18.06.2013 Views

copertina AAA - Associazione Arma Aeronautica

copertina AAA - Associazione Arma Aeronautica

copertina AAA - Associazione Arma Aeronautica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

(Roma) i terroristi palestinesi<br />

attaccarono i banchi del<br />

“check-in” della El-Al, israeliana,<br />

e della TWA, americana,<br />

uccidendo 13 persone,<br />

tra cui alcuni americani, e<br />

ferendone altre 75. Questa<br />

azione terroristica fu definita<br />

dalla Libia come una<br />

“operazione eroica”. Per Washington,<br />

ciò confermò che<br />

il responsabile della carneficina<br />

era stato Gheddafi.<br />

A questo punto la Casa Bianca fece<br />

appello agli alleati della NATO, affinché<br />

venissero applicate severe sanzioni<br />

economiche alla Libia. Ma la<br />

maggioranza dei governi europei, per<br />

paura di compromettere i propri<br />

commerci con gli arabi e di un inasprimento<br />

del terrorismo sul proprio<br />

territorio, non fu d’accordo nell’adottare<br />

tale provvedimento.<br />

Nel gennaio 1986, Gheddafi tracciò<br />

una linea tra Tripoli e Bengasi, sul<br />

Golfo della Sirte, denominandola “linea<br />

della morte”: qualunque mezzo,<br />

aereo e navale, che l’avesse oltrepassata,<br />

secondo il dittatore, sarebbe stato<br />

distrutto. Gli americani, per tutta<br />

risposta, aumentarono la 6ª Flotta<br />

con un terza portaerei, portando a<br />

200 il numero degli aerei da combattimento<br />

presenti nel Mediterraneo, e,<br />

nel febbraio 1986, misero in piedi l’operazione<br />

“Prairie Fire”.<br />

L’operazione iniziò il 14 marzo 1986,<br />

con lo scopo di costringere Gheddafi<br />

a reagire, in modo da giustificare<br />

qualche pesante attacco aereo contro<br />

obiettivi militari libici. Dopo alcuni<br />

giorni di titubanza, il mattino del 24<br />

marzo, i libici lanciarono i primi missili<br />

SAM (Surface to Air Missile), an-<br />

Le due basi aeree della RAF, Lakenheath e<br />

Mildenhall, sulle quali stazionano permanentemente<br />

reparti aerei dell’US Air Force<br />

(Air Force Magazine, may 2010).<br />

AERONAUTICA 8-9/2010<br />

Il Grumman F-14A Tomcat, con ala a freccia<br />

variabile, è stato il più potente e il più<br />

micidiale aviogetto da superiorità aerea<br />

impiegato dalla US Navy.<br />

dati a vuoto, contro un aereo americano<br />

che volava sul Golfo della Sirte.<br />

Nel corso della giornata furono lanciati<br />

altri missili SAM, senza successo,<br />

e fu anche tentata, inutilmente,<br />

un’intercettazione da parte di due<br />

MiG-25 Foxbat libici. Nel primo pomeriggio,<br />

gli aerei della US Navy iniziarono,<br />

a loro volta gli attacchi<br />

contro la postazione SAM di Sidra,<br />

che venne distrutta, e contro il naviglio<br />

da guerra libico, danneggiando o<br />

distruggendo quattro unità leggere<br />

armate di missili antinave. Tutto finì<br />

lì. L’Italia prese le distanze dall’azione<br />

della Navy, mentre gli americani si<br />

dissero soddisfatti dei risultati, che<br />

dovevano costituire un avvertimento<br />

a Gheddafi a lasciar perdere le azioni<br />

terroristiche. Ma l’avvertimento fu<br />

inutile.<br />

L’operazione<br />

“El Dorado Canyon”<br />

Dopo la fine della seconda guerra<br />

mondiale, le forze anglo-americane<br />

in Europa, di stanza in Germania,<br />

avevano messo in piedi, secondo<br />

una tradizione consolidata, un ottimo<br />

servizio di intercettazione e di<br />

decrittazione dei messaggi cifrati<br />

trasmessi dai paesi del blocco comunista<br />

e anche dai paesi arabi sospettati<br />

di sostenere il terrorismo<br />

arabo (Libia, Siria, Iran e Repubblica<br />

Democratica Popolare dello<br />

Yemen). Fin dalla fine di marzo,<br />

quindi, gli americani sapevano che<br />

si stava progettando un attentato<br />

contro i militari americani, da effettuarsi<br />

a Berlino, l’ex-capitale tedesca<br />

divisa in due parti: quella<br />

Ovest, occupata dagli anglo-francoamericani,<br />

e quella Est, occupata<br />

dalle forze sovietiche. Tuttavia, il<br />

servizio di ascolto anglo-americano<br />

apprese solo venerdì 4 aprile che<br />

tale attentato era imminente, forse<br />

in quella stessa giornata. La MP (Military<br />

Police) americana tentò di avvisare<br />

le centinaia di militari<br />

americani che si accingevano a passare<br />

il week-end nei bar e nelle disco-<br />

STORIA AERONAUTICA<br />

teche, ma non riuscì nell’intento.<br />

Nelle primissime ore di sabato<br />

5 aprile, un terrorista<br />

lanciò una bomba contro<br />

la discoteca “La Belle”,<br />

gremita di militari americani.<br />

Un sergente ed una<br />

donna tedesca vennero uccisi,<br />

mentre altre 230 persone,<br />

tra cui 79 americani,<br />

furono ferite più o meno<br />

gravemente. I centri di intercettazione<br />

anglo-americani, nel corso della<br />

stessa giornata, captarono un messaggio,<br />

indirizzato all’Ufficio del Popolo<br />

Libico, di Berlino Est, in cui<br />

Tripoli si congratulava; un altro messaggio<br />

libico parlava di ulteriori attentati<br />

antiamericani da compiersi in<br />

tutto il mondo.<br />

Questi messaggi rappresentarono la<br />

goccia che fece traboccare il vaso, per<br />

cui il presidente Reagan decise che<br />

era necessario reagire militarmente,<br />

per stroncare le velleità libiche di<br />

continuare a sostenere il terrorismo.<br />

Reagan, pertanto, dette il via libera al<br />

Pentagono per mettere a punto un<br />

piano di attacco, basato sulla sorpresa,<br />

contro importanti obiettivi militari<br />

libici. Dopo alcuni ripensamenti,<br />

alla fine venne approvato un piano di<br />

attacco, denominato operazione “El<br />

Dorado Canyon”, da effettuarsi congiuntamente<br />

con aerei della US Air<br />

Force (USAF) e della US Navy (USN),<br />

contro obiettivi situati a Tripoli e a<br />

Bengasi. Per attuare il piano nel modo<br />

migliore, era necessaria la collaborazione<br />

di alcuni paesi europei<br />

alleati, i cui territori dovevano essere<br />

Il General Dynamics F-111F, malgrado la sigla,<br />

è stato utilizzato dall’USAF come bombardiere<br />

medio veloce. Nella foto è visibile il<br />

ragguardevole carico di bombe Mk 82, a caduta<br />

libera, trasportato dal velivolo.<br />

11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!