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università degli studi della tuscia di viterbo dipartimento di storia e ...

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Consiglio superiore <strong>della</strong> magistratura, come strumenti che potessero limitare il potere<br />

governativo.<br />

Del potere <strong>di</strong> controllo dell’esecutivo nei confronti <strong>della</strong> magistratura si è occupata<br />

anche la Bartellini Moech 10 nel saggio che analizza, facendo riferimento alle leggi e alle<br />

circolari del Ministero, il ruolo <strong>di</strong> pressione esercitato dal Pubblico ministero nei<br />

confronti dei giu<strong>di</strong>ci dall’unità fino al regime fascista.<br />

Anche il Maranini nel volume sulla Storia del potere in Italia 11 si è soffermato sui<br />

rapporti tra giustizia e Governo sottolineando in particolare come quelle garanzie <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>pendenza dei giu<strong>di</strong>ci contenute nello Statuto non furono rafforzate durante il<br />

periodo liberale ma al contrario indebolite fin quasi a scomparire. Anche il Maranini<br />

riba<strong>di</strong>sce il ruolo <strong>di</strong> strumento <strong>di</strong> controllo del potere esecutivo esercitato dal Pubblico<br />

ministero.<br />

Questi <strong>stu<strong>di</strong></strong> hanno dunque affermato un giu<strong>di</strong>zio piuttosto negativo sulle istituzioni<br />

dell’età liberale, sui limiti delle politiche esercitate sia dalla Destra che dalla Sinistra e<br />

sulle mancanze espresse dalla riforme del periodo giolittiano.<br />

Carlo Guarnieri 12 , in epoca più recente, spiega come i lavori <strong>di</strong> cui si è parlato fossero<br />

stati con<strong>di</strong>zionati fortemente dal momento storico durante il quale furono scritti: si era<br />

alla fine <strong>degli</strong> anni sessanta e si avvertiva forte la necessità che il nuovo Stato<br />

repubblicano superasse le contrad<strong>di</strong>zioni del passato e che attuando la Costituzione<br />

concedesse, anche tramite la creazione del nuovo Consiglio superiore <strong>della</strong><br />

magistratura, una vera e reale in<strong>di</strong>pendenza del potere giu<strong>di</strong>ziario rispetto agli altri<br />

poteri dello Stato.<br />

Di impostazione completamente <strong>di</strong>versa rispetto al passato è l’opera del Saraceno che<br />

rappresenta sicuramente il maggior punto <strong>di</strong> riferimento per la <strong>storia</strong> <strong>della</strong> magistratura<br />

nel periodo liberale. Con le sue ricerche, il cui metodo è stato ripreso anche da altri<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi, si è occupato dei vari aspetti <strong>della</strong> <strong>storia</strong> <strong>della</strong> magistratura dal tema delle<br />

epurazioni, a quello del reclutamento a quello dei rapporti tra alta e bassa magistratura.<br />

E a proposito <strong>della</strong> questione dell’in<strong>di</strong>pendenza dei giu<strong>di</strong>ci dall’esecutivo, per l’autore il<br />

problema non andava affrontato semplicemente contrapponendo in maniera astratta il<br />

10 G. Bartellini Moech, Il Pubblico Ministero dallo Stato liberale allo Stato fascista. Significato <strong>di</strong> un<br />

or<strong>di</strong>namento leggi e circolari 1865-1941: comunicazione al 3° Convegno nazionale dei Comitati <strong>di</strong><br />

azione, Roma, Arti grafiche Jasillo, 1966.<br />

11 G. Maranini, Storia del potere in Italia 1848 – 1967, Milano, Corbaccio, 1995.<br />

12 Cfr. C. Guarnieri, Burocrazia e magistratura, in Scienza politica, a cura <strong>di</strong> L. Morlino, Torino,<br />

Fondazione Agnelli, 1989, pp. 223 – 240 a p. 228.<br />

VI

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