consentite nella 

parte consolidata del tessuto urbano (dove Ë possibile realizzare edifici con un limitato 

numero di unit‡ abitative), in modo da salvaguardare il contesto locale ed evitare 

interventi che possano alterare l'equilibrio che si Ë creato nel corso del tempo. 

AMBITO 5 - NUOVA ZONIZZAZIONE AREE AGRICOLE 

Si prevede líindividuazione degli ambiti agricoli in base alle diverse vocazioni produttive 

e, pi˘ nel dettaglio: ambiti agricoli produttivi, vivai, agricolo di salvaguardia, agricolo di 

sensibilit‡ paesistica. 

Oltre a questo, il nuovo Piano prevede líindividuazione degli ambiti ambientalmente 

pregevoli e che sono riconducibili alla fascia del torrente Gandovere e allíambito collinare. 


1 FABBISOGNO ABITATIVO E TERZIARIO 

2 SERVIZI PUBBLICI E VIABILITA' 


3 QUALITA' DELL'AMBIENTE URBANO 3.1 risanamento acustico 

4 

AMBITO D'AZIONE 

TUTELA DEL PAESAGGIO E DELLE 

VALENZE STORICHE 

PGT di Rodengo Saiano - AMBITI D'AZIONE, STRATEGIE E AZIONI DEL PIANO 

1.1 

2.1 

2.2 




4.3 

estensione dell'area tutelata ai sensi della L. 

1497/39 

AZIONE 

Per rispondere alle esigenze di nuove abitazioni e, nel contempo, 

contenere il consumo di suolo, viene individuato un solo nuovo 

Ambito di Trasformazione a destinazione residenziale. 

Considerato il forte sviluppo delle attivit‡ produttive e terziarie in 

ambito locale, viene individuata una sola nuova area a destinazione 

terziaria in sostituzione di una previgente destinazione SP mai 

attuata e con la possibilit‡ di adeguare la viabilit‡ del contesto 

interessato. 

Nuovo innesto su SP 510, da realizzare contestualmente alla 

attuazione dellAT a destinazione residenziale e consentire una pi˘ 

agevole erazionale immissione del traffico locale sulla SP 510, in 

entrambe le direzioni di marcia 

Completamento dello svincolo tra SP 19 e SP 510, come previsto 

da accordi con la Provincia, in modo da risolvere una problematica 

di forte valenza nel contesto locale 

Conseguente alla realizzazione del nuovo innesto, si prevede la 

ciusura dell'attuale innesto, che risulta privo di adeguate corsie di 

immissione e permette l'inserimento in una sola direzione di 

marcia. 

Nuova rotatoria in corrispondenza della nuova area a destinazione 

terziaria, in modo da razionalizzare la circolazione dell'intera zona. 

Rotatoria tra v.le Europa e via Brescia 

5 NUOVA ZONIZZAZIONE AREE AGRICOLE ambiti agricoli produttivi 

5.1 

5.2 

STRATEGIA 

nuove aree a potenziale trasformazione 

razionalizzazione degli innesti sulla viabilit‡ 

sovracomunale 

interventi sulla viabilit‡ interna 

individuazione degli ambiti agricoli in base alle 

diverse vocazioni produttive 

individuazione degli ambiti ambientalmente 

pregevoli e non soggetti a tutela 

Rotatoria su via Brescia a nord dell'Abazia Olivetana 

Nell'AT residenziale viene prevista la cessione delle area da 

destiare a Servizi Tecnologici per realizzare lo scolmatore fognario 

previsto nell'ambito del nuovo collettore fognario. 

Previsione di interventi per le zone residenziali all'interno o contigue 

la fascia di rispetto stradale in CLASSE IV sulla 510 e sulla SP 19, 

in modo da garantire un adeguato contenimento del disturbo da 

rumore derivante dal traffico veicolare che interessa le due strade 

provinciali. 

Previsione e localizzazione dei tracciati di nuovi tratti di piste 

ciclabili all'interno della zona urbana. 

Alla luce delle nuove indagini sul patrimonio storico locale e anche 

al fine di correggere alcune inconguenze cartografiche, viene 

attuata una nuova perimetrazione dei nuclei storici. 

Il Piano delle Regole stabilisce le tipologie residenziali consentite 

nella parte consolidata del tessuto urbano (dove Ë possibile 

realizzare edifici con un limitato numero di unit‡ abitative), in modo 

da salvaguardare il contesto locale ed evitare interventi che 

possano alterare l'equilibrio che si Ë creato nel corso del tempo. 

Perimetrazione del contesto agricolo limitrofo all'Abazia Olivetana 

al fine di procedere con la richiesta per un' estensione a detto 

ambito della tutela prevsita aper gli ambiti monumentali in genere 

(ex legge 1497/39) 

vivai 

agricolo di salvaguardia 

agricolo di sensibilit‡ paesistica 

fascia del torrente Gandovere 

ambito collinare

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





Febbraio 

2009 

7. Le possibili alternative 

La Direttiva CE 42/2001 richiama in pi˘ di uníoccasione la necessit‡ di procedere alla 

definizione delle scelte pianificatorie anche attraverso la comparazione e la valutazione 

tra le diverse alternative ìragionevolmenteî possibili, in modo da dar vita a un processo 

decisionale che abbia realmente tenuto conto di diverse opzioni e dal quale emergano 

chiaramente le motivazioni che hanno indotto a perseguire una soluzione piuttosto che 

uníaltra. 

Trattandosi, nel caso del PGT, di uno strumento finalizzato in via prioritaria a definire 

líuso del suolo in ambito comunale, pare naturale che líanalisi di possibili soluzioni tra 

loro alternative debba concentrarsi sulle azioni destinate a modificare líuso del suolo 

stesso, intendendosi con questo - per fugare ogni eventuale incertezza ñ la definizione 

delle possibili alternative riguardanti la localizzazione dei nuovi ambiti di espansione o di 

trasformazione. 

Nel caso di Rodengo Saiano, considerati gli obiettivi che líAmministrazione Comunale 

intende perseguire e le diverse strategie e azioni che sono state individuate, si ritiene che 

líanalisi delle possibili alternative debba e possa concentrarsi sulla sola localizzazione del 

nuovo ambito di trasformazione ai fini residenziali, essendo le altre azioni di Piano 

giocoforza localizzate e non suscettibili di localizzazione alternativa. 

Venendo al nuovo Ambito di Trasformazione residenziale, si Ë proceduto individuando 5 

diverse possibili localizzazioni, ciascuna delle quali Ë stata oggetto di valutazione in base 

a 4 distinti criteri: 

1. RAPPORTO CON LíURBANIZZATO 

2. SENSIBILITAí E LIMITAZIONI IODROGEOLOGICHE 

3. SENSIBILITAí NATURALI, PAESISTICHE E STORICHE 

4. LIMITAZIONI DI ORIGINE ANTROPICA 

Ciascun criterio di valutazione e di raffronto si compone per una serie di elementi e 

fattori, che possono essere considerati pi˘ o meno favorevoli (o limitanti), ai fini della 

destinazione residenziale. 

Nel caso di fattori limitanti, si Ë assegnato un punteggio negativo (-1 per limitazioni 

blande, -2 per limitazioni pi˘ forti o escludenti), mentre per i fattori favorevoli si sono 

assegnati punteggi positivi (+1 e +2). 

Tra le localizzazioni alternative individuate, la numero 4 Ë risultata essere decisamente la 

meno adatta, essendo caratterizzata da forti limitazioni di natura idrogeologica e 

paesistica. Líipotesi n. 5 denota la presenza di allevamenti, il che porta a escludere tale 

alternativa, a fronte di situazioni pi˘ favorevoli nel caso delle iportesi 1, 2 e 3. 

La scelta ritenuta pi˘ utile per il perseguimento degli obiettivi dellíAmministrazione 

Comunale, infine, Ë stata la localizzazione n. 3. A condizioni simili, per quanto riguarda la 

valutazione delle diverse alternative, con le localizzazioni 1 e 2, la localizzazione n.3 

consente la sicura realizzazione di un nuovo innesto viabilistico e risulta essere la pi˘ 


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RODENGO 

SAIANO (BS) 





Febbraio 

2009 

idonea per ospitare lo scolmatore fognario previsto nellíambito della panificazione 

dellíATO di Brescia. 

RAPPORTO CON L'URBANIZZATO 

1 2 3 4 5 

contiguo zona residenziale su un lato 1 1 0 0 1 

contiguo zona residenziale su due lati 0 0 2 0 0 

contiguo con zona produttiva 0 0 0 0 0 

contiguo con nuclei storici -2 0 0 -2 0 

SENSIBILITA' E LIMITAZIONI 

IDROGEOLOGICHE 

-1 1 2 -2 1 

1 2 3 4 5 

presenza di pozzi a uso idropotabile 0 -2 0 -2 0 

fascia di rispetto pozzi a uso idropotabile 0 -1 -1 -1 0 

prossimit‡ impianto di depurazione 0 0 0 -1 0 

presenza reticolo idrico principale 0 0 -2 -2 0 

presenza reticolo idrico minore 0 0 0 -1 0 

presenza aree allagabili 0 0 0 0 0 

contiguit‡ aree allagabili 0 -1 0 0 0 

SENSIBILITA' NATURALI, 

PAESISTICHE, STORICHE 

0 -4 -3 -7 0 

1 2 3 4 5 

aree a vincolo monumentale 0 0 0 -2 0 

aree tutelate ex art. 142/c D. Lgs 42/2004 0 0 0 -1 0 

aree tutelate ex art. 142/g D. Lgs 42/2004 0 0 0 0 0 

aree africole a valenza paesistica (PTCP) 0 0 0 0 -1 

ambiti a elevato valore percettivo (PTCP) -2 0 0 -2 -1 

parco delle colline 0 0 0 -1 0 

testimonianze archeologiche 0 0 0 -2 0 

LIMITAZIONI DI ORIGINE ANTROPICA 

ALTERNATIVA 

ALTERNATIVA 

ALTERNATIVA 

-2 0 0 -8 -2 

ALTERNATIVA 

1 2 3 4 5 

zonizz. acustica Classe 2 - 3 1 1 1 1 1 

prossimit‡ zonizz. acustica Classe 4 - 5 - 6 0 0 -1 0 -1 

presenza allevamenti 0 0 0 0 -2 

fascia di rispetto allevamenti 0 0 0 0 -1 

presenza industrie A.I.A. 0 0 0 0 0 

presenza aziende trattamento rifiuti 0 0 0 0 0 

prossimit‡ siti antenne RSB 0 0 0 -1 0 

1 1 0 0 -3 

VALUTAZIONE COMPLESSIVA -2 -2 -1 -17 -4 


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RODENGO 

SAIANO (BS) 





Febbraio 

2009 

8. Coerenza obiettivi/azioni 

Nelle pagine precedenti Ë stata illustrata la correlazione tra gli obiettivi che il decisore 

politico intende raggiungere mediante il nuovo Piano e le azioni che, di conseguenza, 

vengono individuate mediante il Piano stesso. 

Per quanto riguarda la coerenza delle scelte fatte, si ritiene opportuno guardare alla 

relazione che intercorre tra gli obiettivi/azioni del Piano e le indicazioni che, a livello di 

Comunit‡ Europea, vengono ritenute di riferimento obbligato e fondante al fine di definire 

la sostenibilit‡ delle scelte che, di volta in volta, i diversi soggetti e attori si trovano a 

prendere/definire/programmare. In tal senso, si ritiene opportuno e metodologicamente 

corretto fare riferimento al ìManuale per la Valutazione Ambientale dei Piani di Sviluppo 

Regionale e dei Programmi dei Fondi Strutturali dellíUnione Europeaî, della Commissione 

Europea DG XI ìAmbiente, Sicurezza nucleare e Protezione Civile. Sebbene pubblicato 

nellíagosto del 1998, anche a distanza di un decennio tale manuale mantiene inalterata la 

sua attualit‡ e puÚ essere ritenuto il riferimento metodologico comune per una 

valutazione ambientale coerente a livello europeo (come dimostrano anche le successive 

Linee Guida del Progetto ENPLAN). Da queste considerazioni, dunque, scaturisce la prima 

verifica di coerenza tra gli obiettivi e le azioni di Piano e i ìcriteri di sostenibilit‡î definiti 

dal manuale della CE. 

In sede di verifica di coerenza interna, oltre che rimandare alla fase di valutazione vera e 

propria, si procede, in questo paragrafo, a verificare la coerenza tra le azioni di piano e 

gli obiettivi stabiliti dallíAmministrazione Comunale. 

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COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

OBIETTIVI 

E STRATEGIE 

DI PIANO 

FABBISOGNO 

ABITATIVO E 

TERZIARIO 

SERVIZI 

PUBBLICI E 

VIABILITA' 

QUALITA' 

AMBIENTE 

URBANO 

TUTELA DEL 

PAESAGGIO E 

DELLE 

VALENZE 

STORICHE 

NUOVA 

ZONIZZAZION 

E AREE 

AGRICOLE 



CRITERI 

DI SOSTENIBILITA' 

del MANUALE UE 

1.1 

2.1 

2.2 

2.3 

nuove aree a 

potenziale 

trasformazione 

razionalizzazione 

degli innesti sulla 

viabilit‡ 



Febbraio 

2009 

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 

Ridurre al minimo l'impiego delle 

risorse energetiche non rinnovabili 

Impiego delle risorse rinnovabili nei 

limiti della capacit‡ di rigenerazione 

Uso e gestione corretta, dal punto di 

vista ambientale, delle sostanze e dei 

rifiuti pericolosi/inquinanti 

Conservare e migliorare lo stato della 

fauna e della flora selvatiche, degli 

habitat e dei paesaggi 

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Conservare e migliorare la qualit‡ dei 

suoli e delle risorse idriche 

Conservare migliorare la qualit‡ delle 

risorse storiche e culturali 

Conservare e migliorare la qualit‡ 

dell'ambiente locale 

Protezione dell'atmosfera 

Sensibilizzare maggiormente alle 

problematiche ambientali 

Promuovere la partecipazione del 

pubblico alle decisioni che comportano 

uno sviluppo sostenibile 

X X X X 

X X X X X 

interventi sulla 

viabilit‡ interna X X X X 

nuovi servizi a 

valenza pubblica X X X X 

3.1 risanamento acustico X X X 

3.2 

favorire la viabilit‡ 

ciclopedonale X X X X X 

ridefinizione del 

4.1 perimetro dei nuclei 

storici 

salvaguardia 

4.2 dell'abitato recente 

consolidato 

estensione dell'area 

4.3 tutelata ai sensi della 

L. 1497/39 

5.1 

5.2 

ambiti agricoli in base 

alle diverse vocazioni 

produttive 

X X X X 

X X X X X 

X X X X X X X 

X X X X X 

ambiti ambientalmente 

pregevoli X X X X X X

COMUNE DI 

RODENGO 

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FABBISOGNO 

QUALITA' 

NUOVA 

SERVIZI PUBBLICI E 

TUTELA DEL PAESAGGIO E 

ABITATIVO E 

DELL'AMBIENTE 

ZONIZZAZIONE 

VIABILITA' 

DELLE VALENZE STORICHE 

TERZIARIO 

URBANO 

AREE AGRICOLE 

1.1 2.1 2.2 2.3 3.1 3.2 4.1 4.2 4.3 5.1 5.2 

ST R A T E G IE A T T U A T E N E L 

PIA N O D E L L E R E G O L E 

STRATEGIE 

DEL DOCUMENTO 

DI PIANO 

n uov i s ervizi a va len za 

p ubblic a 

interv enti sulla viabilit‡ 

interna 

raz io nalizz az ione degli 

innes ti sulla v ia bilit‡ 

s ov ra com unale 



individ uaz ion e deg li 

a m biti ag rico li in ba se 

a lle div erse vo caz ion i 

p ro duttive 

individ uaz ion e deg li 

a m biti 

a m bientalm en te 

p re gev oli e no n 

s ogg etti a tute la 

e sten sione d ell'area 

tu tela ta ai se nsi della 

L . 1497 /39 

s alv agu ardia 

d ell'abitato rec ente 

c ons olidato 

ridefiniz ion e del 

p erim e tro dei nuc le i 

s toric i 

fa vorire la via bilit‡ 

c ic lop edon ale 

risan am en to ac us tic o 

n uov e aree a 

p otenz ia le 

tra sform azione 

OBIETTIVI 

DELL'AMMINISTRAZ. 

COMUNALE 

limitare le nuove edificazioni X X X 

incentivare il recupero edilizio X X 

favorire l'uso di materiali della tradizione locale X X X 

PAESAGGIO E 

SUOLO 

1 



incentivare il risparmio energetico X 

incentivare l'utlizzo di pannelli fotovolatici X 

ENERGIA 

2 

incrementare la dotazione di piste ciclabili X X 

deviazione del traffico di transito dal centro abitato X X X X 

Febbraio 

2009 


VIABILITA' 

3 

4 RISORSE IDRICHE divieto di copertura dei canali irrigui X 

salvaguardia delle zone a vincolo idrogeologico X X 

tutela dei terrazzamenti collinari X X 

limitazione dei fabbricati rurali in zona collinare X X 

PROTEZIONE DEL 

SUOLO 

5 

riduzione del traffico veicolare X X X 

promozione del teleriscaldamento X 

QUALITA' 

DELL'ARIA 

6 

7 REGOLE regole semplici e univocamente interpretabili X

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

9. la valutazione 





Febbraio 

2009 

Successivamente alla verifica di coerenza con gli obiettivi di sostenibilit‡ definiti a livello 

europeo, si ritiene opportuno individuare le azioni di piano che devono essere oggetto di 

valutazione vera e propria, intendendo con queste ultime quelle azioni dalla cui 

realizzazione/attuazione possono derivare conseguenze/impatti che incidono e modificano 

il quadro ambientale locale, cosÏ come Ë stato definito nel Quadro conoscitivo. 

Per la valutazione vera e propria degli impatti attesi si procede mediante una matrice che 

oltre a una stima degli impatti (graduati in tre classi, alto, medio e nullo) approda anche 

alla valutazione vera e propria, articolata anchíessa in tre classi: escludente, da mitigare, 

neutro. 

Per la prima non servono ulteriori commenti, al pari della terza, mentre nel secondo caso 

(valutazione: da mitigare), si intende indicare uníazione i cui impatti attesi sono da 

considerarsi significativi ma, allo stesso tempo, sostenibili e mitigabili mediante opportuni 

interventi che vengono anche indicati. 

Da ultimo, si richiama líattenzione sulle diverse tipologie di elementi sensibili: 

elementi VA (di ìvalenza ambientaleî), quali presenze tutelate o da 

tutelare/preservare e sulle quali possono incidere gli impatti derivanti dalle azioni di 

Piano, intese come individuazione dei diversi ambiti di espansione. 

elementi PA (di ìpressione ambientaleî), con i quali si indicano i fattori che gi‡ 

inducono pressioni significative sullíambiente locale e che potrebbero costituire anche 

elemento limitante alle azioni previste dal Documento di Piano, in quanto potrebbero 

da essi derivare impatti escludenti o, comunque, significativi e tali da limitare 

líopportunit‡ di procedere allíattuazione delle azioni stesse previste dal Piano. 

Le strategie/azioni del Documento di Piano da sottoporre a preventiva valutazione, in 

base a quanto sopra esposto, sono le seguenti: 

1.1 nuove aree a potenziale trasformazione 

2.1 razionalizzazione degli innesti sulla viabilit‡ sovracomunale 

2.1 interventi sulla viabilit‡ interna 


3.1 risanamento acustico 




4.3 estensione dell'area tutelata ai sensi della L. 1497/39 

5.1 individuazione degli ambiti agricoli in base alle diverse vocazioni produttive 

5.2 individuazione degli ambiti ambientalmente pregevoli e non soggetti a tutela 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





Febbraio 

2009 

Come Ë possibile ricavare dalla tabella seguente, solo in un paio di casi si rende 

opportuna/necessaria la valutazione vera e propria, in quanto la maggior parte delle 

strategie e delle azioni previste dal PGT di Rodengo Saiano sono improntate a 

incrementare il grado di tutela gi‡ esistente o riguardano opere di modesta entit‡ che 

vanno a interessare la parte gi‡ urbanizzata in generale e la sede stradale esistente nel 

caso delle rotatorie e delle piste ciclabili. 


1.1 

2.1 

2.2 

2.3 

STRATEGIA 

MATRICI AMBIENTALI 

NOTE 

ARIA ACQUA SUOLO PAESAGGIO AMBIENTE URBANO 

nuove aree a potenziale 

trasformazione 

razionalizzazione degli 

innesti sulla viabilit‡ 

sovracomunale 

interventi sulla viabilit‡ 

interna 

nuovi servizi a valenza 

pubblica 

Le emissioni in atmosfera riconducibili ai 

nuovi comparti di trasformazione 

residenziale e commerciale non 

modificano in maniera apprezzabile il 

quadro emissivo attuale. 

Maggiore fluidit‡ del traffico locale, con 

conseguente miglioramento per quanto 

concerne la presenza di inquinanti in 

atmosfera 




atmosfera 

NEUTRO 

Da valutare per la presenza del 

Torrente Laorna e per la presenza della 

fascia di rispetto di un pozzo a uso 

idropotabile 

Incremento percentuale modesto 

La nuova area di espansione Ë in 

della superficie urbanizzata e 

contiguit‡ all'urbanizzato attuale e 

impermeabilizzata. 

non interferisce con gli elementi 

Non si registra perdita di naturalit‡ e 

oggetto di tutela. 

la perdita di area agricola Ë modesta 




atmosfera. Verificare il clima acustico 

indotto dalla viabilit‡ sovracomunale. 

NEUTRO NEUTRO NEUTRO Miglioramento della circolazione locale 

NEUTRO NEUTRO NEUTRO Miglioramento della circolazione locale 

Localizzaizone del nuovo scolmatore 

fognario 

NEUTRO NEUTRO NEUTRO 

3.1 risanamento acustico NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO 

3.2 

4.1 

4.2 

4.3 

5.1 

5.2 

favorire la viabilit‡ 

ciclopedonale 

ridefinizione del 

perimetro dei nuclei 

storici 

salvaguardia dell'abitato 

recente consolidato 

estensione dell'area 

tutelata ai sensi della L. 

1497/39 

individuazione degli 

ambiti agricoli in base 

alle diverse vocazioni 

produttive 

individuazione degli 

ambiti ambientalmente 

pregevoli e non soggetti 

a tutela 

PGT di Rodengo Saiano - MATRICE DI CORRELAZIONE TRA LE STRATEGIE DI PIANO E GLI IMPATTI ATTESI SULLE DIVERSE MATRICI AMBIENTALI 

Minore utilizzo dell'automoble privata e 

conseguente minor carico di inquinanti in 

atmosfera 


NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO 

NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO 


NEUTRO NEUTRO 


Azione di indirizzo finalizzata a 

migliorare la compatibilit‡ tar colture 

agrarie e natura dei suoli 

Incremento della tutela dell'ambito 

prossimo al complesso 

monumentale dell'Abazia 

Olivetana 

Miglioramento del clima acustico delle 

zone residenziali prossime alla viabilit‡ 

sovralocale 

Miglioramento della percorribilit‡ locale e 

della fruibilit‡ dei servizi pubblici 

Incremento della tutela a seguito di una 

pi˘ precisa individuazione delle valenze 

storiche 

Salvaguardia del contetso urbano 

consolidato, con l'esclusione di interventi 

intrusivi che possano alterrne le 

caratteristiche 

NEUTRO 

NEUTRO NEUTRO 

Incremento della tutela degli ambiti 

pregevoli della zona collinare e del NEUTRO 

corso del Gandovere 

Il DdP prevede una sola area di nuova 

trasfromazione a destinazione residenziale, tra l'altro 

di modeste dimensioni. A questa si aggiunge una 

porzione di area che muta destinazione, da SP non 

attuato a terziario, per consentire la realizzazione di 

opere finalizzate al miglioramento della viabilit‡ 

interna. 

l'intervento Ë previsto all'interno dell'AT residenziale, 

gi‡ oggetto di valutazione 

interessano modeste porzioni di suolo gi‡ 

urbanizzato e migliorano la circolazione stradale 

interna, rendendola pi˘ sicura e pi˘ fluda 

l'intervento Ë previsto all'interno dell'AT residenziale, 

gi‡ oggetto di valutazione 

Interventi che non prefigurano alcun tipo di impatto 

sull'ambiente localee favorisocno il sicuro 

miglioramento del clima acustico e, quindi, della 

qulait‡ dell'ambiente urbano. 

non necessaria perchÈ interessa nuove aree limitrofe 

alla viabilit‡ esistente e l'impatto non puÚ che essere 

positivo per la qualit‡ dell'ambiente urbano e per la 

qualit‡ dell'aria. 

Valutazione non necessaria, perchÈ aumenta il 

grado di tutela

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 



Comune di 

RODENGO SAIANO 


VALUTAZIONE CASTEGNATO 

AMBIENTALE STRATEGICA 

parte III - LA VALUTAZIONE 

tav. 3.5 

azioni di piano 

nel contesto urbano 

Scala 1: 20.000 

isoambiente.it 



nuovi AT 

residenza 

servizi tecn 

terziario 

Febbraio 

2009 


verde 

nuovi AT - viabilit‡ di nuova previsione 

nuclei storici - nuova definizione 

ciclabili nuove 

interventi sulla viabilit‡ interna

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 



Comune di 

RODENGO SAIANO 


VALUTAZIONE CASTEGNATO 

AMBIENTALE STRATEGICA 

parte III - LA VALUTAZIONE 

tav. 3.6 

azioni di piano 

di tutela ambientale 

Scala 1: 20.000 

isoambiente.it 



ambiti di specifica valenza ambientale 

ambito agricolo a sensib. paesistica 

ambito agricolo di collina 

ambito agricolo di salvaguardia 

ambito agricolo produttivo 

ambito agricolo speciali 

ampliamento vincolo 1497 (proposta) 

Febbraio 

2009 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





Venendo, dunque, al solo ambito oggetto di trasformazione urbanistica rientrante nel 

Febbraio 

2009 

DdP, Ë possibile verificare il seguente quadro relativo agli impatti che da esso derivano 

agli elementi di valenza ambientale e per gli impatti che sono attesi dai fattori di 

pressione esistenti in ambito locale. 

VALENZA AMBIENTALE 

IMPATTO AMBIENTALE 

individuazione di un nuovo ambito a destinazione residenziale 

ELEMENTI 

DI SENSIBILITA' AMBIENTALE 

IMPATTO 

ATTESO 

VA.1 vincolo monumentale L.1497/39 X 

VA.2 aree tutelate ex art. 142/c D. Lgs 42/2004 X 

VA.3 aree tutelate ex art. 142/g D. Lgs 42/2004 X 

VA.4 aree africole a valenza paesistica (PTCP) X 

VA.5 ambiti a elevato valore percettivo (PTCP) X 

VA.6 parco delle colline X 

VA.7 testimonianze archeologiche X 

VA.8 contiguo con nuclei storici X 

VA.9 presenza di pozzi a uso idropotabile X 

VA.10 fascia di rispetto pozzi a uso idropotabile X 

VA.11 presenza reticolo idrico principale X 

VA.12 presenza reticolo idrico minore X 

PA.1 prossimit‡ impianto di depurazione X 

PA.2 presenza aree allagabili X 

PA.3 contiguit‡ aree allagabili X 

PA.4 fascia rispetto allevamenti X 

PA.6 siti per antenne e ripetitori X 

PA.7 elettrodotti X 

PA.8 strada sovraccomunale X 

PA.9 zonizz. acustica classe IV - V X 


ALTO 

ESCLUDENTE 

MEDIO 

DA MITIGARE 

NULLO 

NEUTRO 

VALUTAZIONE

COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 





Febbraio 

2009 

10. Conclusioni 

Come emerso dalle matrici di valutazione, non si ravvisano impatti che possano portare 

allíesclusione delle azioni previste dal Piano in tema di trasformazione urbanistica: la 

maggior parte degli elementi sensibili presenti a scala comunale risulta non subire impatti 

(nel caso di elementi considerati VA), e le previsioni di Piano, nella maggior parte dei 

casi, non subiscono impatti limitanti significativi dagli elementi sensibili di classe PA 

presenti in ambito comunale. 

Per quanto riguarda le situazioni in cui Ë verificato un impatto di natura media, che 

richiede alcune mitigazioni, si ritiene opportuno procedere con le mitigazioni che vengono 

indicate di seguito. 

individuazione nuovo ambito a destinazione residenziale 

elementi sensibili tipo di impatto mitigazioni proposte 

FASCIA DI RISPETTO DEI 

POZZI A USO 

IDROPOTABILE 

PRESENZA DEL RETICOLO 

IDRICO PRINCIPALE 

ZONIZZAZIONE ACUSTICA 

CLASSE IV - V 

Il nuovo ambito di trasformazione Ë 

parzialmente interessato dalla zona 

individuata come fascia di rispetto di 

un pozzo dellíacquedotto comunale 

Il nuovo ambito a destinazione 

produttiva Ë prossimo al corso del 

torrente Laorna, che in questo tratto 

scorre in alveo artificiale, a lato della 

SP 510. 

Il traffico che interessa la SP 510 incide 

fortemente sul clima acustico locale, come 

attesta la zonizzazione acustica, che 

assegna la CLASSE IV a tutta la fascia di 

rispetto alla strada provinciale. 

In fase progettuale dovranno essere 

adottate idonee misure di 

salvaguardia per quanto riguarda lo 

scarico delle acque meteoriche, al 

fine di evitare che i reflui derivanti dal 

dilavamento della sede stradale 

possano interessare il sito prossimo 

allíimpianto di captazione. 

Il tracciato del Laorna Ë fortemente 

artificializzato ed Ë situato al margine 

esterno della zona oggetto di 

trasformazione, nella porzione di area 

destinata a SP che ospiter‡ lo 

scolmatore fognario previsto 

nellíambito della realizzazione delle 

opere di collettamento verso il 

collettore sovracomunale di Torbole 

C.. Da valutare, in sede progettuale, 

líindividuazione di idonee misure di 

tutela del corso díacqua. 

Si ritiene opportuna la localizzazione di 

uníarea a verde posta a separazione tra la 

nuova zona residenziale e la SP 510, per 

realizzare opportuni presidi finalizzati al 

contenimento del disturbo da rumore, 

come puÚ essere la realizzazione di 

una parte in rilevato (o a dosso). 

Al fine di meglio preservare il clima 

acustico della residenza, si ritiene 

inoltre necessario prescrivere 

l'adozione di adeguate performance in 

tema di isolamento acustico degli 

alloggi qui previsti. 


COMUNE DI 

RODENGO 

SAIANO (BS) 

11. Il monitoraggio 





Febbraio 

2009 

Con la totalit‡ dei Comuni franciacortini, Rodengo Saiano ha aderito allíiniziativa ñ 

promossa da COGEME onluss ñ denominata ìFranciacorta sostenibileî, finalizzata a 

definire la ìCostruzione dal basso dei temi fondativi per il per il governo del territorio in 

Franciacortaî. 

Il risultato dellíiniziativa, oltre alla diffusione degli elementi conoscitivi di base e di 

riferimento riguardanti la VAS del PGT, va ricercato nella definizione di un SET di 

indicatori che le amministrazioni comunali coinvolte nellíiniziativa (Adro, Capriolo, 

Castegnato, Cazzago S.Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, 

Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Paratico, 

Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano, Rovato) ritengono opportuno assumere 

quali strumenti idonei per la fase di monitoraggio relativa allíattuazione e 

concretizzazione delle azioni previste dai PGT comunali. 

Alla luce di quanto sopra e in relazione ai contenuti del PGT, si ritiene appropriata la 

metodologia seguita nel percorso partecipativo promosso da COGEME Onluss e pertinente 

líassunzione del set di indicatori cosÏ definito anche per la conduzione della fase di 

monitoraggio del PGT. 

Al fine di assicurare una effettiva praticabilit‡ del monitoraggio, si ritiene opportuno 

concentrare líattenzione su indicatori di chiara valenza urbanistica, caratterizzati da 

semplicit‡ nel reperimento dei dati e certezza nella definizione dellíunit‡ di misura. La 

cadenza proposta per la verifica e líandamento dei diversi indicatori tiene conto anche dei 

tempi necessari per una effettiva manifestazione degli effetti del nuovo Piano e dei tempi 

per la sua concreta realizzazione. 

Di conseguenza, per il monitoraggio del PGT di Rodengo Saiano e, quindi, per misurare 

nel corso del tempo come viene a realizzarsi/attuarsi il Piano in oggetto e come 

questíultimo incide sullíambiente locale, si ritiene opportuna líadozione del set di 

indicatori che viene riportato nella tabella che segue e chiude il R.A. 


TEMA 

1. ARIA 

2. ACQUA 

3. SUOLO E PAESAGGIO 

4. AMBIENTE URBANO 

1.1 

unit‡ di misura automezzi/giorno 

INDICATORE 

Numero di automezzi/giorno in attraversamento 

del centro urbano 


cadenza biennale 

tema secondario QUALITA' DELL'AMBIENTE URBANO 

2.1 Acqua potabile emunta 

unit‡ di misura mc/anno 

fonte ATO/Ente gestore 

cadenza annuale 

tema secondario RISPARMIO ENERGETICO 

2.2 Acqua potabile contabilizzata 

unit‡ di misura % 

fonte ATO/Ente gestore 



2.3 Consumo di acqua uso domestico x ab. 

unit‡ di misura mc/anno x ab 

fonte ATO/gestore 



2.4 Popolazione servita dalla rete fognaria 

unit‡ di misura % pop. residente 


cadenza triennale 

tema secondario TUTELA DEL SOTTOSUOLO 

2.5 Servizio di depurazione comunale 

unit‡ di misura % pop. residente 



tema secondario TUTELA DEL SOTTOSUOLO 

3.1 Coefficiente di urbanizzazione 

unit‡ di misura % del territorio comunale 



tema secondario // 

3.2 Tutela idrogeologica 

unit‡ di misura ha 


cadenza quinquennale 

tema secondario // 

3.3 Tutela paesistico-ambientale 

unit‡ di misura ha 


cadenza quinquennale 

tema secondario TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO 

4.1 Densit‡ di popolazione in zona urbanizzata 

unit‡ di misura ab/Kmq 



tema secondario GESTIONE RIFIUTI URBANI 

4.2 Aree a parcheggio pubblico 

unit‡ di misura mq. 



tema secondario 

4.3 Aree a verde attrezzato per abitante 

unit‡ di misura mq/abitante 



tema secondario 

4.4 Lunghezza rete ciclabile 

unit‡ di misura metri (distinti tra sede protetta/ carreggiata ) 



tema secondario QUALITA' DELL'ARIA 

PGT di Rodengo Saiano - INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DEL PIANO 

OBIETTIVO 

valutare l'evoluzione temporale dei flussi di traffcio in 

attraversamento del centro urbano e valutare l'efficacia della 

soluzione rappresentata dalla realizzazione della nuova 

tangenziale 

Monitoraggio dei quantitativi idrici necessari a rifornire 

l'acquedotto comunale su base annua 

Monitoraggio delle perdite di rete quantificabili nella 

differenza tra acqua emunta e acqa contabilizzata 

Indicatore di pressione adatto anche a monitorare l'efficacia 

di eventuali campagne per la riduzione dei consumi 

Indicatore di risposta, legato alle opere per migliorare la 

situazione della rete fognaria. 

Indicatore di risposta, legato alle opere di collettamento 

dell'intero comprensorio della Valle Trompia 

Incoraggiare iil contenimento del consumo di suolo 

Tutela della permeabilit‡ dei suoli 

Monitoraggio dell'estensione degli ambiti soggetti a fattori di 

rischio idrogeologico o oggetto di tutela ai fini della 

salvaguardia del territorio 

Monitoraggio dell'estensione degli ambiti soggetti a forme di 

tutela a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale 

L'andamento della densit‡ di popolazione in ambito urbano 

consente una migliore previsione e programmmazione 

anche dei servizi pubblici, a cominciare dal servizio di 

raccolta RSU 

Disponibilit‡ di spazi per la sosta veicolare in ambito urbano, 

prevenzione di eventuali fenomeni di saturazione da traffico 

veicolare locale ed eventuale promozione dell'adozione di 

zone a traffico limitato 

Disponibilit‡ di aree a verde attrezzato pro-capite e 

andamento/evoluzione nel corso del tempo, anche a seguito 

dell'aument del numero di cittadini residenti. Possibilit‡ di 

confronto con altre realt‡ urbane. 

Monitorare l'evoluzione delle infrastrutture destinate alla 

mobilit‡ locale, al fine di promuovere/attuare concreti 

interventi finalizzati a implementare l'estensione della rete 

destianat agli utenti deboli. 

NOTE 

Indicazioni definitive potranno essere ottenute solo 

successivamente al completamento dei lavori e alla effettiva 

entrata in funzione della nuova viabilit‡ alternativa a quella di 

attraversamento del cento abitato. 

dato semplice, fornito dal soggetto gestore 

dato semplice, fornito dal soggetto gestore 

La cadenza annuale permette di monitorare l'evolversi 

puntuale del consumo della risorsa, monitorando il trend che 

caratterizza i consumi e, in aggiunta, anche le perdite. 

Indicatore di facile reperibilit‡. La cadenza triennale Ë dettata 

anche dalla tempistica sottesa alla realizzazione di evenytuali 

interventi di miglioramento della rete di collettamento. 

Indicatore di facile reperibilit‡. La cadenza triennale Ë dettata 

dalla tempistica sottesa alla realizzazione degli interventi ddi 

adeguamento e miglioramento. 

Indicatore specifico per definire l'evoluzione 

dell'uso/consumo di suolo. Necessita di un'attivit‡ specifica 

da parte dell'U.T. comunale ed Ë opportuno definire una 

soglia di partenza e una metodologia di calcolo in relazione 

alle molteplici definizioni che vengono date di questo 

indicatore. 

Indicatore complesso, che deve tener conto dei diversi livelli 

di tutela e del possibili loro mutamento nel corso del tempo. 

Indicatore complesso, che deve tener conto dei diversi livelli 

di tutela e del possibili loro mutamento nel corso del tempo. 

Questo idicatore risulta sicuramente pi˘ pregnante rispetto ai 

tradizionali indicatori usati per la densit‡ della popolazione 

Indicatori di primaria importanza al fine di definire e 

monitorare la qualit‡ dell'ambiente urbano in contesti 

fortemente antropizzati. 

Indicatore semplice, permette anche la comparazione tra 

comuni. E' pi˘ facile attrezzare i nuovi quartieri con le piste 

ciclabili e la stessa rete ciclabile dovrebbe essere connessa 

al Trasporto Pubblico Locale. Auspicabile una politica di 

settore anche a scala sovracomunale, anche per giungere a 

una effettiva connessioni tra i diversi comuni.

parte III - LA VALUTAZIONE - Comune di Rodengo Saiano

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