del 2012 - Federazione Italiana Tennis

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IIl tempo del “cambio della guardia” è arrivato. O almeno così farebbe intuire il trionfo di Petra Kvitova nel TEB BNP Paribas WTA Championships andato in scena per la prima volta sul veloce indoor della Sinan Erdem Arena di Istanbul, in Turchia. In finale la 21enne mancina di Bilovec ha battuto per 75 46 63 la bielorussa Victoria Azarenka (22 anni). Il Master rosa, con i suoi cinque milioni di dollari di montepremi, ha rispecchiato bene o male quello che è stato l’andamento della stagione del tennis femminile: tanto equilibrio, spazio per tutte (quattro vincitrici diverse negli Slam) e la mancanza di una vera dominatrice, con buona pace della Wozniacki. E la nascita - a quanto pare - di una nuova stella. panorama WTA CHAMPIONSHIPS ISTANBUL Il tempo di Petra Grazie al successo nei Wta Championships di Istanbul la Kvitova si propone come seria pretendente al trono della Wozniacki. La danese, dopo quella degli Slam, ha fallito anche la prova-Master e sente scricchiolare il suo trono. La ceca può diventare regina di un tennis femminile a caccia di nuove stelle GIOCATRICE DELL’ANNO - Con l’accoppiata Wimbledon-Master, Petra può sicuramente considerarsi la rivelazione dell’anno, ma con il suo tennis le ceca può puntare ancora più in alto. Grazie alla vittoria al Master la Kvitova è salita al numero due del ranking Wta, vicinissima alla leader Wozniacki. E meno male per la danese che la stagione è terminata: vista DI TIZIANA TRICARICO Super 28 Tennis la condizione messa in mostra nelle ultime uscite dalla ceca, la 21enne di Odense non può di certo dormire sonni tranquilli. Petra è la terza ceca - da quando esiste il ranking computerizzato - ad arrivare così in alto in classifica: prima di lei c’erano riuscite solo Martina Navratilova (poi diventata numero uno) e Jana Novotna. Imbattuta nel 2011 nei match indoor (ne ha vinti 19), ad Istanbul la Kvitova ha eguagliato l’impresa della A sinistra Petra Kvitova, sotto Caroline Wozniacki
Sharapova nel 2004 e di Serena nel 2001: riuscire a vincere il Master al primo tentativo (nel 2004 la russa aveva vinto Wimbledon proprio come ha fatto Petra in questa stagione). La Kvitova aveva cominciato il 2011 come numero 34 Wta: una progressione inarrestabile la sua, che l’ha portata a vincere, con quello ai Wta Championships, ben sei tornei (su superfici diverse: a Brisbane sul cemento all’aperto; a Parigi, a Linz ed al Master sul veloce indoor; a Madrid sulla terra ed a Wimbledon sull’erba), tanti quanti quelli della numero uno del mondo Wozniacki. Ora sono complessivamente sette i trofei nella bacheca della ceca. NUMERO UNO CONTESTA- TA - Intanto Caroline continua a ripetere - ed a ripetersi - che chiudere il 2011 al comando per il secondo anno di fila è un risultato incredibile per una 21enne. E forse ha ragione quando afferma che tutti sognano di essere il numero uno in uno sport a prescindere dai tornei vinti (leggi: gli Slam). Sta di fatto, però, che la Wozniacki nei major continua a deludere e ad Istanbul ha fallito anche la prova Master. La danese ha detto di aver ingaggiato un nuovo coach - ma non ne ha rivelato ancora il nome tanto da far pensare ad uno scherzo - e questa potrebbe essere la mossa giusta per una giocatrice che nelle ultime due stagioni non ha aggiunto nulla al proprio tennis. “VIKA” E LE ALTRE - Istanbul ha confermato i progressi di Victoria Azarenka, in continuo miglioramento nonostante qualche limite psicologico, la solidità dell’australiana Samantha Stosur - alla quale il trionfo agli Us Open battendo Serena ha dato una bella iniezione di fiducia -, e la grinta della polacca Agnieska Radwanska, che gioca il tennis più vario di tutte. Ma anche la crisi profonda della cinese Li Na - che dopo il successo al Roland Garros - sembra essersi dimenticata come si fa a vincere ed i limiti nervosi della russa Vera Zvonareva. A.A.A. REGINA CERCASI - Con Kim Clijsters, Serena ed anche Venus alle prese con un fisico che manda segnali di usura, con una Sharapova ritrovata ma anche lei frenata sul più bello da una caviglia in precarie condizioni, e con una Wozniacki che pure quando vince non convince, sembra che sia proprio arrivato il momento di incoronare una nuova regina. Appena 115 punti separano in classifica Petra da Caroline, e l’avvicendamento potrebbe verificarsi già all’inizio della prossima stagione. Anche se molto probabilmente non a gennaio: infatti alla Kvitova scadranno i punti della vittoria di Brisbane 2011 mentre la Wozniacki ha solo un secondo turno a Sydney. Per quanto riguarda gli Australian Open poi la ceca deve difendere i quarti mentre la danese la semifinale. PRINCIPESSA TIMIDA - Fuori dal campo un sorriso timido e l’aria da ragazza della porta accanto non lasciano minimamente trasparire la grinta che Petra è in grado di tirare fuori. Potente, ma con grande varietà di colpi, il tennis della 21enne mancina di Bilovec può risultare “impossibile” per le sue avversarie, perlomeno quando è combinato con la testa. La Kvitova è infatti famosa per le sue “pause”, che hanno rischiato di rimettere in discussione anche la finale del Masters. Però quando mente e colpi della ceca funzionano all’unisono nessuna è in grado - al momento - di giocare come lei. Dopo il match-point contro la Azarenka, Petra si è sdraiata felice sul campo. E sorridendo magari ha pensato per un attimo anche a quel trono così vicino e che fino ad un anno fa sembrava niente più che un sogno. Super 29 Tennis WTA CHAMPIONSHIPS DOPPIO NIENTE BIS PER FLAVIA E GISELA Niente bis per Flavia Pennnetta e Gisela Dulko nel TEB BNP Paribas WTA Championships di doppio. L’azzurra e l’argentina, campionesse uscenti, hanno ceduto in semifinale per 46 63 10-7 alle statunitensi Liezel Huber e Lisa Raymond. Proprio la coppia “made in Usa” ha vinto il titolo superando in finale con un doppio 64 la ceca Kveta Peschke e la slovena Katarina Srebotnik, che per il secondo anno di fila si sono dovute accontentare della seconda piazza d’onore. Per Flavia e Gisela si trattava della seconda qualificazione consecutiva al Masters di specialità: attualmente al quarto posto nella “Race” (la classifica stagionale), Pennetta/Dulko nel 2011 appena mandato in archivio hanno conquistato il loro primo trofeo Slam agli Australian Open, sono state finaliste a Tokyo ed a Pechino ed hanno conservato per otto mesi la prima posizione nel ranking (da novembre 2010 fino a luglio 2011). Flavia Pennetta e Gisela Dulko
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