Leggi Quaderni Cadiai in formato PDF

50
sono ritrovata a disegnare in ginocchio per terra, divertendomi
come o forse più della mia bimba.
Man mano che la festa prendeva forma, io mi appassionavo a
quello che stavo facendo e i complimenti dei miei “colleghi” per
il mio operato, mi riempivano di entusiasmo. Mi sono scoperta
ad aspettare trepidante l’appuntamento del mercoledì… quando
poi sono cominciate le prove e le cose fatte hanno preso vita, è
stata una vera soddisfazione, al punto che la mia “vocina” ha
parlato di nuovo, ma questa volta in maniera consapevole e co-
erente: mi sono candidata per il RUOLO DA STAR: LA GALLINA
CESARINA!”…
Ansia, trepidazione, timore, fatica che si aggiunge al carico della
quotidianità che accomuna genitori e noi educatrici. Eppure rimane
una sottile, forse nascosta, consapevolezza che ne valga
la pena, nonostante tutto. Qualche genitore teme che l’assenza
di vena artistica possa impedire di “partecipare”, poi scopre che
l’importante è avere voglia di impegnarsi.
Il tempo indiretto
Con i genitori condividiamo un “tempo indiretto”, non frontale
ma altrettanto importante e prezioso. Un tempo che sembra più
vicino ai bambini, finalizzato a loro anche se il momento dello
spettacolo sarà breve e la preparazione è lunga e impedisce un
rientro a casa in orario.
È un tempo che diventa rapido, veloce che sembra non bastare,
perché l’entusiasmo dei genitori porta a fare progetti anche complessi,
che fanno andare “di corsa”. Un tempo nel quale “stare”
permette anche di “ritrovarsi”: “dopo una giornata lavorativa non
vedevo l’ora di arrivare all’asilo per la festa, mi rilassava molto
“spaciugare” con colori, colle e altro”. È un tempo che alla fine
premia la fatica. Un genitore ci dice “durante la festa ho pensato