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TFO - Tesi Filosofiche Online - Online Philosophical Theses SWIF ...

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di sé. Se qualcuno osasse portare alla luce questa realtà, cadrebbe ogni<br />

"sovrastruttura", che è sempre "menzogna" fondata su "una paura<br />

trepidante" (ibidem, pp. 261-2). Il mondo si regge su forme decrepite,<br />

e basterebbe un solo sguardo al mistero del sesso o dell"osceno" per<br />

farlo crollare. Fondando una vera e propria "estetica dell'osceno",<br />

Miller indica nella copula e nella sua raffigurazione artistica l'elemento<br />

che può scuotere l'uomo, perché l'artista sa dove collegarsi per trovare<br />

la corrente elettrica del sesso. La presa è nelle interiora, nelle viscere<br />

dell'uomo, nella sua parte più carnale e più prossima alla sua ancestrale<br />

animalità:<br />

"egli mette il filo con la corrente lì tra le gambe;<br />

colpisce sotto la cintura, brucia le interiora. [...]<br />

Innesta la sua dinamo alle parti più tenere: anche se<br />

ne esce solo sangue e pus, è già qualcosa. [...] Se<br />

rimane solo una ferita aperta, deve sgorgare, anche<br />

per non produrre altro che blatte e pipistrelli e<br />

omuncoli." (ibidem, p. 263)<br />

Questo contatto con la vita ha salvato Miller dal seguire la sorte dei<br />

"facchini in livree di gesso che aprono le mascelle dell'inferno", lo ha<br />

salvato dalle "fauci zannute delle macchine" e della metropoli:<br />

"Io ero un uomo con corpo e anima, avevo un cuore<br />

non protetto da una volta d'acciaio. Avevo momenti<br />

di estasi e facevo faville, quando cantavo. Cantavo<br />

dell'Equatore, delle gambe di lei dalle piume rosse e<br />

delle isole che scompaiono alla vista" (ibidem, p.<br />

264)<br />

L'immagine della donna, simbolo della vita, trasforma l'immagine del<br />

mondo: esso diventa un grande organismo vivente, un "enorme utero"<br />

in continua germinazione. E' una produzione incessante di forme,<br />

piante, animali, uomini, civiltà, un mondo animato in ogni sua parte dal<br />

pulsare della Vita, che lo attraversa come la corrente della Senna<br />

attraversa la città, scorrendo attraverso i secoli e nel sangue di ognuno.<br />

Il futuro è nelle mani di chi mantiene il contatto con l'origine. Il futuro<br />

è di Matisse e della sua arte nella quale "erompe il colore della vita, in<br />

canto e in poesia"; con Matisse si ha la sensazione "di essere immerso<br />

nel plesso medesimo della vita", di scorgere "dietro le quisquilie, il<br />

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