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Tavola R03 relazione geologica

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ANGELA STEFANELLI - geologo<br />

complesso flyscioide, di frequente si riconosce, completamente conservata,<br />

l'originaria struttura delle rocce sostituite. Gli strati argilloscistosi, interposti tra le<br />

bancate e gli strati di calcari e calcari marnosi silicizzati, sono spesso alternati. Sono<br />

abbastanza frequenti vene e concrezioni di quarzo cristallino e più raramente, di<br />

opale e calcedonio. E' evidente che l'azione di silicizzazione si è sviluppata su una<br />

vasta zona brecciata che interessa spessori fino a trenta metri, la potenza media del<br />

filone si mantiene attorno ai dieci metri. In alcune zone, grosse bancate di calcari si<br />

sono disposte parallelamente al piano di scorrimento della faglia.<br />

L'azione di silicizzazione ha interessato anche vaste zone adiacenti ai filoni<br />

ed è stata spesso accompagnata da azione di silicizzazione che ha dato luogo alla<br />

formazione di pirosseni, epidoti e granati. Questi silicati si trovano spesso anche in<br />

corrispondenza o adiacenti a filoncelli quarzosi di spessore esiguo. I solfuri<br />

costituiscono prevalentemente una impregnazione diffusa nella zona brecciata<br />

interessata dalla silicizzazione, ma essi sono anche concentrati in noduli, piccole<br />

lenti e vene.<br />

Le mineralizzazioni filoniane a solfuri della zona di Fenice presentano<br />

caratteristiche tali che non sussistono incertezze sulla loro genesi. Si può avanzare<br />

qualche dubbio sulla contemporaneità dell'azione di silicizzazione e della<br />

deposizione dei solfuri, ma è evidente che ci si trova in presenza di mineralizzazioni<br />

idrotermali formatesi per azione di mineralizzatori che risalendo lungo le zone<br />

brecciate in corrispondenza delle faglie, hanno sviluppato azioni di sostituzione, da<br />

parte della silice, sulle componenti carbonatiche delle zone di scorrimento, dove<br />

hanno anche depositato i solfuri. Le mineralizzazioni a pirite si sono formate invece<br />

per sostituzione sia del cavernoso che delle evaporiti, che a Fenice capanne sono<br />

costituite prevalentemente da anidrite. La formazione della pirite, che è del tutto<br />

identica a quella di Niccioleta, si è avuta in maniera analoga. Lungo fratture minute,<br />

ma numerosissime, nelle filladi si è svolto il flusso dei mineralizzatori che hanno<br />

dato luogo alla formazione di pirite per sostituzione dei carbonati e dei solfati.<br />

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