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Paura e carne - Sardegna Cultura

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fine preciso tra i due giovani è divenuta l’unica omissione<br />

coniugale di Efisio, perché prova una colpa lontana<br />

quando le rivolge la parola e aspira il suo odore di<br />

mentuccia che riconosce - non sa perché - come familiare<br />

ma non tranquillante.<br />

A lei la complessione filosofica di Efisio è sempre piaciuta.<br />

Salvatore, il fratello pratico di Efisio, glielo ha<br />

sempre detto che le donne cercano uomini diversi dagli<br />

altri.<br />

– Efisio, so che la famiglia Làconi ti ha nominato medico<br />

di fiducia. Giacinta è mia amica. Me lo ha detto lei.<br />

Ti ha scelto Michela, la vecchia, – Matilde si toglie il<br />

cappello, lo poggia sul tavolo e si controlla con le mani<br />

la crocchia bionda. Poi fissa ansiosa Efisio: – Che cosa è<br />

successo in quella casa? È troppo, è troppo… Violare<br />

un corpo in quel modo. L’ho visto. E da allora non penso<br />

che al nostro corpo, al mio, a come vive, a come sente<br />

il caldo e il freddo, come si muove da un posto all’altro…<br />

– Tace. – Chissà perché te lo dico…<br />

Lui smette di bere il tamarindo e guarda il bicchiere<br />

in trasparenza: – Violare un corpo… hai ragione, Matilde.<br />

È una cosa troppo importante, il corpo.<br />

– È troppo importante per lasciarlo senza combattere.<br />

L’avvocato deve avere ceduto subito…<br />

32<br />

Efisio vede i passanti, abbagliati dal sole, rallentati<br />

dal caldo, ma vivi: – Lasciarlo? Cosa lo lascia, Matilde?<br />

Tu credi che qualcosa abbandoni muscoli, ossa e tutto<br />

il resto? Un’energia che sovraintende a tutto e che,<br />

quando se ne va, ferma ogni cosa? Saranno i pensieri<br />

che ci lasciano, credevo da ragazzo, e pensavo che le<br />

idee non fossero cose… E invece proprio come cose si<br />

depositano e poi si complicano e si ramificano. Però<br />

era roba da ragazzi… Le idee sono un prodotto del corpo,<br />

come il sangue, e finiscono col corpo. Forse anche<br />

le idee hanno una forma, una materia, magari sono come<br />

le forze elettriche, oppure, - e guarda in alto, - come<br />

la luce…<br />

Gli occhi di Matilde prendono un riflesso arancione<br />

sotto la tenda del caffè e lui si accorge che poche cose<br />

riescono a spazzare via l’eternità e a sostituirla col presente,<br />

ma questa ragazza dorata ci riesce: – Sai cosa ho<br />

pensato, Efisio, quando ho visto l’avvocato? Non l’ho<br />

raccontato a nessuno, neppure a Stefano: mi sono disperata,<br />

persa, e mi sono chiesta: tutto qui? Tutta la fatica<br />

che facciamo porta qui, a questo punto? E ho pianto,<br />

ma non per l’avvocato… non dovrei dirlo però pensavo<br />

a me e al mio corpo.<br />

* * *<br />

Efisio svuota il bicchiere. Questi pensieri non li ha<br />

confidati neppure al fidanzato? Cosa vuole dire? Per-<br />

33

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