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Scopo del lavoro<br />
Dalla disamina delle acquisizioni si sono volute approfondire le conoscenze circa la possibilità di indurre<br />
produzioni elevate, durante la fase di fermentazione alcolica, di alcuni dei composti responsabili della<br />
composizione chimica ed organolettica dei vini, quali acidi organici, acidi grassi, esteri e glicerina.<br />
A tal fine sono state allestite e condotte presso il CRA-Unità di ricerca per le produzioni enologiche<br />
dell’Italia centrale (già Istituto Sperimentale per l’Enologia) una serie di prove di fermentazione analizzando<br />
l’interazione che si registra nel mezzo utilizzando due differenti ceppi di lieviti enologici isolati<br />
presso il CRA-ENC, in presenza o assenza, di ossigeno, azoto e calcio pantotenato, su un mosto da<br />
Malvasia puntinata (o del Lazio) (foto 1 e 2) ottenuto da uve raccolte a maturità fisiologica ma con uno<br />
stato sanitario differente. Le uve provenivano dal vigneto sperimentale presso l’unità di ricerca sede del<br />
Centro Dimostrativo Regionale ARSIAL e da essa condotto (foto3).<br />
Tutte le fermentazioni sono state condotte a 25°C fino allo svolgimento di un grado alcolico del 4%, per<br />
poi concludere la FA ad una temperatura costante di 18°C.<br />
Su tutte le prove oggetto di studio sono state eseguite a completamento della fase di fermentazione analisi<br />
chimico-fisiche, sensoriali e statistiche dei vini ottenuti.<br />
Foto 1