Dicembre 2007 - Comune di Sesto San Giovanni
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NOTIZIARIO COMUNALE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE DI SESTO S. GIOVANNI
Anno 4 - numero 5<br />
<strong>Dicembre</strong> <strong>2007</strong><br />
Registrazione n. 1759<br />
presso Tribunale <strong>di</strong> Monza<br />
Distribuzione gratuita - Pubblicità inf. 50%<br />
Tiratura 40.000 copie<br />
E<strong>di</strong>tore:<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> S. <strong>Giovanni</strong><br />
Direttore responsabile:<br />
Alberto Covini<br />
Redazione testi:<br />
Sergio Canvi<br />
Impaginazione e<br />
raccolta pubblicitaria:<br />
Eridania E<strong>di</strong>trice s.r.l.<br />
Via Meuccio Ruini, 2 - 42100 Reggio Emilia<br />
tel. 0522.232092 - 0522.926424<br />
fax 0522.231833<br />
www.eridania-e<strong>di</strong>trice.it<br />
e-mail: info@eridania-e<strong>di</strong>trice.it<br />
Registro Operatori <strong>di</strong> Comunicazione<br />
ROC n. 5896<br />
Stampa:<br />
Arti Grafiche Amilcare Pizzi S.p.A.<br />
20092 Cinisello B. (MI)<br />
Questo notiziario è realizzato<br />
con carta senza legno WFC<br />
(Woodfree coated).<br />
Tutti i <strong>di</strong>ritti riservati.<br />
È vietata ogni riproduzione anche parziale.<br />
I trasgressori verranno perseguiti<br />
a norma <strong>di</strong> legge.<br />
Eridania E<strong>di</strong>trice s.r.l. non si assume nessuna<br />
responsabilità <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta sull’esattezza<br />
dei dati e dei nominativi contenuti nella presente<br />
pubblicazione, nonchè sul contenuto dei testi,<br />
degli slogan, sull’uso dei marchi e delle foto da<br />
parte degli inserzionisti.<br />
Sommario<br />
5<br />
6<br />
10<br />
13<br />
14<br />
15<br />
17<br />
18<br />
19<br />
21<br />
22<br />
24<br />
26<br />
28<br />
EDITORIALE<br />
La città del futuro<br />
pRIMO pIANO<br />
Una giornata particolare<br />
1. pGT E VAS<br />
Viaggio nella città che cambia<br />
DALLA CITTà<br />
Bentornato Spazio Arte!!<br />
DALLA CITTà<br />
Gli studenti scelgono <strong>Sesto</strong><br />
VIAbILITà E TRASpORTI<br />
Cooperazione internazionale<br />
CULTURA<br />
10 volte sacro in musica<br />
LA CITTà DA VIVERE<br />
Egi<strong>di</strong>: un tuffo nel passato<br />
UNESCO<br />
Bagliori rossi sulla città<br />
DALLA CITTà<br />
Tenebiaco: via al restauro<br />
DALLA CITTà<br />
Come gettare sol<strong>di</strong> al vento<br />
AppUNTAMENTI NATALIZI<br />
Ecco il Natale in città<br />
bREVI<br />
pOLITICA<br />
La voce dei partiti<br />
6<br />
13<br />
14<br />
21<br />
22
e<strong>di</strong>toriale<br />
La città del futuro<br />
Nelle parole del Presidente della Repubblica<br />
uno stimolo a continuare sulla via della modernità<br />
Care e cari sestesi,<br />
nei giorni scorsi la nostra città ha avuto l’onore<br />
<strong>di</strong> ricevere il Presidente della Repubblica Gior-<br />
gio Napolitano, che ha visitato la ex Falck - dove gli sono<br />
state illustrate dall’architetto Renzo Piano le linee guida<br />
del progetto <strong>di</strong> trasformazione delle gran<strong>di</strong> aree <strong>di</strong>smes-<br />
se - prima <strong>di</strong> trasferirsi a Villa Mylius, nella sede della<br />
Fondazione Istituto storico dell’età contemporanea.<br />
Il fatto che una città <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni come <strong>Sesto</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> abbia ricevuto due visite <strong>di</strong> altrettanti<br />
Presidenti della Repubblica nel breve arco <strong>di</strong> tre anni<br />
<strong>di</strong>mostra come il nostro passato, il nostro presente e il<br />
nostro futuro assumono un’importanza che va ben al <strong>di</strong><br />
là della estensione fisica della città.<br />
<strong>Sesto</strong>, come ha sottolineato nel 2004 l’ex presidente<br />
Ciampi, è stata la culla della siderurgia e dell’elettromec-<br />
canica italiana, ma anche <strong>di</strong> un movimento operaio e<br />
democratico che, negli anni bui del fascismo e della<br />
seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, ha saputo lottare per la de-<br />
mocrazia e la libertà <strong>di</strong> tutti. Un luogo, dunque, simbolo<br />
<strong>di</strong> innovazione, lavoro, produzione ma anche <strong>di</strong> riscatto<br />
sociale, culturale e democratico.<br />
Con la recentissima visita del Presidente Napolitano si<br />
è guardato invece al presente e, soprattutto, al futuro<br />
della nostra città. Con il suo interesse per il progetto<br />
<strong>di</strong> riqualificazione dell’area Falck firmato dall’architetto<br />
Renzo Piano, il Presidente ha voluto esprimere una<br />
speranza, come da lui stesso <strong>di</strong>chiarato: “che la città<br />
della storia operaia e industriale <strong>di</strong>venti anche la città<br />
del futuro”.<br />
Come ho già detto in passato e come non mi stancherò<br />
mai <strong>di</strong> ripetere, il progetto <strong>di</strong> Renzo Piano non è nato<br />
nel chiuso <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> architettura, fosse pure quel-<br />
lo dell’architetto più famoso del mondo, ma è il risultato<br />
<strong>di</strong> anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni ed elaborazioni che la nostra città<br />
ha compiuto e che sono <strong>di</strong>ventate patrimonio comune:<br />
un grande parco centrale, un mix <strong>di</strong> funzioni economi-<br />
che, un’attenzione alla produzione <strong>di</strong> energia pulita e<br />
rinnovabile, case per tutti gli strati sociali, una mobilità<br />
pubblica forte ed agile, nuovi servizi per gli abitanti pre-<br />
senti e futuri, il recupero dei gran<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> archeologia<br />
industriale con funzioni importanti.<br />
Esemplare è poi il percorso che ha portato all’elabora-<br />
zione del progetto preliminare: i tecnici <strong>di</strong> Renzo Piano e<br />
quelli del Gruppo Zunino hanno accettato <strong>di</strong> sedersi ad<br />
un tavolo <strong>di</strong> lavoro con i tecnici del <strong>Comune</strong> per <strong>di</strong>scu-<br />
tere assieme gli elementi che compongono il progetto, le<br />
situazioni potenzialmente critiche e le loro possibili solu-<br />
zioni, le scelte ritenute necessarie dall’Amministrazione e<br />
come armonizzarle con la straor<strong>di</strong>naria inventiva dell’ar-<br />
chitetto e con le esigenze legittime della proprietà.<br />
Siamo dunque arrivati ad un momento decisivo e so-<br />
no convinto che in questo momento non facile per il<br />
nostro Paese occorra avere il coraggio <strong>di</strong> progettare<br />
e realizzare il futuro assumendo, ognuno per la parte<br />
che gli compete, la responsabilità <strong>di</strong> affrontare decisioni<br />
che possono contribuire a rilanciare l’Italia. <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> con la riconquista delle sue aree industriali<br />
<strong>di</strong>smesse, a cominciare dalle aree Falck, può essere uno<br />
dei motori del rilancio del nostro Paese.<br />
Vi auguro buone feste e spero che il prossimo anno<br />
sia portatore <strong>di</strong> felicità per tutti i sestesi e per l’intera<br />
città.<br />
Giorgio Oldrini<br />
5
Didascalia<br />
Con la visita del Presidente<br />
Napolitano del 7 <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>Sesto</strong> ha ottenuto, nel suo<br />
piccolo, un vero e proprio record:<br />
due presidenti della Repubblica<br />
nel giro <strong>di</strong> tre anni, per una città<br />
<strong>di</strong> queste <strong>di</strong>mensioni, non sono uno<br />
scherzo. E’ il segno dell’interesse<br />
che il passato, il presente e il futuro<br />
<strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> risvegliano a<br />
livello nazionale. Se la visita <strong>di</strong> Carlo<br />
Azeglio Ciampi, infatti, era de<strong>di</strong>cata<br />
al glorioso passato della città Medaglia<br />
d’Oro della Resistenza, quella<br />
del Presidente Giorgio Napolitano è<br />
stata una visita de<strong>di</strong>cata al presente<br />
e al futuro <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> come città che<br />
ha saputo uscire dalla crisi seguita<br />
alla chiusura delle gran<strong>di</strong> fabbriche,<br />
è riuscita a convertire una parte importante<br />
del suo territorio e adesso,<br />
<strong>di</strong> fronte alle possibilità che si aprono<br />
sulle aree Falck, ha la prospettiva<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un importante centro<br />
economico, culturale e scientifico.<br />
Dopo la visita alle aree Falck, dove<br />
ha incontrato tra gli altri l’architetto<br />
Renzo Piano, il Presidente Napolitano<br />
si è recato a Villa Mylius.<br />
Di seguito i <strong>di</strong>scorsi pronunciati dal<br />
Sindaco Giorgio Oldrini, dall’onorevole<br />
Gianni Cervetti, dal Presidente<br />
della Provincia Filippo Penati e dallo<br />
stesso Presidente Napolitano.<br />
primo piano<br />
Una giornata particolare<br />
La cronaca e le foto della visita<br />
del Presidente della Repubblica Napolitano<br />
Egregio Signor Presidente,<br />
con molto piacere le porgo il benvenuto<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>,<br />
Medaglia d’Oro al Valor Militare per il<br />
contributo dato alla lotta <strong>di</strong> Resistenza.<br />
Siamo qui nell’antica Villa Mylius,<br />
in parte restaurata, che è stata nell’<br />
800 residenza <strong>di</strong> uno dei gran<strong>di</strong> protagonisti<br />
della storia civile, culturale,<br />
politica e della innovazione italiana,<br />
appunto Enrico Mylius, amico <strong>di</strong> Carlo<br />
Cattaneo. La Villa è poi stata sede del-<br />
la Amministrazione comunale, e ora<br />
ospita la Fondazione Istituto <strong>di</strong> storia<br />
dell’età contemporanea, presieduta<br />
dall’onorevole Gianni Cervetti. Questo<br />
Istituto è sicuramente un centro <strong>di</strong><br />
cultura e <strong>di</strong> riflessione sulla storia del<br />
‘900 <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria importanza, con<br />
i suoi documenti unici e con l’attività<br />
<strong>di</strong> ricerca storica. Villa Mylius è un<br />
simbolo del rinnovamento <strong>di</strong> questa<br />
nostra <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, che nel secolo<br />
scorso è stata centro industriale<br />
tra i più rilevanti d’Europa, luogo <strong>di</strong><br />
innovazione industriale, <strong>di</strong> cultura del<br />
lavoro, <strong>di</strong> impegno politico e civile, <strong>di</strong><br />
solidarietà che tra l’altro ha dato un<br />
grande contributo alla Resistenza e<br />
alla Liberazione. Tra poco Le verrà<br />
donato un libro che racconta la storia<br />
dei più <strong>di</strong> 600 sestesi deportati e dei<br />
più <strong>di</strong> 300 morti nei lager nazisti, a<br />
testimonianza <strong>di</strong> questo contributo<br />
alla Liberazione.<br />
Villa Mylius e la Fondazione Isec sono<br />
per noi la prova che la ripresa<br />
della città, dopo la crisi della grande<br />
industria alla fine del secolo scorso,<br />
deve essere incentrata sul recupero<br />
della memoria e delle nostre migliori<br />
tra<strong>di</strong>zioni, sulla cultura, sulla riflessione<br />
sul lavoro e sui lavori che devono<br />
restare il fondamento della identità<br />
citta<strong>di</strong>na.<br />
Lei, Signor Presidente, ha visitato<br />
questa mattina le aree che hanno<br />
ospitato per quasi cento anni le fab-
iche della Falck. Ha potuto vedere<br />
il progetto che per conto della società<br />
Risanamento del cavalier Luigi<br />
Zunino sta progettando l’architetto<br />
Renzo Piano e che l’Amministrazione<br />
comunale sta esaminando con<br />
attenzione e con grande partecipazione.<br />
Siamo convinti che la trasformazione<br />
delle Falck deve essere<br />
ispirata agli stessi principi che, in<br />
altra <strong>di</strong>mensione, hanno portato al<br />
recupero della Villa Mylius, cioè alla<br />
riqualificazione con funzioni importanti<br />
<strong>di</strong> una delle aree industriali<br />
<strong>di</strong>smesse più rilevanti d’Europa, basata<br />
sul recupero dei lavori, su una<br />
vivibilità <strong>di</strong> alto livello, su un ruolo<br />
strategico della cultura, sulla creazione<br />
<strong>di</strong> servizi essenziali per chi già<br />
vive a <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> e per chi<br />
verrà ad abitare e a lavorare nella<br />
nostra città futura.<br />
Siamo convinti che in questo momento<br />
non facile per il nostro Paese, occorra<br />
avere il coraggio <strong>di</strong> progettare e<br />
realizzare il futuro, assumendo, ognuno<br />
per la parte che gli compete, la<br />
responsabilità <strong>di</strong> affrontare decisioni<br />
che possono contribuire a rilanciare<br />
l’Italia. <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> con la<br />
riconquista delle sue aree industriali<br />
<strong>di</strong>smesse, a cominciare dalle aree<br />
Falck, può essere uno dei motori del<br />
rilancio del nostro Paese.<br />
primo piano<br />
Signor Presidente,<br />
La ringrazio, a nome della città, <strong>di</strong> essere<br />
stato questa mattina qui con noi,<br />
e già ora Le rivolgo l’invito <strong>di</strong> tornare<br />
presto a trovarci, anche per visitare<br />
sulle aree della ex Breda, della ex Falck<br />
Concor<strong>di</strong>a, della ex Ercole Marelli,<br />
della ex Garelli la parte <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong><br />
<strong>Giovanni</strong> già riconquistata in questi<br />
anni ad un futuro degno delle nostre<br />
tra<strong>di</strong>zioni.<br />
Tante grazie ancora, e un augurio <strong>di</strong><br />
buon lavoro.<br />
Giorgio Oldrini<br />
Sindaco <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
Qui nella mia città, nella cornice dell’Istituto<br />
<strong>di</strong> Storia dell’Età Contemporanea,<br />
sono particolarmente felice <strong>di</strong><br />
poter parlare con orgoglio della partecipazione<br />
come Provincia <strong>di</strong> Milano<br />
al progetto che Giorgio Oldrini ha<br />
appena annunciato del Museo d’Arte<br />
Contemporanea che sarà realizzato<br />
dall’architetto Renzo Piano. Io lo<br />
prendo non come augurio, ma come<br />
un impegno, nel grande progetto <strong>di</strong><br />
trasformazione urbana con una funzione<br />
e una vocazione <strong>di</strong> rilievo internazionale.<br />
Visitando i luoghi che abbiamo<br />
visto stamattina, mi è tornato<br />
alla memoria una frase del Car<strong>di</strong>nale<br />
Martini del 1997 che <strong>di</strong>sse: bisogna<br />
dare qualcosa alla città, cioè bisogna<br />
darle un’anima e che Don Brigatti,<br />
che è stato tanti anni Prevosto nella<br />
nostra città e si appassionò alla<br />
trasformazione dalla <strong>Sesto</strong> industriale<br />
alla nuova città, interpretò in questo<br />
modo: bisogna però intendersi sul concetto<br />
<strong>di</strong> anima, nel caso citato l’anima<br />
non ha nessuna valenza filosofica o<br />
ideologica. In<strong>di</strong>ca invece una passione<br />
vivace ed intelligente che riscalda le<br />
persone, una passione pulita, senza<br />
egoismi. Un’anima magnanima che<br />
si protende alle cose gran<strong>di</strong> e se ne<br />
fa degna. Penso che probabilmente<br />
ognuno <strong>di</strong> noi riconosce che questa è<br />
stata una città con l’anima e l’anima<br />
proprio nel senso <strong>di</strong> cui parlava Don<br />
Olgiati, nel senso laico e civile che si<br />
è costruita attorno alla fabbrica. La<br />
fabbrica è stata un’occasione <strong>di</strong> lavoro,<br />
<strong>di</strong> riscatto e <strong>di</strong> emancipazione nel<br />
lavoro, riscatto delle tante persone che<br />
sono arrivate e qui hanno trovato un<br />
grande spazio e una grande possibilità<br />
<strong>di</strong> miglioramento della loro vita.<br />
Oggi il progetto continua quella trasformazione<br />
della città industriale in<br />
una città che guarda al futuro e vuole<br />
considerarsi una città che ospita<br />
il lavoro, i nuovi lavori. Quin<strong>di</strong> l’idea<br />
del museo <strong>di</strong> arte contemporanea è<br />
un’idea forte <strong>di</strong> una funzione culturale<br />
che possa <strong>di</strong>ventare il motore culturale,<br />
economico e sociale che velocizzi il<br />
processo <strong>di</strong> trasformazione, così come<br />
è accaduto nelle gran<strong>di</strong> città europee.<br />
Un respiro internazionale che rilancia<br />
il ruolo della nostra città con una visio-
ne dell’area metropolitana policentrica<br />
che non riconosce più i confini amministrativi<br />
tra una città e l’altra ma<br />
che ha nelle sue eccellenze motivo <strong>di</strong><br />
orgoglio e motore dell’intera comunità<br />
milanese. Grazie signor Presidente <strong>di</strong><br />
essere qui e grazie a voi tutti.<br />
Filippo Penati<br />
Presidente della Provincia <strong>di</strong> Milano<br />
primo piano<br />
L’Istituto per la storia dell’età contemporanea<br />
in ricordo della sua visita<br />
desidera farle omaggio <strong>di</strong> alcuni<br />
materiali del proprio archivio e <strong>di</strong><br />
tre volumi contenenti ricerche e stu<strong>di</strong><br />
recentemente compiuti. L’istituto,<br />
sorto alcuni decenni fa per stu<strong>di</strong>are<br />
il movimento <strong>di</strong> liberazione nazionale<br />
e costituitosi in Fondazione<br />
alcuni anni orsono per volere e con<br />
l’appoggio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong>, si<br />
propone <strong>di</strong> conservare, stu<strong>di</strong>are e<br />
<strong>di</strong>vulgare il ‘900, così ricco <strong>di</strong> valori e<br />
<strong>di</strong> insegnamenti. Tutto ciò in una città,<br />
<strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, che si è profondamente<br />
trasformata, pur senza<br />
i traumi sociali conosciuti altrove, e<br />
per questo è stata capace <strong>di</strong> reggere<br />
le sfide della globalizzazione con<br />
spirito aperto, innovativo, veramente<br />
europeistico. E’ del resto <strong>di</strong>venuta<br />
parte integrata <strong>di</strong> un’area metropolitana<br />
veramente avanzata come<br />
quella milanese e lombarda e che a<br />
sua volta può essere stimolo ad una<br />
Europa ancora più unita economicamente<br />
e soprattutto politicamente.<br />
Qui nell’Istituto, su ormai quasi<br />
quattro chilometri lineari <strong>di</strong> scaffali,<br />
sono raccolti gli archivi delle gran<strong>di</strong><br />
fabbriche sestesi e <strong>di</strong> complessi industriali<br />
e finanziari italiani e nella<br />
sezione politico-sociale i documenti<br />
appartenenti a istituzioni e personalità<br />
<strong>di</strong> vario orientamento e che<br />
hanno contribuito a fare la storia,<br />
pur complessa e travagliata, della<br />
politica italiana. Accanto ad un tale<br />
accumulo <strong>di</strong> materiale in costante<br />
aumento si annoverano 3500 testate<br />
<strong>di</strong> giornali e riviste, una vasta biblioteca<br />
specialistica, e altro ancora.<br />
Quanto descritto è a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />
studenti e stu<strong>di</strong>osi italiani e stranieri<br />
che ormai, in quasi 1500 l’anno, frequentano<br />
l’Istituto […].<br />
In sostanza, signor Presidente, la<br />
città <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, e con<br />
essa la nostra Fondazione e il nostro<br />
istituto, sono onorati <strong>di</strong> averle<br />
potuto presentare il patrimonio accuratamente<br />
custo<strong>di</strong>to e il senso <strong>di</strong>
un impegno a favore <strong>di</strong> una cultura<br />
e <strong>di</strong> una scienza storiche, sia della<br />
più vasta comunità sestese, milanese<br />
e nazionale.<br />
Onorevole Gianni Cervetti<br />
Presidente dell’Istituto Storico<br />
dell’Età Contemporanea<br />
Poche parole nei tempi molto stretti<br />
che mi sono consentiti da un programma<br />
per la verità fin troppo<br />
fitto. Un programma però <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario<br />
interesse per me. In questi<br />
giorni milanesi ho preso contatto<br />
con delle realizzazioni, con dei cantieri<br />
e dei progetti che costituiscono<br />
altrettanti segni del <strong>di</strong>namismo e<br />
dell’innovazione che in questo momento<br />
Milano e la Lombar<strong>di</strong>a stanno<br />
conoscendo.<br />
Qui, però, io sono venuto a vedere<br />
qualcosa <strong>di</strong> particolare: certo un altro<br />
grande progetto <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria mo-<br />
dernità, un cantiere che già comincia<br />
a sorgere dentro le strutture delle<br />
grande fabbriche e della Falck <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>.<br />
Voglio <strong>di</strong>rvi con quale sentimento<br />
antico sono venuto qui, perché so<br />
cos’è stata <strong>Sesto</strong>. Il rapporto con la<br />
classe operaia è stato fondamentale<br />
nella mia formazione e nella mia<br />
lunga vita politica. E’ molto importante<br />
che si coltivi la memoria <strong>di</strong><br />
questa città operaia e antifascista,<br />
<strong>di</strong> questa città democratica – e a<br />
ciò provvede l’Istituto della Storia<br />
dell’Età Contemporanea presieduto<br />
primo piano<br />
da Gianni Cervetti – però questo<br />
è lo stesso <strong>di</strong>segno a cui appartiene<br />
il progetto che abbiamo appena<br />
visitato. Anche lì si cerca <strong>di</strong><br />
far rivivere la <strong>Sesto</strong> operaia e la<br />
<strong>Sesto</strong> industriale in un nuovo contesto<br />
<strong>di</strong> modernità e, come <strong>di</strong>ceva<br />
molto eloquentemente l’architetto<br />
Renzo Piano, il fatto stesso che si<br />
utilizzi quello che è rimasto non<br />
<strong>di</strong> semplice archeologia industriale,<br />
ma <strong>di</strong> ambiente culturale e sociale<br />
nato attraverso decenni <strong>di</strong> sviluppo<br />
industriale e <strong>di</strong> vita operaia, qui a<br />
<strong>Sesto</strong> possa continuare ad essere<br />
sentito e partecipato e produttivo<br />
<strong>di</strong> nuova operosità. In questo senso<br />
voglio <strong>di</strong>re a voi tutti, voglio <strong>di</strong>re a<br />
Cervetti e al Sindaco Oldrini come<br />
promotore <strong>di</strong> questa nuova fase <strong>di</strong><br />
sviluppo <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, voglio<br />
esprimere a loro e a voi tutti la<br />
mia antica amicizia, grazie.<br />
Il Presidente della Repubblica<br />
Giorgio Napolitano
P.ZZA<br />
S. GIUSEPPE<br />
VIA AREZZO<br />
VIA EMPOLI<br />
VIA S. MINIATO<br />
VIA PONALE<br />
10<br />
Con questo numero <strong>di</strong> “Notizie in comune” iniziamo un vero e proprio viaggio tra le novità e i progetti che<br />
interesseranno la città <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>. Attraverso la cartina che fa da sfondo, dal prossimo numero<br />
potrete seguire via via le aree interessate dai cambiamenti, in modo da poter avere dei riferimenti pratici e<br />
visivi su quello che ci aspetta nei prossimi anni. Il viaggio comincia da due punti car<strong>di</strong>ne, il Pgt e la Vas, sui quali si<br />
basa tutto il progetto. Sono gli strumenti che, passo dopo passo, accompagneranno <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> lungo la sua<br />
trasformazione, cercando <strong>di</strong> mantenere coerenza tra parti <strong>di</strong>verse della città, <strong>di</strong> salvaguardare la sostenibilità ambientale<br />
e <strong>di</strong>segnare la <strong>Sesto</strong> del futuro.<br />
Gli incontri sono attualmente in corso e, alla fine <strong>di</strong> questa fase, verrà avviato un <strong>di</strong>alogo ancora più ampio ampio<br />
con la città.<br />
Cos’è il PGT (Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio)?<br />
2<br />
1le Strategica)?<br />
VIA PISACANE<br />
VIA SAINT DENIS<br />
VIA VESPUCCI<br />
VIA LA FRATTA<br />
VIA DE ZORZI<br />
VIA LEOPARDI<br />
VIA MAGENTA<br />
VIALE MATTEOTTI<br />
VIA<br />
FIERAMOSCA<br />
VIA<br />
GRANDI<br />
Per approfon<strong>di</strong>menti, ulteriori informazioni e novità visita il sito ww.sestosg.net<br />
VIA CLERICI<br />
VIALE FULVIO TESTI<br />
VIA CADUTI<br />
DEL LAVORO<br />
VIALE SARCA<br />
VIALE FULVIO TESTI<br />
VIA MILANESE<br />
VIA<br />
FUMAGALLI<br />
VIA MILANESE<br />
VIA<br />
CONFALONIERI<br />
VIA<br />
GIOBERTI<br />
VIA N. BIXIO<br />
VIA TIMAVO<br />
VIA SARDEGNA<br />
VIA CORRIDONI<br />
VIA<br />
BECCARIA<br />
VIA PODGORA<br />
AUTOSTRADA A4 MILANO/VENEZIA<br />
VIA F.LLI ROSSELLI<br />
VIALE ABRUZZI<br />
VIA SCHUSTER<br />
VIA S.D. SAVIO<br />
VIA<br />
UMBRIA<br />
VIA S.G. BOSCO<br />
VIA LEONARDO DA VINCI<br />
VIA C. BATTISTI<br />
VIA C. BATTISTI<br />
VIA RISORGIMENTO<br />
VIA RISORGIMENTO<br />
VIA F.LLI PICARDI<br />
VIA G. GALILEI<br />
VIA G. BRUNO<br />
VIALE MATTEOTTI<br />
VIA<br />
SICILIA<br />
VIA<br />
PADOVANI<br />
VIA F.LLI BANDIERA VIA F.LLI BANDIERA<br />
VIA BIAGI<br />
VIA SAN F. D’ASSISI<br />
VIA CARDUCCI<br />
VIA GRANELLI<br />
VIA ROVANI<br />
V I A C A R D . F E R R A R I<br />
VIA<br />
MERONI<br />
VIA BARACCA<br />
VIA<br />
CUSTOZA<br />
VIA XX SETTEMBRE<br />
VIA S.<br />
GIUSEPPE<br />
P.LE<br />
XXV<br />
APRILE<br />
VIA BERGOMI VIA<br />
P.ZZA<br />
CALEFFI<br />
VIA CARDUCCI<br />
VIA GRANELLI<br />
MENOTTI<br />
VIA D. CHIESA<br />
VIA CATTANEO<br />
VIA<br />
PASUBIO<br />
VIA PO<br />
VIA NIEVO<br />
VIA<br />
FILZI<br />
VIA<br />
MONTELLO<br />
VIA<br />
PASCOLI<br />
VIA MARCONI<br />
VIA<br />
GASLINI<br />
P.ZZA<br />
TRENTO E<br />
TRIESTE<br />
VIA MONTE SABOTINO<br />
VIA VENEZIA<br />
VIA<br />
MAMELI<br />
VIA MORGANTI<br />
VIA N. SAURO<br />
VIA<br />
PALERMO<br />
VIA ROVANI<br />
VIA<br />
P.ZZA<br />
VIA S. PARRI<br />
MARTINO<br />
VIA<br />
FIRENZE<br />
VIA BUOZZI<br />
VIA<br />
D. RICCIO<br />
VIA CAMAGNI<br />
P.ZZA IV<br />
NOVEMBRE<br />
VIA<br />
SOLFERINO<br />
VIA MARCONI<br />
VIA BREDA<br />
MORONI<br />
P.LE FANI<br />
VIA DEI<br />
MILLE<br />
VIA ROMA<br />
VIA GORIZIA VIA PAVESE<br />
VIA MONTE SAN MICHELE<br />
VIALE MARELLI VIALE MARELLI<br />
VIA MAESTRI<br />
DEL LAVORO<br />
VIA<br />
MARONCELLI<br />
VIA PELLICO<br />
VIA SARDEGNA<br />
VIA MOLISE<br />
VIALE ROMAGNA<br />
VIA<br />
VIALE F. TESTI<br />
VIA<br />
VIA F.LLI PICARDI<br />
VIA LUCANIA<br />
VIA<br />
V. MONTI<br />
VIA G. GIUSTI<br />
VIA C. COLOMBO<br />
VIA FOSCOLO<br />
VIA TIMAVO<br />
VIA<br />
PARMA<br />
VIA<br />
BALDANZA<br />
VIA<br />
VIA CAVALLOTTI<br />
VIALE F.LLI CASIRAGHI<br />
VIA G. VERGA<br />
VIALE GRAMSCI<br />
VIA A.<br />
COSTA<br />
VIA<br />
LACERRA<br />
VIA MARTIRI<br />
DELLA LIBERTA’<br />
VIA COMO<br />
FIORANI<br />
VIALE FRIULI<br />
VIA MASANIELLO<br />
VIA S.M.<br />
Il PGT è uno strumento fondamentale <strong>di</strong> cui si dota l’Amministrazione comunale MAZZARELLI per poter capire quali sono le<br />
<strong>di</strong>rezioni da prendere, in questo periodo nel quale sono alle porte scelte strategiche che cambieranno il volto<br />
della città. In virtù <strong>di</strong> una rinnovata attenzione alla città costruita, il <strong>Comune</strong> ha invitato a partecipare alla elaborazione<br />
del PGT non solo tutti i soggetti preposti, come specifica la legge, ma anche molti “portatori <strong>di</strong> interesse”<br />
(le associazioni, il mondo dell’economia, del commercio, della salvaguar<strong>di</strong>a ambientale) che vogliono contribuire<br />
a fare <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> una città migliore.<br />
Il PGT è composto da:<br />
• Documento <strong>di</strong> piano<br />
A partire dai dati conosciuti sugli aspetti socio-economici <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong>, VIAraccoglie<br />
i commenti e le domande dei citta<strong>di</strong>ni<br />
CALABRIA<br />
e in<strong>di</strong>ca le linee guida del progetto <strong>di</strong> città che si vuole realizzare. Al suo interno sono in<strong>di</strong>viduate precisamente le<br />
aree della trasformazione e sono in<strong>di</strong>cati gli obiettivi quantitativi da raggiungere. È valido 5 anni ed è mo<strong>di</strong>ficabile.<br />
• Piano delle regole<br />
VIA CORRIDONI<br />
Si tratta <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno tecnico che si occupa della composizione geologica del suolo, delle eventuali aree agricole,<br />
VICOLO<br />
del centro storico e delle trasformazioni in genere dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico. Non ha BALDANZA limiti <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà ed è<br />
passibile <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche in corso d’opera.<br />
• Piano dei servizi<br />
Concretizza l’idea <strong>di</strong> città, attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione della rete <strong>di</strong> P.ZZA<br />
VIA servizi, delle opere pubbliche, degli standard da<br />
OLDRINI<br />
TICINO<br />
realizzare, del sistema della mobilità. Elementi che nel loro insieme definiscono la città pubblica.<br />
Che cos’è la VAS<br />
(Valutazione Ambienta-<br />
La VAS è uno strumento che è legato a filo doppio<br />
con il PGT. Serve a monitorare e supportare<br />
tutte le decisioni e consente <strong>di</strong> avere una visione<br />
“dall’alto” delle strategie e degli obiettivi da perseguire.<br />
Questo documento “in<strong>di</strong>vidua, descrive<br />
e valuta gli impatti e i rischi sull’ambiente e sulla<br />
salute umana, a breve, me<strong>di</strong>o e lungo termine, del<br />
piano e del programma, anche in riferimento alle<br />
ragionevoli alternative presentate”. La sua area<br />
<strong>di</strong> competenza è quella del settore agricolo, forestale,<br />
energetico, industriale, dei trasporti, della<br />
gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni,<br />
turistico, della pianificazione territoriale<br />
o della destinazione dei suoli.<br />
VIA SUZZANI<br />
VIA MANIN<br />
VIA GIOLLI<br />
VIA BIGNAMI<br />
VIA CHIESE<br />
SESTO SAN GIOVANNI<br />
1. pgt e Vas<br />
VIA BREDA<br />
VIA<br />
PORTO CORSINI<br />
VIA FORTEZZA<br />
VIA SANT’AGUZZONE<br />
VIA FORTEZZA<br />
VIA S.<br />
LUCIA<br />
VIA VISERBA<br />
VIA GALENO<br />
VIA S. MARCO<br />
VIA OBERDO’<br />
VIA SOFFEREDINI<br />
VIA TOLMINO<br />
VIA MIRAMARE<br />
VIA RECANATI<br />
VIA VILLORESI<br />
VIA OSLAVIA<br />
VIA MONFALCONE<br />
VIA FIUME<br />
VIA<br />
SAGRADO<br />
VIALE MONZA<br />
VIA PITAGORA<br />
VIA XXIV MAGGIO<br />
P.ZZA<br />
DON MAPELLI<br />
VIALE ITALIA<br />
VIALE EDISON<br />
VIA EMPEDOCLE<br />
VIA ERACLITO<br />
SOCRATE<br />
E MONZA VIA PLATONE<br />
VIA<br />
BERTOLAIA<br />
VIA TALETE<br />
VIA ANASSAGO<br />
VIA ADAMELLO<br />
VIA PIAVE<br />
VIA<br />
OBERDAN<br />
VIA LAMA<br />
VIA<br />
P.ZZA<br />
MONTANELLI<br />
BALILLA<br />
E. TOTI<br />
V I A A L F I E R I<br />
VIA PODGORA<br />
VIA<br />
LORCA<br />
VIALE F.LLI CASIRAGHI<br />
VIA MONTE GRAPPA<br />
VIA<br />
CAVALCANTI<br />
VIA CAMPARI<br />
VIA SACCHETTI<br />
VIA PORTA<br />
VIA FOGAGNOLO<br />
VIA<br />
MURATORI<br />
VIA ISONZO<br />
MODENA<br />
VIA LEVI<br />
VIA MARSALA<br />
VIA DON<br />
VIA B.<br />
CROCE<br />
VIA VILLA<br />
VIA TORINO<br />
VIA<br />
GRUGNOLA<br />
3<br />
VIALE BRIANZA<br />
VIA B<br />
VIA PETRARCA<br />
VIA PIRANDELLO VIA PIRANDELLO<br />
VIA BOCCACCIO<br />
VIA TASSO<br />
VIA<br />
ZARA<br />
VIA<br />
ADUA<br />
P.ZZA DELLA<br />
REPUBBLICA<br />
VIA VITTORIO VENETO VIA DANTE<br />
VIA SAVI<br />
VIA RABINO<br />
VIA<br />
SARDI<br />
VIA GIARDINI<br />
VIA C. DA SESTO<br />
MINZONI<br />
VIA<br />
VALDIMAGNA<br />
VIA FANTE<br />
D’ITALIA<br />
VIA BELLINI<br />
VIALE<br />
V<br />
PIAZZA<br />
GIOVANNI XXI<br />
VIA ARIOSTO VIA ARIOS<br />
GALLERIA<br />
DANTE<br />
VIA GARIBALDI<br />
P.ZZA DELLA<br />
RESISTENZA<br />
VIA CURIEL<br />
VIA CAVALLOTTI<br />
VIA<br />
PELUCCHI<br />
VIA CADORNA<br />
VIA SALVEMINI<br />
VIA OR IANI<br />
P.ZZA XI<br />
SETTEMBRE<br />
PIAZZA<br />
DIAZ<br />
Ecco come sono legati tra loro VAS e PGT:<br />
P.ZZA DEL<br />
LAVORO<br />
VIA<br />
VIA DANTE VIA CAVOUR<br />
P.ZZA<br />
FARUFFINI<br />
VIA ACCIAIERI<br />
VIA G. D’AR<br />
P.ZZA<br />
MARINAI<br />
D’TALIA<br />
P.ZZA PETAZZ<br />
VIA TONALE<br />
P.ZZA<br />
LARGO<br />
LAMARMOR<br />
VIA VERD<br />
VIA XXIV MAGGIO<br />
VIALE EDISON<br />
VIA VO<br />
VIA<br />
FERMI<br />
V.LO<br />
DE PONTI<br />
VIA<br />
STOPPANI<br />
VI<br />
COO<br />
M<br />
V<br />
VIA CIM<br />
CIMITE<br />
VIA FOSSE
II<br />
TO<br />
E<br />
I<br />
I<br />
OCCACCIO<br />
VIA<br />
DONIZZETTI<br />
VIA F.LLI GRACCHI<br />
IA CANTU’ VIA BECCARIA<br />
GRAMSCI<br />
I° MAGGIO<br />
CO<br />
VIA<br />
PONCHIELLI<br />
VIA PUCCINI<br />
VIA G. D’ARCO<br />
VIA F.LLI GRACCHI<br />
CAVALCAVIA BUONARROTI<br />
VIA<br />
MONTESANTO<br />
VIALE GRAMSCI<br />
VIA LUINI<br />
LARGO<br />
LEVRINO<br />
nalmente, evidenziate sulla mappa, le tra-<br />
4<br />
VIA CAIROLI<br />
VIA<br />
MONTENERO<br />
VIA MAZZINI VIA MAZZINI<br />
G. E. FALCK<br />
LTA<br />
A<br />
VIA S.<br />
CLEMENTE<br />
A PADRE RAVASI<br />
VIA PURICELLI GUERRA<br />
P.LE<br />
PERAZIONE<br />
VIA<br />
ANZONI<br />
VIALE<br />
RIMEMBRANZE<br />
VIALE ITALIA<br />
VIA MANTOVANI<br />
IA PACE VIA PACE<br />
VIALE RIMEMBRANZE<br />
ITERO<br />
RO<br />
VIA ADIGE<br />
VIA CRESCENZAGO<br />
ARDEATINE<br />
VIA<br />
VIA<br />
CALDARA<br />
VIA FERRARA<br />
VIA MANTOVA<br />
FERROVIE MILANO COMO LECCO BERGAMO<br />
VIA A. FALCK<br />
CAVALCAVIA VULCANOVIA VULCANO<br />
VIA TRENTO<br />
VIA<br />
CONCORDIA<br />
VIALE ITALIA<br />
VIA A. CANTORE VIA A. CANTORE<br />
MONTANARI<br />
VIA PAPA GIOVANNI XXIII<br />
VIALE EDISON VIALE EDISON<br />
VIA MILANO<br />
VIA LOMBARDIA<br />
VIA P.<br />
SOTTOCORNO<br />
VIA MARX<br />
VIA FRATELLI DI DIO<br />
VIA MARX<br />
VIA MARX<br />
VIA MARX<br />
VIA MARX<br />
viaggio nella città che cambia<br />
VIA VOLONTARI DEL SANGUE<br />
VIA VERONA<br />
VIA MANTOVANI<br />
VIA LIVORNO<br />
VIA<br />
VIA LIVORNO<br />
VIA LAMBRO<br />
VIA MIGLIORINI<br />
PIAZZA<br />
CALTAGIRONE<br />
VIA LORENZI<br />
VIA CAMPANELLA<br />
VIA CALTAGIRONE<br />
VIA MUGGIASCA<br />
VIA CANDIA<br />
VIA<br />
CANDUCCI<br />
VIA<br />
VOBARNO<br />
VIA MARZABOTTO<br />
VIA SAVONA<br />
VIA PISA<br />
VIA A. GRANDI VIA DEI PARTIGIANI<br />
VIA MAFFI<br />
CAMPESTRE<br />
VIA FORLI’<br />
VIA CATANIA<br />
VIA SACCO E VANZETTI<br />
P.ZZA<br />
GALLI<br />
VIA MADONNA DEL BOSCO<br />
VIA COTTOLENGO<br />
P.ZZA<br />
DELLA<br />
CHIESA VIA MOLINO TUONO<br />
VIA MARIE CURIE<br />
VIA MARTESANA<br />
VIA DI VITTORIO<br />
VIALE ITALIA<br />
VIA CADORE<br />
VIA FRIULI<br />
VIA PELUCCA<br />
VIA ROSSINI<br />
VIA SAN MAURIZIO AL LAMBRO<br />
Per facilitare la lettura dei cambiamenti in arrivo, abbiamo deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre le trasformazioni in gran<strong>di</strong> aree omogenee.<br />
Nei prossimi numeri <strong>di</strong> Notizie in <strong>Comune</strong> affronteremo approfon<strong>di</strong>tamente questi temi:<br />
La città<br />
dei lavori<br />
Progetti, cantieri, scavi, demolizioni,<br />
costruzioni. Nel prossimo numero <strong>di</strong><br />
“Notizie in comune” potrete vedere fi-<br />
sformazioni, per capire come si appresta<br />
a <strong>di</strong>ventare, durante i prossimi anni, la<br />
città delle fabbriche. Perché i lavori non<br />
interessano solo le aree ex-Falck...<br />
La città<br />
dell’educazione<br />
Gli asili nido già oggi sono 8 e sono destinati<br />
a crescere per rispondere ai bisogni<br />
esistenti e a quelli futuri, insieme alle<br />
scuole che stanno <strong>di</strong>ventando sempre<br />
più multietniche, all’Università Statale<br />
che è sbarcata a <strong>Sesto</strong> e alle altre strutture<br />
per l’educazione e la formazione.<br />
Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni.<br />
La città<br />
della cultura<br />
Cultura intesa come crogiuolo <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni,<br />
<strong>di</strong> lingue, come integrazione e<br />
rispetto tra stili <strong>di</strong> vita. Ma anche come<br />
iniziative che pongono sempre più la<br />
nostra città al centro della programmazione<br />
culturale dell’area milanese.<br />
VIA ARNO<br />
VIA<br />
ADDA<br />
VIA TEVERE<br />
VIA MINCIO<br />
TANGENZIALE EST<br />
VIA CADORE<br />
VIA<br />
TAGLIAMENTO<br />
Falck e quello della Me<strong>di</strong>a Valle del Lam-<br />
5<br />
VIA PARPAGLIONA<br />
VIA CHIVERNI<br />
VIA MANIN<br />
VIA MANIN<br />
P.ZZA<br />
HIROSHIMA<br />
E NAGASAKI<br />
VIA PISA<br />
VIA<br />
COPERNICO<br />
VIA ARCHIMEDE<br />
CIMITERO<br />
NUOVO<br />
VIA DI VITTORIO<br />
La città<br />
dello sport<br />
Viaggio tra le strutture sportive che ci<br />
sono e quelle che verranno, passando<br />
per le iniziative, come la marcia del 1°<br />
maggio, che stanno assumendo sempre<br />
più importanza a livello internazionale.<br />
La città<br />
della sostenibilità<br />
ambientale<br />
Dalle piste ciclabili alle gran<strong>di</strong> infrastrutture<br />
per la mobilità pubblica, il parco<br />
bro...daremo un’occhiata a come <strong>Sesto</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> porrà l’accento sull’innovazione,<br />
sull’ambiente e sui trasporti.<br />
VIA BARCELLONA<br />
VIA BILBAO<br />
La città<br />
da valorizzare<br />
VIALE SPAGNA<br />
TANGENZIALE EST DI MILANO<br />
Arriva il nuovo che si fonde con l’anti-<br />
co. Recuperare le risorse che esistono,<br />
curare la nascita <strong>di</strong> quelle che verranno,<br />
per fare <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> una città preziosa, bella<br />
da vivere e da visitare. Ecco i progetti<br />
e le idee che si stanno coltivando.<br />
VIA SANTA MARIA<br />
La città<br />
solidale<br />
Le iniziative umanitarie, la vicinanza alle<br />
popolazioni del sud del mondo, le due<br />
case <strong>di</strong> riposo, le numerose associazioni<br />
attivissime e presenti su tutto il territorio<br />
sestese. An<strong>di</strong>amo alla scoperta della<br />
<strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> che si occupa del<br />
prossimo.<br />
11
Conto alla rovescia per l’inaugurazione<br />
<strong>di</strong> Spazio Arte. Sono<br />
stati infatti ultimati i lavori<br />
che interessavano la struttura <strong>di</strong> via<br />
Maestri del Lavoro, iniziati a meta<br />
del 2006 e costati quasi 1 milione e<br />
mezzo <strong>di</strong> euro.<br />
Spazio Arte è un luogo attrezzato<br />
che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
mette a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte<br />
le associazioni culturali o ricreative<br />
che ne hanno bisogno, un vero e<br />
proprio punto <strong>di</strong> riferimento: “Prima<br />
dei lavori – racconta Amato – quando<br />
si chiamava per la prenotazione,<br />
il primo posto libero si trovava dopo<br />
quattro mesi. E così, vista l’importanza<br />
che questa risorsa riveste<br />
per la città, abbiamo deciso <strong>di</strong> rimodernarla<br />
e <strong>di</strong> ampliarla”.<br />
Sono stati effettuati infatti degli<br />
interventi tecnici <strong>di</strong> messa a punto<br />
degli impianti, soprattutto per<br />
quanto riguarda il riscaldamento e<br />
dalla città<br />
bentornato Spazio Arte!!<br />
Rinnovata la struttura <strong>di</strong> via Maestri del lavoro, con un<br />
bar più grande e “<strong>di</strong> tendenza” e due sale prove<br />
il raffreddamento. Oltre ad una revisione<br />
completa della struttura, è<br />
stato rifatto il pavimento, sono stati<br />
cambiati gli infissi e, nel salone<br />
principale, sono state aggiunte due<br />
tende usabili come quinte <strong>di</strong> scena<br />
quando, durante qualche evento<br />
particolare, lo spazio risulta essere<br />
troppo <strong>di</strong>spersivo. Al centro della<br />
sala è stata installata una tenda che,<br />
se abbassata, permette lo svolgersi<br />
<strong>di</strong> due eventi in contemporanea nei<br />
due spazi che si creano.<br />
“ un vero e proprio<br />
centro <strong>di</strong> aggregazione,<br />
un bar <strong>di</strong> tendenza che<br />
abbia però anche un<br />
ruolo sociale ”<br />
Il complesso si presenta composto<br />
da tre e<strong>di</strong>fici separati, resi comunque<br />
unitari dalla presenza <strong>di</strong> un’unica<br />
copertura e, per chi avesse ancora<br />
in mente la vecchia <strong>di</strong>sposizione<br />
dei locali, al posto del bar verrà<br />
creata la hall e la reception. È stata<br />
ristrutturata inoltre la vecchia sede<br />
del quartiere 3, mentre una stanza<br />
è stata assegnata al centro per la<br />
prima infanzia “Piccoli passi”.Il rivestimento<br />
esterno è stato realizzato<br />
con pannelli ecologici colorati a base<br />
<strong>di</strong> resine, estremamente resistenti<br />
agli agenti atmosferici e agli urti.<br />
Sono fatti <strong>di</strong> un materiale non assorbente,<br />
in modo che eventuali graffiti<br />
possano essere eliminati facilmente<br />
con l’ausilio <strong>di</strong> un solvente idoneo,<br />
senza alcun rischio <strong>di</strong> danneggiare la<br />
superficie del pannello<br />
“Il palazzo è visibilmente più lungo<br />
<strong>di</strong> prima, - continua l’Assessore<br />
- perché sono state aggiunte due<br />
nuove ali. Una ospita il nuovo bar,<br />
che è molto grande e nei nostri intenti<br />
rivestirà il ruolo <strong>di</strong> un vero<br />
e proprio centro <strong>di</strong> aggregazione,<br />
un bar <strong>di</strong> tendenza che abbia però<br />
anche un ruolo sociale. Sarà infatti<br />
indetto un bando per la gestione<br />
dell’attività, in cui verrà esplicitata<br />
questa in<strong>di</strong>cazione”.<br />
Nel complesso troveranno spazio<br />
anche 2 sale prove <strong>di</strong> 40 metri quadri<br />
ciascuna, dove sarà presente un<br />
impianto <strong>di</strong> amplificazione e una<br />
batteria. Anche questa attività sarà<br />
assegnata attraverso un bando, dove<br />
però sarà in<strong>di</strong>cato che le tariffe <strong>di</strong><br />
utilizzo della sala dovranno essere<br />
concorrenziali rispetto al mercato.<br />
13
14<br />
Cosa c’è <strong>di</strong> meglio <strong>di</strong> un posto<br />
ben servito, alle porte <strong>di</strong> Milano<br />
ma che tuttavia non risente<br />
del caos della metropoli? È questa<br />
la domanda che si deve essere fatta<br />
la maggior parte degli studenti fuori<br />
sede, perché <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>,<br />
insieme a Cinisello Balsamo e alle<br />
altre città dell’hinterland milanese,<br />
vince la palma <strong>di</strong> città più desiderata<br />
secondo una recente inchiesta de Il<br />
Giornale.<br />
“ una qualità della vita<br />
spesso superiore, perché<br />
si tratta <strong>di</strong> realtà più<br />
a misura d’uomo ”<br />
D’altra parte è un dato <strong>di</strong> fatto che<br />
basti uscire <strong>di</strong> poco dalle porte della<br />
città meneghina per trovare affitti<br />
molto più abbordabili, una qualità<br />
della vita spesso superiore, perché<br />
si tratta <strong>di</strong> realtà più “a misura d’uo-<br />
dalla città<br />
Gli studenti scelgono <strong>Sesto</strong><br />
Secondo un’indagine, gli universitari preferiscono la<br />
vita sicura e più “a misura d’uomo” dell’hinterland<br />
mo”, meno criminalità<br />
e gli stessi<br />
servizi. Sì perché<br />
basta prendere la<br />
metropolitana e in<br />
pochi minuti si è in<br />
Duomo nei pressi<br />
della Statale, a<br />
Piola vicino al Politecnico<br />
e a Città<br />
Stu<strong>di</strong> oppure in Bicocca.<br />
Ancora più<br />
semplice e corto il<br />
viaggio per chi frequentasse<br />
il corso<br />
<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>azione Linguistica:<br />
le aule si<br />
trovano proprio<br />
a <strong>Sesto</strong> Marelli,<br />
quasi <strong>di</strong>etro casa. E se al risparmio<br />
si aggiunge la como<strong>di</strong>tà, ecco che il<br />
cocktail è servito: gli studenti preferiscono<br />
la periferia.<br />
Basta fare un giro per i blog universitari<br />
e con pochi click si capisce che il<br />
passaparola telematico è tutto in<strong>di</strong>rizzato<br />
verso la città delle fabbriche<br />
che si sta attrezzando ad accogliere<br />
questa ondata <strong>di</strong> gioventù.<br />
Per sod<strong>di</strong>sfare le esigenze del “popolo<br />
che stu<strong>di</strong>a” infatti, sono state<br />
previste <strong>di</strong>verse soluzioni, come<br />
quella <strong>di</strong> costituire degli alloggi temporanei<br />
per studenti. Grazie alle iniziative<br />
culturali e, nella fattispecie, alla<br />
riapertura <strong>di</strong> Spazio Arte, aumentano<br />
le possibilità per i giovani che<br />
nella nostra città cercano non solo<br />
un posto per dormire, ma anche un<br />
luogo <strong>di</strong> confronto e partecipazione<br />
culturale e sociale.
viabilità e trasporti<br />
Cooperazione internazionale<br />
Ecco alcuni dei progetti a cui la nostra città sta<br />
partecipando per aiutare le popolazioni in <strong>di</strong>fficoltà<br />
Una delle voci del bilancio del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong><br />
riguarda la cooperazione<br />
internazionale. Di questa delega<br />
si occupa l’Assessore <strong>Giovanni</strong> Urro:<br />
“L’amministrazione si sta interessando<br />
a <strong>di</strong>versi progetti – spiega – e<br />
l’anno scorso abbiamo investito 15<br />
mila euro in questa <strong>di</strong>rezione. Siamo<br />
in contatto <strong>di</strong>retto con molte associazioni<br />
internazionali che si de<strong>di</strong>cano<br />
a realtà che hanno bisogno <strong>di</strong><br />
aiuti umanitari, economici o magari<br />
solo <strong>di</strong> un sostegno politico”.<br />
Tutti i comuni europei hanno inserito<br />
nelle loro voci <strong>di</strong> bilancio la cooperazione<br />
internazionale e questa decisione<br />
rappresenta una svolta nel sentirsi<br />
tutti “citta<strong>di</strong>ni del mondo” e nel<br />
riconoscere che i problemi degli altri,<br />
in fondo, toccano un po’ anche noi.<br />
Ecco qui <strong>di</strong> seguito alcuni dei progetti<br />
a cui partecipa il comune <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong>:<br />
bambini Saharawi<br />
I Saharawi sono una popolazione nomade<br />
che si è vista via via sottrarre<br />
territorio dalle nazioni nord-africane,<br />
per poi essere confinata nel deserto<br />
più arido e improduttivo. <strong>Sesto</strong>, insieme<br />
a numerosi altri comuni italiani e<br />
ad alcune associazioni <strong>di</strong> volontariato,<br />
aiuta i bambini Saharawi, ospitandoli<br />
per 10 giorni nella colonia <strong>di</strong> Bibbona<br />
durante l’estate. Si tratta <strong>di</strong> ragazzi<br />
svantaggiati che, finalmente, possono<br />
avere delle cure e vivere un’esperienza<br />
<strong>di</strong>versa. “Contribuiamo a tener<br />
vivo il ricordo <strong>di</strong> quel popolo le<br />
cui vicende sono fuori dal circuito<br />
me<strong>di</strong>atico”, spiega Urro.<br />
Habana Ecopolis<br />
Sotto l’egida dell Onu, i 7 comuni del<br />
nord Milano si sono attivati per realizzare<br />
una “casa comunitaria” presso<br />
il municipio <strong>di</strong> Marianao, un sobborgo<br />
della città cubana de L’Havana. Questa<br />
casa sarà sede dei servizi sanitari<br />
e avrà al suo interno un ambulatorio,<br />
una mensa e uno spazio <strong>di</strong> aggregazione<br />
per iniziative culturali.<br />
popolazioni terremotate del perù<br />
Tutto è nato insieme all’associazione<br />
<strong>Sesto</strong>Solidale, che ha sensibilizzato<br />
l’amministrazione nei confronti del<br />
terremoto che il 15 agosto <strong>2007</strong><br />
che ha colpito le popolazioni an<strong>di</strong>ne.<br />
Si è creato così un comitato, formato<br />
da peruviani che lavorano in Italia<br />
e che ha quin<strong>di</strong> contatti <strong>di</strong>retti con<br />
chi vive in sud America. Sono possibili<br />
così degli interventi precisi e<br />
specifici in ambito sanitario e socio<br />
assistenziale, che <strong>Sesto</strong> rivolge alla<br />
regione dell’Ica (è montuosa e tra<strong>di</strong>zionalmente<br />
povera) e alla città costiera<br />
<strong>di</strong> <strong>San</strong> Josè De Los Molinos.<br />
15
cultura<br />
10 volte sacro in musica<br />
La celebre rassegna <strong>di</strong> concerti <strong>di</strong> musica sacra arriva al<br />
decimo appuntamento con un programma ricco <strong>di</strong> eventi<br />
Arriva il Natale e si rinnova,<br />
per la decima volta consecutiva,<br />
il tra<strong>di</strong>zionale appuntamento<br />
con “Il sacro in musica”.<br />
“L’amministrazione comunale tiene<br />
molto a questo evento – afferma<br />
Monica Chittò, Assessore alla cultura<br />
– che registra ogni anno un<br />
sempre maggior gra<strong>di</strong>mento che ci<br />
spinge a programmare un maggior<br />
numero <strong>di</strong> eventi”.<br />
L’iniziativa, che si è aperta il 24 novembre<br />
con un concerto presso la<br />
chiesa dell’Assunta <strong>di</strong> via Cavour,<br />
ha previsto numerosi concerti organizzati<br />
nelle chiese <strong>di</strong>slocate nei<br />
quartieri della città, in base a una<br />
politica <strong>di</strong> decentramento delle iniziative<br />
culturali.<br />
“ questo evento registra<br />
ogni anno un sempre<br />
maggior gra<strong>di</strong>mento ”<br />
“Si sono esibite e si esibiranno 8<br />
formazioni corali – spiega Chittò<br />
– durante 5 serate.<br />
La città <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> è stata rappresentata<br />
da due formazioni,<br />
i cori “La Miniera” e “Cantemus<br />
Domino”, mentre da<br />
Milano provengono il gruppo<br />
vocale “Chanson D’Aube”<br />
e i cori “Città <strong>di</strong> Milano” e<br />
“Adusai”. Altri due cori lombar<strong>di</strong>,<br />
che si sono esibiti nelle<br />
chiese citta<strong>di</strong>ne, provengono<br />
da Triuggio (coro “<strong>San</strong>t’Ambrogio”)<br />
e da Saronno (coro<br />
“Alpe”), mentre il gran finale<br />
sarà affidato al repertorio gospel<br />
e spirituals dell’ “Ensem-<br />
ble Sarah Sheppard” proveniente<br />
da Bologna.<br />
Per i più piccoli è previsto per la<br />
prima volta un appuntamento in villa<br />
Visconti d’Aragona. Sabato 22 <strong>di</strong>cembre,<br />
infatti, due musicisti aspetteranno<br />
i bambini per offrire anche<br />
a loro il meglio delle tipiche melo<strong>di</strong>e<br />
natalizie e alcuni piccoli doni.<br />
I prossimi<br />
appuntamenti:<br />
• DOLCE NATALE SOTTO LE STELLE<br />
22 <strong>Dicembre</strong>, ore 14.30, cortile <strong>di</strong><br />
Villa Visconti d’Aragona, via Dante 6.<br />
Spettacolo per i più piccoli. Davanti<br />
ad un grande pacco natalizio il duo si<br />
esibisce in canzoni <strong>di</strong> Natale cantate<br />
a due voci e suonate da fisarmonica,<br />
concertina, armonica, grancassa e<br />
box.<br />
• CONCERTO SARAH SHEPPARD<br />
ENSEMBLE AND CHOIR<br />
23 <strong>Dicembre</strong>, ore 16.30, chiesa S.Maria<br />
Ausiliatrice, viale Matteotti 425<br />
Concerto Gospel con i Sarah sheppard<br />
<strong>di</strong> Bologna, <strong>di</strong>retti da Oreste<br />
Palamara e Sergio Turra.<br />
1
1<br />
Quando varchi la porta d’ingresso,<br />
l’impressione è quella<br />
<strong>di</strong> essere finito in un film<br />
in bianco e nero, <strong>di</strong> aver fatto un<br />
gran balzo in<strong>di</strong>etro nel tempo. Basta<br />
entrare da Egi<strong>di</strong>, la drogheria <strong>di</strong> via<br />
Dante 45, per capire che non è solo<br />
fantasia...<br />
“Mio nonno Domenico aprì questo<br />
negozio nel 1936 – spiega Domenico,<br />
il nipote e o<strong>di</strong>erno gestore<br />
del negozio – e da allora la famiglia<br />
Egi<strong>di</strong> lo manda avanti da tre generazioni,<br />
e c’è ancora qui mia mamma<br />
<strong>di</strong>etro il bancone della cassa”. Vestito<br />
con una vajana nera, il camice<br />
che indossavano i droghieri <strong>di</strong> un<br />
tempo, mi guida attraverso le boc-<br />
sesto, città da vivere<br />
Egi<strong>di</strong>: un tuffo nel passato<br />
Fondata nel 1936, va avanti da ormai tre generazioni la<br />
favola senza tempo della drogheria-enoteca <strong>di</strong> via Dante<br />
cette, i vasi, le spezie,<br />
i profumi che caratterizzano<br />
il negozio.<br />
Fare due chiacchiere<br />
con calma non è facile,<br />
visto che c’è un<br />
gran via vai <strong>di</strong> gente<br />
che viene a cercare<br />
quello che negli altri<br />
negozi non si trova:<br />
“Mio padre Antonio<br />
ha dovuto affrontare<br />
l’avvento dei supermercati,<br />
e io mi trovo<br />
a gestire questa<br />
attività nell’era degli<br />
ipermercati e dei<br />
centri commerciali. Fino ad ora non<br />
abbiamo perso clienti<br />
perché noi offriamo<br />
un servizio <strong>di</strong>verso, più<br />
curato e personalizzato.<br />
E poi i prodotti<br />
che ven<strong>di</strong>amo sono <strong>di</strong><br />
“nicchia” e <strong>di</strong> ottima<br />
qualità.”<br />
Eh sì perché, se ci si<br />
ferma a leggere le etichette<br />
dei vari barattoli,<br />
si scopre che non<br />
si è sentito mai parlare<br />
<strong>di</strong> più della metà delle<br />
cose che sono sugli<br />
scaffali: petrolio illuminante,<br />
soda caustica,<br />
polvere <strong>di</strong> zolfo, cera<br />
vergine...<br />
Ma c’è <strong>di</strong> più: Domeni-<br />
co, le sue sorelle e i suoi collaboratori<br />
portano avanti questa attività<br />
senza l’ausilio <strong>di</strong> alcun computer che<br />
tenga in memoria, per lo meno, la<br />
merce presente in magazzino: “Qui<br />
si lavora come una volta – spiega il<br />
proprietario – si tiene tutto a mente<br />
così ci si muove più velocemente<br />
in mezzo agli scatoloni. Se ci sono<br />
riusciti mio padre e mio nonno, non<br />
vedo perché non dobbiamo riuscirci<br />
noi...”.<br />
Al piano inferiore c’è anche una<br />
fornitissima enoteca, con bottiglie<br />
pregiate: “Qui vengono a rifornirsi<br />
da tutto l’hinterland milanese<br />
– spiega Domenico – perché noi<br />
abbiamo un rapporto <strong>di</strong>retto con<br />
il fornitore, e ci piace scoprire e<br />
consigliare al cliente anche nuovi<br />
vini.”
sesto, patrimonio per l’umanità<br />
bagliori rossi sulla città<br />
L’alto forno dell’e<strong>di</strong>ficio T3 “colorava”fino al ’96 i cieli<br />
<strong>di</strong> <strong>Sesto</strong>. Dalla siderurgia all’archeologia industriale<br />
Questa pagina è de<strong>di</strong>cata alla<br />
presentazione <strong>di</strong> alcuni dei luoghi<br />
ed e<strong>di</strong>fici che testimoniano<br />
l’unicità del patrimonio industriale <strong>di</strong><br />
<strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>. Saranno tutti integrati<br />
in un sistema <strong>di</strong> valorizzazione<br />
che abbraccia l’intero territorio citta<strong>di</strong>no,<br />
così come previsto per l’iscrizione<br />
alla Lista del l’Unesco nella categoria<br />
paesaggio culturale evolutivo. “Il paesaggio<br />
culturale evolutivo è una categoria<br />
<strong>di</strong> conservazione e tutela che è<br />
stata elaborata dall’Unesco per quei<br />
“luoghi dove il paesaggio è costituito<br />
dal risultato <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti umani<br />
nel corso dei secoli, dalle sinergie delle<br />
forze derivanti dall’ambiente naturale,<br />
dalle <strong>di</strong>namiche sociali, economiche e<br />
culturali”.<br />
Reparto T3 pagoda<br />
Recentemente visitato dal presidente<br />
della Repubblica Giorgio Napolitano,<br />
l’e<strong>di</strong>ficio T3 è tra i più cospicui<br />
e significativi dell’intero complesso<br />
ex-Falck: per le sue monumentali <strong>di</strong>mensioni<br />
e per il caratteristico coronamento<br />
della copertura a forma<br />
<strong>di</strong> gigantesca ganascia dalla quale ne<br />
deriva il soprannome <strong>di</strong> Pagoda.<br />
“ è una struttura fortemente<br />
simbolica che<br />
ricorda le attività siderurgiche<br />
e il carattere<br />
industriale della città ”<br />
Visibile anche a grande <strong>di</strong>stanza, è<br />
una struttura fortemente simbolica<br />
che ricorda le attività siderurgiche<br />
e il carattere industriale della città. Il<br />
T3 risale alla metà<br />
del ‘900 e, coloro<br />
che abitano<br />
nella nostra città<br />
da molti anni,<br />
non possono non<br />
ricordare la colata<br />
continua che<br />
emanava vapori e<br />
bagliori rossastri,<br />
che illuminavano<br />
tutta la città (gli<br />
stessi colori con<br />
i quali Piero Bottoni<br />
volle <strong>di</strong>segnare<br />
il palazzetto<br />
comunale). La<br />
lettera T, che compone il nome, sta<br />
ad in<strong>di</strong>care la <strong>di</strong>tta Tagliaferri che ha<br />
costruito il forno.<br />
Come si può vedere, l’e<strong>di</strong>ficio conserva<br />
imponenti strutture in acciaio<br />
ancora integre, come le coperture<br />
a shed e l’intelaiatura metallica del<br />
sistema <strong>di</strong> chiusure verticali che rappresentano<br />
gli elementi caratterizzanti<br />
dell’architettura industriale.<br />
Posto nel cuore delle aree ex-Falck<br />
e inserito nel complesso dello stabilimento<br />
Unione, il T3 ha visto la<br />
sua graduale <strong>di</strong>smissione tra il 1994<br />
e il 1996 fino alla completa chiusura;<br />
adesso si avvierà la riconversione e<br />
la valorizzazione <strong>di</strong> questo patrimonio<br />
inestimabile che, inserito nel progetto<br />
<strong>di</strong> trasformazione prevista dal<br />
piano regolatore generale, ne definirà<br />
l’utilizzo funzionale e la sua tutela<br />
secondo i criteri <strong>di</strong> conservazione e<br />
valorizzazione che l’Unesco richiede.<br />
1
Sono iniziati i lavori <strong>di</strong> manutenzione<br />
straor<strong>di</strong>naria al<br />
centro culturale Tenebiaco.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via XX settembre sarà<br />
restaurato e messo completamente<br />
a norma. Per ogni piano dello stabile<br />
è previsto il rifacimento dei servizi<br />
igienici, che saranno <strong>di</strong>visi per sesso<br />
e ci sarà inoltre la realizzazione <strong>di</strong><br />
un nuovo servizio igienico attrezzato<br />
per <strong>di</strong>sabili. Verrà posata una nuova<br />
pavimentazione in legno laminato e<br />
saranno sostituiti i serramenti interni<br />
ed esterni. Anche dal punto <strong>di</strong> vista<br />
impiantistico sono previsti degli ammodernamenti:<br />
i locali dove si balla<br />
saranno dotati <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> raffreddamento<br />
che permette il prosieguo<br />
dell’attività anche nei mesi estivi.<br />
In corso d’opera verrà rivista infine la<br />
<strong>di</strong>sposizione dei muri interni.<br />
“Il desiderio dei frequentatori del<br />
centro culturale e ricreativo era uno<br />
solo – spiega l’assessore ai lavori<br />
pubblici Vincenzo Amato – e cioè<br />
che le attività potessero andare<br />
avanti anche durante il restauro. Noi<br />
dalla città<br />
Tenebiaco: via al restauro<br />
Parte l’opera <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria al centro<br />
culturale. Le attività non saranno interrotte dai lavori<br />
li abbiamo accontentati preparando<br />
una tabella <strong>di</strong> marcia che tenesse<br />
conto <strong>di</strong> questa esigenza lasciando<br />
<strong>di</strong> volta in volta degli spazi liberi da<br />
ponteggi e operai al lavoro”.<br />
Al centro Tenebiaco sono infatti<br />
presenti numerosi gruppi e associazioni,<br />
che svolgono varie attività che<br />
spaziano dalla pittura al traforo, dalla<br />
bottega artigiana al bridge.<br />
“ Il desiderio dei frequentatori<br />
era uno solo,<br />
che le attività potessero<br />
andare avanti anche durante<br />
il restauro. Noi li<br />
abbiamo accontentati ”<br />
Si capisce quin<strong>di</strong> come una delle più<br />
grosse preoccupazioni fosse quella<br />
del trasloco: “Il materiale, proveniente<br />
dalle mostre <strong>di</strong> pittura, dai<br />
laboratori <strong>di</strong> traforo, <strong>di</strong> modellistica<br />
e <strong>di</strong> artigianato in genere - rassicura<br />
Amato - sarà temporaneamente<br />
spostato e depositato in uno dei<br />
magazzini comunali.”<br />
I lavori interesseranno dapprima il<br />
piano rialzato, dove ci sono gli uffici<br />
e la segreteria del centro polivalente,<br />
per poi passare al primo<br />
piano, dove ci sono le associazioni<br />
e si svolgono le attività artigianali,<br />
per approdare infine al piano seminterrato,<br />
che è una vera e propria<br />
bottega artigianale.<br />
La fine della manutenzione è prevista<br />
per l’inizio <strong>di</strong> maggio 2008, e<br />
comporterà una spesa <strong>di</strong> oltre mezzo<br />
milione <strong>di</strong> euro.<br />
21
22<br />
C<br />
’è chi pensa che spaccare una<br />
panchina, oltre che un buon<br />
metodo anti-stress, sia anche<br />
un modo per “punire” il <strong>Comune</strong> o<br />
le istituzioni in genere. Ma non capisce<br />
che i sol<strong>di</strong> che manda in fumo<br />
sono gli stessi che lui (o i suoi genitori...)<br />
paga ogni anno attraverso<br />
le tasse.<br />
Il vandalismo è un fenomeno che<br />
non riguarda solo gli ultrà che vanno<br />
allo sta<strong>di</strong>o, ma coinvolge tutti perché<br />
prende <strong>di</strong> mira, giorno dopo giorno,<br />
i servizi e le strutture pubbliche a<br />
<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> ogni citta<strong>di</strong>no.<br />
E così il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>,<br />
solo per le aree ver<strong>di</strong>, si trova<br />
a spendere ogni anno 60 mila euro,<br />
cifra che compare in bilancio a <strong>di</strong>scapito<br />
<strong>di</strong> altre spese che sarebbero<br />
sicuramente più utili per i citta<strong>di</strong>ni.<br />
“Devastare un parco giochi – interviene<br />
Vincenzo Amato, assessore ai<br />
lavori pubblici – denota una grande<br />
stupi<strong>di</strong>tà. Io stesso ho constatato<br />
che in alcuni casi una panchina non<br />
dura neppure 24 ore da quando è<br />
stata posata”.<br />
La soluzione al problema è tanto<br />
semplice quanto efficace: “Per arginare<br />
questo fenomeno – continua<br />
Amato - c’è bisogno della collaborazione<br />
<strong>di</strong> tutti, nessuno escluso. Prima<br />
<strong>di</strong> tutto mi rivolgo ai ragazzi (ma<br />
non solo) e chiedo loro <strong>di</strong> smettere<br />
<strong>di</strong> fare queste cose, che poi si ri-<br />
dalla città<br />
Come gettare sol<strong>di</strong> al vento<br />
Costano cari gli atti <strong>di</strong> vandalismo nei confronti delle<br />
attrezzature messe a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti dal comune<br />
torcono contro loro stessi. E poi<br />
chiedo a tutti i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> segnalare<br />
tempestivamente alle forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />
qualsiasi atto vandalico”.<br />
“ per arginare questo<br />
fenomeno c’è bisogno<br />
della collaborazione <strong>di</strong><br />
tutti, nessuno escluso ”<br />
Sono previsti inoltre una campagna<br />
<strong>di</strong> sensibilizzazione nelle scuole e il<br />
rafforzamento dei controlli, che si<br />
concretizzerà sia con l’aumento delle<br />
postazioni <strong>di</strong> telesorveglianza sia<br />
attraverso il rinnovo della conven-<br />
zione con l’associazione nazionale<br />
Carabinieri, che pattuglia i parchi del<br />
quartiere 2 e del quartiere 5 durante<br />
i week-end.
24<br />
EVENTI E INTRATTENIMENTI<br />
DAL 23 NOVEMBRE 200 AL<br />
3 MARZO 200<br />
Piazza Oldrini<br />
Luna Park <strong>di</strong> Natale<br />
dei Fratelli Piccaluga<br />
Attrazioni per bambini<br />
DAL 21 DICEMBRE 200 AL<br />
GENNAIO 200<br />
Palasesto - Piazza I Maggio<br />
H.C. Diavoli Rossoneri<br />
Pattinaggio gratuito per bambini<br />
fino ai 10 anni<br />
3 GENNAIO 200<br />
dalle ore 16.00 alle 18.20<br />
Biblioteca Civica Marx<br />
Via Marie Curie, 17<br />
Bimbi beffiamo la Befana<br />
Intrattenimento per bambini con<br />
Renata, Katia e Franco<br />
IL SACRO IN MUSICA<br />
23 DICEMBRE 200<br />
ore 16.30<br />
Chiesa S. Maria Ausiliatrice<br />
Viale Matteotti, 425<br />
Sarah Sheppard Ensemble<br />
and Choir <strong>di</strong> Bologna<br />
Diretto da Oreste Palmara e<br />
Sergio Turra<br />
Il Gospel <strong>di</strong> Sarah Sheppard<br />
Canti gospel e spirituals<br />
appuntamenti natalizi<br />
Ecco il Natale in città<br />
Gli appuntamenti da non perdere per chi trascorre a<br />
<strong>Sesto</strong> le vacanze natalizie, tra concerti, mercatini e feste<br />
22 DICEMBRE 200<br />
ore 14.30<br />
Cortile <strong>di</strong> Villa Visconti d’Aragona<br />
Via Dante, 6<br />
Dolce Natale sotto le<br />
stelle<br />
Appuntamento musicale per<br />
i più piccoli<br />
CIRCOSCRIZIONI<br />
Dal 13 al 22 DICEMBRE 200<br />
Ore 10.00 – 18.00<br />
Q. 1 Rondò – Torretta<br />
P.zza Oldrini<br />
Adotta una Pigotta<br />
Iniziativa in collaborazione<br />
con l’UNICEF<br />
21 DICEMBRE 200<br />
ore 21.00<br />
Q.2 Ron<strong>di</strong>nella-Baraggia-Restellone<br />
Viale Matteotti, 496<br />
Coro Ron<strong>di</strong>nella<br />
Concerto <strong>di</strong> Natale<br />
20 DICEMBRE 200<br />
ore 20.30<br />
Q. 4 Pelucca - Villaggio Falck<br />
Chiesa Madonna <strong>di</strong> Lourde<br />
Via Tevere<br />
2^ Rappresentazione del<br />
Presepe vivente<br />
1 DICEMBRE 200<br />
ore 10.00<br />
Q.5 dei Parchi Cascina de’ Gatti<br />
– Parpagliona<br />
Per le Vie del Quartiere<br />
Zampognari “I Pedra”<br />
Gruppo Folkloristico <strong>di</strong><br />
Miradolo Terme<br />
Pive, canti popolari e nenie natalizie<br />
MERCATI STRAORDINARI<br />
1 DICEMBRE 200<br />
Via Picar<strong>di</strong><br />
Natale in Via Picar<strong>di</strong><br />
Unione Commercianti<br />
23 DICEMBRE 200<br />
Via Dante-Via Cavour-Via P. Guerra<br />
Natale in centro<br />
Unione Commercianti<br />
CULTURA E NON SOLO<br />
1 DICEMBRE 200<br />
ore 15.00<br />
Hotel Barone <strong>di</strong> Sassj<br />
Via Padovani, 38 (Piazza Oldrini)<br />
Nozze d’oro<br />
PARROCCHIA PREPOSITURALE<br />
S. STEFANO<br />
24 DICEMBRE 200<br />
ore 21.00<br />
Messa della vigilia<br />
ore 23.30<br />
Veglia <strong>di</strong> preparazione<br />
ore 24.00<br />
Messa <strong>di</strong> mezzanotte<br />
31 DICEMBRE 200<br />
ore 18.30<br />
Messa <strong>di</strong> fine anno con<br />
il canto del “Te Deum”<br />
<strong>di</strong> ringraziamento<br />
1 GENNAIO 200<br />
“Giornata de<strong>di</strong>cata<br />
alla Pace”<br />
secondo le intenzioni del <strong>San</strong>to Padre
evi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi<br />
2<br />
NUOVE AULE NELLA SCUOLA DEI SALESIANI<br />
Inaugurata la nuova scuola me<strong>di</strong>a dei Salesiani. Alla presenza del Rettore Maggiore degli ere<strong>di</strong> spirituali <strong>di</strong> don Bosco, il messicano don<br />
Pascual Chavez, del Presidente della Provincia Filippo Penati e dei sindaci <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> e Cinisello Giorgio Oldrini e Angelo Zaninello, è stato<br />
tagliato il nastro all’e<strong>di</strong>ficio che va a impreziosire il complesso <strong>di</strong> viale Matteotti. Grazie ad un mutuo <strong>di</strong> 5 milioni <strong>di</strong> euro e dopo 14<br />
mesi <strong>di</strong> lavori, i ragazzi potranno utilizzare una struttura <strong>di</strong> tre piani, con 15 aule <strong>di</strong>dattiche e 6 aule interamente de<strong>di</strong>cate all’attività <strong>di</strong><br />
laboratorio. Una vera e propria boccata <strong>di</strong> ossigeno per le Opere don Bosco, che finalmente potranno far fronte alle richieste sempre<br />
maggiori delle famiglie che hanno portato il numero <strong>di</strong> studenti della scuola secondaria superiore a toccare quota 450 unità.<br />
pROSSIMA ApERTURA DELLO SpORTELLO CATASTALE pRESSO IL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI<br />
In attesa della sottoscrizione con Agenzia del Territorio della convenzione che darà avvio al decentramento delle funzioni catastali sul territorio,<br />
è ormai prossimo all’apertura, in via sperimentale, lo Sportello Catastale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, il nuovo Servizio che consentirà<br />
ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> espletare alcune pratiche catastali <strong>di</strong>rettamente presso il <strong>Comune</strong>, senza doversi recare presso gli Uffici <strong>di</strong> Milano.<br />
L’apertura dello “Sportello light” è prevista per il 20 novembre prossimo e si è resa possibile grazie ad una intesa raggiunta con<br />
Agenzia, che consente <strong>di</strong> anticipare <strong>di</strong> qualche mese <strong>di</strong> tempi <strong>di</strong> avvio delle attività.<br />
Presso il nuovo ufficio ubicato in via Benedetto Croce 12 – piano terra, i citta<strong>di</strong>ni interessati potranno <strong>di</strong>sporre dei seguenti servizi,<br />
riferiti agli immobili presenti su tutto il territorio nazionale, fatta eccezione per le province <strong>di</strong> Trento e Bolzano:<br />
- consultazione e visura della banca dati catastale con rilascio <strong>di</strong> stampa - rilascio <strong>di</strong> estratti <strong>di</strong> mappa<br />
- aggiornamento intestazioni - correzioni <strong>di</strong> dati anagrafici e/o <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci fiscali<br />
- correzioni relative al <strong>di</strong>ritto/quota <strong>di</strong> possesso - correzioni <strong>di</strong> toponomastica (via, numero civico…)<br />
In una prima fase le richieste <strong>di</strong> aggiornamento e <strong>di</strong> correzione presentate allo sportello comunale verranno trasmesse all’Agenzia del<br />
Territorio, cui continuerà a competere la trattazione della pratica. Entro i primi mesi del 2008 anche tale attività verrà <strong>di</strong>rettamente<br />
assunta dagli Uffici comunali. Con il servizio <strong>di</strong> visura, il citta<strong>di</strong>no entra in possesso della scheda che riporta la situazione catastale dell’immobile,<br />
i dati relativi alla ren<strong>di</strong>ta aggiornata, alla categoria, al numero vani/superficie catastale nonché i dati degli intestatari. Il possesso<br />
della scheda può rendersi necessario per pratiche <strong>di</strong> successione, per la <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti, per <strong>di</strong>chiarazioni e versamenti ICI, per<br />
contratti <strong>di</strong> utenze. Nella fase iniziale l’ufficio sarà aperto al pubblico nei seguenti orari: martedì dalle ore 8,30 alle ore 12; mercoledì<br />
dalle ore 14 alle ore 16 e giovedì dalle ore 14 alle ore 16. Per rendere più celeri le operazioni allo sportello è importante accedere al<br />
servizio avendo a <strong>di</strong>sposizione il rogito relativo all’immobile. Informazioni potranno essere richieste ai n. telefonici 02 24885280 – 02<br />
24885281 o reperite sul sito internet del <strong>Comune</strong> www.sestosg.net alla voce Catasto. Oltre che presso lo Sportello, le visure potranno<br />
essere richieste via e-mail o via fax utilizzando il modello <strong>di</strong> richiesta che sarà pubblicato sul sito. L’ufficio trasmetterà quanto richiesto<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo comunicato, via e-mail in file pdf oppure a mezzo fax. Dopo la sottoscrizione della convenzione con Agenzia del Territorio il<br />
Servizio svilupperà progressivamente le proprie competenze con l’obiettivo, a lungo termine, <strong>di</strong> consentire la trattazione in sede decentrata<br />
delle procedure DOCFA e PREGEO, ai fini dell’aggiornamento rispettivamente del catasto fabbricati e del catasto terreni.<br />
pROSEGUONO I LAVORI DEL “CONTRATTO DI QUARTIERE”: ARRIVANO GLI ALLACCIAMENTI<br />
AL TELERISCALDAMENTO<br />
Proseguono i lavori del Contratto <strong>di</strong> Quartiere del “Parco delle Torri” con l’allacciamento della rete del teleriscaldamento al primo<br />
gruppo <strong>di</strong> 12 torri Aler. Il progetto, concertato tra Amministrazione comunale, Aem ed Aler, sarà eseguito dall’azienda sestese Power<br />
Solutions sotto l’egida <strong>di</strong> Aem. Mercoledì 5 <strong>di</strong>cembre presso la sede del Comitato Inquini <strong>di</strong> via Marx è stato presentato agli abitanti<br />
il progetto <strong>di</strong> intervento e la società realizzatrice degli interventi. “L’estensione del teleriscaldamento sostitutivo delle caldaiette<br />
in<strong>di</strong>viduali è uno dei punti <strong>di</strong> forza del recupero dell’area – <strong>di</strong>chiara il vicesindaco Demetrio Morabito - e vogliamo che i citta<strong>di</strong>ni<br />
conoscano bene quello che sarà realizzato nelle loro case e l’azienda, sestese, che opererà”.
evi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi<br />
IL pORTALE DEL COMUNE VINCE L’OSCAR DEL WEb<br />
Il Portale del citta<strong>di</strong>no vince l’Osc@r del web <strong>2007</strong> come miglior sito internet dei comuni non capoluogo. Il Ministro per le Riforme<br />
e la Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais ha consegnato l’8 novembre a Bologna il riconoscimento nel corso della cerimonia <strong>di</strong><br />
chiusura del Compa.<br />
Il concorso, organizzato per il terzo anno dalla rivista <strong>di</strong> economia e amministrazione pubblica Labitalia e dal Compa, il salone europeo<br />
della comunicazione e dei servizi al citta<strong>di</strong>no, premia i migliori siti internet dell’amministrazione pubblica centrale e locale, delle<br />
biblioteche, dei musei, delle università, delle local utilities, delle aziende e istituzioni fornitrici <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> pubblica utilità.<br />
I criteri in base a cui è stata stilata la classifica sono la ricchezza e qualità delle informazioni, la funzionalità e l’interazione dei servizi<br />
online, la facilità <strong>di</strong> accesso, l’usabilità e l’accessibilità, intesa come rispetto dei parametri della legge Stanca.<br />
La valutazione, inoltre, ha tenuto conto <strong>di</strong> fattori estetici e della grafica, della chiarezza del linguaggio, dell’efficacia del messaggio<br />
veicolato e della completezza degli argomenti trattati.<br />
TERRITORI IN MOVIMENTO. LE NUOVE AGENZIE pER LA fORMAZIONE, L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO<br />
Il mercato del lavoro è al centro dell’attenzione: il 29 novembre nella Sala Consiliare del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, si è svolto<br />
un Convegno che ha avuto come oggetto l’analisi dei dati del mercato locale del lavoro e la presentazione della nascente Agenzia<br />
per la formazione, l’orientamento e il lavoro del Nord Milano (AFOL), ad opera del Direttore del Settore Lavoro della Provincia <strong>di</strong><br />
Milano – Maria Cristina Pinoschi.<br />
La nuova Agenzia, nata su impulso della Provincia <strong>di</strong> Milano, assorbirà i due consorzi <strong>di</strong> formazione esistenti CIFAP e CFP, la scuola<br />
Gran<strong>di</strong> che prossimamente si inse<strong>di</strong>erà a <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, e il Centro per l’impiego, ex-ufficio <strong>di</strong> collocamento.<br />
L’Agenzia, che avrà sede a <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> in virtù del ruolo attivo svolto dall’Amministrazione nella sua nascita, sarà un soggetto<br />
sovracomunale, e interagirà in particolare nel campo delle politiche del lavoro, della formazione e dell’inserimento professionale.<br />
IL COMUNE HA DISTRIbUITO NELLE SCUOLE SUpERIORI UN kIT DI INfORMAZIONE CONTRO LA<br />
VIOLENZA SULLE DONNE<br />
Un kit <strong>di</strong>stribuito ai presi<strong>di</strong> delle scuole superiori <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> in occasione della giornata internazionale contro la violenza<br />
sulle donne del 25 novembre.<br />
Sabato 17 novembre, presso l’emeroteca <strong>di</strong> Villa Visconti d’Aragona, l’Assessore alle Pari Opportunità del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> Lucia<br />
Teormino ha incontrato i presi<strong>di</strong> delle scuole superiori della città (Erasmo da Rotterdam, De Nicola, Casiraghi, Spinelli, Falck, Opere<br />
sociali don Bosco) e ha consegnato loro una valigetta contenente alcuni materiali che consentiranno <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il tema della<br />
violenza sulle donne all’interno degli istituti.<br />
Il kit contiene una copia del dvd “Se potessimo cambiare il finale” (un documentario realizzato dalla Provincia <strong>di</strong> Milano), una copia<br />
del film “Ti do i miei occhi” (un film spagnolo del 2004 <strong>di</strong> Iciar Bollain vincitore <strong>di</strong> sette premi Goya), una scheda contenente dati<br />
statistici e sociologici sul fenomeno della violenza, una copia dell’articolo “La mattanza degli innocenti” pubblicato sul settimanale<br />
Panorama, alcune cartoline e una copia del poster “I veri uomini non picchiano”, 100 segnalibri con gli in<strong>di</strong>rizzi dei centri antiviolenza<br />
e a scelta due libri e<strong>di</strong>ti da Amnesty International: “Mai più: fermiamo la violenza sulle donne” (con la prefazione del premio Nobel<br />
Rita Levi Montalcini) e “Danni collaterali – la violenza sulle donne nei conflitti armati”.<br />
Un kit è stato consegnato anche alla professoressa Alessandra Lavagnino, responsabile del Corso <strong>di</strong> laurea in Me<strong>di</strong>azione linguistica<br />
e culturale della sede <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> dell’Università Statale.<br />
Proprio all’interno dell’Università, giovedì 29 novembre, è stato proiettato il film “Ti do i miei occhi” al quale sono invitati ad assistere<br />
gli studenti. Il film è stato preceduto da una serie <strong>di</strong> letture e riflessioni sul tema a cura <strong>di</strong> Dino Donatiello, docente <strong>di</strong> drammaturgia.<br />
“La conoscenza e la sensibilità rispetto questo terribile fenomeno – ha <strong>di</strong>chiarato l’Assessore Teormino – sono gli unici strumenti<br />
in grado <strong>di</strong> limitarne la <strong>di</strong>ffusione. Le politiche repressive arrivano solo in un secondo momento, quando ormai la violenza è stata<br />
consumata, ed è dunque importante insegnare agli uomini a trattare le donne con il rispetto che si deve a qualunque essere umano<br />
e alle donne stesse la coscienza dei loro <strong>di</strong>ritti. Le scuole sono un veicolo fondamentale e sono dunque molto grata ai presi<strong>di</strong> delle<br />
superiori della nostra città <strong>di</strong> aver colto bene lo spirito <strong>di</strong> questa iniziativa e <strong>di</strong> contribuire con convinzione alla sua riuscita”.<br />
LA REGIONE RESpINGE L’ASL DEL NORD MILANO<br />
La Giunta regionale della Lombar<strong>di</strong>a ha approvato nella sua seduta <strong>di</strong> ieri due delibere con le quali si rior<strong>di</strong>na il sistema<br />
delle Asl e della Aziende ospedaliere in conseguenza della nascita della Provincia <strong>di</strong> Monza. Con una decisione gravissima, la<br />
Giunta regionale ha respinto tutte le proposte elaborate in questi anni dai Comuni del Nord Milano (che contano insieme<br />
350 mila abitanti), che si basavano sulla creazione <strong>di</strong> una Asl autonoma per i 7 Comuni, eventualmente estendendola ad<br />
altri Centri. Invece l’unità <strong>di</strong> questa parte della nostra provincia è stata spezzata e viene vanificato il lavoro congiunto <strong>di</strong><br />
anni e anni.<br />
I Comuni <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong>, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo confluiranno nella Asl della città <strong>di</strong> Milano, con evidenti<br />
<strong>di</strong>sagi per i nostri citta<strong>di</strong>ni. Infatti attualmente, grazie ad un lungo lavoro tra Asl <strong>di</strong> Monza, <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> e<br />
Cologno Monzese, Amministrazioni comunali dei nostri Comuni e Associazioni dei me<strong>di</strong>ci, i nostri concitta<strong>di</strong>ni usufruiscono <strong>di</strong><br />
una serie <strong>di</strong> servizi superiori a quelli <strong>di</strong> cui possono godere i milanesi e che ora rischiamo <strong>di</strong> perdere. Cinisello Balsamo inoltre,<br />
che attualmente è nel <strong>di</strong>stretto con Bresso, Cormano e Cusano Milanino (Comuni che confluiscono nella Asl <strong>di</strong> Legnano) vedrà<br />
smembrarsi molti dei suoi servizi, a cominciare dal Cse, col pericolo che 159 ragazzi con problemi <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap si trovino senza<br />
assistenza.<br />
Un problema aggiuntivo per <strong>Sesto</strong>, Cologno e Cinisello sta nel fatto che la Asl <strong>di</strong> Milano è speciale e quin<strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> stanziamenti<br />
passano <strong>di</strong>rettamente dalla Regione al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Milano, non alla Asl, e quin<strong>di</strong> i finanziamenti <strong>di</strong> molti servizi per i nostri<br />
Comuni verrebbero decisi <strong>di</strong>rettamente dalla Giunta comunale <strong>di</strong> Milano, con evidenti pericoli <strong>di</strong> marginalizzazione per le nostre<br />
esigenze.<br />
Da anni i Sindaci dei 7 Comuni hanno mantenuto contatti stretti con gli Assessori regionali alla sanità e ai Servizi sociali, nonché con<br />
il Presidente Roberto Formigoni, e non hanno mai avuto <strong>di</strong>nieghi alla proposta <strong>di</strong> tenere uniti i Comuni del Nord Milano, tranne che<br />
nei giorni scorsi quando l’assessore alla sanità Bresciani ha improvvisamente cambiato atteggiamento. La settimana scorsa inoltre i<br />
Sindaci hanno partecipato alla au<strong>di</strong>zione della Commissione regionale sanità per esporre le loro ragioni. In queste settimane le associazioni<br />
sociali e <strong>di</strong> volontariato, i sindacati delle nostre città hanno raccolto migliaia e migliaia <strong>di</strong> firme per sostenere la proposta<br />
<strong>di</strong> una Asl del Nord Milano.<br />
Per quanto riguarda poi la scelta <strong>di</strong> unire gli Ospedali <strong>di</strong> Cinisello balsamo e <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> agli Icp, non si verificano alcune<br />
delle con<strong>di</strong>zioni poste dai Sindaci per accettare questa soluzione. Cioè trasferimento delle Direzioni a Cinisello e/o a <strong>Sesto</strong>, definizione<br />
dei finanziamenti e dei ruoli dei poliambulatori <strong>di</strong> Milano.<br />
Le decisioni <strong>di</strong> ieri della Giunta regionale vanificano il lavoro fatto da anni dai Comuni e dai citta<strong>di</strong>ni.<br />
2
2<br />
politica<br />
La voce dei partiti<br />
Ulivo<br />
C‘è stata la giornata<br />
internazionale contro<br />
la violenza sulle donne.<br />
Preferisco sorvolare sulla stupi<strong>di</strong>tà<br />
delle contestazioni <strong>di</strong> piazza, che<br />
non fanno altro che indebolire la<br />
forza delle donne, che al contrario<br />
su queste tematiche dovrebbero<br />
restare unite a prescindere dalla<br />
appartenenza politica. Voglio invece<br />
riflettere su questa vergogna che<br />
ancora oggi vede molte donne vitti-<br />
me <strong>di</strong> violenze, nella maggior parte<br />
dei casi “domestiche”, (principale<br />
causa <strong>di</strong> morte femminile), osser-<br />
vandola da un punto <strong>di</strong> vista gene-<br />
rale. Il <strong>2007</strong> è stato l’anno europeo<br />
delle pari opportunità. Il quadro che<br />
emerge è sconfortante soprattut-<br />
to in Italia. Il tasso <strong>di</strong> occupazione<br />
femminile è tra i più bassi d’Europa.<br />
A parità <strong>di</strong> ruolo le donne guada-<br />
gnano in me<strong>di</strong>a il 15% in meno dei<br />
colleghi uomini. Le donne italiane<br />
ricoprono ancora oggi solo una mi-<br />
nima parte dei ruoli <strong>di</strong> leadership<br />
nel privato e nel pubblico, per non<br />
parlare della politica. Credo che<br />
<strong>di</strong>etro tutto questo vi sia un unico<br />
filo conduttore, ovvero una cultu-<br />
ra <strong>di</strong>ffusa fortemente anti paritaria.<br />
Ne consegue che le donne vengono<br />
maltrattate, <strong>di</strong>scriminate sui luoghi<br />
<strong>di</strong> lavoro ed escluse dalle stanze<br />
dei bottoni. L’Italia sprofonda così<br />
in un’arretratezza sociale ma anche<br />
economica. Lo hanno capito anche<br />
i paesi in via <strong>di</strong> sviluppo che da-<br />
re pari opportunità alle donne fa<br />
crescere la società, la cultura e il<br />
PIL <strong>di</strong> una nazione. Lo testimonia<br />
il fatto che nella classifica mon<strong>di</strong>ale<br />
redatta dal World Economic Forum<br />
siamo all’84° posto rispetto alle pa-<br />
ri opportunità, ormai superati da<br />
<strong>di</strong>versi paesi che una volta definiva-<br />
mo terzo mondo. Serve cambiare la<br />
mentalità nei confronti delle donne,<br />
del loro ruolo e della loro capacità<br />
<strong>di</strong> autodeterminarsi. E’ un processo<br />
che richiede un forte impegno delle<br />
politiche pubbliche (nuove leggi e<br />
servizi a sostegno della parità), una<br />
partnership tra pubblico e privato,<br />
anche e soprattutto a livello loca-<br />
le, e il rafforzamento <strong>di</strong> reti sociali<br />
<strong>di</strong> solidarietà e consapevolezza tra<br />
donne e uomini.<br />
Chiara Pennasi, Annamaria Antoniolli,<br />
Lorena Croatto, Stefania Di Pietro<br />
Forza Italia<br />
Cari Concitta<strong>di</strong>ni, sto<br />
scrivendo queste brevi<br />
note mercoledì 5 <strong>di</strong>-<br />
cembre, quando tutta la città è in<br />
fibrillazione per l’arrivo del Presi-<br />
dente della Repubblica, Giorgio Na-<br />
politano; voi, invece, le leggerete più<br />
tar<strong>di</strong>, quando tutto sarà ormai finito<br />
e potrà essere ripensato con più<br />
calma e più serenità <strong>di</strong> quella che si<br />
respira adesso nelle nostre strade.<br />
Noi <strong>di</strong> Forza Italia salutiamo con<br />
rispetto colui che rappresenta, pro<br />
tempore, la più alta carica istituzio-<br />
nale del nostro Stato, a prescinde-<br />
re da ogni valutazione politica sul<br />
suo passato <strong>di</strong> militante <strong>di</strong> un PCI<br />
decisamente schierato a favore del<br />
comunismo sovietico, oggi, per for-<br />
tuna, defunto.<br />
Non possiamo, però, non avvertire<br />
un profondo senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio nel ve-<br />
dere che al Presidente Napolitano<br />
verrà presentato in pompa magna il<br />
progetto <strong>di</strong> Renzo Piano per le aree<br />
ex-Falck, alla presenza delle massi-<br />
me autorità citta<strong>di</strong>ne.<br />
A noi sembra che, nei confronti<br />
della citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong>, questa<br />
presentazione abbia caratteristiche<br />
istituzionali molto fumose: dato che<br />
questo progetto, per adesso, è una<br />
proposta privata che non ha avuto<br />
nessun avallo dalla pubblica ammini-<br />
strazione, che senso ha presentarlo<br />
ufficialmente al Presidente?<br />
Non vorremmo che, una volta in-<br />
cassata la cortese attenzione del<br />
Presidente Napolitano, il commit-<br />
tente del progetto, cioè il Gruppo<br />
Zunino, si facesse forte <strong>di</strong> questo<br />
episo<strong>di</strong>o per cercare <strong>di</strong> ottenere un<br />
più facile consenso dalla giunta e<br />
dal consiglio comunale alle sue ri-<br />
chieste <strong>di</strong> costruire 1.300.000 metri<br />
quadri, invece dei 650.000 previsti<br />
dal piano regolatore.<br />
Come <strong>di</strong>ce sempre Andreotti, ‘a<br />
pensar male si fa peccato, ma si in-<br />
dovina’!<br />
Franca Landucci<br />
Capogruppo <strong>di</strong> Forza Italia<br />
Italia dei Valori<br />
Dalla parte dei citta<strong>di</strong>-<br />
ni, per il futuro <strong>di</strong> Se-<br />
sto. Questo è l’impegno<br />
del gruppo consigliare <strong>di</strong> Italia dei<br />
Valori. La Città, oggi più che mai,<br />
deve ripensare e progettare il suo<br />
futuro. Non solo aree Falck; c’è una<br />
città costruita che deve crescere e<br />
migliorarsi, deve essere più vivibile<br />
e pulita ma soprattutto più sicura.<br />
Insomma, a misura d’uomo. E poi,<br />
certo, c’è il futuro delle aree ex<br />
industriali. Ad esso sono connesse<br />
molte questioni: abitative, viabilisti-<br />
che, lavorative e sociali. Questioni<br />
complesse. Ma affinché non si crei<br />
una “città nella città” e affinché la<br />
Nostra città non sia mai il “satellite
dormitorio” <strong>di</strong> Milano serve un im-<br />
pegno della politica e della società.<br />
Affinché Renzo Piano oggi e chiun-<br />
que altro un domani, <strong>di</strong>segnino la<br />
<strong>Sesto</strong> dei sestesi.<br />
Ver<strong>di</strong><br />
Giorgio Valleris<br />
Un Parco sofferto, che<br />
si deve assolutamente<br />
fare.<br />
Nel 2002 la Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
istituisce il Parco locale <strong>di</strong> interesse<br />
sovracomunale della Me<strong>di</strong>a Valle del<br />
Lambro.<br />
Dopo molti incontri nel luglio<br />
2006, Sindaci dei Comuni <strong>di</strong> Bru-<br />
gherio, Cologno Monzese, <strong>Sesto</strong><br />
S.G., sottoscrissero la “Convenzio-<br />
ne per la promozione e la gestio-<br />
ne del Parco della me<strong>di</strong>a valle del<br />
Lambro” ove il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> venne in<strong>di</strong>cato quale<br />
<strong>Comune</strong> capofila. La Convenzione<br />
in<strong>di</strong>cava anche i seguenti obiettivi:<br />
il recupero della qualità ecologica<br />
del territorio interessato dal fiume<br />
Lambro me<strong>di</strong>ante la bonifica dei<br />
siti inquinati, la protezione della<br />
fauna e della flora, la rinaturalizza-<br />
zione del sistema fluviale (ambien-<br />
te acquatico, le sponde e le aree<br />
del bacino inserite nel perimetro<br />
del Parco), l’eliminazione o il con-<br />
tenimento dei fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sse-<br />
sto idrogeologico, la promozione<br />
<strong>di</strong> tecniche d’agricoltura a basso<br />
impatto ambientale.<br />
Per avviare la realizzazione com-<br />
plessiva ed unitaria del Parco fu poi<br />
chiesto al ex <strong>di</strong>rettore del Parco<br />
Nord Milano, l’ architetto F. Borella<br />
<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un Piano Pluriennale<br />
d’intervento (PPI) , che si sostanziò<br />
a settembre <strong>2007</strong> nell’in<strong>di</strong>viduazio-<br />
politica<br />
ne <strong>di</strong> 13 aree si cui intervenire nell’<br />
imme<strong>di</strong>ato.<br />
Il parco deve essere realizzato e<br />
non si puo’ piu’ perdere tempo. E’<br />
in<strong>di</strong>spensabile definire: la composi-<br />
zione del Comitato <strong>di</strong> gestione del<br />
Parco, provvedere alla nomina del<br />
Direttore, e sopratutto sottoporre<br />
il suddetto PPI all’approvazione del-<br />
la Giunta, della Commissione terri-<br />
torio e del Consiglio comunale <strong>di</strong><br />
<strong>Sesto</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> al fine tra l’altro<br />
<strong>di</strong> poter aver accesso ai necessari<br />
finanziamenti per il suo sviluppo. I<br />
Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> si adopereranno af-<br />
finché tutto ciò possa avvenire in<br />
tempi rapi<strong>di</strong>.<br />
Per la Sinistra<br />
Comunisti Italiani<br />
Sin da quando il Partito<br />
dei Comunisti Italiani ha<br />
fatto la sua comparsa nel panorama<br />
politico il motivo conduttore della<br />
sua azione politica è stata la volon-<br />
tà tenace e ostinata, <strong>di</strong> perseguire<br />
l’unità delle forze politiche della<br />
Sinistra italiana. Poteva sembrare<br />
paradossale che un partito nato da<br />
una scissione interna all’orizzon-<br />
te comunista ponesse come suo<br />
obiettivo quello <strong>di</strong> uno schieramen-<br />
to finalmente unito a sinistra ma<br />
così non era.<br />
Gli avvenimenti <strong>di</strong> questi giorni su<br />
scala nazionale hanno una portata<br />
storica: l’8 e il 9 <strong>di</strong>cembre a Roma<br />
si sono svolti gli Stati generali della<br />
Sinistra che hanno sancito la nasci-<br />
ta <strong>di</strong> un soggetto federativo nuovo,<br />
nato dalla confluenza delle quattro<br />
forze che hanno dato il via a questo<br />
processo aggregativo (PRC-PdCI-<br />
Ver<strong>di</strong>-Sinistra Democratica) e aper-<br />
to al contributo <strong>di</strong> tutti coloro che<br />
avvertono l’urgenza <strong>di</strong> avere una ca-<br />
sa comune a Sinistra. Non si tratta<br />
<strong>di</strong> un partito unico. Al suo interno le<br />
singole forze politiche e sociali che<br />
lo compongono manterranno la lo-<br />
ro autonomia organizzativa. Non si<br />
tratta nemmeno <strong>di</strong> un cartello elet-<br />
torale. L’unità che si vuole costruire<br />
va oltre i quattro partiti.<br />
E’ un esigenza che parte dal basso,<br />
da quel milione <strong>di</strong> donne e uomini<br />
che il 20 ottobre hanno riempito le<br />
strade <strong>di</strong> Roma, nasce dalla richiesta<br />
<strong>di</strong> una parte importante società:<br />
i lavoratori <strong>di</strong>pendenti, i precari, i<br />
pensionati, le donne, i giovani, le le-<br />
sbiche e gli omosessuali, i migran-<br />
ti… in una parola: tutti coloro che<br />
sono l’obiettivo primo della ventata<br />
neoliberista, fatti segno <strong>di</strong> antiche<br />
e nuove <strong>di</strong>scriminazioni e che oggi<br />
sono rimasti privi <strong>di</strong> una rappresen-<br />
tanza politica autorevole, sacrificati<br />
sull’altare del liberismo economico<br />
caro a Confindustria e della “con-<br />
certazione” etica con il vaticano.<br />
Tutto ciò vive anche a <strong>Sesto</strong>. Anche<br />
nella nostra città è stato proficua-<br />
mente avviato il <strong>di</strong>alogo a Sinistra.<br />
Un <strong>di</strong>alogo franco e serrato sui<br />
gran<strong>di</strong> temi che riguardano il nostro<br />
oggi e il domani tra tutte le forze<br />
della Sinistra che oggi godono <strong>di</strong><br />
una significativa rappresentanza nel<br />
Consiglio Comunale. Si tratta <strong>di</strong> un<br />
confronto che parte non dalla scel-<br />
ta dei leader ma dai contenuti ed<br />
ha, come primo obiettivo, la costitu-<br />
zione <strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> consultazione<br />
permanente aperto al contributo <strong>di</strong><br />
movimenti, associazioni, realtà pic-<br />
cole e gran<strong>di</strong> che vorranno portare<br />
i loro contributi, senza infingimenti<br />
o veti pregiu<strong>di</strong>ziali, semplicemente<br />
da Sinistra e Per la Sinistra!<br />
2
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