Poesie di Gabriella Garofalo - Comune di Parma

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17.06.2013 Views

Madre? Non se ne parla, già stronca il nome che ti gettano cupi riverberi di grembo, lei intanto scianca vita giusto per darsi un tono- strano, tra comete sfrante, inganni, corridoi dicono in giro “la più splendida, meta di tutti al desiderio”- non insistere, azzurro, non se la sente di toccarti- nuda e blu lei si presenta, proprio come l’anima, non che serva molto, già chiudono in soffitta adolescenti, bambini, oscuro che ti fende- anima, alberi ed erba spariscono in fretta, più accorti di te, sta’ un po’ attenta. 18/10/’10 a V. A.

Nel suo, vedi, l’arancione è diverso, non livido come giallo dei volti non invadente come il rosso- graffiano se incontrarli è tua fortuna- perché tutti, ma proprio tutti, vogliono vivere, anche i miserandi nel tuo blu, gli eventi, le ustioni paralitiche, i vecchi, mentre di erba disseccata la città si ferma e ascolta: muove il vento invasato, lei ha paura, gli chiede di smettere rimpiange: per un attimo solo per un attimo non ce la fa, non raccatta primavera- bene, mio eroe, mandale un cenno, occhio che la signora in blu t’insegue insiste che tutto le appartiene, dalle tazze di smalto ai tramonti- tra l’altro, insiste, sei soltanto strada irta di stagioni, tra l’altro, insegue, le stagioni t’indagano l’addio al giorno ti esigono silenzio. 29/10/’10 a S. P.

Madre?<br />

Non se ne parla, già stronca il nome che ti gettano<br />

cupi riverberi <strong>di</strong> grembo,<br />

lei intanto scianca vita giusto per darsi un tono-<br />

strano, tra comete sfrante, inganni, corridoi <strong>di</strong>cono in giro<br />

“la più splen<strong>di</strong>da, meta <strong>di</strong> tutti al desiderio”-<br />

non insistere, azzurro, non se la sente <strong>di</strong> toccarti-<br />

nuda e blu lei si presenta, proprio come l’anima,<br />

non che serva molto, già chiudono in soffitta<br />

adolescenti, bambini, oscuro che ti fende-<br />

anima, alberi ed erba spariscono in fretta,<br />

più accorti <strong>di</strong> te, sta’ un po’ attenta.<br />

18/10/’10<br />

a V. A.

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