Le armi di Benvenuto Cellini - Circolo Culturale Armigeri del Piave
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Di PUGNALETTI TURCHESCHI il <strong>Cellini</strong> parla a lungo: “In questo tempo<br />
(1524-1527) mi capitò certi piccoli PUGNALETTI TURCHESCHI, ed era <strong>di</strong><br />
ferro il manico siccome la lama <strong>del</strong> pugnale; ancora la guaina era <strong>di</strong> ferro similmente.<br />
Queste <strong>di</strong>tte cose erano intagliate per virtù <strong>di</strong> ferri molti bellissimi<br />
fogliami alla turchesca, e pulitissimamente commessi d’oro: la qual cosa m’incitò<br />
grandemente a desiderio <strong>di</strong> prov<strong>armi</strong> ancora ad affatic<strong>armi</strong> in quella professione<br />
tanta <strong>di</strong>versa dall’altre; e veduto ch’ella benissimo mi riusciva, ne feci<br />
PARECCHIE OPERE”.<br />
Difficile capire se tali pugnali turcheschi fossero <strong>di</strong> foggia davvero turca<br />
(yatagan) o più genericamente orientale, magari con il taglio nella parte convessa.<br />
Il <strong>Cellini</strong> realizzò comunque pugnali <strong>di</strong> stile turco (inteso forse come<br />
“orientale”) e quin<strong>di</strong> esiste una concreta possibilità che da qualche parte sopravviva<br />
almeno uno YATAGAN DI CELLINI autentico al 100%.<br />
Se una ricerca nel settore <strong>del</strong>l’arte dovesse/potesse portare ad una conclusione<br />
certa e definitiva, mi sarei de<strong>di</strong>cato forse ad altro passatempo: il bello è<br />
proprio che ogni approfon<strong>di</strong>mento permette <strong>di</strong> cancellare false certezze, suscitando<br />
contemporaneamente nuovi spunti per ulteriori ricerche su possibilità<br />
sempre ventilate e sempre da verificare.<br />
Non mancano i riferimenti alle <strong>armi</strong> in asta: ARME IN ASTA sono genericamente<br />
definite in tre occasioni <strong>di</strong>verse, ma altrove specifica i vari tipi, quali<br />
un GIANNETTONE (acquistato a Ferrara), ISPIEDE, LANCIA, PARTIGIA-<br />
NA, PARTIGIANONE, PICCA, SPUNTONE, ZAGAGLIA e ZAGA-<br />
GLIETTA.<br />
Da notare che nel commento <strong>del</strong>la Vita curato da G. Edoardo Mottini per<br />
la Mondadori (ed. 1931), ZAGAGLIETTA in<strong>di</strong>cherebbe un “bastone ferrato”.<br />
Si parla <strong>di</strong> BALESTRATA (colpo tirato con una balestra), <strong>di</strong> CERBOT-<br />
TANA, <strong>di</strong> FROMBOLE, <strong>di</strong> NOCE DI BALESTRE.<br />
Sono citate alcune parti d’arma, quali il POMO <strong>di</strong> spada, il FODERO, la<br />
GUAINA, il PUNTALE.<br />
Non sarà inutile rilevare che per PUNTALE il <strong>Cellini</strong> intende proprio la<br />
protezione metallica <strong>del</strong> fodero <strong>del</strong> pugnale, così come è attualmente accettato<br />
nel moderno lessico <strong>di</strong> catalogazione. Ma in tutti i musei archeologici italiani<br />
si definisce PUNTALE il CALZUOLO <strong>del</strong>le <strong>armi</strong> in asta.<br />
Per le <strong>armi</strong> <strong>di</strong>fensive abbiamo la CAMICIA DI MAGLIA, la MAGLIA, il<br />
GIACO e il GIACO DI MAGLIA.<br />
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