18.06.2013 Views

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

Scarica - Centro Terapia Cognitiva

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

2.4 Alcune rifl essioni conclusive<br />

Vorremmo fare a questo punto alcune rifl essioni cercando di analizzare<br />

il materiale clinico con l’ausilio dei concetti teorici esposti<br />

nel presente lavoro.<br />

Ad un livello precoce sembra che diversi fattori abbiano contribuito<br />

a far sì che Francesca iniziasse a seguire un itinerario di<br />

sviluppo di tipo depressivo; alcuni di questi sono stati descritti in<br />

maniera esauriente da Reda (1986):<br />

La grande confl ittualità esistente tra i genitori con l’attribuzione<br />

del ruolo di mediatore alla piccola Francesca che veniva incaricata<br />

dalla madre di cercare di recuperare il padre per la riappacifi cazione;<br />

nel caso della paziente oltre all’autocolpevolizzazione, che<br />

abbiamo visto essere pressoché normale nei bimbi che vivono tali<br />

situazioni, c’era anche un’esplicita attribuzione causale della madre<br />

alla stessa Francesca (“Se io e papà litighiamo è colpa tua”).<br />

La colpevolizzazione della madre nei confronti di Francesca per il<br />

fatto di doverla mantenere a cui si andava ad aggiungere il trattamento<br />

differenziato riservatole, rispetto alla sorella maggiore ed<br />

al fratello maschio, che la faceva sentire non degna di attenzione e<br />

comunque un peso per la famiglia.<br />

Sembra evidenziarsi poi un fattore su cui c’è sostanziale accordo<br />

fra i diversi Autori (Reda, 1986; Guidano, 1988; Ruberti, 1996;),<br />

circa lo sviluppo di un’organizzazione depressiva: il comportamento<br />

anaffettivo. della madre nei riguardi di Francesca e, conseguentemente,<br />

l’inibizione delle richieste affettive da parte della piccola<br />

(attaccamento evitante).<br />

Un qualcosa di tipico della traccia depressiva che si impone all’attenzione<br />

anche nella storia di Francesca è l’autosuffi cienza compulsiva<br />

ovvero la sensazione, fi n da piccina, di sentirsi sola nell’affrontare<br />

il mondo, cosa che ancora oggi non le fa paura, in quanto<br />

vi è da sempre abituata. .<br />

Tipica anche la tendenza all’accudimento compulsivo che emerge<br />

chiaramente nel racconto relativo ai primi tempi della relazione con<br />

Marco ed anche quando, nell’autobiografi a, dice che il suo modo<br />

di amare è molto simile a quello descritto nel Vangelo riguardo a<br />

Gesù come anche, più in generale, nel suo modo di vivere le relazioni<br />

amicali e sentimentali. Ed è nel modo in cui Francesca vive<br />

con sofferenza queste relazioni che sembra evidenziarsi il “gap” di<br />

cui parla Guidano (1988): il modo di dare amicizia o amore degli<br />

altri non è mai all’altezza delle modalità di amare e delle aspettative<br />

della paziente, la quale tende ad alternare la modalità appena<br />

descritta ad un atteggiamento di distacco. Non a caso, in questi<br />

48 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!