18.06.2013 Views

del 2012 - Federazione Italiana Tennis

del 2012 - Federazione Italiana Tennis

del 2012 - Federazione Italiana Tennis

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Premesso che mettere sotto<br />

accusa i francesi regala sempre<br />

qualche brivido di piacere, alla<br />

stregua di un’aranciata amara<br />

ghiacciata sorseggiata in un<br />

pomeriggio di canicola, questa<br />

corte non vuole essere di parte<br />

ma si limiterà a considerare la<br />

realtà <strong>del</strong>le cose da un punto<br />

di vista particolare rispetto al<br />

consueto. Non si dica dunque<br />

che questo processo è dettato<br />

dall’invidia; che francamente<br />

non ce n’è motivo e poi l’invidia<br />

fa male a chi la prova, dicono.<br />

I francesi hanno un movimento<br />

tennistico declinato al maschile<br />

di livello superiore al nostro e<br />

questo è un dato certo. Pure<br />

loro hanno dovuto attraversare<br />

deserti di rendimento in passato<br />

a conferma <strong>del</strong> fatto che anche<br />

nel tennis ci sono cicli che<br />

si rincorrono e susseguono sia<br />

chi si sia nato al di qua che al<br />

di là <strong>del</strong>le Alpi. Ma il punto che<br />

conduce a questo processo è il<br />

seguente: loro, i nostri cugini col<br />

mal di pancia, hanno sì un livello<br />

generale di tennis al maschile<br />

più evoluto <strong>del</strong> nostro, ma vincono<br />

pochino rispetto a quanto<br />

sarebbe lecito attendersi e a<br />

quanto alcuni (dall’altra parte<br />

<strong>del</strong>le Alpi) sostengono sarebbe<br />

loro diritto. Tanto fumo e poco<br />

arrosto insomma?<br />

L’ACCUSA<br />

L’ultimo francese a vincere uno<br />

Slam è stato Yannick Noah a Parigi<br />

nel 1983. Dopodiché tante<br />

belle speranze, tanti cursus honorum<br />

entusiasmanti ma che si<br />

sono interrotti poi sul più bello.<br />

I nomi sono altisonanti: Tsonga,<br />

Gasquet, Monfils, Llodra, Simon.<br />

Più Benneteau, Clement,<br />

Mannarino, Mathieu, Serra,<br />

il processo <strong>del</strong> mese<br />

TENNIS FEMMINILE A GIUDIZIO<br />

Polvere di stelle<br />

In tanti rimpiangono le grandi campionesse <strong>del</strong> passato: dalla Navratilova alla Evert, dalla Seles alla<br />

Capriati, dalla Graf alla Hingis, per citare solo le più recenti. Il circuito è alla ricerca di rivalità vere e<br />

soprattutto di una numero uno incoronata non solo dai freddi numeri di un computer<br />

Chardy e Mahut. Più ancora altri<br />

che spingono dalle retrovie. Un<br />

esercito da una manciata di mesi<br />

privo <strong>del</strong> mago Santoro, che ha<br />

giocato per tutta la sua carriera<br />

un tennis fuori dal tempo e forse<br />

anche dallo spazio. C’è di tutto<br />

in questa falange di campioni:<br />

la possanza di Tsonga, il genio<br />

e sregolatezza di Richard Gasquet,<br />

la follia atletica <strong>del</strong> rapper<br />

di banlieue Monfils, l’arte<br />

di Llodra nel giocare a volo, la<br />

costanza mental-fisica <strong>del</strong> nizzardo<br />

Simon, che contraddice<br />

la pigrizia secondo alcuni inevitabile<br />

retaggio dei popoli che<br />

si affacciano sul Mediterraneo.<br />

Eppure nonostante questa pletora<br />

di assi, ognuno di quali ha<br />

caratteristiche diverse dall’altro,<br />

i risultati di peso sono infinitamente<br />

inferiori a quelli attesi. E<br />

a livello di Davis pesano come<br />

un macigno gli ultimi mesi: con<br />

la dolorosa sconfitta a Belgrado<br />

nel dicembre scorso in finale e<br />

l’ancor più dolorosa batosta di<br />

Cordoba in settembre conclusa<br />

con l’umiliazione di vedere<br />

Verdasco esultare per il campo<br />

vestito da torero. Solo sfortuna?<br />

Super 19 <strong>Tennis</strong><br />

L’accusa ritiene che ci sia in questo<br />

una sorta di nemesi di una<br />

certa prosopopea transalpina:<br />

tanti campioni ma nessuno capace<br />

<strong>del</strong> colpo <strong>del</strong> ko. Tanta<br />

dimostrazioni di potenza, pochi<br />

risultati. Forse un bagno di umiltà<br />

non sarebbe sbagliato.<br />

LA DIFESA<br />

Attaccare il movimento tennistico<br />

francese perché non vince<br />

negli Slam e in Davis e non<br />

domina nemmeno nei 1000 può<br />

essere sintomo solo di un’errata<br />

valutazione <strong>del</strong>le cose tennistiche.<br />

Ci si vuole forse dimenticare<br />

che viviamo in un’epoca<br />

stradominata da tre personaggi<br />

che poco hanno in comune con<br />

il resto <strong>del</strong> mondo quali Nadal,<br />

Federer e Djokovic? I francesi di<br />

talento potrebbero essere anche<br />

il doppio di quelli che sono<br />

ma quando la sorte decide di<br />

convogliare una dose di talento<br />

spropositata rispetto alle media<br />

su uno-due-tre giocatori non<br />

c’è costanza di allenamento o<br />

altro fattore che possa loro impedire<br />

di primeggiare. Certo a<br />

uno come Gasquet, per dire, il<br />

DI PIERO VALESIO<br />

Martina Hingis, Monica Seles premiata con la Racchetta d’Oro 2011 al Foro Italico, Serena Williams<br />

talento non manca,<br />

ma oltre a crescere<br />

come colpitori di palla<br />

bisogna essere in<br />

grado anche di crescere<br />

come persone<br />

e questo training può<br />

durare anche a lungo.<br />

Il movimento tennistico<br />

francese ha costruito<br />

in questi anni un<br />

humus talmente produttivo<br />

che i grandi<br />

risultati non potranno<br />

non arrivare, appena<br />

se ne creeranno le<br />

condizioni. Ritenerlo<br />

fallimentare perché non vince in<br />

Davis e negli Slam è un’accusa<br />

infondata e, ci consenta la corte,<br />

velata d’invidia.<br />

LA SENTENZA<br />

Francia assolta per insufficienza<br />

di prove. Perché non possiamo<br />

non considerare che i francesi<br />

sono sì tanti, ma si sono trovati<br />

di fronte in questi anni un fiorire<br />

di talenti eccelsi in altre parti<br />

<strong>del</strong> pianeta che fa da muro<br />

invalicabile alle loro speranze.<br />

D’altro canto non si può però<br />

asserire con certezza che se i<br />

vari Djokovic&C. non monopolizzassero<br />

il circuito sarebbero<br />

Tsonga & C. a dominare.<br />

La sensazione è che manchi da<br />

parti dei succitati transalpini<br />

sempre qualcosa, che difettino<br />

nell’impresa eroica (perfino<br />

Mahut è uscito sconfitto l’anno<br />

scorso dalla sua partita <strong>del</strong>le<br />

vita, quella più lunga di sempre<br />

contro Isner a Wimbledon) capace<br />

di far ascendere l’intero<br />

movimento a livello di assoluta<br />

eccellenza. S’impegnino, i figlioli<br />

perché la grandeur è ancora<br />

lontana.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!