4 COSMONAUTICA-(giugno - luglio 2009) - Consorzio Nautica Pisana

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FIERE E SALONI RENZO MOSCHINI* La terza edizione di ParcoLibri – tenutasi dal 17 al 19 aprile 2009 alla Stazione Leopolda di Pisa – ha confermato il crescente interesse degli editori, delle istituzioni e dell’associazionismo per i temi ambientali, con particolare riferimento a quelli della tutela della natura e del paesaggio e ai parchi e alle aree protette che ne sono i primi custodi. Quest’anno si è giunti all’appuntamento sulla base di un accordo tra Federparchi –l’associazione dei parchi e delle aree protette – e la Presidenza della Regione Toscana che ha inserito ParcoLibri tra gli eventi regionali dedicati alla comunicazione ambientale da sostenere. L’apertura è stata caratterizzata da un dibattito sull’Europa dei parchi sulla base di una indagine condotta dal Politecnico di Torino e coordinata dal Prof. Roberto Gambino (raccolta oggi nel volume Parchi d’Europa, Edizioni ETS 2008) che ha consentito di cogliere meglio i problemi e le crescenti difficoltà dei nostri parchi alle prese – specie per quanto riguarda le aree marine – con gravi rischi e interventi o silenzi nazionali niente affatto rassicuranti. Ne fa testo la condizione, praticamente di paralisi, del Santuario dei cetacei di cui fa parte la nostra regione che, come ha documentato l’assessore Bertolucci, sta dedicando impegno e risorse con l’Osservatorio di Capoliveri, senza però trovare i riscontri indispensabili della cabina di pilotaggio ministeriale. Tra i temi che già si preannunciano tra i più interessanti anche per la prossima edizione vi è stato quella della nautica affrontato, oltre che in alcune mostre, in un libro appena uscito nella Collana Le 2 PARCO LIBRI CRESCE L’INTERESSE PER LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE Aree naturali protette dell’ETS, col titolo Le aree protette e la nautica sostenibile. Lo segnalo volentieri, specie su questa rivista, perché vi è la conferma di quanto avevamo già avuto modo di verificare in occasione della presentazione di alcuni libri e fascicoli di «Locus» al Canale dei Navicelli e a Palazzo Blu: la nautica a Pisa assume un rilievo importante e, per molti versi, nuovo proprio in rapporto ai temi della tutela ambientale. D’altronde che a Pisa la nautica abbia questo ruolo straordinario è del tutto naturale se consideriamo che essa si svolge, in larghissima misura, all’interno o agli immediati confini del Parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. E non ci riferiamo soltanto al suo peso economicosociale. Qui, infatti, per storia, tradizioni, posizioni politico-amministrative, la nautica è ormai un aspetto di rilievo culturale che può e deve svolgere una funzione nazionale e non solo. Ecco perché il prossimo anno vorremmo che ParcoLibri ne facesse un aspetto rilevante non più soltanto per la dimensione locale. E di questo vorremmo parlare nella prossima presentazione del libro sulla nautica in programma al Canale dei Navicelli. Così come ParcoLibri quest’anno è sbarcato all’Agrifiera di Pontasserchio con un suo spazio dedicato all’agricoltura, vorremmo che qualcosa del genere si possa presto realizzare per la nautica. *Coordinatore Toscanaparchi

AREE PROTETTE E NAUTICA SOSTENIBILE La nuova pubblicazione della Casa Editrice ETS si inserisce nell’ambito della collana “Le Aree Naturali Protette” diretta da Renzo Meschini (Coordinatore di Toscanaparchi) e affronta un tema quanto mai attuale e delicato come quello della nautica e della sua relazione, positiva e negativa, nelle aree protette, non solo marine ma anche fluviali. In particolare il libro si sofferma su alcune esperienze tosco-liguri come quelle del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che presto gestirà anche la riserva marina della Meloria, e del Parco di Montemarcello-Magra, col suo Piano della Nautica recentemente approvato, esperienze che evidenziano come meglio non si potrebbe questa inscindibile connessione fiume-mare. “Il libro – scrive Moschini - non ha solo lo scopo dichiarato e preciso di denunciare una situazione che non fa onore a nessuno dei Ministri e dei Governi che si sono susseguiti in questi anni e di fornire, per quanto ci è stato possibile, dati, riflessioni critiche e proposte per avviare una nuova fase” Moschini affronta soprattutto il delicato tema della normativa vigente nel settore, dalla legge 979 sul mare dell’82, alla legge quadro sulle aree protette 394 del 91, e ribadisce l’importanza di una normativa adeguata e urgente che tuteli le aree marino-costiere e non le “abbandoni” a se stesse, ma al contrario le faccia crescere e prosperare. “Oggi in Italia – spiega Moschini - abbiamo più di 500 aree protette con oltre 2.300.000 ettari di superficie protetta, ma soltanto 160.000 ettari di mare. Cosa ha bloccato l’istituzione delle aree protette marine?”. Interrogativo a cui il libro cerca di dare una risposta attraverso i vari autori. Interessanti esperienze sulla gestione del litorale pisano sono riportate dal giornalista Giuseppe Meucci, e a seguire da Giovandomenico Caridi, Presidente della SPA Navicelli Pisa, da Stefano Bottai, Presidente di “Boccadarno Porto di Pisa” e dalla San Lorenzo Spa di Ameglia (Sp), tutte esperienze che evidenziano quanto sia necessario pensare allo sviluppo della nautica sempre nell’ottica di una sostenibilità ambientale. L’ambiente è infatti molto sensibile agli impatti diretti e indiretti generati dalla nautica come testimoniano anche Giovanni Diviacco, del Servizio Parchi e Aree Protette Regione Liguria, e Simone Panigada presidente dell’European Cetacean Society, vicepresidente dell’Istituto Tethys, membro del comitato scientifico di AC- COBAMS e del comitato tecnico-scientifico del Santuario dei cetacei. Questo vale soprattutto in Liguria, dove il traffico marittimo è uno dei più elevati in Europa, e dove pertanto sono necessarie, e quanto mai urgenti, misure che considerino di pari passo lo sviluppo della nautica e la tutela ambientale. Un esempio positivo di sinergia tra nautica e ambiente è quello illustrato da Veneri di Legambiente che descrive l’importante protocollo d’intesa siglato con l’UCINA nel 2007. Il protocollo impegnava le due associazioni su un percorso comune che aveva come principali temi d’interesse quello della portualità turistica e le regole di fruizione delle aree marine protette. Il documento per la nautica sostenibile nelle aree marine protette, frutto del lavoro di un tavolo voluto dal Ministero dell’Ambiente e al quale hanno partecipato le associazioni ambientaliste, i rappresentanti del mondo della nautica e delle aree marine protette, il Ministero dei trasporti e le Capitanerie di Porto, individua una serie di provvedimenti per migliorare la fruibilità delle aree marine protette e aggiornare la normativa esistente in materia, datata ben 25 anni. Questo protocollo che fa ben sperare per il futuro testimonia come nautica e ambiente possono “lavorare” insieme, in comune accordo, seguendo l’unica regola possibile, quella del buon senso. BIBLIOGRAFIA C. F. 2

AREE PROTETTE<br />

E NAUTICA SOSTENIBILE<br />

La nuova pubblicazione della Casa Editrice<br />

ETS si inserisce nell’ambito della collana<br />

“Le Aree Naturali Protette” diretta da<br />

Renzo Meschini (Coordinatore di Toscanaparchi)<br />

e affronta un tema quanto mai<br />

attuale e delicato come quello della nautica<br />

e della sua relazione, positiva e negativa,<br />

nelle aree protette, non solo marine<br />

ma anche fluviali. In particolare il libro si<br />

sofferma su alcune esperienze tosco-liguri<br />

come quelle del Parco di Migliarino, San<br />

Rossore, Massaciuccoli, che presto gestirà<br />

anche la riserva marina della Meloria,<br />

e del Parco di Montemarcello-Magra, col<br />

suo Piano della <strong>Nautica</strong> recentemente<br />

approvato, esperienze che evidenziano<br />

come meglio non si potrebbe questa inscindibile<br />

connessione fiume-mare.<br />

“Il libro – scrive Moschini - non ha solo<br />

lo scopo dichiarato e preciso di denunciare<br />

una situazione che non fa onore a<br />

nessuno dei Ministri e dei Governi che si<br />

sono susseguiti in questi anni e di fornire,<br />

per quanto ci è stato possibile, dati,<br />

riflessioni critiche e proposte per avviare<br />

una nuova fase” Moschini affronta soprattutto<br />

il delicato tema della normativa vigente<br />

nel settore, dalla legge 979 sul mare<br />

dell’82, alla legge quadro sulle aree protette<br />

394 del 91, e ribadisce l’importanza<br />

di una normativa adeguata e urgente<br />

che tuteli le aree marino-costiere e non<br />

le “abbandoni” a se stesse, ma al contrario<br />

le faccia crescere e prosperare. “Oggi<br />

in Italia – spiega Moschini - abbiamo più<br />

di 500 aree protette con oltre 2.300.000<br />

ettari di superficie protetta, ma soltanto<br />

160.000 ettari di mare. Cosa ha bloccato<br />

l’istituzione delle aree protette marine?”.<br />

Interrogativo a cui il libro cerca di dare<br />

una risposta attraverso i vari autori.<br />

Interessanti esperienze sulla gestione del<br />

litorale pisano sono riportate dal giornalista<br />

Giuseppe Meucci, e a seguire da<br />

Giovandomenico Caridi, Presidente della<br />

SPA Navicelli Pisa, da Stefano Bottai, Presidente<br />

di “Boccadarno Porto di Pisa” e<br />

dalla San Lorenzo Spa di Ameglia (Sp),<br />

tutte esperienze che evidenziano quanto<br />

sia necessario pensare allo sviluppo della<br />

nautica sempre nell’ottica di una sostenibilità<br />

ambientale.<br />

L’ambiente è infatti molto sensibile agli<br />

impatti diretti e indiretti generati dalla<br />

nautica come testimoniano anche Giovanni<br />

Diviacco, del Servizio Parchi e Aree<br />

Protette Regione Liguria, e Simone Panigada<br />

presidente dell’European Cetacean<br />

Society, vicepresidente dell’Istituto Tethys,<br />

membro del comitato scientifico di AC-<br />

COBAMS e del comitato tecnico-scientifico<br />

del Santuario dei cetacei. Questo<br />

vale soprattutto in Liguria, dove il traffico<br />

marittimo è uno dei più elevati in Europa,<br />

e dove pertanto sono necessarie, e quanto<br />

mai urgenti, misure che considerino di<br />

pari passo lo sviluppo della nautica e la<br />

tutela ambientale.<br />

Un esempio positivo di sinergia tra nautica<br />

e ambiente è quello illustrato da Veneri<br />

di Legambiente che descrive l’importante<br />

protocollo d’intesa siglato con l’UCINA<br />

nel 2007. Il protocollo impegnava le due<br />

associazioni su un percorso comune che<br />

aveva come principali temi d’interesse<br />

quello della portualità turistica e le regole<br />

di fruizione delle aree marine protette. Il<br />

documento per la nautica sostenibile nelle<br />

aree marine protette, frutto del lavoro<br />

di un tavolo voluto dal Ministero dell’Ambiente<br />

e al quale hanno partecipato le associazioni<br />

ambientaliste, i rappresentanti<br />

del mondo della nautica e delle aree marine<br />

protette, il Ministero dei trasporti e le<br />

Capitanerie di Porto, individua una serie<br />

di provvedimenti per migliorare la fruibilità<br />

delle aree marine protette e aggiornare<br />

la normativa esistente in materia, datata<br />

ben 25 anni.<br />

Questo protocollo che fa ben sperare<br />

per il futuro testimonia come nautica e<br />

ambiente possono “lavorare” insieme, in<br />

comune accordo, seguendo l’unica regola<br />

possibile, quella del buon senso.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

C. F.<br />

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