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TFO - Tesi Filosofiche Online - Online Philosophical Theses SWIF ...

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nell'artista il simbolo prescelto per esprimere una storia, che sarà<br />

necessariamente la storia sua e dei suoi tempi. I concetti spengleriani di<br />

"simbolo" e "destino" ci consentono una lettura di Miller come<br />

espressione dei tempi, lettura la cui plausibilità è rafforzata da alcune<br />

sue affermazioni:<br />

"Per strada io mi espongo agli elementi distruttori<br />

e disintegratori che mi circondano. Lascio che ogni<br />

cosa mi sconquassi. Mi chino a spiare i processi<br />

segreti, a obbedire piuttosto che comandare"<br />

(Primavera, p. 673)<br />

Spengler usa parole molto simili quando scrive:<br />

"Un pensiero avente storica necessità, un pensiero<br />

che, dunque, non cade semplicemente in un'epoca,<br />

ma che fa un'epoca, è solo in un senso assai limitato<br />

proprietà di colui cui capita di esprimerlo. Esso<br />

appartiene piuttosto a tutta l'epoca; esso agisce<br />

inconsciamente nello spirito di tutti" (Tramonto, p. 7)<br />

È a questo punto che ci scontriamo con una singolare ambiguità: fare<br />

di Miller un simbolo del proprio tempo significa anche fargli carico di<br />

un giudizio di valore che in Spengler è inequivocabilmente negativo.<br />

L'arte della modernità, come arte della civilizzazione, è radicalmente<br />

condannata 12, le sue forme denunciate come insignificanti, inespressive<br />

e non necessarie, e l'ambiguità si fa ancora più problematica quando ci<br />

rendiamo conto che questa condanna è in larga parte condivisa da<br />

Miller 13. Inoltre, le ragioni della condanna spengleriana prefigurano<br />

quelle che saranno poi impostazioni critiche molto diffuse di fronte<br />

all'opera di Miller, e, fatto significativo, saranno le stesse ragioni che<br />

spingeranno Julius Evola, traduttore de Il Tramonto dell'occidente e<br />

studioso di Spengler, ad occuparsi del "fenomeno" Miller 14.<br />

12 - Vedi Capitolo IV.3., pp. 140-145.<br />

13 - Si pensi alla dicotomia arte/letteratura e alla condanna dell'arte intellettualizzata<br />

(Capitolo IV.4.2., pp. 153-157).<br />

14 - Evola sottolinea positivamente la critica alla civiltà moderna e americana in<br />

particolare, la denuncia del declino dell'Occidente, mentre si dichiara infastidito dal tono<br />

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