Scarica - Centro Terapia Cognitiva

P: Confi dando in lei...
T: Uhm
P: Per delle diffi coltà in cui mi sono venuta a trovare in questa
settimana...
T: ah
P: Pensando a lei, in un certo senso, era come se nel momento in
cui io la stessi pensando...stessi...era come se stessi facendo la seduta,
insomma...
T: Mi faccia capire...
P: Mentalmente pensavo a lei quando mi trovavo di fronte ad una
diffi coltà...tipo ieri sera, che avevo l’ansia e allora...cioè, volutamente
ho pensato a lei e...prima di tutto perchè mi serve come...
mmmh...appoggio morale.
T: Uhm.
P: Nel senso che mi rasserena molto...il fatto che lei ci sia
T: Uhm.
P: E poi ho pensato: “Ah...se in questo momento stessi facendo la
seduta e gli...raccontassi questo e questo lui cosa direbbe?” (sorride)
T: Sì...
P: Oppure...non so...cerco magari un attimino di conoscerla meglio...per
cui di riuscire a capire anche...non so...tanti suoi suggerimenti.
T: Questa è una cosa molto importante è anche uno dei fi ni della
terapia, no...che il paziente riesca ad integrare in sé modi alternativi
di gestire...e di pensare alle cose...no?
P: Esatto.
T: Mi dica magari cosa è successo...e come ha utilizzato la mia
fi gura.
P: Prima di tutto vorrei dire che durante la settimana...tutti i giorni...quando
mi capitava di assumere quel comportamento dell’attaccamento
di cui parlavamo la volta scorsa...
T: Ecco mi descriva il comportamento...
P: Non so...Marco (il suo attuale ragazzo) mi dava poco retta e
io mi chiudevo in me stessa...evitavo di parlare e generalmente
portavo un po’ di rancore...o comunque diventavo distaccata...non
riuscivo a manifestargli affetto.
T: Quindi esteriormente com’era? Cioè per uno che la vedeva da
fuori com’era?
P: Eh...abbastanza seria...non ero la solita Francesca.
T: Distaccata diceva?
P: Distaccata. . . esatto.
34 Scuola di Formazione in Psicoterapia Cognitiva - Vol. 2 Anno 2005