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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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T: Ha visto? E’ come se lei Francesca avesse osato un po’ di più...<br />

eh?<br />

P: Sì.<br />

T: E dopo si è sbloccato qualcosa...ed è riuscita ad arrivare a una<br />

cosa che sempre persegue ...che è questa condivisione profonda...<br />

questo esprimersi fi no in fondo...eh?<br />

P: Sì perché poi ho visto che ogni tanto quando mi esprimo...lui la<br />

prende un po’ come giudizio...o come un volerlo colpevolizzare su<br />

qualcosa...lui vive tutto così, come se lo si volesse colpevolizzare...<br />

ma questo perché già sua mamma lo colpevolizza...c’è già un suo<br />

trauma di partenza...1o colpevolizza indirettamente per gli errori<br />

del fratello...e lui ha paura di commettere gli stessi errori e si sente<br />

sempre in colpa verso i suoi genitori... poi si sente in colpa anche<br />

se il rapporto non va eccetera... tanto è vero che una piccola discussione<br />

l’abbiamo avuta anche ieri sera allora posso capire che<br />

ci sono persone che quando lavorano si stancano di più e altre di<br />

meno...sono più forti, che ne so...io anche se sono stanca morta,<br />

che mi sono spaccata la clavicola che ho fatto l’operazione con<br />

l’anestesia e tutto, sono così contenta alla sera quando vedo Marco<br />

che qualsiasi stanchezza, veramente, non mi impedisce di sorridere<br />

e lui invece quando arriva a casa è distrutto, cioè praticamente gli<br />

si può mettere una fl ebo al braccio e lasciarlo lì...veramente<br />

T: Uhm.<br />

P: Va beh, nonostante questo si sforza di venire in palestra e ieri<br />

sera quando siamo tornati a casa proprio era distrutto, ha mangiato<br />

a casa mia...e però aveva un’espressione che probabilmente<br />

era assente...era lì che mi guardava che però ...a me è sembrato<br />

che mi guardasse con disprezzo...cioè, non mi piaceva...e insomma<br />

alla fi ne me ne sono stata per i fatti miei...ecco...mi sono un po’<br />

rinchiusa.<br />

T: Ah<br />

P: E dopo un po’ lui mi ha detto: “Ma sei arrabbiata?” e io gli ho<br />

detto: “eh, un po’ perché è tutta sera che ti chiedo che cos’hai e va<br />

beh, tu mi dici che sei stanco...io capisco che sei stanco...però capita<br />

spesso che...cioè io alla sera quando arrivo a casa sono contenta<br />

di vederti...sorrido solo per quello...invece a te,<br />

ultimamente, non si riesce a strapparti un sorriso quasi neanche<br />

facendo cabaret...io non so più cosa fare, ho paura di essere di<br />

troppo ed ho paura qualsiasi cosa faccio di disturbare” e gli ho<br />

detto:”io sono contenta solo a vederti alla sera...pensavo che anche<br />

per te fosse la stessa cosa”...però lui si è arrabbiato, si è sentito in<br />

colpa come se io gli dicessi che da quando ha iniziato a lavora-<br />

46 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005

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