Scarica - Centro Terapia Cognitiva
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Nei suoi racconti A. descrive la mamma come una persona su cui<br />
non si può fare affi damento; riferisce di aver sviluppato una forte<br />
autonomia fi n da piccola e di essersi presa cura lei della mamma.<br />
Quando stimolata dalle dinamiche della naturale relazione di attaccamento<br />
da parte della fi glia, la mamma non si mostrava, agli<br />
occhi di A., in grado di adempiere ai suoi compiti, a volte esagerava<br />
nella risposta, altre volte era molto spaventata, altre volte si<br />
mostrava come incapace. Nonostante il tentativo della mamma di<br />
veicolare la relazione attraverso i sistemi motivazionali di attaccamento<br />
e accudimento, spesso la loro relazione avveniva attraverso<br />
il sistema agonistico prima ed attraverso l’accudimento invertito<br />
successivamente.<br />
A. ha costruito un sistema di attribuzione di signifi cato agli eventi<br />
di tipo A, però sperimentando frammentazioni della coscienza<br />
e della memoria che hanno reso disorganizzato il sistema stesso.<br />
Entriamo nel merito.<br />
Nel caso di A., i sintomi anoressici vennero usati come strumento<br />
per percepire la propria forza. E’ nota la dimensione agonistica che<br />
accompagna i sintomi anoressici, tuttavia la peculiarità di questo<br />
caso vede come la paziente voleva mostrare alla mamma il suo<br />
valore (in cambio di amore e cure!) competendo con lei e indicandole<br />
com’era possibile portare a termine una dieta e mantenere<br />
una magrezza anche eccessiva, cosa che alla mamma non era mai<br />
riuscita.<br />
Il clima di fondo di questa relazione era la necessità, percepita<br />
dalla paziente, di accudire una mamma vissuta come fragile ed imprevedibile.<br />
Fin da piccola A. si preoccupava di dare sintomi alla<br />
fragilità della mamma, si accollava grandi sacrifi ci per sgravare la<br />
mamma da pesi e diffi coltà, soprattutto emotive, si aspettava di essere<br />
amata in quanto brava ed accudente, non trovando però una<br />
rispondenza tra i suoi desideri e quanto avveniva in realtà. L’attivazione<br />
del sistema motivazionale dell’attaccamento di A portava<br />
ad un aumento della percezione di fragilità ed imprevedibilità<br />
della mamma; la relazione quindi preferiva svilupparsi attraverso<br />
l’accudimento di A. verso la mamma oppure attraverso il sistema<br />
motivazionale agonistico, anche per evitare frammentazioni della<br />
coscienza e della memoria di A..<br />
Crescendo, il confronto agonistico con la mamma stessa si dipanava<br />
attraverso il disputing tra “quando hai diffi coltà mangia come<br />
mangio io” della mamma e tra “guarda che ho ragione io a non<br />
mangiare” di A.<br />
Nelle occasioni in cui la paziente necessitava di percepire la propria<br />
64 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005