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P: Allora mi sono messa a fare le cose con Marco e ho visto però
che mentre gli altri facevano gli esercizi, lui la guardava...allora
l’ho guardato ridendo e gli ho detto “Cosa guardi! Guarda che devi
guardare solo me!” (accenna una mezza risata)
T: Uhm
P: Eh...gliel’ho detto un po’ così
T: Sì... con ironia
P: ...e lui mi fa: “Che cosa?”...e io gli ho detto: “Eh la stavi guardando”...e
lui: “Non è vero”...allora l’ho guardato e gli ho detto:
“Eh non è vero...non è una brutta ragazza, l’ho guardata anch’io...
cioè, fi gurati se...non l’ha guardata un qualsiasi ragazzo.”
T: Uhm
P: Poi gli ho detto una frase come per dire...”Non mi dà fastidio se
la guardi...però ammettilo...ammetti che la guardi”
T: Eh...questo mentre facevate ginnastica
P: Sì, sì
T: (rido) tutto al volo!
P: Sì, tutto al volo (ride anche lei)...eh, insomma...è successo un
po’ così...poi abbiamo continuato a fare ginnastica. Ridevo e scherzavo
con lui....non so, gli facevo lo sgambetto...oppure...gli toccavo
il sedere!
T: Uhm
P: Eh...un po’ così, insomma...anche un po’ per dimostrare a quella
ragazza che era mio, insomma! (ridiamo assieme)
T: Eh...ah...una strategia....
P: Esatto...
T: Uhm...
P: Eh...come per dire: “Guardaci come stiamo bene assieme”.....
T: Perché, lo puntava questa ragazza?
P: No magari sono mie fi ssazioni...o magari un qualcosa di fortuito...non
so.
T: (con tono molto pacato) o magari...come abbiamo visto altre
volte...una sua spiccata sensibilità...verso queste cose ...perché dietro
c’é un’altro signifi cato? Si ricorda? Quello che ogni tanto viene
fuori...
P: Del fatto che sono in allarme....
T: Eh, eh.
P: Sì.. no.. Quello sì: difatti qualsiasi ragazza ci fosse stata...magari
anche più brutta di me avrei avuto la stessa reazione...
T: Eh.. .nel senso che lei mi sembra molto sensibile su questa
cosa...
P: Esatto...chiaramente certe volte preferirei non vedere...no? Oc-
Scuola di Formazione in Psicoterapia Cognitiva - Vol. 2 Anno 2005
Appunti...
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Terapia
Cognitiva
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