dicembre 2011 - Comune di Brescia

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2 Periodico di Informazione della Circoscrizione NORD di Brescia N° 6 - Dicembre 2011 San Gaudenzio, Vescovo di Brescia La Parrocchia di Mompiano, dedicata all’omonimo santo, ha ricordato, attraverso un concerto e con l’inaugurazione e benedizione di un busto e dell’immagine del Santo, i 1600 anni dalla morte di questo santo poco conosciuto dai bresciani. Seguendo la tradizione che assegna a S. Gaudenzio l’anno 360 per la nascita e il 411 per la morte, nell’anno di grazia 2011 ricorre il 16° centenario della morte del venerato vescovo bresciano. San Gaudenzio occupa l’ottavo posto nell’elenco storico dei vescovi di Brescia e viene subito dopo San Filastrio, al quale era molto legato per la stima grande e per la collaborazione pastorale. Questi due santi formano una coppia di grande prestigio nei tempi dell’avvìo della comunità cristiana a Brescia. Non sappiamo niente delle primissime origini del cristianesimo in Brescia, ma sappiamo che nel IV secolo la comunità esiste con una sua consistenza, tanto da essere dotata di un vescovo, e verso il 380 la sua solidità si fa particolarmente apprezzabile per l’azione indefessa di un vescovo santo e colto come Filastrio (il nome lo dice di origine greca), coadiuvato da un prete di uguali virtù come Gaudenzio, che era di origine bresciana (nato a Brescia o a Toscolano, come suggerisce don Giuseppe Brunati, un prete gardesano del primo Ottocento che gli ha dedicato ricerche rigorose e convincenti), e ne prolunga l’opera con non minore slancio e autorevolezza. L’ordinazione vescovile L’ordinazione a vescovo di Brescia si colloca intorno all’anno 390 e avviene con una vicenda che mons. Paolo Guerrini ricostruisce in forma drammatica. Gaudenzio era dominato da una grande passione spirituale e intellettuale per lo studio e l’assimilazione della Sacra Scrittura. Mosso da questo interesse nel 386 intraprende un pellegrinaggio verso la Terra Santa e la Cappadocia (allora nell’Asia minore, oggi nella parte centrooccidentale della Turchia). Facilitato dalla sua piena conoscenza della lingua greca, frequenta monasteri quali luoghi di intensa preghiera e di elevante conversazione teologica e spirituale. È il suo mondo ideale, ricco di tradizioni di martirio e di confessione cristiana. Ma a turbare questa oasi di pace spirituale arriva da Brescia una delegazione che gli reca la notizia della morte dell’amatissimo vescovo Filastrio e, congiuntamente e conseguentemente, della volontà del popolo bresciano (laici e preti), di S. Ambrogio e degli altri vescovi confinanti che lo elegge nuovo vescovo di Brescia. Gaudenzio rifiuta; non si sente all’altezza, si considera troppo giovane (aveva sui trent’anni) per un compito di tanta responsabilità. La delegazione ritorna con le pive nel sacco. Quando S. Ambrogio apprende la sgradita notizia del rifiuto invia nuovamente la delegazione con lettere sue e dei vescovi confinanti dirette ai vescovi di Palestina e Cappadocia perchè neghino a Gaudenzio la Comunione se insiste nel rifiuto. Non ha scelta e ritorna. La consacrazione a vescovo avviene nella basilica di Brescia ed è presieduta dal “nostro comune Padre Ambrogio” - come si esprime Gaudenzio nella breve introduzione – al quale tocca il gradito compito di tenere il discorso ufficiale. Nel breve discorso introduttivo Gaudenzio spende molte parole per giustificare il rifiuto opposto a suo tempo: si sentiva “nè degno di merito, né sufficiente per l’età, né maturo per dottrina”. Paragona il suo intervento a una piccola rugiada, mentre gli astanti devono prepararsi al discorso di Ambrogio che, ispirato dallo Spirito Santo, sarà come un fiume di acqua viva scaturente dal suo seno. Il rapporto di profonda amicizia e stima che legava i due santi è documentato anche da un altro episodio. Essendosi Gaudenzio recato a Milano, Ambrogio lo costrinse a tenere due omelie, delle quali ci rimane il teso della seconda, vertente sugli apostoli Pietro e Paolo. La costruzione della chiesa “Concilium Sanctorum” i n o s t r i l u o g h i la n o s t r a s t o r i a Quadro di Piero Casari raffigurante S. Gaudenzio Un fatto di rilievo nell’azione pastorale di S. Gaudenzio è costituito dalla edificazione di una chiesa fuori le mura nella parte occidentale della città che aveva conosciuto una notevole espansione edilizia, ma era sguarnita di chiesa. Gaudenzio provvide alla bisogna. La nuova chiesa fu consacrata negli anni 400-402 e intitolata Concilium Sanctorum. Un titolo originalissimo, geniale, e con una motivazione pienamente adeguata. In quella chiesa egli collocò reliquie di una cinquantina di martiri e di confessori, con il nucleo centrale dei quaranta martiri di Sebaste, le cui reliquie gli erano state donate dalle nipoti di San Basilio, che dirigevano un monastero femminile, al tempo del suo pellegrinaggio in Cappadocia. Le aveva portate con sé, gelosamente custodite negli anni ed ora le esponeva alla pubblica venerazione dei fedeli esaltandone la presenza con la dedicazione della chiesa. Quel titolo aveva una valenza personalissima, perchè riportava immediatamente al viaggio orientale di Gaudenzio, al suo desiderio di sentire l’abbraccio universale della Chiesa, percepita come una costante riunione di santi (San Paolo chiamava “santi” tutti i fedeli), sia la Chiesa nella sua universalità, sia la Chiesa delle singole comunità cristiane. Quella chiesa-edificio è andata distrutta e la nuova chiesa ricostruita nell’ottavo secolo fu dedicata a San Giovanni Evangelista, le cui reliquie erano già comprese nel Concilium Sanctorum, insieme a quelle degli apostoli Andrea e Tommaso e dell’evangelista Luca. Anche S. Gaudenzio fu sepolto lì. Di nuovo ricostruita nel Quattrocento, mantenne la dedicazione all’evangelista Giovanni e fu attorniata da un chiostro. Resa particolarmente preziosa dall’altare laterale del SS. Sacramento completamente abbellito da dipinti del Moretto e del Romanino, ha dato il nome alla strada che la fronteggia: Contrada San Giovanni. Quando nel 1967 la nuova chiesa di Mompiano, su suggerimento di Paolo VI, si pensò di intitolarla a S. Gaudenzio, una piccolissima reliquia del venerato vescovo fu asportata dalla chiesa di S. Giovanni e collocata nell’altare della nuova chiesa. La delegazione a Costantinopoli e il mancato concilio di Tessalonica La fama del santo e colto vescovo bresciano andava oltre il pur ampio territorio della Valle Padana. Quando nel 405 il Patriarca di Costantinopoli Giovanni Crisostomo venne esiliato per le mene dell’imperatrice Eudossia, moglie dell’imperatore Arcadio, la chiesa di Roma reagì. Papa Innocenzo I, col conforto di un concilio Romano da lui convocato, nel 406 invia a Costantinopoli una delegazione formata da cinque vescovi e due preti con lettere del Papa, dell’imperatore d’Occidente Ono- a cura di Giorgio Tinti rio, di Venerio vescovo di Milano e di Cromazio di Aquileia intese a sollecitare Arcadio a convocare un concilio a Tessalonica per restituire al Crisostomo la sua sede vescovile. Della delegazione fa parte anche il vescovo di Brescia, che poteva muoversi nella capitale orientale con disinvoltura avendo piena conoscenza del greco, avendo già confidenza con quel territorio orientale in seguito al suo pellegrinaggio, ed essendo stimatissimo amico personale del Patriarca spodestato, conosciuto con molta probabilità ad Antiochia, così come deve avere conosciuto a Gerusalemme la santa vergine Silvia sorella di Rufino prefetto di Oriente e, a Betlemme, San Girolamo impegnatissimo nella storica impresa di tradurre in latino la Bibbia, straordinaria fatica consegnata alla storia col nome di Vulgata. Il compito della delegazione è ferocemente contrastato dall’imperatrice. Giunta ad Atene la delegazione viene sequestrata, non raggiunge né Tessalonica né Costantinopoli, subisce minacce, angherie, mortificazioni e violenze di ogni sorta. Viene anche tentata con l’offerta di una grossa somma di denaro. Niente da fare. I sette delegati erano stati scelti bene: furono tutti compatti nella resistenza. I sequestratori dovettero fracassare la mano del delegato che teneva in pugno i documenti da recapitare all’imperatore Arcadio. Privata dei documenti la delegazione si trovò ridotta all’impotenza e si decise per il ritorno, non facile. Giovanni Crisostomo, reintegrato nella sua sede patriarcale, ringraziò tutti i delegati con una lettera circolare, ma più tardi inviò a Gaudenzio una lettera personale che figura autorevolmente tra i pochi documenti di altri che parlano di lui. Fonti e studi La Patrologia Latina del Migne offre agli studiosi i testi latini integrali: 21 omelie e una lettera a Benevolo, eminente cittadino e cristiano della Brescia del tempo. Ma prima della raccolta dello studioso francese tutti gli scritti erano stati pubblicati, a cura del dotto canonico bresciano Paolo Gagliardi, a Padova nel 1720 e, in seconda edizione, nel 1738. Lo studioso austriaco A. Glueck nel 1936 ne ha offerto l’edizione critica. Dagli scritti di Gaudenzio, di sicura autenticità, si ricavano validi elementi per la sua biografia e per delineare la sua personalità. Don Mariotti, parroco di Prestine, in occasione del XV centenario della morte, ha offerto al più vasto pubblico la traduzione italiana integrale, preceduta da una lunga introduzione. Mons. Paolo Guerrini vi ha dedicato illuminanti pagine. Alfredo Brontesi ha compiuto uno studio analitico su San Gaudenzio cultore della Sacra Scrittura (1962), mentre sul Bollettino della Parrocchia dell’aprile 1967 ha curato una breve, densissima sintesi. Altro studio analitico sui Trattati pasquali di S. Gaudenzio si deve a giacomo Franceschini nel 1988. È dell’anno successivo una agile presentazione sintetica in una trentina di pagine ad opera di don Fausto Balestrini attento a delineare anche il quadro di contesto storico. Battista Orizio Consigliere della Circoscrizione Nord Proverbi Bresciani Chi laura l’ga ‘na camisa e chi fa negòt i ga ‘na dò. A dì dè sé tè fét amici, a dì la verità tè fét nemici. Chi lòntà ìl se va a maridà, o l’embròia o i la ‘mbroièrà. L-è la matina che porta aànti ‘l dè. Èl calt e ‘l nèt i l’ha a’ i poarècc.
Il progetto ideato dal Comune di Brescia, denominato “A scuola con pedibus e bicibus”, ha trovato terreno fertile in quel di Mompiano. Infatti, grazie al notevole impegno organizzativo profuso dalla sempre attiva “Associazione Bimbo Chiama Bimbo” si sono inaugurate, in data 19 settembre u.s., ben quattro “linee” di percorso pedonale che partendo da vari punti del quartiere, con fermate intermedie, raggiungono il plesso scolastico elementare C.Arici/Valdadige. Non a caso si è detto di notevole impegno: basti pensare solamente che sono una cinquantina i famigliari coinvolti nell’accompagnamento dei bambini, suddivisi in turni giornalieri di otto persone adulte (due per ogni percorso) più altre due che rimangono “in reperibilità” all’occorrenza. Le quattro ”linee” vengono individuate e distinte da un diverso colore: - Percorso blu (da Via Fermi a Via Boccacci) utilizzata giornalmente da circa 20 bambini - Percorso giallo (da Via Schivardi a Via Boccacci) ) utilizzata giornalmente da circa 15 bambini - Percorso rosso (da Via Bligny a Via Boccacci) ) utilizzata giornalmente da circa 25 bambini - Percorso bianco (da Via Montedenno a Via Boccacci) ) utilizzata giornalmente da circa 20 bambini In sostanza una buona frequenza di piccoli utilizzatori, mediamente una ottantina al giorno, a fronte di un centinaio di iscritti: quest’ultimo, per altro, è un dato destinato ad aumentare stante un sempre maggior interesse all’iniziativa da parte dei genitori. Per ora il “servizio” funziona solo all’andata nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì con partenza alle ore 8,05, nonché il martedì e giovedì con partenza alle ore 7,35. Viene garantito il suo funzionamento sino alla interruzione scolastica delle prossime festività Natalizie, anche se l’organizzazione messa in campo dalla “Associazione Bimbo Chiama Bimbo” è già alacremente al lavoro per poterlo prorogare sino alla chiusura dell’anno scolastico 2011/2012. Così come sono allo studio anche un’eventuale “servizio” per il ritorno degli scolari da scuola a casa e l’attivazione di una quinta linea (dal Villaggio Montini a Via Boccacci). Durante il tragitto gli scolari sono resi visibili da pettorine gialle e cappellini diversamente colorati in ordine alla “linea” percorsa, oltre ché forniti d apposite mantelline in caso di maltempo: gli accompagnatori sono anch’essi dotati di pettorina, utilizzano una paletta segnaletica per tutte le necessità del percorso e si curano di indicare la presenza del singolo bambino su apposito registro dedicato. Quanto sopra può essere considerato solo la cronaca dell’iniziativa: ben più importante è ricordare quali sono le finalità e gli obiettivi del progetto. Ovverosia l’opportunità educativa che permette ai bambini, camminando per strada, di imparare le prime nozioni di educazione stradale, di conoscere e sapersi orientare nel proprio quartiere, di rispettare l’ambiente rapportandosi ad Periodico di Informazione della Circoscrizione NORD di Brescia N° 6 - Dicembre 2011 Commissione attività promozionali: riflessioni e programmi È passata l’estate ed è tempo di riflessioni e ringraziamenti. La Circoscrizione, nonostante il taglio dei fondi imposto dall’amministrazione , è ancora una volta riuscita a regalare durante l’estate preziosi momenti di svago . Le attività sono state molteplici e svariate. Al Parco Castelli abbiamo programmato il festival dei balli etnici, attività sportive , la festa delle associazioni di Mompiano , la festa del canile di Orzinuovi, concerti, commedie e tanto cinema all’aperto che è sempre molto richiesto e apprezzato. Nei quartieri sono stati organizzati pranzi ed anguriate di Ferragosto che hanno portato serenità e allegria; Campo Marte ha dato sfogo alle esigenze di verde e di relax anche di parecchi abitanti del centro cittadino e ha vissuto momenti di grande festa ed entusiasmo nelle giornate dedicate ai bambini più piccoli ; è stata una nota lieta vedere che anche il Parco Jan Palach (Parco Tommaseo) sta riscuotendo un sempre maggiore gradimento da parte dei cittadini ed ha svolto un ruolo non da comprimario , ma da protagonista con alcune iniziative molto partecipate come quella della giornata della memoria delle vittime della strada e l’iniziativa denominata “IL BARATTO” (scambio gratuito di libri) che si è tenuta in ottobre e che, visto il grande successo, verrà da noi riproposta con cadenza mensile nel 2012. Dobbiamo doverosamente ringraziare, per tante iniziative, la preziosa collaborazione delle numerose associazioni presenti sul nostro territorio che ci danno le motivazioni e l’aiuto necessario alla realizzazione di molti progetti ed attività. Un’attenzione particolare è rivolta anche alle numerose parrocchie ed oratori presenti nella Circoscrizione Nord che intendiamo sostenere per i valori e le finalità delle iniziative che perseguono in cui noi ci identifichiamo pienamente e con le quali vogliamo mantenere una relazione di collaborazione sempre viva e proficua. In ultimo, ma non ultime citiamo le associazioni degli alpini di Mompiano e del Prealpino che da sempre ci supportano e che con le loro annuali manifestazioni tengono sempre vive le nostre più profonde tradizioni. Dopo i dovuti ringraziamenti, un concetto importante che vorrei rimarcare è la nostra intenzione di voler sviluppare maggiormente le cosiddette iniziative “a costo zero”, che nascono e si sostengono grazie all’aiuto dei volontari e alla collaborazione con attività produttive o commerciali del territorio che ci supportano con i loro prodotti locali o con finanziamenti come sponsor, così da consentirci anche in tempi di crisi come questo di sviluppare programmi ed iniziative altrimenti improponibili. Passando in rassegna, invece tutte le altre nostre attività, come ogni anno sono ripartiti i corsi che cerchiamo di rendere sempre più completi in relazione alle numerose richieste che ci giungono e che in alcuni casi , come la ginnastica per anziani , abbiamo mantenuto a prezzi accessibili accollandoci direttamente parte delle spese ; abbiamo rinnovato le collaborazioni con le associazioni in merito all’uso delle sale circoscrizionali , cercando di soddisfare le esigenze di tutti quei gruppi o piccole realtà che non hanno spazi propri ma che propongono iniziative utili ed interessanti ; è stata ampliata anche la biblioteca di via Colle di Cadibona che, usufruendo degli spazi della ex 2 Circoscrizione , ora dispone di una sala studio e di lettura per circa 30 persone dove tutti possono consultare gratuitamente anche i giornali o le riviste che la biblioteca mette a disposizione. Altra attività importante e sentita è quella che riguarda le gite; la nostra scelta di accollarci per intero il costo del pull- man , ci ha permesso di organizzare gite meno costose per partecipanti e quindi sempre affollate e richieste , grazie anche alla scelta varia ed azzeccata che riusciamo a proporre. In merito alla collaborazione con le scuole vorrei citare quella relativa alle visite al museo del ferro, realtà presente sul nostro territorio, che aiuta i nostri bambini a riscoprire i lavori e le realtà del nostro recente passato e le risorse che noi destiniamo ogni anno alle scuole , spesso anche grazie ai contributi comunali, per la realizzazione dei progetti educativi che serviranno all’arricchimento dei nostri figli. Riferendoci infine alle prossime feste natalizie , partiranno a breve le consuete iniziative legate a queste feste che noi riteniamo fondamentali per tutti quei significati di tradizione, di fratellanza e di pace che l’accompagnano.Una particolare attenzione sarà dedicata ai bambini che attendono tutto l’anno queste feste e agli anziani che tante volte vengono emarginati ed isolati ; ci saranno eventi nei quartieri per S. Lucia, dei concerti a tema nelle Chiese e dei pranzi natalizi per gli anziani in collaborazione con il CFP Canossa , la scuola alberghiera presente nel nostro territorio , sempre pronta ad contribuire a queste iniziative; è nostra intenzione anche dare un contributo alle parrocchie a sostegno delle loro iniziative e lo stesso alle associazioni degli anziani perché questi giorni possano essere un po’ più sereni per tutti. Come coordinatore della commissione infine chiedo a Voi cittadini di essere vicini alla nostra realtà circoscrizionale in modo da essere per me e per tutta la mia commissione un motivo di stimolo a migliorarci ed ad essere ancora più aperti alle necessità di tutta la comunità. TANTI AUGURI DI BUONE FESTE. Stefano De Aloe Coordinatore Commissione Attività Promozionali esso con maggior consapevolezza ed autonomia, di avere la possibilità di conoscere coetanei e coltivare nuove amicizie e, non ultimo, di svolgere un esercizio fisico regolare. Innegabile anche il beneficio ecologico, derivante dalla riduzione del traffico veicolare soprattutto nelle ore di punta dell’attività scolastica quali l’ingresso e l’uscita degli alunni, con conseguente miglioramento della qualità dell’aria e di risparmio nel consumo di energia e combustibili. Non trascurabile, infine, lo stimolo alla socializzazione derivante dal coinvolgimento in un unico progetto di bambini, genitori e famigliari, insegnanti, tecnici comunali, circoscrizione, negozianti, abitanti del quartiere e associazioni di volontariato. Che altro dire se non che l’iscrizione dei bambini all’iniziativa è totalmente gratuita. L’augurio è che essa possa prosperare al punto che per i prossimi anni l’esperienza del Pedibus possa essere allargata anche ad altre realtà, pur tra prevedibili e nuove difficoltà, quali la scuola materna ed alla scuola media. È più che doveroso un ringraziamento, da parte della Circoscrizione Nord, alla “Associazione Bimbo Chiama Bimbo” ed a tutte le persone volontarie coinvolte, a qualsiasi titolo, nell’iniziativa: un caloroso sollecito ad aderire all’iniziativa a tutti coloro che, pur avendone l’opportunità, sono ancora restii all’utilizzo del “Pedibus a Mompiano”. Luigi Trainini Consigliere della Circoscrizione Nord 3
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