Marzo 2010 Numero - Anaci
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diatori, pannelli, ecc…), posta al<br />
suo interno, che eroga calore in<br />
modo costante. La temperatura<br />
dell’aria all’interno del locale và<br />
gradatamente aumentando e, in<br />
un primo tempo, definito primo<br />
periodo di avviamento, le pareti<br />
che costituiscono l’involucro del<br />
locale, assorbono calore solo per<br />
riscaldare progressivamente (ma<br />
in modo apprezzabile) i loro vari<br />
strati dall’interno verso l’esterno.<br />
Quando la temperatura della faccia<br />
esterna di una parete, comincia<br />
a diventare maggiore della temperatura<br />
esterna, inizia il secondo<br />
periodo di avviamento e le pareti,<br />
oltre ad immagazzinare una parte<br />
del calore a loro ceduto dall’ambiente<br />
interno, iniziano a trasmettere<br />
calore all’esterno. La parte di<br />
calore cosi trasmesso (kcal / h o<br />
W) aumenta all’aumentare della<br />
temperatura interna del locale<br />
fino a che si arriva al momento<br />
in cui il calore trasmesso dalle<br />
pareti all’esterno uguaglia quello<br />
fornito dalle sorgenti installate<br />
40<br />
Problemi della sicurezza<br />
all’interno del locale. Da questo<br />
momento, le temperature dei vari<br />
punti dell’ambiente e delle pareti<br />
rimangono invariate nel tempo<br />
e inizia la cosiddetta fase di regime.<br />
Bisogna precisare che per<br />
tutta la fase di avviamento (primo<br />
periodo e secondo periodo) il calore<br />
fornito, oltre a riscaldare le<br />
pareti, va ad aumentare anche la<br />
temperatura di tutti i corpi <br />
dai radiatori come ad esempio<br />
mobili, suppellettili, tappeti, aria<br />
di rinnovo, ecc… Dato che il riscaldamento<br />
funziona per 14 ore<br />
al giorno, se le pareti non hanno<br />
adeguata , queste si riscaldano<br />
superficialmente e si raffreddano<br />
subitaneamente dopo lo<br />
spegnimento dell’impianto. Evidentemente,<br />
ogni sistema è soggetto ad un<br />
particolare equilibrio termico e<br />
quando l’inerzia è relativamente<br />
bassa la chiusura di erogazione<br />
di calore in un locale e/o appartamento<br />
può creare squilibrio del<br />
regime termico complessivo.<br />
l’amministratore<br />
La temperatura di parete<br />
deve essere compatibile con il<br />
benessere degli occupanti<br />
Non bisogna neanche trascurare<br />
l’importanza della <br />
di parete che può essere raggiunta<br />
a regime, perché le condizioni<br />
di benessere dipendono molto da<br />
questo fattore.<br />
Pur escludendo temperature basse<br />
e quindi formazione di muffe e<br />
condense superficiali, che generalmente<br />
si formano quando la<br />
temperatura di parete è compresa<br />
tra 16 ° C e 14 °C, si deve riportare<br />
che temperature di parete<br />
intorno a 17°C – 18°C, costituiscono<br />
discomfort in quanto contribuiscono<br />
al ristabilimento di bassa<br />
temperatura operante che, assieme<br />
al valore di umidità (o di secchezza)<br />
dell’aria ambiente, è il vero<br />
indice di benessere delle persone<br />
in un ambiente riscaldato.<br />
E’chiaro che alcune <br />
impiantistiche, come a esempio<br />
la sostituzione del generatore<br />
di calore, l’installazione di nuo