Tavola R03 relazione geologica
Tavola R03 relazione geologica
Tavola R03 relazione geologica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ANGELA STEFANELLI - geologo<br />
Pozzo 2 – Nella zona adiacente al pozzo è presente una discarica del volume di<br />
circa 50.000 mc costituita da argille scagliose, calcare cavernoso, scisti filladici,<br />
anidrite e dolomia.<br />
Il materiale della discarica presenta evidenti fenomeni di erosione con franamenti,<br />
anche cospicui, nell’alveo sottostante fosso Canneto, che ne lambisce la base.<br />
Fontegrilli – Nella zona adiacente al pozzo è presente una discarica del volume di<br />
circa 4.000 mc, costituita nella parte superficiale da scisti filladici con lenti di quarzo<br />
bianco latteo, provenienti dallo scavo del tratto finale del pozzo. Gli altri litotipi<br />
(argille scagliose e calcare cavernoso) costituiscono rispettivamente la parte<br />
inferiore e quella centrale del corpo della discarica. Il materiale della discarica è<br />
ben compattato e non sono presenti particolari fenomeni di instabilità, tuttavia la<br />
vicinanza del fosso Sette Fonti ha provocato la parziale asportazione ed il<br />
conseguente trasporto nel reticolo idrografico.<br />
Serrabottini – Sul versante orografico destro di fosso Serrabottini si osserva la<br />
discarica legata al vecchio pozzo al Ghiro, ad nord est si trova una seconda<br />
discarica, adiacente al Pozzo Nuovo in cui è presente molta pirite in ganga<br />
quarzosa.<br />
Pozzo Tosi – Nella zona adiacente al pozzo è presente una discarica del volume di<br />
circa 2500 mc, costituita da calcare cavernoso, anidrite, dolomia e filladi, ed<br />
interessata da fenomeni di erosione superficiale.<br />
Ex teleferica – Tale struttura aveva la funzione di trasportare pirite dai luoghi di<br />
produzione (Niccioleta Boccheggiano) ai luoghi di spedizione (Scarlino, Portiglioni).<br />
Gli impianti di arricchimento (laverie) esistenti presso le miniere, usavano l’acqua<br />
come mezzo principale per separare la pirite dallo sterile. Durante il percorso, la<br />
pirite bagnata trasportata nelle benne della teleferica creava uno stillicidio che con il<br />
tempo ha causato l’acidificazione del tracciato e la completa scomparsa della<br />
vegetazione per una fascia di larghezza compresa tra 5-10 m.<br />
28