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TFO - Tesi Filosofiche Online - Online Philosophical Theses SWIF ...

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"Un artista si procura il diritto di chiamarsi un<br />

creatore, solo quando ammette con se stesso di<br />

non essere che uno strumento. [...] L'uomo non<br />

crea nulla da sé e di per sé. Tutto è creato, tutto è<br />

stato predesignato...e nondimeno c'è libertà.<br />

Libertà di cantare le lodi di Dio. E' questa l'azione<br />

più alta che l'uomo possa compiere [...]. E' questa<br />

la sua libertà e la sua salvezza, posto che è la sola<br />

maniera di dire sì alla vita." 31<br />

Il ritratto dell'artista che se ne deduce è quello di un uomo<br />

soggetto a forze occulte, mosso da volontà imponderabili e<br />

imperscrutabili. La creazione diventa allora l'azione più sublime<br />

per l'uomo, in quanto egli si fa strumento di Dio, della verità.<br />

L'arte sarebbe insomma un atto di pura passività, una trascrizione<br />

fedele di eventi, sentimenti e pensieri che si riflettono in quello<br />

specchio che è l'artista. La parola specchio va presa con estrema<br />

cautela: l'artista è uno specchio, certo, ma a chi si riflette esso<br />

rimanda un simbolo, cioè un'immagine formata secondo il proprio<br />

codice espressivo. Occorre fissare bene i termini del problema: il<br />

concetto milleriano del genio romantico, l'idea mistica della<br />

creazione artistica, l'enfasi sulla spersonalizzazione dell'atto<br />

creativo, questi sono tutti elementi che servono per mettere in<br />

rilievo come un artista ed un'opera d'arte esprimano sempre, nel<br />

linguaggio del simbolo, la storia del proprio tempo. Nel simbolo<br />

l'artista mostra, consapevolmente e inconsapevolmente, di<br />

appartenere ad un destino, al destino del proprio mondo: nei<br />

termini di Spengler, l'artista e il pensatore possono scegliere dei<br />

simboli per dar forma alle proprie creazioni, ma non il simbolo<br />

primo, che è già deciso, già destinato 32. Ogni civiltà ha avuto una<br />

propria lingua espressiva, con la quale ha comunicato il proprio<br />

31 ibidem, p. 103.<br />

32 "Lo stesso simbolo originario [...] agisce nel sentimento della forma di ogni<br />

uomo, di ogni comunità, di ogni stadio ed epoca dettando lo stile di tutte le<br />

manifestazioni della vita. Esso vive nelle forme politiche, nei miti e nei culti<br />

religiosi, negli ideali dell'etica, nelle varietà della pittura, della musica e della<br />

poesia" O. Spengler, Il tramonto dell'occidente, Parma, Guanda, 1991, p.<br />

269.<br />

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