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INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA fascicolo N° 4 - Isole nella Rete

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<strong>INTERNAZIONALE</strong> <strong>SITUAZIONISTA</strong><br />

liberata da tutto. L’Internazionale<br />

situazionista attribuisce un’importanza<br />

fondamentale al suo legame con<br />

gli elementi di avanguardia dell’Africa<br />

nera, dell’America latina,<br />

dell’Asia: e per il futuro, e subito.<br />

TEORIA DEI MOMENTI E COSTRUZIONE DI SITUAZIONI<br />

«Questo intervento si tradurrebbe, a livello della vita quotidiana,<br />

in una migliore distribuzione dei suoi elementi e dei suoi<br />

istanti nei «momenti», in modo da intensificare il rendimento vitale<br />

della quotidianità, la sua capacità di comunicazione, di informazione<br />

e anche e soprattutto di godimento della vita naturale e<br />

sociale. La teoria dei momenti non si situa quindi al di fuori della<br />

quotidianità, ma si articolerebbe con essa unendosi alla critica per<br />

introdurre in essa ciò che manca alla sua ricchezza. Tenderebbe<br />

così a superare, nel quotidiano, in una nuova forma di godimento<br />

particolare unito al totale, le vecchie contrapposizioni della leggerezza<br />

e della pesantezza, della serietà e dell’assenza di serietà.»<br />

Nel pensiero programmatico<br />

appena esposto da Henri Lefebvre,<br />

i problemi della creazione della vita<br />

quotidiana sono direttamente interessati<br />

dalla teoria dei momenti, che<br />

egli definisce come «modalità di presenza»,<br />

una «pluralità di momenti<br />

relativamente privilegiati». Quali rapporti<br />

intrattengono questi «momenti»<br />

con le situazioni che l’I.S. si è proposta<br />

di definire e di costruire?<br />

Quale uso si può fare dei rapporti<br />

tra questi concetti per realizzare le<br />

rivendicazioni comuni che compaiono<br />

adesso?<br />

La situazione, come momento<br />

creato, organizzato (Lefebvre esprime<br />

questo desiderio: «L’atto libero<br />

che si definisce allora attraverso la<br />

capacità... di cambiare di «momento»<br />

in una metamorfosi e forse di crearne»)<br />

comprende degli istanti perituri,<br />

effimeri, unici. È un’organizzazione<br />

d’insieme che domina (favorisce)<br />

simili istanti casuali. La situazione<br />

costruita rimane dunque <strong>nella</strong> prospettiva<br />

del momento lefebvriano,<br />

contro l’istante, ma ad un livello<br />

intermedio tra istante e «momento».<br />

Così, benché ripetibile in una certa<br />

Henri Lefebvre (La Somme et le Reste)<br />

misura (come direzione, «senso»),<br />

non è in sé ripetibile come il<br />

«momento».<br />

La situazione, come il momento,<br />

«si può estendere nel tempo o condensarsi».<br />

Ma vuole fondarsi<br />

sull’oggettività di una produzione<br />

artistica. Una simile produzione artistica<br />

rompe radicalmente con le<br />

opere durevoli. È inseparabile dal<br />

suo consumo immediato, come<br />

valore d’uso essenzialmente estraneo<br />

ad una conservazione sotto<br />

forma di merce.<br />

La difficoltà, per Henri Lefebvre,<br />

è di compilare una lista dei suoi<br />

momenti (perché citarne dieci invece<br />

che quindici o venticinque, eccetera?).<br />

La difficoltà quanto al<br />

«momento situazionista» è, al contrario,<br />

di contrassegnare la sua fine<br />

esatta, la sua trasformazione in un<br />

termine differente di una serie di<br />

situazioni (e questa può costituire<br />

uno dei momenti lefebvriani) oppure<br />

in tempo morto.<br />

In realtà, il «momento» posto<br />

come categoria generale ritrovabile<br />

implica a lungo andare il costituirsi<br />

di una lista sempre più completa. La<br />

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