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di - Gotha Magazine

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Cara Villa Giusti…<br />

La Delegazione “Eugenia”,<br />

grazie alle belle idee <strong>di</strong><br />

Piero Fracanzani<br />

E’ nata una nuova delegazione dell’Accademia della Cucina: Eugania.<br />

Ne fanno parte: aristocratici, uomini <strong>di</strong> cultura, professionisti,<br />

impren<strong>di</strong>tori tra cui: Piero Fracanzani, Orazio Lonigo,Isidoro<br />

Wiel Marin, Maurizio Rippa Bonati, Aldo Prosdocimi, Giambattista<br />

Fa<strong>di</strong>gati; con entusiasmo, ha aderito anche il Governatore del Veneto,<br />

Giancarlo Galan.<br />

Cara Villa Giusti, come eri bella quando hai ricevuto<br />

il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in<br />

visita per il 90° dell’Armistizio, firmato proprio lì da<br />

te. Ti sei ricoperta <strong>di</strong> drappi tricolori, hai fatto crescere<br />

ciclamini bianchi e rossi nei davanzali delle finestre,<br />

hai rivestito le aiuole del parco con dalie<br />

rosse e margherite bianche. Ti sei presentata nel tuo<br />

aspetto migliore anche se noi ti amiamo lo stesso,<br />

un po’ grigia, un po’ stinta, un po’ demodée. Quando<br />

l’illustre ospite ha varcato il cancello, un tripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

ban<strong>di</strong>erine l’hanno salutato e tu l’hai accolto dentro<br />

le storiche stanze, per l’occasione imban<strong>di</strong>erate e fiorite.<br />

A fare gli onori <strong>di</strong> casa, c’era la famiglia Lanfranchi,<br />

i fratelli ma soprattutto i nipoti, l’ultima<br />

generazione a cui è passato il testimone della pace:<br />

“attorno ad un tavolo- ha spiegato, ai giovani <strong>di</strong> casa,<br />

Giovanni Lanfranchi- si è conclusa una lunga guerra.<br />

Gli uomini possono, se vogliono, risolvere anche le<br />

più aspre questioni senza far uso della forza, perché<br />

è nel confronto, nella fiducia, nella <strong>di</strong>sponibilità e con<br />

la ragione, che l’uomo degno <strong>di</strong> questo nome, può<br />

continuare a <strong>di</strong>alogare con i suoi simili”.<br />

Aidda e le donne<br />

La valorizzazione del ruolo femminile è stata salutata, in un<br />

incontro ai Musei Civici, dalle relazioni <strong>di</strong> Giovanni Cipriani<br />

e Isabella Gaetani <strong>di</strong> Canossa, ospiti dell’associazione AIDDA<br />

in collaborazione con gli Amici dei Musei. La storia <strong>di</strong> tre<br />

donne, Caterina dè Me<strong>di</strong>ci, Maria dè Me<strong>di</strong>ci e Matilde <strong>di</strong> Canossa,<br />

donne <strong>di</strong> fegato, carattere da vendere, lungimiranza<br />

epocale, è stata al centro della tavola rotonda sul tema “La<br />

forza e il genio delle donne <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi”. A conclusione<br />

del pomeriggio, dopo i saluti del presidente Vittorio Tabacchi,<br />

è stata la volta <strong>di</strong> Mara Borriero, presidente AIDDA, che<br />

ha concluso l’incontro parlando delle figure femminili della<br />

società <strong>di</strong> oggi. Ad applau<strong>di</strong>re le belle relazioni degli invitati,<br />

una platea quasi tutta al femminile, delle socie dell’AIDDA<br />

Veneta e del Trentino Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

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