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Trenta Anni del Centro 1974 – 2004 - Lavatoio Contumaciale

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<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong><br />

Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4 - 00196 Roma<br />

con Archivio/Menna Binga in via Monti di Pietralata, 16 - 00157 Roma<br />

Tel: 0636301333 - email: tobinga@tiscalinet.it<br />

In copertina:<br />

“Implement_azioni”, installazione interattiva, 2003, di Carlo Caloro<br />

(presso <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>)<br />

Foto di:<br />

Patrizia Arzeni, pag. 5<br />

Maristella Campolunghi, pag. 95-96<br />

ISBN 88-88797-87-4<br />

© <strong>2004</strong> Il Filo S.r.l., Roma<br />

I edizione Giugno <strong>2004</strong><br />

stampato da Global Print<br />

Gorgonzola (Milano)


LAVATOIO CONTUMACIALE<br />

<strong>Centro</strong> d’Informazione Culturale<br />

diretto da Tomaso Binga<br />

I <strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong> <strong>del</strong> <strong>Centro</strong><br />

<strong>1974</strong> - <strong>2004</strong><br />

Edizioni Il Filo


...ricordando Filiberto<br />

Filiberto Menna<br />

<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, 1984


Dal nome alla cosa<br />

Ci sono dei nomi, legati alle vicende artistiche e culturali, e tanto più se questi nomi le “intitolano”<br />

o le definiscono, che sembrano portare racchiuso in sé il portato di una metafora,<br />

il sapore di un riferimento nascosto o allusivo, l’eco di una qualche memoria. Quello <strong>del</strong><br />

<strong>Lavatoio</strong> contumaciale è uno di quei casi. Quando lo senti nominare non puoi fare a meno<br />

di pensare che nella scelta <strong>del</strong> nome ci sia una allusione da scoprire. Il <strong>Lavatoio</strong>, e più in<br />

specifico quel particolare <strong>Lavatoio</strong> in cui si lavavano i panni dei malati durante le epidemie,<br />

è una buona idea per un centro d’arte contemporanea: e se c’entrasse la “peste” di Artaud, o<br />

il senso di malessere e malattia di tanta arte <strong>del</strong> comportamento, o se volesse evocare, ancora,<br />

una sorta di lavacro iniziatico, così che l’esperienza <strong>del</strong>l’arte divenga un passaggio cruciale<br />

e fondante <strong>del</strong> vissuto, infrangendo quella barriera fra arte e vita tanto in odio agli artisti<br />

moderni, almeno a partire, per ragioni diverse, da Rimbaud e Duchamp? Bene. Il <strong>Lavatoio</strong><br />

contumaciale si chiama così, perché i locali in cui ha sede erano, in origine: un lavatoio contumaciale.<br />

E allora? tutto il resto erano fole, chiacchiere, invenzioni cervellotiche, fantasmi<br />

di menti ubriache di intellettualismo artistico?<br />

Se sono voluto partire così da lontano, da una via che può apparire traversa e oscura, per<br />

introdurre i trent’anni <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> contumaciale è perché il gioco di slittamenti, di ambiguità,<br />

di smarrimenti semantici legati al suo solo nome, in fondo mi sembrano rispecchiare, per<br />

più versi, l’atteggiamento umano, culturale ed artistico che motivarono Tomaso Binga (vale<br />

a dire Bianca Menna) e con lei Filiberto Menna ad aprire un centro d’arte contemporanea.<br />

Il <strong>Lavatoio</strong> è stato, ed è, anzitutto un luogo di incontro di amici, quelli “vecchi”, quelli di<br />

sempre, e quelli che, mano a mano, si sono aggregati, venendoci, magari, la prima volta per<br />

passare una sera. Amici che si incontrano attorno all’arte, ai discorsi che ad essa sono legati,<br />

alle sperimentazioni (vecchie e nuove), ma che si trovano assieme soprattutto, o almeno in<br />

primo luogo attorno al “gioco” <strong>del</strong>l’arte. Lì dove il termine gioco non va inteso in termini<br />

limitati e limitativi ma come una <strong>del</strong>le caratteristiche, o se si vuole anche <strong>del</strong>le “stravaganze”<br />

<strong>del</strong>l’arte contemporanea. Ma che vuol dire che l’arte entra ed è entrata nel <strong>Lavatoio</strong> contumaciale<br />

in rapporto col gioco? Anzitutto che, a volte, il fatto estetico era letteralmente giocato<br />

con leggerezza e disinvoltura, senza paludamenti o mascheramenti iniziatici, di modo che<br />

fosse presentato come qualcosa di vicino e di prossimo, pur nella sua novità e, magari, nel<br />

suo estremismo formale. E poi, anche più specificamente se si vuole, che spesso al <strong>Lavatoio</strong> si<br />

è giocato in questi anni all’arte, nel senso proprio che vi hanno avuto luogo eventi <strong>–</strong> d’arte<br />

di poesia di teatro <strong>–</strong> che invitavano a giocare, a partecipare, coinvolgendo il pubblico in una<br />

maniera molto diversa da come avveniva in molte <strong>del</strong>le altre “catacombe” culturali, dove<br />

l’arte, a partire dagli anni Sessanta e Settanta, ha continuato a lavorare e produrre saperi<br />

alternativi a quelli di una cultura ufficiale sempre più decotta e sclerotica.<br />

Il gioco <strong>del</strong>l’arte è il contributo personale e particolare di Bianca e <strong>del</strong> suo centro alle cose <strong>del</strong>l’arte<br />

di questi anni. Un contributo che si è accompagnato e fuso in primo luogo con quello di<br />

Filiberto, ma poi anche con quello di tutti gli altri “amici”, che in realtà erano e sono artisti<br />

VII


e intellettuali di prestigio <strong>del</strong>la vicenda <strong>del</strong>l’arte e <strong>del</strong>la cultura italiana di questi anni. A<br />

scorrere rapidamente la serie di eventi infiniti che nel <strong>Lavatoio</strong> hanno trovato accoglienza,<br />

l’impressione è forte, per quanta <strong>del</strong>la ricerca artistica e critica vi è passata attraverso. Testimoniando<br />

di un primo fatto importante: il <strong>Lavatoio</strong> ha accolto <strong>–</strong> direi proprio per vocazione<br />

<strong>–</strong> l’arte e le sue esperienze in quanto ricerca, sperimentazione ed innovazione dei linguaggi.<br />

Dire arte e dire ricerca hanno significato, per il <strong>Lavatoio</strong>, dire la medesima cosa, perché l’arte<br />

è la sperimentazione che la motiva, quella ansia <strong>del</strong> nuovo che Bianca, come Tomaso, ha sempre<br />

immesso nel suo lavoro d’artista e di cui Filiberto ha fatto il suo credo come straordinario<br />

critico e storico <strong>del</strong>l’arte contemporanea. Ma questo nuovo, questa ricerca di innovazione,<br />

non sono mai arrivati al <strong>Lavatoio</strong> quando erano fatti conclamati, semplici da scorgere perché<br />

oramai fuoriusciti dal laboratorio <strong>del</strong>le “catacombe” 1 ed immessi in un circuito di più facile<br />

ed evidente visibilità. No, al <strong>Lavatoio</strong> il nuovo lo si è sempre trovato quando era nuovo,<br />

quando sperimentava la sua forza di innovazione nella sua stagione aurorale e giovane.<br />

Così tra gli eventi teatrali troviamo un Benigni scovato nelle notti <strong>del</strong>l’Alberichino, amaro e<br />

graffiante, e poi il Carrozzone di Federico Tiezzi, Sandro Lombardi e Marion d’Amburgo,<br />

quando i loro spettacoli erano sfumati in un’atmosfera onirica e visionaria, e poi Barberio<br />

Corsetti, la Raffaello Sanzio, che forse proprio qui, se ricordo bene, inaugurò la pratica <strong>del</strong>le<br />

“oratorie”, a metà fra il proclama di poetica e l’evento performativo e teatrale. L’elenco potrebbe<br />

proseguire ancora, coinvolgendo artisti di generazioni più recenti o fenomeni di cui,<br />

oggi, sembra persa la memoria, come quello <strong>del</strong>l’animazione, fatto d’arte che diventa impegno<br />

politico diretto, che tante discussioni animò negli anni Settanta. Tutto questo ed altro<br />

c’era al <strong>Lavatoio</strong> e non posso che rimandare allo straordinario campionario <strong>del</strong>le sue stagioni,<br />

che finirei per citare per esteso, se volessi soffermarmi su tutto, e non posso. E se parlo, in<br />

primo luogo <strong>del</strong> teatro, è perché questo ho finito per fare di mestiere, ma allora, al <strong>Lavatoio</strong>,<br />

ancora non lo sapevo e molte di quelle sono state tra le prime visioni di un teatro che non<br />

voleva più essere ciò che pretendeva una malintesa “tradizione”. Era inevitabile, anche non<br />

lo avessi voluto, che finissi per parlare in prima persona, che alla introduzione critica ed alla<br />

storia subentrasse la memoria. Nel <strong>Lavatoio</strong> sono entrato giovanissimo (credo di non avere<br />

avuto più di diciassette anni) per ragioni di “famiglia” e quelle ragioni sono rimaste quando<br />

alla famiglia naturale si è aggiunta quella culturale, legata al lavoro di apprendimento fatto<br />

alla scuola culturale e “domestica” di Filiberto Menna. Al <strong>Lavatoio</strong> sono tornato negli anni,<br />

talvolta a vedere, talaltra a fare, come osservatore che si spendeva tra i fatti <strong>del</strong>l’arte e quelli<br />

<strong>del</strong> teatro senza aver trovato ancora una ragione per scegliere. E il <strong>Lavatoio</strong> si trasformava,<br />

negli anni, diventava diverso non solo rispetto a me che cambiavo ma anche rispetto agli<br />

eventi, alla loro tipologia, alla loro provenienza e natura. E questo cambiamento era lo stesso<br />

che attraversava il lavoro di Tomaso Binga, di Bianca da artista, che si avvicinava sempre<br />

di più e con maggior convinzione alla poesia, intesa come gioco visivo, dapprima, poi come<br />

esuberanza <strong>del</strong> linguaggio, come esplosione <strong>del</strong>le parole, come liberazione dall’oppressione <strong>del</strong><br />

1 Mi piace usare questo termine perché è quello che usa Filiberto Menna a proposito di Grotowski e <strong>del</strong> suo teatro quando<br />

mette a confronto la sua ricerca intima, riservata, raccolta in uno spazio di alterità estranea quasi al reale, e sotterranea, con le<br />

esuberanze espansive <strong>del</strong>le avanguardie storiche, nel loro pensare all’arte come ad una necessaria ed esplosiva invasione degli<br />

spazi <strong>del</strong>la realtà.<br />

VIII


senso. E il <strong>Lavatoio</strong> è diventato una <strong>del</strong>le case più fresche e vitali <strong>del</strong>la ricerca visiva e sonora<br />

<strong>del</strong>la poesia come dimostrano, soprattutto, le serie fortunate di “Paso Doble” che, nei primi<br />

anni Ottanta hanno spinto una serie cospicua ed importante di poeti a confrontarsi con un<br />

mo<strong>del</strong>lo ideale di riferimento storico, creando un tessuto tra passato e presente ricco di vibrazioni<br />

e suggestioni di lettura e di ascolto.<br />

Seguire la vicenda e la programmazione <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> è qualcosa, allora, come leggere una<br />

mappa, la carta geografica di un viaggio culturale. Così è evidente come, a metà degli anni<br />

Ottanta, l’impegno che Filiberto sta mettendo per qualificare e definire gli statuti <strong>del</strong>la critica<br />

da un lato, e dall’altro la sua attenzione curiosa verso l’affiorare di una nuova generazione di<br />

critici (quella “giovane critica” che diventò una sorta di etichetta che ha accompagnato molti<br />

di noi fino ai primi capelli bianchi, e talvolta anche oltre) si rivelano subito negli incontri<br />

che a quel tema furono dedicati. Vere e proprie serate di performance critica, nel senso che non<br />

c’era un clima da seminario accademico o da convegno mentre gli intervenuti erano chiamati<br />

ad “esporsi”, nelle loro scelte, nelle loro ragioni, nelle loro adesioni e nei loro rifiuti. Una<br />

critica che parla in prima persona, che parla di se stessa in una chiave metodologica, certo,<br />

ma anche a quel livello di esperienza <strong>del</strong> vissuto e <strong>del</strong>l’io che Menna introduce a conclusione<br />

<strong>del</strong> suo straordinario Critica <strong>del</strong>la critica. Quelle serate, come tutte le altre, in fondo, in cui<br />

il gioco <strong>del</strong>l’arte lasciava il posto alla riflessione più teorica e problematica (dedicate oltre che<br />

alle arti visive, alla letteratura, alla poesia, al cinema, alla cultura nelle sue sfumature più<br />

varie) rivelano la natura tutta particolare <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong>, perché si potrebbe essere tentati di<br />

pensare che il gioco abbia preso la mano, in questi casi, che l’esposizione performativa abbia<br />

snaturato la serietà o la profondità degli assunti ed invece non è mai così. Al <strong>Lavatoio</strong> è possibile<br />

parlare di arte, di critica, di poesia, di filosofia con una disinvolta informalità che non<br />

sottrae mai nulla all’impegno ed all’approfondimento, creando un sottile, fascinoso, punto di<br />

equilibrio tra le ragioni <strong>del</strong>l’evento e quelle <strong>del</strong>la riflessione e <strong>del</strong> dibattito.<br />

D’altronde questa singolare condizione mi sembra dipendere, prima ancora che da una scelta<br />

culturale, prima ancora che da un atteggiamento individuale (quello di Bianca), dalla disposizione<br />

<strong>del</strong> luogo. In fondo, a pensarci bene, gli anni sono passati, gli eventi si sono succeduti<br />

disegnando una mappa d’arte e di vita, la storia, il mondo esterno (sia quello <strong>del</strong>la città che<br />

quello <strong>del</strong>l’intera nazione), le facce degli “amici” sono cambiate, ma è rimasto uguale il luogo.<br />

Una stanza piccola, che si riempie sempre all’inverosimile creando, di necessità, una familiarità<br />

con gli altri anche per chi non la ricerchi; quella piccola gradinata a semicerchio da<br />

un lato, di fronte una mezza parete che non arriva al soffitto. Uno spazio intimo che simula<br />

un abbraccio, che crea un contatto, che inibisce ogni divisione. Chi si trova a fare, ad agire<br />

è dentro questo abbraccio, è parte di questo corpo giocoso. E’ lì, non può nascondersi, il suo<br />

fare è vicino. Il <strong>Lavatoio</strong> è come naturalmente disposto alla performance, è uno spazio che<br />

altrettanto naturalmente si “inteatra”, si disegna come teatrabile, al di fuori di ogni schema<br />

di spazio e di scena definito. Impone, così, come ogni autentico spazio “teatrabile” modi e maniere<br />

d’uso, scrivendo l’evento nella forma di un contatto e di una prossimità che acquistano<br />

un valore e un significato propri e particolari.<br />

E se questo agisce, come è ovvio, sugli eventi più strettamente teatrali, tocca anche diretta-<br />

IX


mente l’oratore e il poeta, mettendoli dentro un gioco che, volente o nolente, ne fa emergere<br />

le qualità performative. Di una performance <strong>del</strong> pensiero, certo, che ugualmente, comunque,<br />

si “inteatra” nell’abbraccio empatico di un ascolto che è fatto di orecchie vicine, dentro cui il<br />

pensiero corre in uno scambio che è risposta immediata, comunicazione diretta. Di qui gli<br />

incontri che si sono sempre fatti, spontaneamente, conversazione. Non tanto perché ne seguisse<br />

il dibattito, ma per lo stesso clima e tono <strong>del</strong> dire. Per certi versi, disposta in quel modo, è<br />

come se la parola non potesse giocare a nascondersi nei suoi specialismi, ma dovesse esporsi per<br />

quello che è. Forse per questo (parlo per paradosso, è ovvio, perché la ragione dipende dalla<br />

vicenda artistica di Tomaso), il <strong>Lavatoio</strong> è diventato luogo di poesia, spazio dove la parola si<br />

denuda <strong>del</strong> senso e risale alla sua dimensione di forma, di immagine e di suono. Parola che<br />

si gioca come meccanismo, congegno, acrobazia, dicendosi in un faccia a faccia che la rivela<br />

come segno prima che come senso.<br />

Ed ecco l’ultimo giocoso paradosso <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong>: finisco per parlare di arte (nel senso di<br />

quella visiva) solo alla fine di questa introduzione. Eppure quel tipo particolare di arte è<br />

stato sempre il campo d’azione di Tomaso e quello di riflessione di Filiberto. E di arte, quella<br />

contemporanea, ce ne è stata tanta. Sotto forma di mostre e di dibattiti. Ma come questi si<br />

aprivano alla performatività quelle diventavano evento. Sia quando nascevano come vere e<br />

proprie performances, che quando erano esposizioni. In quel clima anche la sola esposizione<br />

si fa contatto, scambio diretto con l’opera e chi la ha fatta, rifuggendo la celebrazione <strong>del</strong><br />

vernissage. E le opere esposte molto spesso sono state l’occasione offerta ad artisti giovani, che<br />

trovavano così il modo di uscire dai loro studi o dalle aule <strong>del</strong>la accademie, per vedere cosa<br />

succedeva ai propri lavori una volta immessi nel circuito <strong>del</strong>lo sguardo. In particolare, poi, si<br />

sono fatti eventi quelli che Bianca ha avviato come “operatrice”, la serie di “Ideazione/Esecuzione”<br />

(I “Racconti colorati”; le “Cravatte d’artista”; “L’infinto è finito...?”, “£’ira Addio!!”)<br />

in cui artisti di diversa provenienza sono stati coinvolti attorno a progetti ideati da Bianca<br />

e messi in opera in maniera composita e polifonica attraverso esecuzioni che diventano libere<br />

interpretazioni <strong>del</strong> tema.<br />

Un ultima scivolata nella memoria. La sala piccola, il buio, la ressa fin sulla porta, lo schermo.<br />

Tanti anni fa. Le serate di cinema curate da Edoardo Bruno, le prime visioni di Melies,<br />

di Griffith. La scoperta di un modo d’essere <strong>del</strong> cinema che era invenzione sperimentale.<br />

Sembra incredibile che il <strong>Lavatoio</strong> sia stata casa anche <strong>del</strong> cinema, quasi a coprire, in una<br />

sorta di ideale gioco combinatorio, quel territorio di sintesi sperimentale <strong>del</strong>le arti che Bianca<br />

ha sempre amato e Filiberto ci insegnava, premuroso, a studiare.<br />

18 Maggio <strong>2004</strong> Lorenzo Mango<br />

X


Tomaso Binga (“Parole da conservare Parole da distruggere”, <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, 15 giugno <strong>1974</strong>)


Il <strong>Centro</strong> d’Informazione Culturale “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” è stato ideato e fondato,<br />

nel <strong>1974</strong>, dall’artista Tomaso Binga (nome d’arte di Bianca Pucciarelli in Menna), con<br />

la collaborazione <strong>del</strong> marito Filiberto Menna, critico d’arte, e dei soci fondatori Sergio<br />

Bergami, Fabio Bucciano, Ugo Cianciullo, Costantino Dardi, Giovanna Davia, Aldo<br />

Falivena, Modestino Fusco, Giovanni Gazzara, Mauro Lucaferri, Achille Mango e Lidia<br />

Pucciarelli, che, con le proprie competenze, hanno dato un contributo fattivo alla sua<br />

realizzazione.<br />

Esso si è costituito in Associazione al Femminile nel 1980 con i soci: Pierina Bachini,<br />

Adriana Cian, Iole Cianciullo, Carla Consiglio, Maria Teresa Consolo, Goldi Petzenbaum,<br />

Bianca Pucciarelli, Lidia Pucciarelli.<br />

…<br />

Il <strong>Centro</strong> ha sede a Roma, in piazza Perin <strong>del</strong> Vaga 4, nel quartiere <strong>del</strong> Lungo Tevere<br />

Flaminio a ridosso <strong>del</strong> fiume, ed è ubicato, all’interno di uno splendido palazzo di edilizia<br />

economica <strong>del</strong> 1926, nel locale di un ex “lavatoio contumaciale” o “a distanza” (cioè un<br />

luogo dove venivano lavati e bolliti i panni <strong>del</strong>le malattie infettive), da cui ha assunto<br />

emblematicamente il nome.<br />

L’interno <strong>del</strong> locale, ristrutturato nel ’74 su progetto <strong>del</strong>l’architetto Costantino Dardi,<br />

si presenta diviso in due ambienti da un “muro/scultura”, dal quale è stato tratto l’attuale<br />

logo <strong>del</strong>l’associazione.<br />

Negli anni più recenti, alla sede principale di piazza Perin <strong>del</strong> Vaga è stata associata<br />

una nuova struttura, denominata “Archivio Menna/Binga”, situata sempre a Roma, in<br />

via dei Monti di Pietralata 16, che dispone di più ampi locali e che viene utilizzata per<br />

manifestazioni di più ampio respiro.<br />

…<br />

Luogo d’incontro e di aggregazione culturale, il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> ha svolto, in<br />

questi trenta anni, una intensa attività, promuovendo, sin dall’inizio, manifestazioni e<br />

dibattiti sui diversi temi <strong>del</strong>l’attualità, <strong>del</strong>la letteratura, <strong>del</strong>la poesia, <strong>del</strong>le arti visive, <strong>del</strong><br />

teatro, <strong>del</strong> cinema e dei nuovi media.<br />

Il <strong>Centro</strong> ha spesso organizzato le sue manifestazioni con la collaborazione di altre<br />

Associazioni Culturali o Enti rilevanti; si citano, tra essi, Filmcritica, rassegne di film<br />

d’essay (<strong>1974</strong>-1981), Photogrammatica, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma (1992-1997),<br />

MUSIS, Museo <strong>del</strong>la Scienza e <strong>del</strong>la Informazione Scientifica, <strong>del</strong>l’Università la Sapienza<br />

di Roma, settimane <strong>del</strong>la cultura scientifica italiana ed europea (1997-<strong>2004</strong>), RomaPoesia,<br />

rassegna internazionale di poesia (2003-<strong>2004</strong>).<br />

Inoltre, ha organizzato convegni e mostre con centri culturali, gallerie ed Accademie<br />

di Belle Arti sia in Italia che all’estero, tra cui: Associazione Italia-Cina, De Florio<br />

Arte, Paso Doble, Electronìe d’Arte, Il Fotogramma, Associazione Italo-Danese Future<br />

XI


Culture, La Camera Verde, Progetto, Galleria Elio Rumma, Spazio Artecom, La Piramide<br />

Cestia, Officina <strong>del</strong>le Immagini di: Roma; ed ancora il Museo Nuova Era di Bari,<br />

Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti, la Gallerìe Satellite di Parigi, il Laboratorio<br />

di Teramo, Le Giubbe Rosse di Firenze, Angelus Novus di L’Aquila, Il Gabbiano di La<br />

Spezia, Ixidem di Venezia Mestre, Department of Art and Fashion, University of Central<br />

Lancashire Preston <strong>–</strong> Egland, le Accademie di Belle Arti di Roma e di Frosinone.<br />

Negli ultimi anni, il <strong>Centro</strong> ha stretto un sodalizio con altri cinque centri culturali<br />

<strong>del</strong>la città, costituendo il C.R.R.A.C. (Centri Romani Ricerca Arte Contemporanea.)<br />

Da ultimo, si citano le collaborazioni più recenti con le Case Editrici Le Impronte<br />

degli Uccelli (1998-2003), Il Filo (2003-<strong>2004</strong>), e il Gruppo Itinerante Maratona di<br />

Poeti (2003-<strong>2004</strong>) tutti di Roma, che hanno dato al <strong>Centro</strong> la possibilità di incontrare<br />

un pubblico nuovo e più giovane aperto all’indagine sulle nuove sperimentazioni<br />

determinate dalla rapida e continua evoluzione dei mezzi di comunicazione.<br />

Giugno <strong>2004</strong> Tomaso Binga<br />

XII


15 giugno <strong>1974</strong><br />

ANNO <strong>1974</strong><br />

“LAVATOIO CONTUMACIALE”<br />

Inaugurazione <strong>del</strong> CENTRO<br />

Tomaso Binga, artista, direttrice <strong>del</strong> CENTRO.<br />

“Parole da conservare/parole da distruggere” - performance;<br />

musiche di: Luciano Berio, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen, Antonio Vivaldi.<br />

L’azione coinvolge il pubblico presente.<br />

4 ottobre <strong>1974</strong><br />

Antonio Passa: incontro con l’artista.<br />

“Intorno alla Pittura” - conduce: Filiberto Menna.<br />

18 ottobre <strong>1974</strong><br />

Luigi Locatelli, direttore <strong>del</strong>la rubrica televisiva “AZ”.<br />

Incontro/intervista e dibattito;<br />

a cura di: Aldo Falivena.<br />

25 ottobre <strong>1974</strong><br />

Bruno Mantura, ispettore presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.<br />

“La scoperta di un frammento <strong>del</strong>la Pietà Rondanini di Michelangelo”;<br />

conversazione/proiezioni diapositive.<br />

5 - 6 novembre <strong>1974</strong><br />

Gruppi Romani di Animazione Teatrale - Convegno;<br />

a cura di: Giuseppe Bartolucci, Achille Mango, Carlo Vallauri, Arturo Arcomano,<br />

A.R.C.I. Provinciale di Roma;<br />

con la partecipazione di: Collettivo ‘G’, Collettivo Gioco Sfera, Teatro Nuovo<br />

Mondo, Gruppo <strong>del</strong> Sole, Gruppo Teatrale Spazio Zero, Gruppo Quartiere S.<br />

Paolo, Gruppo Teatro Pretesto, Gruppo di Pietralata, rappresentanti dei Comitati di<br />

Quartiere, rappresentanza <strong>del</strong>la rivista “Riforma <strong>del</strong>la Scuola”.<br />

13


8 novembre <strong>1974</strong><br />

Dakar, e la Compagnia di Musica Popolare Peruviana;<br />

“Canzoni sulla condizione sociale dei ceti popolari <strong>del</strong> Perù”.<br />

15 novembre <strong>1974</strong><br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

La serata segna la nascita <strong>del</strong> sodalizio tra il CENTRO e il gruppo dei critici<br />

cinematografici <strong>del</strong>la rivista Filmcritica.<br />

“La costruzione <strong>del</strong> Labirinto - La scena, la maschera, il gesto, la cerimonia”, di:<br />

Alessandro Cappabianca, Michele Mancini, Umberto Silva, Gabriele Mazzotta<br />

Editore, <strong>1974</strong>;<br />

presentazione di: Achille Bonito Oliva, Edoardo Bruno, Ruggero Guarini, Filiberto<br />

Menna.<br />

dal 16 al 20 novembre <strong>1974</strong><br />

Carla Consiglio, insegnante di lettere.<br />

“Decreti <strong>del</strong>egati” per la partecipazione alla gestione <strong>del</strong>la scuola di genitori e<br />

studenti;<br />

incontri/dibattiti con insegnanti e genitori degli studenti.<br />

22 novembre <strong>1974</strong><br />

Aurelio Fiorentino e Domenico Palamara, due artisti napoletani.<br />

“Partita-Gioco” - performance.<br />

L’azione coinvolge il pubblico presente.<br />

29 novembre <strong>1974</strong><br />

Gianfranco Gaggiottini, artista bolognese.<br />

Proiezioni di diapositive e servizio fotografico su un suo viaggio/ricognizione in<br />

Puglia, alla ricerca di un’architettura spontanea e di manifestazioni artistiche<br />

popolari.<br />

6 dicembre <strong>1974</strong><br />

Marcello Lelli, architetto.<br />

Presentazione di un “progetto per la costruzione di un aggregato urbano con<br />

l’impiego dei rifiuti industriali” - proiezioni di diapositive su esempi <strong>del</strong> genere già<br />

14


ealizzati in America.<br />

20 dicembre <strong>1974</strong><br />

“Musica in libertà”.<br />

Gli amici <strong>del</strong> CENTRO si esibiscono lietamente con i più diversi strumenti anche<br />

auto-prodotti.<br />

10 gennaio 1975<br />

ANNO 1975<br />

“Collettivo ‘G’” di Roma, Gruppo Teatrale.<br />

“Teatro di animazione”.<br />

17 gennaio 1975<br />

Mario Baroni, Magistrato <strong>del</strong>la corrente di Magistratura Democratica.<br />

“Un magistrato sotto inchiesta”, rinnovamento <strong>del</strong>la giustizia - dibattito;<br />

a cura di: Giovanni Gazzara, Renato Raja;<br />

partecipazione di: Giuseppe Santarsiero, Ernesto Lupo.<br />

24 gennaio 1975<br />

Luigi Ferracin, dietologo.<br />

“Come dimagrire senza digiunare”, un nuovo metodo di dieta psico-somatica.<br />

31 gennaio 1975<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“L’ambiguità nel cinema”,<br />

incontro con Filmcritica (n° 251 dedicato al cinema sperimentale);<br />

dibattito a cura di: Edoardo Bruno, Filiberto Menna;<br />

interventi di: Alessandro Cappabianca, Enrico Ghezzi, Michele Mancini, Ciriaco<br />

Tiso.<br />

21 febbraio 1975<br />

Vittorio Gelmetti, musicista.<br />

Concerto e improvvisazioni al pianoforte <strong>del</strong> maestro.<br />

15


Franco Betteghella, artista napoletano.<br />

“Tela-piegata” - performance.<br />

28 febbraio 1975<br />

Lorenzo Ostuni.<br />

“Le 99 Chimere” e il suo gruppo - serata magico/mimica.<br />

14 marzo 1975<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“Antonioni - professione reporter”,<br />

incontro con Film critica (n° 252 dedicato ad Antonioni);<br />

a cura di: Edoardo Bruno;<br />

interventi di: Alessandro Cappabianca, Michele Mancini, Filiberto Menna, Renato<br />

Tommasino.<br />

21 marzo 1975<br />

“ARCI Cassia”, Collettivo Teatrale.<br />

Progetto per una “Imitazione <strong>del</strong>la decapitazione di Andrea Chènier”;<br />

con: Cosimo Cinieri, Clara Colosimo, Annalisa Foà, Remo Remotti, Rodolfo<br />

Roberti;<br />

partecipazione di: Renato Mambor e la sua “Trousse-palcoscenico di prospettiva”;<br />

regia di: Piero Panza.<br />

11 aprile 1975<br />

“Linea d’Ombra”, Gruppo Teatrale.<br />

Riduzione da un testo di Cesare Pavese;<br />

con: Laura Marini, Stefano Mastini.<br />

18 aprile 1975<br />

Valerio Cassano, artista napoletano.<br />

“Movimento mentale/movimento corporeo” - performance.<br />

16 maggio 1975<br />

Coro A.N.A. diretto dal maestro Lamberto Pietropaolo.<br />

“Canti folkloristici italiani”.<br />

16


19 maggio 1975<br />

Vitantonio Russo, artista barese.<br />

“Economic-Art” - proiezioni di diapositive;<br />

incontro/dibattito a cura di: Filiberto Menna.<br />

26 maggio 1975<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“Cinema d’avanguardia”;<br />

Incontro con Filmcritica (n° 251);<br />

a cura di: Edoardo Bruno, Michele Mancini.<br />

2 - 3 luglio 1975<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno e con la<br />

Cineteca Griffith di Genova diretta da Angelo R. Humonda.<br />

“David W. Griffith”, convegno/studio;<br />

proiezioni di film inediti <strong>del</strong> periodo Biograph (1908 - 1913);<br />

Incontro con Filmcritica (n° 254-255);<br />

interventi di: Edoardo Bruno, Rino Mele, Filiberto Menna.<br />

10 ottobre 1975<br />

Ana Paparatti, teamaker.<br />

“Il the <strong>del</strong> solstizio d’autunno”.<br />

17 ottobre 1975<br />

“Il Nuovo Diritto di Famiglia” - incontro/dibattito;<br />

a cura di: Giovanni Gazzara;<br />

con: Alfio Finocchiaro, Ernesto Lupo, Giuseppe Santarsiero, Michele Aiello, Renato<br />

Raja.<br />

24 ottobre 1975<br />

“La Poesia Visiva” - proiezioni e dibattito;<br />

a cura di: Filiberto Menna, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti.<br />

17


31 ottobre 1975<br />

Costantino Dardi, architetto.<br />

“Semplice, lineare, complesso” - proiezioni diapositive di architetture progettate<br />

dall’autore.<br />

14 novembre 1975<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“Anna” film di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, presentazione in anteprima;<br />

Incontro con Filmcritica e dibattito con gli autori;<br />

a cura di: Edoardo Bruno, Michele Mancini, Filiberto Menna.<br />

21 novembre 1975<br />

“La bestialità borghese” - spettacolo/prova;<br />

con: Elena Cotta, Cinzia Monreale, Gianni Oliveri;<br />

a cura di: Fernando Balestra.<br />

Nel 1975 il CENTRO ha ospitato gli attori Elena Cotta, Carlo Alighiero e la loro<br />

compagnia per le prove degli spettacoli.<br />

19 dicembre 1975<br />

In collaborazione con l’Associazione Italia-Cina.<br />

“Viaggio in Cina” - proiezioni e dibattito con alcuni dei partecipanti al viaggio:<br />

Paola Fimiani, Filiberto Menna, Angelo Trimarco;<br />

mostra fotografica di: Marta Albertini.<br />

5 gennaio 1976<br />

ANNO 1976<br />

Catello, cantautore salernitano.<br />

“Incontro con l’autore” - poesie, proiezioni, canzoni.<br />

18


16 gennaio 1976<br />

Roberto Benigni, attore.<br />

“Cioni Mario di Gaspare fu Giulia” - monologo;<br />

presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />

6 febbraio 1976<br />

Gruppo Teatrale “Il Carrozzone” di Firenze.<br />

“Il miracolo dei pani e dei gigli”;<br />

con: Luca Abramovich, Vera Bernoccoli, Marion D’Amburgo, Alessandro Lombardi,<br />

Laura Salvi, Luisa e Teresa Saviori, Federico Tiezzi;<br />

presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />

13 febbraio 1976<br />

Anna Maria Colucci, <strong>del</strong> Gruppo <strong>del</strong> “Beato Angelico”.<br />

“I Ching” - serata di vaticinio e mostra con la presentazione grafica dei simboli.<br />

22 febbraio 1976<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“Salò” di Pierpaolo Pasolini.<br />

Incontro con Filmcritica (n° 262);<br />

con: Edoardo Bruno e Filiberto Menna.<br />

5 marzo 1976<br />

Mava, fotografa.<br />

“America” - proiezioni di diapositive da un viaggio americano.<br />

26 marzo 1976<br />

“De-Mente”, Gruppo Teatrale.<br />

“Implosion”;<br />

con: Elisabetta Palmieri, Aldo Phutod, Patrizia Sodani;<br />

ideazione spettacolo e regia di: Riccardo Liberati, Massimo Verdastro, Guido<br />

Traversa;<br />

presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />

19


1 aprile 1976<br />

“Sandokan” - inchiesta/dibattito sul “fenomeno Sandokan”;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Edoardo Bruno, Giuseppe Gatt.<br />

Era stata preannunciata la “presenza” di Sandokan, rivelatasi un “pesce<br />

d’aprile”.<br />

29 aprile 1976<br />

In collaborazione con l’Associazione Italia-Cina.<br />

“Medicina in Cina. L’Agopuntura” - proiezioni diapositive/dibattito;<br />

a cura di: Clemente Santillo.<br />

14 maggio 1976<br />

Coro A.N.A. diretto dal maestro Lamberto Pietropaolo.<br />

“Canti folkloristici italiani e stranieri”.<br />

28 maggio 1976<br />

Renato Squillante e il suo complesso.<br />

15 ottobre 1976<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“La Biennale di Venezia” - dibattito.<br />

Incontro con Filmcritica (n° 268);<br />

con: Edoardo Bruno, Alessandro Cappabianca, Filiberto Menna, Enrico Magrelli.<br />

5 - 6 novembre 1976<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno e con la<br />

Cineteca Griffith di Genova diretta da Angelo R. Humonda.<br />

“Retrospettiva di Georges Melies” - proiezione di film inediti;<br />

interventi di: Edoardo Bruno, Angelo R. Humonda, Filiberto Menna, Umberto Silva.<br />

dal 19 novembre 1976<br />

“Desiderio e Linguaggio” - seminario/dibattito; a cura di: Guido Traversa;<br />

quattro serate.<br />

20


19 novembre 1976 - 1 a serata<br />

Pietro Prini.<br />

“La dialettica Bisogno-Desiderio”;<br />

con la partecipazione di: Filiberto Menna, Edoardo Bruno.<br />

26 novembre 1976 - 2 a serata<br />

Massimo Sarchielli.<br />

“Desiderio e Linguaggio mimico”.<br />

20 dicembre 1976 - 3 a serata<br />

Giorgio Gaslini.<br />

“Desiderio espressivo e Linguaggio musicale”.<br />

Studi e improvvisazioni al pianoforte <strong>del</strong> maestro.<br />

(il seminario prosegue nel 1977 con la quarta serata)<br />

14 gennaio 1977 - 4 a serata<br />

ANNO 1977<br />

“Desiderio e Linguaggio” <strong>–</strong> serata conclusiva.<br />

Francesco Salina.<br />

“Il desiderio e il suo luogo fantasmatico: il carcere e il reparto”.<br />

21 gennaio 1977<br />

Franco Longo, artista salernitano.<br />

“Sublimazione-Il tempo <strong>del</strong>l’irreversibile” - performance.<br />

4 febbraio 1977<br />

Sergio Vecchio, artista.<br />

“Le déjeuner sur l’herbe” - performance.<br />

21


25 febbraio 1977<br />

Valerio Cassano, artista.<br />

“Autoritratto” - performance.<br />

22 aprile 1977<br />

Agostino Pirella.<br />

“Esiste l’arte psicopatologica?” - dibattito.<br />

In contemporanea con il dibattito, presentazione <strong>del</strong>le opere di Livio Poggesi presso<br />

la libreria/galleria “Campo D” diretta da Massimo Marani.<br />

29 aprile 1977<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

Alberto Grifi, incontro/dibattito con l’artista.<br />

“Parco Lambro” e “Convegno sulla follia” - videoregistrazioni.<br />

Incontro con Filmcritica (n° 273 cinema militante);<br />

con: Edoardo Bruno, Filiberto Menna.<br />

3 giugno 1977<br />

“Le piccole infamie”- cartella di poesie e acqueforti, presentazione di Lietta<br />

Tornabuoni, Edizioni <strong>del</strong> Labirinto, Matera, 1977;<br />

mostra con gli artisti: Francesco Paolo Delle Noci, Luigi Guerricchio, Irpino,<br />

Placido Scandurra, Domenico Ventura;<br />

letture di poesie con: D. A. Volinda Blonina, Mario Lunetta, Lamberto Pignotti, Vito<br />

Riviello, Gianni Toti.<br />

24 giugno 1977<br />

“I Virtuosi di Cave” - complesso di sassofono;<br />

con: Eugenio Colombo, Roberto Mancini, Alberto Mariani, Mario Raja.<br />

28 ottobre 1977<br />

Domenico Colantoni, artista e regista.<br />

“Storia d’Amore” - film sperimentale sul linguaggio e codice <strong>del</strong>la coppia;<br />

dibattito con l’autore, a cura di: Filiberto Menna.<br />

22


11 novembre 1977<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“La Catastrofe, l’Immaginario, la Fiction”;<br />

interventi di: Edoardo Bruno, Filiberto Menna, Umberto Silva.<br />

9 dicembre 1977<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

Isabella Bruno, regista.<br />

“Solo a noi sta la decisione” e “La Cavia”;<br />

proiezioni dei film e dibattito con l’autrice;<br />

a cura di: Edoardo Bruno.<br />

23 dicembre 1977<br />

Stephanie Oursler, artista americana.<br />

“Time Rites” - performance.<br />

27 gennaio 1978<br />

ANNO 1978<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“La Nuova Babilonia” (1929) di: Grigorij Kosinzen e Leonid Trauberg;<br />

sulla Comune di Parigi, videotape;<br />

a cura di: Edoardo Bruno.<br />

3 febbraio 1978<br />

Toni Ferro, artista napoletano.<br />

“Vincenzo è ladro ma ruba a chi tiene” - performance.<br />

17 febbraio 1978<br />

Maria Grazia Gemelli, artista.<br />

“Persone <strong>del</strong> nostro tempo” - proiezioni di diapositive con interviste condotte<br />

dall’artista.<br />

23


31 marzo 1978<br />

Denis Maden Gentili, astrologa francese.<br />

“Interpretazione <strong>del</strong>l’astrologia”.<br />

14 aprile 1978<br />

Gianni Castagnoli, regista.<br />

“Il giorno e la notte” e “Valentino Moon”, musiche di Alvin Curran;<br />

proiezione dei film e dibattito con il regista;<br />

con: Edoardo Bruno, Filiberto Menna.<br />

20 aprile 1978<br />

“Danzaterapia” - convegno/dibattito;<br />

a cura di: Vittoria Fresca, Stefania Lisi.<br />

28 aprile 1978<br />

Roberto Carleo, artista.<br />

“Decodificazione di situazione routinaria in stato di buio” - performance;<br />

musiche di: Alvin Curran.<br />

Samao Behranghi, scrittore iraniano.<br />

“Pesciolino Nero” - film cartoons, girato dagli studenti iraniani di architettura.<br />

26 maggio 1978<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

Ciriaco Tiso.<br />

“Anche l’Estasi”;<br />

presentazione di: Maurizio Grande.<br />

17 novembre 1978<br />

Donato Sonnino, attore-autore.<br />

“Io e Majakovsky” - monologo;<br />

presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />

24


dal 15 gennaio 1979<br />

ANNO 1979<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

Eric Rohmer, “Rassegna personale” dei film <strong>del</strong> regista;<br />

introduzione di: Edoardo Bruno;<br />

quattro serate di proiezioni.<br />

15 gennaio 1979 - 1a serata “La collectionneuse”.<br />

19 gennaio 1979 - 2 a serata “Ma nuit chez Maud”.<br />

26 gennaio 1979 - 3 a serata “Les genoux de Claire”.<br />

2 febbraio 1979 - 4 a serata “L’amour, l’après-midi”.<br />

23 febbraio 1979<br />

“Marchio & Femmina”, la donna inventata dalla pubblicità di: Lamberto Pignotti,<br />

Egidio Mucci, Edizioni Vallecchi, Firenze;<br />

prefazione di: Carla Ravaioli; intervento degli autori.<br />

18 maggio 1979<br />

“La Parola Liberata” di Maria Roccasalva, Edizione Segno, Pescara, 1979;<br />

lettura dei testi e performance;<br />

presentazione di: Filiberto Menna.<br />

10 novembre 1979<br />

Sofia Nicoletti, artista italo-ameriana.<br />

“Disamore” - 50 identiche lettere d’amore inviate dall’artista a 50 persone d’ambo<br />

sesso;<br />

lettura <strong>del</strong>la lettera inviata e <strong>del</strong>le risposte ricevute;<br />

a cura di: Tomaso Binga.<br />

1 dicembre 1979<br />

“Espressione Psico-Corporea”, Gruppo Teatrale.<br />

“Movimento-Traccia-Colore”;<br />

25


con: Isa Vaquer e Gabriella Bacchiorrini (danzatrici);<br />

a cura di: Stefania Lisi.<br />

12 gennaio 1980<br />

ANNO 1980<br />

Aldo D’Angelo, regista.<br />

“Laser-Ata” - conversazione sulla luce coerente e sulle nuove tecnologie applicate<br />

al cinema e alla televisione.<br />

2 febbraio 1980<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

Massimo Bacigalupo, regista.<br />

“Migrazione” e “Warming Up”;<br />

proiezione film e dibattito con il regista;<br />

con: Edoardo Bruno e Alfredo Leonardi.<br />

dal 7 febbraio 1980<br />

“Magia e Segno Magico” - seminario sulla magia, a cura di: Cinzia Ferrini, Hans<br />

Hohenegger, Guido Traversa; servizio diapositive di: Enrico Realacci;<br />

cinque serate.<br />

7 febbraio 1980 - 1 a serata<br />

Alfonso Maria Di Nola.<br />

“Orizzonte antropologico e metodologico di cose riguardanti la magia”.<br />

9 febbraio 1980 - 2 a serata<br />

Cecilia Gatto Trocchi.<br />

“Matto, bagatto e Lévi-Strauss”.<br />

14 febbraio 1980 - 3 a serata<br />

Alessandro Fersen.<br />

“Teatro, rito, magia”.<br />

26


15 febbraio 1980 - 4 a serata<br />

Salvatore Spera.<br />

“Tra magia e religione: l’albero <strong>del</strong>la vita”.<br />

28 febbraio 1980 - 5 a serata<br />

Tullio Gregory.<br />

“Magia e scienza alle origini <strong>del</strong>l’età moderna”.<br />

8 marzo 1980<br />

“La favola di Re Serpente” - teatro di burattini;<br />

con: Marisa Mastroroberto, Antonella Parisi, Mimmo Russo.<br />

22 marzo 1980<br />

Sergio Vecchio, artista.<br />

“Audace Scuola Boreal” - performance.<br />

31 marzo 1980<br />

Gianfranco Varetto, attore/regista.<br />

“Fuori… tempo” <strong>–</strong> performance;<br />

a cura di: Giovanni Gazzara.<br />

3 maggio 1980<br />

“Spazioteatro”, Gruppo teatrale.<br />

“Avanguardia mon amour”.<br />

9 maggio 1980<br />

Claudio Siro, poeta.<br />

“Poesie di Corte per Lia”, con flauto e liuto.<br />

10 maggio 1980<br />

Luciana Lusso, regista.<br />

“La Macchina” - spettacolo teatrale;<br />

con: Sandra Fuciarelli, Manuel Insolera;<br />

diapositive di: Ferruccio Cortesi.<br />

27


dal 23 giugno 1980<br />

Il <strong>Centro</strong> apre le porte alla Poesia;<br />

a cura di: Angelo De Florio;<br />

tre serate.<br />

23 giugno 1980 - 1 a serata<br />

“Area-Ego”;<br />

con: Regina Cusmano, Anna Malfaiera, Elio Pecora, Lamberto Pignotti.<br />

24 giugno 1980 - 2 a serata<br />

“ComiKazione”;<br />

con: Antonio Farilla, Gaio Fratini, Renzo Paris, Riccardo Reim, Vito Riviello,<br />

Antonio Veneziani.<br />

25 giugno 1980 - 3 a serata<br />

“Virus-Eros”;<br />

con: Tomaso Binga “occhi Grandi/cuore Grande”, performance,<br />

Dania Lupi, Dacia Maraini, Susanna Tamaro, Gianni Toti, Carlo Villa.<br />

21 novembre 1980<br />

Elio Bongiorno, artista.<br />

“Les jeux fertiles” - personale diapositive.<br />

16 gennaio 1981<br />

ANNO 1981<br />

“Comunicazione formale o <strong>del</strong>la trascrizione”;<br />

di: Fortunata Gatti;<br />

riduzione teatrale di: Giovanni Gazzara;<br />

dibattito, a cura di: Marcello Carlino, Filiberto Menna, Cesidia Pizzoferrato,<br />

Francesco Salina.<br />

28


6 febbraio 1981<br />

In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />

“Linguaggio Visuale” - cinema e televisione;<br />

interventi di: Edoardo Bruno, Massimo Buscema, Filiberto Menna.<br />

13 marzo 1981<br />

Sergio Betti, chitarrista classico.<br />

“Arie di Corte” - M. Prince, J. S. Bach, Anonimo, E. S. De La Maza, M. Gangi, H.<br />

Villa Lobos, F. Sor.<br />

21 marzo 1981<br />

“Dark Camera”, Gruppo Teatrale.<br />

“Alpha, unità di mutazione”;<br />

con: Massimo Ciccolini, Lorenzo Mango, Marcello Sambati.<br />

11 aprile 1981<br />

“Last Roman Production”.<br />

“Chi ha ucciso Alberto Moravia? - words in concert;<br />

con: Lino Lombarti, Guido Mittica, Susi Tamburelli, Patti Vailati.<br />

24 aprile 1981<br />

Angelo Sistopaolo, artista.<br />

“Ruota Libera”, si fa per ridere - performance.<br />

22 maggio 1981<br />

Stefania Lisi.<br />

“Io-Linea-Luce-Voce” - performance.<br />

21 novembre 1981<br />

“Oltre il Silenzio”, poesie di: Alberto Virgilio, Edizioni Piovani, Abano terme1980;<br />

1° Premio Internazionale Taormina 1981;<br />

letture di: Adriana Ambesi;<br />

musiche di: Mario Raja; con: Alfredo Santoloci (flauto), Stefano Pogelli (oboe),<br />

Maddalena Deodato (clarinetto), Mario Raja (sax tenore);<br />

regia di: Giovanni Gazzara.<br />

29


27 novembre 1981<br />

Vitaldo Conte, poeta visuale.<br />

“Io-Bianco-Volo” - performance, con il mimo: Armando Profumo.<br />

4 dicembre 1981<br />

Franco Falasca, poeta visuale.<br />

“La Conferenza” - performance.<br />

14 dicembre 1981<br />

“L’Idea di Felicità Oggi”, di: Gian Paolo Prandstraller;<br />

presentazione di: Filiberto Menna.<br />

dal 30 gennaio 1982<br />

ANNO 1982<br />

Incontro e dibattito finale con gli artisti <strong>del</strong>l’area verbo visiva e poesia sonora;<br />

quattro serate.<br />

30 gennaio 1982 - 1 a serata<br />

Giuliano Zosi, musicista.<br />

“Caro Amico Schwitters…” testi liberamente scelti da Kurt Schwitters,<br />

evento mimico/acustico a cura e con: Giuliano Zosi (voce recitante), Laura Falqui e<br />

Raffaele Milani (mimi), Stefano Falqui (luci).<br />

13 febbraio 1982 - 2 a serata<br />

Enzo Minarelli, poeta sonoro.<br />

“Diario Come”, il divenire <strong>del</strong>l’immagine in scrittura e <strong>del</strong>la scrittura in suono -<br />

performance.<br />

Corrado Costa, poeta.<br />

Proiezioni film/poesie/recital.<br />

30


25 febbraio 1982 - 3 a serata<br />

Luciano Caruso, poeta verbo visivo.<br />

“Balbettando Marx” (1973) - poema fonetico con l’intervento <strong>del</strong> pubblico;<br />

“Salomè, Baciami Ancora” - riduzione <strong>del</strong> poema futurista “Avviamento alla poesia”<br />

di Casavola;<br />

musiche originali di: Roberto Venturi.<br />

“De Rerum Natura” di: L. Caruso, G. Concutelli, R. Venturi.<br />

presentazione <strong>del</strong>la cartella poesia/oggetto (realizzata in 20 copie, firmate e numerate<br />

in occasione <strong>del</strong>la serata).<br />

12 marzo 1982<br />

Gloria Capuano, scrittrice.<br />

Dalle parabole “I Seminari”, audiovisivo;<br />

contestazione provocatoria <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la cultura.<br />

3 aprile 1982<br />

Sami Burhan, artista glottologo.<br />

“Le Origini <strong>del</strong>l’Alfabeto” - proiezioni diapositive/dibattito;<br />

a cura <strong>del</strong>l’autore.<br />

17 aprile 1982 - 4 a serata<br />

Carlo Marcello Conti, poeta verbo-visivo.<br />

“Rifili” - performance.<br />

Presentazione dei numeri monografici <strong>del</strong>la rivista “Z”, Editore Campanotto,<br />

Udine.<br />

“Poesia Verbo-Visiva” e suoi sviluppi - dibattito;<br />

con: Mirella Bentivoglio, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />

dal 17 maggio 1982<br />

“Paso Doble” - Prima Rassegna Poetica;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />

illustrazione locandina di: Stefano Docimo.<br />

I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />

sette serate.<br />

31


17 maggio 1982 - 1 a serata<br />

Mario Lunetta & Louis De Gòngora y Argote<br />

Sandra Petrignani & Marina Cvetaeva<br />

Lamberto Pignotti & Lorenzo Pignotti<br />

Amelia Rosselli & Scipione<br />

18 maggio 1982 - 2 a serata<br />

Elio Filippo Accrocca & Orton Pacico<br />

Dacia Maraini & Veronica Franco<br />

Renzo Paris & Gaio Valerio Catullo<br />

Elio Pecora & Sandro Penna<br />

19 maggio 1982 - 3 a serata<br />

Luca Patella & Dan Den Duch<br />

Raffaella Spera & Marianne Moore<br />

Carlo Villa & Aldo Palazzeschi<br />

Giorgio Weiss & Giorgio Baffo<br />

20 maggio 1982 - 4 a serata<br />

Giovanna Bemporad & Omero<br />

Iolanda Insana & Marco Valerio Marziale<br />

Vito Riviello & Francesco Berni<br />

Gianni Toti & Attila Jòzsef<br />

21 maggio 1982 - 5 a serata<br />

Tomaso Binga & Dante Alighieri<br />

Vitaldo Conte & Georges Bataille<br />

Franco Falasca & Franz Kafka<br />

Camillo Falivena & Archiloco<br />

Riccardo Reim & Pietro Aretino<br />

22 maggio 1982 - 6 a serata<br />

Teresa Campi & Renée Vivien<br />

Lea Canducci & Dino Campana<br />

Ferdinando Falco & Lorenzo Calogero<br />

Luciana Frezza & Léon-Paul Fargue<br />

Achille Serrao & Ugo Foscolo<br />

32


24 maggio 1982 - 7 a serata<br />

Claudio Angelini & Paul Celan<br />

Giuseppe Elio Ligotti & Vincenzo Cardarelli<br />

Valerio Magrelli & John Donne<br />

Maria Luisa Spaziani & Arthur Rimbaud<br />

20 novembre 1982<br />

Ettore Consolazione, artista.<br />

“Inter-Vento”, testimonianza <strong>del</strong>la installazione di una manica a vento sulle montagne<br />

di Ulassai in Sardegna - performance in videotape;<br />

a cura di: Filiberto e Bianca Menna (testimoni oculari).<br />

18 dicembre 1982<br />

Renato Mambor, artista.<br />

“Itinerari-Itineranti” - proiezioni diapositive/foto/dibattito;<br />

l’artista propone tre momenti <strong>del</strong> suo lavoro:<br />

“Itinerari 1968”, eseguiti con rulli di finta tappezzeria;<br />

“Itinerari 1980”, eseguiti con una macchina traccia-linee all’Uccelliera di Villa<br />

Borghese;<br />

“Itineranti”, in raccordo con il suo itinerario interiore.<br />

29 gennaio 1983<br />

“Nuove Esperienze Scritturali”.<br />

ANNO 1983<br />

“Figura/Partitura” - dibattito;<br />

interventi di: Vittorio Gelmetti, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />

“Primavera-Acquario” - proiezioni/azioni;<br />

a cura e con: Giovanni Fontana, Alfonso Cardamone.<br />

dal 3 febbraio 1983<br />

“Paso Doble” - Seconda Rassegna Poetica;<br />

a cura di: Claudio Angelini, Tomaso Binga, Vito Riviello, Carlo Villa, Giorgio<br />

Weiss.<br />

33


I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />

sette serate<br />

3 febbraio 1983 - 1 a serata<br />

Alfredo Giuliani & Guido Cavalcanti<br />

Ariodante Marianni & I Poeti T’Ang<br />

Toti Scialoja & Guido Cavalcanti<br />

4 febbraio 1983 - 2 a serata<br />

Edith Bruck & Attila Jòzsef<br />

Mauro Maré & Giuseppe Gioacchino Belli<br />

Pierfrancesco Paolini & Dylan Thomas<br />

5 febbario 1983 - 3 a serata<br />

Margherita Guidacci & Emily Dickinson<br />

Renato Minore & Giuseppe Ungaretti<br />

Natale Antonio Rossi & Pietro Aretino<br />

6 febbario 1983 - 4 a serata<br />

Luigi Amendola & Vladimir Majakovskij<br />

Francesco D’Alessandro & Andrea Bereal<br />

Stefano Docimo & Johann Wolfgang Goethe<br />

7 febbario 1983 - 5 a serata<br />

Fabio Doplicher & Lucrezio Caro<br />

Cesare Milanese & Martin Heidegger<br />

Antonio Porta & Giovanni Pascoli<br />

8 febbario 1983 - 6 a serata<br />

Mario Quesada & Kostantinos Kavafis<br />

Chiara Scalesse & Sergio Corazzini<br />

Giovanna Sicari & Rainer Maria Rilke<br />

9 febbario 1983 - 7 a serata<br />

Conclusione <strong>del</strong>la manifestazione;<br />

a cura di: Giorgio Bassani.<br />

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12 marzo 1983<br />

“Da Ruoppolo a me” di: Antonio Fomez, Edizioni Studio Annunciata, Milano;<br />

interventi di: Matteo D’Ambrosio, Antonio <strong>del</strong> Guercio, Lamberto Pignotti.<br />

21 marzo 1983<br />

“Raffaello Sanzio”, Gruppo Teatrale.<br />

“Rimpatriata Artistica”.<br />

11 aprile 1983<br />

“Mail-Art” <strong>–</strong> mostra;<br />

a cura di: Gino Gini;<br />

dibattito e interventi di: Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />

dal 6 maggio 1983<br />

“Nuovi Segnali”, il dinamismo nella scrittura - Poesia Sonora, Visuale e altra,<br />

comunque oltre la lettura;<br />

a cura di: Vitaldo Conte;<br />

quattro serate.<br />

6 maggio 1983 - 1 a serata<br />

“Poesia Sonora I”.<br />

“L’ora di Cena da Totino, garruli epigrammi, nonché ginnici e subacquei”;<br />

con: Sergio Cena, Arrigo Lora Totino.<br />

9 maggio 1983 - 2 a serata<br />

“Poesia Sonora II”.<br />

“Voooking Poooêtre” - presentazione di un disco di poesia sonora;<br />

di: Giovanni Fontana, Enzo Minarelli.<br />

20 maggio 1983 - 3 a serata<br />

“Poesia Visuale”;<br />

con: Ignazio Apolloni, Mirella Bentivoglio, Franco Falasca, Lamberto Pignotti.<br />

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27 maggio 1983 - 4 a serata<br />

“Eventi di Scrittura”;<br />

con: Luciana Arbizzani, Tomaso Binga (in “fono-color”), Vitaldo Conte, Carlo<br />

Marcello Conti, Nicola Paniccia.<br />

19 novembre 1983<br />

“Gli Scorpioni” - mostra sul tema con 20 piccole opere di 20 grandi artisti.<br />

Poesia/Spettacolo;<br />

con: Remo Remotti, Vito Riviello.<br />

17 dicembre 1983<br />

I Dieci <strong>Anni</strong> <strong>del</strong>la Collana “Saggi/Documenti”, Officina Edizioni, Roma;<br />

incontro con gli Editori: Jolanda e Aldo Quinti; con il direttore <strong>del</strong>la collana: Filiberto<br />

Menna; con gli autori dei testi.<br />

28 gennaio 1984<br />

ANNO 1984<br />

Milli Graffi, poeta-saggista.<br />

“Salnitro” (1983) <strong>–</strong> performance;<br />

sullo sfondo: “Fluid Dasching” (1964), di G. Anceschi.<br />

18 febbraio 1984<br />

Fiamma Lolli, artista.<br />

“Double Day”, un giorno doppio in cui abita la notte;<br />

spettacolo modulare, composto da sezioni sganciabili e ricomponibili a seconda<br />

<strong>del</strong>le situazioni;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Tiziana Colusso.<br />

dal 21 febbraio 1984<br />

“Paso Doble” - Terza Rassegna Poetica;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss.<br />

I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />

sette serate.<br />

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21 febbraio 1984 - 1 a serata<br />

Carlo Bordini & Guillaume Apollinaire<br />

Francesco Paolo Memmo & Vittorio Sereni<br />

Gabriella Sobrino & Emily Dickinson<br />

22 febbario 1984 - 2 a serata<br />

Melo Freni & Ezra Pound<br />

Anna Malfaiera & Anna Achmatova<br />

Ettore Violani & Ernesto Ragazzoni<br />

24 febbraio 1984 - 3 a serata<br />

Tommaso Di Francesco & Antonio Delfini<br />

Biancamaria Frabotta & Bartolo Cattafi<br />

Claudio Rendina & Tristan Corbière<br />

25 febbraio 1984 - 4 a serata<br />

Corrado Antonietti & Corrado Govoni<br />

Giuseppe Liuccio & Rocco Scotellaro<br />

Normana Valensisi & Edgar Allan Poe<br />

24 marzo 1984<br />

“Salute-Serenità-Amore” con “Radionica e Radiobiologia”<br />

di: Salvatore Mitilino e la sua macchina scopri-malattie;<br />

“Il Quotidiano nello Yoga”, da un’idea di Tomaso Binga;<br />

illustrato da: Edoardo Granone;<br />

gestualità di: Iole Cianciullo e Tomaso Binga.<br />

1 aprile 1984<br />

“Età Biologica, individuazione e certificazione”;<br />

da un’idea di Tomaso Binga;<br />

consulenza critico/medicale di Filiberto Menna;<br />

e il responso <strong>del</strong> pubblico presente.<br />

13 aprile 1984<br />

“Intervento/Intervallo”, dibattito;<br />

con: Francesca Alfano Miglietti, Maurizio Grande, Arcangelo Izzo, Filiberto Menna,<br />

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Tommaso Trini;<br />

presentazione <strong>del</strong>la rivista “Intervallo” a cura e testi di Francesca Alfano Miglietti e<br />

Filiberto Menna. La rivista si presenta come catalogo dei quaderni <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> per<br />

la mostra: “18 artisti nell’Intervallo”;<br />

con opere di: Francesca Alfano Miglietti, Tomaso Binga, Joseph Beyus, Giancarlo<br />

Cauteruccio, Alik Cavaliere, Vincenzo Ferrari, Cesare Fullone, Emilio Isgrò, Ugo La<br />

Pietra, Nino Longobardi, Valeria Magli, Alessandro Mendini, Fernando Miglietta,<br />

Giulio Paolini, Gianni Pettena, Alfredo Pirri, Carlo Tognolina, Franco Vaccari.<br />

14 aprile 1984<br />

“Lettere di Lavoro e d’Amicizia” di Rubina Giorgi, Quaderno Cosmografico,<br />

Edizioni Ripostes, Salerno;<br />

presentazione di: Giuseppa Battisti, Filiberto Menna, Cesare Milanese.<br />

27 aprile 1984<br />

“Malato Speciale” di Claudio Angelini, Edizioni Rusconi, Milano;<br />

presentazione/spettacolo a cura dei poeti di Paso Doble: Tomaso Binga, Vito Riviello,<br />

Giorgio Weiss, Carlo Villa e il mimo Ro’ Rocchi.<br />

11 maggio 1984<br />

Frédéric Develay, artista.<br />

“Tentative d’Identification” - performance.<br />

Marta Prandi, dietologa naturista.<br />

“Aliment/Azione - Natural/Mente” - conversazione.<br />

25 - 26 maggio 1984<br />

“In Versi contro Versi” - torneo poetico;<br />

Claudio Angelini, Tomaso Binga, Vito Riviello, Maria Luisa Spaziani, Carlo Villa,<br />

Giorgio Weiss propongono al pubblico tre poeti ciascuno;<br />

“Mobilis in/Mobile”, di Gloria Persiani, scenografia;<br />

Michele Ellis: danza e coreografia;<br />

Riccardo Bergamini e Michele D’Allongaro: musiche ;<br />

con: Dante Milozzi (flauto), Massimo Scorretti (clarinetto), Cristiana Certo (viola),<br />

Riccardo Martinini (violoncello).<br />

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dal 10 giugno 1984<br />

“Movimenti Artistici <strong>del</strong> XX Secolo” - proiezioni e dibattito;<br />

a cura di: Filiberto Menna;<br />

tre serate.<br />

10 giugno 1984 - 1 a serata “Il Cubismo”.<br />

11 giugno 1984 - 2 a serata “Il Futurismo”.<br />

12 giugno 1984 - 3 a serata “Il Dadaismo”.<br />

7 dicembre 1984<br />

“<strong>Anni</strong>Ottanta”, Estetica e Arte <strong>del</strong> Post-Moderno di: Paola Sega Serra Zanetti,<br />

Longo Edizioni, Ravenna;<br />

presentazione di: Giuseppe Gatt, Filiberto Menna.<br />

20 dicembre 1984<br />

Ro’ Rocchi, mimo.<br />

“Chi è, cosa fa un mimo” - conversazione/spettacolo;<br />

alla chitarra: Filippo Mascioli.<br />

dal 12 gennaio 1985<br />

ANNO 1985<br />

“La Critica d’Arte: Confronti”.<br />

Filiberto Menna e Lamberto Pignotti si confrontano con i critici <strong>del</strong>le nuove leve;<br />

tre serate.<br />

12 gennaio 1985 - 1 a serata<br />

“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />

a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />

con: Paolo Balmas, Massimo Carbone, Roberto Lambarelli, Barbara Tosi;<br />

presentazione <strong>del</strong>la rivista “Figure”, n. 7, 8, con: Filiberto Menna, Angelo<br />

Trimarco.<br />

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15 febbraio 1985<br />

“Teatro <strong>del</strong>la Follia, Teatro <strong>del</strong> Teatro” - Saggi su Shakespeare, di Achille e Lorenzo<br />

Mango, Società Editrice Napoletana, Napoli, 1984;<br />

presentazione di: Giorgio Barberio Corsetti, Giuseppe Bartolucci, Maurizio Grande,<br />

Ferruccio Marotti, Cesare Milanese.<br />

2 marzo 1985<br />

“I libri dei ragazzi di Ieri nella cultura di Oggi”;<br />

a cura di: Mario Nasti;<br />

con la partecipazione di: Mario Novelli, Roberto Palazzi.<br />

30 marzo 1985 - 2 a serata<br />

“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />

a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />

con: Laura Cherubini, Enrico Cocuccioni, Anna D’Elia, Lorenzo Mango.<br />

25 aprile 1985 - 3 a serata<br />

“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />

a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />

con: Enzo Battara, Claudio Cerritelli, Antonio D’Avossa, Lidia Merenik.<br />

4 maggio 1985<br />

Paolo Liberati, <strong>del</strong> gruppo teatrale “Tradimenti Incidentali”,<br />

in “Barbanera da Narni 1985” - performance;<br />

presentazione di: Giuseppe Bartolucci.<br />

18 maggio 1985<br />

Rolando Giovannini: “Il progetto di ceramica”;<br />

Marco Zanini: “Rinnovamento linguistico e piccoli appunti in ceramica”;<br />

dibattito con: Francesco Vincitorio, Filiberto Menna, Gian Carlo Bojani.<br />

24 maggio 1985<br />

Maitè, artista cilena.<br />

“L’Arte Popolare” - mostra;<br />

a cura di: Paolo Apolito, Rino Mele.<br />

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6 - 7 giugno 1985<br />

“Sorrisi e Canzoni” non stop - Due serate di poesia/spettacolo;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />

con: Salina Aletta, Adriana Ambesi, Antonio Amendola, Claudio Angelini, Tomaso<br />

Binga, Pino Blasone, Mario Bonucci, Gloria Capuano, Vitaldo Conte, Francesco De<br />

Simone, Francesca Di Benedetto, Giovanni Fontana, Berta Furlani, Gianni Godi,<br />

Mario Lunetta, Mauro Maré, Mario Mazzantini, Nicola Paniccia, Elio Pecora,<br />

Riccardo Reim, Vito Riviello, Ro’ Rocchi, Marcia Theophilo, Antonio Veneziani,<br />

Valentino Zeichen.<br />

15 ottobre 1985<br />

“Cantami o Divo....”, il rito <strong>del</strong> sacrificio nella società <strong>del</strong>lo spettacolo;<br />

a cura di: Sergio Duichin;<br />

interventi di: Alberto Abruzzese, Alfonso Maria Di Nola, Alessandro Fersen, Enrico<br />

Ghezzi, Angelo G. Sabatini.<br />

15 novembre 1985<br />

“Poesia Medicale” - medici poeti;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />

con: Alberto Arcione, Gloria Capuano, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Antonio Spagnuolo.<br />

4 dicembre 1985<br />

“Archivio” - proiezione diapositive inviate dagli artisti che vogliono far conoscere le<br />

proprie opere ai critici militanti;<br />

da un’idea di: Tomaso Binga, M. Angela Schrott;<br />

interventi dei critici: Fulvio Abbate, Paolo Balmas, Enrico Cocuccioni, Lorenzo<br />

Mango, Filiberto Menna, Barbara Tosi.<br />

Serata riservata agli addetti ai lavori.<br />

19 dicembre 1985<br />

Vincenzo Manzi, artista.<br />

“Cronache Immaginarie” - mostra/performance;<br />

presentazione di: Filiberto Menna.<br />

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16 gennaio 1986<br />

ANNO 1986<br />

“Esperienze di Frontiera”, parapsicologia - conversazione/dibattito;<br />

a cura di: Umberto Di Grazia (sensitivo), Eugenio Nar<strong>del</strong>li (psicologo).<br />

dal 22 febbraio 1986<br />

“I New Media e le Arti”.<br />

Critici, artisti, musicisti, operatori culturali s’incontrano per discutere non solo dei<br />

temi relativi all’uso sperimentale di strumenti come il video, il computer e il laser<br />

con finalità estetiche, ma anche degli influssi diretti ed indiretti che tali strumenti<br />

possono avere nella sfera di più tradizionali tecniche come la pittura, la scultura, la<br />

fotografia, il cinema, la musica.<br />

Tre serate per discutere.<br />

22 febbraio 1986 - 1 a serata<br />

“I New Media e le Arti”;<br />

a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />

22 marzo 1986 - 2 a serata<br />

“I New Media e le Arti”;<br />

a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />

19 aprile 1986 - 3 a serata<br />

“I New Media e le Arti”;<br />

a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />

nelle varie serate partecipazioni e interventi di: Eugenio Battisti, Gianni Blumthaler,<br />

Achille Bonito Oliva, Maja Borrelli, Pier Luigi Capucci, Enrico Cocuccioni, Vitaldo<br />

Conte, Titti Danese, Giovanni Fontana, Giovanni Lusso, Lorenzo Mango, Sahlam<br />

Momo, Mario Sasso, Mario Tecce, Gianni Toti, Guido Vanzetti.<br />

5 maggio 1986<br />

Gigliola Carretti, artista.<br />

Cosmologie “Aria - Acqua - Terra - Fuoco” - serigrafie;<br />

testi di: Paolo Fossati, Gianni Vattimo;<br />

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incontro con l’artista, a cura di: Filiberto Menna, Francesco Poli.<br />

27 maggio 1986<br />

Giustina Prestento, artista visuale.<br />

“Segno-Suono-Gesto: 1980-1986” - progetto, immagini, azioni dal vivo;<br />

gestualità: Nicoletta Giavotto, Chantal Mastrogiacomo, Agi, Dabà;<br />

voce: Cathy Berberian e corali;<br />

musiche: Luciano Berio, Sylvano Bussotti, John Cage, Claudio Monteverde, Luigi<br />

Nono e canti tribali.<br />

4 dicembre 1986<br />

Giuliano Zosi, musicista.<br />

“Concerto di Poesia Sonora” con testi di:<br />

F.T. Marinetti: Dune (1913-1916);<br />

H. Ball: O Gadji Beri Bimba (1916), Warawane(1917);<br />

R. Hausman: Poema ottico fonetico (1918);<br />

K. Schwritters: Cigaron, Obervogelsang, Tre Real Disuda of Nigthmare<br />

Niessescherzo, das Ganze Niesen (1923-1924), Finale da Ursonate Presto (1923-<br />

1933);<br />

T. Binga: Arti e Messeri (1985);<br />

G. Zosi: Phonos due (1982), Phonos 3 (1984);<br />

quadro di scena “Acted di Morph 1”, di: Teresa Follino.<br />

16 gennaio 1987<br />

ANNO 1987<br />

“Silvia” - Collana di Poesia Erotica Femminile, diretta da: Gianna Sarra, Rossi &<br />

Spera Editori, 1987, Roma.<br />

“Sono stanca a più non posso”, di: Tomaso Binga; illustrazioni di: Antonio<br />

Corpora.<br />

“In forma di parola”, di: Vilma Costantini; illustrazioni di: Shen Chen.<br />

“O Rio O Passaro As Nuvens - Il Fiume l’Uccello Le Nuvole”, di: Marcia Theophilo;<br />

illustrazioni di: Aldo Turchiaro.<br />

Presentazione/dibattito, con: Alfredo Giuliani, Armando Gnisci, Cesare Milanese,<br />

Filiberto Menna, Antonio Natale Rossi.<br />

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23 gennaio 1987<br />

“Wunderkammer”, Arte e Meraviglia, di: Adalgisa Lugli, Edizioni Electa, Milano,<br />

1986;<br />

incontro con l’autrice a cura di: Filiberto Menna.<br />

2 febbraio 1987<br />

“Un Cantico” per voce, clarinetto e strumenti autocostruiti;<br />

di Isabella Bordoni (testi), Roberto Paci Dalò (musiche);<br />

“Partiture Sonore” e “Pitture Partiture”;<br />

di Roberto Paci Dalò.<br />

9 febbario 1987<br />

Marco Isidoro, <strong>del</strong> Gruppo Teatrale “Marcido Marcidoris e famosa Mimosa”;<br />

“Omaggio a Dino Campana”.<br />

21 marzo 1987<br />

Carlo Ungaro.<br />

“Equinozi e Solstizi”, l’Astrologia verso il 2000.<br />

27 aprile 1987<br />

“Portamento/comportamento”, tutti i segreti per piacere e piacersi;<br />

svelati da: Silvana Augero (indossatrice), Dedè Furitano (coreografa), Stefano<br />

Navarrini (fotografo), Paola Zanone (truccatrice).<br />

29 maggio 1987<br />

“Post-Poesia Trascrizione e/o Trasgressione”, di: Pino Blasone, Vanni De Simone e<br />

Nando Minnella, Mazzotta Editore, Palermo-São Paulo, 1986;<br />

“Dove va la Poesia?” - dibattito;<br />

con: Pino Blasone, Vitaldo Conte, Vanni De Simone, Mario Lunetta, Cesare Milanese,<br />

Nando Minnella, Vito Riviello.<br />

2 giugno 1987<br />

“Itinerari Artistici Moscoviti” - una piccola mostra di artisti russi per anni operanti<br />

nella clandestinità;<br />

a cura di: Guglielmo Ardizzone, Gerardo Gerardi, Albertina Tavasani.<br />

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dal 5 febbraio 1988<br />

ANNO 1988<br />

“Voci dei Poeti”, dalle Avanguardie alla Poesia Sonora;<br />

a cura di: Matteo D’Ambrosio, audiocassette;<br />

tre serate di ascolto e dibattito.<br />

5 febbraio 1988 - 1 a serata<br />

Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Cangiullo, Karl Schwitters, Raoul Hausmann,<br />

Antonin Artaud, Maurice Lemaître.<br />

12 febbraio 1988 - 2 a serata<br />

Giuseppe Ungaretti, Ezra Pound, James Joyce, T. S. Eliot, Eugenio Montale, Allen<br />

Ginsberg, Ch. Bukowski.<br />

19 febbraio 1988 - 3 a serata<br />

Henri Chopin, Bernard Heidsielck, Jean-Paul Curtay, Adriano Spatola, Mimmo<br />

Rotella, John Cage, Paul De Uree, Arrigo Lora Totino.<br />

23 maggio 1988<br />

“Il Libro dei Paesaggi” di: Isabella Bordoni e Roberto Paci Dalò, <strong>del</strong> Gruppo Teatrale<br />

“Giardini Pensili”, Exit Edizioni;<br />

relatori: Filiberto Menna, Lorenzo Mango, Sandro Pascucci.<br />

15 giugno 1988<br />

“Figure” n. 0 <strong>del</strong>la rinnovata rivista diretta da: Filiberto Menna;<br />

presentanzione con: Filiberto Menna, Angelo Trimarco, Lorenzo Mango, Paolo<br />

Balmas.<br />

Dall’editoriale <strong>del</strong>la rivista: “Figure”, dopo sei anni, si ripresenta profondamente<br />

rinnovata nell’immagine grafica, nelle intenzioni critiche e nei tracciati da seguire e<br />

da proporre. La nuova serie si inaugura con questo numero dedicato alla situazione<br />

attuale <strong>del</strong>l’arte (alla sua pratica e alla sua teoria), conserva, naturalmente, legami,<br />

relazioni, intrecci con un lavoro svolto negli anni precedenti, con le mappe già<br />

disegnate, con l’antico progetto che non si ritiene esaurito o consumato. L’idea<br />

che l’arte sia una forma di conoscenza <strong>del</strong> reale, che il discorso artistico non possa<br />

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inunziare a pensare o ripensare il progetto, il cambiamento, il nuovo.<br />

Certo, in questi anni, dal primo numero di “Figure” <strong>del</strong>la primavera ’82 ad oggi,<br />

molte cose e diversi atteggiamenti sono mutati. Molte posizioni si sono sfumate e sono<br />

diventate più duttili e morbide, più ragionevoli (si direbbe). Così che all’alternativa<br />

moderno/postmoderno, <strong>del</strong> resto largamente accreditata non soltanto nel dibattito<br />

sull’arte, si sta affacciando, lentamente ma con tenacia, un’altra idea che, senza<br />

perdere le differenze, appare più attenta a cogliere proprio le confluenze e gli incroci,<br />

gli attraversamenti di tematiche comuni.<br />

La nuova serie di “Figure” (questa è forse la novità più rilevante), oltre a<br />

continuare a riflettere sulle questioni di teoria e critica <strong>del</strong>l’arte, si propone un più<br />

diretto coinvolgimento con le proposte in movimento <strong>del</strong>l’arte. Un coinvolgimento<br />

e un dialogo che non mirino, però, solamente alla registrazione e alla presa d’atto<br />

dei fenomeni, ma che siano anche capaci di restituircene tutta la complessità e<br />

l’articolazione. […] F. M.<br />

dal 3 ottobre 1989<br />

ANNO 1989<br />

“Energia mentale non razionale”, tra psicologia e parapsicologia;<br />

a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />

dieci serate.<br />

3 ottobre 1989 - 1 a serata<br />

La metapsichica freudiana.<br />

Carl Gustav Jung e l’alchimia.<br />

I fenomeni psichici intelligenti (Richet).<br />

17 ottobre 1989 - 2 a serata<br />

Storia <strong>del</strong> concetto di casualità.<br />

La sincronicità.<br />

Emancipazione <strong>del</strong>la nozione di “fenomeno occulto”.<br />

31 ottobre 1989 - 3 a serata<br />

Lo studio dei processi inconsci:<br />

- secondo il loro rapporto di determinazione (aspetto dinamico);<br />

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- come ipotesi di collocamento in aree cerebrali (aspetto topografico);<br />

- come manifestazione psichica individuale (aspetto funzionale).<br />

14 novembre 1989 - 4 a serata<br />

Tecniche per il potenziamento <strong>del</strong>le facoltà mentali individuali.<br />

28 novembre 1989 - 5 a serata<br />

Rhine e il concetto di “Extrasensory Perceptions” (ESP).<br />

Il concetto di metapsicoanalisi di Otto Rank.<br />

Le forme <strong>del</strong>la divinazione.<br />

12 dicembre 1989 - 6 a serata<br />

Sulla falsicabilità <strong>del</strong>la scienza.<br />

Introduzione ai temi e ai problemi dei fenomeni “Unidentified Flying Object”<br />

(U.F.O.).<br />

19 dicembre 1989 - 7 a serata<br />

Sviluppo e applicazione <strong>del</strong> concetto di “fenomeno parapsicologico”.<br />

La manifestazione prosegue nel gennaio 1990.<br />

dal 9 gennaio 1990<br />

ANNO 1990<br />

“Energia mentale non razionale” a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />

ultime tre serate.<br />

9 gennaio 1990 - 8 a serata<br />

Sul valore terapeutico <strong>del</strong>le arti di emissione - esercitazione.<br />

16 gennaio 1990 - 9 a serata<br />

Sul valore terapeutico <strong>del</strong>le arti visive - esercitazione.<br />

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23 gennaio 1990 - 10 a serata<br />

Sul valore terapeutico <strong>del</strong>la nozione di “eros” - conclusioni.<br />

20 marzo 1990<br />

“La Statura <strong>del</strong>l’Amore”, di: Gloria Capuano, Edizioni Serarcangeli, Roma, 1990;<br />

presentazione di: A<strong>del</strong>e Cambria, Emilia Costa, Tina Lagostena Bassi, Maria Luisa<br />

Spaziani.<br />

24 aprile 1990<br />

“Ammesso e non concesso” - poesia per il sesso avverso: Lei per Lui e Lui per Lei;<br />

a cura <strong>del</strong> Gruppo “Fuoritesto”;<br />

con: Leopoldo Attolico, Tomaso Binga, Pino Blasone, Gloria Capuano, Vitaldo<br />

Conte, Vilma Costantini, Vincenzo De Simone, Sandro Disegni, Giovanni Fontana,<br />

Berta Furlani, Marcella Goa, Gianni Godi, Jolanda Insana, Nicola Paniccia, Vito<br />

Riviello, Marcia Theophilo, Manuela Vigorita, Carlo Villa, Giorgio Weiss.<br />

23 novembre 1990<br />

In collaborazione con il “<strong>Centro</strong> E. Battisti per la Storia <strong>del</strong>le Idee”.<br />

“MarcaTre” - la rivista degli anni sessanta, fondata e diretta da Eugenio Battisti nel<br />

1963;<br />

a cura di: Associazione Internazionale per gli Studi sulle Utopie;<br />

partecipazione e conversazione con i “giovani di ieri”: Francesco Battisti, Bianca<br />

Bellardinone, Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Mauro Bortolotti, Maurizio<br />

Calvesi, Enrico Crispolti, Marco Dezzi Bardeschi, Gillo Dorfles, Piero Gamacchio,<br />

Giuseppe Gatt, Ezia Gavazza, Alfredo Giuliani, Roberto Lerici, Bianca Menna,<br />

Egidio Mucci, Magdalo Mussio, Lamberto Pignotti, Paolo Portoghesi, Giuseppe<br />

Saccaro Del Buffa, Luigi Squarzina, Lea Vergine, Carlo Villa, Rodolfo Vitone.<br />

Presentazione di poesie inedite (1945-48) di Eugenio Battisti;<br />

lettura di: Angela Baggi, Oreste Rizziri.<br />

12 gennaio 1991<br />

ANNO 1991<br />

“Se ci sei batti un colpo”, realtà e fascino <strong>del</strong>l’aldilà di Demofilo Fidani, PubliEdi,<br />

Palermo, 1991;<br />

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presentazione di: Mimmo Calandruccio, Mirella Delfini, Augusto Giordano, Franco<br />

Lanari.<br />

Demofilo Fidani, pittore;<br />

mostra di acquerelli e grafica;<br />

conversazione con l’autore (considerato il “numero uno” nel campo <strong>del</strong><br />

“paranormale” sia in Italia che all’estero).<br />

dal 18 gennaio 1991<br />

“Juvenilia Please” - rassegna poetica, a cura di Leopoldo Attolico.<br />

Sei noti poeti “scatenati”, uno per sera, propongono i loro testi giovanili alternandoli<br />

con i versi di poeti “scatenandi” da loro scoperti;<br />

sei serate.<br />

18 gennaio 1991 - 1 a serata Valentino Zeichen.<br />

1 febbraio 1991 - 2 a serata Vito Riviello.<br />

15 febbraio 1991 - 3 a serata Mario Lunetta.<br />

1 marzo 1991 - 4 a serata Jolanda Insana.<br />

15 marzo 1991 - 5 a serata Oliviero Beha.<br />

22 marzo 1991 - 6 a serata Giorgio Weiss.<br />

28 giugno 1991<br />

“Terra <strong>del</strong> fuoco”, Speciale Fantagramma “La Poesia Giocosa”, rivista/laboratorio,<br />

n. 13/14, diretta da: Carmine Lubrano;<br />

presentazione di: Raffaele Manica, Carmine Lubrano, Giorgio Weiss.<br />

8 novembre 1991<br />

Yang Lian, massimo poeta <strong>del</strong>la nuova corrente poetica cinese (nel suo paese è stato<br />

uno <strong>del</strong>le più autorevoli voci <strong>del</strong>la dissidenza).<br />

Lettura di brani <strong>del</strong>la sua opera poetica;<br />

presentazione di: Vilma Costantini.<br />

15 novembre 1991<br />

“Piesse”, Associazione Culturale.<br />

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“Aminta” di Torquato Tasso - spettacolo/prova;<br />

con: Paolo Alfieri, Felice Casciano, Alessandro Fabrizi, Paola Garibotti, Cristina<br />

Liberati, Maurizio Pangallo;<br />

danzatrici: Estelle Bacalov, Raquel Levi, Susanne Odevaine;<br />

riduzione teatrale e regia di: Alessandro Fabrizi.<br />

19 dicembre 1991<br />

Sabina Alessi, pittrice.<br />

“Passe-Age” - prima mostra personale 1990-1991.<br />

Con questa mostra il CENTRO inizia la presentazione <strong>del</strong>la prima personale di uno<br />

studente <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Roma.<br />

10 gennaio 1992<br />

ANNO 1992<br />

“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo teatrale.<br />

“Il Generale Ammazzasette” - spettacolo/prova;<br />

di: Silvio Mecarelli;<br />

con: Massimo Carrisi, Paola Minaccioni, Stefano Soldano, Nuvola Bianca Tivoli,<br />

Massimo Vado;<br />

scene di: Angela Ruscio e Giulio Mogherini;<br />

costumi di: Romano Amidei;<br />

regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />

15 febbraio - 14 marzo 1992<br />

“Proposte di Leggi Poetiche” da un’idea e a cura di: Tomaso Binga;<br />

con la collaborazione di: Vilma Costantini, Marcia Theophilo;<br />

due serate di Poesie non Stop.<br />

15 febbraio - 1 a serata<br />

Valeria Benedetti Michelangeli in: “Letture”;<br />

pagine scelte da: “Le Madri” di Arnold Wesker;<br />

poesie da: “Stelle Cadute” di: Giulio Correale, Edizioni Scientifiche Italiane,<br />

Napoli, 1991;<br />

50


presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />

“Leggi Poetiche” - lettura di Poesie non Stop, con la voce dei poeti;<br />

presentazione di: Mario Lunetta.<br />

14 marzo 1992 - 2 a serata<br />

“Piesse”, Associazione Culturale.<br />

“Napoli Italia” - spettacolo/prova;<br />

di: Marco Togna;<br />

con: Pierpaolo Palladino, Michaela Bernardini, Lucianna De Falco, Piergiorgio<br />

Faraglia.<br />

“Leggi Poetiche” - lettura di Poesie non Stop, con la voce dei poeti;<br />

presentazione di: Lamberto Pignotti.<br />

30 marzo 1992<br />

“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale.<br />

“Magnetich Theatre Play” - spettacolo/prova;<br />

di: Enrico Bernard;<br />

con: Anna Maria Alimenti, Eliana Bosi, Massimo Carrisi, Patrizia Falcone, Maurizio<br />

Perugini;<br />

scene di: Angela Ruscio, Giulio Mogherini;<br />

costumi di: Romano Amidei;<br />

regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />

7 - 8 - 11 - maggio 1992<br />

“Piesse”, Assocazione Culturale.<br />

“Letture dal Decamerone”;<br />

con: Alessandro Fabrizio.<br />

23 maggio 1992<br />

Gruppo Italiano <strong>del</strong>la Scuola Europea di Psicoanalisi.<br />

“L’Identità freudiana <strong>del</strong>la psicoanalisi e l’insegnamento di Lacan”;<br />

interventi di: Roberto Cavasola, Elena B. Croce, Antonio Di Ciaccia, Rosa Alba<br />

Gentile, Renato Gerbaudo, Diego Mautino, Céline Menghi.<br />

18 giugno 1992<br />

Massimo Mori, poeta visuale e performativo.<br />

“Vocazioni <strong>del</strong>l’ Ippocampo e <strong>del</strong> Codice” - performance.<br />

51


Lamberto Pignotti, poeta visivo.<br />

“Splash Poem” e “Sweet Poem” - performance.<br />

Salina Aletta, Prudencia Molero, Luciana Preden,<br />

“Intrecci di Parole e Gesti” - performance.<br />

16 dicembre 1992<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1992, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma,<br />

Ia Rassegna Internazionale di Arte Fotografica, curata da Giovanni Semerano e<br />

Cesare Nissirio (grande evento per Roma: 50 mostre in 50 luoghi diversi <strong>del</strong>la<br />

città).<br />

“I Visi...goti” - mostra fotografica;<br />

a cura di: Flavia Mastrella, Antonio Rezza;<br />

fotografie di: Angelo Fratini;<br />

presentazione in catalogo di: Tomaso Binga.<br />

19 dicembre 1992<br />

“Rimerotiche”, prefazione di Lina Wertmüller Job, Gradiva Editrice, Roma, 1992;<br />

tre libri, contenuti in un cofanetto, con poesie di 10 poetesse e illustrazioni di 10<br />

artisti;<br />

poesie di: Giovanna Bemporad, Tomaso Binga, Vilma Costantini, Biancamaria<br />

Frabotta, Lamarque, Dacia Maraini, Maria Pia Quintavalla, Amelia Rosselli, Maria<br />

Luisa Spaziani, Marcia Theophilo;<br />

illustrazioni di: Ugo Attardi, Ennio Calabria, Carlo Cattaneo, Gioxe De Micheli,<br />

Gino Guida, Gaetano Miani, Maurizio Palcich, Aldo Turchiaro, Renzo Vespignani;<br />

presentazione di: Elsa De Giorgi, Elena Bentivegna;<br />

lettura <strong>del</strong>le poesie: Adriana Ambesi e voce dei poeti;<br />

musiche di: Andersen Viana (flauto e violoncello).<br />

10 gennaio 1993<br />

ANNO 1993<br />

Antonio Rezza, attore e regista.<br />

“Seppellitemi ai fornetti” (ironia dissacrante sulle debolezze umane) - performance<br />

52


mimico/fonica;<br />

scenografie di: Flavia Mastrella.<br />

1 - 10 marzo 1993<br />

“Laboratorio Teatrale”;<br />

selezione degli alunni per la formazione <strong>del</strong> Corso;<br />

a cura di: Associazione Culturale “L’Orizzonte” e Regione Lazio/Assessorato alla<br />

Cultura;<br />

commissione selezionatrice: Rocco Mortelliti, Maria Libera Ranaudo, Mario<br />

Scaletta.<br />

27 marzo 1993<br />

“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale<br />

“Griselda” (ultima novella <strong>del</strong> Decamerone di Boccaccio) - spettacolo/prova;<br />

con: Nicola Ciccariello, Anna Maria Gelao, Lucia Della Valle, Piero Morelli,<br />

Maurizio Tartaglione, Veronica Venturi;<br />

riduzione di: Silvio Mecarelli;<br />

scene di: Romano Amidei;<br />

regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />

13 giugno 1993<br />

“L’Orizzonte”, Associazione Culturale.<br />

“Laboratorio Teatrale” - spettacolo/prova;<br />

saggio finale <strong>del</strong> corso tenutosi in marzo.<br />

20 giugno 1993<br />

“Il flauto e le maschere di Pan”;<br />

danza/auspicio d’estate con:<br />

Vitaldo Conte, “Giocosità creativa e Sciamanesimo <strong>del</strong> corpo”;<br />

Eugenio Nar<strong>del</strong>li, “Un magico guidato incontro per il Solstizio d’Estate”;<br />

Tomaso Binga, “Riflessioni poetiche e Gesti propiziatori”;<br />

maschere di scena di: Flavia Mastrella.<br />

21 giugno 1993<br />

Antonio Rezza, regista-attore.<br />

“Il vecchio dentro” - film 1992, I° Premio “Gabbiano d’oro”, 1992, Bellaria<br />

(Anteprima per il Cinema indipendente);<br />

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“La Divina Provvidenza” - film 1992, Premio Bolzano “Opere Nuove”, 1993;<br />

intervista/dibattito con l’autore, condotto da: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />

12 novembre 1993<br />

“Per un sogno” - Arte/Musica/Poesia, un nuovo modo per governare;<br />

con: Vitaldo Conte (voce e testo);<br />

musiche di: Pierfrancesco Ambrogio (clarinetto).<br />

17 dicembre 1993<br />

“Lettere Creative”, mostra <strong>del</strong> piccolo formato;<br />

con opere di artisti degli anni ‘70/‘80:<br />

Poesia Visiva, Verbo Visiva, Segnica, Nuova Scrittura, Inismo;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Gaetano Colonna, Vitaldo Conte;<br />

opere di: Anagnostopoulus, Vincenzo Accame, Laura Aga-Rossi, Sabina Alessi,<br />

Fernando Andolcetti, Nino Bedino, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Irma Blank,<br />

Carla Bertola, Aldo Bertozzi, Gianni Broi, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Franco<br />

Cavallo, Andrea Chiarantini, Gaetano Colonna, Ettore Consolazione, Vitaldo Conte,<br />

Carlo Marcello Conti, Dario Damato, Antonio De Marchi-Gherini, Chiara Diamantini,<br />

Alberto Fajetti, Franco Falasca, Vittorio Fava, Fernanda Fedi, Giò Ferro, Giovanni<br />

Fontana, Rosa Foschi, Kiki Franceschi, Gino Gini, Salvatore Giunta, Elisabetta Gut,<br />

Emilio Isgrò, Thorsten Kirchhoff, Arrigo Lora Totino, Carmine Lubrano, Mario<br />

Lunetta, Mauro Manfredi, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini,<br />

Elisa Montessori, Massimo Mori, Anna Oberto, Enzo Orti, Luciano Ori, Achille<br />

Pace, Antonio Passa, Luca Maria Patella, Lamberto Pignotti, Giustina Prestento,<br />

Francois Proja, Lucia Romualdi, Sandra Sandri, Anna Torelli, Carlo Villa, William<br />

Xerra, Franco Ziliotto, Giuliano Zosi.<br />

10 gennaio 1994<br />

ANNO 1994<br />

“Segnali e Sintomi <strong>del</strong>l’Arte” - dibattito;<br />

interventi di: Paolo Balmas, Massimo Carboni, Lorenzo Mango;<br />

moderatore: Lamberto Pignotti.<br />

54


30 marzo 1994<br />

“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale;<br />

“Di notte tutti i gatti” - spettacolo/prova;<br />

di: Silvio Mecarelli;<br />

con: Massimo Giuliani, Giuseppe Miele, Maria Pia Regoli, Franca Stoppi;<br />

scene di: Angela Ruscio, Giulio Mogherini;<br />

costumi di: Romano Amidei;<br />

regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />

10 giugno 1994<br />

Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> festeggia i “Venti <strong>Anni</strong>” di attività.<br />

Sono presenti numerosi critici, artisti, poeti e teorici, che hanno animato le serate<br />

dal <strong>1974</strong> al 1994.<br />

“Electronie d’Arte e Altre Scritture”, avanguardie letterarie, poesia visiva, arti<br />

elettroniche, eventi multimediali - presentazione/dibattito;<br />

a cura di: Caterina Davinio;<br />

in collaborazione con: Technimedia MC Microcomputer e Serarcangeli Editore;<br />

interventi di: Filippo Bettini, Tomaso Binga, Codice Immaginario, Vittorio Fagone,<br />

Giovanni Fontana, Carlo Infante, Sandra Lischi, Mario Lunetta, Luca Patella,<br />

Walter Pedullà, Lamberto Pignotti, Marco Maria Gazzano (direttore di Video-Art<br />

di Locarno).<br />

La Rassegna vuole focalizzare l’attenzione sulle nuove tecnologie e il loro rapporto<br />

con le strutture narrative, l’interattività <strong>del</strong>l’opera, avvalendosi <strong>del</strong>la presenza di<br />

autori che hanno sperimentato le varie forme di immagine e di scrittura fuori dalla<br />

pagina dagli anni ’60 ad oggi: poesia sonora, plurisensoriale, visiva, performativa,<br />

in video e al computer.<br />

15 giugno 1994<br />

Maria Chiara Passa, studentessa <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Roma.<br />

“Progetto” - prima mostra personale.<br />

dal 11 novembre 1994<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1994, il mese <strong>del</strong>la Fotografia a Roma, curata da<br />

Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />

tre serate a cura di: Tomaso Binga.<br />

11 novembre 1994 - 1 a serata<br />

Angelo Vassallo, artista.<br />

55


“Anatomia e Psicologia <strong>del</strong> Gesto”: gli Atti degli Arti;<br />

mostra di opere fotografiche/fotomontaggi/video;<br />

testo critico di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />

29 novembre 1994 - 2 a serata<br />

“Sull’Amerigo Vespucci 500 anni dopo Cristoforo Colombo - Diario Telematico di<br />

Bordo” di: Gianni Lo perfido, Edizioni Il Gabbiano, Latina;<br />

lettura di pagine scelte; incontro con l’autore.<br />

30 novembre 1994 - 3 a serata<br />

Flavia Mastrella, scenografa.<br />

“Viaggio in automobile da Milano al mare” - mostra/collages.<br />

Antonio Rezza, regista-attore.<br />

“De Civitate Rei” e “Il Piantone” - video/spettacolo;<br />

testo critico di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />

8 - 9 gennaio 1995<br />

ANNO 1995<br />

“Electronìe d’Arte e altre Scritture”;<br />

a cura di: Caterina Davinio.<br />

“Selezione video di artisti italiani e stranieri”: due serate riservate agli addetti ai<br />

lavori, in collaborazione con le Associazioni Culturali: Babele (Milano), Codici<br />

Immaginari e Damster Damned (Roma), Craus (Bologna), Museo Pecci (Prato),<br />

Giubbe Rosse (Firenze), Edizioni Serarcangeli (Roma).<br />

Giuria: Decio Garugati, Vittorio Fagone, Carmelo Genovese, Giorgio Longo, Enzo<br />

Minarelli, Walter Pedullà, Filippo Bettini, Giovanni Fontana, Carlo Infante, Mario<br />

Lunetta, Massimo Mori, Lamberto Pignotti, Tomaso Binga, Marco Maria Gazzano,<br />

Sandra Lischi, Maria Grazia Mattei, Luca Patella, Gianni Toti.<br />

dal 27 gennaio 1995<br />

“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />

Proiezione dei video dei finalisti stranieri e italiani;<br />

due serate.<br />

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27 gennaio 1995 - 1 a serata<br />

“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />

Proiezione dei video dei finalisti stranieri e dei video premiati;<br />

“The garden” di Tamas Waliczky (Ungheria); “Requiem pour le XX siecle”<br />

di Klonaris-Thomadaki (Grecia); “Elicon silicon” e “Wapex” di Claudio Prati<br />

(Svizzera).<br />

“Cyberscritture” - proiezioni/dibattito;<br />

interventi degli scrittori cyberpunk: Pino Blasone, Vanni De Simone; <strong>del</strong> critico<br />

Fabio Giovannini, di Maurizio Mansueti.<br />

24 febbraio 1995 - 2 a serata<br />

“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />

Proiezione dei video dei finalisti italiani e dei video premiati:<br />

GMM: “Coltello nella pancia”, 1994 (Firenze); Tecniche blu: “Crocifissione <strong>del</strong><br />

Cerchio” (Forlì); USMIS: “Al Poeta de li Pantianes” (Udine);<br />

interventi critici: di Filippo Bettini, Caterina Davinio, Marco Maria Gazzano, Mario<br />

Lunetta, Lamberto Pignotti, Luca Patella, e dei videoartisti Fabio Iaquone, Flavia<br />

Mastrella, Antonio Rezza.<br />

dal 17 maggio 1995<br />

“Racconti Colorati” - Primo Progetto/Opera multisensoriale, ideato da Tomaso<br />

Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato all’attività<br />

culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>;<br />

collaborazione di: Mario Lunetta e Lamberto Pignotti.<br />

L’evento si divide in tre momenti legati alla simbologia <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la serata: una<br />

mostra, curata da un critico, di un artista, che al colore prescelto ha dedicato parte<br />

essenziale <strong>del</strong>la sua ricerca, una lettura, a opera <strong>del</strong>l’autore, di un racconto breve,<br />

un intervento di Poesia Sonora.<br />

È di rigore indossare un segno bandiera <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la serata;<br />

otto serate.<br />

17 maggio 1995 - 1 a serata<br />

Racconti Colorati: Giallo/thrilling;<br />

a cura di: Mario Lunetta;<br />

con: Mario Lunetta, Teresa Campi, Diego Zan<strong>del</strong>;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Enzo Berardi, Danilo Di<br />

57


Gianvittorio, Antonio Amendola;<br />

mostra di: Antonio Passa.<br />

31 maggio 1995 - 2 a serata<br />

Racconti Colorati: Rosso/eros;<br />

a cura di: Carlo Villa;<br />

con: Carlo Villa, Rosa Pierno (con un testo di Marquez);<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Nicola Paniccia, Manuela Vigorita, Angela<br />

Muscogiuri;<br />

mostra di: Toni Ferro.<br />

14 giugno 1995 - 3 a serata<br />

Racconti colorati: Grigio Oro/quotidiano-immaginario;<br />

a cura di: Tiziana Colusso;<br />

con: Tiziana Colusso, Daria De Florian, Fabio Giovannini;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Tomaso Binga, Bruno Zucchermaglio;<br />

mostra di: Giovanna De Sanctis.<br />

24 novembre 1995 - 4 a serata<br />

Racconti colorati: Blu/fantascienza;<br />

a cura e con: Pino Blasone;<br />

poesia in tono con: Carmine Lubrano, Marcia Theophilo;<br />

mostra di: Anna Maria Vancheri;<br />

testo critico di: Guglielmo Gigliotti.<br />

15 dicembre 1995 - 5 a serata<br />

Racconti colorati: Nero/horror;<br />

a cura di: Maria Jatosti;<br />

con: Maria Jatosti, Marco Buzzi Maresca, Giuliana Adezio;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Giovanni Fontana, Luca Salvadori;<br />

mostra di: Rosaria Pugliese;<br />

testo critico di: Andrea Jovino.<br />

18 dicembre 1995<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1995, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />

Giovanni Semerano e Cesare Nissirio.<br />

Erik Keller - “Portraits” - mostra fotografica;<br />

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Luigi Soverchia - “Bianco-Azzurro in Tunisia” - mostra fotografica;<br />

a cura di: Giacomo Carioti.<br />

dal 23 febbraio 1996<br />

ANNO 1996<br />

“Racconti Colorati” prosegue nel ’96 con le ultime tre serate.<br />

23 febbraio 1996 - 6 a serata<br />

Racconti colorati: Giallo/giallo;<br />

a cura di: Vilma Costantini;<br />

“I casi <strong>del</strong> giudice Bao” (Bagatto Libri), racconti polizieschi cinesi; a cura di:<br />

Giuliano Bertuccioli;<br />

“Coppe di Giada” (UTET), poesie classiche cinesi; a cura di: Vilma Costantini;<br />

letture di: Enrico Ottaviano, Zhang Tongbing, Rosa Del Mar, Miguez Martinez;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Massimo Mori;<br />

mostra di dipinti dei bambini cinesi <strong>del</strong>le scuole primarie <strong>del</strong>la Repubblica Popolare<br />

Cinese; a cura di: Maria Carlotta Romano.<br />

20 marzo 1996 - 7 a serata<br />

Racconti colorati: Bianco/segreto;<br />

a cura di: Vitaldo Conte;<br />

“Scritture evento”;<br />

con: Vitaldo Conte, Vittoria Biasi, Caterina Davinio;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Gian Paolo Roffi;<br />

musica e canto con: Loredana Mauri;<br />

“Bianco vuoto” - mostra di: Patrizia Molinari;<br />

testo critico di: Anna Cochetti;<br />

“Aspettando il Bianco Equinozio di Primavera”, omaggio di: Bianca.<br />

17 aprile 1996<br />

Tana de Zulueta, candidata per il Senato <strong>del</strong>la Repubblica.<br />

“Arte Città Cultura, risorse per il nostro paese”;<br />

a cura di: Ada Francesca Marcianò;<br />

interventi di: Bianca Menna, Luigi Arata, Tana de Zulueta, Ada Francesca<br />

Marcianò;<br />

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esposizione e asta di arte contemporanea per la campagna elettorale;<br />

battitore libero: Rosanna Cancellieri;<br />

in mostra opere di: Carla Accardi, Tomaso Binga, Marco Brandizzi, Elisabetta<br />

Catamo, Ettore Consolazione, Paolo Cotani, Gianfranco D’Alonzo, Michele De<br />

Luca, Claudio De Paolis, Giovanna De Santis, Stefano Di Stasio, Pablo Echaurren,<br />

Elisabetta Frolet, Franco Gallo, Paola Gandolfi, Paolo Laudisia, Emilio Leofreddi,<br />

Antonio Lombardi, A<strong>del</strong>e Lotito, Ghislain Mayaud, Renato Mambor, Patrizia<br />

Molinari, Franco Mulas, Giuseppe Nardulli, Achille Pace, Ana Paparatti, Luca Patella,<br />

Achille Perilli, Luca Piffero, Emilio Prini, Mario Schifano, Fiorenzo Zaffina.<br />

29 maggio 1996<br />

In occasione <strong>del</strong>la mostra “Omaggio a Isabella Morra” presso la Banca Popolare<br />

di Milano in Roma e <strong>del</strong>la donazione <strong>del</strong>le opere per la costituzione <strong>del</strong> museo a Lei<br />

dedicato.<br />

“Isabella Morra poetessa <strong>del</strong> ‘500” - tavola rotonda;<br />

a cura e con: Grazia Chiesa, Elena La Cava;<br />

relatori: A<strong>del</strong>e Cambria, Anna Maria Riviello, Giovanni Caserta, Franco Di Pede;<br />

lettura poetica “Per Isabella Morra” di: Tomaso Binga.<br />

8 giugno 1996<br />

In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale <strong>del</strong>l’Immagine Il Fotogramma, diretto da<br />

Giovanni Semerano.<br />

Bruna Tripodi - “S/oggetti” - mostra fotografica.<br />

Stefano Veratti - “Occhi” - mostra fotografica.<br />

29 giugno 1996 - 8 a serata<br />

Racconti colorati: Amaranto/inconscio;<br />

a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />

“Psicoanalisi e Narrazione”, di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />

“La Dragunara”, di: Pino Amatiello;<br />

“La Carriola” di Luigi Piran<strong>del</strong>lo, lettura di: Marilena Insardà;<br />

Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Enzo Minarelli;<br />

“Macchina Onirica”, mostra di: Vittorio Fava;<br />

testo critico di: Simonetta Serangeli.<br />

dal 12 dicembre 1996<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1996, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />

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Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />

due serate.<br />

12 dicembre 1996 - 1 a serata<br />

Luigi Monaco.<br />

“La fotografia astratta” - mostra fotografica.<br />

18 dicembre 1996 - 2 a serata<br />

Fabio Massimo Aceto.<br />

“Ritratti” - mostra fotografica.<br />

15 febbraio 1997<br />

ANNO 1997<br />

Maria Luisa Tadei, artista.<br />

“Incisioni” - mostra;<br />

testo critico in catalogo di: Claudio Cerritelli.<br />

dal 13 maggio 1997<br />

“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” - Secondo Progetto/Opera multisensoriale<br />

ideato da Tomaso Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato<br />

all’attività culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />

La manifestazione si snoda e annoda in Quattro Movimenti:<br />

con la partecipazione di: 20 artisti, 20 personaggi, 20 fotografi, 20 poeti;<br />

testi critici di Anna Cochetti e Mario Lunetta;<br />

due serate.<br />

13 maggio 1997 - 1 a serata<br />

“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti”.<br />

Primo movimento - 20 artiste rivisitano, secondo la loro linea di ricerca, l’oggetto<br />

cravatta;<br />

mostra <strong>del</strong>le cravatte di: Anna Addamiano, Rosetta Berardi, Tomaso Binga, Elisabetta<br />

Catamo, Antonia Ciampi, Ursula Ebert, Ines Fontenla, Giancarla Frare, Elisabetta<br />

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Frolet, Francesca Gargano, Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Silvana Leonardi, Patrizia<br />

Molinari, Anna Maria Polidori, Giustina Prestento, Maria Luisa Ricciuti, Eugenia<br />

Serafini, Antonia Spinosa, Anna Maria Vancheri.<br />

Secondo movimento - 20 personaggi scelgono ed indossano, secondo le loro affinità<br />

anatomo/linguistiche, l’oggetto cravatta:<br />

i personaggi: Filippo Bettini, Maurizio Cheli, Carlo De Siena, Enrico Ghezzi,<br />

Alfredo Giuliani, Mario Lunetta, Lorenzo Mango, Luciano Marziano, Achille<br />

Millo, Michele Mirabella, Giuseppe Neri, Antonio Passa, Walter Pedullà, Lamberto<br />

Pignotti, Antonio Rezza, Mariano Rigillo, Vito Riviello, Giovanni Semerano, Mario<br />

Verdone, Ettore Viola.<br />

10 luglio 1997<br />

“DUE inagurazioni” al Complesso Malafronte di Via Monti di Pietralata, presenzia<br />

il Sindaco di Roma Francesco Rutelli:<br />

- Arci Nova Nazionale, intervento <strong>del</strong> poeta Luis Sepùlveda;<br />

- Archivio Menna Binga, mostra personale di: Tomaso Binga “<strong>Anni</strong> ‘90”.<br />

29 settembre 1997<br />

Angelo Vassallo, artista.<br />

“Perfezione/Imperfezione” - mostra fotografica.<br />

8 novembre 1997<br />

Ursula Hannah Ebert, artista.<br />

“Das Waschebuch” - mostra libro/biancheria;<br />

testo critico di: Maria Roccasalva.<br />

23 novembre 1997<br />

In collaborazione con Artecnica, per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea<br />

MUSIS <strong>del</strong>l’Università la Sapienza di Roma.<br />

Antonio Baglivo, artista.<br />

“Katakatascia” - mostra libro d’artista e disegni;<br />

presentazione di: Andrea Iovino;<br />

letture musicali di: Alberto Lombardi.<br />

29 novembre 1997 - 2 a serata<br />

“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” - (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />

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Terzo movimento - 20 fotografe immortalano, secondo una loro scelta visivo/<br />

viscerale, l’uomo indossatore <strong>del</strong>l’oggetto cravatta;<br />

mostra fotografica di: Marina Ajello, Anna Basciu, Maristella Campolunghi, Rita<br />

Carioti, Laura Carlodalatri, Rosanna Cattaneo, Giliola Chistè, Giovanna Colacevich,<br />

Fulvia Leoncini, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Rosetta Messori, Verita Monselles,<br />

Carla Morselli, Maria Mulas, Patrizia Pieri, Wibke Reimann, Enrica Scalfari, Patrizia<br />

Tomassoni, Maria Wojcik.<br />

Quarto movimento - 20 poeti esprimono un loro giudizio poetico/sinestetico da<br />

apporre sull’opera fotografica prescelta;<br />

recital dei poeti: Gianfranco Baruchello, Marco Buzzi Maresca, Stefano Docimo,<br />

Franco Falasca, Giovanni Fontana, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Francesco Paolo<br />

Memmo, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Marco Palladini, Nicola Paniccia,<br />

Luca Patella, Plinio Perilli, Claudio Rendina, Natale Antonio Rossi, Piero Sanavio,<br />

Mario Verdone, Carlo Villa, Sergio Zuccaro.<br />

La manifestazione è stata documentata nella Collana “Gli Storni” Edizioni Le<br />

Impronte degli Uccelli, Roma, 1988; copertina/calco di: Paolo Ferri.<br />

Le mostre, presentate nelle due serate <strong>del</strong>la manifestazione, avranno carattere<br />

“itinerante”.<br />

dal 2 dicembre 1997<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1997, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />

Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />

tre serate.<br />

2 dicembre 1997 - 1 a serata<br />

Wolfgang Bogner.<br />

“Roma e Vienna a confronto” - mostra fotografica.<br />

9 dicembre 1997 - 2 a serata<br />

Carmine Puzo.<br />

“Vattienti” - mostra fotografica.<br />

16 dicembre 1997 - 3 a serata<br />

“Nudo di Donna” - mostra fotografica;<br />

opere di: Anna Basciu, Maristella Campolunghi, Rita Carioti, Laura Mario<br />

Carlodalatri, Flavia Fasano, Cecilia Garroni Parisi e Francesca Spadola, Nilde<br />

63


Guiducci, Loredana Izzo, Alessandra Laurenzi, Fulvia Leoncini, Antonietta Lunesu,<br />

Enrica Marazia, Maria Letizia Melone, Daniela Monosi, Patrizia Pieri, Maria<br />

Wojcik.<br />

25 gennaio 1998<br />

ANNO 1998<br />

Bruno Tavani, pittore.<br />

“Tracce” - prima mostra personale;<br />

introduzione in catalogo di: Bianca Menna;<br />

testo critico di: Maria D’Alesio.<br />

4 febbraio 1998<br />

Associazione Italo-Danese “Future Kulture”, laboratorio di idee e non solo.<br />

“Fatti non foste per viver come bruti!”;<br />

a cura di: Alan Gulino.<br />

Una serata dedicata all’arte e allo spettacolo, ma anche alla degustazione <strong>del</strong><br />

vino.<br />

12 febbraio 1998<br />

“C. G. D. C. T. Come Giustamente Diceva il Compagno Togliatti” di: Sergio<br />

Lambiase;<br />

Edizioni e/o, Roma, 1997;<br />

presentazione di: Giuseppe Neri, Vito Riviello.<br />

20 febbraio 1998<br />

“Fermenti”, critica, costume, cultura dal 1971 - periodico di informazione<br />

culturale.<br />

Un periodico e un’editrice a confronto;<br />

presentazione di: Anna Cochetti, Mario Lunetta, Plinio Perilli, Mario Verdone;<br />

intervento di: Velio Carratoni;<br />

coordinamento di: Tomaso Binga.<br />

28 marzo 1998<br />

64


La mostra itinerante “Cravatte d’Artista ai Quattro Venti” prosegue la sua<br />

esposizione in progress presso il Circolo Culturale “Il Gabbiano” di La Spezia, con<br />

in aggiunta:<br />

le cravatte <strong>del</strong>le artiste: Catia Castellani, Vittoria Gualco, Riri Negri;<br />

i personaggi: Aurelio Caminati, Andrea Marmori, Rinaldo Rotta;<br />

le fotografe: Luciana Lanzarotti, Maura Parodi, Paola Zucchello;<br />

i poeti: Roberto Pazzi, Attilio Sartori, Aurelio Valesi.<br />

13 maggio 1998<br />

“Ricettario”, tratto da Problémes de la Peinture di Adrian Miatlev, di: Vilma<br />

Costantini, Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 1998;<br />

primo “manufatto” <strong>del</strong>la Casa Editrice;<br />

calco/copertina e mostra “Muri al Muro” di: Paolo Ferri;<br />

interventi di: Patrizia Ferri, Giuseppe Neri;<br />

letture <strong>del</strong> testo di: Fabrizio Lungarini, Francesca Magini.<br />

22 maggio 1998<br />

“Luna a Mezzogiorno” - 274 haiku italiani inediti di 53 autrici contemporanee;<br />

introduzione di: Ivan Simonini, Edizioni <strong>del</strong> Girasole, Ravenna, 1998;<br />

interventi di: Paolo Guzzi, Mario Lunetta;<br />

lettura <strong>del</strong>le autrici.<br />

27 maggio 1998<br />

“FutureKulture”, Associazione Italo-Danese.<br />

“Dinner Party” - commedia;<br />

di: Pier Vittorio Ton<strong>del</strong>li;<br />

con: Flavia Strinati, Francesca Magini, Fabrizio Lungarini, Andrea Parri,<br />

Gianmaria Viceconte, Ivan Mori, Elena Cornacchia;<br />

scenografie di: Jonas Bjerre-Poulsen;<br />

regia: di Gianmaria Viceconte; aiutoregisti: Giovanna Calicchio,<br />

Ivan Mori.<br />

dal 20 novembre 1998<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>l’Università la<br />

Sapienza di Roma; “Colori sonori”, a cura di : Tomaso Binga e Adriana Cian;<br />

tre serate.<br />

65


20 novembre 1998 - 1 a serata<br />

“Colori” - mostra;<br />

opere di: Antonio Baglivo, Sara Cattaneo, Francesca Gargano, Silvana Leonardi,<br />

Patrizia Molinari, Antonio Passa, Bruno Tavani.<br />

“Colore e Comunicazione” - dibattito;<br />

con: Esther Fenizia, Errico Zeuli, Maria Francesca Zeuli.<br />

“Apolinére Enameled” (Apollinaire smaltato);<br />

a cura di: Mario Lunetta;<br />

lettura dei brevi colorati di: Mariella Bettarini, Teresa Campi, Paolo Guzzi,<br />

Mario Lunetta, Giuseppe Neri, Lamberto Pignotti, Piero Sanavio.<br />

1 dicembre 1998 - 2 a serata<br />

“Sonorità Poetiche”.<br />

“On The Air”, realtà <strong>del</strong>la ricerca e sperimentazione acustica e sonora<br />

contemporanea;<br />

a cura di: Patrizia Ferri;<br />

performances di: Francesco Michi, Luca Miti, Pietro Mottola.<br />

“Rave di poesia”, la prima volta, riflessioni ad alta voce;<br />

di: Marco Palladini.<br />

“La nuova oralità Poetico/Sonora”, trasformazioni/evoluzioni;<br />

a cura di: Francesco Muzzioli; comunicazioni di lavoro e performances dei gruppi:<br />

“Baobab”, con: Antonio Amendola, Tomaso Binga, Enzo Berardi, Giovanni Fontana,<br />

Arrigo Lora Totino, Nicola Paniccia, Manuela Vigorita;<br />

“Terza Ondata”, con: Stefano Docimo, Anna Maria Fianco, Massimiliano Manganelli,<br />

Rossi & Colonna;<br />

interventi critici di: Francesco Muzzioli, Filippo Bettini, Mario Lunetta;<br />

partecipazione straordinaria di: Sylvie Ferrè.<br />

10 dicembre 1998 - 3 a serata<br />

“Dimensione Segno Luce”<br />

Mostra di scultura, (presso ARCHIVIO Menna/Binga);<br />

a cura di: Adriana Cian, Associazione culturale“Progetto”;<br />

con: Antonio Barbagallo, Simone Bertugno, Vito Bucciarelli, Alessandro<br />

Cannistrà, Nicola Carrino, Claudio Cintoli, Franco Ciuti, Ettore Consolazione,<br />

Vittorio Corsini, Ferdinando Fe<strong>del</strong>e, Mauro Folci, Nedda Guidi, Carlo Lorenzetti,<br />

Roberto Lucca Taroni, Teodosio Magnoni, Antonio Passa, Alfredo Pirri, Graziano<br />

Pompili, Renzogallo, Giuseppe Uncini, Alberto Zanazzo, Natalino Zullo;<br />

66


interventi di: Nicola Carrino - “Materiali <strong>del</strong>la Scultura”;<br />

Patrizia Ferri - “Realtà <strong>del</strong>le nuove tecnologie: potenzialità, limiti e linguaggio”<br />

(conversazione con Roberto Lucca Taroni);<br />

Ada Lombardi - “Il concettuale e la scienza”;<br />

Errico Zeuli - “La materia e il tempo”;<br />

coordinatore: Antonio Passa.<br />

12 dicembre 1998<br />

La mostra itinerante “Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” prosegue la sua<br />

esposizione in “progress” nella Galleria “La Nuova Era” di Bari, diretta da<br />

Rosemarie Sansonetti; con in aggiunta:<br />

le cravatte <strong>del</strong>le artiste: Giovanna Caricato, Rosemarie Sansonetti, Teresa<br />

Vallarella;<br />

i personaggi: Michele Lo Maglio, Pino Mango, Raffaele Nigro;<br />

le fotografe: Angela Cioce, Anna De Bellis, Carmela Lovero;<br />

i poeti: Alfio Cangiani, Stefano Di Lauro, Dino Mansueto.<br />

18 dicembre 1998<br />

“L’infinito è Finito…?” - Terzo Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso<br />

Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato all’attività<br />

culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>;<br />

collaborazione di: Vilma Costantini, Mario Lunetta, Giuseppe Neri.<br />

Mostra, Letture Poetiche, Festa Multimediale;<br />

opere di: Fernando Aguiar, Sabina Alessi, Pietro Aloise, Pippo Altomare, Fernando<br />

Andolcetti, Gianni Asdrubali, Antonella Aversa, Loredana Baldin, Antonio Baglivo,<br />

Antonio Barbagallo, Silvana Baroni, Jacopo Benci, Mirella Bentivoglio, Rosetta<br />

Berardi, Carla Bertola, Irma Blank, Mario Bizzarri, Bongiò, Vito Bucciarelli, Nicola<br />

Carrino, Luciano Caruso, Mimmo Catania, Rosanna Cattaneo, Sara Cattaneo, Carlo<br />

Cecchi, Bruno Ceccobelli, Mario Cemak, Primarosa Cesarini Sforza, Antonia Ciampi,<br />

Cosimo Cimino, Giovanna Colacevich, Ettore Consolazione, Vitaldo Conte, Bruno<br />

Conti, Dario Cusani, Chiara Diamantini, Adriano Di Giacomo, Marica Di Palma,<br />

Salvatore Dominelli, Ursula Ebert, Virginia Fagini, Anna Maria Far<strong>del</strong>li, Fernanda<br />

Fedi, Paolo Ferri, Giovanni Fontana, Rosa Foschi, Nicola Frangione, Giancarla<br />

Frare, Enrico Gallian, Marcolino Gandini, Francesca Gargano, Alberto Gasparri,<br />

Domenico Gentile, Ida Gerosa, Mario Giacomelli, Nella Giambarresi, Benedetto<br />

Giancarlino, Gino Gini, Alba Gonzales, Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Paolo<br />

Laudisa, Silvana Leonardi, Lidia&Donato, Arrigo Lora Totino, Renato Mambor,<br />

Mauro Manfredi, Roberto Mannino, Carmelo Marchese, Giovanna Marini, Paola<br />

Mazzotti, Grazia Menna, Gisella Meo, Angelo Merante, Giorgio Mercuri, Patrizia<br />

67


Molinari, Verita Monselles, Massimo Mori, Carla Morselli, Aurora Nomellini,<br />

Ilaria Occhigrossi, Enzo Orti, Antonio Passa, Gloria Persiani, Edy Persichelli, Ugo<br />

Piergiovanni, Veronica Piraccini, Pino Pinelli, Vettor Pisani, Giustina Prestento,<br />

Anna Maria Pugliese, Salvatore Pupillo, Renata Rampazzi, Maria Luisa Ricciuti,<br />

Gianfranco Roffi, Rocco Salvia, Rosemarie Sansonetti, Lillo Santoro, Mario Sasso,<br />

Alba Savoi, Italo Scelza, Eugenia Serafini, Franca Sonnino, Fiamma Spinelli, Silvia<br />

Stuky, Bruno Tavani, Aldo Turchiaro, Saverio Ungheri, Francesco Vaccaro, Angelo<br />

Vassallo, Alberto Vitacchio, Raffaella Xodo, Alberto Zanazzo, Franco Ziliotto;<br />

recital dei poeti: Tomaso Binga, Giancarlo Buzzi, Lea Canducci, Franco<br />

Capasso, Alessandro Carandente, Nadia Cavalera, Franco Cavallo, Maria Teresa<br />

Ciammaruconi, Vilma Costantini, Rodolfo Di Biasio, Paolo Guzzi, Mario Lunetta,<br />

Lucia Marcucci, Francesco Muzzioli, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Giuseppe Neri, Desmond<br />

O ‘Grady, Marco Palladini, Luca Patella, Lamberto Pignotti, Mimma Pisani, Vito<br />

Riviello, Maria Roccasalva, Alberto Scarponi, Matilde Tortora, Marcia Theophilo,<br />

Mario Verdone, Ciro Vitiello, Sergio Zuccaro.<br />

A fine serata, dono/scambio tra gli artisti, a sorteggio, di piccole opere.<br />

La mostra e le poesie sono state documentate nel libro:<br />

“L’Infinito è Finito…?”, nella collana Gli Storni Edizioni “Le Impronte degli<br />

Uccelli”, Roma, 1998, con testo critico di Maria Roccasalva e copertina/calco di<br />

Paolo Ferri.<br />

15 gennaio 1999<br />

Cristina Schirru, artista.<br />

“Istinto e Colore” - 1 a mostra personale;<br />

a cura di: Giovanni Semerano.<br />

23 gennaio 1999<br />

ANNO 1999<br />

In collaborazione con il Circolo Culturale Jesino “Massimo Ferretti” ARCI.N.A.<br />

“I Luoghi <strong>del</strong>l’ Arte” - mostra;<br />

“L’Estetica ed i suoi Luoghi” - presentazione degli Atti <strong>del</strong> Convegno tenutosi a Jesi<br />

nel ’98;<br />

a cura di: Anna Cochetti;<br />

opere di: Adriano Di Giacomo, Roberta Fanti, Guglielmo Girolimini, Godot,<br />

68


Alessandro Grazi, Ruggero Maggi, Augusto Piccioni, Alba Savoi, Emanuele<br />

Scoppola.<br />

2 febbraio 1999<br />

“Liopè” di: Maria Teresa Ciammaruconi, Edizioni Artecom, Roma, 1999;<br />

presentazione di: Nicolò Giuseppe Brancato;<br />

interventi di: Antonio Amendola, Giordano Aquilini, Bongiò, Simona Ciammaruconi,<br />

Gianni Godi, Sergio Iannelli, Mario Lunetta, Luigi Rendine, Eugenia Serafini, Sergio<br />

Zuccaro.<br />

dal 4 marzo 1999<br />

Nell’ambito di Photogrammatica 1999, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />

Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />

due serate.<br />

4 marzo 1999 - 1 a serata<br />

Gruppo “Posa D”.<br />

“Sguardo libero” - mostra fotografica;<br />

opere di: Anna Basciu, Flavia Fasano, Nilde Guiducci, Alessandra Laurenzi,<br />

Antonietta Lunesu, Maria Letizia Melone.<br />

19 marzo 1999 - 2 a serata<br />

“Fotografia al Femminile” - mostra fotografica;<br />

opere di: Adriana Ambesi, Maristella Campolunghi, Michela Leoncini, Verita<br />

Monselles, Grazia Menna, Pinella Palmisano.<br />

24 marzo 1999<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />

Sapienza di Roma (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />

“I Materiali <strong>del</strong>la Scultura” - mostra;<br />

a cura di: Adriana Cian, Associazione Culturale Progetto;<br />

opere di: Antonio Barbagallo, Tomaso Binga, Vito Bucciarelli, Alessandro Cannistrà,<br />

Nicola Carrino, Claudio Cintoli, Franco Ciuti, Ettore Consolazione, Bruno Conte,<br />

Vittorio Corsini, Ferdinando Fe<strong>del</strong>e, Mauro Folci, Nedda Guidi, Carlo Lorenzetti,<br />

Roberto Lucca Taroni, Teodosio Magnoni, Patrizia Molinari, Antonio Passa, Alfredo<br />

69


Pirri, Graziano Pompili, Renzogallo, Giuseppe Uncini, Alberto Zanazzo, Natalino<br />

Zullo;<br />

testi in catalogo di: Nicola Carrino, Patrizia Ferri, Ada Lombardi, Errico Zeuli.<br />

13 aprile 1999<br />

“Sapori Colorati”, alchimia e visione <strong>del</strong> gusto;<br />

a cura di: Tomaso Binga.<br />

“Mostra fotografica”, a cura di : Giovanni Semerano;<br />

opere di: Piero Abate, Adriana Ambesi, Anna Basciu, Franco Belsole, Alfredo<br />

Bernacchia, Teresa Bianchi, Annalisa Bucchieri, Riccardo Campanelli, Maristella<br />

Campolunghi, Mario Carbone, Giacomo Carioti, Pino De Silva, Nicola Fabriani,<br />

Flavia Fasano, Marianna Garabello, Gigi Gramantieri, Nilde Guiducci, Angelo La<br />

Rocca, Alessandra Laurenzi, Fulvia Leoncini, Michela Leoncini, Gianni Loperfido,<br />

Antonietta Lunesu, Franco Mancini, Marco Marini, Flavia Mastrella, Maria Letizia<br />

Melone, Grazia Menna, Michele Miglionico, Verita Monselles, Carla Morselli,<br />

Pinella Palmisano, Ugo Piergiovanni, Patrizia Pieri, Francesco Vaccaro, Angelo<br />

Vassallo, Maria Wojcik, Giuseppe Zezza;<br />

partecipazione di: Lucio Troiano;<br />

Giovanna Colacevich, Giuseppe Salerno, performance;<br />

“A.A.A. Aspettiamo Alimentazione Arcobaleno”;<br />

Esther Fenizia, Errico Zeuli, videoproiezioni e interpretazioni;<br />

Adriana Ambesi, “Introduzione ai Fiori di Bach”;<br />

“Saggi e Assaggi Poetici di Haikù” ben conditi;<br />

con: Maria Pia & Mario Lunetta, Francesca & Giuseppe Neri, Fernanda & Lamberto<br />

Pignotti.<br />

6 maggio 1999<br />

“Omaggio a Mario Verdone”.<br />

“Ogni Giorno, Ogni Vento”, poesie di: Mario Verdone, Aracne Editrice, Roma;<br />

a cura di: Eugenia Serafini, Roberto De Robertis;<br />

lettura dei testi con la voce degli allievi <strong>del</strong>l’Accademia d’Arte Drammatica “Piero<br />

Sharoff”;<br />

commento visivo di: Eugenia Serafini.<br />

31 maggio 1999<br />

“Il Libro degli Incontri”, poesie di: Vilma Costantini,<br />

Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 1999;<br />

70


presentazione di: Mario Lunetta, Francesco Muzzioli;<br />

interventi sonori di: Antonio Amendola, Sergio Iannelli;<br />

lettura di: Francesca Benedetti.<br />

19 luglio 1999<br />

Franco Mancini, artista.<br />

“Tevere in Blu” - mostra fotografica;<br />

testo di: Giovanni Carioti;<br />

a cura di: Giovanni Semerano, Cesare Nissirio.<br />

14 ottobre 1999<br />

“CorCordis” - mostra collana opere uniche di libri d’artista;<br />

di: Tomaso Binga, Donatella Bisutti, Mario Boldrini, Anna Boschi, Luciano Caruso,<br />

Lamberto Correggiari, Fiorella Corsi, Roberto Costa, Gabriella Di Trani, Roberta<br />

Ferrara, Donatella Franchi, Fumio Itai, Benedetta Jandolo, Domenico Mancini,<br />

Angela Marchionni, Roberto Marino, Maurizio Osti, Mario Palmieri, Gloria Pastore,<br />

Gloria Persiani, Antonio Picardi, Anna Maria Pugliese, Greta Schödl, Mariano<br />

Sommella.<br />

“Poetando” - collana CD Rom d’artista;<br />

di: Francesca Amat, Alessandro Benfenati, Luisa Bergamini, Salvatore Carbone,<br />

Luciano Caruso, Lamberto Correggiari, Marcello Diotallevi, Roberta Ferrara,<br />

Donatella Franchi, Angela Marchionni, Roberto Marino, Gloria Persiani, Annamaria<br />

Pugliese, Gian Paolo Roffi, Greta Schödl.<br />

“Julia Postuma”, appunti di teatro di: Angela Marchionni, Edizioni Filema, Napoli,<br />

1999;<br />

presentazione di: Roberta Ferrara, Gloria Persiani, Fiorella Corsi, Simona Marino.<br />

29 novembre 1999<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />

Sapienza di Roma.<br />

Ciro De Falco, artista.<br />

“Mostra documentaria” e presentazione <strong>del</strong>la monografia, Effe Erre Edizioni,<br />

Napoli;<br />

a cura di: Galleria Franco Riccardo di Napoli;<br />

relatori: Patrizia Ferri, Giuseppe Neri.<br />

18 dicembre 1999<br />

“TuttiFrutti”, antologia di poesia, Collana “Gli Storni”, Edizioni Le impronte degli<br />

71


Uccelli, Roma, 1999;<br />

copertina di: Tomaso Binga;<br />

presentazione di: Paola Sorge; lettura dei testi con la voce dei poeti.<br />

“Atterraggi Poetici Pericolosi” - performance di poesia sonora;<br />

di e con: Antonio Amendola, Tomaso Binga.<br />

8 gennaio 2000<br />

ANNO 2000<br />

In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale <strong>del</strong>l’Immagine Il Fotogramma, diretto da<br />

Giovanni Semerano.<br />

Lotta Pyykkonen, pittore.<br />

“Radici” - mostra personale;<br />

testo critico di: Teresa Bianchi.<br />

24 marzo 2000<br />

In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale La Camera Verde.<br />

“Roberto Rossellini”, l’Uomo, la Parola, l’Immagine, di Adriano Aprà e Giovanni<br />

Andrea Semerano, Edizione La Camera Verde, Roma, 2000;<br />

Tomaso Binga, “rOrO”, poesia sonora/performativa;<br />

accompagnamento musicale di: Massimo Coen (violino).<br />

5 aprile 2000<br />

“Recitazioni” di: Francesco Muzzioli, Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma,<br />

2000;<br />

copertina di: Tomaso Binga;<br />

presentazione di: Marcello Carlino, Giorgio Patrizi.<br />

13 aprile 2000<br />

In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone (presso ARCHIVIO<br />

Menna/Binga).<br />

“Architetti di Pagine” - mostra di libri d’artista;<br />

72


a cura di: Patrizia Molinari;<br />

testo critico in catalogo di: Mirella Bentivoglio;<br />

opere degli studenti <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Frosinone: Riccardo Bernardi,<br />

Francesca Bracaglia, Sara Compagnoni, Umberto Cufrini, Tamara Del Vescovo,<br />

Emanuela D’Agostini, Stefania D’Agostino, Marina D’Amico, Paola Di Muccio,<br />

Simona La Mattina, Maria Lepkowska, Emanuela Liburti, Alessia Martufi, Moira<br />

Masi, Pietro Noce, Donatella Pagliaroli, Serena Pirani, Alessandro Procaccioli,<br />

Stefania Proietti, Renza Pucci, Federica Ricci, Maria Antonietta Salegna, Barbara<br />

Santaroni, Anna Maria Tanzi, Danilo Tarantino, Matteo Testani, Pierangelo Tieri,<br />

Giovanni Vacca.<br />

8 giugno 2000<br />

“La Chiave <strong>del</strong> Duemila”<br />

mostra itinerante, proveniente dal Museo “Nuova Era” di Bari;<br />

a cura di: Rosemarie Sansonetti;<br />

testo critico di: Lamberto Pignotti;<br />

opere di: Fernando Aguiar, Fernando Andolcetti, Marìe Sophie Andrè, Claudio<br />

Angione, Manlio Argenti, Cristina Bari, Alessandro Benfenati, Mirella Bentivoglio,<br />

Lorenzo Biggi, Tomaso Binga, Antonio Bobò, Sergio Borrini, Anna Bracco,<br />

Domenica Bucalo, Maristella Campolunghi, Emma Caprini, Giovanna Caricato,<br />

Bruno Cassaglia, Marcella Chelotti, Cosimo Cimino, Luigi Cipparrone, Oscar<br />

Colombo, Mario Commone, Vitaldo Conte, Carlo Marcello Conti, Philip Corner,<br />

Elisa Corsini, Jenny Costa, Claudio Cusatelli, Stefano Daveti, Guillermina De<br />

Gennaro, Graziano Di Giulio, Marcello Diotallevi, Giacinto Ferraro, Alberto Ferretti,<br />

Nicola Fuiano, Francesca Gargano, Lello Gelao, Delio Gennai, Mario Giorgianni,<br />

Alfredo Granata, Gianfranco Groccia, Pietro Grossi, Vittoria Gualco, Enzo Guaricci,<br />

Elisabetta Gut, Jean Claude Le Gouic, Silvana Leonardi, Mimmo Longobardi, Henry<br />

Lopez, Alberico Maggi, Ruggero Maggi, Mauro Manfredi, Michele Marinaccio,<br />

Tracy Mead, Henning Mittendorf, Patrizia Molinari, Giovanni Morgese, Anna<br />

Morolin, Sergio Muratore, Antonio Murgia, Nadia Nava, Riri Negri, Maximilian<br />

O<strong>del</strong>lo, Massimo Palumbo, Ugo Paschetto, Pippo Patruno, Ben Patterson, Giuseppe<br />

Pellegrino, Salvatore Pepe, Rossella Petronelli, Lamberto Pignotti, A<strong>del</strong>e Plotkin,<br />

Antonio Poce, Jaqueline Power, Anna Maria Pugliese, Betty Radin, Armando Riva,<br />

Andrè Rober, Gian Paolo Roffi, Pia Ruggiu, Massimo Ruiu, Roberto Rustichelli,<br />

Luca Saggioro, Rose Marie Sansonetti, Josephine Sassu, Alba Savoi, Berty Skuber,<br />

Ada Sola, Alberto Sordi, Mark Sutherland, Teresa Vallarella, Angelo Vassallo, Ben<br />

Vautier, Francesca Vivenza.<br />

“La Grande Illusione” - concerto di piccole magie;<br />

con: Giuliana Adezio (voce recitante), Antonio Amendola (musiche dal vivo).<br />

73


“I Poeti <strong>del</strong> No”;<br />

a cura di: Sindacato Nazionale Scrittori, Sezione Lazio.<br />

20 giugno 2000<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />

Sapienza di Roma, (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />

Patrizia Molinari, artista.<br />

“Bagliori Riflessi e Acque Sonore” - mostra/progetti;<br />

testi in catalogo di: Mario Lunetta, Beatrice Peria, Amedeo Schiattarella.<br />

8 settembre 2000<br />

Artecom, “Varcare la Soglia”- Primo Simposio Internazionale Multiculturale;<br />

a cura di: Eugenia Serafini, Nicolò Giulio Brancato;<br />

relazioni degli studiosi partecipanti al Simposio.<br />

24 novembre 2000<br />

“Madre Nostra Matrioska”, tratto dal romanzo “Matrioska” di: Maria Jatosti,<br />

P. Manni Editore, Lecce, 1999;<br />

concerto per voci e strumenti;<br />

voci recitanti: Giuliana Adezio, Maria Jatosti;<br />

adattamento e regia <strong>del</strong>l’autrice;<br />

musiche di: Damiano Rosa; con: Lidia Sanacori (violino), Alessia Marcato<br />

(violoncello), Damiano Rosa (chitarra), Alessandra Serges (soprano).<br />

5 dicembre 2000<br />

“La Mela Avvelenata” di: Mario Lunetta e<br />

“Sulle rive <strong>del</strong> Grande Fiume” di: Paola Sorge, Edizioni Le Impronte degli Uccelli,<br />

Roma, 2000;<br />

presentazioni a cura di: Vilma Costantini;<br />

interventi di: Lucia Morelli, Giorgio Patrizi.<br />

In mostra le copertine <strong>del</strong>le Edizioni eseguite dagli artisti: Tomaso Binga, Paolo<br />

Ferri, Rosa Foschi, Silvana Leonardi, Luca Maria Patella, Antonio Poce, Maria<br />

Carla Romanelli, Gianluca Tedaldi.<br />

20 dicembre 2000<br />

Thérèse Ampe-Jonas, artista.<br />

74


“Spazi Intuitivi” - mostra e performance;<br />

testo critico di: Paolo Guzzi.<br />

“Frecce e Stelle”, antologia di haiku, testo di: Giuseppe Neri,<br />

Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 2000;<br />

impaginazione grafica di: Tomaso Binga;<br />

copertina di: Thérèse Ampe-Jonas;<br />

lettura in voce con i poeti <strong>del</strong>l’antologia: Antonio Amendola, Carla Bertola, Mariella<br />

Bettarini, Tomaso Binga, Sofia Bruma, Lea Canducci, Alessandro Carandente, Nadia<br />

Cavalera, Maria Teresa Ciammaruconi, Bruno De Domenico, Lorenzo Durante,<br />

Franco Falasca, Rosa Foschi, Anna Maria Giancarli, Gianni Godi, Paolo Guzzi,<br />

Maria Jatosti, Mia Lecomte, Mario Lunetta, Dania Lupi, Loretto Mattonai, Antonio<br />

Meneghello, Ettore Mingolla, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Marco Palladini, Ornella Palumbo,<br />

Luca Maria Patella, Plinio Perilli, Cetta Petrollo, Lamberto Pignotti, Mimma Pisani,<br />

Beatrice Piva, Gabriela Pranzo, Anna Maria Pugliese, Lidia Riviello, Vito Riviello,<br />

Giulia Robinson, Maria Roccasalva, Alberto Scarponi, Eugenia Serafini, Marcia<br />

Theophilo, Matilde Tortora, Gianni Toti, Ciro Vitiello, Giorgio Weiss.<br />

30 marzo 2001<br />

ANNO 2001<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />

Sapienza di Roma.<br />

“Le Commemorazioni in avanti” di F. T. Marinetti”, Futurismo e Critica Letteraria,<br />

di: Matteo D’Ambrosio, Edizioni Liguori, Napoli, 1999;<br />

relatori: Gino Agnese, Simona Cigliana, Mario Verdone.<br />

“Omaggio a Marinetti” - mostra (itinerante);<br />

opere di: Fernando Aguiar, Minou Amirsoleimani, Fernando Andolcetti, Albano<br />

Aniballi, Serafino Babini, Gianni Baldo, Nanni Balestrini, Mirella Bentivoglio,<br />

Rosetta Berardi, Carla Bertola, Gabriele Aldo Bertozzi, Marina Bin<strong>del</strong>la, Tomaso<br />

Binga, Rita Biuso, Irma Blank, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli, Antonio<br />

Carrano, Claudio Catanese, Cosimo Cimino, Bruno Conte, Vitaldo Conte, Fiorella<br />

Corsi, Marzia Corteggiani, Paola Cortelazzo, Caterina Davinio, Michele De Luca,<br />

Ennio Di Vincenzo, Adriano Di Giacomo, Marisa Facchinetti, Alberto Faietti, Franco<br />

Falasca, Anna Maria Far<strong>del</strong>li, Vittorio Fava, Roberta Filippi, Giovanni Fontana, Rosa<br />

Foschi, Giancarla Frare, Elisabetta Frolet, Giovanna Gandini, Francesca Gargano,<br />

Domenico Gentile, Nella Giambarresi, Elisabetta Gut, Silvana Leonardi, Giuseppe<br />

75


Antonello Leone, Oronzo Liuzzi, Franco Longo, Arrigo Lora Totino, Mauro<br />

Manfredi, Carmelo Marchese, Lucia Marcucci, Angelo Merante, Eugenio Miccini,<br />

Enzo Minarelli, Patrizia Molinari, Verita Monselles, Massimo Mori, Luigi Pagano,<br />

Eduardo Palumbo, Antonio Passa, Luca Maria Patella, Gloria Persiani, Lamberto<br />

Pignotti, Vettor Pisani, Pasquale Polidori, Giustina Prestento, Maria Luisa Ricciuti,<br />

Gianpaolo Roffi, Guglielmo Roeherssen, Antonino Russo, Alba Savoi, Eugenia<br />

Serafini, Arianna Servino, Franca Sonnino, Guido Strazza, Rita Tagliaferri, Franco<br />

Troiani, Angelo Vassallo, Sergio Vecchio, Simona Weller, Alberto Vitacchio, Franco<br />

Ziliotto, Sergio Zuccaro.<br />

26 ottobre 2001<br />

“Opere in esposizione”;<br />

di: Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Giacinto Cerone, Pietro Perrone;<br />

a cura di: Elio Rumma.<br />

22 novembre 2001<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />

Sapienza di Roma.<br />

“Teach The Children Nothing But Facts” - mostra;<br />

con: David Alker, Pete Clarke, Lubaina Himid, David Mackintosh, Simonetta Moro,<br />

Susan Walsh e il Department of Art and Fashion, University of Central Lancashire<br />

Preston - England, a cura di: Adriana Cian;<br />

testi critici in catalogo di: Lubaina Himid, Simonetta Moro.<br />

28 novembre 2001<br />

Presso la Galerie Satellite Paris, prosegue la mostra itinerante “Hommage a<br />

Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />

Guzzi.<br />

Nella serata, buffet “futurista” e performance.<br />

20 dicembre 2001<br />

“£’Ira Addio!!” - Quarto Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso Binga,<br />

<strong>del</strong>la serie Ideazione/Esecuzione, strettamente collegato all’attività culturale <strong>del</strong><br />

<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />

All’insegna <strong>del</strong>la multimedialità un addio alla Lira che, nata con l’unificazione<br />

d’Italia, lascia il passo all’Euro per unificare l’Europa.<br />

76


“Poesia/Economia” - incontro/scontro tra poeti, artisti ed economisti;<br />

a cura di: Pietro Colacicco, Giuseppe Ranieri.<br />

In mostra opere di: Tomaso Binga, Bongiò, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli,<br />

Luisa Colella, Marzia Corteggiani, Laura De Carli, Pasquale Della Ragione, Adriano<br />

Di Giacomo, Gabriella Di Trani, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Giovanna<br />

Gandini, Marzia Gandini, Francesca Gargano, Gianni Godi, LidiDonat, Giorgio<br />

Moio, Gloria Persiani, Ugo Piergiovanni, Elvi Ratti, Maria Luisa Ricciuti, Grazia<br />

Sernia, Aldo Turchiaro, Angelo Vassallo.<br />

Recital di poesie di: Antonio Amendola, Tomaso Binga, Nadia Cavalera, Ferruccio<br />

Brugnano, Alessandra Cesselon, Vilma Costantini, Francesco De Girolamo, Michele<br />

Firinu, Giorgio Fiume, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Maria Jatosti, Mario Lunetta,<br />

Antonio Meneghello, Giuseppe Neri, Mimma Pisani, Alberto Scarponi, Marcia<br />

Theophilo, Giorgio Weiss, Sergio Zuccaro.<br />

Non solo Artisti! Lasciate un segno, un gesto, una foto, un suono, una voce, un<br />

canto, un incanto, un dolce, un salato, una firma <strong>del</strong>la vostra presenza a ricordo di<br />

questo evento storico.<br />

14 gennaio 2002<br />

ANNO 2002<br />

“Per Franca Mariani”, ideatrice <strong>del</strong>la manifestazione, prematuramente scomparsa<br />

- ricordo poetico di: Tomaso Binga.<br />

“L’Eroe Negato”, omosessualità e letteratura nel ’900 italiano, di: Francesco<br />

Gnerre; Baldini & Castoldi Editori, Milano;<br />

relatori: Saverio Aversa, Raul Mordenti, Graziella Pagliano.<br />

Letture di una intervista, fatta nel 1978, da Mario Lunetta a Palazzeschi e di alcune<br />

sue poesie;<br />

voci: Giovanni Fontana, Mario Lunetta.<br />

“Omaggio a Palazzeschi” - mostra;<br />

opere di: Bruno Aller, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Gianfranco<br />

Baruchello, Mirella Bentivoglio, Marina Bin<strong>del</strong>la, Tomaso Binga, Rita Biuso,<br />

Bongiò, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli, Giuliana Caporali, Franco Cipriani,<br />

Carlo Cirillo, Fiorella Corsi, Marzia Corteggiani, Caterina Davinio, Laura De Carli,<br />

Eleonora Del Brocco, Luce Delhove, Michele De Luca, Chiara Diamantini, Adriano<br />

Di Giacomo, Graziano Di Giulio, Gabriella Di Trani, Ennio Di Vincenzo, Marisa<br />

77


Facchinetti, Virginia Fagini, Franco Falasca, Roberta Filippi, Venera Finocchiaro,<br />

Giorgio Fiume, Giovanni Fontana, Rosa Foschi, Francesca Franco, Giovanna<br />

Gandini, Marzia Gandini, Francesca Gargano, Nella Giambarresi, Elisabetta<br />

Gut, Ruggero Maggi, Carmelo Marchese, Paola Mazzotti, Giorgio Moio, Patrizia<br />

Molinari, Massimo Mori, Simonetta Moro, Verita Monselles, Enzo Orti, Augusto<br />

Pantoni, Peppe Pappa, Luca Patella, Giancarlo Pavanello, Gloria Persiani, Rossella<br />

Petronelli, Lamberto Pignotti, Veronica Piraccini, Massimo Pompeo, Gabriella<br />

Porpora, Giustina Prestento, Anna Maria Pugliese, Elvi Ratti, Maria Luisa Ricciuti,<br />

Francesca Rossi De Gasperis, Massimo Ruiu, Rosemarie Sansonetti, Antonio Sassu,<br />

Grazia Sernia, Franca Sonnino, Raffaella Xodo, Angelo Vassallo.<br />

18 gennaio 2002<br />

“Animalier” - mostra;<br />

a cura di: Adriana Cian, Elio Rumma;<br />

opere di: Alessi, Aller, Barbagallo, Bertolini, Binga, Bongiò, Cascella, Cervelli, De<br />

Chirico, De Pietro, Di Giulio, Facchinetti, Lista, Marchetti, Mengucci, Molinari,<br />

Moro, Ontani, Palasti, Patella, Perrone, Schaap, Severini, Sutherland, Taranu, Uberti,<br />

Vaccaro.<br />

Testo critico di: Lidia Reghini di Pontremoli.<br />

4 febbraio 2002<br />

Presso “Le Giubbe Rosse” di Firenze, prosegue la mostra itinerante “Omaggio a<br />

Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />

Guzzi; collaborazione di: Fiorenzo Smalzi, Massimo Mori;<br />

integrata da: “A+Voci”, festival di poesia d’azione;<br />

con i poeti sonori e performativi: Tomaso Binga, Massimiliano Chiamenti, Caterina<br />

Davinio, Giovanni Fontana, Rosaria Lo Russo, Enzo Minarelli, Massimo Mori,<br />

Tiziano Pecchioli, Gian Paolo Roffi.<br />

dal 26 febbraio2002<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />

Sapienza di Roma, “La malattia mentale, tra poesia e medicina”;<br />

tre serate.<br />

26 febbraio 2002 - 1 a serata<br />

“Folli Tra Le Folle”.<br />

A cura di: Maria Teresa Ciammaruconi, Michele Firinu e l’associazione culturale<br />

78


Piramide Cestia, diretta da: Matteo Musacchio;<br />

25 anni dopo la chiusura dei manicomi, gli scrittori, i poeti e gli artisti, per affinità<br />

elettive, pongono domande e aspettano risposte dagli addetti ai lavori.<br />

Elio Mercuri, Gianna Sarra e Carol Bebee Tarantelli, un critico, una scrittrice e uno<br />

psicoanalista, discutono <strong>del</strong>le opere:<br />

“La musica è finita” di Ross David Burke; “Toccato dal fuoco” di Kay Redfield<br />

Jamison; “Queste piante erano panche” di Alda Merini; “Voci <strong>del</strong> silenzio” poesie<br />

da S. Maria <strong>del</strong>la Pietà;<br />

voci recitanti: Giordano Aquilini, Caterina Mangiò;<br />

performance di: Alessandro Rossi;<br />

regia di: José Luis Sànches-Martìn;.<br />

a cura di Elio Mercuri mostra di: Placido Scandurra, acquerelli e tempere.<br />

12 marzo 2002 - 2 a serata<br />

“Folli Tra Le Folle”.<br />

Mario Cardillo,Virginia Salles, Plinio Perilli, due psicanalisti e un critico, discutono<br />

<strong>del</strong>le opere:<br />

“Bandiera Bianca” di Eraldo Affinati; “La Mostra” di Claudio Magris; “Stravaganza”<br />

di Dacia Maraini; “Passaggio a Trieste” di Fabrizia Ramondino;<br />

voci recitanti: Gaetano Mosca, Giulia Perrone;<br />

performance di: Alessandro Rossi;<br />

regia di: José Luis Sànches-Martìn;<br />

a cura di Elio Mercuri mostra di: Bruno Caruso, disegni dai luoghi <strong>del</strong>la follia.<br />

26 marzo 2002 - 3 a serata<br />

“Folli Tra Le Folle”.<br />

Pietro Stampa, psicanalista, indaga sul tema: “La follia nell’organizzazione”;<br />

Gennaro Francione esplora su: “Magistratura e follia”;<br />

Silvana Baroni e Filippo La Porta, una psichiatra e un critico, discutono <strong>del</strong>le opere:<br />

“In Bilico” di Francesca Cicerchia;<br />

“Lo specchio <strong>del</strong>la mente” di Dante Maffia;<br />

voci recitanti: Ilaria Drago, Alessandro Rossi;<br />

performance di: Alessandro Rossi;<br />

regia di: José Luis Sànches-Martìn;<br />

a cura di Elio Mercuri mostra: disegni dei bambini dei laboratori creativi <strong>del</strong>l’8°<br />

Padiglione di S. Maria <strong>del</strong>la Pietà.<br />

79


23 aprile 2002<br />

Presso la Galleria Angelus Novus de L’Aquila, prosegue la mostra itinerante<br />

“Omaggio a Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio;<br />

collaborazione di: Antonio Gasbarrini, Anna Maria Giancarli.<br />

5 giugno 2002<br />

“La Condizione Connettiva”, filosofia e antropologia <strong>del</strong> metaverso,<br />

di: Riccardo Notte, Bulzoni Editori, Roma, 2002;<br />

relatori: Gino Agnese, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Antimo Negri, Giuseppe Neri.<br />

“I Mutamenti <strong>del</strong>l’Arte” - mostra;<br />

a cura di: Tomaso Binga, Antonio Passa (Direttore <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di<br />

Roma);<br />

con la partecipazione degli allievi <strong>del</strong> Corso di Decorazione/Tecniche multimediali<br />

<strong>del</strong> prof. Giorgio Cegna e <strong>del</strong> Corso Sperimentale d’Incisione <strong>del</strong> prof. Franco<br />

Berdini;<br />

opere degli studenti: Francesco Auciello, Elda <strong>del</strong>l’Erba, Valentina Grimaldi,<br />

Daniela Lupi, Daniela Lupidi, Massimiliano Marinelli, Miriam Miscaridola, Giacinto<br />

Occhionero, Donato Piccolo, Silvia Sbordoni, Simona Lalle, Kyocciola;<br />

opere degli artisti: Adriana Amodeo, Franco Berdini, Donata Buccioli, Francesca<br />

Cataldi, Vitaldo Conte, Caterina Davinio, Adriano Di Giacomo, Gabriella Di Trani,<br />

Virginia Fagini, Franco Falasca, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Giovanni<br />

Fontana, Francesca Franco, Nato Frascà, Giovanna Gandini, Ida Gerosa, Gianni<br />

Godi, Grazia Menna, Verita Monselles, Gloria Persiani, Lamberto Pignotti, Ugo<br />

Piergiovanni, Natale Platania, Pasquale Polidori, Massimo Pompeo, Maria Luisa<br />

Ricciuti, Mario Sasso, Gianni Toti, Angelo Vassallo, Sergio Zuccaro.<br />

“Trame di un Alibi” - performance;<br />

con: Ekhart Lijuba, Cinzia Palombo.<br />

10 giugno 2002<br />

“Vieni più vicino…”,<br />

liberamente tratto dalla favola <strong>del</strong>la “Donna Scheletro”;<br />

a cura e voce di: Sabina Micaglio.<br />

“Poesie di Katherine Mansfield”;<br />

musica, chitarra e voce di: Lalla Bertolini.<br />

80


24 - 25 - 26 ottobre 2002<br />

“Atopia” - installazione teatrale;<br />

ideazione di: Carlo Caloro;<br />

progetto di: Britta Lenk;<br />

drammaturgia di: Gaetano Mosca;<br />

musiche di: Lutgarda Alfarano;<br />

programmazione di: Enrico M. Giordano.<br />

“Le azioni di Atopia sono i materiali di scarto <strong>del</strong>la nostra realtà quotidiana,veri e<br />

propri rifiuti virtuali, immagini, gesti, parole che costituiscono la nostra esperienza<br />

sensibile, in un processo di dislocamento continuo in cui nessuno è dove le<br />

convenzioni vorrebbero fosse.” (Antonello Marra).<br />

dal 13 novembre 2002<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />

Sapienza di Roma;<br />

tre manifestazioni.<br />

13 novembre 2002 - 1 a manifestazione<br />

(Presso ARCHIVIO Menna/Binga)<br />

Pietro Barcellona, artista.<br />

“Memorie <strong>del</strong> Futuro” - mostra personale;<br />

testi critici in catalogo di: Antonio Passa, Marco Milli.<br />

28 novembre 2002 - 2 a manifestazioni<br />

“Diario <strong>del</strong> Corpo”, frammenti immagini connessioni tra sé e il mondo, di: Anna<br />

D’Elia, Edizioni Unicopli, Milano, 2002;<br />

relatori: Silvia Bordini, Vitaldo Conte, Gabriele Perretta;<br />

interventi di: Andrea Ciantar.<br />

“Il Corpo come Scrittura” - mostra fotografica;<br />

a cura di: Maristella Campolunghi, Angelo Vassallo;<br />

opere di: Alessandra Alimonti, Minou Amirsoleimani, Anonima Di-Chi-Sì-Lu-Son,<br />

Teresa Bianchi, Tomaso Binga, Maristella Campolunghi, Carlo Caloro, CAST,<br />

Vincenzo Ceccato, Vitaldo Conte, Fiorella Corsi, Marzia Corteggiani, Maria Pia<br />

Daidone, Gabriella Di Trani, Riccardo De Antonis, Marica Di Palma, Enzo Esposito,<br />

Virginia Fagini, Giovanni Fontana, Giorgio Fiume, Venera Finocchiaro, Marzia<br />

Gandini, Francesca Gargano, Guido Laudani, Fulvia Leoncini, Roberto Luisi,<br />

Patrizia Lungonelli, Franco Mancini, Grazia Menna, Verita Monselles, Stephanie<br />

81


Oursler, Gloria Persiani, Ugo Piergiovanni, Lamberto Pignotti, Gabriella Porpora,<br />

Maria Luisa Ricciuti, Claudio Spoletini, Elda Valdo, Angelo Vassallo, Francesca<br />

Vitale, Rita Vitali Rosati.<br />

30 novembre 2002<br />

Presso la galleria Il Gabbiano di La Spezia, prosegue la mostra itinerante “Omaggio<br />

a Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />

Guzzi; collaborazione di: Fernando Andolcetti.<br />

16 dicembre 2002 - 3 a manifestazioni<br />

In collaborazione con l’Associazione Culturale Il Laboratorio di Teramo.<br />

“Teatrini d’Artista” - mostra;<br />

a cura di: Vito Antonio Genovese;<br />

opere di: Getullio Alviani, Paolo Baratella, Fausto Cheng, Cristo e Jeanne Claude,<br />

Claudio D’Angelo, Antonio Di Fabrizio, Vincenzo Di Giosaffatte, Ennio Di<br />

Vincenzo, Bruno Donzelli, Piero Dorazio, Pablo Echaurren, Giannetto Fieschi,<br />

Giosetta Fioroni, Marcolino Gandini, Vito Antonio Genovese, Piero Gilardi, Fulvio<br />

Ligi, Renzo Margonari, Achille Pace, Vito Pancella, Luca Maria Patella, Piero<br />

Raspi, Sergio Sarri, Giancarlo Sciannella, Franco Summa, Tito, Wladimiro Tulli,<br />

Aldo Turchiaro;<br />

testi in catalogo di: Antonello Rubini, Marco Pecorale.<br />

“Per un teatrino dei Poeti”, a cura di: Tomaso Binga;<br />

recital con: Antonio Amendola, Leopoldo Attolico, Mirella Bentivoglio, Tomaso<br />

Binga, Stefano Cavedoni, Francesco De Girolamo, Gabriella Di Trani, Italo<br />

Evangelisti, Franco Falasca, Francesca Farina, Rosa Foschi, Giovanni Fontana,<br />

Nella Giambarresi, Anna Maria Giancarli, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Maria Jatosti,<br />

Giuseppe Lastaria, Letizia Leone, Le Passere Solitarie: Gatto-Mei-Preden-Verrusio,<br />

Mario Lunetta, Carmelo Marchese, Giuseppe Neri, Giulio Perrone, Lamberto<br />

Pignotti, Roberto Piperno, Mimma Pisani, Jacopo Ricciardi, Lidia Riviello, Vito<br />

Riviello, Eugenia Serafini, Marcia Theophilo, Gianni Toti, Giorgio Weiss, Sergio<br />

Zuccaro.<br />

82


28 febbraio 2003<br />

ANNO 2003<br />

“Extreme Anomalia”, sulla follia come frammento di creatività;<br />

e presentazione “Blocco Notes Estreme” a cura e di: Vitaldo Conte, Edizioni Gepas,<br />

Avola (SR);<br />

interventi di: Vito Caiati, Maria Teresa Ciammaruconi, Viviana Gravano, Maria<br />

Nicosia, Gabriele Perretta, Vettor Pisani.<br />

“Volto Multiplo”, scatti, autoscatti, manipolazioni per “autoritratti” psichici;<br />

in mostra opere di: Antonio Amendola, Laura Baldieri, Tomaso Binga, Bongiò,<br />

Carlo Caloro, CAST, Vincenzo Ceccato, Domenico Con<strong>del</strong>lo, Silvia Gigliodoro,<br />

Alberto Incrocci, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Ezia Mitolo, Giacinto Occhionero,<br />

Claudia Passeri, Donato Piccolo, Ugo Piergiovanni, Pasquale Polidori, Antonio<br />

Rezza, Claudio Spoletini, Francesco Vaccaro, Marta Valenti.<br />

Antonio Amendola, Tomaso Binga, performance sonora.<br />

12 marzo 2003<br />

“L’Ora Minerale”<br />

di: Letizia Leone, Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />

relatore: Plinio Perilli.<br />

“Navigando nelle Parole”;<br />

reading: letture tratte dai Volumi Antologici N. 2 e N. 3 <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo.<br />

Tomaso Binga - performance sonora.<br />

22 marzo 2003<br />

Per la Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Poesia promossa dall’UNESCO connessa con la 1 a<br />

Carovana Nazionale di Poesia e Musica;<br />

le Edizione Il Filo presentano (presso ARCHIVIO Menna/Binga):<br />

“E il naufragar m’è dolce in questa radio” - I° Festival <strong>del</strong>la Poesia.<br />

Partecipazione straordinaria di: Tomaso Binga, Vitaldo Conte, Vito Riviello;<br />

Bongiò (scenografia); Paolo Romanucci (filmaker); Natale Romolo (clarinetto).<br />

“Reading” - 73 poeti leggono i loro testi a gruppi di cinque, dai quali il pubblico;<br />

arbitro sceglierà i poeti per la gara finale.<br />

“Poetry Slam” - sfida e gara poetica; a rotazione, arbitri dal pubblico;<br />

83


con i poeti: Paola Amodeo, William Giovanni Angiuli, Adriana Assini, Maria<br />

Cristina Ballerini, Daniela Barbaro, Maresa Baur, Claudio Bedocchi, Emiliano<br />

Bertocchi, Alessandro Bonanni, Massimo Bonasoni, Maria Cristina Buoso, Andrea<br />

Cacciavillani, Fabiano Campo, Valentino Capezzuto, Pietro Capra, Marilena<br />

Carlona,Vera Cavallaro, Daniele Cecchi, Rocco Chimera, Patrizia Cortellessa, Ioan<br />

Daniel Cuculiuc, Rosa D’Angelo, Matteo Danieli, Maurizio D’Argenio, Silva De<br />

Conca, Paolo De Martin, Arnold De Vos, Rosaria Di Prata, Jennifer Fabris, Simone<br />

Fagioli, Massimiliano Farina, Federico Federici, Alberto Forte, Sara Franceschi,<br />

Marco Gavotti, Antonino Genovese, Gianmaria Giannetti, Giulia Maria Giardini,<br />

Sauro Giornali, Ilaria Giovinazzo, Giulio Grimani, Chiara Lorh, Silvia Lucarelli,<br />

Adriano Marenco, Salvo Messina, Faraon Meteoses, Davide Monti, Nicola Monti,<br />

Ivan Morvillo, Luigi Nacci, Giuseppe Nalli, Filippo Nigro, Massimo Nunziato,<br />

Massimo Palme, Dario Pelliccia, Gabriele Peritore, Daniele Pieracciani, Lucia<br />

Pietrelli, Furio Pillan, Natalizia Pinto, Lorenzo Pompeo, Pasquale Rechichi, Marzia<br />

Rocchini, Luis Gerardo Rodriguez, Osvaldo Duilio Rossi, Raimondo Rotondi,<br />

Claudia Sancasciani, Manuela Sartoretti, Rosalba Sgroia, Christian Sinicco, Fabio<br />

Testini, Maria Rosaria Tinto, Anita Vestuto, Patricia Wolf, Angelo Zabaglio, Ben<br />

Zenner Antonio Zocchi.<br />

La manifestazione è documentata nel libro di poesie “E il naufragar m’è dolce in<br />

questa radio”, testi indrottuttivi di Giuseppe Lastaria e Giulio Perrone, Edizioni Il<br />

Filo, 2003.<br />

31 marzo 2003<br />

“Cucinando per Madam”, ricette e ricordi dalla casa di Jacquelin Kennedy<br />

Onassis,<br />

di: Marta Sgubin, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2002;<br />

a cura di: Gilberto Ganzer, (Direttore dei Civici Musei di Pordenone);<br />

interventi di: Adriano Degano, (Presidente <strong>del</strong> Fogolâr Furlán),<br />

Antonietta Stroili (Membro <strong>del</strong>l’Accademia Italiana <strong>del</strong>la Cucina),<br />

Carlo Marcello Conti (Direttore <strong>del</strong>la Casa Editrice).<br />

10 aprile 2003<br />

“Soirée Cicliste” - mostre, letture di poesie, interventi ambientalistici a tematica<br />

clistica;<br />

a cura di: Giancarlo Pavanello.<br />

1. bellezza in bicicletta - fotografie, oggetti, libri d’artista, poesie figurate;<br />

mostra personale di: Giancarlo Pavanello.<br />

2. la musa ciclista - libri d’artista e libri oggetto;<br />

mostra collettiva di: Paolo Albani, Carlo Belloli, Mirella Bentivoglio, Tomaso<br />

84


Binga, Donata Buccioli, Alberto Faietti, Heinz Gappmayer, Pierre Garnier, Nella<br />

Giambarresi, Gianni Godi, Elisabetta Gut, Gerard Jaschke, Alessio Larocchi, Arrigo<br />

Lora Totino, Franco Magro, Lucia Marcucci, Flavia Mastrella, Emilio Moranti,<br />

Keiichi Nakamura, Stanislao Pacus, Clemente Padin, Giancarlo Pavanello, Michele<br />

Perfetti, Gloria Persiani, Danilo Premoli, Maria Luisa Ricciuti, Alba Savoi, Eugenia<br />

Serafini, Grazia Sernia, Pete Spence, Aldo Spinelli, Sergio Vecchio.<br />

3. la musa ciclista - corrispondenza tattile;<br />

di: Vittore Barone, Carlo Belloli, Anne-Mie Bibbe, Carlo Caloro, Enrica Capone,<br />

Maria Teresa Ciammaruconi, Ettore Consolazione, Bruno Conte, Vitaldo Conte,<br />

Michele De Luca, Adriano Di Giacomo, Franco Falasca, Anna Maria Far<strong>del</strong>li,<br />

Giovanni Fontana, Lillo Giuliana, Gerard Jaschke, Gik Juri, Arrigo Lora Totino,<br />

Carmelo Marchese, Lucia Marcucci, Verita Monselles, Cesar Reglero Campos,<br />

Keiichi Nakamura, Giancarlo Pavanello, Clemente Padin, Rémy Pénard, Lamberto<br />

Pignotti, Danilo Premoli, Dorian Ribas Marinho, Anna Romanello, Pete Spence,<br />

Claudio Spoletini, Giovanni e Renata Strada, Miriam Tagliati, Angelo Vassallo,<br />

Rino Volpe, Simona Weller, Sergio Zuccaro.<br />

4. la musa ecologista;<br />

intervento ambientalistico <strong>del</strong>l’Associazione “Ruota Libera” di Roma;<br />

con: Marco Pierfranceschi;<br />

canzoni a tematica ciclistica fornite in cassetta dall’Associazione “Amici <strong>del</strong>la<br />

Bicicletta” di Belluno.<br />

(Entrambe le Associazioni sono affiliate alla FIAB - Federazione Italiana Amici<br />

<strong>del</strong>la Bicicletta).<br />

5. la musa ciclista - poesia, poesia sonora, testi in prosa;<br />

con: Antonio Amendola, Carlo Belloli, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga,<br />

Gianfranco Chinellato, Pierre Garnier, Lillo Giuliana, Carmen Gregotti, Marilede,<br />

Izzo, Gerard Jaschke, Letizia Leone, Oronzo Liuzzi, Arrigo Lora Totino, Franco<br />

Magro, Giampiero Neri, Stanislao Pacus, Giancarlo Pavanello, Roberto Piperno,<br />

Eugenia Serafini, Simona Verrusio.<br />

14 aprile 2003<br />

“Ascolta(r)mi” di: Nicola Monti, Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />

relatori: Paolo Balmas, Giulio Perrone.<br />

9 giugno 2003<br />

“Rimbaudiana”, omaggio a Rimbaud;<br />

in collaborazione con il Gruppo itinerante Maratona di Poeti;<br />

a cura di: Francesco De Girolamo, Francesca Farina;<br />

con i poeti: Antonio Amendola, Paolo Arceri, Francesco Arleo, Alan Asman,<br />

85


Leopoldo Attolico, Luca Baiada, Tomaso Binga, Carlo Bordini, Laura Canciani, Lea<br />

Canducci, Franco Capasso, Maria Clelia Cardona, Alida Castagna, Simone Chermaz,<br />

Maria Teresa Ciammaruconi, Claudio Comandini, Chiara D’Apote, Francesco De<br />

Girolamo, Stefano Docimo, Valentina D’Urso, Franco Falasca, Francesca Farina,<br />

Assunta Finiguerra, Lidia Gargiulo, M. Grazia Greco Calandrone, Paolo Guzzi,<br />

Valentina Inserra, Maria Jatosti, Carlo Livia, Mario Lunetta, Donatella Mei, Massimo<br />

Miccoli, Francesco Muzzioli, Antonio Padula, Marco Pedone, Enrico Pietrangeli,<br />

Roberto Piperno, Mimma Pisani, Dante Quaglietta, Lidia Riviello, Sergio Sarritzu,<br />

Eugenia Serafini, Simona Verrusio, Flavio Villani, Riccardo Zaccagnini, Antonella<br />

Zagaroli.<br />

27 - 28 - 29 giugno 2003<br />

“Implement_azioni”, installazione interattiva;<br />

ideazione e realizzazione di: Carlo Caloro;<br />

consulenza tecnica di: Gennaro Donato e Silvia Filippi.<br />

1 luglio 2003<br />

1 a manifestazione “Estate Romana 2003, C.R.R.A.C.” (Centri Romani Ricerca Arte<br />

Contemporanea. Sei mostre per sei Associazioni: L.I.Art, Archivio Menna/Binga <strong>del</strong><br />

<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, Studio Gorgia, Studio Arte Fuori <strong>Centro</strong>, Galleria Arte e<br />

Pensieri, Il Quadrato di Omega);<br />

(presso ARCHIVIO Menna/Binga)<br />

“Opere d’Archivio, anni ’70 - ’80” - mostra;<br />

opere di: Gianni Asdrubali, Tomaso Binga, Antonio Capaccio, Nicola Carrino,<br />

Ettore Consolazione, Giovanni Fontana, Marcolino Gandini, Nedda Guidi, Teodosio<br />

Magnoni, Fabio Mauri, Antonio Passa, Pino Pinelli, Vettor Pisani, Enrico Pulsoni,<br />

Bruno Querci, Lucia Romualdi, Mariano Rossano, Rocco Salvia, Giuseppe Uncini,<br />

Claudio Verna.<br />

5 ottobre 2003<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione internazionale di Roma Poesia 2003 “Festival<br />

<strong>del</strong>la Parola”, indetta dal Comune di Roma, in collaborazione con le Edizioni Il<br />

Filo:<br />

“Atterraggi Poetici Pericolosi”;<br />

con: Alfonso Amendola, Mariano Bàino, Vitaldo Conte, Anna Maria Giancarli, Vito<br />

Riviello, Franca Rovigatti; il gruppo romano di poesia sonora: Anonima Di-Chi-<br />

Si-Lu-Son, Antonio Amendola, Tomaso Binga, Giovanni Fontana e Sergio Iannelli<br />

(batteria); il Gruppo Le Passere Solitarie con: Francesca Gatto, Donatella Mei,<br />

Luciana Preden, Simona Verrusio.<br />

86


“Implement_azioni”, installazione interattiva;<br />

di: Carlo Caloro.<br />

“Slalom Gigante”;<br />

con i poeti <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo: Monia Balsamello, Gianfranco Franchi, Guido<br />

Farneti, Gianmaria Giannetti, Giuseppe Lastaria, Letizia Leone, Nicola Monti,<br />

Giulio Perrone, Francesco Randazzo.<br />

Pedana Libera”, ricca ed effervescente.<br />

Una serata poetica che, con molteplici variazioni aperte sull’oralità, percorre<br />

strade nuove, prende volo e atterra pericolosamente, ironica e demistificante,<br />

per scardinare e contaminare il già detto, ma insieme per innovare e assicurare<br />

compiutezza espressiva e autonomia comunicativa a linguaggi diversi e nuove<br />

tastiere sonore.<br />

28 novembre 2003<br />

Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università la<br />

Sapienza di Roma e con il Patrocinio <strong>del</strong>l’Istituto Giapponese di Cultura.<br />

Kazuko Hishikawa - peintures (mostra di pittura);<br />

a cura e testo di: Paolo Guzzi (critico d’arte), Yoshio Hishikawa (critico di letteratura<br />

giapponese e specialista di poesia haiku), Juan Sato (traduttore).<br />

“Letture di Haiku” - testi di poeti classici e contemporanei giapponesi e italiani;<br />

con i Poeti <strong>del</strong> CENTRO e <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo:<br />

Lea Canducci, Silvana Baroni, Franca Bernardi, Tomaso Binga, Vilma Costantini,<br />

Chiara D’Apote, Franco Falasca, Luciana Gravina, Paolo Guzzi, Donatella Mei,<br />

Ornella Palumbo, Luciana Preden, Eugenia Serafini, Endre Szkarosi, Gianni Toti.<br />

“L’Immaginario Poetico tra Oriente e Occidente”;<br />

a cura di: Tiziana Colusso;<br />

con: Simona Cigliana, Tiziana Colusso, Massimo Giannotta, Mario Lunetta, Roberto<br />

Pagano, Marcello Sambati.<br />

16 dicembre 2003<br />

“Come Cometa, poesia in contumacia” di: Tomaso Binga, Vito Riviello,<br />

Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />

relatore: Aldo Mastropasqua;<br />

letture di: Tomaso Binga, Giovanni Gazzara, Donatella Mei.<br />

“Il Drago e il Bambino”, Edizioni Le impronte degli Uccelli, Roma, 2003;<br />

progetto di cooperazione,“Un bambino Un libro”, per la scolarizzazione <strong>del</strong>la<br />

Tanzania;<br />

87


scritto e illustrato dagli alunni <strong>del</strong>la Scuola Elementare di Maccarese (Roma);<br />

relatore: Vilma Costantini.<br />

13 febbraio <strong>2004</strong><br />

ANNO <strong>2004</strong><br />

“Saint Valentine - The Day Before”;<br />

a cura di: Maria Teresa Ciammaruconi.<br />

“Amor che Annulla Amato si condona” - aforismi, parolibere, suoni canori, giuochi<br />

linguistici e di mano, nuovi ed usati con i già condonati:<br />

Leopoldo Attolico, Luca Baiada, Tomaso Binga, Osvaldo Ciammaruconi, Biagio<br />

Cipolletta, Antonio Di Rosa, Gabriella Di Trani, Giovan Battista Elia, Franco<br />

Falasca, Francesca Farina, Gianni Godi, Letizia Leone, Mario Lunetta, Mattia<br />

Mattias, Donatella Mei, Nicoletta Meloni, Alessandro Pasciuto, Lamberto Pignotti,<br />

Roberto Piperno, Simona Verrusio, Giuseppe Voci.<br />

“L’Amore è una Scatola di Biscotti” (Arion CD);<br />

testi di: Silvana Baroni;<br />

performance di: Silvana Baroni, Anna Vandi.<br />

“Pedana libera”.<br />

19 marzo <strong>2004</strong><br />

Luigi Filadoro.<br />

“Ritratti e Poesie” - mostra performativa;<br />

I ritratti parlano con la voce dei poeti:<br />

Charles Bau<strong>del</strong>aire & Paolo Guzzi; Walter Benjamin & Mario Lunetta;<br />

M. Ivanovna Cvetaeva & A. Maria Giancarli; Marcel Duchamp & Lamberto<br />

Pignotti e Mario Quattrucci; Eleonora Duse & Giovanna Scarsi; Sigmund Freud<br />

& Marco Palladini; Franz Kafka & Tomaso Binga; René Magritte & Francesco<br />

Muzzioli; Marcel Proust & Roberto Piperno; Rainer Maria Rilke & Alberto<br />

Scarponi; Lou Salomè & Maria Teresa Ciammaruconi.<br />

Testo critico di: Vincenzo Cuomo;<br />

partecipazione straordinaria di: Piero Pugliese e Flavia Ponzi.<br />

88


21 marzo <strong>2004</strong><br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la “Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Poesia” promossa dalla Commissione<br />

Nazionale Italiana per l’Unesco, in collaborazione con “Gruppo itinerante<br />

Maratona di Poeti”,<br />

a cura di: Francesco De Girolamo e Francesca Farina;<br />

recital di poesie con: Paolo Arceri, Francesco Arleo, Leopoldo Attolico, Luca Baiada,<br />

Silvana Baroni, Tomaso Binga, Lea Canducci, Francesco De Girolamo, Francesca<br />

Farina, Assunta Finiguerra, Roberto Piperno, Mimma Pisani, Dante Quaglietta, Alan<br />

Schiaretti, Eugenia Serafini.<br />

“Pedana libera”.<br />

dal 7 giugno <strong>2004</strong><br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione “Vetrina di Arte e Teatro per la Pace” promossa<br />

dal teatro Politecnico diretto da: Mario Prosperi.<br />

“Megafono” <strong>–</strong> monologo onirico farneticante;<br />

di: Massimo Mele;<br />

interpretazione di: Salvatore Puntillo;<br />

suggestioni pittoriche in progress di: Alessia Ziccardi.<br />

15 giugno <strong>2004</strong><br />

“I <strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong> <strong>del</strong> <strong>Centro</strong> <strong>1974</strong> <strong>–</strong> <strong>2004</strong>”.<br />

Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> festeggia i “<strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong>” di attività.<br />

Interventi e testimonianze di quanti hanno dato linfa vitale alle attività <strong>del</strong> <strong>Centro</strong><br />

con proposte e collaborazione:<br />

Fulvio Abbate, Antonio Amendola, Leopoldo Attolico, Silvana Augero, Piera<br />

Bachini, Nanni Balestrini, Paolo Balmas, Enzo Battara, Giuseppa Battisti, Mirella<br />

Bentivoglio, Enzo Berardi, Sergio Bergami, Filippo Bettini, Vittoria Biasi, Pino<br />

Blasone, Achille Bonito Oliva, Edoardo Bruno, Luigi Campanella, Marcello Carlino,<br />

Luigi Ceccarelli, Claudio Cerritelli, Laura Cherubini, Maria Teresa Ciammaruconi,<br />

Adriana Cian, Iole Cianciullo, Simona Cigliana, Anna Cochetti, Enrico Cocuccioni,<br />

Fulvio Colasanto, Tiziana Colusso, Carla Consiglio, Vitaldo Conte, Carlo Marcello<br />

Conti, Barberio Corsetti, Vilma Costantini, Caterina Davinio, Antonio D’Avossa,<br />

Angelo De Florio, Francesco De Girolamo, Anna D’Elia, Umberto Di Grazia, Bruno<br />

Domenichelli, Franco Falasca, Aldo Falivena, Francesca Farina, Giovanni Fontana,<br />

Marco Maria Gazzano, Giovanni Gazzara, Anna Maria Giancarli, Guglielmo<br />

Gigliotti, Paolo Guzzi, Il Carrozzone (Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Marion<br />

d’Amburgo), Maria Jatosti, Roberto Lambarelli, Giuseppe Lastaria, Letizia Leone,<br />

89


Stefania Lisi, Mauro Lucaferri, Mario Lunetta, Renato Mambor, Lorenzo Mango,<br />

Terry Marocco, Flavia Mastrella, Aldo Mastropasqua, Massimo Mele, Rino Mele,<br />

Enzo Minarelli, Patrizia Molinari, Massimo Mori, Francesco Muzzioli, Eugenio<br />

Nar<strong>del</strong>li, Giuseppe Neri, Enzo Orti, Marco Palladini, Antonio Passa, Gabriele<br />

Perretta, Giulio Perrone, Lamberto Pignotti, Giustina Prestento, Lidia Pucciarelli,<br />

Antonio Rezza, Vito Riviello, Maria Roccasalva, Antonio Natale Rossi, Franca<br />

Rovigatti, Marcello Sambati, Gianna Sarra, M. Angela Schrott, Giovanni Semerano,<br />

Eugenia Serafini, Paola Sorge, Maria Luisa Spaziani, Barbara Tosi, Gianni Toti,<br />

Guido Traversa, Angelo Trimarco, Sergio Vecchio, Mario Verdone, Giorgio Weiss,<br />

Paola Zanone, Errico Zeuli, Maria Francesca Zeuli, Franca Zoccoli, Giuliano Zosi.<br />

“<strong>Lavatoio</strong> protagonista”, mostra fotografica;<br />

in collaborazione con le associazioni: Il Fotogramma e Officina <strong>del</strong>le Immagini;<br />

a cura di: Maristella Campolunghi e Grazia Menna;<br />

opere di: Alessandro Alimonti, Anna Basciu, Franco Belsole, Alfredo Bernacchia,<br />

Teresa Bianchi, Carlo Caloro, Maristella Campolunghi, Giacomo Carioti, Rita<br />

Carioti, Mario Carbone, Riccardo De Antonis, Stefania Errore, Nicola Fabriani,<br />

Loredana Izzo, Angelo Larocca, Guido Laudani, Fulvia Leoncini, Gianni Loperfido,<br />

Franco Mancini, Sebastiano Martelli, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Verita<br />

Monselles, Maria Orioli, Paco <strong>del</strong> Pino,Ugo Piergiovanni, Patrizia Pieri, Claudio<br />

Spoletini, Angelo Vassallo, Martina Villinger, Maria Wojcik, Zeno Tentella con<br />

Giovanna Colacevich.<br />

in preparazione:<br />

ottobre <strong>2004</strong><br />

“La Tempesta spaziale”, di e con: Francesco Muzzioli;<br />

parodia shakespeariana <strong>–</strong> fantascientifica contro la guerra.<br />

novembre <strong>2004</strong><br />

“Italica e Oltre”,<br />

di: Stevka Šmitran, prefazione di Predrag Matvejević, Edizioni Tracce - Fondazione<br />

Caripe, Pescara;<br />

“L’Alba <strong>del</strong>l’invisibile”,<br />

di: Nicoletta Di Gregorio, prefazione di Maria Luisa Spaziani, Tracce, Pescara,<br />

2001.<br />

dicembre <strong>2004</strong><br />

“Una Collezione privata”, mostra;<br />

90


Quinto Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso Binga <strong>del</strong>la serie<br />

“Ideazione/Esecuzione” strettamente collegato all’attività culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong><br />

<strong>Contumaciale</strong>.<br />

100 artisti a confronto con 10 critici.<br />

1 - esposizione <strong>del</strong>le opere, retrofirmate, di 100 artisti;<br />

2 - realizzazione di 10 pannelli, ciascuno composto da 10 opere scelte da un critico;<br />

3 - esposizione dei pannelli firmati dai critici e dagli artisti prescelti.<br />

È prevista una ripresa video in diretta <strong>del</strong>la manifestazione.<br />

91


a<br />

c<br />

d<br />

“Opere d’Archivio, anni ’70 - ’80” - mostra;<br />

opere di: a) A. Capaccio, b) B. Querci, c) F. Mauri, d) G. Asdrubali, e) P. Pinelli<br />

1 a manifestazione “Estate Romana 2003, C.R.R.A.C.”<br />

(presso Archivio/Menna Binga)<br />

“Memorie <strong>del</strong> futuro” mostra di Pietro Barcellona, 2002<br />

(presso Archivio/Menna Binga)<br />

e


da sinistra: Giustina Prestento, Massimo Coen, Tomaso Binga, Vilma Costantini<br />

“Omaggio a Roberto Rossellini” mostra, 2000<br />

(<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>)


L’amore è rosso<br />

Sulla porta c’è scritto “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>”: in un seminterrato di un<br />

condominio che un tempo, ma tempo fa, deve essere stato popolare, inizia la<br />

sua vita un “centro di iniziative culturali” voluto da Bianca Menna moglie di<br />

Filiberto, in arte Tomaso Binga.<br />

Gli invitati in piedi sulle proprie scarpe, o più in alto sulle sedie, assistono alla<br />

performance <strong>del</strong>l’artista, padrona di casa: riflettori puntati sul kafcano bianco e,<br />

dietro di lei, su uno schermo quasi cinematografico. E sopra lo schermo bianco,<br />

giù giù a srotolarsi, due cilindri di carta trasparente bianca. Tomaso Binga, in<br />

una mano una serie completa di lampostil colorati, inizia a scrivere sui rotoli di<br />

carta bianca. Ai piedi l’immancabile cane d’artista: questo è un lupo.<br />

Tomaso scrive: “speranza” in verde e “amore” in rosso. Intanto, dietro allo<br />

schermo, un registratore in funzione con una voce maschile da doppiatore di<br />

Humphrey Bogart, che dice “ Le parole sembrano parole ma non sono leggibili”.<br />

La stessa frase è poi ripetuta da una voce femminile. E dopo ancora da una voce<br />

di bambina (la figlia di Filiberto e Tomaso?).<br />

Il cane intanto si addormenta.<br />

Tomaso, rivolta al pubblico, invita a pronunciare e a scrivere di pugno parole che<br />

si vorrebbero conservare o invece distruggere. “Io voglio distruggere la parola<br />

intransigenza” <strong>–</strong> dice qualcuno. “E io la parola arbitrio”. “Io voglio conservare<br />

la parola gioia”. “Io voglio distruggere la parola depressione”. Ma qui qualcun<br />

altro non è d’accordo: “depressione, dice questo altro, è parola da conservare”.<br />

Si apre un dibattito. Filiberto Menna passa con cestino di vimini ad offrire panini<br />

al salame. Il pittore Michelangelo Conte, lo scultore Pierelli, critici, galleristi, e,<br />

per la TV, Aldo Falivena, mangiano, bevono, applaudono.<br />

Lucrezia, una certa Roma, (“Il Messaggero”, 20 giugno <strong>1974</strong>)<br />

Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong><br />

Nato quasi per scherzo, almeno così ritenevano in molti, nella primavera <strong>del</strong> <strong>1974</strong>,<br />

il “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” da allora ha invece svolto interessanti e spesso stimolanti<br />

iniziative dando corpo a nutriti programmi culturali. Il <strong>Centro</strong>, che ha sede in un<br />

seminterrato, reso molto accogliente, a Roma in Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4, al Flaminio,<br />

è diretto da Tomaso Binga, che ha saputo convogliare al <strong>Lavatoio</strong> moltissimi giovani<br />

che variano di volta in volta a seconda <strong>del</strong> programma <strong>del</strong>la settimana. E proprio<br />

con una performance <strong>del</strong>la Binga: “Parole da conservare parole da distruggere”,<br />

ebbe inizio l’attività d’informazione culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> il 15<br />

giugno <strong>1974</strong>. D’allora il <strong>Centro</strong> ha svolto una intensa attività culturale proponendo<br />

incontri e dibattiti su temi diversi, di interesse attuale, e favorendo un processo di<br />

socializzazione quanto mai necessario in una città frammentaria e dispersiva come<br />

Roma.<br />

Vasto e vario il campo degli argomenti affrontati: dall’incontro con Luigi Locatelli,<br />

direttore <strong>del</strong>la rubrica televisiva AZ, a quello con Bruno Mantura, ispettore presso la<br />

Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; dal concerto <strong>del</strong> maestro compositore<br />

Vittorio Gelmetti al convegno su D. W. Griffith; dagli incontri, per iniziativa di<br />

Carla Consiglio, di docenti e studenti sui problemi <strong>del</strong>la scuola e poi ancora sul<br />

“Diritto di famiglia”, all’incontro con Filmcritica; dalle proiezioni e dibattito sul<br />

95


viaggio in Cina con la collaborazione <strong>del</strong>l’Associazione Italia-Cina ai vari spettacoli<br />

di teatro di animazione, canti popolari ecc.<br />

Praticamente ogni venerdì a sera si registra una iniziativa di carattere culturale e<br />

sociale, seguita da dibattito, come è avvenuto di recente per le proiezioni di alcuni<br />

film di Georges Melies.<br />

Non siamo informati sui programma dei prossimi mesi o <strong>del</strong>le prossime settimane,<br />

ma è certo che non <strong>del</strong>uderà le attese di quanti ormai sono diventati frequentatori<br />

abituali <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />

Redazione, (“Arte e Società”, supp. al n. 7/8 , maggio/agosto 1976)<br />

Arte a Roma - Gli Spazi Alternativi<br />

Parlare di arte contemporanea significa spesso tracciare una mappa non soltanto <strong>del</strong>le<br />

opere salienti che hanno costellato e segnato il cammino ed il percorso arrovellato<br />

<strong>del</strong>le avanguardie. Significa anche tracciare un catalogo <strong>del</strong>le stazioni, dei luoghi<br />

fisici in cui sono avvenuti e avvengono tuttora eventi riguardanti l’arte di punta.<br />

L’arte d’avanguardia non frequenta soltanto i luoghi canonici <strong>del</strong>la galleria e <strong>del</strong><br />

museo, non passa soltanto attraverso le istituzioni culturali, qualche volta preferisce<br />

luoghi più discreti, clandestini in cui conservare la propria concentrazione. Questo<br />

non significa che tali scelte garantiscano la qualità <strong>del</strong>l’arte prodotta, in ogni caso<br />

significa certamente il bisogno di sfuggire alla presa <strong>del</strong> mercato, <strong>del</strong>la facile moda,<br />

oppure rispondere semplicemente al bisogno di maggiore socialità, di un minore<br />

controllo <strong>del</strong>la critica e <strong>del</strong>le altre istituzioni che indubbiamente gli artisti <strong>del</strong>le<br />

neo-avanguardie sentono.<br />

A Roma gli spazi alternativi che rispondono a tali requisiti, sono disseminati nella<br />

città con varie caratteristiche che ne differenziano le attività. […] Il <strong>Lavatoio</strong><br />

<strong>Contumaciale</strong>, Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, nei suoi tre anni di attività, ha portato a<br />

Roma giovani artisti da varie province italiane, film e videotape, dibattiti e incontri<br />

con l’autore […]<br />

In definitiva il catalogo di questi spazi, rivolti alla ricerca, non è molto nutrito se si<br />

tiene conto che operano nella capitale.<br />

Achille Bonito Oliva, (“Corriere <strong>del</strong>la sera”, 23 febbraio 1978)<br />

Un <strong>Centro</strong> Off il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> - La Cultura abita qui.<br />

Al “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” i fumiganti calderoni dei panni infetti sono da tempo<br />

scomparsi. Due gradoni ricoperti di feltro e un numeroso esercito di cubi-sedili<br />

in polistirolo espanso hanno trasformato il vecchio ambiente in un centro di<br />

distribuzione culturale all’insegna <strong>del</strong>la socialità. Oggi si avverte un po’ dovunque<br />

il bisogno di tali luoghi di incontro, sottratto ad ogni clima ufficiale alle rigide<br />

scelte di settori, lontani anche logisticamente dalle aree consacrate alla fruizione<br />

estetica. Centri che presentano arte senza essere gallerie, film senza essere cineforum,<br />

spettacoli, performances e concerti senza essere teatri.<br />

Il “<strong>Lavatoio</strong>” ne è un esempio sintomatico. Lo dirige Tomaso Binga (nome d’arte<br />

di Bianca Menna, operatrice nel campo <strong>del</strong>la nuova scrittura) infaticabile a sondare<br />

96


ogni territorio artistico alla ricerca dei più diversi fermenti culturali.<br />

Al seminterrato che porta ancora la scritta <strong>del</strong>l’antica destinazione si accede da una<br />

piazzetta <strong>del</strong> quartiere Flaminio (piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4) in bilico tra metafisico e<br />

surreale col suo silenzio sospeso, le quinte frastagliate di un complesso edilizio anni<br />

venti, la gorgogliante fontana ombreggiata da grandi alberi.<br />

Giunto ormai al quarto anno di attività il “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” è diventato<br />

effettivamente, secondo gli intendimenti programmatici, un luogo di incontro,<br />

di amicizia, di aggregazione intellettuale dove critici e artisti, scrittori e studenti,<br />

insegnanti e i più svariati tipi di persone interessate a una problematica culturale si<br />

riuniscono periodicamente, sempre di venerdì alla 21, 30 - per esaminare e discutere<br />

i diversi risvolti <strong>del</strong>l’ attualità artistica. Ad ogni programma segue infatti un acceso<br />

dibattito animato dalla costante presenza <strong>del</strong> critico Filiberto Menna.<br />

Basta uno sguardo al calendario <strong>del</strong>le manifestazioni per capire quanto sia ampio<br />

il raggio degli interessi. Dagli incontri con gli artisti, a quelli con i funzionari <strong>del</strong>le<br />

belle arti o giornalisti televisivi; dalle serate musicali (canti folk italiani e stranieri,<br />

canzoni sulla condizione sociale dei ceti popolari <strong>del</strong> Perù; ma anche solisti o<br />

concerti da camera) a quelle <strong>del</strong> teatro (convegni di collettivi e di gruppi romani<br />

di animazione teatrale, rappresentazioni-prova, uno spettacolo <strong>del</strong> “Carrozzone” di<br />

Firenze e numerose performances: da quella inaugurale di Tomaso Binga che su due<br />

rotoli annotava “Parole da conservare” e “Parole da distruggere” a quella recente<br />

di Stephanie Oursler che ha mimato la storia <strong>del</strong> mondo al ritmo di sincopate<br />

didascalie con proiezioni di immagini irrelate).<br />

Per il settore film, fondamentale la periodica collaborazione fra il centro e il gruppo<br />

di critici cinematografici <strong>del</strong>la rivista “Filmcritica”; anche qui si è spaziato da<br />

Griffith fino a recentissime sperimentazioni linguistiche sul codice <strong>del</strong>l’immagine.<br />

Presentazioni di libri inchiesta-verità, serate di poesia visiva (Pignotti, Miccini e la<br />

Economic Art di Vitantonio Russo) si alternano ad altre in cui vengono affrontati<br />

temi schiettamente politici.<br />

Il “<strong>Lavatoio</strong>” punta dunque sulla flessibilità e non pretende di avallare né tantomeno<br />

garantire come “top” tutto ciò che presenta.<br />

Franca Zoccoli, (“Il Resto <strong>del</strong> Carlino”, 20 giugno 1978)<br />

Rassegna su Eric Rohmer<br />

Anche Eric Rohmer fa parte di quella schiera di autori che in Italia è pressoché<br />

sconosciuta a causa <strong>del</strong>la mancata distribuzione dei suoi film nei circuiti non<br />

appartenenti ai cinecircoli. L’ostracismo venutosi a creare nei confronti di questi<br />

autori è di matrice ideologica, per cui si preferisce proiettare le solite pellicole senza<br />

senso, ma codificate in un linguaggio ormai chiaro a tutti, piuttosto che rischiare di<br />

far circolare <strong>del</strong>le opere che richiedono uno sforzo collettivo nuovo.<br />

La personale di Rohmer si terrà a partire dal 15 al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> in Piazza<br />

Perin <strong>del</strong> Vaga, 4, al quartiere Flaminio tav. 8 C4), con l’organizzazione <strong>del</strong>la rivista<br />

Filmcritica. I film sono in edizione originale, cioè in francese, perché questo regista,<br />

pur essendo d’origine tedesca, vive e lavora da sempre in Francia, ma è indubbio<br />

che la sua importanza, a livello di linguaggio cinematografico, lo fa intendere anche<br />

a chi non sia in possesso perfetto <strong>del</strong>la lingua.<br />

Il suo cinema è soprattutto un cinema che punta sulla distruzione <strong>del</strong>la convenzione<br />

e per fare ciò si serve di immagini che non consentono una lettura schematica, ma<br />

97


ichiedono allo spettatore di porsi in contrasto con le cifre e le chiavi di narrazione<br />

che gli sono state propinate come uniche possibili, come soli moduli entro i quali<br />

leggere la storia. Il suo fare cinema può essere definito sovversivo proprio nella<br />

misura in cui è il linguaggio stesso <strong>del</strong>le immagini che non si aggira più nelle sfere<br />

consuete e compie una rivoluzione interna al cinema che porta verso la distruzione<br />

<strong>del</strong>l’assolutismo sia tecnico, che narrativo, che politico. E’ forse vero che non è un<br />

cinema facile, ma non lo è fintanto che ci lasciamo trasportare dall’impostazione<br />

ragionativa che ci ha lasciato in eredità un ciclo ormai stantio e ripetitivo di<br />

cinematografia. “La collezionista” apre lunedì la rassegna e poi ogni venerdì seguirà<br />

un’opera di questo autore (gli altri film sono: La mia notte con Maud, Il ginocchio di<br />

Claire e L’amore, Il pomeriggio) che viene ad integrare quel concerto di espressioni<br />

che cambiano, o cercano di cambiare il mezzo cinematografico, secondo una ricerca<br />

di più vasto respiro, che non abbia bisogno di definirsi in scuole o movimenti<br />

ma riporti una varietà di impostazioni che non diventano mai <strong>del</strong>le imposizioni,<br />

cioè non si impone l’ideologia perché si vivono esperienze diverse non sempre<br />

oggettivabili e codificabili in schemini pretenziosi.<br />

Fulvio, (“Lotta Continua”, 14/15 gennaio 1979)<br />

Con suoni e danze al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> si fa guerra al male<br />

[…] Al <strong>Lavatoio</strong>, letture pubbliche e recitazioni si alternano a mostra d’arte in<br />

un pluriforme programma che ospita, tra l’altro, in modo continuativo, l ‘attività<br />

rieducativa, rivolta da Stefania Lisi ai bambini ritardati da difficoltà psicomotorie,<br />

nonché corsi di espressione psico-corporee per piccoli e adulti.<br />

L’esperienza <strong>del</strong>la Lisi si basa fondamentalmente sulla funzione liberatoria <strong>del</strong><br />

disegno e <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> colore: funzione che lievita e si riflette, con concretezza di<br />

risultati, sulla progressiva presa di coscienza di sé nello spazio e nell’ambiente.<br />

La riflessione sulle tecniche liberatorie e auto-educative ha suggerito a Stefania Lisi<br />

la realizzazione, con il “Gruppo Espressione psico-corporea”, di un’animazione<br />

mimica coagulata sulla pregnante globalità dei linguaggi: Isa Vaquer e Gabriella<br />

Bacchiorrini, danzatrici di disponibile sensibilità, hanno tratto ispirazione dal<br />

suono, nonché dal colore <strong>del</strong>le proiezioni, nel formulare, in Movimento-tracciacolore,<br />

una gestualità che, consolidando via via l’improvvisazione in struttura,<br />

richiamava spesso forme espressive, tipiche <strong>del</strong>la più stimolante avanguardia.<br />

Il pubblico foltissimo e interessato ha addirittura conteso lo spazio (è successo<br />

sabato scorso) alle artefici <strong>del</strong>lo spettacolo.<br />

U. P., (“Il messaggero” 5 dicembre 1979)<br />

Quando il femminismo entra nelle fiabe<br />

Recentemente presso il Lavato <strong>Contumaciale</strong> diretto da Tomaso Binga è stata<br />

rappresentata la fiaba “Il re serpente”. Lo spettacolo che nell’ambito <strong>del</strong>l’<br />

interdipendenza e <strong>del</strong> parallelismo <strong>del</strong>le arti, attua una felice fusione tra teatro dei<br />

burattini e audiovisivi si ispira all’omonima fiaba tratta dalla raccolta di “Fiabe<br />

Italiane” di Italo Calvino, storia calabrese <strong>del</strong> seicento cui Marisa Mastro Roberto,<br />

98


Antonello Parisi e Mimmo Russo, giovani napoletani di diversa esperienza artistica<br />

hanno dato chiave e finale femminista.<br />

Mentre esperimenti <strong>del</strong> genere non riescono di solito a sintezzare in senso unitario<br />

le varie espressioni artistiche si deve a questa giovave regia il merito di aver prodotto<br />

un’opera intera dove si mescolano senza disarticolarsi, una ribalda teatrale stile<br />

arte povera, disponibile a colori e in bianco e nero, che rappresentano dipinti di<br />

sapore lunare, una puntuale scacchiera col re e la dama in legno[…]. Nella fiaba<br />

originale, che Calvino ha tratto dalla tradizione popolare italiana, il finale fa riunire<br />

re serpente e figlia <strong>del</strong>l’imperatore. L’ottica è quella <strong>del</strong> sacrificio femminile che<br />

ottiene la giusta ricompensa. Nel nostro caso è la ribellione <strong>del</strong>la donna ad esplodere<br />

in chiave femminista.[…] “Non torno-risponde Lei con occhi duri- non ricordi<br />

quello che mi hai fatto?”<br />

Finale a riscatto e solitudine in piena aderenza con la festa <strong>del</strong>l’ 8 marzo.<br />

Grazia Lago, (“L’Umanità”, 14 marzo, 1980)<br />

Conclusa la manifestazione al “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” di Roma<br />

Poesia passata e moderna in un garbato “paso doble”<br />

Si è conclusa lunedì scorso presso il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di Roma la manifestazione<br />

di poesia Paso Doble. Occorre dare atto agli ideatori e organizzatori Vito Riviello<br />

Giorgio Weiss e Tomaso Binga, di aver centrato il bersaglio escogitando una formula<br />

di lettura pubblica che, stimolando il confronto tra presente e passato, ha mostrato<br />

la sua idoneità a aderire flessibilmente alla personalità e alle scelte di ognuno dei<br />

trenta autori invitati. Si può dire così che i sette appuntamenti serali previsti sono<br />

stati l’uno diverso dall’altro in conseguenza <strong>del</strong>le difformi modalità di lettura. La<br />

rassegna prevedeva infatti che ogni poeta presentasse un proprio doppio (defunto)<br />

col quale intrecciare un gioco di scambio e sovrapposizione e interferenza le cui<br />

regole erano lasciate alla più ampia discrezionalità <strong>del</strong> protagonista proponente. C’è<br />

stato chi, come Valerio Magrelli ha elegantemente simulato il paso doble, in effetti<br />

presentando soltanto i versi <strong>del</strong> prediletto John Donne. E Lamberto Pignotti ha<br />

eseguito un vero tango col casché facendo il parodico controcanto di una fabula<br />

scritta da un suo illustre avo Lorenzo Pignotti, letterato settecentesco. C’è chi ha<br />

tirato fuori il colpo a sorpresa come Elio Filippo Accocca che ha svelato essere<br />

l’ignoto nome di Orton Pacico null’altro che l’anagramma di Portonaccio, periferico<br />

quartiere <strong>del</strong>la capitale. Tomaso Binga ha puntato sulla ‘sospensione <strong>del</strong>la presenza’<br />

combinando un numero son et lumier con proiezioni di poesie visive e ascolto di<br />

un lungo nastro registrato contenente un iconoclastico montaggio di alcuni celebri<br />

versi danteschi.<br />

È stato questo, peraltro, uno act dei più riusciti, a nostro avviso, tra i poeti di area<br />

spettacolar/multimediale. Tutto sommato ci pare che dal confronto, indirettamente<br />

suscitato dalla manifestazione, tra differenti tendenze sia uscita vincente la parola<br />

poetica scevra di orpelli, messa a nudo e crocifissa quasi per rinnovellare il suo<br />

potere di incantamento e adescamento e perdizione e trasumanazione.<br />

Su questa linea che attinge alla Grande Tradizione Poetica si sono collocati Maria<br />

Luisa Spaziani che ha rimarcato le comuni pulsioni ‘energetiche’ con Rimbaud;<br />

Giovanna Bemporad finissima traduttrice <strong>del</strong>l’Odissea; Gianni Toti che ha elicitato<br />

alte pagine di Attila Jòzsef, uno straordinario poeta ungherese maudid; Lea Canducci<br />

mèntore di Dino Campana <strong>del</strong> quale ricorre quest’anno il cinquantenario dalla<br />

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morte, e poi ancora citati alla rinfusa Mario Lunetta, Achille Serrao, Ferdinando<br />

Falco, Elio Pecora, Renzo Paris, Amelia Rosselli. Nella dimensione specifica <strong>del</strong>la<br />

poesia ironica scherzosa, comico/erotica sono stati i ‘passi doppi’ di Iolanda Insana<br />

che ha cadenzato i modernissimi epigrammi <strong>del</strong>l’iberico Marziale, di Riviello che<br />

ha potuto sostenere il paradosso di un Francesco Berni, burlesco autore toscano<br />

<strong>del</strong> ‘500, debitore (in senso letterario) <strong>del</strong> Riviello medesimo, di Weiss che ha<br />

individuato il suo alter-ego in Giorgio Baffo, licenzioso rimatore veneziano <strong>del</strong> ‘700<br />

e di Riccardo Reim poeta, regista e attore a che ha brillantemente interpretato gli<br />

osceni testi <strong>del</strong>l’Aretino.<br />

Visti gli indici di gradimento e di consenso <strong>del</strong>la iniziativa, sembra che i promotori<br />

intendano fare il bis in autunno con un Paso Doble n.2. E certamente non può<br />

essere sottaciuto il merito di chi procura alla poesia nuovi spazi e nuovi canali di<br />

diffusione, contribuendo alla formazione e alla crescita di un pubblico stabilmente<br />

coinvolto e interessato al divenire <strong>del</strong>l’evento poetico.[…]<br />

Marco Palladini, (“L’Umanità”, 27 maggio 1982)<br />

La Giovane critica s’incontra e si confronta<br />

È difficile immaginare se esiste davvero un pensiero generazionale o se è solo per<br />

comodità d’informazione che si schedano dei processi culturali in tal modo. Certo<br />

è che c’è un gran parlare di quelli “degli anni sessanta”, di “noi <strong>del</strong> dopoguerra”<br />

fino all’implacibile, “i giovani”. Cosi dopo “la giovane arte” è finalmente il turno<br />

<strong>del</strong>la “giovane critica”. Ma non è un invenzione è un dato di fatto. Molte sono le<br />

persone sui (o appena sotto) i trenta anni che non si dedicano al mestiere <strong>del</strong> critico.<br />

Ed è un fenomeno alquanto originale constatare che ci sia un così grande risveglio<br />

d’interesse per il momento riflessivo, oltre che per quello operativo, <strong>del</strong> fare arte.<br />

Ma è possibile parlare <strong>del</strong>la giovane critica come di un fenomeno in qualche misura<br />

omogeneo, oppure si tratta di fare un corretto rilievo sociologico? Insomma non<br />

sono solo in tanti a dedicarsi alla scrittura sull’arte o c’è un feeling comune? È<br />

una questione aperta su cui si va intervenendo diffusamente. L’ultimo momento<br />

di riflessione ce lo dà il dibattito di martedì 26 alla Casa <strong>del</strong>la Cultura di Roma<br />

con Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna e il coordinamento di Costantino<br />

Dardi. Saranno presenti in massa anche i giovani critici romani (o forse dovrei dire<br />

saremo, visto che nel numero degli eletti alla giovinezza critica ci sono anch’io):<br />

Balmas, Carboni Cherubini, Cocuccioni, D’Avossa, Lambarelli, Panicelli, Tosi e<br />

sono i loro nomi (più s’intende il sottoscritto). L’occasione è la presentazione <strong>del</strong><br />

numero 7 <strong>del</strong>la rivista “Figure. Teoria e critica <strong>del</strong>l’Arte” che è composto dai saggi<br />

dei critici <strong>del</strong>l’ultima generazione che attraversano la storia <strong>del</strong>l’arte italiana dagli<br />

anni cinquanta in poi.<br />

La lettura comparata dei testi e il confronto <strong>del</strong>le diverse posizioni è, forse, l’unico<br />

mezzo a disposizione per rispondere ai quesiti iniziali. È certo comunque che c’è<br />

un tessuto comune. È l’atteggiamento, diciamo, così disinvolto nei confronti dei<br />

prodotti d’arte. Non ci sono pregiudiziali ideologiche (sia estetiche che politiche),<br />

l’arte viene naturalmente letta come insieme di pensiero e di epidermide e si richiede<br />

intensamente all’opera un richiamo emotivo. D’altro canto non ci si accontenta<br />

esclusivamente di una pratica di recensione, “la giovane critica” cerca fin dal suo<br />

affacciarsi sulla scena di prendere posizione, di costruire un mo<strong>del</strong>lo artistico cui<br />

riferirsi, in modo da potersi confrontare attivamente con i prodotti. C’è una richiesta<br />

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di sostanza, insomma; l’interesse primario è infatti rivolto ad una comprensione piena<br />

<strong>del</strong> presente e questo comporta ogni tanto una qualche mancanza di slancio e di<br />

rischio all’approccio all’arte. In questo senso la “giovane critica” è già un movimento<br />

d’opinione, in quanto evidenzia una qualità particolare <strong>del</strong> lavoro che è più di<br />

studio <strong>–</strong> spesso- che di attacco. In questo suo modo, allora, sembra riferirsi, come<br />

mo<strong>del</strong>lo, all’analisi che caratterizzava la generazione di Calvesi, Crispolti, Menna ed<br />

altri, più che legarsi alla politica <strong>del</strong>l’intervento diretto e <strong>del</strong>l’animazione culturale<br />

<strong>del</strong>la generazione di Bonito Oliva, Celant, Trini. Ma il gioco dei riscontri è vero<br />

fino a un certo punto, alla politica <strong>del</strong>la riflessione distante, la nuova generazione<br />

associa anche una volontà di intervento diretto, di mostre, di progetti operativi. Per<br />

non dire che è una sintesi diremo allora che è un ibrido. L’estetica contemporanea,<br />

infatti con la sua apertura all’infinito <strong>del</strong>l’orizzonte operativo sceglie di non porsi<br />

limiti e l’efficacia di un progetto di un mo<strong>del</strong>lo di intervento si determina di volta<br />

in volta. La giovane critica insomma, va scoprendo che alcuni discorsi possono<br />

passare solo per l’esercizio <strong>del</strong>la parola, altri <strong>del</strong>la pratica <strong>del</strong>le mostre. E la scelta<br />

non è risolta una volta per tutte. È chiaro che anche le scelte <strong>del</strong>le generazioni<br />

precedenti non erano <strong>del</strong> tutto esclusive, ma forse mai come adesso si è sviluppata<br />

un’esatta equivalenza di strumenti diversi. È chiaro, però, che anche un contesto<br />

<strong>del</strong> genere non permette di parlare di uniformità. Gli incontri che abbiamo avuto<br />

a partire dal Convegno di Pisa fino a quelli in corso al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> a<br />

Roma dimostrano che gli atteggiamenti, le provenienze, i punti di riferimento e le<br />

scelte artistiche sono radicalmente diverse. Si passa da discorsi fortemente interni<br />

al codice <strong>del</strong>l’arte, a volontà di sconfinamento in generi diversi; dall’amore per la<br />

materia ed il rilievo fisico <strong>del</strong>l’opera, all’interesse esclusivo per l’immagine.<br />

Diverso il discorso sul piano sociologico. Il rischio è di finire ghettizzati, una volta<br />

e per tutte, nell’ambito <strong>del</strong>la “giovane critica”, e di restare per sempre ingabbiati in<br />

questa struttura. La giovane critica, invece, va letta solo come momento di lavoro,<br />

di analisi (se si vuole di una generazione) alla ricerca di una individuazione di un<br />

mo<strong>del</strong>lo estetico che risponda alle esigenze <strong>del</strong>l’arte di questi anni. Il termine,<br />

allora, forse ha fatto il suo tempo e va messo da parte per lasciare emergere il ruolo<br />

<strong>del</strong>le singole individualità. Infine non si può scordare che siamo una generazione<br />

mutilata, perché se con noi ci fosse ancora Francesca Alinovi le cose starebbero<br />

sicuramente in maniera diversa.<br />

Lorenzo Mango, (“Paese Sera”, 20 febbraio 1985)<br />

Dove cantano i poeti<br />

Estate Romana ’83-84, Parco dei Daini di Villa Borghese: più di mille spettatori<br />

a sera garantiti per una settimana. Durante l’inverno, invece, a declamare le loro<br />

opere i poeti romani spesso non sanno dove andare. “Banche, osterie, sale da tè,<br />

gallerie d’arte, bar, vecchi teatri e perfino mercatini di piazza”, enumera Valerio<br />

Magrelli, 27 anni poeta: “la poesia si fa dove capita”. Eppure qualche locale che<br />

organizzi con una certa assiduità letture di poesia a Roma c’è. […] Underwood,.[...]<br />

<strong>Centro</strong> Internazionale Montale, [...] Club Montevecchio, […] Circolo 2 giugno,<br />

[…]. Infine al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> un locale nel vecchio palazzo di Piazza Perin<br />

<strong>del</strong> Vaga, 4, dove ai primi <strong>del</strong> secolo si lavavano e bollivano i panni dei malati<br />

infettivi, per il 7, 8 e 9 marzo sono in programma tre serate di poesia-spettacolo<br />

con in poeti di “Paso Doble” e cioè Tomaso Binga Giorgio Weiss, Claudio Angelini,<br />

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Vito Riviello e Carlo Villa.<br />

Maria Simonetti, (“L’Espresso”, 24 febbraio 1985)<br />

Venerdì sera presso il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> si è inaugurata la collana di poesia<br />

erotica femminile diretta da Gianna Sarra, Edizioni Rossi & Spera, Roma.<br />

Marcia Theophilo, Wilma Costantini e Tomaso Binga hanno letto le loro poesie di<br />

fronte a un pubblico numerosissimo e animatissimo accorso per l’occasione. Le tre<br />

poetesse diverse tra loro per stile, cultura, sensibilità hanno aperto con coraggio ed<br />

ironia un capitolo nuovo <strong>del</strong>la produzione letteraria contemporanea.<br />

Trattando una materia complessa, come appunto la poesia erotica che interessa la<br />

sessualità c’è da dire che la loro operazione non scade mai nella trivialità e nella<br />

volgarità di certa letteratura erotica maschile ma viene elaborata in maniera efficace<br />

e raffinata, tradotta e sublimata in un linguaggio molto spesso metaforico, carico di<br />

notevoli suggestioni e lirismo.<br />

Ogni autrice ha scelto come illustratore <strong>del</strong> proprio libro di poesia un artistapittore.<br />

Così la poesia <strong>del</strong>la brasiliana Marcia Theophilo, di un erotismo autentico e risolto<br />

perché espressione di un pensiero che si è nutrito di una cultura che esalta il<br />

rapporto corpo-natura, in un ambiente dove sostrato mitologico, magia, musica,<br />

ritmo si fondono irresistibilmente, non poteva che coniugarsi con le figurazioni di<br />

Aldo Turchiaro.<br />

Erotismo più ermetico quello che traspare dalle poesie di Vilma Costantini. La<br />

melodia <strong>del</strong>la Costantini ha compattezza lirica carica di sentimento eppure semplice,<br />

sintetica nella fattura <strong>del</strong> verso. Le liriche si alternano alle guaches a inchiostro<br />

di china nero <strong>del</strong> pittore cinese Shen Chen, perfetto nell’immediatezza, ma le cui<br />

forme artistiche tradiscono un’attenta e studiata elaborazione.<br />

Di provocante modernità le gustose rime di Tomaso Binga. In un procedere<br />

insistente e serrato che ha un che di frizzante, di acre, di grottesco, le sue rime sotto<br />

forma di assonanze, dissonanze, di sequenze di parole pulsano di vita. Colpisce la<br />

singolare forza di condensazione <strong>del</strong> linguaggio rapido, di taglio drammatico ed<br />

epigrammatico che ben si associa alla pittura astratta di Antonio Corpora aperta alle<br />

più dirette sollecitazioni <strong>del</strong>l’emozione.<br />

Atmosfera brillante ed incandescenze anche per le polemiche sorte tra i critici<br />

letterari (maschi) invitati a commentare le poesie e una parte <strong>del</strong> pubblico femminilfemminista<br />

per il disagio di sentirsi oggetto di un parlare altrui.<br />

Flavia Ruggeri, (“ Il Paese <strong>del</strong>le Donne”, 21 gennaio 1987)<br />

Così nasce la Poesia<br />

Si diceva dieci anni fa che tutto è letteratura perché quasi niente lo è più. E allora<br />

oggi più che mai la poesia si pone in un ottica sperimentale, fa <strong>del</strong> testo un pretesto<br />

e <strong>del</strong> pretesto un testo; fonde esperimenti sui moduli <strong>del</strong>la scrittura con esperienza<br />

vissuta e rumori <strong>del</strong> nostro tempo. Dentro un crogiolo culturale ormai codificato<br />

come postmoderno, dice la sua anche la poesia, post-moderna, post-poesia.<br />

Così ce la descrivono Nando Minnella, Pino Blasone e Vanni De Simone in<br />

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un’antologia, appunto Post-poesia, trascrizione e/o trasgressione”, che verrà<br />

presentata domani, alle 21, al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />

Dall’epoca, e ormai lo è, <strong>del</strong>le prime letture pubbliche la poesia ha percorso cammini<br />

paralleli a quelli classici e si è fatta multimediale, contagiandosi con le altre arti<br />

e con il progresso tecnologico avvalendosi di videotape, computer, sintetizzatori.<br />

Nasce così la Poesia Visiva, concreta, fonetica, sonora e la video-poesia.<br />

Ne parliamo con uno dei curatori <strong>del</strong>l’antologia, Pino Blasone. Come nasce la<br />

poesia visiva? Già alcuni <strong>del</strong> gruppo ’63 se ne occupavano. Storicamente si rifà ai<br />

Futuristi, Trasmentali, Dadaisti. Ora però non è più letteratura dopo che Filiberto<br />

Menna l’ha assimilata alla storia <strong>del</strong>l’arte introducendola nella sezione “Arte come<br />

Scrittura” <strong>del</strong>la Quadriennale allestita all’Eur questa estate. Erano esposte opere di<br />

Balestrini, Spatola, Conte, Fontana, Binga, Totino. Ma insieme alla poesia visiva<br />

esiste quella fonetica, che usa tecniche di recitazione complesse, quella sonora che si<br />

avvale di strumentazioni elettroniche, e la videopoesia che riunisce tutte le tecniche:<br />

visualizzazione, mimica, e sonoro. Perché si è arrivati a queste forma di espressione?<br />

È un porre l’accento, per chi ha percorso tutto il cammino come vocazione artistica,<br />

sull’attenzione alla forma più che al significato. Altri sono partiti dal testo per poi<br />

evadere dalla scrittura. Sono due principi teorici che si riflettono anche nel prodotto<br />

finale; un testo che regge anche senza immagini, o no. Proprio come nei videoclip<br />

musicali. A quale pubblico vi rivolgete? Di solito mostriamo le nostre opere nelle<br />

rassegne, per cui il pubblico è molto ristretto, ancor più di quello <strong>del</strong>le letture<br />

pubbliche di poesia. Ma hai la soddisfazione che lavori per il futuro. Quale futuro?<br />

Se si pensa che marciamo verso un barocco tecnologico, il futuro sarà estetico; ma<br />

se si pensa ad un futuro post-moderno il discorso diventa più complesso. Tutto<br />

il cammino esprime la divaricazione tra il significato e il significante. Attraverso<br />

questa incongruenza il linguaggio, che è la massima forma di coscienza, cambia. E<br />

cambia anche il senso, cambia anche la realtà.<br />

Stefania Scatena, (“L’Unità”, 28 maggio 1987)<br />

Off Video <strong>–</strong> Cathodica prove d’autore<br />

Nel magma tutto nostrano <strong>del</strong>la sperimentazione elettronica indipendente, si<br />

distinguono due piccole ma mirate iniziative che puntano sulla circolazione di<br />

prove d’autore. Vecchie e nuove idee, estetiche senza estremismi espressivi duri a<br />

morire costituiscono gli ingredienti <strong>del</strong>la rassegna itinerante: Electronie d’arte e<br />

altre scritture e <strong>del</strong> movimentato e militante festival “Cathodica”.<br />

Caterina Davinio ha faticosamente curato la raccolta Electronie , coinvolgendo<br />

critici, autori, organizzatori sparsi in Italia per realizzare una prima compilazione<br />

video di 24 artisti selezionati (nazionali e internazionali). Per scoprire le qualità<br />

ingenue, illuminanti, strampalate, stuzzicanti, domani, “Electronie”, sarà presentato<br />

a Roma (a cura di Bianca Menna al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga,<br />

4).[…]<br />

Ninì Canalino, (“Il Manifesto”, 26 gennaio 1995)<br />

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Spazi No-Profit: una nuova generazione<br />

Da qualche anno a Roma, si assiste alla lenta ma costante ripresa di un fenomeno<br />

che ha contribuito a caratterizzare gli anni Settanta, quello dei circuiti autogestiti.<br />

Allora avevano una forte connotazione ideologica e si chiamavano “alternativi”-<br />

termine ormai impronunciabile, sostituito più tardi dalla sigla no-profit. Oggi,<br />

lontani da quel clima un po’ settario e decisamente utopico, l’atteggiamento che<br />

spinge alcuni artisti a reinventare la possibilità di una situazione analoga tiene<br />

innanzitutto conto <strong>del</strong>la revisione (non tanto <strong>del</strong>la negazione tout court) dei<br />

parametri <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>l’arte: a partire da una nuova consapevolezza maturata<br />

sulle ceneri <strong>del</strong>l’economia grintosa e aggressiva degli anni Ottanta, come pure<br />

dall’esigenza di disinnescare il circolo vizioso <strong>del</strong>la sequenza artista-critico-galleristaistituzione<br />

e in vista di una nuova praticabilità <strong>del</strong>la cultura in senso ampio.<br />

Accanto agli ormai storici Jartrakor di Sergio Lombardo, <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di<br />

Bianca e Filiberto Menna e <strong>Centro</strong> Di Sarro (fondato dalla madre <strong>del</strong>l’artista Luigi<br />

Di Sarro scomparso tragicamente negli anni Settanta) sorge ora una serie di nuovi<br />

spazi gestiti in prima persona dagli artisti, in un clima di apertura e confronto e<br />

all’insegna <strong>del</strong>l’interdisciplinarietà. L’obiettivo comune è quello di porsi al di fuori<br />

<strong>del</strong>le solite soluzioni di facciata, esterofile o di versante conservativo-storicisto, per<br />

riattivare una realtà più legata a ricerca e sperimentazione, mettendo in gioco l’arte<br />

giovane, ma anche situazioni più consolidate.[…]<br />

Patrizia Ferri, (“Flash Art”, Aprile/Maggio 1999)<br />

Poeti sul palco - Che milioni di italiani scrivessero poesie è cosa risaputa, il trend<br />

nuovo è che tutti sono alla ricerca di spazi in cui esibirsi. Di qui il boom di posti come<br />

il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di Roma<br />

Qualcuno diceva che l’italiano è un popolo di santi, poeti, navigatori. E sul secondo<br />

punto non si può dire che avessero torto. Comporre versi, pare, sia l’esperienza di<br />

sette otto milioni di anime sensibili. Tutti hanno scritto almeno una poesiola, ma<br />

in tempi recenti scrivere non basta più, il vero trend è una pedana dalla quale<br />

declamare.<br />

Crescono librerie ad hoc, bar e ristoranti dove esibirsi, maratone con più di trenta<br />

poeti che si alternano sul palco fino a luoghi di culto come il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>,<br />

a Roma, attivo da trent’anni, ma ultimamente sempre più frequentato.<br />

Una piazzetta <strong>del</strong> quartiere Flaminio, intitolata a Perin <strong>del</strong> Vaga, sconosciuta anche<br />

ai taxisti; un palazzo, un tempo casa popolare, con un ingresso maestoso e un po’<br />

inquietante e un cortile rotondo.<br />

Sul fondo, per una stretta scala, si entra in un’atmosfera magica. Qui, un tempo,<br />

si lavavano i panni infetti e, sarà la suggestione, l’odore <strong>del</strong> sapone aleggia ancora<br />

nella sala. In un angolo un lavello di marmo, a semicerchio sedie di plastica nere e<br />

al centro una pedana, dietro la quale si sente muovere qualcuno.<br />

È Tomaso Binga, creatore e direttore <strong>del</strong>l’associazione culturale dal <strong>1974</strong>. Ed eccolo<br />

emergere dal paravento:capelli biondi occhi azzurri finto-dolci e una gonna di lana<br />

longhette. Una George Sand salernitana. Il nome maschile nasconde Bianca Menna<br />

(nella foto), vedova <strong>del</strong> grande storico <strong>del</strong>l’arte Filiberto. Lei è artista, performer<br />

ed esponente di spicco <strong>del</strong>la poesia sonora, genere elettivo e raro che si rifà al<br />

Futurismo e al movimento Dada.<br />

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“Negli anni settanta iniziai a lavorare e assunsi provocatoriamente il nome maschile<br />

per entrare in quel mondo chiuso alle donne”, racconta la Menna-Binga, “e fui<br />

contestata dalle femministe”. Sulla pedana <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> sono passati trent’anni di<br />

teatro d’avanguardia e poesia: “Qui si esibì nel 1976, un Benigni ancora sconosciuto”.<br />

E poi Amelia Rosselli, Dacia Maraini, una giovanissima Susanna Tamaro.<br />

Oggi il poeta vuole leggere le sue creazioni a ha i suoi fans anche se non ha mai<br />

pubblicato. “Ci vorrebbe più attenzione da parte degli editori” afferma Francesca<br />

Farina, poetessa e critico letterario, organizzatrice a Roma, <strong>del</strong>le “maratone”,<br />

affollatissime e lunghissime, in luoghi sempre diversi e con una severa selezione.<br />

Ma c’è chi ha capito che il fenomeno non è da snobbare, come la casa editrice on<br />

line “Il Filo”: propone poeti e narratori inediti, con grande seguito.<br />

Il 21 marzo, giornale mondiale <strong>del</strong>la poesia, guardate i vostri vicini con occhi diversi:<br />

non è escluso che, accanto a voi, siede un’ Emily Dickinson.<br />

Terry Marocco, (“Specchio”, supp. de “La Stampa”, 6 marzo <strong>2004</strong>)<br />

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Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4 - 00196 Roma

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