Marzo 2010 Numero - Anaci
Marzo 2010 Numero - Anaci
Marzo 2010 Numero - Anaci
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
la sanzione non può essere comunque<br />
inferiore a euro 2.000.<br />
Detta sostituzione non è ammessa<br />
quando il reato ha avuto un<br />
contributo causale nel verificarsi<br />
di un infortunio sul lavoro da cui<br />
sia derivata la morte ovvero una<br />
lesione personale che abbia comportato<br />
l’incapacità di attendere<br />
alle ordinarie occupazioni per<br />
un periodo superiore a quaranta<br />
giorni.<br />
Il reato si estingue, decorsi tre<br />
anni dal passaggio in giudicato<br />
della sentenza che ha operato la<br />
sostituzione, a condizione che<br />
l’imputato non abbia commesso<br />
ulteriori reati previsti dall’art.<br />
589, secondo comma, c.p. (omicidi<br />
colposi commessi con violazione<br />
delle norme di prevenzione<br />
degli infortuni sul lavoro) e<br />
dall’art. 590, terzo comma, c.p.<br />
(infortuni commessi con violazione<br />
delle norme di prevenzione<br />
degli infortuni sul lavoro).<br />
Anche in questo caso viene premiata<br />
l’avvenuta regolarizzazione<br />
delle situazioni pericolose in<br />
fase dibattimentale su richiesta<br />
dell’imputato al giudice, con<br />
l’esclusione dei casi più gravi<br />
che impediscono l’eliminazione<br />
o la rimozione delle cause lesive<br />
o pericolose del reato.<br />
- L’estinzione agevolata degli<br />
illeciti amministrativi a seguito<br />
di regolarizzazione ed il potere<br />
di disposizione.<br />
Sempre al fine di ottenere l’effettiva<br />
messa in sicurezza delle<br />
situazioni pericolose il d.lvo n.<br />
106/2009 prevede le seguenti<br />
norme.<br />
L’art. 301 bis per il quale, in<br />
tutti i casi di inosservanza degli<br />
obblighi puniti con sanzione<br />
pecuniaria amministrativa,<br />
il trasgressore, al fine di estinguere<br />
l’illecito amministrativo,<br />
Problemi della sicurezza<br />
è ammesso al pagamento di una<br />
somma pari alla misura minima<br />
prevista dalla legge qualora<br />
provveda a regolarizzare la<br />
propria posizione non oltre il<br />
termine assegnato dall’organo di<br />
vigilanza mediante il verbale di<br />
primo accesso ispettivo.<br />
L’art. 302 – bis afferma che gli<br />
organi di vigilanza impartiscono<br />
disposizioni esecutive ai fini<br />
dell’applicazione delle norme<br />
tecniche e della buona prassi,<br />
laddove volontariamente adottate<br />
dal datore di lavoro e da questi<br />
espressamente richiamate in<br />
sede ispettiva, qualora ne riscontrino<br />
la non corretta adozione e<br />
salvo che il fatto non costituisca<br />
reato. Avverso tali prescrizioni<br />
è ammesso il ricorso gerarchico,<br />
entro trenta giorni, con eventuale<br />
richiesta di sospensione dell’esecutività,<br />
all’autorità gerarchicamente<br />
sovraordinata.<br />
Tale prescrizione è un ordine legalmente<br />
dato dall’Autorità per<br />
ragioni di sicurezza pubblica o<br />
d’igiene e la sua trasgressione è<br />
punibile ai sensi dell’art. 650 c.p.<br />
con l’arresto fino a tre mesi o<br />
con l’ammenda fino ad euro 206.<br />
Il sistema della disposizione poi<br />
è espressamente vietato nella<br />
materia penale delle contravvenzioni<br />
sul lavoro dall’art. 25 del<br />
d.lvo n. 758/1994 che afferma:<br />
“per le contravvenzioni non si<br />
applicano le norme vigenti in<br />
materia di diffida e di disposizione”.<br />
Notasi che l’art. 1 della legge<br />
n. 317 del 21/6/1986 (attuazione<br />
della direttiva n. 83/189/CEE<br />
relativa alla procedura d’informazione<br />
nel settore delle norme<br />
e delle regolamentazioni definisce:<br />
- “norma: una specifica tecnica<br />
approvata da un organismo riconosciuti<br />
ed abilitato ad emanare<br />
atti di normalizzazione, la cui<br />
l’amministratore<br />
osservanza non sia obbligatoria<br />
ed appartenente ad una delle<br />
categorie: norme internazionali,<br />
norme europee, norme nazionali.”<br />
- “regola tecnica: una delle specifiche<br />
tecniche o uno degli altri<br />
requisiti la cui osservanza è obbligatoria<br />
per la commercializzazione<br />
o l’utilizzazione di un<br />
prodotto sul territorio nazionale<br />
e le disposizioni legislative, regolamentari<br />
ed amministrative<br />
degli Stati membri intese a vietare<br />
la fabbricazione, la commercializzazione<br />
o l’utilizzazione di<br />
un prodotto.<br />
L ‘art. 69, primo comma lettera<br />
a), del d.lvo n. 81/2008 (novellato<br />
dal d.lvo n. 106/2009)<br />
definisce attrezzatura di lavoro:<br />
“qualsiasi macchina, apparecchio,<br />
utensile o impianto, inteso<br />
come il complesso di macchine,<br />
attrezzature e componenti necessari<br />
all’attuazione di un processo<br />
produttivo, destinato ad essere<br />
usato durante il lavoro.”<br />
L’art. 71, primo comma, del<br />
d.lvo n. 81/2008 afferma che il<br />
datore di lavoro mette a disposizione<br />
dei lavoratori attrezzature<br />
conformi ai requisiti previsti<br />
dall’art. 70, idonee ai fini della<br />
salute e sicurezza e adeguate al<br />
lavoro da svolgere o adattate<br />
a tali scopi che devono essere<br />
utilizzate conformemente alle<br />
disposizioni legislative id recepimento<br />
delle direttive comunitarie.<br />
L’innovazione contemplata<br />
dall’art. 302 bis è di rendere immediatamente<br />
cogenti le norme<br />
di buona tecnica in materia di<br />
apparecchiature e di sicurezza<br />
sul lavoro e di tutela del lavoratore<br />
e precipuamente quelle contemplate<br />
a titolo esemplificativo<br />
dai seguenti testi normativi che<br />
hanno attuato nel nostro ordinamento<br />
direttive europee:<br />
37