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TFO - Tesi Filosofiche Online - Online Philosophical Theses SWIF ...

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ascetiche, mistiche, esoteriche... L'uomo ha sentito la<br />

macchina come diabolica, e a ragione. Essa significa<br />

agli occhi di un credente la deposizione di Dio. Essa<br />

consegna nelle mani dell'uomo la sacra Causalità e<br />

viene messa in movimento da lui, silenziosa e<br />

irresistibile, con una specie di onniscienza presciente."<br />

(Plexus, p. 743; da Tramonto, p. 1391)<br />

Quello della macchina come simbolo dell'alienazione e della disumanità<br />

della società moderna è un topos dell'opera di Miller, e non solo della<br />

sua. È un elemento che ritroviamo, negli stessi termini, in D.H.<br />

Lawrence, uno degli autori più cari allo scrittore americano: Miller,<br />

Spengler e Lawrence, pur con le dovute differenze, condividono l'idea<br />

della macchina come strumento dell'alienazione umana. Il rifiuto della<br />

tecnica o quantomeno dei suoi aspetti più alienanti è un fil rouge che<br />

attraversa tutta la cultura occidentale nel ventennio tra le due guerre, e<br />

che accosta figure anche molto diverse tra loro: ne abbiamo qui un<br />

esempio con Lawrence, Spengler e Miller, che dimostrano all'origine<br />

un comune sentimento di rifiuto della modernità, pur sviluppandolo<br />

poi con articolazioni differenti. Il discorso di Spengler partiva da<br />

lontano ed aveva una impostazione storica di ampio respiro. Scrittori<br />

come Miller e Lawrence, invece, procedono attraverso la costruzione<br />

di un universo simbolico basato sull'immediata evidenza dell'immagine.<br />

La loro rivolta contro la macchina è sintomatica di una crisi nei<br />

rapporti tra l'uomo e le forme dell'organizzazione socio-economica,<br />

che diventano in Miller "macina da mulino" (Incubo, p. 33). Anche in<br />

questa immagine emerge il lato necessitante della tecnica: la macchina<br />

rende passivo l'uomo, lo inserisce nelle sue leve, lo spersonalizza e<br />

disumanizza, lo trasforma in uno dei suoi ingranaggi. L'uomo diventa<br />

un'unità di forza lavoro anonima, e il lavoro stesso diventa un anonimo<br />

servizio alla macchina: ogni elemento creativo della tecnica si perde,<br />

come paventava Spengler. La macchina che impone il proprio<br />

pensiero rende impossibile ogni tentativo di dare un senso alle sue<br />

creazioni.<br />

Tutta la negatività si riversa sull'America, "incubo ad aria<br />

condizionata" mascherato dal frenetico attivismo dei ritrovati<br />

tecnologici. Della creatività umana si è persa ogni traccia:<br />

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