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“Ma io non so mica cucire!?”
Genitori in inserimento o novelli stilisti
in fermento?
Ogni anno, all’apertura dei servizi per l’infanzia, si rinnova l’impegno
dei gruppi educativi che accolgono i bambini e le loro famiglie
per la prima volta o dopo la pausa estiva: nel settembre
2007 i Delfini, la sezione lattanti - 3/12 mesi - del nido “Abba”,
ha dato il benvenuto a 20 nuove famiglie, che suddivise in quattro
gruppi, sono state inserite al nido.
L’inserimento-ambientamento di bambini così piccoli, programmato
generalmente su cinque settimane ma modificabile in relazione
alla risposta emotiva del bambino, rappresenta una fase di
transizione, un passaggio evolutivo dalla dimensione familiare
a quella sociale, il cui obiettivo è quello di creare una situazione
di benessere per tutte le persone coinvolte: bambini, genitori ed
educatrici.
In queste settimane, in cui la coppia genitore-bambino viene
inserita al nido, le educatrici hanno un duplice compito: attraverso
un’iniziale osservazione, poi
interagendo gradualmente, di entrare
in contatto con il bambino e di conquistarsene
la fiducia; di pensare, secondo
una logica sistemica ed ecologica,
l’inserimento-ambientamento non solo
in relazione al coinvolgimento del
bambino, ma anche dell’adulto familiare,
nell’ambito di un processo delicato
e complesso, in cui l’educatrice
stessa ha un ruolo centrale come mediatrice di tale transizione.
Una delle fasi più emotivamente coinvolgenti è quella del distacco,
costituito da tutti quei momenti in cui il genitore si allontana
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