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e tra gli educatori che collaborano insieme.
Il vissuto di noi educatrici dopo le feste è sempre stato in genere
positivo e la percezione che avevamo ci sembrava coincidere con
quanto provavano anche i genitori.
Per renderci conto se il nostro vissuto aveva solo un carattere
“impressionistico” abbiamo deciso, al termine della festa dello
scorso anno scolastico, di condividere con i genitori una “rielaborazione”
di queste percezioni, tramite un questionario che abbiamo
compilato in parallelo educatrici e genitori. Quando ci si
trova a dovere scrivere, si è costretti a fermarsi a pensare, a fare
riaffiorare pensieri ed emozioni che altrimenti rischiano talora di
diventare un tutto indistinto.
Lo scambio “epistolare” virtuale fra le risposte dei due questionari
(quello delle educatrici e quello dei genitori) permette di
integrare i diversi punti di vista, a partire proprio dal che cosa
rappresenta la partecipazione dei genitori alla vita del nido.
Uno dei temi che vengono evidenziati è quello della riduzione
delle “distanze”. Alcune di noi annotano che “la partecipazione
dei genitori alla vita del nido è fondamentale nella conoscenza
effettiva dell’ambiente di provenienza del bambino e spesso ci
suggerisce la chiave di lettura giusta per tanti nostri interrogativi
e fornisce a lui (...) uno strumento in grado di aiutarlo nei momenti
del rientro, perché rinforza la sicurezza e la rassicurazione
e rammenta a noi educatori il nostro ruolo”; e ancora: “partecipare
alla vita del nido per un genitore è sicuramente un modo
per avvicinare le distanze che ci sono”, “è un modo per conoscersi
e confrontarsi (...) in un momento di calma e tranquillità
contro la frenesia e la fretta di tutti i giorni”, “ è uno dei modi più
forti per poter creare alleanze tra i genitori e le educatrici, “ un’
esperienza importante da vivere serenamente e con gioia e consapevolezza
che il proprio bambino è felice nel vedere coinvolti
e presenti i propri genitori nel loro ambiente che è il nido,”
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