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Questa O.S. contesta, pertanto con veemenza tale Informazione Preventiva che sembra avere più il carattere di una “disposizione attuativa”, che non avere l’intento di informare le OO.SS. sulle reali, se mai ve ne siano, motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione ad effettuare questa scellerata e vanesia scelta operativa - Infatti il dubbio è se, quella inviata dalla Questura a questa O.S., sia veramente un’informazione preventiva o qualcuno, molto distrattamente, ha sovrappensiero scritto e pigiato il tasto d’invio senza minimamente rendersi conto di quale danno stesse creando con il proprio agire negligente?!?! - Eppure il D.P.R. in questione, ormai vigente da ben otto anni, dovrebbe essere stato recepito in tutte le sue sfaccettature più nascoste a tal punto da non poter più dare adito ad alcuno né a libere interpretazioni formulate su voli pindarici delle menti eccelse, né tantomeno creare sbavature negli adempimenti burocratici che vi fanno capo – Entrando nel merito di quanto comunicatoci ci troviamo a leggere “Al fine di uniformare i servizi di controllo del territorio svolti dai Commissariati sezionali”, a tal proposito, ci vien subito da pensare che se finora i Commissariati sezionali della Provincia di <strong>Napoli</strong> hanno funzionato in maniera difforme l’uno dall’altro ci potrebbero essere alcune valide ragioni: 1. Finora l’Amministrazione invece di badare a quanto accadeva nell’orticello della propria casa è andato a bighellonare negli orticelli altrui; 2. L’Amministrazione sconosceva (???) tanta difformità dovuta in maniera preminente e palese alla totale differenza strutturale, paesaggistica e culturale che predomina la città di “Pulcinella”; 3. Se in alcuni quartieri si presta servizio con determinati veicoli ed in altri quartieri mezzi diversi ci sarà pure un serio e valido motivo che ne ha dettata la scelta operativa – “Il servizio moto montato Nibbio venga svolto soltanto dal personale dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico”, avocando a sé la conoscenza capillare del territorio partenopeo soprattutto quello formato da tutto il dedalo di vicoli ove solo le moto di chi realmente ed effettivamente conosce il territorio e le tane nascoste delle varie fasce delinquenziali minori può entrare e prevenire le mille attività illecite che vengono ideate e poste in essere in loco – E qui nasce il problema che più ha attirato la nostra attenzione – Nei Commissariati sezionali esistevano “X” dipendenti che svolgevano la mansione di “Nibbio”, con una turnazione basata su orari difformi da concordare ai sensi dell’Art. 7 comma 6 per i quali mai le intese sono state raggiunte, quindi turnazione basate su una “prorogatio” decisa su base assolutamente unilaterale dell’Amministrazione – Gli stessi infatti venivano impiegati con turno in 5^ con soppressione del quadrante notturno con orario di servizio 07.00/13.00 – 13.00/19.00 – 19.00/01.00, ove, non solo l’intero turno non risulta in capo all’A.N.Q., ma in particolare il turno 19.00/01.00 risulta non essere inserito in alcuno dei quadranti previsti dall’A.N.Q. vigente e per il quale vanno raggiunte le intese che, dall’entrata in vigore dell’A.N.Q. 31/07/2009, mai sono state raggiunte – In merito a detta Informazione/Disposizione tali dipendenti “X” non hanno ricevuto alcuna comunicazione in merito ai nuovi incarichi nei quali andranno ad essere impiegati, né tantomeno questa O.S. ha ricevuto alcunché in merito alla tipologia di mansione che gli stessi andranno ad affrontare, né alcuna notizia ci è stata riferita in merito alla turnazione che 2
andranno ad effettuare in seguito a questa prepotente ed unilaterale decisione dell’Amministrazione – A tal proposito ci corre obbligo evidenziare che la Circolare del Ministero dell’Interno 555/PERS/12207/5.v-3 del 20 dicembre 2006 concernente il “Mutamento interno di incarichi e funzioni dei dipendenti della Polizia di Stato”, ricorda che: “… rimane fermo l’obbligo di fornire l’informazione sindacale preventiva, posto dall’art. 25 comma 2 lett. b) DPR 18.06.2002 n.164 riguardo ai criteri generali e alle conseguenti iniziative concernenti la mobilità interna del personale, agli organi centrali delle oo.ss. firmatarie dell’accordo recepito dal DPR 164/2002 (art. 25 c.3) …” che: E la Circolare del Ministero dell’Interno nr. 333-A/9803.A.5 del 23 marzo 2007, evidenzia “il trasferimento ad altro incarico nello stesso ufficio o, comunque, nell’ambito della stessa sede di servizio del personale della Polizia di Stato non potrà essere motivato solo con un riferimento a semplici esigenze di servizio, ma occorrerà dare contezza in modo puntuale delle ragioni che lo hanno determinato ….” Rileviamo ancora una volta, anche nel periodo Natalizio in cui nessuno dovrebbe avere l’ardire di accendere i fuochi delle liti familiari , un’altra dura e inattesa “pugnalata alle spalle” è stata inferta alle famiglie dei poliziotti napoletani che, già subissati dalle problematiche che ogni giorno sono costretti ad affrontare per portare innanzi con serietà e professionalità i propri compiti istituzionali, vedono mutate di punto in bianco le proprie già precarie condizioni di agibilità organizzativa che, con grande probabilità, erano riusciti ad ottenere con stenti e sacrifici, senza che gli sia stata prospettata la contropartita!!! - Bè c’è da dire che per i colleghi dei “Nibbio” dei Commissariati Sezionali né Babbo Natale, né tantomeno la Befana, porteranno liete novelle … solo ed esclusivamente “pugnalate alle spalle”!!! - In poche parole questi colleghi con una semplice informazione preventiva/disposizione di appena 5 righe, hanno visto stravolgere la propria vita professionale e familiare senza avere alcuna possibilità né di interloquire, né di demandare alle OO.SS. che li rappresentano quanto in loro potere/dovere!!! - Rammentiamo all’Amministrazione che, anche in questo caso, delle norme stabiliscono specificamente come doversi adoperare per non cadere in errore, una fra tutte: Art. 27 D.P.R. 164/2002 Consultazione 1 – La consultazione si svolge relativamente ai criteri generali ed ai provvedimenti concernenti; a – ………………. b - ……………… c – l’introduzione di nuove tecnologie e le conseguenti misure di massima riguardanti i processi generali di organizzazione degli uffici centrali e periferici aventi effetti generali su l’organizzazione del lavoro; 2 - …………….. 3
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