18.06.2013 Views

Paura e carne - Sardegna Cultura

Paura e carne - Sardegna Cultura

Paura e carne - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

orzo e grano tunisino, arrivano prima e sono migliori…<br />

Michela ha una scossetta: – Giovanni era debole, con<br />

le braccia di cera, sembrava un martire. Ucciderlo è<br />

stato, è stato…<br />

Efisio si accorge che le manine tremano, che la testa<br />

le oscilla e i piedi battono sulla panchetta e ha un’idea:<br />

riempie un bicchiere d’acqua e ci scioglie dentro due<br />

cucchiaini dei suoi sali. Ha sempre pensato che, dati a<br />

un vivo, sarebbero serviti da tonico: – Bevete, vi farà<br />

subito bene, donna Michela.<br />

Lei lo beve a sorsetti e ne lascia la metà con una smorfietta<br />

rugosa: – Perché tagliargli un braccio e buttarlo<br />

via? Per fare più male a me? Efisio, vorrei sapere se<br />

quando gli hanno tagliato il braccio era ancora vivo…<br />

mi dirai la verità?<br />

– Certo, è facile. Ma per dirlo ho bisogno di vederlo e<br />

di essere nominato vostro medico di fiducia in questa<br />

faccenda.<br />

Michela lo sorprende, smette di oscillare - forse per il<br />

ricostituente che un po’ comincia a solidificarla - e si<br />

strizza ancora le tempie: – L’ho già fatto, sei già il nostro<br />

medico testimone. Il maggiore Belasco, alla regia<br />

udienza, ti spiega tutto lui: ho sistemato le cose come<br />

volevo io.<br />

Efisio l’aiuta a scendere dalla poltrona. La piccola<br />

donna si raddrizza ed esce dalla stanza.<br />

Giacinta è rimasta in silenzio, bianca e sudata, come<br />

se avesse la febbre. Strano, pensa Efisio, quel sudore in<br />

28<br />

una famiglia così secca. La figlia dell’avvocato si inchina<br />

e poi segue la nonna.<br />

Efisio è contento. Per la prima volta qualcuno gli ha<br />

chiesto, credendogli senza condizioni, di allontanare<br />

da un corpo intero vermi e putrefazione. Si sente addosso<br />

una dignità da sacerdote che nessuno gli aveva<br />

riconosciuto sino a ora. Così la sua tendenza a mostrarsi<br />

lo agita e lo emoziona.<br />

Entra nel gabinetto di conservazione.<br />

La mano che ha portato dal cimitero è ancora nel bagno<br />

elettrico. Sono trascorse tutte le ore della notte e<br />

mezza mattinata e la mano è già dura, bianca, con le dita<br />

flesse come sulla tastiera di un pianoforte. Un dito<br />

nerastro, il mignolo, lo preoccupa: da lì potrebbe sbucare<br />

il verme contento del grande pasto. La annusa<br />

però sente solo l’odore salato della sua polvere conservante.<br />

Sul polso pietrificato ha fissato un braccialetto di rame<br />

con sopra inciso: EFISIO MARINI, MUMMIFICATORE IN<br />

CAGLIARI, GIUGNO 1861.<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!