18.06.2013 Views

Marzo 2010 Numero - Anaci

Marzo 2010 Numero - Anaci

Marzo 2010 Numero - Anaci

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ve pompe, valvole termostatiche,<br />

adeguamento camino, ecc.. hanno<br />

positive implicazioni, mentre altri<br />

interventi devono essere necessariamente<br />

coniugati e coordinati<br />

con il contesto del preesistente<br />

sistema – edificio impianto, perché<br />

altrimenti si rischia di fare<br />

interventi illusori e spese a vuoto.<br />

Ad esempio, può essere pleonastico<br />

ritenere di perseguire risultato<br />

di risparmio in un edificio<br />

che presenta pareti termicamente<br />

, attraverso la installazione<br />

di ripartitori per le spese<br />

di riscaldamento tra condomini,<br />

senza preventivo intervento di<br />

miglioria della resistenza e della<br />

inerzia termica del volume edilizio<br />

riscaldato.<br />

I ripartitori non incidono nel<br />

calcolo del miglioramento<br />

dell’indice di prestazione<br />

energetica Ep<br />

I parametri che concorrono al<br />

miglioramento della prestazione<br />

energetica di un sistema edificio-<br />

impianto sono il coefficiente<br />

globale di trasmissione termica<br />

dell’involucro HT, ed il rendimento<br />

globale medio stagionale ηg. Il<br />

coefficiente HT dipende dalla resistenza<br />

(o trasmittanza) termica<br />

delle pareti e dalle superfici delle<br />

stesse, mentre il rendimento ηg è<br />

dato dal prodotto tra il rendimento<br />

di generazione, di distribuzione,<br />

termoregolazione ed emissione.<br />

Tutti questi parametri sono migliorabili<br />

ma non comprendono<br />

un .<br />

Sostengono alcuni che l’installazione<br />

di tali dispositivi dovrebbe<br />

incentivare i singoli condomini a<br />

i corpi scaldanti<br />

sulla base di proprie esigenze,<br />

Problemi della sicurezza<br />

ottenendo cosi singolo riscontro<br />

economico; gli assertori di questa<br />

“tesi”, dimenticano comunque<br />

che la funzione di termoregolazione<br />

locale viene già svolta<br />

dalle valvole termostatiche che<br />

pure vengono installate (vedasi<br />

interventi soggetti a detrazione<br />

fiscale 55%) in concomitanza con<br />

la sostituzione del generatore di<br />

calore. Le valvole termostatiche<br />

infatti, regolano automaticamente<br />

l’emissione del calore del radiatore<br />

su cui sono installate, aprendo<br />

o chiudendo la portata dell’acqua<br />

attraverso il radiatore stesso.<br />

Mentre è abbastanza attendibile<br />

ritenere che attraverso le suddette<br />

valvole, possa ottenersi una riduzione<br />

dei consumi intorno al 5%,<br />

appare ininfluente l’incidenza dei<br />

ripartitori sull’indice di prestazione<br />

energetica Ep, calcolato secondo<br />

l’algoritmo di norma come<br />

sopra indicato.<br />

La legislazione pregressa in<br />

materia di <br />

è riferita a nuove costruzioni<br />

E’pur vero che nella legislazione<br />

pregressa in materia di risparmio<br />

energetico, è già previsto l’intervento<br />

di <br />

mediante installazione di per singolo appartamento,<br />

ma chi ha vissuto<br />

le vicissitudini legislative, normative,<br />

sa bene che l’intervento è<br />

auspicabile ed è fattibile nei casi<br />

di nuove costruzioni e/o in caso<br />

di ristrutturazione complessiva<br />

edilizia ed impiantistica, mentre<br />

per gli edifici – impianti esistenti<br />

dove si realizza solo sostituzione<br />

del generatore (che già comporta<br />

effettivi benefici), pur associata a<br />

messa a punto dell’impianto (valvole<br />

termostatiche, pompe con<br />

inverter, ecc..) la installazione<br />

l’amministratore<br />

dei non è possibile e<br />

quella dei ripartitori presenta problematiche<br />

tecniche che devono<br />

essere analizzate caso per caso, e<br />

non è sempre di sicuro vantaggio.<br />

Quindi non si comprende la generica<br />

prescrizione a favore della<br />

, e tanto meno<br />

quella riferita ai .<br />

negli edifici esistenti, che purtroppo<br />

non hanno termica,<br />

anzi spesso sono un .<br />

Condizioni, impedimenti e<br />

limiti installativi dei ripartitori<br />

I dispositivi di cui trattasi danno<br />

una valutazione di carattere ponderale<br />

e non assoluta del servizio;<br />

la loro installazione non è sempre<br />

fattibile e conveniente: bisogna<br />

analizzare le specifiche situazioni,<br />

ovvero, caso per caso. Essi<br />

presentano lo svantaggio di poter<br />

essere facilmente manomessi, dato<br />

che la sonda interna, per ovvie<br />

ragioni di montaggio, è accessibile<br />

al singolo che con semplici<br />

artifici, può modificare a suo<br />

vantaggio la risposta. Evenienza<br />

questa, che può diventare invitante<br />

negli appartamenti <br />

rispetto agli appartamenti estremi<br />

e/o di confine per le dispersioni<br />

termiche: appartamenti con più<br />

pareti attestate verso l’esterno,<br />

appartamenti sovrastanti a piani<br />

scantinati o sovrastanti a sottotetti,<br />

ecc…. che pure, garantendo le<br />

temperature di norma, contribuiscono<br />

a stabilire il regime termico<br />

generale. Inoltre, se l’edificio non<br />

è adeguatamente dal<br />

punto di vista termico, e si presenta<br />

con l’andamento<br />

(spegnimento – accensione)<br />

dell’impianto, possono assumere<br />

rilevanza altre adduzioni interne<br />

di calore (computer, forni cucine,<br />

ecc…), oltre a quelle provenienti<br />

41

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!