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4 COSMONAUTICA-(giugno - luglio 2009) - Consorzio Nautica Pisana

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LE VIE D’ACQUA<br />

ECONOMIA E PAESAGGIO<br />

è stato il tema di una giornata di studi tenutasi<br />

a febbraio nella Sala Convegni della<br />

S.p.A. Navicelli . in via della Darsena a Pisa.<br />

L’evento è stato organizzato da ARSPAT<br />

(associazione per il restauro del paesaggio<br />

ambiente e territorio) in collaborazione<br />

con Navicelli di Pisa S.p.A. e ASSFORM<br />

(formazione ricerca e cultura ).<br />

Scopo dell’iniziativa è stato quello<br />

di prendere in considerazione e studiare<br />

le vie marine e fluviali, come elementi<br />

strutturali del paesaggio e strategici per<br />

lo sviluppo del territorio nel quale insistono.<br />

Anche in considerazione della<br />

sempre più pressante necessità di doversi<br />

misurare, nel terzo millennio, con le ineludibili<br />

esigenze ecologiche di risparmio<br />

energetico e di salvaguardia dell’ambiente,<br />

il trasporto di merci e turisti per mare<br />

o per reti fluviali si rivela uno dei sistemi<br />

più adeguati per rispondere a tali necessità<br />

e definisce un più corretto rapporto<br />

tra uomo e ambiente.<br />

Tra le vie d’acqua si colloca il Canale<br />

dei Navicelli a Pisa che se da un lato<br />

rappresenta un patrimonio esclusivo ricco<br />

di bellezze paesaggistiche, di significati<br />

storici e culturali del passato, dall’altro è<br />

anche occasione di sviluppo economico e<br />

strumento per far riscoprire alla città di<br />

Pisa le sue potenzialità di città marinara.<br />

L’incontro è stato anche occasione per<br />

lanciare l’idea di un futuro convegno internazionale<br />

sul tema da svolgersi a Pisa.<br />

Fra i numerosi partecipanti erano presenti<br />

operatori del settore, docenti universitari,<br />

imprenditori e rappresentanti delle<br />

istituzioni. Ha fatto da padrone di casa il<br />

Presidente e Amministratore Delegato<br />

della S.p.A Navicelli Ing. Giovandomenico<br />

Caridi. In apertura è stata proposta la visione<br />

di un filmato che ripercorre la storia<br />

del Canale dei Navicelli nato in epoca<br />

medicea come collegamento fra Livorno e<br />

Pisa, al quale ha fatto seguito l’intervento<br />

di Carlo Cesari, relatore per l’UNESCO,<br />

sul tema delle vie d’acqua come patrimonio<br />

mondiale sottolineando come i canali<br />

siano stati un sistema di disegno del territorio<br />

molto importante in Italia, riferendosi<br />

sia a quelli artificiali che naturali. “Anche<br />

percorsi naturali come i fiumi – ha detto<br />

Cesari - possono essere annoverati tra le<br />

vie d’acqua modificate dall’uomo; infatti<br />

anche l’Arno è stato trasformato dall’uomo<br />

in alcuni tratti. Le vie d’acqua vanno<br />

dunque iscritte nella lista dell’UNESCO<br />

per valorizzarle, controllarne lo sviluppo,<br />

verificare che abbiano un piano di gestione<br />

sostenibile e monitorare – ha concluso -<br />

gli impatti sul territorio che ne derivano”.<br />

Anche gli altri interventi hanno sottolineato<br />

come il paesaggio sia sempre strettamente<br />

intersecato con bellezza, economia,<br />

storia, cultura e salute. E come a Pisa ci<br />

siano importanti interazioni e integrazioni<br />

tra le sue vie d’acqua: mare, fiume Arno e<br />

Canale dei Navicelli.<br />

In conclusione l’Onorevole Paolo Fontanelli<br />

ha sostenuto la necessità di raccogliere<br />

ogni spunto utile per la gestione del<br />

territorio. “Il tempo e la storia – ha precisato<br />

– hanno modificato il paesaggio, noi<br />

dobbiamo coglierne l’evoluzione insieme<br />

agli elementi da preservare e salvaguardare.<br />

Come, ad esempio, l’Arno insieme<br />

al canale dei Navicelli e al Parco di San<br />

Rossore che sono tratti di identità della<br />

Toscana. Dobbiamo preservare al meglio<br />

queste ricchezze ambientali, governare le<br />

opportunità di oggi facendo una pianificazione<br />

attenta del territorio pisano. Il 70 %<br />

del territorio di Pisa è nel Parco, sottoposto<br />

a vincoli e salvaguardato. Oggi tutti<br />

riconoscono la bontà di questi vincoli che<br />

hanno permesso nel tempo di avere un<br />

territorio tutelato. Il canale dei Navicelli,<br />

dopo la distruzione dovuta al bombardamento<br />

della seconda Guerra mondiale,<br />

è stato recuperato per un tratto, abbandonando<br />

quella parte che entrava in città<br />

fino a Porta a Mare. Importante oggi<br />

è la riapertura dell’Incile per collegare il<br />

Canale dei navicelli all’Arno e dare molta<br />

attenzione a questa parte del territorio<br />

pisano. Oggi che il quadro è cambiato - ha<br />

aggiunto Fontanelli - perché ci sono nuove<br />

opportunità di sviluppo economiche,<br />

produttive e territoriali, la riapertura dell’Incile<br />

rende operativo un percorso fluviale<br />

di grande interesse soprattutto per<br />

la nautica da diporto. Importante per lo<br />

sviluppo turistico è avere l’approdo nella<br />

zona della caserma Bechi Luserna, porta<br />

d’ingresso turistica della città. Questo<br />

comporta la necessità di programmare<br />

un’offerta turistica che tenga conto anche<br />

del circuito fluviale e dello sviluppo<br />

della cantieristica con la costruzione del<br />

polo nautico tra Pisa, Livorno e Viareggio<br />

che diventa il più importante d’Italia. E’ un<br />

ATTIVITÀ SUL CANALE DEI NAVICELLI<br />

ECONOMIA E<br />

TERRITORIO<br />

Tutte le grandi città nella storia sono sorte su una<br />

sponda, tutte le capitali più grandi e più belle sono legate<br />

ad un fiume”.<br />

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