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copertina AAA - Associazione Arma Aeronautica

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VARIE<br />

STORIA<br />

AERONAUTICA<br />

Operazione “El Dorado Canyon”: il bombardamento<br />

aereo di Tripoli e di Bengasi, nel 1986, e le sue premesse<br />

Nel corso degli anni ‘80, i rapporti tra<br />

gli Stati Uniti del presidente Reagan<br />

e la Libia del colonnello Gheddafi, furono<br />

sempre molto tesi e, in alcuni<br />

momenti, si verificarono anche dei<br />

cruenti scontri armati. I rapporti tra i<br />

due Paesi erano peggiorati fin dai<br />

primi anni di quella decade,<br />

con il passare dei quali si verificarono<br />

tutte le premesse, costituite<br />

da una serie di<br />

reciproche provocazioni, che<br />

portarono la Libia a compiere<br />

una grave azione terroristica<br />

contro gli Stati Uniti, tale da<br />

scatenare, nell’aprile 1986, la<br />

reazione militare di questi ultimi,<br />

che si concretizzò con un<br />

bombardamento aereo di<br />

obiettivi militari situati a Tripoli<br />

e a Bengasi. Anche se non<br />

fu tra i bersagli dichiarati, l’abitazione<br />

di Gheddafi, dove<br />

egli viveva con la famiglia, fu presa di<br />

mira e colpita. Il colonnello riuscì a<br />

scamparla per il “rotto della cuffia”,<br />

grazie ad una provvidenziale “soffiata”,<br />

che arrivò giusto in tempo.<br />

Le premesse<br />

Negli Stati Uniti, nel gennaio 1981,<br />

alla Casa Bianca fu insediato il nuovo<br />

presidente, Ronald Reagan, del Partito<br />

Repubblicano, il quale non tollerava<br />

il terrorismo arabo-palestinese,<br />

che era molto attivo in quel periodo.<br />

In Libia c’era il capo della Jamahiriya,<br />

colonnello Muammar Al-Gheddafi,<br />

da tempo dittatore di quel<br />

paese, il quale si definiva alfiere del<br />

mondo arabo, esprimendo una filoso-<br />

Il caccia con ali a freccia variabile Sukoi<br />

Su-22 Fitter, assieme al Su-20, quì raffigurato,<br />

fu una variante da esportazione<br />

del SU-17, impiegato dalla Forza Aerea<br />

Sovietica.<br />

di Ferdinando Sguerri<br />

fia islamica, panaraba, filopalestinese,<br />

anti-israeliana e anti-americana e<br />

che sosteneva e incoraggiava il terrorismo.<br />

Professando tali idee, egli era<br />

aiutato dall’Unione Sovietica che lo<br />

riforniva di mezzi militari, di armi e<br />

di munizioni.<br />

Il Golfo della Sirte, da Misurata a Bengasi,<br />

è largo 450 km, con un profondità massima<br />

di 210 km (Atlante Geografico De Agostini,<br />

1987).<br />

Gli Stati Uniti, quindi, ritenevano la<br />

Libia un paese coinvolto, direttamente<br />

o indirettamente, in tutti gli attacchi<br />

terroristici arabo-palestinesi<br />

contro gli americani e contro i paesi<br />

occidentali. Inoltre, la Casa Bianca<br />

era fermamente convinta che quel<br />

paese nordafricano fosse anche un rifugio<br />

dei terroristi e sede dei loro<br />

campi di addestramento. Pertanto gli<br />

aerei americani eseguivano continue<br />

ricognizioni sul territorio libico,<br />

mentre le navi della 6ª Flotta effettuavano<br />

frequentemente delle “manovre”<br />

al largo delle coste libiche.<br />

Per impedire tali manovre, nell’estate<br />

1981, Gheddafi annunciò di volere<br />

estendere il limite delle acque territoriali<br />

all’abnorme distanza di 480 chilometri<br />

dalle coste Libiche,<br />

includendo il profondo Golfo della<br />

Sirte, malgrado che il diritto internazionale<br />

stabilisse a sei miglia nautiche<br />

(11,12 km) tale limite. Gli Stati<br />

Uniti, da parte loro, continuarono<br />

imperterriti le loro manovre vicino<br />

alle coste libiche, rinforzando la 6ª<br />

Flotta con una seconda portaerei e<br />

relative navi di appoggio.<br />

Fu così che il 19 agosto 1981, sul<br />

Golfo della Sirte, si arrivò a uno<br />

scontro aereo, in cui due F-14A Tomcat<br />

della portaerei CVN 68 Nimitz, furono<br />

attaccati da due caccia libici<br />

Su-22 Fitter, con ala a freccia variabile,<br />

che fecero l’imprudenza di lanciare<br />

un missile aria-aria. Gli aerei<br />

americani scansarono facilmene il<br />

missile e risposero al fuoco; il<br />

risultato fu l’abbattimento dei<br />

due aerei libici. Gheddafi minacciò<br />

fuoco e fulmini e le<br />

conseguenze di tali minacce si<br />

prolungarono nel tempo.<br />

Alla fine del 1984, Ronald<br />

Reagan ottenne un secondo<br />

mandato presidenziale, per<br />

cui l’impegno contro il terrorismo<br />

non ebbe soste. Il 7 ottobre<br />

1985, un “commando” di<br />

quattro terroristi palestinesi<br />

dell’OLP (Organizzazione per<br />

la Liberazione della Palestina),<br />

sequestrò e dirottò la nave<br />

da crociera italiana “Achille<br />

Lauro”, in navigazione nel sud del<br />

Mediterraneo; in quell’occasione, i<br />

terroristi uccisero a sangue freddo<br />

Leon Klinghoffer, un anziano turista<br />

ebreo-americano invalido. Dopo intense<br />

trattative, il 9 ottobre, la nave<br />

attraccò in un porto egiziano e i terroristi<br />

si arresero alle autorità locali,<br />

in cambio di un salvacondotto; il<br />

giorno 10, i quattro del “commando”,<br />

assieme a un emissario dell’OLP, Abu<br />

Abbas, che era stato anche l’ideatore<br />

del sequestro, furono imbarcati su un<br />

aereo egiziano diretto a Tunisi, sede<br />

del quartier generale dell’Organizzazione.<br />

L’aereo, però, venne intercettato<br />

dai caccia americani della 6ª Flotta<br />

e, con il permesso del Governo italiano,<br />

fu costretto ad atterrare sulla base<br />

NATO di Sigonella, in Sicilia.<br />

Quì cominciò subito uno spiacevole<br />

braccio di ferro su chi dovesse trattenere<br />

i terroristi, se i militari della<br />

“Delta Force” americana o i carabinieri<br />

italiani, i quali si attenevano<br />

agli ordini del capo del Governo, Bettino<br />

Craxi. Alla fine, Abu Abbas e<br />

compagni furono consegnati alle autorità<br />

italiane; un paio di giorni dopo,<br />

i terroristi furono messi su un aereo<br />

diretto a Belgrado, nella Jugoslavia<br />

comunista. Questa sorta di “beffa”<br />

del Governo Craxi fece infuriare la<br />

Casa Bianca.<br />

Tuttavia, gli statunitensi, dovevano<br />

ancora vedere il peggio. Il 27 dicembre<br />

1985, all’aeroporto di Fiumicino<br />

10 AERONAUTICA 8-9/2010

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