Marzo 2010 Numero - Anaci

dal presente decreto e delle agevolazioni fi scali
previste dalla legge
Sarà possibile adoprare anche forme
telematiche.
Gli atti ed i provvedimenti relativi al
procedimento di mediazione sono esenti
dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa
o diritto.
Inoltre, chi verserà la indennità dovuta al
mediatore potrà fruire di una detrazione di imposta
sino a € 500,00.
La legge ha previsto che le parti possano
ricorrere volontariamente alla mediazione, anche
nei casi nei quali non vi sia particolare obbligo.
Inoltre, potrà essere lo stesso Giudice ad
indicare tale strada, allorché ritenga che la natura
della controversia e delle questioni lo suggerisca.
Ancora più interessante appare la mediazione,
che è defi nita espressamente come obbligatoria,
perché il suo mancato esperimento renderà
improcedibile la causa nelle seguenti materie:
- condominio;
- diritti reali;
- divisione;
- successioni ereditarie;
- patti di famiglia;
- locazione;
- comodato;
- affitto di aziende;
- risarcimento del danno derivante dalla
circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità
medica e da diffamazione con
il mezzo della stampa o altro mezzo di
pubblicità;
- contratti assicurativi, bancari e finanziari;
Per allontanare preoccupazioni infondate, si precisa
che il tentativo di mediazione non è obbligatorio:
a) nei procedimenti per ingiunzione, inclusa
l’opposizione, fino alla pronuncia sulle
istanze di concessione e sospensione della
provvisoria esecuzione;
b) nei procedimenti per convalida di licenza
o sfratto, fino al mutamento del rito di cui
all’articolo 667 del codice di procedura
civile;
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Osservatorio del diritto
l’amministratore
c) nei procedimenti possessori, fino alla pronuncia
dei provvedimenti di cui all’articolo
703, terzo comma, del codice di procedura
civile;
d) nei procedimenti di opposizione o incidentali
di cognizione relativi all’esecuzione
forzata;
e) nei procedimenti in camera di consiglio;
f) nell’azione civile esercitata nel processo
penale;
g) per le istanze cautelari (esempio, ricorso ex
art. 700 cpc.
Il procedimento di mediazione deve durare quattro
mesi e quindi non costituirà seria barriera per la
effettiva instaurazione del procedimento contenzioso.
Il verbale di conciliazione, costituirà titolo esecutivo
dopo essere stato omologato con decreto del
Presidente del Tribunale, nel cui circondario ha
sede l’organismo abilitato.
Risulterà importante anche il verbale dal quale
risulti il tentativo risulti vano.
Infatti, in tal caso, il mediatore darà atto non soltanto
delle ragioni del mancato accordo ma anche
della sua proposta conciliatoria.
Come si è detto, se la decisione che chiuderà la
causa avanti al Magistrato avrà contenuto che corrisponda
integralmente alla proposta del mediatore
chi aveva rifiutato tale indicazione non avrà diritto
alla rifusione delle spese neppure se avrà vinto la
causa.
In caso di lite temeraria chi abbia rifiutato la proposta
del mediatore potrà essere condannato ad
una multa di importo pari al contributo unificato
necessario per la iscrizione a ruolo.
Poiché le impugnazioni di delibera assembleare
devono essere proposte nel termine perentorio
di trenta giorni ai sensi dell’articolo 1137 c.c., si
deve ricordare che dal momento della comunicazione
alle altre parti, la domanda di mediazione
produce sulla prescrizione gli effetti della domanda
giudiziale.
Dalla stessa data, la domanda di mediazione impedisce
anche la decadenza per una sola volta,
ma se il tentativo fallisce la domanda giudiziale
deve essere proposta entro il medesimo termine di
decadenza, decorrente dal deposito del verbale di
mancato accordo.