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Dott. Ing. C. Pilati - Ordine dei Geologi del Trentino Alto Adige

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Incontro sul tema:<br />

Costruzioni in falda: problemi idrogeologici nella<br />

gestione <strong>dei</strong> cantieri e post-opera<br />

Metodi di stabilizzazione<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Geosoluzni Eiongineering s.r.l.<br />

Viale <strong>del</strong>l’Industria 67/12 – VICENZA<br />

Mail: info@geosoluzioni.it<br />

Trento, 13-14 dicembre 2012<br />

<strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

02/93<br />

Introduzione<br />

A causa degli spazi sempre più ristretti negli ambienti fortemente<br />

antropizzati spesso si presenta la necessità di realizzare degli scavi<br />

verticali per ricavare degli interrati fino al limite <strong>del</strong> confine di proprietà.<br />

Non potendo quindi eseguire <strong>del</strong>le scarpate naturalmente stabili risulta<br />

necessario intervenire con opere di sostegno, provvisorie o permanenti,<br />

che permettano di lavorare nel rispetto <strong>del</strong>le normative in materia di<br />

sicurezza giustamente sempre più severe. Pertanto risulta necessario<br />

prevedere tali opere in fase di progettazione sia per considerare il loro<br />

ingombro, ed il conseguente restringimento <strong>del</strong> piano interrato, sia per il<br />

loro costo che per piccole opere può risultare significativo se rapportato<br />

al costo totale <strong>del</strong>l’opera.<br />

Esistono numerose tipologie per il consolidamento <strong>dei</strong> fronti scavo,<br />

micropali e tiranti, pali in ghisa sferoidale, soil nailing, palancole,<br />

diaframmi, jet-grouting, pali secanti, pali CFA, FDP, soluzioni miste ecc.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

03/93<br />

Introduzione<br />

Ci sono tante tipologie di opere di sostegno perché ogni cantiere presenta<br />

problemi diversi che vanno risolti in modo diverso.<br />

Per decidere la soluzione più appropriata prima di tutto bisogna disporre<br />

di una relazione geologico-geotecnica, eseguita specificatamente per quel<br />

cantiere, che metta in evidenza quali sono i terreni su cui si andrà ad<br />

operare e soprattutto che evidenzi il livello <strong>del</strong>la falda freatica o<br />

artesiana, elemento quest’ultimo discriminante nella scelta <strong>del</strong>le opere<br />

più idonee.<br />

Altra cosa da fare è raccogliere tutte le informazioni possibili<br />

relativamente alle opere esistenti oltre il confine di proprietà; infatti è<br />

completamente diverso dover sostenere solo <strong>del</strong> terreno o una strada o<br />

sostenere un edificio di più piani, privo di scantinato e su fondazioni<br />

superficiali. Per quanto riguarda gli edifici limitrofi bisogna quindi<br />

valutare la tipologia strutturale, tipo e quota <strong>del</strong>le fondazioni, la pressione<br />

caratteristica scaricata sul terreno e la presenza di eventuali scantinati<br />

anche se non in prossimità <strong>del</strong> confine. Per le strade o per i terreni<br />

limitrofi bisogna individuare la presenza di sottoservizi, pozzi od<br />

elementi che possano interagire con le opere da realizzare (tiranti).<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

04/93<br />

Introduzione<br />

Un altro aspetto fondamentale è la possibilità o meno di poter realizzare<br />

degli ancoraggi o <strong>dei</strong> tiranti oltre il limite di proprietà. Dato per scontato<br />

che ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 840 <strong>del</strong> codice civile non si può intervenire nella<br />

proprietà altrui, rimane sempre la possibilità di fare una richiesta formale<br />

al vicino per poter realizzare <strong>del</strong>le opere PROVVISORIE proponendo<br />

eventualmente <strong>del</strong>le ricompense economiche. Alcuni comuni, come ad<br />

esempio Bolzano, hanno normato la materia e per i tiranti da eseguire<br />

sotto il suolo pubblico chiedono un compenso in denaro in funzione<br />

<strong>del</strong>l’area occupata e <strong>del</strong> tempo di utilizzo <strong>del</strong>l’opera provvisoria. Tale<br />

tariffa viene a volte applicata anche tra privati e rimane comunque un<br />

punto di riferimento non vincolante per una stima <strong>del</strong>l’eventuale<br />

compenso da corrispondere ai confinanti.<br />

Ci sono sentenze <strong>del</strong>la corte di cassazione che prevedono che il<br />

confinante, se si fanno <strong>dei</strong> tiranti nella sua proprietà, debba essere<br />

ricompensato per l’eventuale taglio, asportazione e smaltimento <strong>dei</strong><br />

tiranti realizzati nel caso in cui decida di eseguire anch’egli uno scavo a<br />

confine. E’ comunque da considerare che chi scava per secondo ne trae<br />

anche un beneficio in quanto non necessita di opere di sostegno.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

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Tipologie di opere di sostegno<br />

BERLINESI<br />

Per berlinese si intende una serie di micropali allineati disposti a breve distanza tra<br />

loro, vincolati in testa o a diverse profondità, ed in grado di sostenere verticalmente<br />

il terreno fino ad alcune decine di metri. Per realizzare ciascun micropalo bisogna<br />

eseguire un foro verticale con una sonda, inserire un’adeguata armatura metallica<br />

nel foro e poi riempire il tutto con una miscela cementante. I micropali vanno<br />

solitamente eseguiti con passo orizzontale di 30÷70 cm a seconda <strong>del</strong> tipo di terreno<br />

e <strong>dei</strong> carichi da sostenere e vanno collegati in testa con un cordolo in calcestruzzo<br />

armato per renderli collaboranti in prossimità di carichi concentrati. Possono essere<br />

fatti lavorare a sbalzo per sostenere solo <strong>del</strong> terreno od opere che possono accettare<br />

<strong>del</strong>le piccole deformazioni o contrastati in testa per evitare spostamenti quando<br />

vengono realizzati in prossimità di edifici in cui non risulta accettabile nessuno<br />

spostamento. La loro lunghezza è solitamente di 6 m per uno scavo di circa 3,5 m e<br />

con contrasti in testa. Il contrasto in testa viene solitamente dato da tiranti, elementi<br />

che vengono realizzati sempre mediante perforazione ed inserimento di trefoli o<br />

barre di acciaio successivamente cementate, che vanno ad ancorarsi nel terreno a<br />

tergo <strong>del</strong>l’opera di sostegno. Nel caso in cui non ci sia la possibilità di intervenire<br />

con i tiranti si possono utilizzare <strong>dei</strong> puntoni interni, costituiti da putrelle o tubi che<br />

vanno a scaricare la spinta orizzontale su altre opere di sostegno o parti di edificio<br />

già realizzato posto ad una certa distanza dal fronte di scavo.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

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Berlinesi di micropali<br />

Le berlinesi possono essere utilizzate solo quando la falda si trova al di sotto <strong>del</strong>la<br />

quota di fondo scavo perchè non costituiscono un’opera impermeabile; infatti essendoci<br />

degli spazi vuoti tra palo e palo l’acqua può tranquillamente entrare nello scavo.<br />

Solitamente entrando trasporta anche <strong>del</strong> materiale fino asportandolo dal terreno sostenuto<br />

creando <strong>dei</strong> vuoti sotto le fondazioni degli edifici limitrofi con le prevedibili conseguenze.<br />

Attenzione sempre agli ingombri presenti in altezza (linee aeree, terrazzini, sporti <strong>del</strong> tetto<br />

ecc.) in quanto per realizzarli si deve scegliere la sonda tanto più piccola quanto minore è<br />

l’altezza disponibile ma in tal caso lievitano anche i costi.<br />

Tale soluzione è molto flessibile e va bene anche per cantieri di piccole dimensioni.<br />

Scavo di un piano con tiranti e putrella d’angolo Scavo di 3 piani con cavalletto in testa e 2 file di<br />

tiranti<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

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Berlinesi di micropali<br />

I micropali e i tiranti possono essere realizzati quando la falda si trova sotto quota fondo<br />

scavo ma bisogna stare attenti al tipo di perforazione scelta per evitare danni agli edifici<br />

vicini. I fori si possono fare in tanti modi ma la tecnologia da usare va scelta in funzione<br />

<strong>del</strong>la geologia e <strong>del</strong> contesto. I danni agli edifici si possono verificare in fase di scavo ma<br />

essere stati innescati in fase di perforazione.<br />

Berlinese tirantata per il sostegno di una strada Berlinese tirantata per il sostegno di un edificio<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

08/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

PARETI CHIODATE<br />

La tecnica di rinforzo <strong>del</strong> terreno a mezzo di chiodi (“nails”) denominata “soilnailing”<br />

o “clouage des sols”, consiste nell’introdurre rinforzi all’interno<br />

<strong>del</strong>l’ammasso <strong>del</strong> terreno aventi la funzione primaria di assorbire sforzi che il<br />

terreno non armato non sarebbe in grado di sopportare, sia per le proprie<br />

intrinseche caratteristiche meccaniche (sforzi di trazione) sia per il superamento<br />

<strong>dei</strong> valori ultimi di queste ultime (sforzi di taglio) dovuto agli interventi<br />

antropici successivi alla fase di rinforzo (generalmente scavi).<br />

La tecnica prevede che la fase di scavo e la fase di infissione <strong>dei</strong> chiodi<br />

procedano in successione alternata; dopo una fase di scavo tale da mantenere<br />

stabile il tratto di parete appena scavato (tempo di autosostentamento), si<br />

procede immediatamente con l’esecuzione <strong>dei</strong> chiodi. Le spinte attive generatesi<br />

al momento <strong>del</strong>lo sbancamento nel volume di terreno retrostante la superficie di<br />

scavo vengono così immediatamente controbilanciate.<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

09/93<br />

Procedura di esecuzione <strong>del</strong>le pareti chiodate<br />

1. Scavo di altezza ed estensione<br />

dipendente dal tipo di terreno.<br />

2. Ricoprimento <strong>del</strong> fronte di scavo con<br />

uno strato di spritz-beton <strong>del</strong>lo spessore<br />

di circa 10÷15 cm armato con una rete<br />

elettrosaldata 8 mm maglia 200x200<br />

mm per contenere l’eventuale distacco<br />

localizzato di materiale;<br />

3. Esecuzione <strong>dei</strong> chiodi, con attrezzatura a<br />

rotopercussione, diametro medio reso di<br />

70110 mm, eseguiti con la disposizione<br />

e <strong>del</strong>la lunghezza risultante dalle<br />

verifiche di stabilità;<br />

4. a maturazione avvenuta, sia <strong>dei</strong> chiodi<br />

che <strong>del</strong>lo spritz-beton, approfondimento<br />

<strong>del</strong>lo scavo;<br />

5. a questo punto vengono ripetute le fasi<br />

2, 3 e 4 fino al raggiungimento <strong>del</strong> fondo<br />

<strong>del</strong>lo scavo.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Pareti chiodate<br />

I chiodi possono essere realizzati con la<br />

procedura classica, perforazione con<br />

rivestimento, inserimento <strong>del</strong>la barra con<br />

centratori e tubo di iniezione ed estrazione<br />

<strong>del</strong> rivestimento durante l’iniezione.<br />

Oppure con la tecnica <strong>del</strong>l’autoperforante.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

10/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Pareti chiodate<br />

Le pareti chiodate risultano idonee su terreni privi di falda e dove esiste la<br />

possibilità di realizzare i chiodi oltre il fronte di scavo per almeno 4-6 m..<br />

Essendo opere passive non sono idonee per realizzare scavi in aderenza ad<br />

edifici esistenti in quanto possono deformarsi leggermente per far entrare in<br />

tensione i chiodi con un conseguente piccolo spostamento <strong>del</strong> fronte di scavo. Si<br />

possono raggiungere notevoli altezze (anche 20 m) se abbinate con file di tiranti<br />

attivi. La riduzione di costo rispetto ad una berlinese è di circa il 30% ma ci<br />

devono essere le condizioni geotecniche ed al contorno favorevoli per la loro<br />

realizzazione. Solitamente non vengono realizzate verticali ma con<br />

un’inclinazione di circa 5-10° rispetto alla verticale.<br />

La densità di chiodi può variare da 1,5 m/mq a 3-4 m/mq a seconda <strong>del</strong> tipo di<br />

terreno. Per densità maggiori risulta conveniente una berlinese tirantata.<br />

Solitamente il passo orizzontale va da 1,5 a 3 m e quello verticale da 1 a 1,5 m a<br />

seconda <strong>del</strong> grado di autosostentamento <strong>del</strong> terreno nella fase di scavo.<br />

Le barre autoperforanti sono completamente accessoriate di punte a perdere,<br />

manicotti di giunzione, dadi e piastre di testa.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

11/93<br />

Tipologia <strong>del</strong>le barre<br />

più comunemente<br />

usate<br />

Caratteristiche<br />

geometriche e<br />

meccaniche<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Barre autoperforanti<br />

TIPOLOGIA BARRA AUTOPERFORANTE R28 R32L R32P R38 R51 T76<br />

DIAMETRO ESTERNO mm 28 32 32 38 51 76<br />

DIAMETRO INTERNO mm 16 20 15 15 33 45<br />

SEZIONE MEDIA mmq 360 411 551 781 1200 2230<br />

PESO A METRO LINEARE kg/m 2,8 3,35 4,4 6,2 8,4 19,8<br />

CARICO DI ROTTURA KN 230 280 370 530 820 1630<br />

CARICO DI SNERVAMENTO 210 265 335 500 770 1500<br />

TIPO DI FILETTATURA ISO 10208 ISO 10208 ISO 10208 ISO 10208 ISO 1720


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

12/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Accessori


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

13/93<br />

Terreni particolarmente idonei all’impiego degli autoperforanti<br />

Tutti i terreni granulari con granulometria 0-200 mm<br />

Applicabilità<br />

Il metodo si esalta in presenza di terreni alluvionali poco addensati ghiaie, sabbie,<br />

sabbie limose<br />

Morene e detriti di falda anche con massi di grossa pezzatura<br />

Terreni dove il metodo è sconsigliato (per ancoraggio)<br />

Terreni coesivi e torbosi in genere, ma solo per un problema di ancoraggio<br />

Non è possibile rivestire o usare la calza quindi non idonee in presenza di falda in<br />

forte movimento che dilava l’iniezione<br />

Tutti i detriti di falda in presenza di grandi vuoti dove diventa impossibile portare<br />

a boccaforo il fluido di espurgo e completare la cementazione<br />

In terreni rocciosi sono applicabili ma non risulta la soluzione migliore in quanto il<br />

foro rimane aperto e si possono utilizzare tranquillamente altri metodi di<br />

perforazione<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

14/93<br />

Modalità di esecuzione<br />

Per poter eseguire correttamente le barre autoperforanti sono necessarie <strong>del</strong>le unità<br />

di perforazione specifiche a rotopercussione esterna e dotate di una idonea testa di<br />

adduzione.<br />

Alla barra viene montata la punta a perdere più idonea al terreno da perforare ed<br />

all’ancoraggio da ottenere.<br />

La barra viene collegata alla perforatrice.<br />

Inizia la perforazione <strong>del</strong> terreno e la contemporanea iniezione di boiacca in fase<br />

di avanzamento utilizzata come fluido di spurgo.<br />

La miscela inizialmente ha un rapporto A/C pari a 1 per eseguire la perforazione.<br />

Inserita la prima barra si può montare un manicotto ed una nuova barra fino al<br />

raggiungimento <strong>del</strong>la profondità prevista dal progetto.<br />

A questo punto viene addensata la miscela con rapporto A/C = 0,4 per eseguire la<br />

cementazione <strong>del</strong>l’ancoraggio.<br />

E’ buona norma (questo è affidato all’esperienza <strong>del</strong>l’operatore) nella fase di<br />

cementazione <strong>del</strong>l’ancoraggio muovere avanti e indietro la perforatrice per<br />

ottenere un diametro medio reso maggiore e controllare la fuoriuscita<br />

<strong>del</strong>l’iniezione da boccaforo.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

15/93<br />

FOTO varie<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità di esecuzione<br />

FOTO 1 - Preparazione piani di lavoro FOTO 2 - Chiodatura a settori<br />

FOTO 3 - Inizio <strong>del</strong>la perforazione FOTO 4 - Perforazione con iniezione in avanzamento


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

16/93<br />

Esempi<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

17/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

18/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego<br />

Vicino all’edificio berlinese con<br />

tiranti attivi, lontano parete<br />

chiodata passiva


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

19/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Vantaggi <strong>del</strong> metodo<br />

Semplifica molto le operazioni di cantiere, diventa molto più semplice eseguire le<br />

perforazioni agli operatori, di conseguenza aumenta la qualità finale <strong>del</strong> lavoro.<br />

Si stabilizza il foro in fase di avanzamento in questo modo non si avranno <strong>del</strong>le<br />

sovrapressioni, o detensionamenti causati da altri metodi di perforazione che sono<br />

sempre molto rischiosi soprattutto quando si impiega l’aria compressa.<br />

Perforazione molto veloce, si raddoppia la velocità di perforazione rispetto ai metodi<br />

tradizionali.<br />

Si evita l’impiego <strong>dei</strong> rivestimenti a sostegno <strong>del</strong> foro e si ottengono <strong>dei</strong> diametri<br />

medio resi di cementazione molto maggiori rispetto alle tecniche tradizionali.<br />

E’ facilmente adattabile alla situazione geologica<br />

che si incontra e si può decidere se aggiungere<br />

o no un’altra barra.<br />

Diametro medio<br />

reso 35-40 cm


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

20/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

Sotto falda<br />

Quando ci si trova in presenza di falda le cose si complicano notevolmente.<br />

Bisogna prestare molta più attenzione alle condizioni al contorno in quanto i danni<br />

causati da un errato approccio al problema si possono estendere a distanze molto<br />

maggiori a causa di problemi idraulici.<br />

Il cono di depressione <strong>del</strong>la falda si estende a distanze tanto maggiori quanto<br />

maggiore è la permeabilità <strong>del</strong> terreno. Pertanto la permeabilità <strong>del</strong> terreno è un dato<br />

fondamentale da ricavare in fase di indagine geologica.<br />

Anche l’estensione <strong>del</strong>le indagini deve essere maggiore in quanto molte volte, nei<br />

cantieri sotto falda con terreni ad elevata permeabilità, si tratta di valutare se<br />

sfruttare un tappo di fondo naturale o crearne uno artificiale con il Jet-grouting.<br />

In questi casi il dimensionamento <strong>del</strong>le opere di sostegno non è solo un problema<br />

statico ma anche un problema idraulico e quindi devono avere continuità ed<br />

essere allungate oltre quanto richiesto dalle verifiche statiche per allungare il<br />

percorso all’acqua o alla ricerca di uno strato di terreno a bassa permeabilità.<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

21/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

DIAFRAMMI<br />

I diaframmi consistono nella realizzazione di muri in calcestruzzo armato sotto terra per il<br />

contenimento <strong>del</strong> terreno ed anche <strong>del</strong>l’acqua. Vengono pertanto impiegati quando risulta<br />

necessario scavare sotto falda senza dover abbassare l’acqua, all’esterno <strong>del</strong>l’area di<br />

cantiere, con impianti well point.<br />

Sono adatti per cantieri di una certa dimensione sia per il costo <strong>del</strong>l’impianto cantiere sia<br />

per gli ingombri <strong>del</strong>le macchine che vengono utilizzate. Gli spessori usuali <strong>dei</strong> diaframmi<br />

in c.a. sono : 50-60-80-100-120 cm.<br />

Attrezzatura per<br />

l’esecuzione di diaframmi<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

22/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Le attrezzature impiegate per lo scavo sono:<br />

Scavo con fango a riposo (benna mordente): lo scavo con benna viene<br />

utilizzato nei terreni sciolti dove non sia richiesta la frantumazione degli<br />

elementi litoidi. La benna può essere sospesa a un cavo (benna a fune) o<br />

solidarizzata ad un’asta di manovra rigida.<br />

Scavo con fango in movimento – circolazione inversa (idrofresa) utilizzata<br />

per terreni rocciosi o in terreni sciolti a notevole profondità. Su un telaio<br />

metallico con la stessa sezione <strong>del</strong> pannello da scavare sono montate due ruote<br />

fresanti attrezzate con appositi denti, che ruotano in senso opposto, con la<br />

funzione di rimuovere e disgregare il terreno. Una pompa, posta nel cuore<br />

fresante, invia i detriti, posti in sospensione nel fango, ad una stazione di<br />

trattamento e separazione. Le profondità raggiungibili con tale tecnica di scavo<br />

sono teoricamente limitate solo dalle tipologie e dalle potenze installate a bordo<br />

<strong>del</strong>le macchine operatrici e arrivano solitamente a 20-40 m raggiungendo in<br />

alcuni casi anche i 100 m.<br />

Scavo a secco senza l’impiego di fanghi.<br />

Si usa poco in terreni coesivi che si autosostengono ma danno <strong>del</strong>le<br />

deformazioni e si possono fare lontano da edifici.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

23/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Modalità esecutive diaframma in c.a. gettato in opera:<br />

Formazione <strong>dei</strong> cordoli guida: <strong>del</strong>le dimensioni di 50-80 cm con altezza di cm 40-60 al fine di<br />

fornire un allineamento permanente materializzato sul terreno.<br />

Scavo eseguito in presenza di fango bentonitico con eventuale dissabbiamento in presenza di terreni<br />

particolarmente sabbiosi o limosi.<br />

Pulizia <strong>del</strong>lo scavo e dissabbiamento.<br />

Posa armatura metallica: in acciaio B450 c con attenzione per evitare l’appoggio <strong>del</strong>le gabbie sul<br />

fondo scavo.<br />

Posa in opera <strong>del</strong> calcestruzzo: solitamente Rck 30 Mpa con le modalità di cui sopra tramite<br />

opportuno tubo di convogliamento (tubo getto) dal basso verso l’alto. Il tubo è munito all’estremità<br />

superiore di una tramoggia di carico. Attenzione deve essere posta al fine di arrestare il suo piede a<br />

25-50 cm dal fondo scavo.<br />

Scapitozzatura: <strong>del</strong>la testa <strong>del</strong><br />

diaframma.<br />

Controlli in corso d’opera: sono il<br />

controllo <strong>dei</strong> tracciamenti e<br />

preparazione, controllo <strong>del</strong>le<br />

procedure di scavo e <strong>del</strong>la verticalità,<br />

controllo <strong>del</strong> fango di perforazione,<br />

controllo <strong>del</strong>le armature, controllo <strong>del</strong><br />

calcestruzzo fresco, controllo <strong>del</strong> getto<br />

<strong>del</strong> calcestruzzo.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

24/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Una volta realizzato lo scavo, e<br />

stabilizzate le pareti con fango<br />

bentonitico per impedire il crollo<br />

<strong>del</strong> terreno all’interno, si inserisce la<br />

gabbia di armatura e si esegue il<br />

getto di calcestruzzo. Il calcestruzzo<br />

è più pesante <strong>del</strong> fango bentonitico<br />

e quindi quest’ultimo risale in<br />

superficie e viene recuperato. Gli<br />

elementi modulari, che formano nel<br />

loro insieme il diaframma continuo,<br />

vengono connessi strutturalmente uno all’altro con opportune testate terminali sagomate a<br />

coda di rondine; queste vengono realizzate grazie alla posa di opportuni profili a perdere<br />

installati nelle sezioni di scavo prima <strong>del</strong> getto <strong>dei</strong> cosiddetti pannelli primari.<br />

Laddove sia necessario che il diaframma finito abbia caratteristiche impermeabili, i profili<br />

a perdere possono anche contenere più serie di bande longitudinali in gomma o neoprene<br />

che, quando serrate dal contatto verticale tra pannelli successivi, assolvono alla funzione<br />

di barriere impermeabili dette correntemente waterstop. Molto spesso, anche<br />

nell’attraversamento di usuali stratigrafie, l’utilizzo <strong>del</strong>le miscele di fanghi di bentonite, o<br />

similari, è l’unica tecnica esecutiva adottabile per il sostegno provvisionale <strong>del</strong>le pareti di<br />

scavo <strong>dei</strong> diaframmi.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

25/93<br />

La sospensione bentonitica crea, sul<br />

bordo <strong>del</strong>lo scavo, un film<br />

impermeabile (cake). A tergo di<br />

questo cake, il fango bentonitico<br />

sviluppa una pressione di tipo<br />

idrostatico che costituisce pressione<br />

di confinamento efficace (al netto<br />

<strong>del</strong>la pressione di falda nel terreno)<br />

che impedisce la rottura <strong>del</strong>l’elemento<br />

di terreno, alla scala elementare o <strong>del</strong><br />

fronte di scavo alla scala<br />

macroscopica.<br />

In caso di terreno a più grande<br />

granulometria, la bentonite penetra<br />

nel terreno creando uno strato<br />

gelatinoso che ha lo stesso risultato<br />

<strong>del</strong> cake. La tixotropia <strong>del</strong>la bentonite<br />

(capacità di acquistare una certa<br />

rigidezza a riposo) è la proprietà che<br />

permette la rapida realizzazione <strong>del</strong><br />

cake o <strong>del</strong>lo strato gelatinoso.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

L’impermeabilità <strong>dei</strong> diaframmi va intesa<br />

come impermeabilità di cantiere e quindi non<br />

totale. Asi fini civili devono essere realizzate<br />

opere di impermeabilizzazioni interne per<br />

garantire l’assenza di acqua nei piani interrati<br />

posti sotto il livello <strong>del</strong>la falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

26/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

I cordoli guida<br />

Lo scopo <strong>dei</strong> muri guida è molteplice, infatti assicurano le seguenti funzioni:<br />

_ Assicurare la stabilità <strong>del</strong> terreno in superficie (carichi importanti in adiacenza allo scavo)<br />

_ guida per l’imbocco <strong>del</strong>la benna o idrofresa,<br />

_ garantire l’allineamento di progetto,<br />

_ evitare problemi causati dalle fluttuazioni <strong>del</strong> livello superiore <strong>del</strong> fango bentonitico nello scavo<br />

_ garantire la presenza di un adeguato battente di fango bentonitico a partire dalla profondità alla quale<br />

questo diventa portante<br />

_ servire da supporto alle gabbie (che vanno tenute sollevate dal fondo <strong>del</strong>lo scavo) sino all’indurimento<br />

<strong>del</strong> calcestruzzo.<br />

Valori usuali <strong>del</strong>la profondità <strong>del</strong>la trincea <strong>dei</strong> muri guida sono tra gli 80 ed i 150 cm. I muri guida sono<br />

in generale armati e devono resistere ai colpi <strong>del</strong>l’utensile di scavo, ed ai carichi <strong>dei</strong> macchinari che si<br />

muovono in adiacenza a quest’ultimo, oltre che alle forze verticali di estrazione degli elementi di giunto.<br />

E’ preferibile che i muri guida siano gettati contro terra, in caso di casseratura da entrambi i lati, è<br />

opportuno prevedere una forma ad L in modo da fornire un sostegno per il terreno di riempimento non<br />

costipato.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

27/93<br />

Lo scavo<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Lo scavo può essere effettuato con differenti utensili, scelti in generale in funzione <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

di resistenza <strong>del</strong> terreno interessato. Sono disponibili, in ordine di complessità crescente di impianto di<br />

cantiere, escavatori idraulici (<strong>del</strong> tipo di quelli utilizzati sulle draghe), benne montate su kelly o a fune,<br />

idrofrese. La scelta di un utensile dipende dalle caratteristiche <strong>del</strong> terreno oltre che dalla profondità da<br />

raggiungere. Nel seguito si considera lo scavo con benna o con idrofresa.<br />

La dimensione massima <strong>del</strong> pannello va valutata in funzione <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong> terreno. Il minimo<br />

tecnologico è indotto dalla dimensione <strong>del</strong>l’utensile, un massimo pratico di larghezza è 6 m (ottenuto<br />

scavando due pannelli ibridi e la lingua di terreno nel mezzo). Evidentemente l’apertura di un pannello<br />

di maggiore lunghezza è più critica di uno di lunghezza minore, così come lo scavo di un pannello<br />

secondario è, in generale, meno critico di quello di un primario.<br />

La stabilità <strong>del</strong> setto va comunque verificata con i primi scavi. Lo scavo <strong>del</strong> setto non va iniziato prima<br />

<strong>del</strong>l’avvenuto indurimento <strong>del</strong> calcestruzzo e <strong>del</strong>lo sviluppo di una resistenza sufficiente <strong>del</strong>/i pannello/i<br />

adiacente/i.<br />

Le procedure di scavo sono critiche in particolare in ambiente urbano (adiacenza ad altri edifici). In<br />

particolare sono da tenere sotto controllo costante i livelli di falda, le eventuali perdite di fluido di<br />

perforazione. Qualora si verifichi una situazione anomala (risalita di falda o perdita <strong>del</strong> fluido di<br />

perforazione) vanno prese contromisure che possono arrivare al riempimento <strong>del</strong>lo scavo con materiale<br />

adatto ad essere riscavato (ghiaione, calcestruzzo plastico o magro).


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

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<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Scavo con benna<br />

L’impianto di cantiere è abbastanza semplice, oltre all’impianto per la bentonite (sili di stoccaggio,<br />

miscelatore, pompe di circolazione, distribuzione ai pannelli, impianto di ritorno, dissabbiatore e vasche<br />

di trattamento per scarico), occorre prevedere un escavatore per lo scavo ed uno di servizio (operazioni<br />

di getto e movimentazione sponde), una benna (idraulica o meccanica), dispositivi per la<br />

movimentazione degli elementi di giunto.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

29/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Le benne mordenti possono essere a funzionamento idraulico o meccanico. Le benne possono essere<br />

manovrate mediante fune libera, o tramite aste di guida tipo Kelly. Le attrezzature Kelly possono essere<br />

<strong>del</strong> tipo monoblocco, o telescopico.<br />

Si ritrovano essenzialmente due tipologie di benne, a valve ad azionamento idraulico, con pistoni, o<br />

meccanico, a fune. Un sovrascavo tecnologico lievemente superiore è ascrivibile alla benna a valve<br />

meccaniche, in particolare in terreni soffici. Il peso <strong>del</strong>l’utensile varia, a seconda <strong>del</strong>le dimensioni <strong>del</strong><br />

pannello, tra le 6 e le 10 tonnellate. La verticalità e posizione <strong>del</strong>l’utensile di scavo è possibile grazie ad<br />

inclinometri biassiali montati sulla benna e sensori sulla fune di movimentazione.<br />

In generale, salvo presenza di trovanti, la verticalità è assicurata dal corretto bilanciamento <strong>del</strong> peso<br />

<strong>del</strong>l’utensile. Piccole correzioni <strong>del</strong>la verticalità sono possibili azionando le valve ad utensile sospeso<br />

sul fondo <strong>del</strong>lo scavo.<br />

La verticalità in senso parallelo alla superficie <strong>del</strong>la paratia è controllabile in modo analogo.<br />

Lo scavo con benna mordente è eseguito in presenza di fango bentonitico in quiete.<br />

Durante la perforazione, il livello <strong>del</strong> fango è costantemente mantenuto in prossimità <strong>del</strong> piano di<br />

lavoro. La benna stessa è usata per portare in superficie il materiale scavato, per questo motivo la<br />

produttività (tempo di scavo per metro) si allunga all’aumentare <strong>del</strong>la profondità <strong>del</strong>lo scavo (l’utensile<br />

deve essere ritirato dallo scavo per depositare il materiale in superficie).<br />

In caso di blocchi o trovanti, questi devono essere demoliti per poter essere rimossi. Tale demolizione<br />

può effettuarsi con scalpello o con esplosivo. In entrambi i casi l’operazione, oltre a comportare ritardi<br />

nello scavo <strong>del</strong> pannello, può indurre sovraprofili di scavo significativi e maggiori consumi di<br />

calcestruzzo.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

30/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Scavo con idrofresa<br />

Di norma l’impiego <strong>del</strong>l’idrofresa è da prevedersi nella realizzazione di diaframmi di grande profondità<br />

e/o che interessano substrati di consistenza litoide.<br />

Il punto più <strong>del</strong>icato di strutture a pannelli affiancati è evidentemente il giunto tra i pannelli, ad esso<br />

è affidato il trasferimento <strong>del</strong>le forze di taglio tra un pannello e l’adiacente, e la tenuta stagna<br />

(all’acqua o al fango) <strong>del</strong> sistema. Varie tipologie e possibilità sono attualmente offerte, dai giunti a<br />

perdere in PVC, a quelli con sponda da ritirare a getto terminato ed inizio <strong>del</strong>la presa <strong>del</strong><br />

calcestruzzo.<br />

In riferimento ai giunti i pannelli possono essere definiti “Primari” (hanno il giunto da entrambe le<br />

parti) “Secondari” (scavati tra elementi già realizzati) od “Ibridi” (scavati tra un elemento realizzato<br />

ed uno ancora da scavare)


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

31/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Le tipologie più diffuse di giunti sono:<br />

_ con palancola: realizzato con palancole metalliche (a perdere o da ritirare) inserite nei pannelli<br />

primari. In generale si procede con una serie di pannelli primari e secondari. Lo scavo ed il getto <strong>dei</strong><br />

secondari non richiede giunti, dunque è più rapido. Ne esiste una versione con giunto waterstop inserito<br />

in apposito alloggiamento <strong>del</strong>la palancola. Le palancole sono, in genere, di lunghezza di circa 12-15 m<br />

giuntate sino a profondità di 35-40 m.<br />

_ con tubo spalla: Si inserisce un tubo spalla che può essere a perdere (PVC) o da ritirare. In generale si<br />

procede con un pannello primario (più largo, per alloggiare le due sponde), una successione di pannelli<br />

ibridi ed un finale secondario. Ad elevate profondità occorre verificare lo schiacciamento <strong>del</strong> tubo nella<br />

fase di getto (carico idrostatico <strong>del</strong> cls).<br />

_ A canne d’organo: meno diffuso, utilizzato in genere per spessori elevati di paratia, è realizzato con<br />

tubi in PVC affiancati (a perdere) o con sagomatura <strong>del</strong>la palancola.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

32/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Dissabbiamento<br />

Le operazioni di getto devono essere precedute dal dissabbio (o dissabbiamento) <strong>del</strong> getto. Il dissabbio è<br />

necessario allo scopo di controllare l’ambiente in cui si va ad eseguire il getto.<br />

Il dissabbiamento viene fatto facendo circolare in un macchinario (SOTRESS) il fango bentonitico <strong>del</strong>lo<br />

scavo prelevato sul fondo con:<br />

- eiettore (air lifting);<br />

- pompa sommersa per fanghi;<br />

- pompa-vuoto applicata in testa al tubo-getto;<br />

- con idrofresa il dissabbiamento, se necessario, è effettuato mantenendo l’utensile a fondo foro e<br />

prolungando la circolazione <strong>del</strong> fango.<br />

Le tempistiche <strong>del</strong> dissabbiamento variano in funzione <strong>del</strong> volume di fango da trattare e <strong>dei</strong> macchinari<br />

disponibili (variabili da 15 a 400 t/h).<br />

Le operazioni di dissabbio vengono dichiarate terminate al raggiungimento di una percentuale inferiore<br />

al 4%, misurata con un prelievo nel pannello o nella tubazione di mandata al SOTRESS.<br />

Il dissabbiamento deve essere fatto prima <strong>del</strong>l’inserimento <strong>del</strong>le sponde o <strong>del</strong>la gabbia. Qualora le<br />

sponde siano inserite prima, queste vanno pulite, prima <strong>del</strong> controllo <strong>dei</strong> contenuti in sabbia raggiunti,<br />

prima cioè di dichiarare terminate le operazioni di dissabbio.<br />

Nel caso di pannelli secondari od ibridi si effettua la pulizia <strong>dei</strong> giunti con elementi che riportano la<br />

forma negativa <strong>del</strong> giunto (maschio-femmina).<br />

Se le operazioni di disabbiamento non vengono fatte correttamente l’acqua può passare attraverso il<br />

diaframma.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

33/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Inserimento sponde e gabbia<br />

Una volta terminate le operazioni di dissabbiamento si procede alla installazione <strong>del</strong>le sponde e <strong>del</strong>la<br />

gabbia. Gabbie in più elementi possono essere collegate con saldature o morsetti. In generale<br />

l’aderenza acciaio calcestruzzo non è sensibilmente modificata dalla bentonite. Salvo precauzioni<br />

speciali non vanno utilizzati acciai galvanizzati o metalli suscettibili di produrre un cake bentonitico<br />

per effetto elettrostatico o di causare corrosioni elettrochimiche <strong>del</strong>le armature.<br />

Le gabbie non devono essere poggiate sul fondo, ma<br />

tenute sollevate agganciate ai muri guida, allo scopo di<br />

garantire il completo ricoprimento <strong>del</strong>le armature con il<br />

calcestruzzo.<br />

Importante è il controventamento opportuno <strong>del</strong>le gabbie.<br />

L’assemblaggio va verificato durante le operazioni di<br />

sollevamento, è importante prevedere un adeguato<br />

numero di giunzioni saldate. E’ opportuno prevedere più<br />

punti di sollevamento <strong>del</strong>la gabbia (uno in testa ed uno a<br />

circa 2/3 <strong>del</strong>l’altezza), in particolare per le fasi iniziali <strong>del</strong><br />

sollevamento, qualora la rigidezza longitudinale <strong>del</strong>la<br />

gabbia non sia sufficiente per gabbia tenuta orizzontale.<br />

È opportuno prevedere una serie di staffe d’estremità per<br />

consentire l’appoggio <strong>del</strong>la gabbia sui muri guida durante<br />

le operazioni di giunzione <strong>dei</strong> vari pezzi e durante le<br />

operazioni di getto.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

34/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Getto<br />

Il getto viene in genere effettuato a gravità, con tubi getto. Il tubo getto è in generale costituito da<br />

segmenti di lunghezza variabile tra i 2 ed i 5 m, con imbuto all’estremità superiore. Il tubo getto è<br />

mantenuto sollevato con un escavatore di servizio che può essere utilizzato per provocare una<br />

oscillazione verticale <strong>del</strong>l’ordine di 30 cm allo scopo di facilitare la fuoriuscita e la risalita <strong>del</strong><br />

calcestruzzo. Il diametro minimo interno <strong>del</strong> tubo getto è <strong>del</strong>l’ordine <strong>dei</strong> 15 cm o 3 volte la dimensione<br />

massima <strong>dei</strong> grani. Il diametro esterno deve consentire il passaggio all’interno <strong>del</strong>le gabbie d’armatura.<br />

In generale il diametro esterno <strong>dei</strong> tubi è <strong>del</strong>l’ordine <strong>dei</strong> 25-30 cm.<br />

Per una larghezza di getto oltre 2.5 m è opportuno procedere al getto con due o più tubi.<br />

Il primo getto avviene con tubo sollevato di circa 10 cm sul fondo scavo. Poi il tubo va tenuto immerso<br />

nel calcestruzzo per almeno 3 m, per evitare fenomeni di segregazione o formazione di giunti<br />

orizzontali a causa <strong>del</strong>la mescola di calcestruzzo e fango bentonitico. Il limite superiore <strong>del</strong>la profondità<br />

<strong>del</strong> tubo getto è dato da motivi pratici allo scopo di non allungare in maniera inaccettabile i tempi di<br />

getto. La velocità di risalita <strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong> getto non dovrebbe essere inferiore ai 3 m/h allo scopo<br />

di evitare la formazione di giunti “freddi”.<br />

Il pelo libero <strong>del</strong> getto trasporta in superficie il fango bentonitico; a fine getto, su di una certa altezza il<br />

calcestruzzo potrebbe avere qualità scadente. A tal scopo occorre prevedere da un lato che il getto sia<br />

più alto <strong>del</strong>la quota finale libera <strong>del</strong>la paratia (eventualmente facendo traboccare il getto dallo scavo),<br />

sia la scalpellatura (scapitozzatura) <strong>del</strong>lo strato superficiale peggiore. Tale scalpellatura va fatta ad<br />

indurimento completato e con utensili idonei a non asportare il calcestruzzo sano o rovinare le<br />

armature.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

35/93<br />

Benna per diaframmi su aste<br />

telescopiche sistema Kelly<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Estrazione <strong>dei</strong> dispositivi di sponda<br />

Le sponde (palancole o tubi sponda) vanno rimosse dopo l’inizio <strong>del</strong>la presa <strong>del</strong> calcestruzzo. Prima<br />

<strong>del</strong>l’inserimento tali dispositivi devono essere opportunamente protetti con prodotti scasseranti, allo<br />

scopo di ridurre gli attriti tra il getto e la palancola. Sono talora utilizzati opportuni dispositivi per<br />

movimentare le sponde qualora le operazioni di getto possano essere prolungate.<br />

Fresa per diaframmi mod. BC 30<br />

prodotto dalla Bauer


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

36/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi<br />

Regole di corretta progettazione<br />

L’applicazione di alcune regole di buona progettazione, spesso unicamente derivanti dal “buon<br />

senso”, può determinare la riuscita o l’insuccesso realizzativi <strong>del</strong>l’opera. Nel seguito si fa un elenco<br />

non esaustivo di alcune regole la cui applicazione apporta un contributo rilevante al buon risultato:<br />

- In generale è opportuno prendere in conto una tolleranza orizzontale <strong>del</strong>la sezione di scavo di almeno<br />

20 mm nella direzione parallela ai muri guida e 50 mm nella direzione ortogonale alla paratia. Occorre<br />

considerare una tolleranza sulla verticalità all’incirca <strong>del</strong>l’1% (potrebbe aumentare in caso di blocchi o<br />

problemi all’avanzamento).<br />

- Le tolleranze dimensionali <strong>del</strong>le gabbie devono essere, sulla larghezza, almeno <strong>del</strong>l’ordine di 10 mm.<br />

La tolleranza sulla posizione verticale ed orizzontale <strong>del</strong>la gabbia deve essere <strong>del</strong>l’ordine <strong>dei</strong> 70 mm,<br />

sulla posizione <strong>del</strong>la sommità a fine getto di ameno 50 mm.<br />

- Prevedere un copriferro netto <strong>del</strong>l’ordine di 75 mm o 60 mm in caso di terreni o falda non aggressivi<br />

(o molto deformabili).<br />

- Prevedere lo scavo di almeno ulteriori 70 cm al di sotto <strong>del</strong>la gabbia sia per tolleranze verticali <strong>del</strong><br />

pannello ed incertezze sulla posizione effettiva <strong>del</strong>l’utensile di scavo (scavo in generale più profondo al<br />

centro che ai bordi).<br />

- Cercare di uniformare tipologie di gabbie e dimensione <strong>dei</strong> pannelli (per quanto possibili uguale alla<br />

dimensione <strong>del</strong>l’utensile di scavo).<br />

- Prevedere 3-4 staffe di rinforzo in testa alle gabbie per sollevamento e posizionamento.<br />

- Le gabbie devono presentare una rigidezza sufficiente per la movimentazione, oltre che per il<br />

posizionamento definitivo (prevedere sufficienti staffe e controventi).<br />

È opportuno definire con l’impresa di costruzioni le fasi di sollevamento e posizionamento nel foro in<br />

funzione <strong>del</strong>la procedura di costruzione adottata al cantiere.<br />

- Le gabbie devono consentire la discesa <strong>del</strong> tubo getto senza comportare intoppi ad ogni profondità<br />

(controllare gli ingombri <strong>del</strong>le staffe a più bracci).


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

37/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Diaframma contrastato con puntoni attivi<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Diaframmi


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

38/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

C.S.M. Cutter Soil Mixing<br />

Si intende un diaframma ottenuto per mescolamento <strong>del</strong> terreno con iniezione a bassa<br />

pressione. Va bene in terreni granulari. Può essere armato a fresco con putrelle o tubi.<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

39/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

Iniezioni a bassa pressione<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

40/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

PALANCOLE<br />

Si intende per palancola un elemento componente l’opera di contenimento<br />

(palancolato) che viene utilizzato soprattutto come struttura di sostegno e<br />

consente una libertà di lavoro ed un’ampia scelta di soluzioni costruttive per la<br />

realizzazione di varie categorie di opere, quali:<br />

armature di contenimento <strong>dei</strong> terreni, massicciate e scarpate;<br />

pareti di sostegno e contrafforti;<br />

scavi in terra e in acqua, demolizioni;<br />

banchine portuali, pennelli d’argine e foci, ecc..<br />

In funzione <strong>del</strong>la tipologia di materiale si distinguono due tipi di palancolato:<br />

palancolato metallico in cui le palancole sono generalmente costituite da<br />

profilati metallici di varie dimensioni e profili ( palancole tipo Larssen );<br />

palancolato in calcestruzzo in cui le palancole sono costituite da elementi in<br />

calcestruzzo vibrocompresso di varie dimensioni e profili.<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

41/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole<br />

Vantaggi nell’utilizzo <strong>del</strong> palancolato<br />

I maggiori vantaggi <strong>del</strong> palancolato rispetto ad altre strutture di sostegno sono:<br />

fornitura <strong>del</strong>le palancole già pronte all'impiego con specifiche di prestazioni<br />

prestabilite;<br />

facilità di trasporto e di movimentazione in opera;<br />

rapido avanzamento <strong>dei</strong> lavori con riduzione <strong>del</strong>la durata e <strong>dei</strong> costi<br />

<strong>del</strong>l'opera;<br />

elevata resistenza alla corrosione;<br />

possibilità di rimozione, recupero e riutilizzo o riciclaggio come materia<br />

prima;<br />

basso impatto ambientale e lungo ciclo di vita;<br />

nessun intervento di manutenzione.<br />

Materiali ed elementi costruttivi<br />

Palancolato metallico<br />

Palancolato in calcestruzzo


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

42/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole<br />

Modalità esecutive<br />

L'applicazione <strong>del</strong>la palancola avviene coi seguenti metodi:<br />

a) Metodo a Vibrazione-convenzionale, eseguito a vibro-infissione tramite una testa<br />

vibrante, con pesi eccentrici azionate in rotazione da un motore elettrico o idraulico,<br />

appesa ad un auto gru a fune o sul braccio di un escavatore idraulico, ammorsa la<br />

palancola per via di una pinza idraulica (morsa). Il vibro mette la palancola in agitazione<br />

e le vibrazioni sono trasmesse dalla testa vibrante alla palancola che le trasmette a sua<br />

volta al terreno intorno alla palancola che scende nel terreno per peso proprio. Per<br />

l'estrazione, le vibrazioni vincono sull'attrito laterale <strong>del</strong> terreno e sulla resistenza ai<br />

gargami <strong>del</strong>le palancole. La forza <strong>del</strong>l'autogrù compie lo sfilaggio-estrazione <strong>del</strong>la<br />

palancola.<br />

b) Applicazione con getto d'acqua, un getto d'acqua ad alta pressione da ugelli posti<br />

all’estremità <strong>del</strong>la palancola assiste nell'ammorbidimento <strong>del</strong> terreno circostante la<br />

palancola e nel lavaggio (lubrificazione <strong>dei</strong> gargami per ridurre l'attrito fra i gargami e<br />

l'attrito laterale <strong>del</strong> terreno) durante l'infissione. L'applicazione assistita con getto d'acqua<br />

viene utilizzata anche per l’infissione di palancole speciali in c.a. di diverse sezioni<br />

collegate tra di loro con maschio/femmina e consente una precisa costruzione <strong>del</strong><br />

palancolato in quanto facilita il posizionamento necessario per un corretto allineamento<br />

verticale e orizzontale <strong>del</strong>la palancola sul cantiere. L'immissione d'acqua nella giusta<br />

quantità e pressione comporta un miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche meccaniche <strong>del</strong><br />

terreno nel lungo termine.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

43/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Esempi di palancole metalliche<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

44/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole<br />

Esempi di palancole in CAC


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

45/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole<br />

Le palancole sono adatte per eseguire scavi sotto falda ma la loro lunghezza deve<br />

essere tale da raggiungere uno strato di terreno impermeabile per evitare moti di<br />

filtrazione da monte verso valle o problemi di sifonamento. Il problema che presentano<br />

è la modalità di infissione che molto spesso non può essere utilizzata perché crea<br />

vibrazione negli edifici limitrofi. I moderni vibroinfissori a frequenza variabile<br />

riducono notevolmente le vibrazioni.<br />

Inoltre le palancole non possono essere impiegate quando il terreno presenta ciottoli<br />

con dimensioni maggiori di 15÷20 cm e su terreni ghiaiosi molto densi.<br />

Anche le palancole, quando lo scavo raggiunge una certa profondità, vanno tirantate<br />

o contrastate in testa per ridurre le deformazioni.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

46/93<br />

Per evitare le vibrazioni si può usare lo Still-Worker.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Palancole<br />

• è una macchina leggera e compatta e facile da spostare (5-6 t).<br />

• infigge le palancole senza vibrazione e rumori con un movimento uniforme, silenzioso.<br />

e fluido, eliminando il rischio di danni a strutture e attrezzature limitrofe.<br />

• questo dispositivo non crea inquinamento acustico rispetto all'ambiente circostante.<br />

• si può usare un getto d’acqua ausiliario per attraversare suoli duri.<br />

• Lavora in centro macchina e quindi infigge le palancole a circa 90 cm dal confine.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

47/93<br />

Quando usarli?<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Tipologie di opere di sostegno<br />

PALI SECANTI<br />

Quando è preferibile evitare l’uso di fanghi bentonitici;<br />

Quando è richiesto di disgregare/carotare livelli resistenti/trovanti altrimenti di difficile<br />

attacco con altri utensili quali, ad esempio, le benne;<br />

Nell’ambito di siti urbanizzati ed in fregio<br />

a manufatti esistenti, la scelta di diaframmi di<br />

più pali CSP/CAP è preferibile per il minor<br />

disturbo arrecato rispetto a diaframmi scavati<br />

con benna o con altri sistemi che prevedono<br />

livelli di vibrazioni potenzialmente dannosi.<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

48/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Pali secanti<br />

Piazzamento<br />

L’elica ed il rivestimento sono sollevati e vengono centrati sul punto di perforazione (asse palo).<br />

Perforazione<br />

Il rivestimento e l’elica continua vengono infissi, contemporaneamente, a rotazione, nel terreno. Una<br />

volta che tutto il rivestimento viene completamente infisso nel terreno, l’elica, se necessario, può<br />

proseguire la perforazione oltre tale profondità.<br />

Pompaggio <strong>del</strong> calcestruzzo<br />

Il pompaggio <strong>del</strong> calcestruzzo avviene tramite l’anima cava <strong>del</strong>l’elica continua e procede dal fondo<br />

<strong>del</strong>la batteria di perforazione verso la bocca foro di pari passo all’estrazione <strong>del</strong>l’elica carica <strong>del</strong><br />

materiale di risulta e <strong>del</strong> rivestimento. L’elica viene<br />

pulita durante la fase estrattiva da un pulitore.<br />

Messa in opera <strong>del</strong>l’armatura<br />

La gabbia d’armatura può essere inserita, per tutta<br />

la lunghezza <strong>del</strong> palo, una volta che il foro risulta<br />

totalmente riempito di calcestruzzo di consistenza<br />

superfluida. La gabbia viene infissa per gravità,<br />

oppure, se necessario, tramite l’ausilio di piccoli<br />

vibratori.<br />

Caratteristiche <strong>del</strong> calcestruzzo<br />

Il calcestruzzo per tale tipo di pali deve essere un<br />

calcestruzzo superfluido con inerti aventi diametri<br />

massimi di 15 mm. Lo slump non dovrà essere<br />

superiore a 22 cm. Generalmente si usano classi S5<br />

fino a profondità di 15 m. Oltre è necessario<br />

utilizzare calcestruzzi di tipo SCC.<br />

Tratto da Trevi Group


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

49/93<br />

Tipologia di opere di sostegno<br />

JET GROUTING<br />

UNI EN 12716: Il processo di jet grouting consiste nella<br />

disgregazione <strong>del</strong> suolo o <strong>del</strong>la roccia tenera e nella sua<br />

miscelazione, e parziale sostituzione, mediante un agente di<br />

cementazione; la disgregazione si ottiene per mezzo di un<br />

getto ad alta energia di un fluido che può essere l’agente di<br />

cementazione stesso.”<br />

“Con jet grouting o jetting si definisce una tecnologia che<br />

consiste nell’iniezione di un fluido stabilizzante ad altissima<br />

pressione nel suolo e che ha come scopo il consolidamento<br />

di volumi <strong>del</strong>imitati di terreno in posto al fine di migliorarne<br />

le caratteristiche meccaniche quali la resistenza e la<br />

permeabilità”.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

(M. Bringiotti “Geotecnica & macchine da perforazione”)


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

50/93<br />

Metodo di esecuzione<br />

Esecuzione di un foro di lunghezza<br />

predeterminata.<br />

Introduzione fino all’estremità <strong>del</strong> foro di un<br />

monitor collegato alla batteria di aste di iniezione.<br />

Solitamente non è necessario in quanto per la<br />

perforazione sono utilizzati la batteria ed il<br />

monitor stesso.<br />

Iniezione <strong>del</strong> o <strong>dei</strong> fluidi disgregante/i attraverso il<br />

monitor, ritirando e ruotando simultaneamente le<br />

aste, con valori prestabiliti di velocità di risalita,<br />

rotazione, pressione <strong>del</strong>la pompa e portata di<br />

ogni fluido.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

51/93<br />

MONOFLUIDO: la stessa miscela<br />

stabilizzante è utilizzata per<br />

disgregare il terreno e creare<br />

l’elemento .<br />

BIFLUIDO: all’iniezione ad alta<br />

pressione <strong>del</strong> fluido si associa un<br />

getto coassiale di aria compressa al<br />

fine di incrementare il raggio<br />

d’azione <strong>del</strong> trattamento limitando<br />

la dispersione <strong>del</strong>la miscela e di<br />

favorire la fuoriuscita <strong>del</strong> materiale<br />

di spurgo.<br />

TRIFLUIDO: l’azione disgregatrice<br />

è svolta dall’insieme <strong>dei</strong> getti<br />

contemporanei e coassiali di acqua<br />

ad alta pressione e aria compressa<br />

iniettati attraverso un ugello posto<br />

alcuni decimetri al di sopra di<br />

quello dal quale viene iniettata la<br />

miscela a pressioni inferiori <strong>dei</strong><br />

metodi precedenti. (indicato per<br />

terreni consistenti).<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

52/93<br />

Modalità esecutiva<br />

Il getto, sommato al volume di terreno da esso interessato, eccede<br />

sempre il volume specifico <strong>del</strong>la colonna lavorata che fuoriesce dalla<br />

sommità <strong>del</strong> foro (spurgo).<br />

La mancanza di spurgo provoca la trasformazione <strong>del</strong> getto in un<br />

apporto di fluido a pressione elevata con possibili conseguenze dannose<br />

ai manufatti presenti nelle immediate vicinanze (fondazioni, pareti,<br />

condotte, binari ecc).<br />

Per evitare questi spiacevoli inconvenienti è quindi assolutamente<br />

indispensabile che durante il trattamento lo spurgo sia continuo e che<br />

l’intercapedine tra terreno e batteria di aste sia aperta (eventuale uso di<br />

tubazione di rivestimento che complica notevolmente le operazioni).<br />

Facendo spurgare le sovrapressioni è possibile lavorare in aderenza ad<br />

edifici esistenti senza creare danni affidandosi comunque ad operatori<br />

coscienti di quello che stanno facendo e qualificati.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

53/93<br />

Lignano Sabbiadoro (UD) Via Vicenza<br />

(Giugno 2007)<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva<br />

Spurgo fuoriuscito in fase di iniezione<br />

Sestri di Levante (GE)<br />

(Gennaio 2010)<br />

Vasca di accumulo


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

54/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Lignano Sabbiadoro (UD) Via Latisana<br />

(Gennaio 2011)<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva<br />

Lavori in aderenza ad<br />

edifici esistenti


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

55/93<br />

Applicabilità<br />

Modalità esecutiva<br />

Il campo di applicazione di questa tecnologia è limitato dal principio di<br />

disgregazione e di parziale sostituzione <strong>del</strong> terreno<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Confronto con diversi metodi di consolidamento<br />

(M. Bringiotti “Geotecnica & macchine da perforazione”)<br />

Tutti i terreni granulari dalla ghiaia grossolana (d


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

56/93<br />

Parametri operativi<br />

Pressione <strong>del</strong> fluido di iniezione;<br />

Portata <strong>del</strong> fluido di iniezione;<br />

Composizione <strong>del</strong>la miscela;<br />

Velocità di rotazione <strong>del</strong>la batteria di<br />

aste;<br />

Velocità di risalita <strong>del</strong>le aste;<br />

Passando dal sistema monofluido al<br />

trifluido la velocità <strong>del</strong> trattamento<br />

diminuisce in misura inversamente<br />

proporzionale ai volumi di miscela<br />

iniettata.<br />

(R. Tornaghi, 1989)<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

57/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Modalità esecutiva


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

58/93<br />

Modalità esecutiva<br />

Per conseguire specifici risultati vengono impiegati additivi nella miscela:<br />

Stabilizzanti, tra i quali la bentonite (in misura non superiore al 3% in peso<br />

<strong>del</strong> cemento per non ridurre le caratteristiche meccaniche finali.<br />

Acceleranti o ritardanti di presa<br />

Impermeabilizzanti (nel caso si usi bentonite, e si raggiungano percentuali<br />

<strong>del</strong> 6-8%, è necessario tenerne conto <strong>del</strong> decadimento <strong>del</strong>la resistenza.<br />

Additivi di protezione <strong>del</strong>la miscela da dilavamenti come silicati di sodio e<br />

simili, soprattutto in presenza di falde in movimento all’interno di terreni<br />

sabbiosi e ghiaiosi.<br />

P. Croce, A. Flora, G. Modoni<br />

Jet Grouting Tecnica<br />

progetto e controllo<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegolno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

59/93<br />

Modalità esecutiva<br />

I parametri sotto indicati dovrebbero essere ricavati direttamente dagli<br />

elementi consolidati attraverso il campo prove<br />

Sabbia fine limosa (Resistenza<br />

cilindrica 11,5 MPa)<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

P. Croce, A. Flora, G. Modoni<br />

“Jet Grouting Tecnica<br />

progetto e controllo”


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

60/93<br />

Particolarità <strong>del</strong> metodo<br />

Il jet grouting può essere realizzato con forme diverse variando la<br />

velocità di rotazione <strong>del</strong>l’asta di iniezione ad angolature<br />

predeterminate.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

61/93<br />

Armatura eccentrica per assorbire<br />

meglio sforzi di trazione<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego<br />

Armatura strutturale e jet grouting<br />

con lunghezza diversa.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

62/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Inserimento<br />

armatura a<br />

fresco<br />

Fase 1 Fase 2<br />

Fase 3<br />

Sestri di Levante<br />

(GE) (Gennaio 2010)<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego<br />

Fase 4


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

63/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Esempi <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> jet grouting come opera di sostegno<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Campi di impiego


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

64/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Tappi di fondo<br />

Quando non esiste un tappo di fondo naturale, cioè uno strato poco permeabile in<br />

riferimento alle caratteristiche <strong>del</strong> cantiere, o si prolungano le opere perimetrali<br />

di molto per allungare il percorso idraulico o si realizza un tappo artificiale,<br />

solitamente con il jet-grouting.<br />

La prima verifica è la semplice applicazione <strong>del</strong>la seconda equazione <strong>del</strong>la<br />

statica e cioè un equilibrio alla traslazione verticale. La spinta idrostatica deve<br />

essere bilanciata dal peso <strong>del</strong> tappo con un adeguato coefficiente di sicurezza.<br />

In cantieri particolari è possibile considerare anche l’attrito laterale <strong>del</strong> tappo<br />

rispetto alle colonne perimetrali.<br />

Quando si realizza il tappo di fondo le opere perimetrali non necessitano di<br />

essere allungate oltre allo spessore <strong>del</strong> tappo ed inoltre ne traggono un beneficio<br />

strutturale in quanto trovano a fondo scavo un contrasto molto maggiore rispetto<br />

al terreno naturale.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

65/93<br />

Eseguendo colonne di forma<br />

diversa si possono ridurre le<br />

classiche sovrapposizioni <strong>del</strong>le<br />

colonne circolari<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Tappi di fondo


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

66/93<br />

Geostatica<br />

Scavo completo<br />

8000<br />

Geostatica<br />

Scavo completo<br />

Inviluppo<br />

Scavo completo<br />

H diaframma = 750,00<br />

H conci = 15,00<br />

E = 356780<br />

J = 341333,330000<br />

Tappo di fondo<br />

Ps = 0,0019<br />

Fi = 45,0<br />

Kc = 0,600<br />

Sabbia limosa falda<br />

Ps = 0,0008<br />

Fi = 33,0<br />

Kc = 0,050<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

4000<br />

Tappo 1<br />

K = 200<br />

Tappo 2<br />

K = 200<br />

Tappo 3<br />

K = 200<br />

Tappo 4<br />

K = 200<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

Mmax = 464<br />

Z = 390,00 1<br />

(conf. 1)<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

12<br />

12<br />

12<br />

12<br />

1 2<br />

1 2<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

12<br />

0<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

Sabbia limosa<br />

Ps = 0,0018<br />

Fi = 33,0<br />

Kc = 0,050<br />

Sabbia limosa falda<br />

Ps = 0,0008<br />

Fi = 33,0<br />

Kc = 0,050<br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

2<br />

2<br />

2<br />

-4000<br />

2<br />

2<br />

2<br />

Prescavo<br />

q = 1,000<br />

2<br />

-8000<br />

2<br />

2<br />

2<br />

-12000<br />

2<br />

2<br />

Tappi di fondo<br />

0,00<br />

30,00<br />

60,00<br />

90,00<br />

120,00<br />

150,00<br />

180,00<br />

210,00<br />

240,00<br />

270,00<br />

300,00<br />

330,00<br />

360,00<br />

390,00<br />

420,00<br />

450,00<br />

480,00<br />

510,00<br />

540,00<br />

570,00<br />

600,00<br />

630,00<br />

660,00<br />

690,00<br />

720,00<br />

750,00<br />

Diagramma <strong>del</strong><br />

momento flettente<br />

-16000<br />

2<br />

2<br />

2 Mmin = -17256<br />

Z = 525,00<br />

(conf. 2)<br />

Schema di<br />

calcolo<br />

-20000<br />

-24000<br />

0,00<br />

30,00<br />

60,00<br />

90,00<br />

120,00<br />

150,00<br />

180,00<br />

210,00<br />

240,00<br />

270,00<br />

300,00<br />

330,00<br />

360,00<br />

390,00<br />

420,00<br />

450,00<br />

480,00<br />

510,00<br />

540,00<br />

570,00<br />

600,00<br />

630,00<br />

660,00<br />

690,00<br />

720,00<br />

750,00


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

67/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Tappi di fondo<br />

VERIFICA DELLA STABILITA’ DEL FONDO SCAVO (estratto da relazione di calcolo)<br />

Sezione C-C<br />

Il livello <strong>del</strong>l’acqua è posto a quota +716 m s.l.m. e le pressioni dovute all’acqua agenti alla base <strong>del</strong> tappo di fondo, che<br />

si trova alla quota di +713.2 m s.l.m., sono date da:<br />

F inst = (716 m – 713.2 m) x 1000 kg/m 3 = 2800 kg/m 2<br />

La forza stabilizzante è data dal peso <strong>del</strong> tappo di fondo, pari a:<br />

F stab = 1.8 m x 1950 kg/m 3 = 3510 kg/m 2<br />

La miscela iniettata ha un peso di volume di 1530 kg/mc che mescolata al terreno in posto arriva a circa 1950-2000<br />

kg/mc come già visto in altri cantieri con terreno simile.<br />

L’intervento viene fatto su un deposito detritico alluvionale con presenza di ciottoli; nel sondaggio n° 1, alla profondità<br />

<strong>del</strong> terreno trattato, la densità relativa varia dal 15% al 41% con un peso di volume che varia tra 1630 kg/mc a 1750<br />

kg/mc (Pag 13 e 14 <strong>del</strong>la relazione geologica).<br />

La tecnica <strong>del</strong> jet-grouting porta in superficie, assieme alla boiacca di iniezione il materiale più fine (refluo) andando a<br />

sostituire i vuoti con la miscela di iniezione. Pertanto nel volume <strong>del</strong> materiale trattato rimangono i ciottoli che sono la<br />

componente più pesante <strong>del</strong> terreno naturale ed i vuoti lasciati dal fino asportato e dall’indice <strong>dei</strong> vuoti <strong>del</strong> terreno<br />

naturale. Tali vuoti vengono tutti riempiti dalla miscela di iniezione e quindi il peso di volume <strong>del</strong> materiale trattato è<br />

sicuramente maggiore <strong>dei</strong> 1630-1750 kg/mc <strong>del</strong> terreno naturale anche in considerazione <strong>del</strong> fatto che la densità relativa<br />

<strong>del</strong> materiale trattato è molto bassa<br />

La verifica <strong>del</strong> sollevamento <strong>del</strong> tappo di fondo viene effettuata utilizzando i coefficienti riportati nella tabella 6.2.III<br />

<strong>del</strong>le N.T.C. 2008, ossia applicando un coefficiente 0.9 ai carichi permanenti favorevoli ed un coefficiente 1.1 alla spinta<br />

<strong>del</strong>l’acqua. La verifica risulta essere soddisfatta:<br />

(0.9 x F stab) / (1.1 x F inst) = (0.9 x 3510)) / (1.1 x 2800) = 1.03 > 1.00<br />

In tale situazione il tappo di fondo <strong>del</strong>lo spessore di 1,8 m risulta appena sufficiente per la stabilità. Spessori minori<br />

non risultano pertanto ammissibili.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

68/93<br />

Problemi <strong>del</strong>la piccola perforazione<br />

SCELTA DELLA TECNICA DI PERFORAZIONE<br />

La tecnica di perforazione va scelta in funzione <strong>del</strong> terreno da<br />

attraversare, dalla presenza o meno <strong>del</strong>la falda e dalla presenza di edifici<br />

o strutture in prossimità <strong>del</strong> cantiere. L’obiettivo è quello di disturbare il<br />

meno possibile la zona circostante.<br />

Si può usare come fluido di espurgo aria, acqua, fango bentonitico o<br />

forare a sola rotazione con elica.<br />

ARIA. Si usa per il funzionamento <strong>del</strong> martello fondo foro. Non da<br />

problemi in terreni compatti o roccia mentre bisogna prestare attenzione<br />

in terreni misti dove possono esserci problemi di spurgo.<br />

Un errore, causato da poche manovre di pulizia <strong>del</strong> foro, può<br />

determinare problemi di rigonfiamento <strong>del</strong> terreno in quanto si tappa lo<br />

spazio anulare tra l’asta di perforazione ed il foro e l’aria, non potendo<br />

uscire, si propaga lateralmente sollevando per un attimo gli edifici vicini.<br />

Bisogna pertanto eseguire regolarmente la manovra di risalita per<br />

facilitare l’espulsione <strong>dei</strong> detriti e mantenere sempre libero il foro<br />

soprattutto quando si incontrano strati argillosi. Questa manovra provoca<br />

però una continua alesatura <strong>del</strong> foro.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

69/93<br />

Scelta <strong>del</strong>la tecnica di perforazione<br />

Alesatura <strong>del</strong> foro con continue<br />

manovre di risalita<br />

Creazione di lenti e caverne di<br />

rigonfiamento per mancato spurgo<br />

Quando c’è prima uno strato di argilla e poi sotto sabbia e ghiaia, in<br />

vicinanza ad edifici, bisogna fare i prefori con l’elica e poi passare al<br />

martello fondo foro. Ovviamente con una certa distanza l’uno dall’altro<br />

per non innescare cedimenti <strong>del</strong>l’edificio per l’apertura di troppi fori e con<br />

un aumento <strong>dei</strong> costi per la doppia operazione.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

70/93<br />

Scelta <strong>del</strong>la tecnica di perforazione<br />

Una <strong>del</strong>le prime regole da seguire è quella<br />

di non forare con aria sotto falda vicino ad<br />

edifici, il farlo vuol dire creare molto<br />

probabilmente <strong>dei</strong> danni.<br />

L’utilizzo di aria come fluido di espurgo sotto<br />

falda determina una desaturazione (togliere<br />

acqua) <strong>del</strong> terreno poroso (sabbia e ghiaia)<br />

con una perdita di pressione interstiziale tra<br />

i grani ed un costipamento <strong>del</strong> terreno<br />

(Figura 1)<br />

L’acqua continua ad entrare nel foro<br />

trasportando particelle fini che l’aria<br />

compressa porta in superficie. I grani sotto<br />

si riorganizzano addensandosi e creando<br />

cedimenti.<br />

Inoltre in terreni fini quali limi ed argille la<br />

continua espulsione di acqua dal foro di<br />

perforazione determina un cono di<br />

depressione (Figura 2) e determina un<br />

cedimento per consolidazione.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Figura - Composizione <strong>del</strong> terreno<br />

Figura 1<br />

Figura - Cono di subsidenza<br />

Figura 2


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

71/93<br />

Scelta <strong>del</strong>la tecnica di perforazione<br />

ATTENZIONE, il fenomeno <strong>del</strong><br />

cedimento è IRREVERSIBILE in<br />

quanto:<br />

Le quote perse non possono<br />

essere recuperate.<br />

L’unico rimedio per contenere il<br />

danno è interrompere il prelievo<br />

di acqua passando ad una<br />

perforazione con acqua.<br />

Una volta innescato il fenomeno il<br />

cedimento può continuare nel<br />

tempo diminuendo di velocità.<br />

Il fenomeno <strong>del</strong> cedimento<br />

differenziale <strong>del</strong> terreno si<br />

manifesta con fessure sugli<br />

edifici.<br />

Percorso <strong>del</strong> granello di sabbia<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

72/93<br />

Scelta <strong>del</strong>la tecnica di perforazione<br />

Perforazione con ACQUA:<br />

Si fa su terreni fini sotto falda.<br />

E’ fondamentale l’uso <strong>del</strong> rivestimento in modo da ridurre al minimo il<br />

contatto acqua immessa e terreno.<br />

La perforazione con FANGO BENTONITICO viene utilizzata per sostenere<br />

le pareti <strong>del</strong> foro durante lo scavo nel terreno incoerente. Attenzione però<br />

perché se il fango è troppo carico possono formarsi grumi o sacche di<br />

fango più denso che impedendo la sostituzione con malta fanno diminuire<br />

l’aderenza malta armatura.<br />

La perforazione ad ELICA si fa su terreni fini limosi argillosi o su sabbie e<br />

ghiaie fini sporche. Attenzione all’eccessiva velocità di avanzamento che fa<br />

avvitare l’elica nel terreno senza asportare i detriti. Pertanto non si<br />

raggiunge il diametro previsto e non si garantiscono le portate previste in<br />

progetto.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

73/93<br />

Uso <strong>del</strong> rivestimento<br />

Il rivestimento a seguire va sempre usato quando si fora sotto falda per<br />

evitare che il foro frani.<br />

Va usato anche in terreni che non si autosostengono come le sabbie fini e<br />

sciolte. Lontano da edifici, in alternativa, si possono usare schiume o<br />

sporcare il foro umido con cemento per dargli il tempo di<br />

autosostentamento necessario per arrivare alla fase <strong>del</strong>l’iniezione.<br />

BISOGNA usarlo anche quando si fora vicino a case con terreno<br />

particolarmente compressibile per evitare detensionamenti <strong>del</strong> foro.<br />

Quando il terreno è particolarmente compressibile e siamo vicini alle case<br />

meglio usare micropali AUTOPERFORANTI per stabilizzare subito il foro,<br />

soprattutto vicino ad edifici storici che scaricano grandi carichi per unità di<br />

superficie ed ogni asportazione <strong>del</strong> terreno crea cedimenti.<br />

Attenzione però che uno <strong>dei</strong> numerosi errori che si possono fare in questa<br />

fase è l’eccessiva velocità di avanzamento <strong>del</strong>la perforazione, dovuta<br />

alle elevate prestazioni <strong>del</strong>le perforatrice abbinate ad un terreno scadente,<br />

che può causare l’avvitamento <strong>del</strong>la punta senza la completa<br />

disgregazione <strong>del</strong> nucleo e quindi senza ottenere il diametro previsto.<br />

Attenzione che un errore in fase di perforazione si manifesta poi in fase di<br />

scavo.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

74/93<br />

Micropali autoperforanti<br />

Con micropali autoperforanti si può montare una punta a perdere<br />

artigianale e usare la boiacca come fluido di espurgo e nello stesso tempo<br />

come elemento stabilizzante <strong>del</strong>le pareti <strong>del</strong> foro.<br />

Le punte si possono scegliere in funzione <strong>del</strong> tipo di terreno.<br />

Si inizia la perforazione <strong>del</strong> terreno e la contemporanea iniezione di<br />

boiacca in fase di avanzamento utilizzata come fluido di spurgo.<br />

La miscela inizialmente ha un rapporto A/C pari a 1 per eseguire la<br />

perforazione.<br />

Inserito il primo tubo si può montare un manicotto ed un nuovo pezzo di<br />

tubo fino al raggiungimento <strong>del</strong>la profondità prevista dal progetto.<br />

A questo punto viene addensata la miscela con rapporto A/C = 0,4 per<br />

eseguire la cementazione <strong>del</strong> micropalo.<br />

E’ buona norma (questo è affidato all’esperienza <strong>del</strong>l’operatore) nella fase<br />

di cementazione <strong>del</strong>l’armatura muovere avanti e indietro la perforatrice per<br />

ottenere un diametro medio reso maggiore e controllare la fuoriuscita<br />

<strong>del</strong>l’iniezione da boccaforo.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

75/93<br />

Iniezione<br />

E’ una fase fondamentale perché deve riempire lo spazio tra armatura e<br />

foro fatto.<br />

Nei micropali di fondazione è importante perché determina il passaggio <strong>del</strong><br />

carico tra tubo e terreno circostante, se fatta male il micropalo porta meno<br />

<strong>del</strong> previsto.<br />

Se l’iniezione viene alla sera tardi ed il foro è stato lasciato libero<br />

l’iniezione si aggrappa ad un terreno rilassato che tiene molto meno <strong>del</strong><br />

terreno naturale.<br />

Nelle berlinesi l’iniezione è importante perché prima si fa e meno il terreno<br />

si rilassa; si può eseguire con poca cura solo nel caso in cui si debbano<br />

sostenere terreni e non strutture poste nelle vicinanze.<br />

Nei micropali valvolati IRS attenzione al claquage (iniezione di grandi<br />

volumi senza aumenti di pressione).<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

76/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Iniezione<br />

Cedimento di un edificio per detensionamento <strong>del</strong> foro


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

77/93<br />

Iniezione<br />

Controllare l’iniezione per capire se il foro è franato o se sto disperdendo<br />

iniezione ad esempio in qualche fognatura. Prima mi fermo e meno danni<br />

creo.<br />

Se il volume iniettato è molto inferiore a quello teorico significa che tra il<br />

momento <strong>del</strong>la perforazione e quello <strong>del</strong> getto c’è stato un rilassamento <strong>del</strong><br />

terreno o franamento di una parte. In tal caso evitare la perforazione a foro<br />

scoperto utilizzando quindi il rivestimento.<br />

Praticare la finestra nell’armatura a non più di 50 cm dal fondo. Con<br />

l’apertura più alta si potrebbe avere l’illusione di avere iniettato il foro<br />

completo in quanto possono esserci stati franamenti sotto tale quota.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

78/93<br />

Iniettare il palo prima possibile,<br />

preferibilmente prima <strong>del</strong>l’estrazione <strong>del</strong><br />

rivestimento.<br />

Il getto cumulato a fine giornata è<br />

sconsigliato, meglio silos o dumper.<br />

Praticare la finestra nell’armatura a non<br />

più di 50 cm dal fondo. Con l’apertura<br />

più alta si potrebbe avere l’illusione di<br />

avere iniettato il foro completo in quanto<br />

possono esserci stati franamenti sotto<br />

tale quota.<br />

Nella figura è rappresentato in azzurro<br />

un ipotetico franamento <strong>del</strong> foro che<br />

impedisce la corretta cementazione a<br />

fondo foro nel caso in cui la finestra sia<br />

in posizione 2 e non in posizione 1.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Iniezione


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

79/93<br />

Rabboccare i micropali che hanno avuto<br />

un calo, soprattutto quelli vicini agli<br />

edifici, altrimenti è come avere lasciato i<br />

fori aperti. Su terreni argillosi e limosi<br />

cede l’edificio se la fondazione va a<br />

scaricare nella zona non iniettata.<br />

In terreni compressibili bisogna iniettare<br />

subito ogni micropalo per evitare<br />

detensionamenti <strong>del</strong> terreno e non<br />

aspettare la sera mentre nei terreni<br />

granulari che si autosostengono con<br />

edifici bassi o solo per sostegno terreno<br />

si può iniettare anche alla sera.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Iniezione


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

80/93<br />

Nel caso in cui il volume sia superiore al teorico<br />

1) Presenza di cavità naturali nel sottosuolo.<br />

Iniezione<br />

2) Vuoti o sacche create dal continuo franamento in fase di perforazione. Ciò<br />

è dovuto al continuo collasso <strong>del</strong> foro ed il continuo spurgo <strong>del</strong> detrito. La<br />

soluzione è quella di evitare la perforazione a foro scoperto<br />

3) Intercettazione di tubature o opere sotterranee non conosciute come ad<br />

esempio fognature, garage interrati ecc.<br />

Intercettazione di un tubo<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Vuoti nel<br />

terreno e<br />

dispersione<br />

<strong>del</strong>l’iniezione


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

81/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cantieri con problemi<br />

Pali da 8 m con tubo 88,9 sp. 6,3 passo<br />

90 cm a sbalzo per 5 m con<br />

collegamento di testa dato da una<br />

minuscola putrella<br />

RISULTATO: spostamento di tutti i<br />

micropali e passaggio <strong>del</strong> terreno<br />

attraverso di essi.<br />

Pali troppo radi, troppo poco armati e<br />

non contrastati in testa.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

82/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cantieri con problemi<br />

Esecuzione <strong>dei</strong> micropali e successivo<br />

scavo anche alle loro spalle per<br />

inglobarli nel getto.<br />

RISULTATO: il terreno alle spalle non<br />

sostenuto si è spostato verso i pali<br />

creando fessure negli edifici vicini. A<br />

cosa sono serviti i micropali??


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

83/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Berlinese non contrastata in testa con<br />

scavo sotto falda<br />

RISULTATO:<br />

1) Spostamento in avanti <strong>del</strong>la<br />

berlinese con prime fessure.<br />

2) Spegnimento <strong>del</strong>l’impianto well<br />

point e passaggio <strong>del</strong>l’acqua tra i<br />

micropali.<br />

3) Asportazione <strong>del</strong> terreno sotto le<br />

fondazioni e crollo <strong>del</strong>l’edificio.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

84/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

85/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Berlinese a sbalzo, senza cordolo di<br />

testa e priva di iniezione<br />

RISULTATO:<br />

1) Fessurato l’edificio vicino a causa<br />

<strong>del</strong>l’aria compressa.<br />

2) Successivamente cedimento per<br />

mancanza di contrasto <strong>dei</strong> pali in<br />

quantoi staccati dal terreno


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

86/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Cantiere apparentemente semplice ma<br />

errore di perforazione. Terreno argilloso<br />

in superficie e poi roccia forato tutto con<br />

martello ed aria compressa<br />

RISULTATO:<br />

Distacco di piastrelle dalle pareti,<br />

sollevamento di parte <strong>del</strong> pavimento<br />

distacco <strong>del</strong>l’edificio dalla casa di fianco.<br />

Casa sgomberata in quanto pericolante.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

87/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Scavo senza opere di sostegno. Il crollo<br />

di una parte <strong>del</strong> terreno determina la<br />

morte di un operaio.<br />

Lo SPISAL impone la messa in<br />

sicurezza <strong>del</strong>l’edificio come da foto.<br />

Il mio consiglio era di riempire lo scavo e<br />

poi eseguire i micropali per non correre<br />

ulteriori rischi.<br />

RIFIUTARSI di fare tali lavori, si rischia<br />

la vita.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

88/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Progetto sbagliato, si ancorano a quello<br />

che devono sostenere. Nessuno tiene la<br />

spinta orizzontale.<br />

RISULTATO:<br />

Fessurazione <strong>del</strong>l’edificio come da foto.<br />

SOLUZIONE<br />

Mettere i puntoni.


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

89/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Chiodi corti su terreno di riporto.<br />

RISULTATO:<br />

Crollo per insufficiente lunghezza <strong>dei</strong><br />

chiodi interrotti su terreno di riporto. Si<br />

poteva capire durante le perforazioni??


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

90/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare<br />

Scavo con chiodi realizzati la sera prima<br />

ed iniezione non abbastanza resistente.<br />

RISULTATO:<br />

Sfilamento <strong>dei</strong> chiodi anche se lunghi<br />

rispetto alla fase di scavo raggiunta


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

91/93<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda<br />

Cose da non fare


Introduzione<br />

Tipologia di<br />

opere di<br />

sostegno<br />

Berlinesi<br />

Pareti<br />

Chiodate<br />

Diaframmi<br />

Palancole<br />

Pali secanti<br />

Jet –Grouting<br />

Tappi di fondo<br />

Problemi <strong>del</strong>la<br />

piccola<br />

perforazione<br />

Cantieri con<br />

problemi<br />

92/93<br />

Conclusioni<br />

Una cosa da tenere sempre presente è il fatto che una soluzione non può<br />

genericamente essere estesa a tutti i cantieri perché le condizioni al contorno, le<br />

caratteristiche <strong>del</strong> terreno, la presenza <strong>del</strong>la falda, gli spazi operativi, la presenza di<br />

eventuali edifici o strade ecc. cambiano da cantiere a cantiere.<br />

I cantieri sotto falda presentano molti problemi in più rispetto a quelli con la falda<br />

sotto quota fondo scavo.<br />

Anche se la falda si trova sotto quota fondo scavo si possono determinare problemi<br />

in fase di esecuzione <strong>del</strong>le opere di sostegno.<br />

Tutte le opere di sostegno devono essere calcolate considerando anche le<br />

deformazioni perché molte volte resistono ma hanno deformazioni non compatibili<br />

con gli edifici limitrofi.<br />

Le cose da non fare non sono state mostrate per criticare gli errori degli altri ma<br />

per evitare di commettere lo stesso errore ed imparare dagli errori degli altri.<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Metodi di stabilizzazione <strong>dei</strong> fronti di scavo in presenza di falda


93/93<br />

Incontro sul tema:<br />

Costruzioni in falda: problemi idrogeologici nella<br />

gestione <strong>dei</strong> cantieri e post-opera<br />

<strong>Ing</strong>. Corrado <strong>Pilati</strong><br />

Geosoluzioni Engineering s.r.l.<br />

Viale <strong>del</strong>l’Industria 67/12 – VICENZA<br />

Mail: info@geosoluzioni.it<br />

Trento, 13-14 dicembre 2012<br />

GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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