Antigeni piastrinospecifici: tipizzazione genomica ... - Bloodtransfusion

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252 Antigeni piastrinospecifici: tipizzazione genomica mediante PCR-SSP e studio della distribuzione in un gruppo di donatori di sangue Tiziana Valentini, Alessandra Moscetti, Cesare Del Monte, Monica Mei, Renata Rosati, Mirella Mariani, Manuela Testi Centro Nazionale Trasfusione Sangue, Croce Rossa Italiana, Roma (Direttore Dott. E. Mannella) Human platelet antigens (HPA) are associated with alloimmunization and play a major role in neonatal alloimmune thrombocytopenia (NAIT), post transfusional purpura (PTP), passive alloimmune thrombocytopenia and transplantation-associated thrombocytopenia and may contribuite to platelet transfusion refractoriness. The biallelic polymorphism of HPA system is known to be due to a substitution of a single base pair. The aim of the study was to genotype by PCR-SSP, a group of 149 blood donors in the district of Rome who accepted to become periodic platelet donors and to investigate the frequencies of the HPA-1, -2, -3, -5 in the population of Central Italy. The observed gene frequencies fit the Hardy- Weinberg equilibrium, and the calculated phenotype frequencies are similar to those obtained in other caucasian populations. Parole chiave: antigeni piastrinici , PCR-SSP, tipizzazione genomica, frequenza genica Key words: platelet antigens, PCR-SSP, genomic typing, gene frequency Introduzione L'immunizzazione verso gli antigeni piastrinici è la causa di una serie di patologie trombocitopeniche, nelle quali gli anticorpi provocano la distruzione delle piastrine con conseguenti sindromi emorragiche. Gli alloantigeni piastrinici sono stati messi in evidenza Ricevuto: 20 giugno 2001 - Accettato: 26 luglio 2001 Dott.ssa Tiziana Valentini Centro Nazionale Trasfusione Sangue Croce Rossa Italiana Via B. Ramazzini, 15 00151 Roma in soggetti alloimmunizzati per mezzo degli alloanticorpi diretti verso le strutture, geneticamente determinate, che costituiscono la membrana piastrinica. La produzione di questi anticorpi viene indotta in seguito alla esposizione ad alloantigeni estranei in corso di gravidanza o mediante trasfusioni di sangue 1 . Gli alloantigeni presenti sulla membrana piastrinica sono di due tipi: il primo comprende le glicoproteine del sistema ABO e le molecole HLA di I classe 2 , il secondo raggruppa gli alloantigeni definiti "specifici" delle piastrine: strutture glicoproteiche (GPs) il cui legame con i rispettivi ligandi permette il fenomeno della aggregazione piastrinica e le prime fasi dell'emostasi. Queste molecole sono localizzate nelle sezioni altamente polimorfe delle glicoproteine di membrana (GPs) del gruppo della superfamiglia delle integrine e sono caratterizzate dal loro spiccato polimorfismo basato su singole sostituzioni amminoacidiche 3 . Ogni sistema antigenico é codificato da una coppia di alleli codominanti secondo la nomenclatura proposta da von dem Borne 4 , definiti dalla sigla HPA seguita da un numero progressivo e da una lettera "a" o "b" attribuita rispettivamente agli alleli ad alta o bassa frequenza. Nella tabella I sono illustrati gli antigeni, le glicoproteine, l'amminoacido sostituito e la sua posizione. L'immunizzazione contro gli antigeni piastrinici "specifici" è la causa primaria nella patogenesi della Piastrinopenia Feto-Neonatale Alloimmune (NAIT), della Porpora Post Trasfusionale (PTP), della Piastrinopenia alloimmune passiva, della Piastrinopenia associata a trapianto e può contribuire, infine, alla insorgenza della Refrattarietà Post Trasfusionale nella quale sono coinvolti anche gli anticorpi verso antigeni HLA di I classe. In particolare la NAIT è caratterizzata da trombocitopenia del feto e del neonato quando la madre si immunizza contro alloantigeni ereditati dal padre. LA TRASFUSIONE DEL SANGUE vol. 46 - num. 4 luglio-agosto 2001 (252-257)

252<br />

<strong>Antigeni</strong> <strong>piastrinospecifici</strong>: <strong>tipizzazione</strong> <strong>genomica</strong><br />

mediante PCR-SSP e studio della distribuzione<br />

in un gruppo di donatori di sangue<br />

Tiziana Valentini, Alessandra Moscetti, Cesare Del Monte,<br />

Monica Mei, Renata Rosati, Mirella Mariani, Manuela Testi<br />

Centro Nazionale Trasfusione Sangue, Croce Rossa Italiana, Roma<br />

(Direttore Dott. E. Mannella)<br />

Human platelet antigens (HPA) are associated with<br />

alloimmunization and play a major role in neonatal<br />

alloimmune thrombocytopenia (NAIT), post<br />

transfusional purpura (PTP), passive alloimmune<br />

thrombocytopenia and transplantation-associated<br />

thrombocytopenia and may contribuite to platelet<br />

transfusion refractoriness. The biallelic polymorphism<br />

of HPA system is known to be due to a substitution of a<br />

single base pair.<br />

The aim of the study was to genotype by PCR-SSP,<br />

a group of 149 blood donors in the district of Rome<br />

who accepted to become periodic platelet donors and<br />

to investigate the frequencies of the HPA-1, -2, -3, -5 in<br />

the population of Central Italy.<br />

The observed gene frequencies fit the Hardy-<br />

Weinberg equilibrium, and the calculated phenotype<br />

frequencies are similar to those obtained in other<br />

caucasian populations.<br />

Parole chiave: antigeni piastrinici , PCR-SSP, <strong>tipizzazione</strong><br />

<strong>genomica</strong>, frequenza genica<br />

Key words: platelet antigens, PCR-SSP, genomic typing,<br />

gene frequency<br />

Introduzione<br />

L'immunizzazione verso gli antigeni piastrinici è la causa<br />

di una serie di patologie trombocitopeniche, nelle quali gli<br />

anticorpi provocano la distruzione delle piastrine con<br />

conseguenti sindromi emorragiche.<br />

Gli alloantigeni piastrinici sono stati messi in evidenza<br />

Ricevuto: 20 giugno 2001 - Accettato: 26 luglio 2001<br />

Dott.ssa Tiziana Valentini<br />

Centro Nazionale Trasfusione Sangue<br />

Croce Rossa Italiana<br />

Via B. Ramazzini, 15<br />

00151 Roma<br />

in soggetti alloimmunizzati per mezzo degli alloanticorpi<br />

diretti verso le strutture, geneticamente determinate, che<br />

costituiscono la membrana piastrinica.<br />

La produzione di questi anticorpi viene indotta in<br />

seguito alla esposizione ad alloantigeni estranei in corso di<br />

gravidanza o mediante trasfusioni di sangue 1 .<br />

Gli alloantigeni presenti sulla membrana piastrinica sono<br />

di due tipi: il primo comprende le glicoproteine del sistema<br />

ABO e le molecole HLA di I classe 2 , il secondo raggruppa<br />

gli alloantigeni definiti "specifici" delle piastrine: strutture<br />

glicoproteiche (GPs) il cui legame con i rispettivi ligandi<br />

permette il fenomeno della aggregazione piastrinica e le<br />

prime fasi dell'emostasi.<br />

Queste molecole sono localizzate nelle sezioni altamente<br />

polimorfe delle glicoproteine di membrana (GPs) del gruppo<br />

della superfamiglia delle integrine e sono caratterizzate dal<br />

loro spiccato polimorfismo basato su singole sostituzioni<br />

amminoacidiche 3 .<br />

Ogni sistema antigenico é codificato da una coppia di<br />

alleli codominanti secondo la nomenclatura proposta da<br />

von dem Borne 4 , definiti dalla sigla HPA seguita da un<br />

numero progressivo e da una lettera "a" o "b" attribuita<br />

rispettivamente agli alleli ad alta o bassa frequenza. Nella<br />

tabella I sono illustrati gli antigeni, le glicoproteine,<br />

l'amminoacido sostituito e la sua posizione.<br />

L'immunizzazione contro gli antigeni piastrinici<br />

"specifici" è la causa primaria nella patogenesi della<br />

Piastrinopenia Feto-Neonatale Alloimmune (NAIT), della<br />

Porpora Post Trasfusionale (PTP), della Piastrinopenia<br />

alloimmune passiva, della Piastrinopenia associata a<br />

trapianto e può contribuire, infine, alla insorgenza della<br />

Refrattarietà Post Trasfusionale nella quale sono coinvolti<br />

anche gli anticorpi verso antigeni HLA di I classe.<br />

In particolare la NAIT è caratterizzata da<br />

trombocitopenia del feto e del neonato quando la madre si<br />

immunizza contro alloantigeni ereditati dal padre.<br />

LA TRASFUSIONE DEL SANGUE vol. 46 - num. 4 luglio-agosto 2001 (252-257)


Tipizzazione Ag piastrinici con PCR-SSP<br />

Tabella I: sistemi antigenici piastrinici HPA-1, -2, -3 e -5<br />

Antigene Glicoproteina Amminoacido Posizione<br />

sostituito amminoacido<br />

HPA - 1a GPIIIa leucina 33<br />

HPA - 1b prolina 33<br />

HPA - 2a GPIbα treonina 145<br />

HPA - 2b metionina 145<br />

HPA - 3a GPIIb isoleucina 843<br />

HPA - 3b serina 843<br />

HPA - 5a GPIa glutamina 505<br />

HPA - 5b lisina 505<br />

Nella popolazione caucasica gli anticorpi che si<br />

riscontrano più frequentemente sono rivolti verso HPA-<br />

1a, HPA-5b, HPA-3a e HPA-2b 5 .<br />

La PTP è caratterizzata da una drammatica<br />

trombocitopenia che insorge dopo 5 - 10 giorni dalla<br />

trasfusione in pazienti già sensibilizzati da precedenti<br />

trasfusioni o gravidanze.<br />

Gli anticorpi più coinvolti nella popolazione europea<br />

sono anti HPA-1a,-1b, HPA-3a e -3b. Nella altre sindromi<br />

sono presenti più frequentemente anticorpi anti HPA-1a,-<br />

1b e HPA-5b 6 .<br />

Lo studio dei fenotipi HPA veniva eseguito fino a<br />

qualche tempo fa solo da centri particolarmente specializzati<br />

con uso di alloantisieri piastrino-specifici; più recentemente<br />

sono state introdotte tecniche di geno<strong>tipizzazione</strong><br />

molecolare che hanno contribuito anche allo studio<br />

dell'origine dei polimorfismi piastrinici.<br />

In particolare l'applicazione della Polymerase Chain<br />

Reaction (PCR) con l'uso di primers sequenza specifici,<br />

permette di amplificare le regioni del genoma responsabili<br />

delle informazioni per le zone polimorfe degli antigeni<br />

piastrinici.<br />

Scopo dello studio<br />

Seguendo come strategia trasfusionale la specifica<br />

selezione di unità piastriniche più adeguate ai pazienti<br />

alloimmunizzati o refrattari, abbiamo avviato uno studio di<br />

<strong>tipizzazione</strong> <strong>genomica</strong> dei maggiori sistemi piastrinici HPA-<br />

1, -2, -3, -5 in un gruppo di donatori di piastrine da aferesi<br />

afferenti al nostro Centro al fine di reperire fenotipi "rari"<br />

destinati ai pazienti con patologie strettamente associate<br />

alla alloimmunizzazione piastrinica per polimorfismi HPA.<br />

Secondariamente, ci si è prefissi di analizzare i fenotipi<br />

piastrinici nella popolazione di Roma e provincia in un<br />

gruppo di soggetti non correlati, di studiarne le frequenze<br />

genotipiche e geniche così da verificare se la loro<br />

distribuzione è in equilibrio secondo la legge di Hardy-<br />

Weinberg.<br />

Materiali e metodi<br />

Sono stati tipizzati, per i sistemi antigenici HPA -1, -2 ,<br />

-3, -5, 149 donatori di piastrine. La <strong>tipizzazione</strong> dell'HPA-4 è<br />

stata esclusa considerando il carattere ubiquitario dell'HPA-<br />

4a nella popolazione caucasica e, di conseguenza, la sua<br />

irrilevante importanza clinica.<br />

Per lo studio genotipico é stata applicata la metodica di<br />

Polymerase Chain Reaction-Primers Sequenza Specifici<br />

(PCR-SSP). Il metodo si basa sul principio secondo il quale<br />

un primer completamente matched viene impiegato nella<br />

reazione di PCR in maniera più efficiente rispetto ad un<br />

primer con uno o più mismatches nella sua estremità 3'.<br />

Le coppie di primers utilizzate sono state disegnate in<br />

modo tale da essere perfettamente complementari, nella<br />

estremità 3', ad ogni singolo allele. I frammenti amplificati<br />

sono stati separati mediante elettroforesi su gel di agarosio<br />

in presenza di bromuro di etidio, esposti a luce ultravioletta<br />

e fotografati. La positività o negatività della reazione<br />

indicava la presenza o meno di quell'allele nell'individuo<br />

tipizzato. Come controllo dell'efficienza dell'amplificazione,<br />

sono stati impiegati, all'interno di ogni miscela, dei primers<br />

specifici per il gene dell'ormone della crescita (HGH).<br />

Tali primers, amplificando un frammento presente in<br />

ogni campione di DNA, fungevano da controllo positivo<br />

della reazione: l'assenza di un prodotto di amplificazione<br />

segnalava un'eventuale inibizione della Taq o comunque<br />

un "non funzionamento" della reazione di amplificazione<br />

stessa.<br />

Nella figura 1 è illustrato lo schema delle possibili<br />

amplificazioni nei soggetti omo- ed eterozigoti con la<br />

grandezza del prodotto espressa in paia di basi.<br />

Fasi della metodica:<br />

- estrazione del DNA: il DNA genomico è stato isolato da<br />

sangue intero in EDTA, mediante metodo del Salting Out 7 ;<br />

- PCR-SSP: sono stati utilizzati i primers specifici descritti<br />

da Skogen et al. 8 (Amersham Pharmacia Biotech, Italia);<br />

le concentrazioni finali dei primers sono state 0,5μM<br />

per HPA-1 e HPA-2 , per HPA-3 e HPA-5 1,25μM e 1,5μM<br />

rispettivamente (anziché 1mM e 0,5mM come nel lavoro<br />

originale). I primers impiegati per il controllo interno<br />

(HGH) sono stati: 1S-2AS alle concentrazioni di 0,2μM<br />

( anziché 0,1μM) per la <strong>tipizzazione</strong> HPA-1, -2, -3 e il 3S-<br />

4AS alla concentrazione di 0,075μM (anziché 0,05μM)<br />

per la <strong>tipizzazione</strong> HPA-5.<br />

Nella tabella II sono riportate le sequenze, le<br />

concentrazioni dei primers specifici, le concentrazioni dei<br />

primers dei controlli interni nonché i parametri modificati<br />

rispetto al lavoro originale 8 .<br />

Per ogni soggetto da tipizzare sono state preparate otto<br />

provette contenenti ciascuna i primers specifici per le regioni<br />

253


Figura 1- Tipizzazione molecolare degli antigeni piastrinici attraverso la metodica di PCR-SSP<br />

Tabella II: sequenze dei primers per HPA-1,-2,-3 e -5<br />

HPA Specificità Sequenza Concentrazione Controllo<br />

finale (mM) HGH<br />

HPA-1 a 5’ CTTACAGGCCCTGCCTCT 3’ 0,5<br />

b 5’ CTTACAGGCCCTGCCTCC 3’ 0,5 1S -2AS<br />

common 5’ TGCTTCAGGTCTCTCCCC 3’ 0,5 (0,2 mM) (*)<br />

HPA-2 a 5’ CCCCCAGGGCTCCTGAC 3’ 0,5<br />

b 5’ CCCCCAGGGCTCCTGAT 3’ 0,5 1S-2AS<br />

common 5’ GCAGCCAGCCGACGAAAATA 3’ 0,5 (0,2 mM) (*)<br />

HPA-3 a 5’ GGACTGGGCTGCCCAT 3’ 1,25 (*)<br />

b 5’ GGACTGGGCTGCCCAG 3’ 1,25 (*) 1S-2AS<br />

common 5’ AGTGCTCCCAGGGACCAAG 3’ 1,25 (*) (0,2 mM) (*)<br />

HPA-5 a 5’ ACCTGTTTACTATCAAAG 3’ 1,5 (*)<br />

b 5’ TACCTGTTTACTATCAAAA 3’ 1,5 (*) 3S-4AS<br />

common 5’ GGCAGTACACTATACATTCA 3’ 1,5 (*) (0,075 mM) (*)<br />

(*) condizioni modificate dal metodo di Skogen et al. 8<br />

genomiche di ciascun allele in presenza dei primers di controllo,<br />

in un volume di 5μL. A ciascuna microprovetta venivano poi<br />

aggiunti 5μL della miscela di reazione così costituita:<br />

Miscela di reazione:<br />

- DNA 200-500ng;<br />

- Taq DNA polimerasi Gold (Perkin Elmer, New Jersey,<br />

USA) 1,5 unità;<br />

- PCR buffer 10x (500mM KCl, 100mM Tris-HCl pH 8,3<br />

allo 0,01% w/v di gelatina);<br />

254<br />

T. Valentini et al.<br />

- MgCl 2 1,5mM (HPA-1,-2,-3);<br />

3,5mM (HPA-5a);<br />

2,5mM (HPA-5b);<br />

- dNTP 0,2μM;<br />

- glicerolo 10%;<br />

- rosso cresolo 0,2 mg/mL.<br />

Amplificazione: é stato utilizzato il Thermal Cycler<br />

Geneamp PCR System 9600 (Perkin Elmer).<br />

Le condizioni di amplificazione sono illustrate in


Tipizzazione Ag piastrinici con PCR-SSP<br />

Tabella III: parametri di amplificazione<br />

HPA-1<br />

HPA-2<br />

HPA-3 HPA-5<br />

attivazione 95 °C - 15' 95 °C - 15' 95 °C - 15'<br />

denaturazione 94 °C - 30'’ 94 °C - 30'’ 94 °C - 30'’<br />

annealing 65 °C - 1' 67 °C - 1’ 30'’* 57 °C - 1'<br />

estensione 72 °C - 30'’ 72 °C - 30'’ 72 °C - 30'’<br />

(n° 32 cicli) (n° 34 cicli)* (n° 34 cicli)*<br />

estensione<br />

finale<br />

72 °C - 10' 72 °C - 10' 72 °C - 10'<br />

* condizioni modificate dal metodo di Skogen et al. 8<br />

dettaglio nella tabella III; la figura 2 mostra il gel finale con<br />

i prodotti di amplificazione di soggetti omozigoti ed<br />

eterozigoti per ciascun sistema.<br />

Analisi Statistiche<br />

Per stabilire se i genotipi del nostro gruppo fossero in<br />

equilibrio, abbiamo saggiato le differenze tra individui<br />

osservati e quelli attesi; la distribuzione delle frequenze<br />

geniche riscontrate nel nostro campione è stata comparata<br />

con quelle attese calcolate secondo la legge di Hardy-<br />

Weinberg, usando il test del chi quadro (χ 2 ), per ciascuno<br />

dei quattro sistemi piastrinici tipizzati.<br />

Risultati<br />

Le frequenze genotipiche osservate nelle nostra<br />

popolazione per i quattro sistemi piastrinici studiati sono<br />

mostrate nella tabella IV.<br />

Le percentuali più elevate risultano quelle dei genotipi<br />

HPA-1a/1a (65,8%), HPA2a/2a (81,2%), HPA-3a/3b (51,0%);<br />

HPA-5a/5a (80,6%), mentre quelle più basse sono dei<br />

soggetti omozigoti per l'allele "b" di tutti i sistemi: 4,7% per<br />

HPA-1b/1b, 2% per HPA-2b/2b, 8,1% per HPA-3b/3b ed<br />

infine 1,3% per HPA-5b/5b.<br />

Con le frequenze geniche riscontrate è stato calcolato il<br />

valore del chi quadro (χ 2 ): la non significativà dimostra che<br />

i sistemi genetici biallelici studiati sono in equilibrio,<br />

secondo la legge di Hardy-Weinberg, e quindi assortiti in<br />

maniera indipendente.<br />

Discussione<br />

L'applicazione delle nuove tecnologie di biologia<br />

molecolare ha permesso la <strong>tipizzazione</strong> dei maggiori sistemi<br />

piastrinici e l'approfondimento di quei polimorfismi in grado<br />

di evocare risposte immunitarie nelle patologie piastriniche<br />

da alloimmunizzazione. Il vantaggio nell'uso di tali metodiche<br />

è dato dalla possibilità di tipizzare anche soggetti con scarso<br />

numero di piastrine come lo sono i pazienti affetti da<br />

trombocitopenia ed i neonati, nei quali la <strong>tipizzazione</strong><br />

piastrinica risulta particolarmente difficile con metodi<br />

sierologici.<br />

La metodica di PCR-SSP, dopo essere stata ottimizzata,<br />

si è dimostrata nel nostro laboratorio affidabile e<br />

relativamente rapida, permettendoci in breve tempo di<br />

costituire un pool di donatori tipizzati, e rendendo, così,<br />

disponibili in tempi rapidi unità piastriniche compatibili<br />

estremamente rare da utilizzare nelle patologie quali la NAIT<br />

e PTP.<br />

Il confronto tra i nostri dati e quelli delle frequenze degli<br />

alloantigeni piastrinici nelle diverse popolazioni caucasiche<br />

descritte in letteratura 9-14 (Tabella V) mostra per tutti i<br />

sistemi piastrinici una differenza non statisticamente<br />

significativa tra le nostre frequenze e quelle di gruppi<br />

europei (p > 0,05); mentre il confronto tra la media delle<br />

frequenze nella popolazione caucasica con la popolazione<br />

bianca americana e giapponese presenta una differenza<br />

altamente significativa per HPA-1b (p < 0,001).<br />

Le tecniche di biologia molecolare già ampiamente<br />

sperimentate risultano, per le loro caratteristiche di<br />

affidabilità e per il basso costo, adatte alla <strong>tipizzazione</strong><br />

piastrinica di un vasto numero di campioni.<br />

È, quindi, auspicabile un'estensione di tale approccio a<br />

pazienti politrasfusi in generale e alle donne in gravidanza<br />

a rischio alloimmunizzazione.<br />

Riassunto<br />

Gli alloantigeni piastrinici (HPA) hanno una<br />

rilevanza clinica in patologie da alloimmunizzazione<br />

piastrinica quali la Piastrinopenia feto-neonatale<br />

alloimmune, la Porpora post trasfusionale e possono<br />

contribuire all'insorgenza di altri disordini di<br />

refrattarietà piastrinica.<br />

Lo studio genotipico attraverso la metodica della<br />

PCR -SSP, rappresenta una metodica affidabile che è stata<br />

utilizzata in questo lavoroper la <strong>tipizzazione</strong> di donatori<br />

di aferesi del nostro Centro Trasfusionale.<br />

I gruppi piastrinici HPA-1, -2, -3, -5 studiati presentano<br />

frequenze che non si discostano in maniera statisticamente<br />

significativa da quelle riportate in letteratura nelle<br />

popolazioni di origine caucasica.<br />

L'applicazione della <strong>tipizzazione</strong> <strong>genomica</strong><br />

piastrinica può rappresentare un valido supporto per<br />

un'adeguata terapia e profilassi trasfusionale nei pazienti<br />

alloimmunizzati.<br />

255


Figura 2- Risultato della PCR-SSP di soggetti omo- ed eterozigoti per HPA-1,-2,-3,-5<br />

256<br />

T. Valentini et al.


Tipizzazione Ag piastrinici con PCR-SSP<br />

Tabella IV: distribuzione delle frequenze di HPA-1, -2, -3 e -5 in 149 donatori di Roma e provincia<br />

Sistema Numero di Frequenze Antigene Frequenze Frequenze Equilibrio<br />

<strong>Antigeni</strong>co individui genotipiche HPA antigene geniche Hardy-Weinberg<br />

osservati (%) (%) χ2 p*<br />

HPA - 1 a/a 98 65,8 HPA-1a 95,3 0,805<br />

a/b 44 29,5 0,538 0,46<br />

b/b 7 4,7 HPA-1b 34,2 0,195<br />

HPA - 2 a/a 121 81,2 HPA-2a 98,0 0,896<br />

a/b 25 16,8 1,491 0,22<br />

b/b 3 2,0 HPA-2b 18,8 0,104<br />

HPA - 3 a/a 62 40,9 HPA-3a 91,3 0,664<br />

a/b 74 51,0 1,914 0,17<br />

b/b 13 8,1 HPA-3b 58,4 0,336<br />

HPA - 5 a/a 120 80,6 HPA-5a 98,7 0,896<br />

a/b 27 18,1 0,124 0,72<br />

b/b 2 1,3 HPA-5b 19,5 0,104<br />

* χ2 è il valore ottenuto dalla comparazione individui osservati vs. attesi. Gradi di libertà = 1; p ≥ 0,05 non significativo<br />

Tabella V: frequenze (%) degli alloantigeni piastrinici nelle diverse popolazioni<br />

Sistema Gruppo Popolazione Popolazione Popolazione Popolazioni Extraeuropee<br />

HPA studiato tedesca 9 danese 10 finnica 11 USA (bianchi) 12 Giappone 13,14<br />

1a 95,3 97,9 96,6 99,0 98,0 100,0<br />

1b 34,2 28,8 30,3 26,5 20,0 0,3<br />

2a 98,0 100,0 99,4 99,0 97,0 99,2<br />

2b 18,8 13,2 15,9 16,5 15,0 19,7<br />

3a 91,3 81,0 88,3 83,5 88,0 85,1<br />

3b 58,4 69,8 63,2 66,5 54,0 66,2<br />

5a 98,7 100,0 100,0 99,5 98,0 99,0<br />

5b 19,5 19,7 15,7 10,0 21,0 7,0<br />

Bibliografia<br />

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