Trenta Anni del Centro 1974 – 2004 - Lavatoio Contumaciale
Trenta Anni del Centro 1974 – 2004 - Lavatoio Contumaciale
Trenta Anni del Centro 1974 – 2004 - Lavatoio Contumaciale
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<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong><br />
Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4 - 00196 Roma<br />
con Archivio/Menna Binga in via Monti di Pietralata, 16 - 00157 Roma<br />
Tel: 0636301333 - email: tobinga@tiscalinet.it<br />
In copertina:<br />
“Implement_azioni”, installazione interattiva, 2003, di Carlo Caloro<br />
(presso <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>)<br />
Foto di:<br />
Patrizia Arzeni, pag. 5<br />
Maristella Campolunghi, pag. 95-96<br />
ISBN 88-88797-87-4<br />
© <strong>2004</strong> Il Filo S.r.l., Roma<br />
I edizione Giugno <strong>2004</strong><br />
stampato da Global Print<br />
Gorgonzola (Milano)
LAVATOIO CONTUMACIALE<br />
<strong>Centro</strong> d’Informazione Culturale<br />
diretto da Tomaso Binga<br />
I <strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong> <strong>del</strong> <strong>Centro</strong><br />
<strong>1974</strong> - <strong>2004</strong><br />
Edizioni Il Filo
...ricordando Filiberto<br />
Filiberto Menna<br />
<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, 1984
Dal nome alla cosa<br />
Ci sono dei nomi, legati alle vicende artistiche e culturali, e tanto più se questi nomi le “intitolano”<br />
o le definiscono, che sembrano portare racchiuso in sé il portato di una metafora,<br />
il sapore di un riferimento nascosto o allusivo, l’eco di una qualche memoria. Quello <strong>del</strong><br />
<strong>Lavatoio</strong> contumaciale è uno di quei casi. Quando lo senti nominare non puoi fare a meno<br />
di pensare che nella scelta <strong>del</strong> nome ci sia una allusione da scoprire. Il <strong>Lavatoio</strong>, e più in<br />
specifico quel particolare <strong>Lavatoio</strong> in cui si lavavano i panni dei malati durante le epidemie,<br />
è una buona idea per un centro d’arte contemporanea: e se c’entrasse la “peste” di Artaud, o<br />
il senso di malessere e malattia di tanta arte <strong>del</strong> comportamento, o se volesse evocare, ancora,<br />
una sorta di lavacro iniziatico, così che l’esperienza <strong>del</strong>l’arte divenga un passaggio cruciale<br />
e fondante <strong>del</strong> vissuto, infrangendo quella barriera fra arte e vita tanto in odio agli artisti<br />
moderni, almeno a partire, per ragioni diverse, da Rimbaud e Duchamp? Bene. Il <strong>Lavatoio</strong><br />
contumaciale si chiama così, perché i locali in cui ha sede erano, in origine: un lavatoio contumaciale.<br />
E allora? tutto il resto erano fole, chiacchiere, invenzioni cervellotiche, fantasmi<br />
di menti ubriache di intellettualismo artistico?<br />
Se sono voluto partire così da lontano, da una via che può apparire traversa e oscura, per<br />
introdurre i trent’anni <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> contumaciale è perché il gioco di slittamenti, di ambiguità,<br />
di smarrimenti semantici legati al suo solo nome, in fondo mi sembrano rispecchiare, per<br />
più versi, l’atteggiamento umano, culturale ed artistico che motivarono Tomaso Binga (vale<br />
a dire Bianca Menna) e con lei Filiberto Menna ad aprire un centro d’arte contemporanea.<br />
Il <strong>Lavatoio</strong> è stato, ed è, anzitutto un luogo di incontro di amici, quelli “vecchi”, quelli di<br />
sempre, e quelli che, mano a mano, si sono aggregati, venendoci, magari, la prima volta per<br />
passare una sera. Amici che si incontrano attorno all’arte, ai discorsi che ad essa sono legati,<br />
alle sperimentazioni (vecchie e nuove), ma che si trovano assieme soprattutto, o almeno in<br />
primo luogo attorno al “gioco” <strong>del</strong>l’arte. Lì dove il termine gioco non va inteso in termini<br />
limitati e limitativi ma come una <strong>del</strong>le caratteristiche, o se si vuole anche <strong>del</strong>le “stravaganze”<br />
<strong>del</strong>l’arte contemporanea. Ma che vuol dire che l’arte entra ed è entrata nel <strong>Lavatoio</strong> contumaciale<br />
in rapporto col gioco? Anzitutto che, a volte, il fatto estetico era letteralmente giocato<br />
con leggerezza e disinvoltura, senza paludamenti o mascheramenti iniziatici, di modo che<br />
fosse presentato come qualcosa di vicino e di prossimo, pur nella sua novità e, magari, nel<br />
suo estremismo formale. E poi, anche più specificamente se si vuole, che spesso al <strong>Lavatoio</strong> si<br />
è giocato in questi anni all’arte, nel senso proprio che vi hanno avuto luogo eventi <strong>–</strong> d’arte<br />
di poesia di teatro <strong>–</strong> che invitavano a giocare, a partecipare, coinvolgendo il pubblico in una<br />
maniera molto diversa da come avveniva in molte <strong>del</strong>le altre “catacombe” culturali, dove<br />
l’arte, a partire dagli anni Sessanta e Settanta, ha continuato a lavorare e produrre saperi<br />
alternativi a quelli di una cultura ufficiale sempre più decotta e sclerotica.<br />
Il gioco <strong>del</strong>l’arte è il contributo personale e particolare di Bianca e <strong>del</strong> suo centro alle cose <strong>del</strong>l’arte<br />
di questi anni. Un contributo che si è accompagnato e fuso in primo luogo con quello di<br />
Filiberto, ma poi anche con quello di tutti gli altri “amici”, che in realtà erano e sono artisti<br />
VII
e intellettuali di prestigio <strong>del</strong>la vicenda <strong>del</strong>l’arte e <strong>del</strong>la cultura italiana di questi anni. A<br />
scorrere rapidamente la serie di eventi infiniti che nel <strong>Lavatoio</strong> hanno trovato accoglienza,<br />
l’impressione è forte, per quanta <strong>del</strong>la ricerca artistica e critica vi è passata attraverso. Testimoniando<br />
di un primo fatto importante: il <strong>Lavatoio</strong> ha accolto <strong>–</strong> direi proprio per vocazione<br />
<strong>–</strong> l’arte e le sue esperienze in quanto ricerca, sperimentazione ed innovazione dei linguaggi.<br />
Dire arte e dire ricerca hanno significato, per il <strong>Lavatoio</strong>, dire la medesima cosa, perché l’arte<br />
è la sperimentazione che la motiva, quella ansia <strong>del</strong> nuovo che Bianca, come Tomaso, ha sempre<br />
immesso nel suo lavoro d’artista e di cui Filiberto ha fatto il suo credo come straordinario<br />
critico e storico <strong>del</strong>l’arte contemporanea. Ma questo nuovo, questa ricerca di innovazione,<br />
non sono mai arrivati al <strong>Lavatoio</strong> quando erano fatti conclamati, semplici da scorgere perché<br />
oramai fuoriusciti dal laboratorio <strong>del</strong>le “catacombe” 1 ed immessi in un circuito di più facile<br />
ed evidente visibilità. No, al <strong>Lavatoio</strong> il nuovo lo si è sempre trovato quando era nuovo,<br />
quando sperimentava la sua forza di innovazione nella sua stagione aurorale e giovane.<br />
Così tra gli eventi teatrali troviamo un Benigni scovato nelle notti <strong>del</strong>l’Alberichino, amaro e<br />
graffiante, e poi il Carrozzone di Federico Tiezzi, Sandro Lombardi e Marion d’Amburgo,<br />
quando i loro spettacoli erano sfumati in un’atmosfera onirica e visionaria, e poi Barberio<br />
Corsetti, la Raffaello Sanzio, che forse proprio qui, se ricordo bene, inaugurò la pratica <strong>del</strong>le<br />
“oratorie”, a metà fra il proclama di poetica e l’evento performativo e teatrale. L’elenco potrebbe<br />
proseguire ancora, coinvolgendo artisti di generazioni più recenti o fenomeni di cui,<br />
oggi, sembra persa la memoria, come quello <strong>del</strong>l’animazione, fatto d’arte che diventa impegno<br />
politico diretto, che tante discussioni animò negli anni Settanta. Tutto questo ed altro<br />
c’era al <strong>Lavatoio</strong> e non posso che rimandare allo straordinario campionario <strong>del</strong>le sue stagioni,<br />
che finirei per citare per esteso, se volessi soffermarmi su tutto, e non posso. E se parlo, in<br />
primo luogo <strong>del</strong> teatro, è perché questo ho finito per fare di mestiere, ma allora, al <strong>Lavatoio</strong>,<br />
ancora non lo sapevo e molte di quelle sono state tra le prime visioni di un teatro che non<br />
voleva più essere ciò che pretendeva una malintesa “tradizione”. Era inevitabile, anche non<br />
lo avessi voluto, che finissi per parlare in prima persona, che alla introduzione critica ed alla<br />
storia subentrasse la memoria. Nel <strong>Lavatoio</strong> sono entrato giovanissimo (credo di non avere<br />
avuto più di diciassette anni) per ragioni di “famiglia” e quelle ragioni sono rimaste quando<br />
alla famiglia naturale si è aggiunta quella culturale, legata al lavoro di apprendimento fatto<br />
alla scuola culturale e “domestica” di Filiberto Menna. Al <strong>Lavatoio</strong> sono tornato negli anni,<br />
talvolta a vedere, talaltra a fare, come osservatore che si spendeva tra i fatti <strong>del</strong>l’arte e quelli<br />
<strong>del</strong> teatro senza aver trovato ancora una ragione per scegliere. E il <strong>Lavatoio</strong> si trasformava,<br />
negli anni, diventava diverso non solo rispetto a me che cambiavo ma anche rispetto agli<br />
eventi, alla loro tipologia, alla loro provenienza e natura. E questo cambiamento era lo stesso<br />
che attraversava il lavoro di Tomaso Binga, di Bianca da artista, che si avvicinava sempre<br />
di più e con maggior convinzione alla poesia, intesa come gioco visivo, dapprima, poi come<br />
esuberanza <strong>del</strong> linguaggio, come esplosione <strong>del</strong>le parole, come liberazione dall’oppressione <strong>del</strong><br />
1 Mi piace usare questo termine perché è quello che usa Filiberto Menna a proposito di Grotowski e <strong>del</strong> suo teatro quando<br />
mette a confronto la sua ricerca intima, riservata, raccolta in uno spazio di alterità estranea quasi al reale, e sotterranea, con le<br />
esuberanze espansive <strong>del</strong>le avanguardie storiche, nel loro pensare all’arte come ad una necessaria ed esplosiva invasione degli<br />
spazi <strong>del</strong>la realtà.<br />
VIII
senso. E il <strong>Lavatoio</strong> è diventato una <strong>del</strong>le case più fresche e vitali <strong>del</strong>la ricerca visiva e sonora<br />
<strong>del</strong>la poesia come dimostrano, soprattutto, le serie fortunate di “Paso Doble” che, nei primi<br />
anni Ottanta hanno spinto una serie cospicua ed importante di poeti a confrontarsi con un<br />
mo<strong>del</strong>lo ideale di riferimento storico, creando un tessuto tra passato e presente ricco di vibrazioni<br />
e suggestioni di lettura e di ascolto.<br />
Seguire la vicenda e la programmazione <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> è qualcosa, allora, come leggere una<br />
mappa, la carta geografica di un viaggio culturale. Così è evidente come, a metà degli anni<br />
Ottanta, l’impegno che Filiberto sta mettendo per qualificare e definire gli statuti <strong>del</strong>la critica<br />
da un lato, e dall’altro la sua attenzione curiosa verso l’affiorare di una nuova generazione di<br />
critici (quella “giovane critica” che diventò una sorta di etichetta che ha accompagnato molti<br />
di noi fino ai primi capelli bianchi, e talvolta anche oltre) si rivelano subito negli incontri<br />
che a quel tema furono dedicati. Vere e proprie serate di performance critica, nel senso che non<br />
c’era un clima da seminario accademico o da convegno mentre gli intervenuti erano chiamati<br />
ad “esporsi”, nelle loro scelte, nelle loro ragioni, nelle loro adesioni e nei loro rifiuti. Una<br />
critica che parla in prima persona, che parla di se stessa in una chiave metodologica, certo,<br />
ma anche a quel livello di esperienza <strong>del</strong> vissuto e <strong>del</strong>l’io che Menna introduce a conclusione<br />
<strong>del</strong> suo straordinario Critica <strong>del</strong>la critica. Quelle serate, come tutte le altre, in fondo, in cui<br />
il gioco <strong>del</strong>l’arte lasciava il posto alla riflessione più teorica e problematica (dedicate oltre che<br />
alle arti visive, alla letteratura, alla poesia, al cinema, alla cultura nelle sue sfumature più<br />
varie) rivelano la natura tutta particolare <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong>, perché si potrebbe essere tentati di<br />
pensare che il gioco abbia preso la mano, in questi casi, che l’esposizione performativa abbia<br />
snaturato la serietà o la profondità degli assunti ed invece non è mai così. Al <strong>Lavatoio</strong> è possibile<br />
parlare di arte, di critica, di poesia, di filosofia con una disinvolta informalità che non<br />
sottrae mai nulla all’impegno ed all’approfondimento, creando un sottile, fascinoso, punto di<br />
equilibrio tra le ragioni <strong>del</strong>l’evento e quelle <strong>del</strong>la riflessione e <strong>del</strong> dibattito.<br />
D’altronde questa singolare condizione mi sembra dipendere, prima ancora che da una scelta<br />
culturale, prima ancora che da un atteggiamento individuale (quello di Bianca), dalla disposizione<br />
<strong>del</strong> luogo. In fondo, a pensarci bene, gli anni sono passati, gli eventi si sono succeduti<br />
disegnando una mappa d’arte e di vita, la storia, il mondo esterno (sia quello <strong>del</strong>la città che<br />
quello <strong>del</strong>l’intera nazione), le facce degli “amici” sono cambiate, ma è rimasto uguale il luogo.<br />
Una stanza piccola, che si riempie sempre all’inverosimile creando, di necessità, una familiarità<br />
con gli altri anche per chi non la ricerchi; quella piccola gradinata a semicerchio da<br />
un lato, di fronte una mezza parete che non arriva al soffitto. Uno spazio intimo che simula<br />
un abbraccio, che crea un contatto, che inibisce ogni divisione. Chi si trova a fare, ad agire<br />
è dentro questo abbraccio, è parte di questo corpo giocoso. E’ lì, non può nascondersi, il suo<br />
fare è vicino. Il <strong>Lavatoio</strong> è come naturalmente disposto alla performance, è uno spazio che<br />
altrettanto naturalmente si “inteatra”, si disegna come teatrabile, al di fuori di ogni schema<br />
di spazio e di scena definito. Impone, così, come ogni autentico spazio “teatrabile” modi e maniere<br />
d’uso, scrivendo l’evento nella forma di un contatto e di una prossimità che acquistano<br />
un valore e un significato propri e particolari.<br />
E se questo agisce, come è ovvio, sugli eventi più strettamente teatrali, tocca anche diretta-<br />
IX
mente l’oratore e il poeta, mettendoli dentro un gioco che, volente o nolente, ne fa emergere<br />
le qualità performative. Di una performance <strong>del</strong> pensiero, certo, che ugualmente, comunque,<br />
si “inteatra” nell’abbraccio empatico di un ascolto che è fatto di orecchie vicine, dentro cui il<br />
pensiero corre in uno scambio che è risposta immediata, comunicazione diretta. Di qui gli<br />
incontri che si sono sempre fatti, spontaneamente, conversazione. Non tanto perché ne seguisse<br />
il dibattito, ma per lo stesso clima e tono <strong>del</strong> dire. Per certi versi, disposta in quel modo, è<br />
come se la parola non potesse giocare a nascondersi nei suoi specialismi, ma dovesse esporsi per<br />
quello che è. Forse per questo (parlo per paradosso, è ovvio, perché la ragione dipende dalla<br />
vicenda artistica di Tomaso), il <strong>Lavatoio</strong> è diventato luogo di poesia, spazio dove la parola si<br />
denuda <strong>del</strong> senso e risale alla sua dimensione di forma, di immagine e di suono. Parola che<br />
si gioca come meccanismo, congegno, acrobazia, dicendosi in un faccia a faccia che la rivela<br />
come segno prima che come senso.<br />
Ed ecco l’ultimo giocoso paradosso <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong>: finisco per parlare di arte (nel senso di<br />
quella visiva) solo alla fine di questa introduzione. Eppure quel tipo particolare di arte è<br />
stato sempre il campo d’azione di Tomaso e quello di riflessione di Filiberto. E di arte, quella<br />
contemporanea, ce ne è stata tanta. Sotto forma di mostre e di dibattiti. Ma come questi si<br />
aprivano alla performatività quelle diventavano evento. Sia quando nascevano come vere e<br />
proprie performances, che quando erano esposizioni. In quel clima anche la sola esposizione<br />
si fa contatto, scambio diretto con l’opera e chi la ha fatta, rifuggendo la celebrazione <strong>del</strong><br />
vernissage. E le opere esposte molto spesso sono state l’occasione offerta ad artisti giovani, che<br />
trovavano così il modo di uscire dai loro studi o dalle aule <strong>del</strong>la accademie, per vedere cosa<br />
succedeva ai propri lavori una volta immessi nel circuito <strong>del</strong>lo sguardo. In particolare, poi, si<br />
sono fatti eventi quelli che Bianca ha avviato come “operatrice”, la serie di “Ideazione/Esecuzione”<br />
(I “Racconti colorati”; le “Cravatte d’artista”; “L’infinto è finito...?”, “£’ira Addio!!”)<br />
in cui artisti di diversa provenienza sono stati coinvolti attorno a progetti ideati da Bianca<br />
e messi in opera in maniera composita e polifonica attraverso esecuzioni che diventano libere<br />
interpretazioni <strong>del</strong> tema.<br />
Un ultima scivolata nella memoria. La sala piccola, il buio, la ressa fin sulla porta, lo schermo.<br />
Tanti anni fa. Le serate di cinema curate da Edoardo Bruno, le prime visioni di Melies,<br />
di Griffith. La scoperta di un modo d’essere <strong>del</strong> cinema che era invenzione sperimentale.<br />
Sembra incredibile che il <strong>Lavatoio</strong> sia stata casa anche <strong>del</strong> cinema, quasi a coprire, in una<br />
sorta di ideale gioco combinatorio, quel territorio di sintesi sperimentale <strong>del</strong>le arti che Bianca<br />
ha sempre amato e Filiberto ci insegnava, premuroso, a studiare.<br />
18 Maggio <strong>2004</strong> Lorenzo Mango<br />
X
Tomaso Binga (“Parole da conservare Parole da distruggere”, <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, 15 giugno <strong>1974</strong>)
Il <strong>Centro</strong> d’Informazione Culturale “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” è stato ideato e fondato,<br />
nel <strong>1974</strong>, dall’artista Tomaso Binga (nome d’arte di Bianca Pucciarelli in Menna), con<br />
la collaborazione <strong>del</strong> marito Filiberto Menna, critico d’arte, e dei soci fondatori Sergio<br />
Bergami, Fabio Bucciano, Ugo Cianciullo, Costantino Dardi, Giovanna Davia, Aldo<br />
Falivena, Modestino Fusco, Giovanni Gazzara, Mauro Lucaferri, Achille Mango e Lidia<br />
Pucciarelli, che, con le proprie competenze, hanno dato un contributo fattivo alla sua<br />
realizzazione.<br />
Esso si è costituito in Associazione al Femminile nel 1980 con i soci: Pierina Bachini,<br />
Adriana Cian, Iole Cianciullo, Carla Consiglio, Maria Teresa Consolo, Goldi Petzenbaum,<br />
Bianca Pucciarelli, Lidia Pucciarelli.<br />
…<br />
Il <strong>Centro</strong> ha sede a Roma, in piazza Perin <strong>del</strong> Vaga 4, nel quartiere <strong>del</strong> Lungo Tevere<br />
Flaminio a ridosso <strong>del</strong> fiume, ed è ubicato, all’interno di uno splendido palazzo di edilizia<br />
economica <strong>del</strong> 1926, nel locale di un ex “lavatoio contumaciale” o “a distanza” (cioè un<br />
luogo dove venivano lavati e bolliti i panni <strong>del</strong>le malattie infettive), da cui ha assunto<br />
emblematicamente il nome.<br />
L’interno <strong>del</strong> locale, ristrutturato nel ’74 su progetto <strong>del</strong>l’architetto Costantino Dardi,<br />
si presenta diviso in due ambienti da un “muro/scultura”, dal quale è stato tratto l’attuale<br />
logo <strong>del</strong>l’associazione.<br />
Negli anni più recenti, alla sede principale di piazza Perin <strong>del</strong> Vaga è stata associata<br />
una nuova struttura, denominata “Archivio Menna/Binga”, situata sempre a Roma, in<br />
via dei Monti di Pietralata 16, che dispone di più ampi locali e che viene utilizzata per<br />
manifestazioni di più ampio respiro.<br />
…<br />
Luogo d’incontro e di aggregazione culturale, il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> ha svolto, in<br />
questi trenta anni, una intensa attività, promuovendo, sin dall’inizio, manifestazioni e<br />
dibattiti sui diversi temi <strong>del</strong>l’attualità, <strong>del</strong>la letteratura, <strong>del</strong>la poesia, <strong>del</strong>le arti visive, <strong>del</strong><br />
teatro, <strong>del</strong> cinema e dei nuovi media.<br />
Il <strong>Centro</strong> ha spesso organizzato le sue manifestazioni con la collaborazione di altre<br />
Associazioni Culturali o Enti rilevanti; si citano, tra essi, Filmcritica, rassegne di film<br />
d’essay (<strong>1974</strong>-1981), Photogrammatica, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma (1992-1997),<br />
MUSIS, Museo <strong>del</strong>la Scienza e <strong>del</strong>la Informazione Scientifica, <strong>del</strong>l’Università la Sapienza<br />
di Roma, settimane <strong>del</strong>la cultura scientifica italiana ed europea (1997-<strong>2004</strong>), RomaPoesia,<br />
rassegna internazionale di poesia (2003-<strong>2004</strong>).<br />
Inoltre, ha organizzato convegni e mostre con centri culturali, gallerie ed Accademie<br />
di Belle Arti sia in Italia che all’estero, tra cui: Associazione Italia-Cina, De Florio<br />
Arte, Paso Doble, Electronìe d’Arte, Il Fotogramma, Associazione Italo-Danese Future<br />
XI
Culture, La Camera Verde, Progetto, Galleria Elio Rumma, Spazio Artecom, La Piramide<br />
Cestia, Officina <strong>del</strong>le Immagini di: Roma; ed ancora il Museo Nuova Era di Bari,<br />
Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti, la Gallerìe Satellite di Parigi, il Laboratorio<br />
di Teramo, Le Giubbe Rosse di Firenze, Angelus Novus di L’Aquila, Il Gabbiano di La<br />
Spezia, Ixidem di Venezia Mestre, Department of Art and Fashion, University of Central<br />
Lancashire Preston <strong>–</strong> Egland, le Accademie di Belle Arti di Roma e di Frosinone.<br />
Negli ultimi anni, il <strong>Centro</strong> ha stretto un sodalizio con altri cinque centri culturali<br />
<strong>del</strong>la città, costituendo il C.R.R.A.C. (Centri Romani Ricerca Arte Contemporanea.)<br />
Da ultimo, si citano le collaborazioni più recenti con le Case Editrici Le Impronte<br />
degli Uccelli (1998-2003), Il Filo (2003-<strong>2004</strong>), e il Gruppo Itinerante Maratona di<br />
Poeti (2003-<strong>2004</strong>) tutti di Roma, che hanno dato al <strong>Centro</strong> la possibilità di incontrare<br />
un pubblico nuovo e più giovane aperto all’indagine sulle nuove sperimentazioni<br />
determinate dalla rapida e continua evoluzione dei mezzi di comunicazione.<br />
Giugno <strong>2004</strong> Tomaso Binga<br />
XII
15 giugno <strong>1974</strong><br />
ANNO <strong>1974</strong><br />
“LAVATOIO CONTUMACIALE”<br />
Inaugurazione <strong>del</strong> CENTRO<br />
Tomaso Binga, artista, direttrice <strong>del</strong> CENTRO.<br />
“Parole da conservare/parole da distruggere” - performance;<br />
musiche di: Luciano Berio, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen, Antonio Vivaldi.<br />
L’azione coinvolge il pubblico presente.<br />
4 ottobre <strong>1974</strong><br />
Antonio Passa: incontro con l’artista.<br />
“Intorno alla Pittura” - conduce: Filiberto Menna.<br />
18 ottobre <strong>1974</strong><br />
Luigi Locatelli, direttore <strong>del</strong>la rubrica televisiva “AZ”.<br />
Incontro/intervista e dibattito;<br />
a cura di: Aldo Falivena.<br />
25 ottobre <strong>1974</strong><br />
Bruno Mantura, ispettore presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.<br />
“La scoperta di un frammento <strong>del</strong>la Pietà Rondanini di Michelangelo”;<br />
conversazione/proiezioni diapositive.<br />
5 - 6 novembre <strong>1974</strong><br />
Gruppi Romani di Animazione Teatrale - Convegno;<br />
a cura di: Giuseppe Bartolucci, Achille Mango, Carlo Vallauri, Arturo Arcomano,<br />
A.R.C.I. Provinciale di Roma;<br />
con la partecipazione di: Collettivo ‘G’, Collettivo Gioco Sfera, Teatro Nuovo<br />
Mondo, Gruppo <strong>del</strong> Sole, Gruppo Teatrale Spazio Zero, Gruppo Quartiere S.<br />
Paolo, Gruppo Teatro Pretesto, Gruppo di Pietralata, rappresentanti dei Comitati di<br />
Quartiere, rappresentanza <strong>del</strong>la rivista “Riforma <strong>del</strong>la Scuola”.<br />
13
8 novembre <strong>1974</strong><br />
Dakar, e la Compagnia di Musica Popolare Peruviana;<br />
“Canzoni sulla condizione sociale dei ceti popolari <strong>del</strong> Perù”.<br />
15 novembre <strong>1974</strong><br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
La serata segna la nascita <strong>del</strong> sodalizio tra il CENTRO e il gruppo dei critici<br />
cinematografici <strong>del</strong>la rivista Filmcritica.<br />
“La costruzione <strong>del</strong> Labirinto - La scena, la maschera, il gesto, la cerimonia”, di:<br />
Alessandro Cappabianca, Michele Mancini, Umberto Silva, Gabriele Mazzotta<br />
Editore, <strong>1974</strong>;<br />
presentazione di: Achille Bonito Oliva, Edoardo Bruno, Ruggero Guarini, Filiberto<br />
Menna.<br />
dal 16 al 20 novembre <strong>1974</strong><br />
Carla Consiglio, insegnante di lettere.<br />
“Decreti <strong>del</strong>egati” per la partecipazione alla gestione <strong>del</strong>la scuola di genitori e<br />
studenti;<br />
incontri/dibattiti con insegnanti e genitori degli studenti.<br />
22 novembre <strong>1974</strong><br />
Aurelio Fiorentino e Domenico Palamara, due artisti napoletani.<br />
“Partita-Gioco” - performance.<br />
L’azione coinvolge il pubblico presente.<br />
29 novembre <strong>1974</strong><br />
Gianfranco Gaggiottini, artista bolognese.<br />
Proiezioni di diapositive e servizio fotografico su un suo viaggio/ricognizione in<br />
Puglia, alla ricerca di un’architettura spontanea e di manifestazioni artistiche<br />
popolari.<br />
6 dicembre <strong>1974</strong><br />
Marcello Lelli, architetto.<br />
Presentazione di un “progetto per la costruzione di un aggregato urbano con<br />
l’impiego dei rifiuti industriali” - proiezioni di diapositive su esempi <strong>del</strong> genere già<br />
14
ealizzati in America.<br />
20 dicembre <strong>1974</strong><br />
“Musica in libertà”.<br />
Gli amici <strong>del</strong> CENTRO si esibiscono lietamente con i più diversi strumenti anche<br />
auto-prodotti.<br />
10 gennaio 1975<br />
ANNO 1975<br />
“Collettivo ‘G’” di Roma, Gruppo Teatrale.<br />
“Teatro di animazione”.<br />
17 gennaio 1975<br />
Mario Baroni, Magistrato <strong>del</strong>la corrente di Magistratura Democratica.<br />
“Un magistrato sotto inchiesta”, rinnovamento <strong>del</strong>la giustizia - dibattito;<br />
a cura di: Giovanni Gazzara, Renato Raja;<br />
partecipazione di: Giuseppe Santarsiero, Ernesto Lupo.<br />
24 gennaio 1975<br />
Luigi Ferracin, dietologo.<br />
“Come dimagrire senza digiunare”, un nuovo metodo di dieta psico-somatica.<br />
31 gennaio 1975<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“L’ambiguità nel cinema”,<br />
incontro con Filmcritica (n° 251 dedicato al cinema sperimentale);<br />
dibattito a cura di: Edoardo Bruno, Filiberto Menna;<br />
interventi di: Alessandro Cappabianca, Enrico Ghezzi, Michele Mancini, Ciriaco<br />
Tiso.<br />
21 febbraio 1975<br />
Vittorio Gelmetti, musicista.<br />
Concerto e improvvisazioni al pianoforte <strong>del</strong> maestro.<br />
15
Franco Betteghella, artista napoletano.<br />
“Tela-piegata” - performance.<br />
28 febbraio 1975<br />
Lorenzo Ostuni.<br />
“Le 99 Chimere” e il suo gruppo - serata magico/mimica.<br />
14 marzo 1975<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“Antonioni - professione reporter”,<br />
incontro con Film critica (n° 252 dedicato ad Antonioni);<br />
a cura di: Edoardo Bruno;<br />
interventi di: Alessandro Cappabianca, Michele Mancini, Filiberto Menna, Renato<br />
Tommasino.<br />
21 marzo 1975<br />
“ARCI Cassia”, Collettivo Teatrale.<br />
Progetto per una “Imitazione <strong>del</strong>la decapitazione di Andrea Chènier”;<br />
con: Cosimo Cinieri, Clara Colosimo, Annalisa Foà, Remo Remotti, Rodolfo<br />
Roberti;<br />
partecipazione di: Renato Mambor e la sua “Trousse-palcoscenico di prospettiva”;<br />
regia di: Piero Panza.<br />
11 aprile 1975<br />
“Linea d’Ombra”, Gruppo Teatrale.<br />
Riduzione da un testo di Cesare Pavese;<br />
con: Laura Marini, Stefano Mastini.<br />
18 aprile 1975<br />
Valerio Cassano, artista napoletano.<br />
“Movimento mentale/movimento corporeo” - performance.<br />
16 maggio 1975<br />
Coro A.N.A. diretto dal maestro Lamberto Pietropaolo.<br />
“Canti folkloristici italiani”.<br />
16
19 maggio 1975<br />
Vitantonio Russo, artista barese.<br />
“Economic-Art” - proiezioni di diapositive;<br />
incontro/dibattito a cura di: Filiberto Menna.<br />
26 maggio 1975<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“Cinema d’avanguardia”;<br />
Incontro con Filmcritica (n° 251);<br />
a cura di: Edoardo Bruno, Michele Mancini.<br />
2 - 3 luglio 1975<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno e con la<br />
Cineteca Griffith di Genova diretta da Angelo R. Humonda.<br />
“David W. Griffith”, convegno/studio;<br />
proiezioni di film inediti <strong>del</strong> periodo Biograph (1908 - 1913);<br />
Incontro con Filmcritica (n° 254-255);<br />
interventi di: Edoardo Bruno, Rino Mele, Filiberto Menna.<br />
10 ottobre 1975<br />
Ana Paparatti, teamaker.<br />
“Il the <strong>del</strong> solstizio d’autunno”.<br />
17 ottobre 1975<br />
“Il Nuovo Diritto di Famiglia” - incontro/dibattito;<br />
a cura di: Giovanni Gazzara;<br />
con: Alfio Finocchiaro, Ernesto Lupo, Giuseppe Santarsiero, Michele Aiello, Renato<br />
Raja.<br />
24 ottobre 1975<br />
“La Poesia Visiva” - proiezioni e dibattito;<br />
a cura di: Filiberto Menna, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti.<br />
17
31 ottobre 1975<br />
Costantino Dardi, architetto.<br />
“Semplice, lineare, complesso” - proiezioni diapositive di architetture progettate<br />
dall’autore.<br />
14 novembre 1975<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“Anna” film di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, presentazione in anteprima;<br />
Incontro con Filmcritica e dibattito con gli autori;<br />
a cura di: Edoardo Bruno, Michele Mancini, Filiberto Menna.<br />
21 novembre 1975<br />
“La bestialità borghese” - spettacolo/prova;<br />
con: Elena Cotta, Cinzia Monreale, Gianni Oliveri;<br />
a cura di: Fernando Balestra.<br />
Nel 1975 il CENTRO ha ospitato gli attori Elena Cotta, Carlo Alighiero e la loro<br />
compagnia per le prove degli spettacoli.<br />
19 dicembre 1975<br />
In collaborazione con l’Associazione Italia-Cina.<br />
“Viaggio in Cina” - proiezioni e dibattito con alcuni dei partecipanti al viaggio:<br />
Paola Fimiani, Filiberto Menna, Angelo Trimarco;<br />
mostra fotografica di: Marta Albertini.<br />
5 gennaio 1976<br />
ANNO 1976<br />
Catello, cantautore salernitano.<br />
“Incontro con l’autore” - poesie, proiezioni, canzoni.<br />
18
16 gennaio 1976<br />
Roberto Benigni, attore.<br />
“Cioni Mario di Gaspare fu Giulia” - monologo;<br />
presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />
6 febbraio 1976<br />
Gruppo Teatrale “Il Carrozzone” di Firenze.<br />
“Il miracolo dei pani e dei gigli”;<br />
con: Luca Abramovich, Vera Bernoccoli, Marion D’Amburgo, Alessandro Lombardi,<br />
Laura Salvi, Luisa e Teresa Saviori, Federico Tiezzi;<br />
presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />
13 febbraio 1976<br />
Anna Maria Colucci, <strong>del</strong> Gruppo <strong>del</strong> “Beato Angelico”.<br />
“I Ching” - serata di vaticinio e mostra con la presentazione grafica dei simboli.<br />
22 febbraio 1976<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“Salò” di Pierpaolo Pasolini.<br />
Incontro con Filmcritica (n° 262);<br />
con: Edoardo Bruno e Filiberto Menna.<br />
5 marzo 1976<br />
Mava, fotografa.<br />
“America” - proiezioni di diapositive da un viaggio americano.<br />
26 marzo 1976<br />
“De-Mente”, Gruppo Teatrale.<br />
“Implosion”;<br />
con: Elisabetta Palmieri, Aldo Phutod, Patrizia Sodani;<br />
ideazione spettacolo e regia di: Riccardo Liberati, Massimo Verdastro, Guido<br />
Traversa;<br />
presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />
19
1 aprile 1976<br />
“Sandokan” - inchiesta/dibattito sul “fenomeno Sandokan”;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Edoardo Bruno, Giuseppe Gatt.<br />
Era stata preannunciata la “presenza” di Sandokan, rivelatasi un “pesce<br />
d’aprile”.<br />
29 aprile 1976<br />
In collaborazione con l’Associazione Italia-Cina.<br />
“Medicina in Cina. L’Agopuntura” - proiezioni diapositive/dibattito;<br />
a cura di: Clemente Santillo.<br />
14 maggio 1976<br />
Coro A.N.A. diretto dal maestro Lamberto Pietropaolo.<br />
“Canti folkloristici italiani e stranieri”.<br />
28 maggio 1976<br />
Renato Squillante e il suo complesso.<br />
15 ottobre 1976<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“La Biennale di Venezia” - dibattito.<br />
Incontro con Filmcritica (n° 268);<br />
con: Edoardo Bruno, Alessandro Cappabianca, Filiberto Menna, Enrico Magrelli.<br />
5 - 6 novembre 1976<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno e con la<br />
Cineteca Griffith di Genova diretta da Angelo R. Humonda.<br />
“Retrospettiva di Georges Melies” - proiezione di film inediti;<br />
interventi di: Edoardo Bruno, Angelo R. Humonda, Filiberto Menna, Umberto Silva.<br />
dal 19 novembre 1976<br />
“Desiderio e Linguaggio” - seminario/dibattito; a cura di: Guido Traversa;<br />
quattro serate.<br />
20
19 novembre 1976 - 1 a serata<br />
Pietro Prini.<br />
“La dialettica Bisogno-Desiderio”;<br />
con la partecipazione di: Filiberto Menna, Edoardo Bruno.<br />
26 novembre 1976 - 2 a serata<br />
Massimo Sarchielli.<br />
“Desiderio e Linguaggio mimico”.<br />
20 dicembre 1976 - 3 a serata<br />
Giorgio Gaslini.<br />
“Desiderio espressivo e Linguaggio musicale”.<br />
Studi e improvvisazioni al pianoforte <strong>del</strong> maestro.<br />
(il seminario prosegue nel 1977 con la quarta serata)<br />
14 gennaio 1977 - 4 a serata<br />
ANNO 1977<br />
“Desiderio e Linguaggio” <strong>–</strong> serata conclusiva.<br />
Francesco Salina.<br />
“Il desiderio e il suo luogo fantasmatico: il carcere e il reparto”.<br />
21 gennaio 1977<br />
Franco Longo, artista salernitano.<br />
“Sublimazione-Il tempo <strong>del</strong>l’irreversibile” - performance.<br />
4 febbraio 1977<br />
Sergio Vecchio, artista.<br />
“Le déjeuner sur l’herbe” - performance.<br />
21
25 febbraio 1977<br />
Valerio Cassano, artista.<br />
“Autoritratto” - performance.<br />
22 aprile 1977<br />
Agostino Pirella.<br />
“Esiste l’arte psicopatologica?” - dibattito.<br />
In contemporanea con il dibattito, presentazione <strong>del</strong>le opere di Livio Poggesi presso<br />
la libreria/galleria “Campo D” diretta da Massimo Marani.<br />
29 aprile 1977<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
Alberto Grifi, incontro/dibattito con l’artista.<br />
“Parco Lambro” e “Convegno sulla follia” - videoregistrazioni.<br />
Incontro con Filmcritica (n° 273 cinema militante);<br />
con: Edoardo Bruno, Filiberto Menna.<br />
3 giugno 1977<br />
“Le piccole infamie”- cartella di poesie e acqueforti, presentazione di Lietta<br />
Tornabuoni, Edizioni <strong>del</strong> Labirinto, Matera, 1977;<br />
mostra con gli artisti: Francesco Paolo Delle Noci, Luigi Guerricchio, Irpino,<br />
Placido Scandurra, Domenico Ventura;<br />
letture di poesie con: D. A. Volinda Blonina, Mario Lunetta, Lamberto Pignotti, Vito<br />
Riviello, Gianni Toti.<br />
24 giugno 1977<br />
“I Virtuosi di Cave” - complesso di sassofono;<br />
con: Eugenio Colombo, Roberto Mancini, Alberto Mariani, Mario Raja.<br />
28 ottobre 1977<br />
Domenico Colantoni, artista e regista.<br />
“Storia d’Amore” - film sperimentale sul linguaggio e codice <strong>del</strong>la coppia;<br />
dibattito con l’autore, a cura di: Filiberto Menna.<br />
22
11 novembre 1977<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“La Catastrofe, l’Immaginario, la Fiction”;<br />
interventi di: Edoardo Bruno, Filiberto Menna, Umberto Silva.<br />
9 dicembre 1977<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
Isabella Bruno, regista.<br />
“Solo a noi sta la decisione” e “La Cavia”;<br />
proiezioni dei film e dibattito con l’autrice;<br />
a cura di: Edoardo Bruno.<br />
23 dicembre 1977<br />
Stephanie Oursler, artista americana.<br />
“Time Rites” - performance.<br />
27 gennaio 1978<br />
ANNO 1978<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“La Nuova Babilonia” (1929) di: Grigorij Kosinzen e Leonid Trauberg;<br />
sulla Comune di Parigi, videotape;<br />
a cura di: Edoardo Bruno.<br />
3 febbraio 1978<br />
Toni Ferro, artista napoletano.<br />
“Vincenzo è ladro ma ruba a chi tiene” - performance.<br />
17 febbraio 1978<br />
Maria Grazia Gemelli, artista.<br />
“Persone <strong>del</strong> nostro tempo” - proiezioni di diapositive con interviste condotte<br />
dall’artista.<br />
23
31 marzo 1978<br />
Denis Maden Gentili, astrologa francese.<br />
“Interpretazione <strong>del</strong>l’astrologia”.<br />
14 aprile 1978<br />
Gianni Castagnoli, regista.<br />
“Il giorno e la notte” e “Valentino Moon”, musiche di Alvin Curran;<br />
proiezione dei film e dibattito con il regista;<br />
con: Edoardo Bruno, Filiberto Menna.<br />
20 aprile 1978<br />
“Danzaterapia” - convegno/dibattito;<br />
a cura di: Vittoria Fresca, Stefania Lisi.<br />
28 aprile 1978<br />
Roberto Carleo, artista.<br />
“Decodificazione di situazione routinaria in stato di buio” - performance;<br />
musiche di: Alvin Curran.<br />
Samao Behranghi, scrittore iraniano.<br />
“Pesciolino Nero” - film cartoons, girato dagli studenti iraniani di architettura.<br />
26 maggio 1978<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
Ciriaco Tiso.<br />
“Anche l’Estasi”;<br />
presentazione di: Maurizio Grande.<br />
17 novembre 1978<br />
Donato Sonnino, attore-autore.<br />
“Io e Majakovsky” - monologo;<br />
presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />
24
dal 15 gennaio 1979<br />
ANNO 1979<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
Eric Rohmer, “Rassegna personale” dei film <strong>del</strong> regista;<br />
introduzione di: Edoardo Bruno;<br />
quattro serate di proiezioni.<br />
15 gennaio 1979 - 1a serata “La collectionneuse”.<br />
19 gennaio 1979 - 2 a serata “Ma nuit chez Maud”.<br />
26 gennaio 1979 - 3 a serata “Les genoux de Claire”.<br />
2 febbraio 1979 - 4 a serata “L’amour, l’après-midi”.<br />
23 febbraio 1979<br />
“Marchio & Femmina”, la donna inventata dalla pubblicità di: Lamberto Pignotti,<br />
Egidio Mucci, Edizioni Vallecchi, Firenze;<br />
prefazione di: Carla Ravaioli; intervento degli autori.<br />
18 maggio 1979<br />
“La Parola Liberata” di Maria Roccasalva, Edizione Segno, Pescara, 1979;<br />
lettura dei testi e performance;<br />
presentazione di: Filiberto Menna.<br />
10 novembre 1979<br />
Sofia Nicoletti, artista italo-ameriana.<br />
“Disamore” - 50 identiche lettere d’amore inviate dall’artista a 50 persone d’ambo<br />
sesso;<br />
lettura <strong>del</strong>la lettera inviata e <strong>del</strong>le risposte ricevute;<br />
a cura di: Tomaso Binga.<br />
1 dicembre 1979<br />
“Espressione Psico-Corporea”, Gruppo Teatrale.<br />
“Movimento-Traccia-Colore”;<br />
25
con: Isa Vaquer e Gabriella Bacchiorrini (danzatrici);<br />
a cura di: Stefania Lisi.<br />
12 gennaio 1980<br />
ANNO 1980<br />
Aldo D’Angelo, regista.<br />
“Laser-Ata” - conversazione sulla luce coerente e sulle nuove tecnologie applicate<br />
al cinema e alla televisione.<br />
2 febbraio 1980<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
Massimo Bacigalupo, regista.<br />
“Migrazione” e “Warming Up”;<br />
proiezione film e dibattito con il regista;<br />
con: Edoardo Bruno e Alfredo Leonardi.<br />
dal 7 febbraio 1980<br />
“Magia e Segno Magico” - seminario sulla magia, a cura di: Cinzia Ferrini, Hans<br />
Hohenegger, Guido Traversa; servizio diapositive di: Enrico Realacci;<br />
cinque serate.<br />
7 febbraio 1980 - 1 a serata<br />
Alfonso Maria Di Nola.<br />
“Orizzonte antropologico e metodologico di cose riguardanti la magia”.<br />
9 febbraio 1980 - 2 a serata<br />
Cecilia Gatto Trocchi.<br />
“Matto, bagatto e Lévi-Strauss”.<br />
14 febbraio 1980 - 3 a serata<br />
Alessandro Fersen.<br />
“Teatro, rito, magia”.<br />
26
15 febbraio 1980 - 4 a serata<br />
Salvatore Spera.<br />
“Tra magia e religione: l’albero <strong>del</strong>la vita”.<br />
28 febbraio 1980 - 5 a serata<br />
Tullio Gregory.<br />
“Magia e scienza alle origini <strong>del</strong>l’età moderna”.<br />
8 marzo 1980<br />
“La favola di Re Serpente” - teatro di burattini;<br />
con: Marisa Mastroroberto, Antonella Parisi, Mimmo Russo.<br />
22 marzo 1980<br />
Sergio Vecchio, artista.<br />
“Audace Scuola Boreal” - performance.<br />
31 marzo 1980<br />
Gianfranco Varetto, attore/regista.<br />
“Fuori… tempo” <strong>–</strong> performance;<br />
a cura di: Giovanni Gazzara.<br />
3 maggio 1980<br />
“Spazioteatro”, Gruppo teatrale.<br />
“Avanguardia mon amour”.<br />
9 maggio 1980<br />
Claudio Siro, poeta.<br />
“Poesie di Corte per Lia”, con flauto e liuto.<br />
10 maggio 1980<br />
Luciana Lusso, regista.<br />
“La Macchina” - spettacolo teatrale;<br />
con: Sandra Fuciarelli, Manuel Insolera;<br />
diapositive di: Ferruccio Cortesi.<br />
27
dal 23 giugno 1980<br />
Il <strong>Centro</strong> apre le porte alla Poesia;<br />
a cura di: Angelo De Florio;<br />
tre serate.<br />
23 giugno 1980 - 1 a serata<br />
“Area-Ego”;<br />
con: Regina Cusmano, Anna Malfaiera, Elio Pecora, Lamberto Pignotti.<br />
24 giugno 1980 - 2 a serata<br />
“ComiKazione”;<br />
con: Antonio Farilla, Gaio Fratini, Renzo Paris, Riccardo Reim, Vito Riviello,<br />
Antonio Veneziani.<br />
25 giugno 1980 - 3 a serata<br />
“Virus-Eros”;<br />
con: Tomaso Binga “occhi Grandi/cuore Grande”, performance,<br />
Dania Lupi, Dacia Maraini, Susanna Tamaro, Gianni Toti, Carlo Villa.<br />
21 novembre 1980<br />
Elio Bongiorno, artista.<br />
“Les jeux fertiles” - personale diapositive.<br />
16 gennaio 1981<br />
ANNO 1981<br />
“Comunicazione formale o <strong>del</strong>la trascrizione”;<br />
di: Fortunata Gatti;<br />
riduzione teatrale di: Giovanni Gazzara;<br />
dibattito, a cura di: Marcello Carlino, Filiberto Menna, Cesidia Pizzoferrato,<br />
Francesco Salina.<br />
28
6 febbraio 1981<br />
In collaborazione con la rivista Filmcritica diretta da Edoardo Bruno.<br />
“Linguaggio Visuale” - cinema e televisione;<br />
interventi di: Edoardo Bruno, Massimo Buscema, Filiberto Menna.<br />
13 marzo 1981<br />
Sergio Betti, chitarrista classico.<br />
“Arie di Corte” - M. Prince, J. S. Bach, Anonimo, E. S. De La Maza, M. Gangi, H.<br />
Villa Lobos, F. Sor.<br />
21 marzo 1981<br />
“Dark Camera”, Gruppo Teatrale.<br />
“Alpha, unità di mutazione”;<br />
con: Massimo Ciccolini, Lorenzo Mango, Marcello Sambati.<br />
11 aprile 1981<br />
“Last Roman Production”.<br />
“Chi ha ucciso Alberto Moravia? - words in concert;<br />
con: Lino Lombarti, Guido Mittica, Susi Tamburelli, Patti Vailati.<br />
24 aprile 1981<br />
Angelo Sistopaolo, artista.<br />
“Ruota Libera”, si fa per ridere - performance.<br />
22 maggio 1981<br />
Stefania Lisi.<br />
“Io-Linea-Luce-Voce” - performance.<br />
21 novembre 1981<br />
“Oltre il Silenzio”, poesie di: Alberto Virgilio, Edizioni Piovani, Abano terme1980;<br />
1° Premio Internazionale Taormina 1981;<br />
letture di: Adriana Ambesi;<br />
musiche di: Mario Raja; con: Alfredo Santoloci (flauto), Stefano Pogelli (oboe),<br />
Maddalena Deodato (clarinetto), Mario Raja (sax tenore);<br />
regia di: Giovanni Gazzara.<br />
29
27 novembre 1981<br />
Vitaldo Conte, poeta visuale.<br />
“Io-Bianco-Volo” - performance, con il mimo: Armando Profumo.<br />
4 dicembre 1981<br />
Franco Falasca, poeta visuale.<br />
“La Conferenza” - performance.<br />
14 dicembre 1981<br />
“L’Idea di Felicità Oggi”, di: Gian Paolo Prandstraller;<br />
presentazione di: Filiberto Menna.<br />
dal 30 gennaio 1982<br />
ANNO 1982<br />
Incontro e dibattito finale con gli artisti <strong>del</strong>l’area verbo visiva e poesia sonora;<br />
quattro serate.<br />
30 gennaio 1982 - 1 a serata<br />
Giuliano Zosi, musicista.<br />
“Caro Amico Schwitters…” testi liberamente scelti da Kurt Schwitters,<br />
evento mimico/acustico a cura e con: Giuliano Zosi (voce recitante), Laura Falqui e<br />
Raffaele Milani (mimi), Stefano Falqui (luci).<br />
13 febbraio 1982 - 2 a serata<br />
Enzo Minarelli, poeta sonoro.<br />
“Diario Come”, il divenire <strong>del</strong>l’immagine in scrittura e <strong>del</strong>la scrittura in suono -<br />
performance.<br />
Corrado Costa, poeta.<br />
Proiezioni film/poesie/recital.<br />
30
25 febbraio 1982 - 3 a serata<br />
Luciano Caruso, poeta verbo visivo.<br />
“Balbettando Marx” (1973) - poema fonetico con l’intervento <strong>del</strong> pubblico;<br />
“Salomè, Baciami Ancora” - riduzione <strong>del</strong> poema futurista “Avviamento alla poesia”<br />
di Casavola;<br />
musiche originali di: Roberto Venturi.<br />
“De Rerum Natura” di: L. Caruso, G. Concutelli, R. Venturi.<br />
presentazione <strong>del</strong>la cartella poesia/oggetto (realizzata in 20 copie, firmate e numerate<br />
in occasione <strong>del</strong>la serata).<br />
12 marzo 1982<br />
Gloria Capuano, scrittrice.<br />
Dalle parabole “I Seminari”, audiovisivo;<br />
contestazione provocatoria <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la cultura.<br />
3 aprile 1982<br />
Sami Burhan, artista glottologo.<br />
“Le Origini <strong>del</strong>l’Alfabeto” - proiezioni diapositive/dibattito;<br />
a cura <strong>del</strong>l’autore.<br />
17 aprile 1982 - 4 a serata<br />
Carlo Marcello Conti, poeta verbo-visivo.<br />
“Rifili” - performance.<br />
Presentazione dei numeri monografici <strong>del</strong>la rivista “Z”, Editore Campanotto,<br />
Udine.<br />
“Poesia Verbo-Visiva” e suoi sviluppi - dibattito;<br />
con: Mirella Bentivoglio, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />
dal 17 maggio 1982<br />
“Paso Doble” - Prima Rassegna Poetica;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />
illustrazione locandina di: Stefano Docimo.<br />
I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />
sette serate.<br />
31
17 maggio 1982 - 1 a serata<br />
Mario Lunetta & Louis De Gòngora y Argote<br />
Sandra Petrignani & Marina Cvetaeva<br />
Lamberto Pignotti & Lorenzo Pignotti<br />
Amelia Rosselli & Scipione<br />
18 maggio 1982 - 2 a serata<br />
Elio Filippo Accrocca & Orton Pacico<br />
Dacia Maraini & Veronica Franco<br />
Renzo Paris & Gaio Valerio Catullo<br />
Elio Pecora & Sandro Penna<br />
19 maggio 1982 - 3 a serata<br />
Luca Patella & Dan Den Duch<br />
Raffaella Spera & Marianne Moore<br />
Carlo Villa & Aldo Palazzeschi<br />
Giorgio Weiss & Giorgio Baffo<br />
20 maggio 1982 - 4 a serata<br />
Giovanna Bemporad & Omero<br />
Iolanda Insana & Marco Valerio Marziale<br />
Vito Riviello & Francesco Berni<br />
Gianni Toti & Attila Jòzsef<br />
21 maggio 1982 - 5 a serata<br />
Tomaso Binga & Dante Alighieri<br />
Vitaldo Conte & Georges Bataille<br />
Franco Falasca & Franz Kafka<br />
Camillo Falivena & Archiloco<br />
Riccardo Reim & Pietro Aretino<br />
22 maggio 1982 - 6 a serata<br />
Teresa Campi & Renée Vivien<br />
Lea Canducci & Dino Campana<br />
Ferdinando Falco & Lorenzo Calogero<br />
Luciana Frezza & Léon-Paul Fargue<br />
Achille Serrao & Ugo Foscolo<br />
32
24 maggio 1982 - 7 a serata<br />
Claudio Angelini & Paul Celan<br />
Giuseppe Elio Ligotti & Vincenzo Cardarelli<br />
Valerio Magrelli & John Donne<br />
Maria Luisa Spaziani & Arthur Rimbaud<br />
20 novembre 1982<br />
Ettore Consolazione, artista.<br />
“Inter-Vento”, testimonianza <strong>del</strong>la installazione di una manica a vento sulle montagne<br />
di Ulassai in Sardegna - performance in videotape;<br />
a cura di: Filiberto e Bianca Menna (testimoni oculari).<br />
18 dicembre 1982<br />
Renato Mambor, artista.<br />
“Itinerari-Itineranti” - proiezioni diapositive/foto/dibattito;<br />
l’artista propone tre momenti <strong>del</strong> suo lavoro:<br />
“Itinerari 1968”, eseguiti con rulli di finta tappezzeria;<br />
“Itinerari 1980”, eseguiti con una macchina traccia-linee all’Uccelliera di Villa<br />
Borghese;<br />
“Itineranti”, in raccordo con il suo itinerario interiore.<br />
29 gennaio 1983<br />
“Nuove Esperienze Scritturali”.<br />
ANNO 1983<br />
“Figura/Partitura” - dibattito;<br />
interventi di: Vittorio Gelmetti, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />
“Primavera-Acquario” - proiezioni/azioni;<br />
a cura e con: Giovanni Fontana, Alfonso Cardamone.<br />
dal 3 febbraio 1983<br />
“Paso Doble” - Seconda Rassegna Poetica;<br />
a cura di: Claudio Angelini, Tomaso Binga, Vito Riviello, Carlo Villa, Giorgio<br />
Weiss.<br />
33
I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />
sette serate<br />
3 febbraio 1983 - 1 a serata<br />
Alfredo Giuliani & Guido Cavalcanti<br />
Ariodante Marianni & I Poeti T’Ang<br />
Toti Scialoja & Guido Cavalcanti<br />
4 febbraio 1983 - 2 a serata<br />
Edith Bruck & Attila Jòzsef<br />
Mauro Maré & Giuseppe Gioacchino Belli<br />
Pierfrancesco Paolini & Dylan Thomas<br />
5 febbario 1983 - 3 a serata<br />
Margherita Guidacci & Emily Dickinson<br />
Renato Minore & Giuseppe Ungaretti<br />
Natale Antonio Rossi & Pietro Aretino<br />
6 febbario 1983 - 4 a serata<br />
Luigi Amendola & Vladimir Majakovskij<br />
Francesco D’Alessandro & Andrea Bereal<br />
Stefano Docimo & Johann Wolfgang Goethe<br />
7 febbario 1983 - 5 a serata<br />
Fabio Doplicher & Lucrezio Caro<br />
Cesare Milanese & Martin Heidegger<br />
Antonio Porta & Giovanni Pascoli<br />
8 febbario 1983 - 6 a serata<br />
Mario Quesada & Kostantinos Kavafis<br />
Chiara Scalesse & Sergio Corazzini<br />
Giovanna Sicari & Rainer Maria Rilke<br />
9 febbario 1983 - 7 a serata<br />
Conclusione <strong>del</strong>la manifestazione;<br />
a cura di: Giorgio Bassani.<br />
34
12 marzo 1983<br />
“Da Ruoppolo a me” di: Antonio Fomez, Edizioni Studio Annunciata, Milano;<br />
interventi di: Matteo D’Ambrosio, Antonio <strong>del</strong> Guercio, Lamberto Pignotti.<br />
21 marzo 1983<br />
“Raffaello Sanzio”, Gruppo Teatrale.<br />
“Rimpatriata Artistica”.<br />
11 aprile 1983<br />
“Mail-Art” <strong>–</strong> mostra;<br />
a cura di: Gino Gini;<br />
dibattito e interventi di: Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Lamberto Pignotti.<br />
dal 6 maggio 1983<br />
“Nuovi Segnali”, il dinamismo nella scrittura - Poesia Sonora, Visuale e altra,<br />
comunque oltre la lettura;<br />
a cura di: Vitaldo Conte;<br />
quattro serate.<br />
6 maggio 1983 - 1 a serata<br />
“Poesia Sonora I”.<br />
“L’ora di Cena da Totino, garruli epigrammi, nonché ginnici e subacquei”;<br />
con: Sergio Cena, Arrigo Lora Totino.<br />
9 maggio 1983 - 2 a serata<br />
“Poesia Sonora II”.<br />
“Voooking Poooêtre” - presentazione di un disco di poesia sonora;<br />
di: Giovanni Fontana, Enzo Minarelli.<br />
20 maggio 1983 - 3 a serata<br />
“Poesia Visuale”;<br />
con: Ignazio Apolloni, Mirella Bentivoglio, Franco Falasca, Lamberto Pignotti.<br />
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27 maggio 1983 - 4 a serata<br />
“Eventi di Scrittura”;<br />
con: Luciana Arbizzani, Tomaso Binga (in “fono-color”), Vitaldo Conte, Carlo<br />
Marcello Conti, Nicola Paniccia.<br />
19 novembre 1983<br />
“Gli Scorpioni” - mostra sul tema con 20 piccole opere di 20 grandi artisti.<br />
Poesia/Spettacolo;<br />
con: Remo Remotti, Vito Riviello.<br />
17 dicembre 1983<br />
I Dieci <strong>Anni</strong> <strong>del</strong>la Collana “Saggi/Documenti”, Officina Edizioni, Roma;<br />
incontro con gli Editori: Jolanda e Aldo Quinti; con il direttore <strong>del</strong>la collana: Filiberto<br />
Menna; con gli autori dei testi.<br />
28 gennaio 1984<br />
ANNO 1984<br />
Milli Graffi, poeta-saggista.<br />
“Salnitro” (1983) <strong>–</strong> performance;<br />
sullo sfondo: “Fluid Dasching” (1964), di G. Anceschi.<br />
18 febbraio 1984<br />
Fiamma Lolli, artista.<br />
“Double Day”, un giorno doppio in cui abita la notte;<br />
spettacolo modulare, composto da sezioni sganciabili e ricomponibili a seconda<br />
<strong>del</strong>le situazioni;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Tiziana Colusso.<br />
dal 21 febbraio 1984<br />
“Paso Doble” - Terza Rassegna Poetica;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss.<br />
I Poeti si confrontano con il loro alter ego alla ricerca di affinità elettive;<br />
sette serate.<br />
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21 febbraio 1984 - 1 a serata<br />
Carlo Bordini & Guillaume Apollinaire<br />
Francesco Paolo Memmo & Vittorio Sereni<br />
Gabriella Sobrino & Emily Dickinson<br />
22 febbario 1984 - 2 a serata<br />
Melo Freni & Ezra Pound<br />
Anna Malfaiera & Anna Achmatova<br />
Ettore Violani & Ernesto Ragazzoni<br />
24 febbraio 1984 - 3 a serata<br />
Tommaso Di Francesco & Antonio Delfini<br />
Biancamaria Frabotta & Bartolo Cattafi<br />
Claudio Rendina & Tristan Corbière<br />
25 febbraio 1984 - 4 a serata<br />
Corrado Antonietti & Corrado Govoni<br />
Giuseppe Liuccio & Rocco Scotellaro<br />
Normana Valensisi & Edgar Allan Poe<br />
24 marzo 1984<br />
“Salute-Serenità-Amore” con “Radionica e Radiobiologia”<br />
di: Salvatore Mitilino e la sua macchina scopri-malattie;<br />
“Il Quotidiano nello Yoga”, da un’idea di Tomaso Binga;<br />
illustrato da: Edoardo Granone;<br />
gestualità di: Iole Cianciullo e Tomaso Binga.<br />
1 aprile 1984<br />
“Età Biologica, individuazione e certificazione”;<br />
da un’idea di Tomaso Binga;<br />
consulenza critico/medicale di Filiberto Menna;<br />
e il responso <strong>del</strong> pubblico presente.<br />
13 aprile 1984<br />
“Intervento/Intervallo”, dibattito;<br />
con: Francesca Alfano Miglietti, Maurizio Grande, Arcangelo Izzo, Filiberto Menna,<br />
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Tommaso Trini;<br />
presentazione <strong>del</strong>la rivista “Intervallo” a cura e testi di Francesca Alfano Miglietti e<br />
Filiberto Menna. La rivista si presenta come catalogo dei quaderni <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> per<br />
la mostra: “18 artisti nell’Intervallo”;<br />
con opere di: Francesca Alfano Miglietti, Tomaso Binga, Joseph Beyus, Giancarlo<br />
Cauteruccio, Alik Cavaliere, Vincenzo Ferrari, Cesare Fullone, Emilio Isgrò, Ugo La<br />
Pietra, Nino Longobardi, Valeria Magli, Alessandro Mendini, Fernando Miglietta,<br />
Giulio Paolini, Gianni Pettena, Alfredo Pirri, Carlo Tognolina, Franco Vaccari.<br />
14 aprile 1984<br />
“Lettere di Lavoro e d’Amicizia” di Rubina Giorgi, Quaderno Cosmografico,<br />
Edizioni Ripostes, Salerno;<br />
presentazione di: Giuseppa Battisti, Filiberto Menna, Cesare Milanese.<br />
27 aprile 1984<br />
“Malato Speciale” di Claudio Angelini, Edizioni Rusconi, Milano;<br />
presentazione/spettacolo a cura dei poeti di Paso Doble: Tomaso Binga, Vito Riviello,<br />
Giorgio Weiss, Carlo Villa e il mimo Ro’ Rocchi.<br />
11 maggio 1984<br />
Frédéric Develay, artista.<br />
“Tentative d’Identification” - performance.<br />
Marta Prandi, dietologa naturista.<br />
“Aliment/Azione - Natural/Mente” - conversazione.<br />
25 - 26 maggio 1984<br />
“In Versi contro Versi” - torneo poetico;<br />
Claudio Angelini, Tomaso Binga, Vito Riviello, Maria Luisa Spaziani, Carlo Villa,<br />
Giorgio Weiss propongono al pubblico tre poeti ciascuno;<br />
“Mobilis in/Mobile”, di Gloria Persiani, scenografia;<br />
Michele Ellis: danza e coreografia;<br />
Riccardo Bergamini e Michele D’Allongaro: musiche ;<br />
con: Dante Milozzi (flauto), Massimo Scorretti (clarinetto), Cristiana Certo (viola),<br />
Riccardo Martinini (violoncello).<br />
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dal 10 giugno 1984<br />
“Movimenti Artistici <strong>del</strong> XX Secolo” - proiezioni e dibattito;<br />
a cura di: Filiberto Menna;<br />
tre serate.<br />
10 giugno 1984 - 1 a serata “Il Cubismo”.<br />
11 giugno 1984 - 2 a serata “Il Futurismo”.<br />
12 giugno 1984 - 3 a serata “Il Dadaismo”.<br />
7 dicembre 1984<br />
“<strong>Anni</strong>Ottanta”, Estetica e Arte <strong>del</strong> Post-Moderno di: Paola Sega Serra Zanetti,<br />
Longo Edizioni, Ravenna;<br />
presentazione di: Giuseppe Gatt, Filiberto Menna.<br />
20 dicembre 1984<br />
Ro’ Rocchi, mimo.<br />
“Chi è, cosa fa un mimo” - conversazione/spettacolo;<br />
alla chitarra: Filippo Mascioli.<br />
dal 12 gennaio 1985<br />
ANNO 1985<br />
“La Critica d’Arte: Confronti”.<br />
Filiberto Menna e Lamberto Pignotti si confrontano con i critici <strong>del</strong>le nuove leve;<br />
tre serate.<br />
12 gennaio 1985 - 1 a serata<br />
“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />
a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />
con: Paolo Balmas, Massimo Carbone, Roberto Lambarelli, Barbara Tosi;<br />
presentazione <strong>del</strong>la rivista “Figure”, n. 7, 8, con: Filiberto Menna, Angelo<br />
Trimarco.<br />
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15 febbraio 1985<br />
“Teatro <strong>del</strong>la Follia, Teatro <strong>del</strong> Teatro” - Saggi su Shakespeare, di Achille e Lorenzo<br />
Mango, Società Editrice Napoletana, Napoli, 1984;<br />
presentazione di: Giorgio Barberio Corsetti, Giuseppe Bartolucci, Maurizio Grande,<br />
Ferruccio Marotti, Cesare Milanese.<br />
2 marzo 1985<br />
“I libri dei ragazzi di Ieri nella cultura di Oggi”;<br />
a cura di: Mario Nasti;<br />
con la partecipazione di: Mario Novelli, Roberto Palazzi.<br />
30 marzo 1985 - 2 a serata<br />
“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />
a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />
con: Laura Cherubini, Enrico Cocuccioni, Anna D’Elia, Lorenzo Mango.<br />
25 aprile 1985 - 3 a serata<br />
“La Critica d’Arte: Confronti”;<br />
a cura di: Filiberto Menna, Lamberto Pignotti;<br />
con: Enzo Battara, Claudio Cerritelli, Antonio D’Avossa, Lidia Merenik.<br />
4 maggio 1985<br />
Paolo Liberati, <strong>del</strong> gruppo teatrale “Tradimenti Incidentali”,<br />
in “Barbanera da Narni 1985” - performance;<br />
presentazione di: Giuseppe Bartolucci.<br />
18 maggio 1985<br />
Rolando Giovannini: “Il progetto di ceramica”;<br />
Marco Zanini: “Rinnovamento linguistico e piccoli appunti in ceramica”;<br />
dibattito con: Francesco Vincitorio, Filiberto Menna, Gian Carlo Bojani.<br />
24 maggio 1985<br />
Maitè, artista cilena.<br />
“L’Arte Popolare” - mostra;<br />
a cura di: Paolo Apolito, Rino Mele.<br />
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6 - 7 giugno 1985<br />
“Sorrisi e Canzoni” non stop - Due serate di poesia/spettacolo;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />
con: Salina Aletta, Adriana Ambesi, Antonio Amendola, Claudio Angelini, Tomaso<br />
Binga, Pino Blasone, Mario Bonucci, Gloria Capuano, Vitaldo Conte, Francesco De<br />
Simone, Francesca Di Benedetto, Giovanni Fontana, Berta Furlani, Gianni Godi,<br />
Mario Lunetta, Mauro Maré, Mario Mazzantini, Nicola Paniccia, Elio Pecora,<br />
Riccardo Reim, Vito Riviello, Ro’ Rocchi, Marcia Theophilo, Antonio Veneziani,<br />
Valentino Zeichen.<br />
15 ottobre 1985<br />
“Cantami o Divo....”, il rito <strong>del</strong> sacrificio nella società <strong>del</strong>lo spettacolo;<br />
a cura di: Sergio Duichin;<br />
interventi di: Alberto Abruzzese, Alfonso Maria Di Nola, Alessandro Fersen, Enrico<br />
Ghezzi, Angelo G. Sabatini.<br />
15 novembre 1985<br />
“Poesia Medicale” - medici poeti;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Vito Riviello, Giorgio Weiss;<br />
con: Alberto Arcione, Gloria Capuano, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Antonio Spagnuolo.<br />
4 dicembre 1985<br />
“Archivio” - proiezione diapositive inviate dagli artisti che vogliono far conoscere le<br />
proprie opere ai critici militanti;<br />
da un’idea di: Tomaso Binga, M. Angela Schrott;<br />
interventi dei critici: Fulvio Abbate, Paolo Balmas, Enrico Cocuccioni, Lorenzo<br />
Mango, Filiberto Menna, Barbara Tosi.<br />
Serata riservata agli addetti ai lavori.<br />
19 dicembre 1985<br />
Vincenzo Manzi, artista.<br />
“Cronache Immaginarie” - mostra/performance;<br />
presentazione di: Filiberto Menna.<br />
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16 gennaio 1986<br />
ANNO 1986<br />
“Esperienze di Frontiera”, parapsicologia - conversazione/dibattito;<br />
a cura di: Umberto Di Grazia (sensitivo), Eugenio Nar<strong>del</strong>li (psicologo).<br />
dal 22 febbraio 1986<br />
“I New Media e le Arti”.<br />
Critici, artisti, musicisti, operatori culturali s’incontrano per discutere non solo dei<br />
temi relativi all’uso sperimentale di strumenti come il video, il computer e il laser<br />
con finalità estetiche, ma anche degli influssi diretti ed indiretti che tali strumenti<br />
possono avere nella sfera di più tradizionali tecniche come la pittura, la scultura, la<br />
fotografia, il cinema, la musica.<br />
Tre serate per discutere.<br />
22 febbraio 1986 - 1 a serata<br />
“I New Media e le Arti”;<br />
a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />
22 marzo 1986 - 2 a serata<br />
“I New Media e le Arti”;<br />
a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />
19 aprile 1986 - 3 a serata<br />
“I New Media e le Arti”;<br />
a cura e con: Filiberto Menna, Enzo Orti, Lamberto Pignotti;<br />
nelle varie serate partecipazioni e interventi di: Eugenio Battisti, Gianni Blumthaler,<br />
Achille Bonito Oliva, Maja Borrelli, Pier Luigi Capucci, Enrico Cocuccioni, Vitaldo<br />
Conte, Titti Danese, Giovanni Fontana, Giovanni Lusso, Lorenzo Mango, Sahlam<br />
Momo, Mario Sasso, Mario Tecce, Gianni Toti, Guido Vanzetti.<br />
5 maggio 1986<br />
Gigliola Carretti, artista.<br />
Cosmologie “Aria - Acqua - Terra - Fuoco” - serigrafie;<br />
testi di: Paolo Fossati, Gianni Vattimo;<br />
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incontro con l’artista, a cura di: Filiberto Menna, Francesco Poli.<br />
27 maggio 1986<br />
Giustina Prestento, artista visuale.<br />
“Segno-Suono-Gesto: 1980-1986” - progetto, immagini, azioni dal vivo;<br />
gestualità: Nicoletta Giavotto, Chantal Mastrogiacomo, Agi, Dabà;<br />
voce: Cathy Berberian e corali;<br />
musiche: Luciano Berio, Sylvano Bussotti, John Cage, Claudio Monteverde, Luigi<br />
Nono e canti tribali.<br />
4 dicembre 1986<br />
Giuliano Zosi, musicista.<br />
“Concerto di Poesia Sonora” con testi di:<br />
F.T. Marinetti: Dune (1913-1916);<br />
H. Ball: O Gadji Beri Bimba (1916), Warawane(1917);<br />
R. Hausman: Poema ottico fonetico (1918);<br />
K. Schwritters: Cigaron, Obervogelsang, Tre Real Disuda of Nigthmare<br />
Niessescherzo, das Ganze Niesen (1923-1924), Finale da Ursonate Presto (1923-<br />
1933);<br />
T. Binga: Arti e Messeri (1985);<br />
G. Zosi: Phonos due (1982), Phonos 3 (1984);<br />
quadro di scena “Acted di Morph 1”, di: Teresa Follino.<br />
16 gennaio 1987<br />
ANNO 1987<br />
“Silvia” - Collana di Poesia Erotica Femminile, diretta da: Gianna Sarra, Rossi &<br />
Spera Editori, 1987, Roma.<br />
“Sono stanca a più non posso”, di: Tomaso Binga; illustrazioni di: Antonio<br />
Corpora.<br />
“In forma di parola”, di: Vilma Costantini; illustrazioni di: Shen Chen.<br />
“O Rio O Passaro As Nuvens - Il Fiume l’Uccello Le Nuvole”, di: Marcia Theophilo;<br />
illustrazioni di: Aldo Turchiaro.<br />
Presentazione/dibattito, con: Alfredo Giuliani, Armando Gnisci, Cesare Milanese,<br />
Filiberto Menna, Antonio Natale Rossi.<br />
43
23 gennaio 1987<br />
“Wunderkammer”, Arte e Meraviglia, di: Adalgisa Lugli, Edizioni Electa, Milano,<br />
1986;<br />
incontro con l’autrice a cura di: Filiberto Menna.<br />
2 febbraio 1987<br />
“Un Cantico” per voce, clarinetto e strumenti autocostruiti;<br />
di Isabella Bordoni (testi), Roberto Paci Dalò (musiche);<br />
“Partiture Sonore” e “Pitture Partiture”;<br />
di Roberto Paci Dalò.<br />
9 febbario 1987<br />
Marco Isidoro, <strong>del</strong> Gruppo Teatrale “Marcido Marcidoris e famosa Mimosa”;<br />
“Omaggio a Dino Campana”.<br />
21 marzo 1987<br />
Carlo Ungaro.<br />
“Equinozi e Solstizi”, l’Astrologia verso il 2000.<br />
27 aprile 1987<br />
“Portamento/comportamento”, tutti i segreti per piacere e piacersi;<br />
svelati da: Silvana Augero (indossatrice), Dedè Furitano (coreografa), Stefano<br />
Navarrini (fotografo), Paola Zanone (truccatrice).<br />
29 maggio 1987<br />
“Post-Poesia Trascrizione e/o Trasgressione”, di: Pino Blasone, Vanni De Simone e<br />
Nando Minnella, Mazzotta Editore, Palermo-São Paulo, 1986;<br />
“Dove va la Poesia?” - dibattito;<br />
con: Pino Blasone, Vitaldo Conte, Vanni De Simone, Mario Lunetta, Cesare Milanese,<br />
Nando Minnella, Vito Riviello.<br />
2 giugno 1987<br />
“Itinerari Artistici Moscoviti” - una piccola mostra di artisti russi per anni operanti<br />
nella clandestinità;<br />
a cura di: Guglielmo Ardizzone, Gerardo Gerardi, Albertina Tavasani.<br />
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dal 5 febbraio 1988<br />
ANNO 1988<br />
“Voci dei Poeti”, dalle Avanguardie alla Poesia Sonora;<br />
a cura di: Matteo D’Ambrosio, audiocassette;<br />
tre serate di ascolto e dibattito.<br />
5 febbraio 1988 - 1 a serata<br />
Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Cangiullo, Karl Schwitters, Raoul Hausmann,<br />
Antonin Artaud, Maurice Lemaître.<br />
12 febbraio 1988 - 2 a serata<br />
Giuseppe Ungaretti, Ezra Pound, James Joyce, T. S. Eliot, Eugenio Montale, Allen<br />
Ginsberg, Ch. Bukowski.<br />
19 febbraio 1988 - 3 a serata<br />
Henri Chopin, Bernard Heidsielck, Jean-Paul Curtay, Adriano Spatola, Mimmo<br />
Rotella, John Cage, Paul De Uree, Arrigo Lora Totino.<br />
23 maggio 1988<br />
“Il Libro dei Paesaggi” di: Isabella Bordoni e Roberto Paci Dalò, <strong>del</strong> Gruppo Teatrale<br />
“Giardini Pensili”, Exit Edizioni;<br />
relatori: Filiberto Menna, Lorenzo Mango, Sandro Pascucci.<br />
15 giugno 1988<br />
“Figure” n. 0 <strong>del</strong>la rinnovata rivista diretta da: Filiberto Menna;<br />
presentanzione con: Filiberto Menna, Angelo Trimarco, Lorenzo Mango, Paolo<br />
Balmas.<br />
Dall’editoriale <strong>del</strong>la rivista: “Figure”, dopo sei anni, si ripresenta profondamente<br />
rinnovata nell’immagine grafica, nelle intenzioni critiche e nei tracciati da seguire e<br />
da proporre. La nuova serie si inaugura con questo numero dedicato alla situazione<br />
attuale <strong>del</strong>l’arte (alla sua pratica e alla sua teoria), conserva, naturalmente, legami,<br />
relazioni, intrecci con un lavoro svolto negli anni precedenti, con le mappe già<br />
disegnate, con l’antico progetto che non si ritiene esaurito o consumato. L’idea<br />
che l’arte sia una forma di conoscenza <strong>del</strong> reale, che il discorso artistico non possa<br />
45
inunziare a pensare o ripensare il progetto, il cambiamento, il nuovo.<br />
Certo, in questi anni, dal primo numero di “Figure” <strong>del</strong>la primavera ’82 ad oggi,<br />
molte cose e diversi atteggiamenti sono mutati. Molte posizioni si sono sfumate e sono<br />
diventate più duttili e morbide, più ragionevoli (si direbbe). Così che all’alternativa<br />
moderno/postmoderno, <strong>del</strong> resto largamente accreditata non soltanto nel dibattito<br />
sull’arte, si sta affacciando, lentamente ma con tenacia, un’altra idea che, senza<br />
perdere le differenze, appare più attenta a cogliere proprio le confluenze e gli incroci,<br />
gli attraversamenti di tematiche comuni.<br />
La nuova serie di “Figure” (questa è forse la novità più rilevante), oltre a<br />
continuare a riflettere sulle questioni di teoria e critica <strong>del</strong>l’arte, si propone un più<br />
diretto coinvolgimento con le proposte in movimento <strong>del</strong>l’arte. Un coinvolgimento<br />
e un dialogo che non mirino, però, solamente alla registrazione e alla presa d’atto<br />
dei fenomeni, ma che siano anche capaci di restituircene tutta la complessità e<br />
l’articolazione. […] F. M.<br />
dal 3 ottobre 1989<br />
ANNO 1989<br />
“Energia mentale non razionale”, tra psicologia e parapsicologia;<br />
a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />
dieci serate.<br />
3 ottobre 1989 - 1 a serata<br />
La metapsichica freudiana.<br />
Carl Gustav Jung e l’alchimia.<br />
I fenomeni psichici intelligenti (Richet).<br />
17 ottobre 1989 - 2 a serata<br />
Storia <strong>del</strong> concetto di casualità.<br />
La sincronicità.<br />
Emancipazione <strong>del</strong>la nozione di “fenomeno occulto”.<br />
31 ottobre 1989 - 3 a serata<br />
Lo studio dei processi inconsci:<br />
- secondo il loro rapporto di determinazione (aspetto dinamico);<br />
46
- come ipotesi di collocamento in aree cerebrali (aspetto topografico);<br />
- come manifestazione psichica individuale (aspetto funzionale).<br />
14 novembre 1989 - 4 a serata<br />
Tecniche per il potenziamento <strong>del</strong>le facoltà mentali individuali.<br />
28 novembre 1989 - 5 a serata<br />
Rhine e il concetto di “Extrasensory Perceptions” (ESP).<br />
Il concetto di metapsicoanalisi di Otto Rank.<br />
Le forme <strong>del</strong>la divinazione.<br />
12 dicembre 1989 - 6 a serata<br />
Sulla falsicabilità <strong>del</strong>la scienza.<br />
Introduzione ai temi e ai problemi dei fenomeni “Unidentified Flying Object”<br />
(U.F.O.).<br />
19 dicembre 1989 - 7 a serata<br />
Sviluppo e applicazione <strong>del</strong> concetto di “fenomeno parapsicologico”.<br />
La manifestazione prosegue nel gennaio 1990.<br />
dal 9 gennaio 1990<br />
ANNO 1990<br />
“Energia mentale non razionale” a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />
ultime tre serate.<br />
9 gennaio 1990 - 8 a serata<br />
Sul valore terapeutico <strong>del</strong>le arti di emissione - esercitazione.<br />
16 gennaio 1990 - 9 a serata<br />
Sul valore terapeutico <strong>del</strong>le arti visive - esercitazione.<br />
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23 gennaio 1990 - 10 a serata<br />
Sul valore terapeutico <strong>del</strong>la nozione di “eros” - conclusioni.<br />
20 marzo 1990<br />
“La Statura <strong>del</strong>l’Amore”, di: Gloria Capuano, Edizioni Serarcangeli, Roma, 1990;<br />
presentazione di: A<strong>del</strong>e Cambria, Emilia Costa, Tina Lagostena Bassi, Maria Luisa<br />
Spaziani.<br />
24 aprile 1990<br />
“Ammesso e non concesso” - poesia per il sesso avverso: Lei per Lui e Lui per Lei;<br />
a cura <strong>del</strong> Gruppo “Fuoritesto”;<br />
con: Leopoldo Attolico, Tomaso Binga, Pino Blasone, Gloria Capuano, Vitaldo<br />
Conte, Vilma Costantini, Vincenzo De Simone, Sandro Disegni, Giovanni Fontana,<br />
Berta Furlani, Marcella Goa, Gianni Godi, Jolanda Insana, Nicola Paniccia, Vito<br />
Riviello, Marcia Theophilo, Manuela Vigorita, Carlo Villa, Giorgio Weiss.<br />
23 novembre 1990<br />
In collaborazione con il “<strong>Centro</strong> E. Battisti per la Storia <strong>del</strong>le Idee”.<br />
“MarcaTre” - la rivista degli anni sessanta, fondata e diretta da Eugenio Battisti nel<br />
1963;<br />
a cura di: Associazione Internazionale per gli Studi sulle Utopie;<br />
partecipazione e conversazione con i “giovani di ieri”: Francesco Battisti, Bianca<br />
Bellardinone, Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Mauro Bortolotti, Maurizio<br />
Calvesi, Enrico Crispolti, Marco Dezzi Bardeschi, Gillo Dorfles, Piero Gamacchio,<br />
Giuseppe Gatt, Ezia Gavazza, Alfredo Giuliani, Roberto Lerici, Bianca Menna,<br />
Egidio Mucci, Magdalo Mussio, Lamberto Pignotti, Paolo Portoghesi, Giuseppe<br />
Saccaro Del Buffa, Luigi Squarzina, Lea Vergine, Carlo Villa, Rodolfo Vitone.<br />
Presentazione di poesie inedite (1945-48) di Eugenio Battisti;<br />
lettura di: Angela Baggi, Oreste Rizziri.<br />
12 gennaio 1991<br />
ANNO 1991<br />
“Se ci sei batti un colpo”, realtà e fascino <strong>del</strong>l’aldilà di Demofilo Fidani, PubliEdi,<br />
Palermo, 1991;<br />
48
presentazione di: Mimmo Calandruccio, Mirella Delfini, Augusto Giordano, Franco<br />
Lanari.<br />
Demofilo Fidani, pittore;<br />
mostra di acquerelli e grafica;<br />
conversazione con l’autore (considerato il “numero uno” nel campo <strong>del</strong><br />
“paranormale” sia in Italia che all’estero).<br />
dal 18 gennaio 1991<br />
“Juvenilia Please” - rassegna poetica, a cura di Leopoldo Attolico.<br />
Sei noti poeti “scatenati”, uno per sera, propongono i loro testi giovanili alternandoli<br />
con i versi di poeti “scatenandi” da loro scoperti;<br />
sei serate.<br />
18 gennaio 1991 - 1 a serata Valentino Zeichen.<br />
1 febbraio 1991 - 2 a serata Vito Riviello.<br />
15 febbraio 1991 - 3 a serata Mario Lunetta.<br />
1 marzo 1991 - 4 a serata Jolanda Insana.<br />
15 marzo 1991 - 5 a serata Oliviero Beha.<br />
22 marzo 1991 - 6 a serata Giorgio Weiss.<br />
28 giugno 1991<br />
“Terra <strong>del</strong> fuoco”, Speciale Fantagramma “La Poesia Giocosa”, rivista/laboratorio,<br />
n. 13/14, diretta da: Carmine Lubrano;<br />
presentazione di: Raffaele Manica, Carmine Lubrano, Giorgio Weiss.<br />
8 novembre 1991<br />
Yang Lian, massimo poeta <strong>del</strong>la nuova corrente poetica cinese (nel suo paese è stato<br />
uno <strong>del</strong>le più autorevoli voci <strong>del</strong>la dissidenza).<br />
Lettura di brani <strong>del</strong>la sua opera poetica;<br />
presentazione di: Vilma Costantini.<br />
15 novembre 1991<br />
“Piesse”, Associazione Culturale.<br />
49
“Aminta” di Torquato Tasso - spettacolo/prova;<br />
con: Paolo Alfieri, Felice Casciano, Alessandro Fabrizi, Paola Garibotti, Cristina<br />
Liberati, Maurizio Pangallo;<br />
danzatrici: Estelle Bacalov, Raquel Levi, Susanne Odevaine;<br />
riduzione teatrale e regia di: Alessandro Fabrizi.<br />
19 dicembre 1991<br />
Sabina Alessi, pittrice.<br />
“Passe-Age” - prima mostra personale 1990-1991.<br />
Con questa mostra il CENTRO inizia la presentazione <strong>del</strong>la prima personale di uno<br />
studente <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Roma.<br />
10 gennaio 1992<br />
ANNO 1992<br />
“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo teatrale.<br />
“Il Generale Ammazzasette” - spettacolo/prova;<br />
di: Silvio Mecarelli;<br />
con: Massimo Carrisi, Paola Minaccioni, Stefano Soldano, Nuvola Bianca Tivoli,<br />
Massimo Vado;<br />
scene di: Angela Ruscio e Giulio Mogherini;<br />
costumi di: Romano Amidei;<br />
regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />
15 febbraio - 14 marzo 1992<br />
“Proposte di Leggi Poetiche” da un’idea e a cura di: Tomaso Binga;<br />
con la collaborazione di: Vilma Costantini, Marcia Theophilo;<br />
due serate di Poesie non Stop.<br />
15 febbraio - 1 a serata<br />
Valeria Benedetti Michelangeli in: “Letture”;<br />
pagine scelte da: “Le Madri” di Arnold Wesker;<br />
poesie da: “Stelle Cadute” di: Giulio Correale, Edizioni Scientifiche Italiane,<br />
Napoli, 1991;<br />
50
presentazione di: Giovanni Gazzara.<br />
“Leggi Poetiche” - lettura di Poesie non Stop, con la voce dei poeti;<br />
presentazione di: Mario Lunetta.<br />
14 marzo 1992 - 2 a serata<br />
“Piesse”, Associazione Culturale.<br />
“Napoli Italia” - spettacolo/prova;<br />
di: Marco Togna;<br />
con: Pierpaolo Palladino, Michaela Bernardini, Lucianna De Falco, Piergiorgio<br />
Faraglia.<br />
“Leggi Poetiche” - lettura di Poesie non Stop, con la voce dei poeti;<br />
presentazione di: Lamberto Pignotti.<br />
30 marzo 1992<br />
“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale.<br />
“Magnetich Theatre Play” - spettacolo/prova;<br />
di: Enrico Bernard;<br />
con: Anna Maria Alimenti, Eliana Bosi, Massimo Carrisi, Patrizia Falcone, Maurizio<br />
Perugini;<br />
scene di: Angela Ruscio, Giulio Mogherini;<br />
costumi di: Romano Amidei;<br />
regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />
7 - 8 - 11 - maggio 1992<br />
“Piesse”, Assocazione Culturale.<br />
“Letture dal Decamerone”;<br />
con: Alessandro Fabrizio.<br />
23 maggio 1992<br />
Gruppo Italiano <strong>del</strong>la Scuola Europea di Psicoanalisi.<br />
“L’Identità freudiana <strong>del</strong>la psicoanalisi e l’insegnamento di Lacan”;<br />
interventi di: Roberto Cavasola, Elena B. Croce, Antonio Di Ciaccia, Rosa Alba<br />
Gentile, Renato Gerbaudo, Diego Mautino, Céline Menghi.<br />
18 giugno 1992<br />
Massimo Mori, poeta visuale e performativo.<br />
“Vocazioni <strong>del</strong>l’ Ippocampo e <strong>del</strong> Codice” - performance.<br />
51
Lamberto Pignotti, poeta visivo.<br />
“Splash Poem” e “Sweet Poem” - performance.<br />
Salina Aletta, Prudencia Molero, Luciana Preden,<br />
“Intrecci di Parole e Gesti” - performance.<br />
16 dicembre 1992<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1992, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma,<br />
Ia Rassegna Internazionale di Arte Fotografica, curata da Giovanni Semerano e<br />
Cesare Nissirio (grande evento per Roma: 50 mostre in 50 luoghi diversi <strong>del</strong>la<br />
città).<br />
“I Visi...goti” - mostra fotografica;<br />
a cura di: Flavia Mastrella, Antonio Rezza;<br />
fotografie di: Angelo Fratini;<br />
presentazione in catalogo di: Tomaso Binga.<br />
19 dicembre 1992<br />
“Rimerotiche”, prefazione di Lina Wertmüller Job, Gradiva Editrice, Roma, 1992;<br />
tre libri, contenuti in un cofanetto, con poesie di 10 poetesse e illustrazioni di 10<br />
artisti;<br />
poesie di: Giovanna Bemporad, Tomaso Binga, Vilma Costantini, Biancamaria<br />
Frabotta, Lamarque, Dacia Maraini, Maria Pia Quintavalla, Amelia Rosselli, Maria<br />
Luisa Spaziani, Marcia Theophilo;<br />
illustrazioni di: Ugo Attardi, Ennio Calabria, Carlo Cattaneo, Gioxe De Micheli,<br />
Gino Guida, Gaetano Miani, Maurizio Palcich, Aldo Turchiaro, Renzo Vespignani;<br />
presentazione di: Elsa De Giorgi, Elena Bentivegna;<br />
lettura <strong>del</strong>le poesie: Adriana Ambesi e voce dei poeti;<br />
musiche di: Andersen Viana (flauto e violoncello).<br />
10 gennaio 1993<br />
ANNO 1993<br />
Antonio Rezza, attore e regista.<br />
“Seppellitemi ai fornetti” (ironia dissacrante sulle debolezze umane) - performance<br />
52
mimico/fonica;<br />
scenografie di: Flavia Mastrella.<br />
1 - 10 marzo 1993<br />
“Laboratorio Teatrale”;<br />
selezione degli alunni per la formazione <strong>del</strong> Corso;<br />
a cura di: Associazione Culturale “L’Orizzonte” e Regione Lazio/Assessorato alla<br />
Cultura;<br />
commissione selezionatrice: Rocco Mortelliti, Maria Libera Ranaudo, Mario<br />
Scaletta.<br />
27 marzo 1993<br />
“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale<br />
“Griselda” (ultima novella <strong>del</strong> Decamerone di Boccaccio) - spettacolo/prova;<br />
con: Nicola Ciccariello, Anna Maria Gelao, Lucia Della Valle, Piero Morelli,<br />
Maurizio Tartaglione, Veronica Venturi;<br />
riduzione di: Silvio Mecarelli;<br />
scene di: Romano Amidei;<br />
regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />
13 giugno 1993<br />
“L’Orizzonte”, Associazione Culturale.<br />
“Laboratorio Teatrale” - spettacolo/prova;<br />
saggio finale <strong>del</strong> corso tenutosi in marzo.<br />
20 giugno 1993<br />
“Il flauto e le maschere di Pan”;<br />
danza/auspicio d’estate con:<br />
Vitaldo Conte, “Giocosità creativa e Sciamanesimo <strong>del</strong> corpo”;<br />
Eugenio Nar<strong>del</strong>li, “Un magico guidato incontro per il Solstizio d’Estate”;<br />
Tomaso Binga, “Riflessioni poetiche e Gesti propiziatori”;<br />
maschere di scena di: Flavia Mastrella.<br />
21 giugno 1993<br />
Antonio Rezza, regista-attore.<br />
“Il vecchio dentro” - film 1992, I° Premio “Gabbiano d’oro”, 1992, Bellaria<br />
(Anteprima per il Cinema indipendente);<br />
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“La Divina Provvidenza” - film 1992, Premio Bolzano “Opere Nuove”, 1993;<br />
intervista/dibattito con l’autore, condotto da: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />
12 novembre 1993<br />
“Per un sogno” - Arte/Musica/Poesia, un nuovo modo per governare;<br />
con: Vitaldo Conte (voce e testo);<br />
musiche di: Pierfrancesco Ambrogio (clarinetto).<br />
17 dicembre 1993<br />
“Lettere Creative”, mostra <strong>del</strong> piccolo formato;<br />
con opere di artisti degli anni ‘70/‘80:<br />
Poesia Visiva, Verbo Visiva, Segnica, Nuova Scrittura, Inismo;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Gaetano Colonna, Vitaldo Conte;<br />
opere di: Anagnostopoulus, Vincenzo Accame, Laura Aga-Rossi, Sabina Alessi,<br />
Fernando Andolcetti, Nino Bedino, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Irma Blank,<br />
Carla Bertola, Aldo Bertozzi, Gianni Broi, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Franco<br />
Cavallo, Andrea Chiarantini, Gaetano Colonna, Ettore Consolazione, Vitaldo Conte,<br />
Carlo Marcello Conti, Dario Damato, Antonio De Marchi-Gherini, Chiara Diamantini,<br />
Alberto Fajetti, Franco Falasca, Vittorio Fava, Fernanda Fedi, Giò Ferro, Giovanni<br />
Fontana, Rosa Foschi, Kiki Franceschi, Gino Gini, Salvatore Giunta, Elisabetta Gut,<br />
Emilio Isgrò, Thorsten Kirchhoff, Arrigo Lora Totino, Carmine Lubrano, Mario<br />
Lunetta, Mauro Manfredi, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini,<br />
Elisa Montessori, Massimo Mori, Anna Oberto, Enzo Orti, Luciano Ori, Achille<br />
Pace, Antonio Passa, Luca Maria Patella, Lamberto Pignotti, Giustina Prestento,<br />
Francois Proja, Lucia Romualdi, Sandra Sandri, Anna Torelli, Carlo Villa, William<br />
Xerra, Franco Ziliotto, Giuliano Zosi.<br />
10 gennaio 1994<br />
ANNO 1994<br />
“Segnali e Sintomi <strong>del</strong>l’Arte” - dibattito;<br />
interventi di: Paolo Balmas, Massimo Carboni, Lorenzo Mango;<br />
moderatore: Lamberto Pignotti.<br />
54
30 marzo 1994<br />
“Il Gioco <strong>del</strong> Teatro”, Gruppo Teatrale;<br />
“Di notte tutti i gatti” - spettacolo/prova;<br />
di: Silvio Mecarelli;<br />
con: Massimo Giuliani, Giuseppe Miele, Maria Pia Regoli, Franca Stoppi;<br />
scene di: Angela Ruscio, Giulio Mogherini;<br />
costumi di: Romano Amidei;<br />
regia di: Giuseppe Rossi Borghesano.<br />
10 giugno 1994<br />
Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> festeggia i “Venti <strong>Anni</strong>” di attività.<br />
Sono presenti numerosi critici, artisti, poeti e teorici, che hanno animato le serate<br />
dal <strong>1974</strong> al 1994.<br />
“Electronie d’Arte e Altre Scritture”, avanguardie letterarie, poesia visiva, arti<br />
elettroniche, eventi multimediali - presentazione/dibattito;<br />
a cura di: Caterina Davinio;<br />
in collaborazione con: Technimedia MC Microcomputer e Serarcangeli Editore;<br />
interventi di: Filippo Bettini, Tomaso Binga, Codice Immaginario, Vittorio Fagone,<br />
Giovanni Fontana, Carlo Infante, Sandra Lischi, Mario Lunetta, Luca Patella,<br />
Walter Pedullà, Lamberto Pignotti, Marco Maria Gazzano (direttore di Video-Art<br />
di Locarno).<br />
La Rassegna vuole focalizzare l’attenzione sulle nuove tecnologie e il loro rapporto<br />
con le strutture narrative, l’interattività <strong>del</strong>l’opera, avvalendosi <strong>del</strong>la presenza di<br />
autori che hanno sperimentato le varie forme di immagine e di scrittura fuori dalla<br />
pagina dagli anni ’60 ad oggi: poesia sonora, plurisensoriale, visiva, performativa,<br />
in video e al computer.<br />
15 giugno 1994<br />
Maria Chiara Passa, studentessa <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Roma.<br />
“Progetto” - prima mostra personale.<br />
dal 11 novembre 1994<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1994, il mese <strong>del</strong>la Fotografia a Roma, curata da<br />
Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />
tre serate a cura di: Tomaso Binga.<br />
11 novembre 1994 - 1 a serata<br />
Angelo Vassallo, artista.<br />
55
“Anatomia e Psicologia <strong>del</strong> Gesto”: gli Atti degli Arti;<br />
mostra di opere fotografiche/fotomontaggi/video;<br />
testo critico di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />
29 novembre 1994 - 2 a serata<br />
“Sull’Amerigo Vespucci 500 anni dopo Cristoforo Colombo - Diario Telematico di<br />
Bordo” di: Gianni Lo perfido, Edizioni Il Gabbiano, Latina;<br />
lettura di pagine scelte; incontro con l’autore.<br />
30 novembre 1994 - 3 a serata<br />
Flavia Mastrella, scenografa.<br />
“Viaggio in automobile da Milano al mare” - mostra/collages.<br />
Antonio Rezza, regista-attore.<br />
“De Civitate Rei” e “Il Piantone” - video/spettacolo;<br />
testo critico di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li.<br />
8 - 9 gennaio 1995<br />
ANNO 1995<br />
“Electronìe d’Arte e altre Scritture”;<br />
a cura di: Caterina Davinio.<br />
“Selezione video di artisti italiani e stranieri”: due serate riservate agli addetti ai<br />
lavori, in collaborazione con le Associazioni Culturali: Babele (Milano), Codici<br />
Immaginari e Damster Damned (Roma), Craus (Bologna), Museo Pecci (Prato),<br />
Giubbe Rosse (Firenze), Edizioni Serarcangeli (Roma).<br />
Giuria: Decio Garugati, Vittorio Fagone, Carmelo Genovese, Giorgio Longo, Enzo<br />
Minarelli, Walter Pedullà, Filippo Bettini, Giovanni Fontana, Carlo Infante, Mario<br />
Lunetta, Massimo Mori, Lamberto Pignotti, Tomaso Binga, Marco Maria Gazzano,<br />
Sandra Lischi, Maria Grazia Mattei, Luca Patella, Gianni Toti.<br />
dal 27 gennaio 1995<br />
“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />
Proiezione dei video dei finalisti stranieri e italiani;<br />
due serate.<br />
56
27 gennaio 1995 - 1 a serata<br />
“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />
Proiezione dei video dei finalisti stranieri e dei video premiati;<br />
“The garden” di Tamas Waliczky (Ungheria); “Requiem pour le XX siecle”<br />
di Klonaris-Thomadaki (Grecia); “Elicon silicon” e “Wapex” di Claudio Prati<br />
(Svizzera).<br />
“Cyberscritture” - proiezioni/dibattito;<br />
interventi degli scrittori cyberpunk: Pino Blasone, Vanni De Simone; <strong>del</strong> critico<br />
Fabio Giovannini, di Maurizio Mansueti.<br />
24 febbraio 1995 - 2 a serata<br />
“Electronìe d’Arte e altre Scritture”.<br />
Proiezione dei video dei finalisti italiani e dei video premiati:<br />
GMM: “Coltello nella pancia”, 1994 (Firenze); Tecniche blu: “Crocifissione <strong>del</strong><br />
Cerchio” (Forlì); USMIS: “Al Poeta de li Pantianes” (Udine);<br />
interventi critici: di Filippo Bettini, Caterina Davinio, Marco Maria Gazzano, Mario<br />
Lunetta, Lamberto Pignotti, Luca Patella, e dei videoartisti Fabio Iaquone, Flavia<br />
Mastrella, Antonio Rezza.<br />
dal 17 maggio 1995<br />
“Racconti Colorati” - Primo Progetto/Opera multisensoriale, ideato da Tomaso<br />
Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato all’attività<br />
culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>;<br />
collaborazione di: Mario Lunetta e Lamberto Pignotti.<br />
L’evento si divide in tre momenti legati alla simbologia <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la serata: una<br />
mostra, curata da un critico, di un artista, che al colore prescelto ha dedicato parte<br />
essenziale <strong>del</strong>la sua ricerca, una lettura, a opera <strong>del</strong>l’autore, di un racconto breve,<br />
un intervento di Poesia Sonora.<br />
È di rigore indossare un segno bandiera <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la serata;<br />
otto serate.<br />
17 maggio 1995 - 1 a serata<br />
Racconti Colorati: Giallo/thrilling;<br />
a cura di: Mario Lunetta;<br />
con: Mario Lunetta, Teresa Campi, Diego Zan<strong>del</strong>;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Enzo Berardi, Danilo Di<br />
57
Gianvittorio, Antonio Amendola;<br />
mostra di: Antonio Passa.<br />
31 maggio 1995 - 2 a serata<br />
Racconti Colorati: Rosso/eros;<br />
a cura di: Carlo Villa;<br />
con: Carlo Villa, Rosa Pierno (con un testo di Marquez);<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Nicola Paniccia, Manuela Vigorita, Angela<br />
Muscogiuri;<br />
mostra di: Toni Ferro.<br />
14 giugno 1995 - 3 a serata<br />
Racconti colorati: Grigio Oro/quotidiano-immaginario;<br />
a cura di: Tiziana Colusso;<br />
con: Tiziana Colusso, Daria De Florian, Fabio Giovannini;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Tomaso Binga, Bruno Zucchermaglio;<br />
mostra di: Giovanna De Sanctis.<br />
24 novembre 1995 - 4 a serata<br />
Racconti colorati: Blu/fantascienza;<br />
a cura e con: Pino Blasone;<br />
poesia in tono con: Carmine Lubrano, Marcia Theophilo;<br />
mostra di: Anna Maria Vancheri;<br />
testo critico di: Guglielmo Gigliotti.<br />
15 dicembre 1995 - 5 a serata<br />
Racconti colorati: Nero/horror;<br />
a cura di: Maria Jatosti;<br />
con: Maria Jatosti, Marco Buzzi Maresca, Giuliana Adezio;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Giovanni Fontana, Luca Salvadori;<br />
mostra di: Rosaria Pugliese;<br />
testo critico di: Andrea Jovino.<br />
18 dicembre 1995<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1995, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />
Giovanni Semerano e Cesare Nissirio.<br />
Erik Keller - “Portraits” - mostra fotografica;<br />
58
Luigi Soverchia - “Bianco-Azzurro in Tunisia” - mostra fotografica;<br />
a cura di: Giacomo Carioti.<br />
dal 23 febbraio 1996<br />
ANNO 1996<br />
“Racconti Colorati” prosegue nel ’96 con le ultime tre serate.<br />
23 febbraio 1996 - 6 a serata<br />
Racconti colorati: Giallo/giallo;<br />
a cura di: Vilma Costantini;<br />
“I casi <strong>del</strong> giudice Bao” (Bagatto Libri), racconti polizieschi cinesi; a cura di:<br />
Giuliano Bertuccioli;<br />
“Coppe di Giada” (UTET), poesie classiche cinesi; a cura di: Vilma Costantini;<br />
letture di: Enrico Ottaviano, Zhang Tongbing, Rosa Del Mar, Miguez Martinez;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Massimo Mori;<br />
mostra di dipinti dei bambini cinesi <strong>del</strong>le scuole primarie <strong>del</strong>la Repubblica Popolare<br />
Cinese; a cura di: Maria Carlotta Romano.<br />
20 marzo 1996 - 7 a serata<br />
Racconti colorati: Bianco/segreto;<br />
a cura di: Vitaldo Conte;<br />
“Scritture evento”;<br />
con: Vitaldo Conte, Vittoria Biasi, Caterina Davinio;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Gian Paolo Roffi;<br />
musica e canto con: Loredana Mauri;<br />
“Bianco vuoto” - mostra di: Patrizia Molinari;<br />
testo critico di: Anna Cochetti;<br />
“Aspettando il Bianco Equinozio di Primavera”, omaggio di: Bianca.<br />
17 aprile 1996<br />
Tana de Zulueta, candidata per il Senato <strong>del</strong>la Repubblica.<br />
“Arte Città Cultura, risorse per il nostro paese”;<br />
a cura di: Ada Francesca Marcianò;<br />
interventi di: Bianca Menna, Luigi Arata, Tana de Zulueta, Ada Francesca<br />
Marcianò;<br />
59
esposizione e asta di arte contemporanea per la campagna elettorale;<br />
battitore libero: Rosanna Cancellieri;<br />
in mostra opere di: Carla Accardi, Tomaso Binga, Marco Brandizzi, Elisabetta<br />
Catamo, Ettore Consolazione, Paolo Cotani, Gianfranco D’Alonzo, Michele De<br />
Luca, Claudio De Paolis, Giovanna De Santis, Stefano Di Stasio, Pablo Echaurren,<br />
Elisabetta Frolet, Franco Gallo, Paola Gandolfi, Paolo Laudisia, Emilio Leofreddi,<br />
Antonio Lombardi, A<strong>del</strong>e Lotito, Ghislain Mayaud, Renato Mambor, Patrizia<br />
Molinari, Franco Mulas, Giuseppe Nardulli, Achille Pace, Ana Paparatti, Luca Patella,<br />
Achille Perilli, Luca Piffero, Emilio Prini, Mario Schifano, Fiorenzo Zaffina.<br />
29 maggio 1996<br />
In occasione <strong>del</strong>la mostra “Omaggio a Isabella Morra” presso la Banca Popolare<br />
di Milano in Roma e <strong>del</strong>la donazione <strong>del</strong>le opere per la costituzione <strong>del</strong> museo a Lei<br />
dedicato.<br />
“Isabella Morra poetessa <strong>del</strong> ‘500” - tavola rotonda;<br />
a cura e con: Grazia Chiesa, Elena La Cava;<br />
relatori: A<strong>del</strong>e Cambria, Anna Maria Riviello, Giovanni Caserta, Franco Di Pede;<br />
lettura poetica “Per Isabella Morra” di: Tomaso Binga.<br />
8 giugno 1996<br />
In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale <strong>del</strong>l’Immagine Il Fotogramma, diretto da<br />
Giovanni Semerano.<br />
Bruna Tripodi - “S/oggetti” - mostra fotografica.<br />
Stefano Veratti - “Occhi” - mostra fotografica.<br />
29 giugno 1996 - 8 a serata<br />
Racconti colorati: Amaranto/inconscio;<br />
a cura di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />
“Psicoanalisi e Narrazione”, di: Eugenio Nar<strong>del</strong>li;<br />
“La Dragunara”, di: Pino Amatiello;<br />
“La Carriola” di Luigi Piran<strong>del</strong>lo, lettura di: Marilena Insardà;<br />
Gruppo Baobab (poesia sonora), con: Enzo Minarelli;<br />
“Macchina Onirica”, mostra di: Vittorio Fava;<br />
testo critico di: Simonetta Serangeli.<br />
dal 12 dicembre 1996<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1996, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />
60
Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />
due serate.<br />
12 dicembre 1996 - 1 a serata<br />
Luigi Monaco.<br />
“La fotografia astratta” - mostra fotografica.<br />
18 dicembre 1996 - 2 a serata<br />
Fabio Massimo Aceto.<br />
“Ritratti” - mostra fotografica.<br />
15 febbraio 1997<br />
ANNO 1997<br />
Maria Luisa Tadei, artista.<br />
“Incisioni” - mostra;<br />
testo critico in catalogo di: Claudio Cerritelli.<br />
dal 13 maggio 1997<br />
“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” - Secondo Progetto/Opera multisensoriale<br />
ideato da Tomaso Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato<br />
all’attività culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />
La manifestazione si snoda e annoda in Quattro Movimenti:<br />
con la partecipazione di: 20 artisti, 20 personaggi, 20 fotografi, 20 poeti;<br />
testi critici di Anna Cochetti e Mario Lunetta;<br />
due serate.<br />
13 maggio 1997 - 1 a serata<br />
“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti”.<br />
Primo movimento - 20 artiste rivisitano, secondo la loro linea di ricerca, l’oggetto<br />
cravatta;<br />
mostra <strong>del</strong>le cravatte di: Anna Addamiano, Rosetta Berardi, Tomaso Binga, Elisabetta<br />
Catamo, Antonia Ciampi, Ursula Ebert, Ines Fontenla, Giancarla Frare, Elisabetta<br />
61
Frolet, Francesca Gargano, Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Silvana Leonardi, Patrizia<br />
Molinari, Anna Maria Polidori, Giustina Prestento, Maria Luisa Ricciuti, Eugenia<br />
Serafini, Antonia Spinosa, Anna Maria Vancheri.<br />
Secondo movimento - 20 personaggi scelgono ed indossano, secondo le loro affinità<br />
anatomo/linguistiche, l’oggetto cravatta:<br />
i personaggi: Filippo Bettini, Maurizio Cheli, Carlo De Siena, Enrico Ghezzi,<br />
Alfredo Giuliani, Mario Lunetta, Lorenzo Mango, Luciano Marziano, Achille<br />
Millo, Michele Mirabella, Giuseppe Neri, Antonio Passa, Walter Pedullà, Lamberto<br />
Pignotti, Antonio Rezza, Mariano Rigillo, Vito Riviello, Giovanni Semerano, Mario<br />
Verdone, Ettore Viola.<br />
10 luglio 1997<br />
“DUE inagurazioni” al Complesso Malafronte di Via Monti di Pietralata, presenzia<br />
il Sindaco di Roma Francesco Rutelli:<br />
- Arci Nova Nazionale, intervento <strong>del</strong> poeta Luis Sepùlveda;<br />
- Archivio Menna Binga, mostra personale di: Tomaso Binga “<strong>Anni</strong> ‘90”.<br />
29 settembre 1997<br />
Angelo Vassallo, artista.<br />
“Perfezione/Imperfezione” - mostra fotografica.<br />
8 novembre 1997<br />
Ursula Hannah Ebert, artista.<br />
“Das Waschebuch” - mostra libro/biancheria;<br />
testo critico di: Maria Roccasalva.<br />
23 novembre 1997<br />
In collaborazione con Artecnica, per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea<br />
MUSIS <strong>del</strong>l’Università la Sapienza di Roma.<br />
Antonio Baglivo, artista.<br />
“Katakatascia” - mostra libro d’artista e disegni;<br />
presentazione di: Andrea Iovino;<br />
letture musicali di: Alberto Lombardi.<br />
29 novembre 1997 - 2 a serata<br />
“Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” - (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />
62
Terzo movimento - 20 fotografe immortalano, secondo una loro scelta visivo/<br />
viscerale, l’uomo indossatore <strong>del</strong>l’oggetto cravatta;<br />
mostra fotografica di: Marina Ajello, Anna Basciu, Maristella Campolunghi, Rita<br />
Carioti, Laura Carlodalatri, Rosanna Cattaneo, Giliola Chistè, Giovanna Colacevich,<br />
Fulvia Leoncini, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Rosetta Messori, Verita Monselles,<br />
Carla Morselli, Maria Mulas, Patrizia Pieri, Wibke Reimann, Enrica Scalfari, Patrizia<br />
Tomassoni, Maria Wojcik.<br />
Quarto movimento - 20 poeti esprimono un loro giudizio poetico/sinestetico da<br />
apporre sull’opera fotografica prescelta;<br />
recital dei poeti: Gianfranco Baruchello, Marco Buzzi Maresca, Stefano Docimo,<br />
Franco Falasca, Giovanni Fontana, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Francesco Paolo<br />
Memmo, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Marco Palladini, Nicola Paniccia,<br />
Luca Patella, Plinio Perilli, Claudio Rendina, Natale Antonio Rossi, Piero Sanavio,<br />
Mario Verdone, Carlo Villa, Sergio Zuccaro.<br />
La manifestazione è stata documentata nella Collana “Gli Storni” Edizioni Le<br />
Impronte degli Uccelli, Roma, 1988; copertina/calco di: Paolo Ferri.<br />
Le mostre, presentate nelle due serate <strong>del</strong>la manifestazione, avranno carattere<br />
“itinerante”.<br />
dal 2 dicembre 1997<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1997, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />
Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />
tre serate.<br />
2 dicembre 1997 - 1 a serata<br />
Wolfgang Bogner.<br />
“Roma e Vienna a confronto” - mostra fotografica.<br />
9 dicembre 1997 - 2 a serata<br />
Carmine Puzo.<br />
“Vattienti” - mostra fotografica.<br />
16 dicembre 1997 - 3 a serata<br />
“Nudo di Donna” - mostra fotografica;<br />
opere di: Anna Basciu, Maristella Campolunghi, Rita Carioti, Laura Mario<br />
Carlodalatri, Flavia Fasano, Cecilia Garroni Parisi e Francesca Spadola, Nilde<br />
63
Guiducci, Loredana Izzo, Alessandra Laurenzi, Fulvia Leoncini, Antonietta Lunesu,<br />
Enrica Marazia, Maria Letizia Melone, Daniela Monosi, Patrizia Pieri, Maria<br />
Wojcik.<br />
25 gennaio 1998<br />
ANNO 1998<br />
Bruno Tavani, pittore.<br />
“Tracce” - prima mostra personale;<br />
introduzione in catalogo di: Bianca Menna;<br />
testo critico di: Maria D’Alesio.<br />
4 febbraio 1998<br />
Associazione Italo-Danese “Future Kulture”, laboratorio di idee e non solo.<br />
“Fatti non foste per viver come bruti!”;<br />
a cura di: Alan Gulino.<br />
Una serata dedicata all’arte e allo spettacolo, ma anche alla degustazione <strong>del</strong><br />
vino.<br />
12 febbraio 1998<br />
“C. G. D. C. T. Come Giustamente Diceva il Compagno Togliatti” di: Sergio<br />
Lambiase;<br />
Edizioni e/o, Roma, 1997;<br />
presentazione di: Giuseppe Neri, Vito Riviello.<br />
20 febbraio 1998<br />
“Fermenti”, critica, costume, cultura dal 1971 - periodico di informazione<br />
culturale.<br />
Un periodico e un’editrice a confronto;<br />
presentazione di: Anna Cochetti, Mario Lunetta, Plinio Perilli, Mario Verdone;<br />
intervento di: Velio Carratoni;<br />
coordinamento di: Tomaso Binga.<br />
28 marzo 1998<br />
64
La mostra itinerante “Cravatte d’Artista ai Quattro Venti” prosegue la sua<br />
esposizione in progress presso il Circolo Culturale “Il Gabbiano” di La Spezia, con<br />
in aggiunta:<br />
le cravatte <strong>del</strong>le artiste: Catia Castellani, Vittoria Gualco, Riri Negri;<br />
i personaggi: Aurelio Caminati, Andrea Marmori, Rinaldo Rotta;<br />
le fotografe: Luciana Lanzarotti, Maura Parodi, Paola Zucchello;<br />
i poeti: Roberto Pazzi, Attilio Sartori, Aurelio Valesi.<br />
13 maggio 1998<br />
“Ricettario”, tratto da Problémes de la Peinture di Adrian Miatlev, di: Vilma<br />
Costantini, Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 1998;<br />
primo “manufatto” <strong>del</strong>la Casa Editrice;<br />
calco/copertina e mostra “Muri al Muro” di: Paolo Ferri;<br />
interventi di: Patrizia Ferri, Giuseppe Neri;<br />
letture <strong>del</strong> testo di: Fabrizio Lungarini, Francesca Magini.<br />
22 maggio 1998<br />
“Luna a Mezzogiorno” - 274 haiku italiani inediti di 53 autrici contemporanee;<br />
introduzione di: Ivan Simonini, Edizioni <strong>del</strong> Girasole, Ravenna, 1998;<br />
interventi di: Paolo Guzzi, Mario Lunetta;<br />
lettura <strong>del</strong>le autrici.<br />
27 maggio 1998<br />
“FutureKulture”, Associazione Italo-Danese.<br />
“Dinner Party” - commedia;<br />
di: Pier Vittorio Ton<strong>del</strong>li;<br />
con: Flavia Strinati, Francesca Magini, Fabrizio Lungarini, Andrea Parri,<br />
Gianmaria Viceconte, Ivan Mori, Elena Cornacchia;<br />
scenografie di: Jonas Bjerre-Poulsen;<br />
regia: di Gianmaria Viceconte; aiutoregisti: Giovanna Calicchio,<br />
Ivan Mori.<br />
dal 20 novembre 1998<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>l’Università la<br />
Sapienza di Roma; “Colori sonori”, a cura di : Tomaso Binga e Adriana Cian;<br />
tre serate.<br />
65
20 novembre 1998 - 1 a serata<br />
“Colori” - mostra;<br />
opere di: Antonio Baglivo, Sara Cattaneo, Francesca Gargano, Silvana Leonardi,<br />
Patrizia Molinari, Antonio Passa, Bruno Tavani.<br />
“Colore e Comunicazione” - dibattito;<br />
con: Esther Fenizia, Errico Zeuli, Maria Francesca Zeuli.<br />
“Apolinére Enameled” (Apollinaire smaltato);<br />
a cura di: Mario Lunetta;<br />
lettura dei brevi colorati di: Mariella Bettarini, Teresa Campi, Paolo Guzzi,<br />
Mario Lunetta, Giuseppe Neri, Lamberto Pignotti, Piero Sanavio.<br />
1 dicembre 1998 - 2 a serata<br />
“Sonorità Poetiche”.<br />
“On The Air”, realtà <strong>del</strong>la ricerca e sperimentazione acustica e sonora<br />
contemporanea;<br />
a cura di: Patrizia Ferri;<br />
performances di: Francesco Michi, Luca Miti, Pietro Mottola.<br />
“Rave di poesia”, la prima volta, riflessioni ad alta voce;<br />
di: Marco Palladini.<br />
“La nuova oralità Poetico/Sonora”, trasformazioni/evoluzioni;<br />
a cura di: Francesco Muzzioli; comunicazioni di lavoro e performances dei gruppi:<br />
“Baobab”, con: Antonio Amendola, Tomaso Binga, Enzo Berardi, Giovanni Fontana,<br />
Arrigo Lora Totino, Nicola Paniccia, Manuela Vigorita;<br />
“Terza Ondata”, con: Stefano Docimo, Anna Maria Fianco, Massimiliano Manganelli,<br />
Rossi & Colonna;<br />
interventi critici di: Francesco Muzzioli, Filippo Bettini, Mario Lunetta;<br />
partecipazione straordinaria di: Sylvie Ferrè.<br />
10 dicembre 1998 - 3 a serata<br />
“Dimensione Segno Luce”<br />
Mostra di scultura, (presso ARCHIVIO Menna/Binga);<br />
a cura di: Adriana Cian, Associazione culturale“Progetto”;<br />
con: Antonio Barbagallo, Simone Bertugno, Vito Bucciarelli, Alessandro<br />
Cannistrà, Nicola Carrino, Claudio Cintoli, Franco Ciuti, Ettore Consolazione,<br />
Vittorio Corsini, Ferdinando Fe<strong>del</strong>e, Mauro Folci, Nedda Guidi, Carlo Lorenzetti,<br />
Roberto Lucca Taroni, Teodosio Magnoni, Antonio Passa, Alfredo Pirri, Graziano<br />
Pompili, Renzogallo, Giuseppe Uncini, Alberto Zanazzo, Natalino Zullo;<br />
66
interventi di: Nicola Carrino - “Materiali <strong>del</strong>la Scultura”;<br />
Patrizia Ferri - “Realtà <strong>del</strong>le nuove tecnologie: potenzialità, limiti e linguaggio”<br />
(conversazione con Roberto Lucca Taroni);<br />
Ada Lombardi - “Il concettuale e la scienza”;<br />
Errico Zeuli - “La materia e il tempo”;<br />
coordinatore: Antonio Passa.<br />
12 dicembre 1998<br />
La mostra itinerante “Cravatta d’Artista ai Quattro Venti” prosegue la sua<br />
esposizione in “progress” nella Galleria “La Nuova Era” di Bari, diretta da<br />
Rosemarie Sansonetti; con in aggiunta:<br />
le cravatte <strong>del</strong>le artiste: Giovanna Caricato, Rosemarie Sansonetti, Teresa<br />
Vallarella;<br />
i personaggi: Michele Lo Maglio, Pino Mango, Raffaele Nigro;<br />
le fotografe: Angela Cioce, Anna De Bellis, Carmela Lovero;<br />
i poeti: Alfio Cangiani, Stefano Di Lauro, Dino Mansueto.<br />
18 dicembre 1998<br />
“L’infinito è Finito…?” - Terzo Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso<br />
Binga, <strong>del</strong>la serie “Ideazione/Esecuzione”, strettamente collegato all’attività<br />
culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>;<br />
collaborazione di: Vilma Costantini, Mario Lunetta, Giuseppe Neri.<br />
Mostra, Letture Poetiche, Festa Multimediale;<br />
opere di: Fernando Aguiar, Sabina Alessi, Pietro Aloise, Pippo Altomare, Fernando<br />
Andolcetti, Gianni Asdrubali, Antonella Aversa, Loredana Baldin, Antonio Baglivo,<br />
Antonio Barbagallo, Silvana Baroni, Jacopo Benci, Mirella Bentivoglio, Rosetta<br />
Berardi, Carla Bertola, Irma Blank, Mario Bizzarri, Bongiò, Vito Bucciarelli, Nicola<br />
Carrino, Luciano Caruso, Mimmo Catania, Rosanna Cattaneo, Sara Cattaneo, Carlo<br />
Cecchi, Bruno Ceccobelli, Mario Cemak, Primarosa Cesarini Sforza, Antonia Ciampi,<br />
Cosimo Cimino, Giovanna Colacevich, Ettore Consolazione, Vitaldo Conte, Bruno<br />
Conti, Dario Cusani, Chiara Diamantini, Adriano Di Giacomo, Marica Di Palma,<br />
Salvatore Dominelli, Ursula Ebert, Virginia Fagini, Anna Maria Far<strong>del</strong>li, Fernanda<br />
Fedi, Paolo Ferri, Giovanni Fontana, Rosa Foschi, Nicola Frangione, Giancarla<br />
Frare, Enrico Gallian, Marcolino Gandini, Francesca Gargano, Alberto Gasparri,<br />
Domenico Gentile, Ida Gerosa, Mario Giacomelli, Nella Giambarresi, Benedetto<br />
Giancarlino, Gino Gini, Alba Gonzales, Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Paolo<br />
Laudisa, Silvana Leonardi, Lidia&Donato, Arrigo Lora Totino, Renato Mambor,<br />
Mauro Manfredi, Roberto Mannino, Carmelo Marchese, Giovanna Marini, Paola<br />
Mazzotti, Grazia Menna, Gisella Meo, Angelo Merante, Giorgio Mercuri, Patrizia<br />
67
Molinari, Verita Monselles, Massimo Mori, Carla Morselli, Aurora Nomellini,<br />
Ilaria Occhigrossi, Enzo Orti, Antonio Passa, Gloria Persiani, Edy Persichelli, Ugo<br />
Piergiovanni, Veronica Piraccini, Pino Pinelli, Vettor Pisani, Giustina Prestento,<br />
Anna Maria Pugliese, Salvatore Pupillo, Renata Rampazzi, Maria Luisa Ricciuti,<br />
Gianfranco Roffi, Rocco Salvia, Rosemarie Sansonetti, Lillo Santoro, Mario Sasso,<br />
Alba Savoi, Italo Scelza, Eugenia Serafini, Franca Sonnino, Fiamma Spinelli, Silvia<br />
Stuky, Bruno Tavani, Aldo Turchiaro, Saverio Ungheri, Francesco Vaccaro, Angelo<br />
Vassallo, Alberto Vitacchio, Raffaella Xodo, Alberto Zanazzo, Franco Ziliotto;<br />
recital dei poeti: Tomaso Binga, Giancarlo Buzzi, Lea Canducci, Franco<br />
Capasso, Alessandro Carandente, Nadia Cavalera, Franco Cavallo, Maria Teresa<br />
Ciammaruconi, Vilma Costantini, Rodolfo Di Biasio, Paolo Guzzi, Mario Lunetta,<br />
Lucia Marcucci, Francesco Muzzioli, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Giuseppe Neri, Desmond<br />
O ‘Grady, Marco Palladini, Luca Patella, Lamberto Pignotti, Mimma Pisani, Vito<br />
Riviello, Maria Roccasalva, Alberto Scarponi, Matilde Tortora, Marcia Theophilo,<br />
Mario Verdone, Ciro Vitiello, Sergio Zuccaro.<br />
A fine serata, dono/scambio tra gli artisti, a sorteggio, di piccole opere.<br />
La mostra e le poesie sono state documentate nel libro:<br />
“L’Infinito è Finito…?”, nella collana Gli Storni Edizioni “Le Impronte degli<br />
Uccelli”, Roma, 1998, con testo critico di Maria Roccasalva e copertina/calco di<br />
Paolo Ferri.<br />
15 gennaio 1999<br />
Cristina Schirru, artista.<br />
“Istinto e Colore” - 1 a mostra personale;<br />
a cura di: Giovanni Semerano.<br />
23 gennaio 1999<br />
ANNO 1999<br />
In collaborazione con il Circolo Culturale Jesino “Massimo Ferretti” ARCI.N.A.<br />
“I Luoghi <strong>del</strong>l’ Arte” - mostra;<br />
“L’Estetica ed i suoi Luoghi” - presentazione degli Atti <strong>del</strong> Convegno tenutosi a Jesi<br />
nel ’98;<br />
a cura di: Anna Cochetti;<br />
opere di: Adriano Di Giacomo, Roberta Fanti, Guglielmo Girolimini, Godot,<br />
68
Alessandro Grazi, Ruggero Maggi, Augusto Piccioni, Alba Savoi, Emanuele<br />
Scoppola.<br />
2 febbraio 1999<br />
“Liopè” di: Maria Teresa Ciammaruconi, Edizioni Artecom, Roma, 1999;<br />
presentazione di: Nicolò Giuseppe Brancato;<br />
interventi di: Antonio Amendola, Giordano Aquilini, Bongiò, Simona Ciammaruconi,<br />
Gianni Godi, Sergio Iannelli, Mario Lunetta, Luigi Rendine, Eugenia Serafini, Sergio<br />
Zuccaro.<br />
dal 4 marzo 1999<br />
Nell’ambito di Photogrammatica 1999, il mese <strong>del</strong>la fotografia a Roma, curata da<br />
Giovanni Semerano e Cesare Nissirio;<br />
due serate.<br />
4 marzo 1999 - 1 a serata<br />
Gruppo “Posa D”.<br />
“Sguardo libero” - mostra fotografica;<br />
opere di: Anna Basciu, Flavia Fasano, Nilde Guiducci, Alessandra Laurenzi,<br />
Antonietta Lunesu, Maria Letizia Melone.<br />
19 marzo 1999 - 2 a serata<br />
“Fotografia al Femminile” - mostra fotografica;<br />
opere di: Adriana Ambesi, Maristella Campolunghi, Michela Leoncini, Verita<br />
Monselles, Grazia Menna, Pinella Palmisano.<br />
24 marzo 1999<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />
Sapienza di Roma (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />
“I Materiali <strong>del</strong>la Scultura” - mostra;<br />
a cura di: Adriana Cian, Associazione Culturale Progetto;<br />
opere di: Antonio Barbagallo, Tomaso Binga, Vito Bucciarelli, Alessandro Cannistrà,<br />
Nicola Carrino, Claudio Cintoli, Franco Ciuti, Ettore Consolazione, Bruno Conte,<br />
Vittorio Corsini, Ferdinando Fe<strong>del</strong>e, Mauro Folci, Nedda Guidi, Carlo Lorenzetti,<br />
Roberto Lucca Taroni, Teodosio Magnoni, Patrizia Molinari, Antonio Passa, Alfredo<br />
69
Pirri, Graziano Pompili, Renzogallo, Giuseppe Uncini, Alberto Zanazzo, Natalino<br />
Zullo;<br />
testi in catalogo di: Nicola Carrino, Patrizia Ferri, Ada Lombardi, Errico Zeuli.<br />
13 aprile 1999<br />
“Sapori Colorati”, alchimia e visione <strong>del</strong> gusto;<br />
a cura di: Tomaso Binga.<br />
“Mostra fotografica”, a cura di : Giovanni Semerano;<br />
opere di: Piero Abate, Adriana Ambesi, Anna Basciu, Franco Belsole, Alfredo<br />
Bernacchia, Teresa Bianchi, Annalisa Bucchieri, Riccardo Campanelli, Maristella<br />
Campolunghi, Mario Carbone, Giacomo Carioti, Pino De Silva, Nicola Fabriani,<br />
Flavia Fasano, Marianna Garabello, Gigi Gramantieri, Nilde Guiducci, Angelo La<br />
Rocca, Alessandra Laurenzi, Fulvia Leoncini, Michela Leoncini, Gianni Loperfido,<br />
Antonietta Lunesu, Franco Mancini, Marco Marini, Flavia Mastrella, Maria Letizia<br />
Melone, Grazia Menna, Michele Miglionico, Verita Monselles, Carla Morselli,<br />
Pinella Palmisano, Ugo Piergiovanni, Patrizia Pieri, Francesco Vaccaro, Angelo<br />
Vassallo, Maria Wojcik, Giuseppe Zezza;<br />
partecipazione di: Lucio Troiano;<br />
Giovanna Colacevich, Giuseppe Salerno, performance;<br />
“A.A.A. Aspettiamo Alimentazione Arcobaleno”;<br />
Esther Fenizia, Errico Zeuli, videoproiezioni e interpretazioni;<br />
Adriana Ambesi, “Introduzione ai Fiori di Bach”;<br />
“Saggi e Assaggi Poetici di Haikù” ben conditi;<br />
con: Maria Pia & Mario Lunetta, Francesca & Giuseppe Neri, Fernanda & Lamberto<br />
Pignotti.<br />
6 maggio 1999<br />
“Omaggio a Mario Verdone”.<br />
“Ogni Giorno, Ogni Vento”, poesie di: Mario Verdone, Aracne Editrice, Roma;<br />
a cura di: Eugenia Serafini, Roberto De Robertis;<br />
lettura dei testi con la voce degli allievi <strong>del</strong>l’Accademia d’Arte Drammatica “Piero<br />
Sharoff”;<br />
commento visivo di: Eugenia Serafini.<br />
31 maggio 1999<br />
“Il Libro degli Incontri”, poesie di: Vilma Costantini,<br />
Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 1999;<br />
70
presentazione di: Mario Lunetta, Francesco Muzzioli;<br />
interventi sonori di: Antonio Amendola, Sergio Iannelli;<br />
lettura di: Francesca Benedetti.<br />
19 luglio 1999<br />
Franco Mancini, artista.<br />
“Tevere in Blu” - mostra fotografica;<br />
testo di: Giovanni Carioti;<br />
a cura di: Giovanni Semerano, Cesare Nissirio.<br />
14 ottobre 1999<br />
“CorCordis” - mostra collana opere uniche di libri d’artista;<br />
di: Tomaso Binga, Donatella Bisutti, Mario Boldrini, Anna Boschi, Luciano Caruso,<br />
Lamberto Correggiari, Fiorella Corsi, Roberto Costa, Gabriella Di Trani, Roberta<br />
Ferrara, Donatella Franchi, Fumio Itai, Benedetta Jandolo, Domenico Mancini,<br />
Angela Marchionni, Roberto Marino, Maurizio Osti, Mario Palmieri, Gloria Pastore,<br />
Gloria Persiani, Antonio Picardi, Anna Maria Pugliese, Greta Schödl, Mariano<br />
Sommella.<br />
“Poetando” - collana CD Rom d’artista;<br />
di: Francesca Amat, Alessandro Benfenati, Luisa Bergamini, Salvatore Carbone,<br />
Luciano Caruso, Lamberto Correggiari, Marcello Diotallevi, Roberta Ferrara,<br />
Donatella Franchi, Angela Marchionni, Roberto Marino, Gloria Persiani, Annamaria<br />
Pugliese, Gian Paolo Roffi, Greta Schödl.<br />
“Julia Postuma”, appunti di teatro di: Angela Marchionni, Edizioni Filema, Napoli,<br />
1999;<br />
presentazione di: Roberta Ferrara, Gloria Persiani, Fiorella Corsi, Simona Marino.<br />
29 novembre 1999<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />
Sapienza di Roma.<br />
Ciro De Falco, artista.<br />
“Mostra documentaria” e presentazione <strong>del</strong>la monografia, Effe Erre Edizioni,<br />
Napoli;<br />
a cura di: Galleria Franco Riccardo di Napoli;<br />
relatori: Patrizia Ferri, Giuseppe Neri.<br />
18 dicembre 1999<br />
“TuttiFrutti”, antologia di poesia, Collana “Gli Storni”, Edizioni Le impronte degli<br />
71
Uccelli, Roma, 1999;<br />
copertina di: Tomaso Binga;<br />
presentazione di: Paola Sorge; lettura dei testi con la voce dei poeti.<br />
“Atterraggi Poetici Pericolosi” - performance di poesia sonora;<br />
di e con: Antonio Amendola, Tomaso Binga.<br />
8 gennaio 2000<br />
ANNO 2000<br />
In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale <strong>del</strong>l’Immagine Il Fotogramma, diretto da<br />
Giovanni Semerano.<br />
Lotta Pyykkonen, pittore.<br />
“Radici” - mostra personale;<br />
testo critico di: Teresa Bianchi.<br />
24 marzo 2000<br />
In collaborazione con il <strong>Centro</strong> Culturale La Camera Verde.<br />
“Roberto Rossellini”, l’Uomo, la Parola, l’Immagine, di Adriano Aprà e Giovanni<br />
Andrea Semerano, Edizione La Camera Verde, Roma, 2000;<br />
Tomaso Binga, “rOrO”, poesia sonora/performativa;<br />
accompagnamento musicale di: Massimo Coen (violino).<br />
5 aprile 2000<br />
“Recitazioni” di: Francesco Muzzioli, Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma,<br />
2000;<br />
copertina di: Tomaso Binga;<br />
presentazione di: Marcello Carlino, Giorgio Patrizi.<br />
13 aprile 2000<br />
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone (presso ARCHIVIO<br />
Menna/Binga).<br />
“Architetti di Pagine” - mostra di libri d’artista;<br />
72
a cura di: Patrizia Molinari;<br />
testo critico in catalogo di: Mirella Bentivoglio;<br />
opere degli studenti <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di Frosinone: Riccardo Bernardi,<br />
Francesca Bracaglia, Sara Compagnoni, Umberto Cufrini, Tamara Del Vescovo,<br />
Emanuela D’Agostini, Stefania D’Agostino, Marina D’Amico, Paola Di Muccio,<br />
Simona La Mattina, Maria Lepkowska, Emanuela Liburti, Alessia Martufi, Moira<br />
Masi, Pietro Noce, Donatella Pagliaroli, Serena Pirani, Alessandro Procaccioli,<br />
Stefania Proietti, Renza Pucci, Federica Ricci, Maria Antonietta Salegna, Barbara<br />
Santaroni, Anna Maria Tanzi, Danilo Tarantino, Matteo Testani, Pierangelo Tieri,<br />
Giovanni Vacca.<br />
8 giugno 2000<br />
“La Chiave <strong>del</strong> Duemila”<br />
mostra itinerante, proveniente dal Museo “Nuova Era” di Bari;<br />
a cura di: Rosemarie Sansonetti;<br />
testo critico di: Lamberto Pignotti;<br />
opere di: Fernando Aguiar, Fernando Andolcetti, Marìe Sophie Andrè, Claudio<br />
Angione, Manlio Argenti, Cristina Bari, Alessandro Benfenati, Mirella Bentivoglio,<br />
Lorenzo Biggi, Tomaso Binga, Antonio Bobò, Sergio Borrini, Anna Bracco,<br />
Domenica Bucalo, Maristella Campolunghi, Emma Caprini, Giovanna Caricato,<br />
Bruno Cassaglia, Marcella Chelotti, Cosimo Cimino, Luigi Cipparrone, Oscar<br />
Colombo, Mario Commone, Vitaldo Conte, Carlo Marcello Conti, Philip Corner,<br />
Elisa Corsini, Jenny Costa, Claudio Cusatelli, Stefano Daveti, Guillermina De<br />
Gennaro, Graziano Di Giulio, Marcello Diotallevi, Giacinto Ferraro, Alberto Ferretti,<br />
Nicola Fuiano, Francesca Gargano, Lello Gelao, Delio Gennai, Mario Giorgianni,<br />
Alfredo Granata, Gianfranco Groccia, Pietro Grossi, Vittoria Gualco, Enzo Guaricci,<br />
Elisabetta Gut, Jean Claude Le Gouic, Silvana Leonardi, Mimmo Longobardi, Henry<br />
Lopez, Alberico Maggi, Ruggero Maggi, Mauro Manfredi, Michele Marinaccio,<br />
Tracy Mead, Henning Mittendorf, Patrizia Molinari, Giovanni Morgese, Anna<br />
Morolin, Sergio Muratore, Antonio Murgia, Nadia Nava, Riri Negri, Maximilian<br />
O<strong>del</strong>lo, Massimo Palumbo, Ugo Paschetto, Pippo Patruno, Ben Patterson, Giuseppe<br />
Pellegrino, Salvatore Pepe, Rossella Petronelli, Lamberto Pignotti, A<strong>del</strong>e Plotkin,<br />
Antonio Poce, Jaqueline Power, Anna Maria Pugliese, Betty Radin, Armando Riva,<br />
Andrè Rober, Gian Paolo Roffi, Pia Ruggiu, Massimo Ruiu, Roberto Rustichelli,<br />
Luca Saggioro, Rose Marie Sansonetti, Josephine Sassu, Alba Savoi, Berty Skuber,<br />
Ada Sola, Alberto Sordi, Mark Sutherland, Teresa Vallarella, Angelo Vassallo, Ben<br />
Vautier, Francesca Vivenza.<br />
“La Grande Illusione” - concerto di piccole magie;<br />
con: Giuliana Adezio (voce recitante), Antonio Amendola (musiche dal vivo).<br />
73
“I Poeti <strong>del</strong> No”;<br />
a cura di: Sindacato Nazionale Scrittori, Sezione Lazio.<br />
20 giugno 2000<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />
Sapienza di Roma, (presso ARCHIVIO Menna/Binga).<br />
Patrizia Molinari, artista.<br />
“Bagliori Riflessi e Acque Sonore” - mostra/progetti;<br />
testi in catalogo di: Mario Lunetta, Beatrice Peria, Amedeo Schiattarella.<br />
8 settembre 2000<br />
Artecom, “Varcare la Soglia”- Primo Simposio Internazionale Multiculturale;<br />
a cura di: Eugenia Serafini, Nicolò Giulio Brancato;<br />
relazioni degli studiosi partecipanti al Simposio.<br />
24 novembre 2000<br />
“Madre Nostra Matrioska”, tratto dal romanzo “Matrioska” di: Maria Jatosti,<br />
P. Manni Editore, Lecce, 1999;<br />
concerto per voci e strumenti;<br />
voci recitanti: Giuliana Adezio, Maria Jatosti;<br />
adattamento e regia <strong>del</strong>l’autrice;<br />
musiche di: Damiano Rosa; con: Lidia Sanacori (violino), Alessia Marcato<br />
(violoncello), Damiano Rosa (chitarra), Alessandra Serges (soprano).<br />
5 dicembre 2000<br />
“La Mela Avvelenata” di: Mario Lunetta e<br />
“Sulle rive <strong>del</strong> Grande Fiume” di: Paola Sorge, Edizioni Le Impronte degli Uccelli,<br />
Roma, 2000;<br />
presentazioni a cura di: Vilma Costantini;<br />
interventi di: Lucia Morelli, Giorgio Patrizi.<br />
In mostra le copertine <strong>del</strong>le Edizioni eseguite dagli artisti: Tomaso Binga, Paolo<br />
Ferri, Rosa Foschi, Silvana Leonardi, Luca Maria Patella, Antonio Poce, Maria<br />
Carla Romanelli, Gianluca Tedaldi.<br />
20 dicembre 2000<br />
Thérèse Ampe-Jonas, artista.<br />
74
“Spazi Intuitivi” - mostra e performance;<br />
testo critico di: Paolo Guzzi.<br />
“Frecce e Stelle”, antologia di haiku, testo di: Giuseppe Neri,<br />
Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 2000;<br />
impaginazione grafica di: Tomaso Binga;<br />
copertina di: Thérèse Ampe-Jonas;<br />
lettura in voce con i poeti <strong>del</strong>l’antologia: Antonio Amendola, Carla Bertola, Mariella<br />
Bettarini, Tomaso Binga, Sofia Bruma, Lea Canducci, Alessandro Carandente, Nadia<br />
Cavalera, Maria Teresa Ciammaruconi, Bruno De Domenico, Lorenzo Durante,<br />
Franco Falasca, Rosa Foschi, Anna Maria Giancarli, Gianni Godi, Paolo Guzzi,<br />
Maria Jatosti, Mia Lecomte, Mario Lunetta, Dania Lupi, Loretto Mattonai, Antonio<br />
Meneghello, Ettore Mingolla, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Marco Palladini, Ornella Palumbo,<br />
Luca Maria Patella, Plinio Perilli, Cetta Petrollo, Lamberto Pignotti, Mimma Pisani,<br />
Beatrice Piva, Gabriela Pranzo, Anna Maria Pugliese, Lidia Riviello, Vito Riviello,<br />
Giulia Robinson, Maria Roccasalva, Alberto Scarponi, Eugenia Serafini, Marcia<br />
Theophilo, Matilde Tortora, Gianni Toti, Ciro Vitiello, Giorgio Weiss.<br />
30 marzo 2001<br />
ANNO 2001<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />
Sapienza di Roma.<br />
“Le Commemorazioni in avanti” di F. T. Marinetti”, Futurismo e Critica Letteraria,<br />
di: Matteo D’Ambrosio, Edizioni Liguori, Napoli, 1999;<br />
relatori: Gino Agnese, Simona Cigliana, Mario Verdone.<br />
“Omaggio a Marinetti” - mostra (itinerante);<br />
opere di: Fernando Aguiar, Minou Amirsoleimani, Fernando Andolcetti, Albano<br />
Aniballi, Serafino Babini, Gianni Baldo, Nanni Balestrini, Mirella Bentivoglio,<br />
Rosetta Berardi, Carla Bertola, Gabriele Aldo Bertozzi, Marina Bin<strong>del</strong>la, Tomaso<br />
Binga, Rita Biuso, Irma Blank, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli, Antonio<br />
Carrano, Claudio Catanese, Cosimo Cimino, Bruno Conte, Vitaldo Conte, Fiorella<br />
Corsi, Marzia Corteggiani, Paola Cortelazzo, Caterina Davinio, Michele De Luca,<br />
Ennio Di Vincenzo, Adriano Di Giacomo, Marisa Facchinetti, Alberto Faietti, Franco<br />
Falasca, Anna Maria Far<strong>del</strong>li, Vittorio Fava, Roberta Filippi, Giovanni Fontana, Rosa<br />
Foschi, Giancarla Frare, Elisabetta Frolet, Giovanna Gandini, Francesca Gargano,<br />
Domenico Gentile, Nella Giambarresi, Elisabetta Gut, Silvana Leonardi, Giuseppe<br />
75
Antonello Leone, Oronzo Liuzzi, Franco Longo, Arrigo Lora Totino, Mauro<br />
Manfredi, Carmelo Marchese, Lucia Marcucci, Angelo Merante, Eugenio Miccini,<br />
Enzo Minarelli, Patrizia Molinari, Verita Monselles, Massimo Mori, Luigi Pagano,<br />
Eduardo Palumbo, Antonio Passa, Luca Maria Patella, Gloria Persiani, Lamberto<br />
Pignotti, Vettor Pisani, Pasquale Polidori, Giustina Prestento, Maria Luisa Ricciuti,<br />
Gianpaolo Roffi, Guglielmo Roeherssen, Antonino Russo, Alba Savoi, Eugenia<br />
Serafini, Arianna Servino, Franca Sonnino, Guido Strazza, Rita Tagliaferri, Franco<br />
Troiani, Angelo Vassallo, Sergio Vecchio, Simona Weller, Alberto Vitacchio, Franco<br />
Ziliotto, Sergio Zuccaro.<br />
26 ottobre 2001<br />
“Opere in esposizione”;<br />
di: Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Giacinto Cerone, Pietro Perrone;<br />
a cura di: Elio Rumma.<br />
22 novembre 2001<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />
Sapienza di Roma.<br />
“Teach The Children Nothing But Facts” - mostra;<br />
con: David Alker, Pete Clarke, Lubaina Himid, David Mackintosh, Simonetta Moro,<br />
Susan Walsh e il Department of Art and Fashion, University of Central Lancashire<br />
Preston - England, a cura di: Adriana Cian;<br />
testi critici in catalogo di: Lubaina Himid, Simonetta Moro.<br />
28 novembre 2001<br />
Presso la Galerie Satellite Paris, prosegue la mostra itinerante “Hommage a<br />
Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />
Guzzi.<br />
Nella serata, buffet “futurista” e performance.<br />
20 dicembre 2001<br />
“£’Ira Addio!!” - Quarto Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso Binga,<br />
<strong>del</strong>la serie Ideazione/Esecuzione, strettamente collegato all’attività culturale <strong>del</strong><br />
<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />
All’insegna <strong>del</strong>la multimedialità un addio alla Lira che, nata con l’unificazione<br />
d’Italia, lascia il passo all’Euro per unificare l’Europa.<br />
76
“Poesia/Economia” - incontro/scontro tra poeti, artisti ed economisti;<br />
a cura di: Pietro Colacicco, Giuseppe Ranieri.<br />
In mostra opere di: Tomaso Binga, Bongiò, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli,<br />
Luisa Colella, Marzia Corteggiani, Laura De Carli, Pasquale Della Ragione, Adriano<br />
Di Giacomo, Gabriella Di Trani, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Giovanna<br />
Gandini, Marzia Gandini, Francesca Gargano, Gianni Godi, LidiDonat, Giorgio<br />
Moio, Gloria Persiani, Ugo Piergiovanni, Elvi Ratti, Maria Luisa Ricciuti, Grazia<br />
Sernia, Aldo Turchiaro, Angelo Vassallo.<br />
Recital di poesie di: Antonio Amendola, Tomaso Binga, Nadia Cavalera, Ferruccio<br />
Brugnano, Alessandra Cesselon, Vilma Costantini, Francesco De Girolamo, Michele<br />
Firinu, Giorgio Fiume, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Maria Jatosti, Mario Lunetta,<br />
Antonio Meneghello, Giuseppe Neri, Mimma Pisani, Alberto Scarponi, Marcia<br />
Theophilo, Giorgio Weiss, Sergio Zuccaro.<br />
Non solo Artisti! Lasciate un segno, un gesto, una foto, un suono, una voce, un<br />
canto, un incanto, un dolce, un salato, una firma <strong>del</strong>la vostra presenza a ricordo di<br />
questo evento storico.<br />
14 gennaio 2002<br />
ANNO 2002<br />
“Per Franca Mariani”, ideatrice <strong>del</strong>la manifestazione, prematuramente scomparsa<br />
- ricordo poetico di: Tomaso Binga.<br />
“L’Eroe Negato”, omosessualità e letteratura nel ’900 italiano, di: Francesco<br />
Gnerre; Baldini & Castoldi Editori, Milano;<br />
relatori: Saverio Aversa, Raul Mordenti, Graziella Pagliano.<br />
Letture di una intervista, fatta nel 1978, da Mario Lunetta a Palazzeschi e di alcune<br />
sue poesie;<br />
voci: Giovanni Fontana, Mario Lunetta.<br />
“Omaggio a Palazzeschi” - mostra;<br />
opere di: Bruno Aller, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Gianfranco<br />
Baruchello, Mirella Bentivoglio, Marina Bin<strong>del</strong>la, Tomaso Binga, Rita Biuso,<br />
Bongiò, Francesco Bonifazi, Donata Buccioli, Giuliana Caporali, Franco Cipriani,<br />
Carlo Cirillo, Fiorella Corsi, Marzia Corteggiani, Caterina Davinio, Laura De Carli,<br />
Eleonora Del Brocco, Luce Delhove, Michele De Luca, Chiara Diamantini, Adriano<br />
Di Giacomo, Graziano Di Giulio, Gabriella Di Trani, Ennio Di Vincenzo, Marisa<br />
77
Facchinetti, Virginia Fagini, Franco Falasca, Roberta Filippi, Venera Finocchiaro,<br />
Giorgio Fiume, Giovanni Fontana, Rosa Foschi, Francesca Franco, Giovanna<br />
Gandini, Marzia Gandini, Francesca Gargano, Nella Giambarresi, Elisabetta<br />
Gut, Ruggero Maggi, Carmelo Marchese, Paola Mazzotti, Giorgio Moio, Patrizia<br />
Molinari, Massimo Mori, Simonetta Moro, Verita Monselles, Enzo Orti, Augusto<br />
Pantoni, Peppe Pappa, Luca Patella, Giancarlo Pavanello, Gloria Persiani, Rossella<br />
Petronelli, Lamberto Pignotti, Veronica Piraccini, Massimo Pompeo, Gabriella<br />
Porpora, Giustina Prestento, Anna Maria Pugliese, Elvi Ratti, Maria Luisa Ricciuti,<br />
Francesca Rossi De Gasperis, Massimo Ruiu, Rosemarie Sansonetti, Antonio Sassu,<br />
Grazia Sernia, Franca Sonnino, Raffaella Xodo, Angelo Vassallo.<br />
18 gennaio 2002<br />
“Animalier” - mostra;<br />
a cura di: Adriana Cian, Elio Rumma;<br />
opere di: Alessi, Aller, Barbagallo, Bertolini, Binga, Bongiò, Cascella, Cervelli, De<br />
Chirico, De Pietro, Di Giulio, Facchinetti, Lista, Marchetti, Mengucci, Molinari,<br />
Moro, Ontani, Palasti, Patella, Perrone, Schaap, Severini, Sutherland, Taranu, Uberti,<br />
Vaccaro.<br />
Testo critico di: Lidia Reghini di Pontremoli.<br />
4 febbraio 2002<br />
Presso “Le Giubbe Rosse” di Firenze, prosegue la mostra itinerante “Omaggio a<br />
Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />
Guzzi; collaborazione di: Fiorenzo Smalzi, Massimo Mori;<br />
integrata da: “A+Voci”, festival di poesia d’azione;<br />
con i poeti sonori e performativi: Tomaso Binga, Massimiliano Chiamenti, Caterina<br />
Davinio, Giovanni Fontana, Rosaria Lo Russo, Enzo Minarelli, Massimo Mori,<br />
Tiziano Pecchioli, Gian Paolo Roffi.<br />
dal 26 febbraio2002<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Italiana MUSIS <strong>del</strong>l’Università La<br />
Sapienza di Roma, “La malattia mentale, tra poesia e medicina”;<br />
tre serate.<br />
26 febbraio 2002 - 1 a serata<br />
“Folli Tra Le Folle”.<br />
A cura di: Maria Teresa Ciammaruconi, Michele Firinu e l’associazione culturale<br />
78
Piramide Cestia, diretta da: Matteo Musacchio;<br />
25 anni dopo la chiusura dei manicomi, gli scrittori, i poeti e gli artisti, per affinità<br />
elettive, pongono domande e aspettano risposte dagli addetti ai lavori.<br />
Elio Mercuri, Gianna Sarra e Carol Bebee Tarantelli, un critico, una scrittrice e uno<br />
psicoanalista, discutono <strong>del</strong>le opere:<br />
“La musica è finita” di Ross David Burke; “Toccato dal fuoco” di Kay Redfield<br />
Jamison; “Queste piante erano panche” di Alda Merini; “Voci <strong>del</strong> silenzio” poesie<br />
da S. Maria <strong>del</strong>la Pietà;<br />
voci recitanti: Giordano Aquilini, Caterina Mangiò;<br />
performance di: Alessandro Rossi;<br />
regia di: José Luis Sànches-Martìn;.<br />
a cura di Elio Mercuri mostra di: Placido Scandurra, acquerelli e tempere.<br />
12 marzo 2002 - 2 a serata<br />
“Folli Tra Le Folle”.<br />
Mario Cardillo,Virginia Salles, Plinio Perilli, due psicanalisti e un critico, discutono<br />
<strong>del</strong>le opere:<br />
“Bandiera Bianca” di Eraldo Affinati; “La Mostra” di Claudio Magris; “Stravaganza”<br />
di Dacia Maraini; “Passaggio a Trieste” di Fabrizia Ramondino;<br />
voci recitanti: Gaetano Mosca, Giulia Perrone;<br />
performance di: Alessandro Rossi;<br />
regia di: José Luis Sànches-Martìn;<br />
a cura di Elio Mercuri mostra di: Bruno Caruso, disegni dai luoghi <strong>del</strong>la follia.<br />
26 marzo 2002 - 3 a serata<br />
“Folli Tra Le Folle”.<br />
Pietro Stampa, psicanalista, indaga sul tema: “La follia nell’organizzazione”;<br />
Gennaro Francione esplora su: “Magistratura e follia”;<br />
Silvana Baroni e Filippo La Porta, una psichiatra e un critico, discutono <strong>del</strong>le opere:<br />
“In Bilico” di Francesca Cicerchia;<br />
“Lo specchio <strong>del</strong>la mente” di Dante Maffia;<br />
voci recitanti: Ilaria Drago, Alessandro Rossi;<br />
performance di: Alessandro Rossi;<br />
regia di: José Luis Sànches-Martìn;<br />
a cura di Elio Mercuri mostra: disegni dei bambini dei laboratori creativi <strong>del</strong>l’8°<br />
Padiglione di S. Maria <strong>del</strong>la Pietà.<br />
79
23 aprile 2002<br />
Presso la Galleria Angelus Novus de L’Aquila, prosegue la mostra itinerante<br />
“Omaggio a Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio;<br />
collaborazione di: Antonio Gasbarrini, Anna Maria Giancarli.<br />
5 giugno 2002<br />
“La Condizione Connettiva”, filosofia e antropologia <strong>del</strong> metaverso,<br />
di: Riccardo Notte, Bulzoni Editori, Roma, 2002;<br />
relatori: Gino Agnese, Eugenio Nar<strong>del</strong>li, Antimo Negri, Giuseppe Neri.<br />
“I Mutamenti <strong>del</strong>l’Arte” - mostra;<br />
a cura di: Tomaso Binga, Antonio Passa (Direttore <strong>del</strong>l’Accademia di Belle Arti di<br />
Roma);<br />
con la partecipazione degli allievi <strong>del</strong> Corso di Decorazione/Tecniche multimediali<br />
<strong>del</strong> prof. Giorgio Cegna e <strong>del</strong> Corso Sperimentale d’Incisione <strong>del</strong> prof. Franco<br />
Berdini;<br />
opere degli studenti: Francesco Auciello, Elda <strong>del</strong>l’Erba, Valentina Grimaldi,<br />
Daniela Lupi, Daniela Lupidi, Massimiliano Marinelli, Miriam Miscaridola, Giacinto<br />
Occhionero, Donato Piccolo, Silvia Sbordoni, Simona Lalle, Kyocciola;<br />
opere degli artisti: Adriana Amodeo, Franco Berdini, Donata Buccioli, Francesca<br />
Cataldi, Vitaldo Conte, Caterina Davinio, Adriano Di Giacomo, Gabriella Di Trani,<br />
Virginia Fagini, Franco Falasca, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Giovanni<br />
Fontana, Francesca Franco, Nato Frascà, Giovanna Gandini, Ida Gerosa, Gianni<br />
Godi, Grazia Menna, Verita Monselles, Gloria Persiani, Lamberto Pignotti, Ugo<br />
Piergiovanni, Natale Platania, Pasquale Polidori, Massimo Pompeo, Maria Luisa<br />
Ricciuti, Mario Sasso, Gianni Toti, Angelo Vassallo, Sergio Zuccaro.<br />
“Trame di un Alibi” - performance;<br />
con: Ekhart Lijuba, Cinzia Palombo.<br />
10 giugno 2002<br />
“Vieni più vicino…”,<br />
liberamente tratto dalla favola <strong>del</strong>la “Donna Scheletro”;<br />
a cura e voce di: Sabina Micaglio.<br />
“Poesie di Katherine Mansfield”;<br />
musica, chitarra e voce di: Lalla Bertolini.<br />
80
24 - 25 - 26 ottobre 2002<br />
“Atopia” - installazione teatrale;<br />
ideazione di: Carlo Caloro;<br />
progetto di: Britta Lenk;<br />
drammaturgia di: Gaetano Mosca;<br />
musiche di: Lutgarda Alfarano;<br />
programmazione di: Enrico M. Giordano.<br />
“Le azioni di Atopia sono i materiali di scarto <strong>del</strong>la nostra realtà quotidiana,veri e<br />
propri rifiuti virtuali, immagini, gesti, parole che costituiscono la nostra esperienza<br />
sensibile, in un processo di dislocamento continuo in cui nessuno è dove le<br />
convenzioni vorrebbero fosse.” (Antonello Marra).<br />
dal 13 novembre 2002<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università La<br />
Sapienza di Roma;<br />
tre manifestazioni.<br />
13 novembre 2002 - 1 a manifestazione<br />
(Presso ARCHIVIO Menna/Binga)<br />
Pietro Barcellona, artista.<br />
“Memorie <strong>del</strong> Futuro” - mostra personale;<br />
testi critici in catalogo di: Antonio Passa, Marco Milli.<br />
28 novembre 2002 - 2 a manifestazioni<br />
“Diario <strong>del</strong> Corpo”, frammenti immagini connessioni tra sé e il mondo, di: Anna<br />
D’Elia, Edizioni Unicopli, Milano, 2002;<br />
relatori: Silvia Bordini, Vitaldo Conte, Gabriele Perretta;<br />
interventi di: Andrea Ciantar.<br />
“Il Corpo come Scrittura” - mostra fotografica;<br />
a cura di: Maristella Campolunghi, Angelo Vassallo;<br />
opere di: Alessandra Alimonti, Minou Amirsoleimani, Anonima Di-Chi-Sì-Lu-Son,<br />
Teresa Bianchi, Tomaso Binga, Maristella Campolunghi, Carlo Caloro, CAST,<br />
Vincenzo Ceccato, Vitaldo Conte, Fiorella Corsi, Marzia Corteggiani, Maria Pia<br />
Daidone, Gabriella Di Trani, Riccardo De Antonis, Marica Di Palma, Enzo Esposito,<br />
Virginia Fagini, Giovanni Fontana, Giorgio Fiume, Venera Finocchiaro, Marzia<br />
Gandini, Francesca Gargano, Guido Laudani, Fulvia Leoncini, Roberto Luisi,<br />
Patrizia Lungonelli, Franco Mancini, Grazia Menna, Verita Monselles, Stephanie<br />
81
Oursler, Gloria Persiani, Ugo Piergiovanni, Lamberto Pignotti, Gabriella Porpora,<br />
Maria Luisa Ricciuti, Claudio Spoletini, Elda Valdo, Angelo Vassallo, Francesca<br />
Vitale, Rita Vitali Rosati.<br />
30 novembre 2002<br />
Presso la galleria Il Gabbiano di La Spezia, prosegue la mostra itinerante “Omaggio<br />
a Marinetti”, a cura di: Tomaso Binga, Matteo D’Ambrosio; testo critico di: Paolo<br />
Guzzi; collaborazione di: Fernando Andolcetti.<br />
16 dicembre 2002 - 3 a manifestazioni<br />
In collaborazione con l’Associazione Culturale Il Laboratorio di Teramo.<br />
“Teatrini d’Artista” - mostra;<br />
a cura di: Vito Antonio Genovese;<br />
opere di: Getullio Alviani, Paolo Baratella, Fausto Cheng, Cristo e Jeanne Claude,<br />
Claudio D’Angelo, Antonio Di Fabrizio, Vincenzo Di Giosaffatte, Ennio Di<br />
Vincenzo, Bruno Donzelli, Piero Dorazio, Pablo Echaurren, Giannetto Fieschi,<br />
Giosetta Fioroni, Marcolino Gandini, Vito Antonio Genovese, Piero Gilardi, Fulvio<br />
Ligi, Renzo Margonari, Achille Pace, Vito Pancella, Luca Maria Patella, Piero<br />
Raspi, Sergio Sarri, Giancarlo Sciannella, Franco Summa, Tito, Wladimiro Tulli,<br />
Aldo Turchiaro;<br />
testi in catalogo di: Antonello Rubini, Marco Pecorale.<br />
“Per un teatrino dei Poeti”, a cura di: Tomaso Binga;<br />
recital con: Antonio Amendola, Leopoldo Attolico, Mirella Bentivoglio, Tomaso<br />
Binga, Stefano Cavedoni, Francesco De Girolamo, Gabriella Di Trani, Italo<br />
Evangelisti, Franco Falasca, Francesca Farina, Rosa Foschi, Giovanni Fontana,<br />
Nella Giambarresi, Anna Maria Giancarli, Gianni Godi, Paolo Guzzi, Maria Jatosti,<br />
Giuseppe Lastaria, Letizia Leone, Le Passere Solitarie: Gatto-Mei-Preden-Verrusio,<br />
Mario Lunetta, Carmelo Marchese, Giuseppe Neri, Giulio Perrone, Lamberto<br />
Pignotti, Roberto Piperno, Mimma Pisani, Jacopo Ricciardi, Lidia Riviello, Vito<br />
Riviello, Eugenia Serafini, Marcia Theophilo, Gianni Toti, Giorgio Weiss, Sergio<br />
Zuccaro.<br />
82
28 febbraio 2003<br />
ANNO 2003<br />
“Extreme Anomalia”, sulla follia come frammento di creatività;<br />
e presentazione “Blocco Notes Estreme” a cura e di: Vitaldo Conte, Edizioni Gepas,<br />
Avola (SR);<br />
interventi di: Vito Caiati, Maria Teresa Ciammaruconi, Viviana Gravano, Maria<br />
Nicosia, Gabriele Perretta, Vettor Pisani.<br />
“Volto Multiplo”, scatti, autoscatti, manipolazioni per “autoritratti” psichici;<br />
in mostra opere di: Antonio Amendola, Laura Baldieri, Tomaso Binga, Bongiò,<br />
Carlo Caloro, CAST, Vincenzo Ceccato, Domenico Con<strong>del</strong>lo, Silvia Gigliodoro,<br />
Alberto Incrocci, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Ezia Mitolo, Giacinto Occhionero,<br />
Claudia Passeri, Donato Piccolo, Ugo Piergiovanni, Pasquale Polidori, Antonio<br />
Rezza, Claudio Spoletini, Francesco Vaccaro, Marta Valenti.<br />
Antonio Amendola, Tomaso Binga, performance sonora.<br />
12 marzo 2003<br />
“L’Ora Minerale”<br />
di: Letizia Leone, Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />
relatore: Plinio Perilli.<br />
“Navigando nelle Parole”;<br />
reading: letture tratte dai Volumi Antologici N. 2 e N. 3 <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo.<br />
Tomaso Binga - performance sonora.<br />
22 marzo 2003<br />
Per la Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Poesia promossa dall’UNESCO connessa con la 1 a<br />
Carovana Nazionale di Poesia e Musica;<br />
le Edizione Il Filo presentano (presso ARCHIVIO Menna/Binga):<br />
“E il naufragar m’è dolce in questa radio” - I° Festival <strong>del</strong>la Poesia.<br />
Partecipazione straordinaria di: Tomaso Binga, Vitaldo Conte, Vito Riviello;<br />
Bongiò (scenografia); Paolo Romanucci (filmaker); Natale Romolo (clarinetto).<br />
“Reading” - 73 poeti leggono i loro testi a gruppi di cinque, dai quali il pubblico;<br />
arbitro sceglierà i poeti per la gara finale.<br />
“Poetry Slam” - sfida e gara poetica; a rotazione, arbitri dal pubblico;<br />
83
con i poeti: Paola Amodeo, William Giovanni Angiuli, Adriana Assini, Maria<br />
Cristina Ballerini, Daniela Barbaro, Maresa Baur, Claudio Bedocchi, Emiliano<br />
Bertocchi, Alessandro Bonanni, Massimo Bonasoni, Maria Cristina Buoso, Andrea<br />
Cacciavillani, Fabiano Campo, Valentino Capezzuto, Pietro Capra, Marilena<br />
Carlona,Vera Cavallaro, Daniele Cecchi, Rocco Chimera, Patrizia Cortellessa, Ioan<br />
Daniel Cuculiuc, Rosa D’Angelo, Matteo Danieli, Maurizio D’Argenio, Silva De<br />
Conca, Paolo De Martin, Arnold De Vos, Rosaria Di Prata, Jennifer Fabris, Simone<br />
Fagioli, Massimiliano Farina, Federico Federici, Alberto Forte, Sara Franceschi,<br />
Marco Gavotti, Antonino Genovese, Gianmaria Giannetti, Giulia Maria Giardini,<br />
Sauro Giornali, Ilaria Giovinazzo, Giulio Grimani, Chiara Lorh, Silvia Lucarelli,<br />
Adriano Marenco, Salvo Messina, Faraon Meteoses, Davide Monti, Nicola Monti,<br />
Ivan Morvillo, Luigi Nacci, Giuseppe Nalli, Filippo Nigro, Massimo Nunziato,<br />
Massimo Palme, Dario Pelliccia, Gabriele Peritore, Daniele Pieracciani, Lucia<br />
Pietrelli, Furio Pillan, Natalizia Pinto, Lorenzo Pompeo, Pasquale Rechichi, Marzia<br />
Rocchini, Luis Gerardo Rodriguez, Osvaldo Duilio Rossi, Raimondo Rotondi,<br />
Claudia Sancasciani, Manuela Sartoretti, Rosalba Sgroia, Christian Sinicco, Fabio<br />
Testini, Maria Rosaria Tinto, Anita Vestuto, Patricia Wolf, Angelo Zabaglio, Ben<br />
Zenner Antonio Zocchi.<br />
La manifestazione è documentata nel libro di poesie “E il naufragar m’è dolce in<br />
questa radio”, testi indrottuttivi di Giuseppe Lastaria e Giulio Perrone, Edizioni Il<br />
Filo, 2003.<br />
31 marzo 2003<br />
“Cucinando per Madam”, ricette e ricordi dalla casa di Jacquelin Kennedy<br />
Onassis,<br />
di: Marta Sgubin, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2002;<br />
a cura di: Gilberto Ganzer, (Direttore dei Civici Musei di Pordenone);<br />
interventi di: Adriano Degano, (Presidente <strong>del</strong> Fogolâr Furlán),<br />
Antonietta Stroili (Membro <strong>del</strong>l’Accademia Italiana <strong>del</strong>la Cucina),<br />
Carlo Marcello Conti (Direttore <strong>del</strong>la Casa Editrice).<br />
10 aprile 2003<br />
“Soirée Cicliste” - mostre, letture di poesie, interventi ambientalistici a tematica<br />
clistica;<br />
a cura di: Giancarlo Pavanello.<br />
1. bellezza in bicicletta - fotografie, oggetti, libri d’artista, poesie figurate;<br />
mostra personale di: Giancarlo Pavanello.<br />
2. la musa ciclista - libri d’artista e libri oggetto;<br />
mostra collettiva di: Paolo Albani, Carlo Belloli, Mirella Bentivoglio, Tomaso<br />
84
Binga, Donata Buccioli, Alberto Faietti, Heinz Gappmayer, Pierre Garnier, Nella<br />
Giambarresi, Gianni Godi, Elisabetta Gut, Gerard Jaschke, Alessio Larocchi, Arrigo<br />
Lora Totino, Franco Magro, Lucia Marcucci, Flavia Mastrella, Emilio Moranti,<br />
Keiichi Nakamura, Stanislao Pacus, Clemente Padin, Giancarlo Pavanello, Michele<br />
Perfetti, Gloria Persiani, Danilo Premoli, Maria Luisa Ricciuti, Alba Savoi, Eugenia<br />
Serafini, Grazia Sernia, Pete Spence, Aldo Spinelli, Sergio Vecchio.<br />
3. la musa ciclista - corrispondenza tattile;<br />
di: Vittore Barone, Carlo Belloli, Anne-Mie Bibbe, Carlo Caloro, Enrica Capone,<br />
Maria Teresa Ciammaruconi, Ettore Consolazione, Bruno Conte, Vitaldo Conte,<br />
Michele De Luca, Adriano Di Giacomo, Franco Falasca, Anna Maria Far<strong>del</strong>li,<br />
Giovanni Fontana, Lillo Giuliana, Gerard Jaschke, Gik Juri, Arrigo Lora Totino,<br />
Carmelo Marchese, Lucia Marcucci, Verita Monselles, Cesar Reglero Campos,<br />
Keiichi Nakamura, Giancarlo Pavanello, Clemente Padin, Rémy Pénard, Lamberto<br />
Pignotti, Danilo Premoli, Dorian Ribas Marinho, Anna Romanello, Pete Spence,<br />
Claudio Spoletini, Giovanni e Renata Strada, Miriam Tagliati, Angelo Vassallo,<br />
Rino Volpe, Simona Weller, Sergio Zuccaro.<br />
4. la musa ecologista;<br />
intervento ambientalistico <strong>del</strong>l’Associazione “Ruota Libera” di Roma;<br />
con: Marco Pierfranceschi;<br />
canzoni a tematica ciclistica fornite in cassetta dall’Associazione “Amici <strong>del</strong>la<br />
Bicicletta” di Belluno.<br />
(Entrambe le Associazioni sono affiliate alla FIAB - Federazione Italiana Amici<br />
<strong>del</strong>la Bicicletta).<br />
5. la musa ciclista - poesia, poesia sonora, testi in prosa;<br />
con: Antonio Amendola, Carlo Belloli, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga,<br />
Gianfranco Chinellato, Pierre Garnier, Lillo Giuliana, Carmen Gregotti, Marilede,<br />
Izzo, Gerard Jaschke, Letizia Leone, Oronzo Liuzzi, Arrigo Lora Totino, Franco<br />
Magro, Giampiero Neri, Stanislao Pacus, Giancarlo Pavanello, Roberto Piperno,<br />
Eugenia Serafini, Simona Verrusio.<br />
14 aprile 2003<br />
“Ascolta(r)mi” di: Nicola Monti, Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />
relatori: Paolo Balmas, Giulio Perrone.<br />
9 giugno 2003<br />
“Rimbaudiana”, omaggio a Rimbaud;<br />
in collaborazione con il Gruppo itinerante Maratona di Poeti;<br />
a cura di: Francesco De Girolamo, Francesca Farina;<br />
con i poeti: Antonio Amendola, Paolo Arceri, Francesco Arleo, Alan Asman,<br />
85
Leopoldo Attolico, Luca Baiada, Tomaso Binga, Carlo Bordini, Laura Canciani, Lea<br />
Canducci, Franco Capasso, Maria Clelia Cardona, Alida Castagna, Simone Chermaz,<br />
Maria Teresa Ciammaruconi, Claudio Comandini, Chiara D’Apote, Francesco De<br />
Girolamo, Stefano Docimo, Valentina D’Urso, Franco Falasca, Francesca Farina,<br />
Assunta Finiguerra, Lidia Gargiulo, M. Grazia Greco Calandrone, Paolo Guzzi,<br />
Valentina Inserra, Maria Jatosti, Carlo Livia, Mario Lunetta, Donatella Mei, Massimo<br />
Miccoli, Francesco Muzzioli, Antonio Padula, Marco Pedone, Enrico Pietrangeli,<br />
Roberto Piperno, Mimma Pisani, Dante Quaglietta, Lidia Riviello, Sergio Sarritzu,<br />
Eugenia Serafini, Simona Verrusio, Flavio Villani, Riccardo Zaccagnini, Antonella<br />
Zagaroli.<br />
27 - 28 - 29 giugno 2003<br />
“Implement_azioni”, installazione interattiva;<br />
ideazione e realizzazione di: Carlo Caloro;<br />
consulenza tecnica di: Gennaro Donato e Silvia Filippi.<br />
1 luglio 2003<br />
1 a manifestazione “Estate Romana 2003, C.R.R.A.C.” (Centri Romani Ricerca Arte<br />
Contemporanea. Sei mostre per sei Associazioni: L.I.Art, Archivio Menna/Binga <strong>del</strong><br />
<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, Studio Gorgia, Studio Arte Fuori <strong>Centro</strong>, Galleria Arte e<br />
Pensieri, Il Quadrato di Omega);<br />
(presso ARCHIVIO Menna/Binga)<br />
“Opere d’Archivio, anni ’70 - ’80” - mostra;<br />
opere di: Gianni Asdrubali, Tomaso Binga, Antonio Capaccio, Nicola Carrino,<br />
Ettore Consolazione, Giovanni Fontana, Marcolino Gandini, Nedda Guidi, Teodosio<br />
Magnoni, Fabio Mauri, Antonio Passa, Pino Pinelli, Vettor Pisani, Enrico Pulsoni,<br />
Bruno Querci, Lucia Romualdi, Mariano Rossano, Rocco Salvia, Giuseppe Uncini,<br />
Claudio Verna.<br />
5 ottobre 2003<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione internazionale di Roma Poesia 2003 “Festival<br />
<strong>del</strong>la Parola”, indetta dal Comune di Roma, in collaborazione con le Edizioni Il<br />
Filo:<br />
“Atterraggi Poetici Pericolosi”;<br />
con: Alfonso Amendola, Mariano Bàino, Vitaldo Conte, Anna Maria Giancarli, Vito<br />
Riviello, Franca Rovigatti; il gruppo romano di poesia sonora: Anonima Di-Chi-<br />
Si-Lu-Son, Antonio Amendola, Tomaso Binga, Giovanni Fontana e Sergio Iannelli<br />
(batteria); il Gruppo Le Passere Solitarie con: Francesca Gatto, Donatella Mei,<br />
Luciana Preden, Simona Verrusio.<br />
86
“Implement_azioni”, installazione interattiva;<br />
di: Carlo Caloro.<br />
“Slalom Gigante”;<br />
con i poeti <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo: Monia Balsamello, Gianfranco Franchi, Guido<br />
Farneti, Gianmaria Giannetti, Giuseppe Lastaria, Letizia Leone, Nicola Monti,<br />
Giulio Perrone, Francesco Randazzo.<br />
Pedana Libera”, ricca ed effervescente.<br />
Una serata poetica che, con molteplici variazioni aperte sull’oralità, percorre<br />
strade nuove, prende volo e atterra pericolosamente, ironica e demistificante,<br />
per scardinare e contaminare il già detto, ma insieme per innovare e assicurare<br />
compiutezza espressiva e autonomia comunicativa a linguaggi diversi e nuove<br />
tastiere sonore.<br />
28 novembre 2003<br />
Per la Settimana <strong>del</strong>la Cultura Scientifica Europea MUSIS <strong>del</strong>la Università la<br />
Sapienza di Roma e con il Patrocinio <strong>del</strong>l’Istituto Giapponese di Cultura.<br />
Kazuko Hishikawa - peintures (mostra di pittura);<br />
a cura e testo di: Paolo Guzzi (critico d’arte), Yoshio Hishikawa (critico di letteratura<br />
giapponese e specialista di poesia haiku), Juan Sato (traduttore).<br />
“Letture di Haiku” - testi di poeti classici e contemporanei giapponesi e italiani;<br />
con i Poeti <strong>del</strong> CENTRO e <strong>del</strong>le Edizioni Il Filo:<br />
Lea Canducci, Silvana Baroni, Franca Bernardi, Tomaso Binga, Vilma Costantini,<br />
Chiara D’Apote, Franco Falasca, Luciana Gravina, Paolo Guzzi, Donatella Mei,<br />
Ornella Palumbo, Luciana Preden, Eugenia Serafini, Endre Szkarosi, Gianni Toti.<br />
“L’Immaginario Poetico tra Oriente e Occidente”;<br />
a cura di: Tiziana Colusso;<br />
con: Simona Cigliana, Tiziana Colusso, Massimo Giannotta, Mario Lunetta, Roberto<br />
Pagano, Marcello Sambati.<br />
16 dicembre 2003<br />
“Come Cometa, poesia in contumacia” di: Tomaso Binga, Vito Riviello,<br />
Edizioni Il Filo, Roma, 2003;<br />
relatore: Aldo Mastropasqua;<br />
letture di: Tomaso Binga, Giovanni Gazzara, Donatella Mei.<br />
“Il Drago e il Bambino”, Edizioni Le impronte degli Uccelli, Roma, 2003;<br />
progetto di cooperazione,“Un bambino Un libro”, per la scolarizzazione <strong>del</strong>la<br />
Tanzania;<br />
87
scritto e illustrato dagli alunni <strong>del</strong>la Scuola Elementare di Maccarese (Roma);<br />
relatore: Vilma Costantini.<br />
13 febbraio <strong>2004</strong><br />
ANNO <strong>2004</strong><br />
“Saint Valentine - The Day Before”;<br />
a cura di: Maria Teresa Ciammaruconi.<br />
“Amor che Annulla Amato si condona” - aforismi, parolibere, suoni canori, giuochi<br />
linguistici e di mano, nuovi ed usati con i già condonati:<br />
Leopoldo Attolico, Luca Baiada, Tomaso Binga, Osvaldo Ciammaruconi, Biagio<br />
Cipolletta, Antonio Di Rosa, Gabriella Di Trani, Giovan Battista Elia, Franco<br />
Falasca, Francesca Farina, Gianni Godi, Letizia Leone, Mario Lunetta, Mattia<br />
Mattias, Donatella Mei, Nicoletta Meloni, Alessandro Pasciuto, Lamberto Pignotti,<br />
Roberto Piperno, Simona Verrusio, Giuseppe Voci.<br />
“L’Amore è una Scatola di Biscotti” (Arion CD);<br />
testi di: Silvana Baroni;<br />
performance di: Silvana Baroni, Anna Vandi.<br />
“Pedana libera”.<br />
19 marzo <strong>2004</strong><br />
Luigi Filadoro.<br />
“Ritratti e Poesie” - mostra performativa;<br />
I ritratti parlano con la voce dei poeti:<br />
Charles Bau<strong>del</strong>aire & Paolo Guzzi; Walter Benjamin & Mario Lunetta;<br />
M. Ivanovna Cvetaeva & A. Maria Giancarli; Marcel Duchamp & Lamberto<br />
Pignotti e Mario Quattrucci; Eleonora Duse & Giovanna Scarsi; Sigmund Freud<br />
& Marco Palladini; Franz Kafka & Tomaso Binga; René Magritte & Francesco<br />
Muzzioli; Marcel Proust & Roberto Piperno; Rainer Maria Rilke & Alberto<br />
Scarponi; Lou Salomè & Maria Teresa Ciammaruconi.<br />
Testo critico di: Vincenzo Cuomo;<br />
partecipazione straordinaria di: Piero Pugliese e Flavia Ponzi.<br />
88
21 marzo <strong>2004</strong><br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la “Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Poesia” promossa dalla Commissione<br />
Nazionale Italiana per l’Unesco, in collaborazione con “Gruppo itinerante<br />
Maratona di Poeti”,<br />
a cura di: Francesco De Girolamo e Francesca Farina;<br />
recital di poesie con: Paolo Arceri, Francesco Arleo, Leopoldo Attolico, Luca Baiada,<br />
Silvana Baroni, Tomaso Binga, Lea Canducci, Francesco De Girolamo, Francesca<br />
Farina, Assunta Finiguerra, Roberto Piperno, Mimma Pisani, Dante Quaglietta, Alan<br />
Schiaretti, Eugenia Serafini.<br />
“Pedana libera”.<br />
dal 7 giugno <strong>2004</strong><br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione “Vetrina di Arte e Teatro per la Pace” promossa<br />
dal teatro Politecnico diretto da: Mario Prosperi.<br />
“Megafono” <strong>–</strong> monologo onirico farneticante;<br />
di: Massimo Mele;<br />
interpretazione di: Salvatore Puntillo;<br />
suggestioni pittoriche in progress di: Alessia Ziccardi.<br />
15 giugno <strong>2004</strong><br />
“I <strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong> <strong>del</strong> <strong>Centro</strong> <strong>1974</strong> <strong>–</strong> <strong>2004</strong>”.<br />
Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> festeggia i “<strong>Trenta</strong> <strong>Anni</strong>” di attività.<br />
Interventi e testimonianze di quanti hanno dato linfa vitale alle attività <strong>del</strong> <strong>Centro</strong><br />
con proposte e collaborazione:<br />
Fulvio Abbate, Antonio Amendola, Leopoldo Attolico, Silvana Augero, Piera<br />
Bachini, Nanni Balestrini, Paolo Balmas, Enzo Battara, Giuseppa Battisti, Mirella<br />
Bentivoglio, Enzo Berardi, Sergio Bergami, Filippo Bettini, Vittoria Biasi, Pino<br />
Blasone, Achille Bonito Oliva, Edoardo Bruno, Luigi Campanella, Marcello Carlino,<br />
Luigi Ceccarelli, Claudio Cerritelli, Laura Cherubini, Maria Teresa Ciammaruconi,<br />
Adriana Cian, Iole Cianciullo, Simona Cigliana, Anna Cochetti, Enrico Cocuccioni,<br />
Fulvio Colasanto, Tiziana Colusso, Carla Consiglio, Vitaldo Conte, Carlo Marcello<br />
Conti, Barberio Corsetti, Vilma Costantini, Caterina Davinio, Antonio D’Avossa,<br />
Angelo De Florio, Francesco De Girolamo, Anna D’Elia, Umberto Di Grazia, Bruno<br />
Domenichelli, Franco Falasca, Aldo Falivena, Francesca Farina, Giovanni Fontana,<br />
Marco Maria Gazzano, Giovanni Gazzara, Anna Maria Giancarli, Guglielmo<br />
Gigliotti, Paolo Guzzi, Il Carrozzone (Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Marion<br />
d’Amburgo), Maria Jatosti, Roberto Lambarelli, Giuseppe Lastaria, Letizia Leone,<br />
89
Stefania Lisi, Mauro Lucaferri, Mario Lunetta, Renato Mambor, Lorenzo Mango,<br />
Terry Marocco, Flavia Mastrella, Aldo Mastropasqua, Massimo Mele, Rino Mele,<br />
Enzo Minarelli, Patrizia Molinari, Massimo Mori, Francesco Muzzioli, Eugenio<br />
Nar<strong>del</strong>li, Giuseppe Neri, Enzo Orti, Marco Palladini, Antonio Passa, Gabriele<br />
Perretta, Giulio Perrone, Lamberto Pignotti, Giustina Prestento, Lidia Pucciarelli,<br />
Antonio Rezza, Vito Riviello, Maria Roccasalva, Antonio Natale Rossi, Franca<br />
Rovigatti, Marcello Sambati, Gianna Sarra, M. Angela Schrott, Giovanni Semerano,<br />
Eugenia Serafini, Paola Sorge, Maria Luisa Spaziani, Barbara Tosi, Gianni Toti,<br />
Guido Traversa, Angelo Trimarco, Sergio Vecchio, Mario Verdone, Giorgio Weiss,<br />
Paola Zanone, Errico Zeuli, Maria Francesca Zeuli, Franca Zoccoli, Giuliano Zosi.<br />
“<strong>Lavatoio</strong> protagonista”, mostra fotografica;<br />
in collaborazione con le associazioni: Il Fotogramma e Officina <strong>del</strong>le Immagini;<br />
a cura di: Maristella Campolunghi e Grazia Menna;<br />
opere di: Alessandro Alimonti, Anna Basciu, Franco Belsole, Alfredo Bernacchia,<br />
Teresa Bianchi, Carlo Caloro, Maristella Campolunghi, Giacomo Carioti, Rita<br />
Carioti, Mario Carbone, Riccardo De Antonis, Stefania Errore, Nicola Fabriani,<br />
Loredana Izzo, Angelo Larocca, Guido Laudani, Fulvia Leoncini, Gianni Loperfido,<br />
Franco Mancini, Sebastiano Martelli, Flavia Mastrella, Grazia Menna, Verita<br />
Monselles, Maria Orioli, Paco <strong>del</strong> Pino,Ugo Piergiovanni, Patrizia Pieri, Claudio<br />
Spoletini, Angelo Vassallo, Martina Villinger, Maria Wojcik, Zeno Tentella con<br />
Giovanna Colacevich.<br />
in preparazione:<br />
ottobre <strong>2004</strong><br />
“La Tempesta spaziale”, di e con: Francesco Muzzioli;<br />
parodia shakespeariana <strong>–</strong> fantascientifica contro la guerra.<br />
novembre <strong>2004</strong><br />
“Italica e Oltre”,<br />
di: Stevka Šmitran, prefazione di Predrag Matvejević, Edizioni Tracce - Fondazione<br />
Caripe, Pescara;<br />
“L’Alba <strong>del</strong>l’invisibile”,<br />
di: Nicoletta Di Gregorio, prefazione di Maria Luisa Spaziani, Tracce, Pescara,<br />
2001.<br />
dicembre <strong>2004</strong><br />
“Una Collezione privata”, mostra;<br />
90
Quinto Progetto/Opera multisensoriale ideato da Tomaso Binga <strong>del</strong>la serie<br />
“Ideazione/Esecuzione” strettamente collegato all’attività culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong><br />
<strong>Contumaciale</strong>.<br />
100 artisti a confronto con 10 critici.<br />
1 - esposizione <strong>del</strong>le opere, retrofirmate, di 100 artisti;<br />
2 - realizzazione di 10 pannelli, ciascuno composto da 10 opere scelte da un critico;<br />
3 - esposizione dei pannelli firmati dai critici e dagli artisti prescelti.<br />
È prevista una ripresa video in diretta <strong>del</strong>la manifestazione.<br />
91
a<br />
c<br />
d<br />
“Opere d’Archivio, anni ’70 - ’80” - mostra;<br />
opere di: a) A. Capaccio, b) B. Querci, c) F. Mauri, d) G. Asdrubali, e) P. Pinelli<br />
1 a manifestazione “Estate Romana 2003, C.R.R.A.C.”<br />
(presso Archivio/Menna Binga)<br />
“Memorie <strong>del</strong> futuro” mostra di Pietro Barcellona, 2002<br />
(presso Archivio/Menna Binga)<br />
e
da sinistra: Giustina Prestento, Massimo Coen, Tomaso Binga, Vilma Costantini<br />
“Omaggio a Roberto Rossellini” mostra, 2000<br />
(<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>)
L’amore è rosso<br />
Sulla porta c’è scritto “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>”: in un seminterrato di un<br />
condominio che un tempo, ma tempo fa, deve essere stato popolare, inizia la<br />
sua vita un “centro di iniziative culturali” voluto da Bianca Menna moglie di<br />
Filiberto, in arte Tomaso Binga.<br />
Gli invitati in piedi sulle proprie scarpe, o più in alto sulle sedie, assistono alla<br />
performance <strong>del</strong>l’artista, padrona di casa: riflettori puntati sul kafcano bianco e,<br />
dietro di lei, su uno schermo quasi cinematografico. E sopra lo schermo bianco,<br />
giù giù a srotolarsi, due cilindri di carta trasparente bianca. Tomaso Binga, in<br />
una mano una serie completa di lampostil colorati, inizia a scrivere sui rotoli di<br />
carta bianca. Ai piedi l’immancabile cane d’artista: questo è un lupo.<br />
Tomaso scrive: “speranza” in verde e “amore” in rosso. Intanto, dietro allo<br />
schermo, un registratore in funzione con una voce maschile da doppiatore di<br />
Humphrey Bogart, che dice “ Le parole sembrano parole ma non sono leggibili”.<br />
La stessa frase è poi ripetuta da una voce femminile. E dopo ancora da una voce<br />
di bambina (la figlia di Filiberto e Tomaso?).<br />
Il cane intanto si addormenta.<br />
Tomaso, rivolta al pubblico, invita a pronunciare e a scrivere di pugno parole che<br />
si vorrebbero conservare o invece distruggere. “Io voglio distruggere la parola<br />
intransigenza” <strong>–</strong> dice qualcuno. “E io la parola arbitrio”. “Io voglio conservare<br />
la parola gioia”. “Io voglio distruggere la parola depressione”. Ma qui qualcun<br />
altro non è d’accordo: “depressione, dice questo altro, è parola da conservare”.<br />
Si apre un dibattito. Filiberto Menna passa con cestino di vimini ad offrire panini<br />
al salame. Il pittore Michelangelo Conte, lo scultore Pierelli, critici, galleristi, e,<br />
per la TV, Aldo Falivena, mangiano, bevono, applaudono.<br />
Lucrezia, una certa Roma, (“Il Messaggero”, 20 giugno <strong>1974</strong>)<br />
Il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong><br />
Nato quasi per scherzo, almeno così ritenevano in molti, nella primavera <strong>del</strong> <strong>1974</strong>,<br />
il “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” da allora ha invece svolto interessanti e spesso stimolanti<br />
iniziative dando corpo a nutriti programmi culturali. Il <strong>Centro</strong>, che ha sede in un<br />
seminterrato, reso molto accogliente, a Roma in Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4, al Flaminio,<br />
è diretto da Tomaso Binga, che ha saputo convogliare al <strong>Lavatoio</strong> moltissimi giovani<br />
che variano di volta in volta a seconda <strong>del</strong> programma <strong>del</strong>la settimana. E proprio<br />
con una performance <strong>del</strong>la Binga: “Parole da conservare parole da distruggere”,<br />
ebbe inizio l’attività d’informazione culturale <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> il 15<br />
giugno <strong>1974</strong>. D’allora il <strong>Centro</strong> ha svolto una intensa attività culturale proponendo<br />
incontri e dibattiti su temi diversi, di interesse attuale, e favorendo un processo di<br />
socializzazione quanto mai necessario in una città frammentaria e dispersiva come<br />
Roma.<br />
Vasto e vario il campo degli argomenti affrontati: dall’incontro con Luigi Locatelli,<br />
direttore <strong>del</strong>la rubrica televisiva AZ, a quello con Bruno Mantura, ispettore presso la<br />
Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; dal concerto <strong>del</strong> maestro compositore<br />
Vittorio Gelmetti al convegno su D. W. Griffith; dagli incontri, per iniziativa di<br />
Carla Consiglio, di docenti e studenti sui problemi <strong>del</strong>la scuola e poi ancora sul<br />
“Diritto di famiglia”, all’incontro con Filmcritica; dalle proiezioni e dibattito sul<br />
95
viaggio in Cina con la collaborazione <strong>del</strong>l’Associazione Italia-Cina ai vari spettacoli<br />
di teatro di animazione, canti popolari ecc.<br />
Praticamente ogni venerdì a sera si registra una iniziativa di carattere culturale e<br />
sociale, seguita da dibattito, come è avvenuto di recente per le proiezioni di alcuni<br />
film di Georges Melies.<br />
Non siamo informati sui programma dei prossimi mesi o <strong>del</strong>le prossime settimane,<br />
ma è certo che non <strong>del</strong>uderà le attese di quanti ormai sono diventati frequentatori<br />
abituali <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />
Redazione, (“Arte e Società”, supp. al n. 7/8 , maggio/agosto 1976)<br />
Arte a Roma - Gli Spazi Alternativi<br />
Parlare di arte contemporanea significa spesso tracciare una mappa non soltanto <strong>del</strong>le<br />
opere salienti che hanno costellato e segnato il cammino ed il percorso arrovellato<br />
<strong>del</strong>le avanguardie. Significa anche tracciare un catalogo <strong>del</strong>le stazioni, dei luoghi<br />
fisici in cui sono avvenuti e avvengono tuttora eventi riguardanti l’arte di punta.<br />
L’arte d’avanguardia non frequenta soltanto i luoghi canonici <strong>del</strong>la galleria e <strong>del</strong><br />
museo, non passa soltanto attraverso le istituzioni culturali, qualche volta preferisce<br />
luoghi più discreti, clandestini in cui conservare la propria concentrazione. Questo<br />
non significa che tali scelte garantiscano la qualità <strong>del</strong>l’arte prodotta, in ogni caso<br />
significa certamente il bisogno di sfuggire alla presa <strong>del</strong> mercato, <strong>del</strong>la facile moda,<br />
oppure rispondere semplicemente al bisogno di maggiore socialità, di un minore<br />
controllo <strong>del</strong>la critica e <strong>del</strong>le altre istituzioni che indubbiamente gli artisti <strong>del</strong>le<br />
neo-avanguardie sentono.<br />
A Roma gli spazi alternativi che rispondono a tali requisiti, sono disseminati nella<br />
città con varie caratteristiche che ne differenziano le attività. […] Il <strong>Lavatoio</strong><br />
<strong>Contumaciale</strong>, Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, nei suoi tre anni di attività, ha portato a<br />
Roma giovani artisti da varie province italiane, film e videotape, dibattiti e incontri<br />
con l’autore […]<br />
In definitiva il catalogo di questi spazi, rivolti alla ricerca, non è molto nutrito se si<br />
tiene conto che operano nella capitale.<br />
Achille Bonito Oliva, (“Corriere <strong>del</strong>la sera”, 23 febbraio 1978)<br />
Un <strong>Centro</strong> Off il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> - La Cultura abita qui.<br />
Al “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” i fumiganti calderoni dei panni infetti sono da tempo<br />
scomparsi. Due gradoni ricoperti di feltro e un numeroso esercito di cubi-sedili<br />
in polistirolo espanso hanno trasformato il vecchio ambiente in un centro di<br />
distribuzione culturale all’insegna <strong>del</strong>la socialità. Oggi si avverte un po’ dovunque<br />
il bisogno di tali luoghi di incontro, sottratto ad ogni clima ufficiale alle rigide<br />
scelte di settori, lontani anche logisticamente dalle aree consacrate alla fruizione<br />
estetica. Centri che presentano arte senza essere gallerie, film senza essere cineforum,<br />
spettacoli, performances e concerti senza essere teatri.<br />
Il “<strong>Lavatoio</strong>” ne è un esempio sintomatico. Lo dirige Tomaso Binga (nome d’arte<br />
di Bianca Menna, operatrice nel campo <strong>del</strong>la nuova scrittura) infaticabile a sondare<br />
96
ogni territorio artistico alla ricerca dei più diversi fermenti culturali.<br />
Al seminterrato che porta ancora la scritta <strong>del</strong>l’antica destinazione si accede da una<br />
piazzetta <strong>del</strong> quartiere Flaminio (piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4) in bilico tra metafisico e<br />
surreale col suo silenzio sospeso, le quinte frastagliate di un complesso edilizio anni<br />
venti, la gorgogliante fontana ombreggiata da grandi alberi.<br />
Giunto ormai al quarto anno di attività il “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” è diventato<br />
effettivamente, secondo gli intendimenti programmatici, un luogo di incontro,<br />
di amicizia, di aggregazione intellettuale dove critici e artisti, scrittori e studenti,<br />
insegnanti e i più svariati tipi di persone interessate a una problematica culturale si<br />
riuniscono periodicamente, sempre di venerdì alla 21, 30 - per esaminare e discutere<br />
i diversi risvolti <strong>del</strong>l’ attualità artistica. Ad ogni programma segue infatti un acceso<br />
dibattito animato dalla costante presenza <strong>del</strong> critico Filiberto Menna.<br />
Basta uno sguardo al calendario <strong>del</strong>le manifestazioni per capire quanto sia ampio<br />
il raggio degli interessi. Dagli incontri con gli artisti, a quelli con i funzionari <strong>del</strong>le<br />
belle arti o giornalisti televisivi; dalle serate musicali (canti folk italiani e stranieri,<br />
canzoni sulla condizione sociale dei ceti popolari <strong>del</strong> Perù; ma anche solisti o<br />
concerti da camera) a quelle <strong>del</strong> teatro (convegni di collettivi e di gruppi romani<br />
di animazione teatrale, rappresentazioni-prova, uno spettacolo <strong>del</strong> “Carrozzone” di<br />
Firenze e numerose performances: da quella inaugurale di Tomaso Binga che su due<br />
rotoli annotava “Parole da conservare” e “Parole da distruggere” a quella recente<br />
di Stephanie Oursler che ha mimato la storia <strong>del</strong> mondo al ritmo di sincopate<br />
didascalie con proiezioni di immagini irrelate).<br />
Per il settore film, fondamentale la periodica collaborazione fra il centro e il gruppo<br />
di critici cinematografici <strong>del</strong>la rivista “Filmcritica”; anche qui si è spaziato da<br />
Griffith fino a recentissime sperimentazioni linguistiche sul codice <strong>del</strong>l’immagine.<br />
Presentazioni di libri inchiesta-verità, serate di poesia visiva (Pignotti, Miccini e la<br />
Economic Art di Vitantonio Russo) si alternano ad altre in cui vengono affrontati<br />
temi schiettamente politici.<br />
Il “<strong>Lavatoio</strong>” punta dunque sulla flessibilità e non pretende di avallare né tantomeno<br />
garantire come “top” tutto ciò che presenta.<br />
Franca Zoccoli, (“Il Resto <strong>del</strong> Carlino”, 20 giugno 1978)<br />
Rassegna su Eric Rohmer<br />
Anche Eric Rohmer fa parte di quella schiera di autori che in Italia è pressoché<br />
sconosciuta a causa <strong>del</strong>la mancata distribuzione dei suoi film nei circuiti non<br />
appartenenti ai cinecircoli. L’ostracismo venutosi a creare nei confronti di questi<br />
autori è di matrice ideologica, per cui si preferisce proiettare le solite pellicole senza<br />
senso, ma codificate in un linguaggio ormai chiaro a tutti, piuttosto che rischiare di<br />
far circolare <strong>del</strong>le opere che richiedono uno sforzo collettivo nuovo.<br />
La personale di Rohmer si terrà a partire dal 15 al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> in Piazza<br />
Perin <strong>del</strong> Vaga, 4, al quartiere Flaminio tav. 8 C4), con l’organizzazione <strong>del</strong>la rivista<br />
Filmcritica. I film sono in edizione originale, cioè in francese, perché questo regista,<br />
pur essendo d’origine tedesca, vive e lavora da sempre in Francia, ma è indubbio<br />
che la sua importanza, a livello di linguaggio cinematografico, lo fa intendere anche<br />
a chi non sia in possesso perfetto <strong>del</strong>la lingua.<br />
Il suo cinema è soprattutto un cinema che punta sulla distruzione <strong>del</strong>la convenzione<br />
e per fare ciò si serve di immagini che non consentono una lettura schematica, ma<br />
97
ichiedono allo spettatore di porsi in contrasto con le cifre e le chiavi di narrazione<br />
che gli sono state propinate come uniche possibili, come soli moduli entro i quali<br />
leggere la storia. Il suo fare cinema può essere definito sovversivo proprio nella<br />
misura in cui è il linguaggio stesso <strong>del</strong>le immagini che non si aggira più nelle sfere<br />
consuete e compie una rivoluzione interna al cinema che porta verso la distruzione<br />
<strong>del</strong>l’assolutismo sia tecnico, che narrativo, che politico. E’ forse vero che non è un<br />
cinema facile, ma non lo è fintanto che ci lasciamo trasportare dall’impostazione<br />
ragionativa che ci ha lasciato in eredità un ciclo ormai stantio e ripetitivo di<br />
cinematografia. “La collezionista” apre lunedì la rassegna e poi ogni venerdì seguirà<br />
un’opera di questo autore (gli altri film sono: La mia notte con Maud, Il ginocchio di<br />
Claire e L’amore, Il pomeriggio) che viene ad integrare quel concerto di espressioni<br />
che cambiano, o cercano di cambiare il mezzo cinematografico, secondo una ricerca<br />
di più vasto respiro, che non abbia bisogno di definirsi in scuole o movimenti<br />
ma riporti una varietà di impostazioni che non diventano mai <strong>del</strong>le imposizioni,<br />
cioè non si impone l’ideologia perché si vivono esperienze diverse non sempre<br />
oggettivabili e codificabili in schemini pretenziosi.<br />
Fulvio, (“Lotta Continua”, 14/15 gennaio 1979)<br />
Con suoni e danze al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> si fa guerra al male<br />
[…] Al <strong>Lavatoio</strong>, letture pubbliche e recitazioni si alternano a mostra d’arte in<br />
un pluriforme programma che ospita, tra l’altro, in modo continuativo, l ‘attività<br />
rieducativa, rivolta da Stefania Lisi ai bambini ritardati da difficoltà psicomotorie,<br />
nonché corsi di espressione psico-corporee per piccoli e adulti.<br />
L’esperienza <strong>del</strong>la Lisi si basa fondamentalmente sulla funzione liberatoria <strong>del</strong><br />
disegno e <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> colore: funzione che lievita e si riflette, con concretezza di<br />
risultati, sulla progressiva presa di coscienza di sé nello spazio e nell’ambiente.<br />
La riflessione sulle tecniche liberatorie e auto-educative ha suggerito a Stefania Lisi<br />
la realizzazione, con il “Gruppo Espressione psico-corporea”, di un’animazione<br />
mimica coagulata sulla pregnante globalità dei linguaggi: Isa Vaquer e Gabriella<br />
Bacchiorrini, danzatrici di disponibile sensibilità, hanno tratto ispirazione dal<br />
suono, nonché dal colore <strong>del</strong>le proiezioni, nel formulare, in Movimento-tracciacolore,<br />
una gestualità che, consolidando via via l’improvvisazione in struttura,<br />
richiamava spesso forme espressive, tipiche <strong>del</strong>la più stimolante avanguardia.<br />
Il pubblico foltissimo e interessato ha addirittura conteso lo spazio (è successo<br />
sabato scorso) alle artefici <strong>del</strong>lo spettacolo.<br />
U. P., (“Il messaggero” 5 dicembre 1979)<br />
Quando il femminismo entra nelle fiabe<br />
Recentemente presso il Lavato <strong>Contumaciale</strong> diretto da Tomaso Binga è stata<br />
rappresentata la fiaba “Il re serpente”. Lo spettacolo che nell’ambito <strong>del</strong>l’<br />
interdipendenza e <strong>del</strong> parallelismo <strong>del</strong>le arti, attua una felice fusione tra teatro dei<br />
burattini e audiovisivi si ispira all’omonima fiaba tratta dalla raccolta di “Fiabe<br />
Italiane” di Italo Calvino, storia calabrese <strong>del</strong> seicento cui Marisa Mastro Roberto,<br />
98
Antonello Parisi e Mimmo Russo, giovani napoletani di diversa esperienza artistica<br />
hanno dato chiave e finale femminista.<br />
Mentre esperimenti <strong>del</strong> genere non riescono di solito a sintezzare in senso unitario<br />
le varie espressioni artistiche si deve a questa giovave regia il merito di aver prodotto<br />
un’opera intera dove si mescolano senza disarticolarsi, una ribalda teatrale stile<br />
arte povera, disponibile a colori e in bianco e nero, che rappresentano dipinti di<br />
sapore lunare, una puntuale scacchiera col re e la dama in legno[…]. Nella fiaba<br />
originale, che Calvino ha tratto dalla tradizione popolare italiana, il finale fa riunire<br />
re serpente e figlia <strong>del</strong>l’imperatore. L’ottica è quella <strong>del</strong> sacrificio femminile che<br />
ottiene la giusta ricompensa. Nel nostro caso è la ribellione <strong>del</strong>la donna ad esplodere<br />
in chiave femminista.[…] “Non torno-risponde Lei con occhi duri- non ricordi<br />
quello che mi hai fatto?”<br />
Finale a riscatto e solitudine in piena aderenza con la festa <strong>del</strong>l’ 8 marzo.<br />
Grazia Lago, (“L’Umanità”, 14 marzo, 1980)<br />
Conclusa la manifestazione al “<strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>” di Roma<br />
Poesia passata e moderna in un garbato “paso doble”<br />
Si è conclusa lunedì scorso presso il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di Roma la manifestazione<br />
di poesia Paso Doble. Occorre dare atto agli ideatori e organizzatori Vito Riviello<br />
Giorgio Weiss e Tomaso Binga, di aver centrato il bersaglio escogitando una formula<br />
di lettura pubblica che, stimolando il confronto tra presente e passato, ha mostrato<br />
la sua idoneità a aderire flessibilmente alla personalità e alle scelte di ognuno dei<br />
trenta autori invitati. Si può dire così che i sette appuntamenti serali previsti sono<br />
stati l’uno diverso dall’altro in conseguenza <strong>del</strong>le difformi modalità di lettura. La<br />
rassegna prevedeva infatti che ogni poeta presentasse un proprio doppio (defunto)<br />
col quale intrecciare un gioco di scambio e sovrapposizione e interferenza le cui<br />
regole erano lasciate alla più ampia discrezionalità <strong>del</strong> protagonista proponente. C’è<br />
stato chi, come Valerio Magrelli ha elegantemente simulato il paso doble, in effetti<br />
presentando soltanto i versi <strong>del</strong> prediletto John Donne. E Lamberto Pignotti ha<br />
eseguito un vero tango col casché facendo il parodico controcanto di una fabula<br />
scritta da un suo illustre avo Lorenzo Pignotti, letterato settecentesco. C’è chi ha<br />
tirato fuori il colpo a sorpresa come Elio Filippo Accocca che ha svelato essere<br />
l’ignoto nome di Orton Pacico null’altro che l’anagramma di Portonaccio, periferico<br />
quartiere <strong>del</strong>la capitale. Tomaso Binga ha puntato sulla ‘sospensione <strong>del</strong>la presenza’<br />
combinando un numero son et lumier con proiezioni di poesie visive e ascolto di<br />
un lungo nastro registrato contenente un iconoclastico montaggio di alcuni celebri<br />
versi danteschi.<br />
È stato questo, peraltro, uno act dei più riusciti, a nostro avviso, tra i poeti di area<br />
spettacolar/multimediale. Tutto sommato ci pare che dal confronto, indirettamente<br />
suscitato dalla manifestazione, tra differenti tendenze sia uscita vincente la parola<br />
poetica scevra di orpelli, messa a nudo e crocifissa quasi per rinnovellare il suo<br />
potere di incantamento e adescamento e perdizione e trasumanazione.<br />
Su questa linea che attinge alla Grande Tradizione Poetica si sono collocati Maria<br />
Luisa Spaziani che ha rimarcato le comuni pulsioni ‘energetiche’ con Rimbaud;<br />
Giovanna Bemporad finissima traduttrice <strong>del</strong>l’Odissea; Gianni Toti che ha elicitato<br />
alte pagine di Attila Jòzsef, uno straordinario poeta ungherese maudid; Lea Canducci<br />
mèntore di Dino Campana <strong>del</strong> quale ricorre quest’anno il cinquantenario dalla<br />
99
morte, e poi ancora citati alla rinfusa Mario Lunetta, Achille Serrao, Ferdinando<br />
Falco, Elio Pecora, Renzo Paris, Amelia Rosselli. Nella dimensione specifica <strong>del</strong>la<br />
poesia ironica scherzosa, comico/erotica sono stati i ‘passi doppi’ di Iolanda Insana<br />
che ha cadenzato i modernissimi epigrammi <strong>del</strong>l’iberico Marziale, di Riviello che<br />
ha potuto sostenere il paradosso di un Francesco Berni, burlesco autore toscano<br />
<strong>del</strong> ‘500, debitore (in senso letterario) <strong>del</strong> Riviello medesimo, di Weiss che ha<br />
individuato il suo alter-ego in Giorgio Baffo, licenzioso rimatore veneziano <strong>del</strong> ‘700<br />
e di Riccardo Reim poeta, regista e attore a che ha brillantemente interpretato gli<br />
osceni testi <strong>del</strong>l’Aretino.<br />
Visti gli indici di gradimento e di consenso <strong>del</strong>la iniziativa, sembra che i promotori<br />
intendano fare il bis in autunno con un Paso Doble n.2. E certamente non può<br />
essere sottaciuto il merito di chi procura alla poesia nuovi spazi e nuovi canali di<br />
diffusione, contribuendo alla formazione e alla crescita di un pubblico stabilmente<br />
coinvolto e interessato al divenire <strong>del</strong>l’evento poetico.[…]<br />
Marco Palladini, (“L’Umanità”, 27 maggio 1982)<br />
La Giovane critica s’incontra e si confronta<br />
È difficile immaginare se esiste davvero un pensiero generazionale o se è solo per<br />
comodità d’informazione che si schedano dei processi culturali in tal modo. Certo<br />
è che c’è un gran parlare di quelli “degli anni sessanta”, di “noi <strong>del</strong> dopoguerra”<br />
fino all’implacibile, “i giovani”. Cosi dopo “la giovane arte” è finalmente il turno<br />
<strong>del</strong>la “giovane critica”. Ma non è un invenzione è un dato di fatto. Molte sono le<br />
persone sui (o appena sotto) i trenta anni che non si dedicano al mestiere <strong>del</strong> critico.<br />
Ed è un fenomeno alquanto originale constatare che ci sia un così grande risveglio<br />
d’interesse per il momento riflessivo, oltre che per quello operativo, <strong>del</strong> fare arte.<br />
Ma è possibile parlare <strong>del</strong>la giovane critica come di un fenomeno in qualche misura<br />
omogeneo, oppure si tratta di fare un corretto rilievo sociologico? Insomma non<br />
sono solo in tanti a dedicarsi alla scrittura sull’arte o c’è un feeling comune? È<br />
una questione aperta su cui si va intervenendo diffusamente. L’ultimo momento<br />
di riflessione ce lo dà il dibattito di martedì 26 alla Casa <strong>del</strong>la Cultura di Roma<br />
con Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna e il coordinamento di Costantino<br />
Dardi. Saranno presenti in massa anche i giovani critici romani (o forse dovrei dire<br />
saremo, visto che nel numero degli eletti alla giovinezza critica ci sono anch’io):<br />
Balmas, Carboni Cherubini, Cocuccioni, D’Avossa, Lambarelli, Panicelli, Tosi e<br />
sono i loro nomi (più s’intende il sottoscritto). L’occasione è la presentazione <strong>del</strong><br />
numero 7 <strong>del</strong>la rivista “Figure. Teoria e critica <strong>del</strong>l’Arte” che è composto dai saggi<br />
dei critici <strong>del</strong>l’ultima generazione che attraversano la storia <strong>del</strong>l’arte italiana dagli<br />
anni cinquanta in poi.<br />
La lettura comparata dei testi e il confronto <strong>del</strong>le diverse posizioni è, forse, l’unico<br />
mezzo a disposizione per rispondere ai quesiti iniziali. È certo comunque che c’è<br />
un tessuto comune. È l’atteggiamento, diciamo, così disinvolto nei confronti dei<br />
prodotti d’arte. Non ci sono pregiudiziali ideologiche (sia estetiche che politiche),<br />
l’arte viene naturalmente letta come insieme di pensiero e di epidermide e si richiede<br />
intensamente all’opera un richiamo emotivo. D’altro canto non ci si accontenta<br />
esclusivamente di una pratica di recensione, “la giovane critica” cerca fin dal suo<br />
affacciarsi sulla scena di prendere posizione, di costruire un mo<strong>del</strong>lo artistico cui<br />
riferirsi, in modo da potersi confrontare attivamente con i prodotti. C’è una richiesta<br />
100
di sostanza, insomma; l’interesse primario è infatti rivolto ad una comprensione piena<br />
<strong>del</strong> presente e questo comporta ogni tanto una qualche mancanza di slancio e di<br />
rischio all’approccio all’arte. In questo senso la “giovane critica” è già un movimento<br />
d’opinione, in quanto evidenzia una qualità particolare <strong>del</strong> lavoro che è più di<br />
studio <strong>–</strong> spesso- che di attacco. In questo suo modo, allora, sembra riferirsi, come<br />
mo<strong>del</strong>lo, all’analisi che caratterizzava la generazione di Calvesi, Crispolti, Menna ed<br />
altri, più che legarsi alla politica <strong>del</strong>l’intervento diretto e <strong>del</strong>l’animazione culturale<br />
<strong>del</strong>la generazione di Bonito Oliva, Celant, Trini. Ma il gioco dei riscontri è vero<br />
fino a un certo punto, alla politica <strong>del</strong>la riflessione distante, la nuova generazione<br />
associa anche una volontà di intervento diretto, di mostre, di progetti operativi. Per<br />
non dire che è una sintesi diremo allora che è un ibrido. L’estetica contemporanea,<br />
infatti con la sua apertura all’infinito <strong>del</strong>l’orizzonte operativo sceglie di non porsi<br />
limiti e l’efficacia di un progetto di un mo<strong>del</strong>lo di intervento si determina di volta<br />
in volta. La giovane critica insomma, va scoprendo che alcuni discorsi possono<br />
passare solo per l’esercizio <strong>del</strong>la parola, altri <strong>del</strong>la pratica <strong>del</strong>le mostre. E la scelta<br />
non è risolta una volta per tutte. È chiaro che anche le scelte <strong>del</strong>le generazioni<br />
precedenti non erano <strong>del</strong> tutto esclusive, ma forse mai come adesso si è sviluppata<br />
un’esatta equivalenza di strumenti diversi. È chiaro, però, che anche un contesto<br />
<strong>del</strong> genere non permette di parlare di uniformità. Gli incontri che abbiamo avuto<br />
a partire dal Convegno di Pisa fino a quelli in corso al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> a<br />
Roma dimostrano che gli atteggiamenti, le provenienze, i punti di riferimento e le<br />
scelte artistiche sono radicalmente diverse. Si passa da discorsi fortemente interni<br />
al codice <strong>del</strong>l’arte, a volontà di sconfinamento in generi diversi; dall’amore per la<br />
materia ed il rilievo fisico <strong>del</strong>l’opera, all’interesse esclusivo per l’immagine.<br />
Diverso il discorso sul piano sociologico. Il rischio è di finire ghettizzati, una volta<br />
e per tutte, nell’ambito <strong>del</strong>la “giovane critica”, e di restare per sempre ingabbiati in<br />
questa struttura. La giovane critica, invece, va letta solo come momento di lavoro,<br />
di analisi (se si vuole di una generazione) alla ricerca di una individuazione di un<br />
mo<strong>del</strong>lo estetico che risponda alle esigenze <strong>del</strong>l’arte di questi anni. Il termine,<br />
allora, forse ha fatto il suo tempo e va messo da parte per lasciare emergere il ruolo<br />
<strong>del</strong>le singole individualità. Infine non si può scordare che siamo una generazione<br />
mutilata, perché se con noi ci fosse ancora Francesca Alinovi le cose starebbero<br />
sicuramente in maniera diversa.<br />
Lorenzo Mango, (“Paese Sera”, 20 febbraio 1985)<br />
Dove cantano i poeti<br />
Estate Romana ’83-84, Parco dei Daini di Villa Borghese: più di mille spettatori<br />
a sera garantiti per una settimana. Durante l’inverno, invece, a declamare le loro<br />
opere i poeti romani spesso non sanno dove andare. “Banche, osterie, sale da tè,<br />
gallerie d’arte, bar, vecchi teatri e perfino mercatini di piazza”, enumera Valerio<br />
Magrelli, 27 anni poeta: “la poesia si fa dove capita”. Eppure qualche locale che<br />
organizzi con una certa assiduità letture di poesia a Roma c’è. […] Underwood,.[...]<br />
<strong>Centro</strong> Internazionale Montale, [...] Club Montevecchio, […] Circolo 2 giugno,<br />
[…]. Infine al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> un locale nel vecchio palazzo di Piazza Perin<br />
<strong>del</strong> Vaga, 4, dove ai primi <strong>del</strong> secolo si lavavano e bollivano i panni dei malati<br />
infettivi, per il 7, 8 e 9 marzo sono in programma tre serate di poesia-spettacolo<br />
con in poeti di “Paso Doble” e cioè Tomaso Binga Giorgio Weiss, Claudio Angelini,<br />
101
Vito Riviello e Carlo Villa.<br />
Maria Simonetti, (“L’Espresso”, 24 febbraio 1985)<br />
Venerdì sera presso il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> si è inaugurata la collana di poesia<br />
erotica femminile diretta da Gianna Sarra, Edizioni Rossi & Spera, Roma.<br />
Marcia Theophilo, Wilma Costantini e Tomaso Binga hanno letto le loro poesie di<br />
fronte a un pubblico numerosissimo e animatissimo accorso per l’occasione. Le tre<br />
poetesse diverse tra loro per stile, cultura, sensibilità hanno aperto con coraggio ed<br />
ironia un capitolo nuovo <strong>del</strong>la produzione letteraria contemporanea.<br />
Trattando una materia complessa, come appunto la poesia erotica che interessa la<br />
sessualità c’è da dire che la loro operazione non scade mai nella trivialità e nella<br />
volgarità di certa letteratura erotica maschile ma viene elaborata in maniera efficace<br />
e raffinata, tradotta e sublimata in un linguaggio molto spesso metaforico, carico di<br />
notevoli suggestioni e lirismo.<br />
Ogni autrice ha scelto come illustratore <strong>del</strong> proprio libro di poesia un artistapittore.<br />
Così la poesia <strong>del</strong>la brasiliana Marcia Theophilo, di un erotismo autentico e risolto<br />
perché espressione di un pensiero che si è nutrito di una cultura che esalta il<br />
rapporto corpo-natura, in un ambiente dove sostrato mitologico, magia, musica,<br />
ritmo si fondono irresistibilmente, non poteva che coniugarsi con le figurazioni di<br />
Aldo Turchiaro.<br />
Erotismo più ermetico quello che traspare dalle poesie di Vilma Costantini. La<br />
melodia <strong>del</strong>la Costantini ha compattezza lirica carica di sentimento eppure semplice,<br />
sintetica nella fattura <strong>del</strong> verso. Le liriche si alternano alle guaches a inchiostro<br />
di china nero <strong>del</strong> pittore cinese Shen Chen, perfetto nell’immediatezza, ma le cui<br />
forme artistiche tradiscono un’attenta e studiata elaborazione.<br />
Di provocante modernità le gustose rime di Tomaso Binga. In un procedere<br />
insistente e serrato che ha un che di frizzante, di acre, di grottesco, le sue rime sotto<br />
forma di assonanze, dissonanze, di sequenze di parole pulsano di vita. Colpisce la<br />
singolare forza di condensazione <strong>del</strong> linguaggio rapido, di taglio drammatico ed<br />
epigrammatico che ben si associa alla pittura astratta di Antonio Corpora aperta alle<br />
più dirette sollecitazioni <strong>del</strong>l’emozione.<br />
Atmosfera brillante ed incandescenze anche per le polemiche sorte tra i critici<br />
letterari (maschi) invitati a commentare le poesie e una parte <strong>del</strong> pubblico femminilfemminista<br />
per il disagio di sentirsi oggetto di un parlare altrui.<br />
Flavia Ruggeri, (“ Il Paese <strong>del</strong>le Donne”, 21 gennaio 1987)<br />
Così nasce la Poesia<br />
Si diceva dieci anni fa che tutto è letteratura perché quasi niente lo è più. E allora<br />
oggi più che mai la poesia si pone in un ottica sperimentale, fa <strong>del</strong> testo un pretesto<br />
e <strong>del</strong> pretesto un testo; fonde esperimenti sui moduli <strong>del</strong>la scrittura con esperienza<br />
vissuta e rumori <strong>del</strong> nostro tempo. Dentro un crogiolo culturale ormai codificato<br />
come postmoderno, dice la sua anche la poesia, post-moderna, post-poesia.<br />
Così ce la descrivono Nando Minnella, Pino Blasone e Vanni De Simone in<br />
102
un’antologia, appunto Post-poesia, trascrizione e/o trasgressione”, che verrà<br />
presentata domani, alle 21, al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>.<br />
Dall’epoca, e ormai lo è, <strong>del</strong>le prime letture pubbliche la poesia ha percorso cammini<br />
paralleli a quelli classici e si è fatta multimediale, contagiandosi con le altre arti<br />
e con il progresso tecnologico avvalendosi di videotape, computer, sintetizzatori.<br />
Nasce così la Poesia Visiva, concreta, fonetica, sonora e la video-poesia.<br />
Ne parliamo con uno dei curatori <strong>del</strong>l’antologia, Pino Blasone. Come nasce la<br />
poesia visiva? Già alcuni <strong>del</strong> gruppo ’63 se ne occupavano. Storicamente si rifà ai<br />
Futuristi, Trasmentali, Dadaisti. Ora però non è più letteratura dopo che Filiberto<br />
Menna l’ha assimilata alla storia <strong>del</strong>l’arte introducendola nella sezione “Arte come<br />
Scrittura” <strong>del</strong>la Quadriennale allestita all’Eur questa estate. Erano esposte opere di<br />
Balestrini, Spatola, Conte, Fontana, Binga, Totino. Ma insieme alla poesia visiva<br />
esiste quella fonetica, che usa tecniche di recitazione complesse, quella sonora che si<br />
avvale di strumentazioni elettroniche, e la videopoesia che riunisce tutte le tecniche:<br />
visualizzazione, mimica, e sonoro. Perché si è arrivati a queste forma di espressione?<br />
È un porre l’accento, per chi ha percorso tutto il cammino come vocazione artistica,<br />
sull’attenzione alla forma più che al significato. Altri sono partiti dal testo per poi<br />
evadere dalla scrittura. Sono due principi teorici che si riflettono anche nel prodotto<br />
finale; un testo che regge anche senza immagini, o no. Proprio come nei videoclip<br />
musicali. A quale pubblico vi rivolgete? Di solito mostriamo le nostre opere nelle<br />
rassegne, per cui il pubblico è molto ristretto, ancor più di quello <strong>del</strong>le letture<br />
pubbliche di poesia. Ma hai la soddisfazione che lavori per il futuro. Quale futuro?<br />
Se si pensa che marciamo verso un barocco tecnologico, il futuro sarà estetico; ma<br />
se si pensa ad un futuro post-moderno il discorso diventa più complesso. Tutto<br />
il cammino esprime la divaricazione tra il significato e il significante. Attraverso<br />
questa incongruenza il linguaggio, che è la massima forma di coscienza, cambia. E<br />
cambia anche il senso, cambia anche la realtà.<br />
Stefania Scatena, (“L’Unità”, 28 maggio 1987)<br />
Off Video <strong>–</strong> Cathodica prove d’autore<br />
Nel magma tutto nostrano <strong>del</strong>la sperimentazione elettronica indipendente, si<br />
distinguono due piccole ma mirate iniziative che puntano sulla circolazione di<br />
prove d’autore. Vecchie e nuove idee, estetiche senza estremismi espressivi duri a<br />
morire costituiscono gli ingredienti <strong>del</strong>la rassegna itinerante: Electronie d’arte e<br />
altre scritture e <strong>del</strong> movimentato e militante festival “Cathodica”.<br />
Caterina Davinio ha faticosamente curato la raccolta Electronie , coinvolgendo<br />
critici, autori, organizzatori sparsi in Italia per realizzare una prima compilazione<br />
video di 24 artisti selezionati (nazionali e internazionali). Per scoprire le qualità<br />
ingenue, illuminanti, strampalate, stuzzicanti, domani, “Electronie”, sarà presentato<br />
a Roma (a cura di Bianca Menna al <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>, Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga,<br />
4).[…]<br />
Ninì Canalino, (“Il Manifesto”, 26 gennaio 1995)<br />
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Spazi No-Profit: una nuova generazione<br />
Da qualche anno a Roma, si assiste alla lenta ma costante ripresa di un fenomeno<br />
che ha contribuito a caratterizzare gli anni Settanta, quello dei circuiti autogestiti.<br />
Allora avevano una forte connotazione ideologica e si chiamavano “alternativi”-<br />
termine ormai impronunciabile, sostituito più tardi dalla sigla no-profit. Oggi,<br />
lontani da quel clima un po’ settario e decisamente utopico, l’atteggiamento che<br />
spinge alcuni artisti a reinventare la possibilità di una situazione analoga tiene<br />
innanzitutto conto <strong>del</strong>la revisione (non tanto <strong>del</strong>la negazione tout court) dei<br />
parametri <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>l’arte: a partire da una nuova consapevolezza maturata<br />
sulle ceneri <strong>del</strong>l’economia grintosa e aggressiva degli anni Ottanta, come pure<br />
dall’esigenza di disinnescare il circolo vizioso <strong>del</strong>la sequenza artista-critico-galleristaistituzione<br />
e in vista di una nuova praticabilità <strong>del</strong>la cultura in senso ampio.<br />
Accanto agli ormai storici Jartrakor di Sergio Lombardo, <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di<br />
Bianca e Filiberto Menna e <strong>Centro</strong> Di Sarro (fondato dalla madre <strong>del</strong>l’artista Luigi<br />
Di Sarro scomparso tragicamente negli anni Settanta) sorge ora una serie di nuovi<br />
spazi gestiti in prima persona dagli artisti, in un clima di apertura e confronto e<br />
all’insegna <strong>del</strong>l’interdisciplinarietà. L’obiettivo comune è quello di porsi al di fuori<br />
<strong>del</strong>le solite soluzioni di facciata, esterofile o di versante conservativo-storicisto, per<br />
riattivare una realtà più legata a ricerca e sperimentazione, mettendo in gioco l’arte<br />
giovane, ma anche situazioni più consolidate.[…]<br />
Patrizia Ferri, (“Flash Art”, Aprile/Maggio 1999)<br />
Poeti sul palco - Che milioni di italiani scrivessero poesie è cosa risaputa, il trend<br />
nuovo è che tutti sono alla ricerca di spazi in cui esibirsi. Di qui il boom di posti come<br />
il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong> di Roma<br />
Qualcuno diceva che l’italiano è un popolo di santi, poeti, navigatori. E sul secondo<br />
punto non si può dire che avessero torto. Comporre versi, pare, sia l’esperienza di<br />
sette otto milioni di anime sensibili. Tutti hanno scritto almeno una poesiola, ma<br />
in tempi recenti scrivere non basta più, il vero trend è una pedana dalla quale<br />
declamare.<br />
Crescono librerie ad hoc, bar e ristoranti dove esibirsi, maratone con più di trenta<br />
poeti che si alternano sul palco fino a luoghi di culto come il <strong>Lavatoio</strong> <strong>Contumaciale</strong>,<br />
a Roma, attivo da trent’anni, ma ultimamente sempre più frequentato.<br />
Una piazzetta <strong>del</strong> quartiere Flaminio, intitolata a Perin <strong>del</strong> Vaga, sconosciuta anche<br />
ai taxisti; un palazzo, un tempo casa popolare, con un ingresso maestoso e un po’<br />
inquietante e un cortile rotondo.<br />
Sul fondo, per una stretta scala, si entra in un’atmosfera magica. Qui, un tempo,<br />
si lavavano i panni infetti e, sarà la suggestione, l’odore <strong>del</strong> sapone aleggia ancora<br />
nella sala. In un angolo un lavello di marmo, a semicerchio sedie di plastica nere e<br />
al centro una pedana, dietro la quale si sente muovere qualcuno.<br />
È Tomaso Binga, creatore e direttore <strong>del</strong>l’associazione culturale dal <strong>1974</strong>. Ed eccolo<br />
emergere dal paravento:capelli biondi occhi azzurri finto-dolci e una gonna di lana<br />
longhette. Una George Sand salernitana. Il nome maschile nasconde Bianca Menna<br />
(nella foto), vedova <strong>del</strong> grande storico <strong>del</strong>l’arte Filiberto. Lei è artista, performer<br />
ed esponente di spicco <strong>del</strong>la poesia sonora, genere elettivo e raro che si rifà al<br />
Futurismo e al movimento Dada.<br />
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“Negli anni settanta iniziai a lavorare e assunsi provocatoriamente il nome maschile<br />
per entrare in quel mondo chiuso alle donne”, racconta la Menna-Binga, “e fui<br />
contestata dalle femministe”. Sulla pedana <strong>del</strong> <strong>Lavatoio</strong> sono passati trent’anni di<br />
teatro d’avanguardia e poesia: “Qui si esibì nel 1976, un Benigni ancora sconosciuto”.<br />
E poi Amelia Rosselli, Dacia Maraini, una giovanissima Susanna Tamaro.<br />
Oggi il poeta vuole leggere le sue creazioni a ha i suoi fans anche se non ha mai<br />
pubblicato. “Ci vorrebbe più attenzione da parte degli editori” afferma Francesca<br />
Farina, poetessa e critico letterario, organizzatrice a Roma, <strong>del</strong>le “maratone”,<br />
affollatissime e lunghissime, in luoghi sempre diversi e con una severa selezione.<br />
Ma c’è chi ha capito che il fenomeno non è da snobbare, come la casa editrice on<br />
line “Il Filo”: propone poeti e narratori inediti, con grande seguito.<br />
Il 21 marzo, giornale mondiale <strong>del</strong>la poesia, guardate i vostri vicini con occhi diversi:<br />
non è escluso che, accanto a voi, siede un’ Emily Dickinson.<br />
Terry Marocco, (“Specchio”, supp. de “La Stampa”, 6 marzo <strong>2004</strong>)<br />
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Piazza Perin <strong>del</strong> Vaga, 4 - 00196 Roma