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18.06.2013 Views

LE FORZE DEL MALE NON PREVARRANNO MAI Tutti i regni e le organizzazioni umane hanno una vita più o meno breve, più o meno intensa, hanno periodi di successo e di decadenza e poi scompaiono; il Regno di Dio (la Chiesa) fondato da Gesù Cristo sulla terra continuerà a sussistere nonostante le persecuzioni aperte o subdole, le insidie che la malizia degli uomini costruisce dentro e fuori della Chiesa. Pascal ha fatto notare il carattere prodigioso della perennità della Chiesa: “E’ straordinario, incomparabile e assolutamente divino il fatto che questa religione, che ha sempre durato, sia stata sempre combattuta. Ridotta mille volte alla vigilia di una distruzione completa, ogni volta Dio l’ha risollevata. Con manifestazioni straordinarie della sua potenza”. Gli aspetti umani rivelati dalla Chiesa, nel passato, come nel presente talvolta sconcertano… Le “potenze dell’inferno” hanno messo in opera ripetutamente ogni tentazione per abbattere la Chiesa: la tentazione del danaro che apre tutte le porte, eppure sono stati i poveri ad imporre il cristianesimo all’impero romano. Il nemico, dopo la tentazione della cupidigia si servirà dell’orgoglio per sgretolare la fede, minare l’obbedienza: in tutte le epoche l’umiltà e le povertà di discepoli fedeli al Vangelo, faranno rifiorire la Chiesa. Il nemico allora userà come ulteriore risorsa la persecuzione. Gesù l’aveva predetto:” sarete perseguitati…vi batteranno, vi metteranno in prigione, vi uccideranno… vi odieranno per causa mia. Ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. Ma le persecuzioni non rallentano il diffondersi della Chiesa, anzi: “Il sangue dei cristiani è una semente”, scriveva Tertulliano. La crudeltà dei pagani di un tempo, oggi è superata dai moderni persecutori. Ma la violenza non ha mai avuto ragione della Chiesa. Voltaire asseriva: “ Ancora vent’anni e la fine della Chiesa sarà un fatto compiuto”. Vent’anni dopo questa imprudente affermazione, Voltaire moriva, mentre la Chiesa continuava a vivere. Renan vagheggiò di seppellirla sotto i fiori… Così, a partire dal filosofo Celso nel III secolo, non è passata generazione senza che i necrofori di turno non si siano preparati a seppellire la Chiesa. Eppure la Chiesa vive sempre. Gesù non ci ha ingannati: le porte dell’inferno non prevarranno contro la sua Chiesa. Continuamente attaccata, contrastata, tiranneggiata, essa persegue serena e fiduciosa la missione assegnatale dal suo divino fondatore. La sua esistenza consiste, secondo la felice espressione di Faber, “in una continua sconfitta vittoriosa”. E’ umana ed è debole, per questo alcuni suoi figli sbagliano e peccano, e per questo la Chiesa chiede umilmente perdono a Dio ed ai fratelli, rigettando categoricamente ogni forma di male e di peccato. E’ per la potenza e la grazia del suo fondatore che all’indomani di ogni sconfitta esce sempre purificata e splendente a motivo della santità eroica di tantissimi altri suoi figli, che ne tolgono le macchie e le rughe. “E’ bello, notava ancora Pascal, stare su una imbarcazione battuta dall’uragano avendo la certezza che non andrà a fondo”. Non dubitiamo mai quindi della nostra “Santa Madre Chiesa”. La sua storia è un miracolo continuo, sul quale possiamo fondare la nostra fede. Ma Gesù si attende e chiede l’apporto del nostro impegno personale, come contributo alla lotta contro le potenze del male. E’ nostro dovere ridurre le infermità che provengono dalle nostre colpe, cancellare le macchie che deturpano davanti al mondo lo splendore della sua santità. Cerchiamo di essere sempre più figli amorevoli della Chiesa nostra Madre. Adoperiamoci, con affettuosa docilità, a rendere sempre più santa questa nostra Madre, la Chiesa. S. Pietro e S. Paolo, nostri patroni, sono le

LE FORZE DEL MALE NON PREVARRANNO MAI<br />

Tutti i regni e <strong>le</strong> organizzazioni umane hanno una vita più o meno breve, più o<br />

meno intensa, hanno periodi di successo e di decadenza e poi scompaiono; il<br />

Regno di Dio (la Chiesa) fondato da Gesù Cristo sulla terra continuerà a<br />

sussistere <strong>non</strong>ostante <strong>le</strong> persecuzioni aperte o subdo<strong>le</strong>, <strong>le</strong> insidie che la malizia<br />

degli uomini costruisce dentro e fuori <strong>del</strong>la Chiesa. Pascal ha fatto notare il<br />

carattere prodigioso <strong>del</strong>la perennità <strong>del</strong>la Chiesa: “E’ straordinario, incomparabi<strong>le</strong><br />

e assolutamente divino il fatto che questa religione, che ha sempre durato, sia<br />

stata sempre combattuta. Ridotta mil<strong>le</strong> volte alla vigilia di una distruzione<br />

comp<strong>le</strong>ta, ogni volta Dio l’ha risol<strong>le</strong>vata. Con manifestazioni straordinarie <strong>del</strong>la<br />

sua potenza”. Gli aspetti umani rivelati dalla Chiesa, nel passato, come nel<br />

presente talvolta sconcertano… Le “potenze <strong>del</strong>l’inferno” hanno messo in opera<br />

ripetutamente ogni tentazione per abbattere la Chiesa: la tentazione <strong>del</strong> danaro<br />

che apre tutte <strong>le</strong> porte, eppure sono stati i poveri ad imporre il cristianesimo<br />

all’impero romano. Il nemico, dopo la tentazione <strong>del</strong>la cupidigia si servirà<br />

<strong>del</strong>l’orgoglio per sgretolare la fede, minare l’obbedienza: in tutte <strong>le</strong> epoche<br />

l’umiltà e <strong>le</strong> povertà di discepoli fe<strong>del</strong>i al Vangelo, faranno rifiorire la Chiesa. Il<br />

nemico allora userà come ulteriore risorsa la persecuzione. Gesù l’aveva<br />

predetto:” sarete perseguitati…vi batteranno, vi metteranno in prigione, vi<br />

uccideranno… vi odieranno per causa mia. Ma abbiate fiducia, io ho vinto il<br />

mondo!”. Ma <strong>le</strong> persecuzioni <strong>non</strong> ral<strong>le</strong>ntano il diffondersi <strong>del</strong>la Chiesa, anzi: “Il<br />

sangue dei cristiani è una semente”, scriveva Tertulliano. La cru<strong>del</strong>tà dei pagani<br />

di un tempo, oggi è superata dai moderni persecutori. Ma la vio<strong>le</strong>nza <strong>non</strong> ha <strong>mai</strong><br />

avuto ragione <strong>del</strong>la Chiesa. Voltaire asseriva: “ Ancora vent’anni e la fine <strong>del</strong>la<br />

Chiesa sarà un fatto compiuto”. Vent’anni dopo questa imprudente affermazione,<br />

Voltaire moriva, mentre la Chiesa continuava a vivere. Renan vagheggiò di<br />

seppellirla sotto i fiori… Così, a partire dal filosofo Celso nel III secolo, <strong>non</strong> è<br />

passata generazione senza che i necrofori di turno <strong>non</strong> si siano preparati a<br />

seppellire la Chiesa. Eppure la Chiesa vive sempre. Gesù <strong>non</strong> ci ha ingannati: <strong>le</strong><br />

porte <strong>del</strong>l’inferno <strong>non</strong> <strong>prevarranno</strong> contro la sua Chiesa. Continuamente<br />

attaccata, contrastata, tiranneggiata, essa persegue serena e fiduciosa la<br />

missione assegnata<strong>le</strong> dal suo divino fondatore. La sua esistenza consiste,<br />

secondo la felice espressione di Faber, “in una continua sconfitta vittoriosa”. E’<br />

umana ed è debo<strong>le</strong>, per questo alcuni suoi figli sbagliano e peccano, e per questo<br />

la Chiesa chiede umilmente perdono a Dio ed ai fratelli, rigettando<br />

categoricamente ogni forma di ma<strong>le</strong> e di peccato. E’ per la potenza e la grazia <strong>del</strong><br />

suo fondatore che all’indomani di ogni sconfitta esce sempre purificata e<br />

sp<strong>le</strong>ndente a motivo <strong>del</strong>la santità eroica di tantissimi altri suoi figli, che ne<br />

tolgono <strong>le</strong> macchie e <strong>le</strong> rughe. “E’ bello, notava ancora Pascal, stare su una<br />

imbarcazione battuta dall’uragano avendo la certezza che <strong>non</strong> andrà a fondo”.<br />

Non dubitiamo <strong>mai</strong> quindi <strong>del</strong>la nostra “Santa Madre Chiesa”. La sua storia è un<br />

miracolo continuo, sul qua<strong>le</strong> possiamo fondare la nostra fede. Ma Gesù si attende<br />

e chiede l’apporto <strong>del</strong> nostro impegno persona<strong>le</strong>, come contributo alla lotta<br />

contro <strong>le</strong> potenze <strong>del</strong> ma<strong>le</strong>. E’ nostro dovere ridurre <strong>le</strong> infermità che provengono<br />

dal<strong>le</strong> nostre colpe, cancellare <strong>le</strong> macchie che deturpano davanti al mondo lo<br />

sp<strong>le</strong>ndore <strong>del</strong>la sua santità. Cerchiamo di essere sempre più figli amorevoli <strong>del</strong>la<br />

Chiesa nostra Madre. Adoperiamoci, con affettuosa docilità, a rendere sempre più<br />

santa questa nostra Madre, la Chiesa. S. Pietro e S. Paolo, nostri patroni, sono <strong>le</strong>


due colonne portanti <strong>del</strong>la Chiesa, di cui Cristo è l’unico fondamento. Con Lui <strong>le</strong><br />

<strong>forze</strong> <strong>del</strong>l’inferno <strong>non</strong> <strong>prevarranno</strong> <strong>mai</strong>.<br />

FONTE: Don Giuseppe<br />

Mensi<strong>le</strong> <strong>del</strong>la Comunità Parrocchia<strong>le</strong> di Torri <strong>del</strong> Benaco<br />

Maggio 2010 - Anno 12 (n° 138)

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