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TFO - Tesi Filosofiche Online - Online Philosophical Theses SWIF ...

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sangue, così come le parole e le civiltà. Tutta la realtà è animata da<br />

un principio vitalistico di eterno divenire: le immagini del "flusso"<br />

ci riportano al principio stesso della vita, che è continuo<br />

mutamento, incessante farsi e disfarsi di forme, una dialettica<br />

eterna di nascita e morte. Il permanere del "flusso" oltre le cose<br />

che esso trascina con sè indica la presenza di un valore stabile, di<br />

una forza che è sempre presente e che sopravvive alle infinite<br />

morti che costellano la storia dell`umanità. L`accettazione qui<br />

diventa il "grande desiderio incestuoso" di lasciarsi andare alla<br />

corrente, di farsi trascinare da questa energia vitale. E questo farsi<br />

trascinare ha un riflesso, un simbolo, nel gusto milleriano per il<br />

magma verbale, per gli elenchi, per il flusso di immagini che<br />

sembrano sgorgare spontaneamente e senza possibilità di<br />

controllo. Scrivere significa correre dietro a questa "eruzione" di<br />

parole, e la penna diventa un tramite impotente tra le idee e la<br />

pagina, uno strumento per l'oggettivazione del flusso in immagini:<br />

"amo le parole degli isterici e le frasi che si<br />

riversano come dissenteria e rispecchiano tutte le<br />

immagini morbose dell'animo; amo tutti i grandi<br />

fiumi come il Rio delle Amazzoni e l'Orinoco [...]<br />

Amo tutto ciò che scorre [...] Amo gli scritti che<br />

scorrono, siano essi ieratici, esoterici, perversi,<br />

polimorfi, o unilaterali." 113<br />

Le parole sono come le acque di un fiume, scorrono<br />

incessantemente senza che il loro movimento possa essere<br />

frenato: all'artista resta l'umiltà di riconoscere questa forza e di<br />

farsene strumento.<br />

Qui ci sono diversi punti di contatto con Spengler: oltre all'idea<br />

dello stile come ispirazione, come parola che si trascrive sulla<br />

pagina, c'è in Miller come in Spengler l'idea di un ciclo eterno di<br />

morte e rinascita alla base della vita del cosmo, e c'è anche la<br />

fiducia in una forza, la vita, che permane oltre questo destino di<br />

morte. Spengler parla di divenire, Miller di scorrere, e il ricorso ad<br />

113 ibidem, p. 271. Per questa idea dello stile milleriano come "magma verbale"<br />

vedi Guido Almansi, "L'estetica dell'osceno", cit., p. 231.<br />

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