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Numero 12 - Pilo Albertelli

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soddisfazione calava su di lui, e Parker andava<br />

in cerca di un esperto di tatuaggi per far<br />

riempire un altro spazio vuoto. La parte anteriore<br />

era quasi tutta coperta, ma sul dorso non<br />

c'era nulla. Parker non voleva tatuaggi dove<br />

non poteva vederli subito, comodamente.<br />

Man mano che lo spazio sul davanti diminuiva,<br />

la sua insoddisfazione cresceva e diventava<br />

generale.<br />

Dopo una licenza, Parker non tornò in servizio:<br />

rimase a terra senza permesso, ubriaco,<br />

in una pensione di una città che non conosceva.<br />

La sua insoddisfazione, cronica e latente,<br />

aveva raggiunto d'improvviso la fase acuta.<br />

Era come se la pantera e il leone, i serpenti,<br />

le aquile e i falchi gli fossero affondati sotto<br />

la pelle e vivessero dentro di lui, facendosi<br />

una guerra senza quartiere. La marina lo rintracciò,<br />

lo mise al fresco per nove mesi, poi<br />

lo congedò radiandolo dai quadri.<br />

Dopo questo episodio"Parker decise che l'unica<br />

aria respirabile era quella di campagna.<br />

Affittò la casetta sul terrapieno, comprò il<br />

vecchio furgone e cominciò a prendere dei<br />

lavori che teneva finché gli facevano comodo.<br />

All'epoca in cui aveva incontrato la sua<br />

futura moglie, comprava mele a ceste di venti<br />

chili e le rivendeva, facendo pagare lo stesso<br />

prezzo per mezzo chilo, ai proprietari delle<br />

case isolate, nelle strade interne di campagna.<br />

«Questa roba sembra la pensata di un indiano<br />

scemo» disse la ragazza,<br />

indicando il braccio. «E un<br />

mucchio di vanità.» Sembrò<br />

che avesse trovato la<br />

parola che cercava. «La<br />

vanità delle vanità» sentenziò.<br />

Be', cosa diavolo m'importa<br />

di quello che pensa questa?,<br />

si domandò Parker,<br />

ma era chiaramente sbalordito.<br />

«In ogni caso, ce ne sarà<br />

pure uno che le piace più<br />

'degli altri» disse, tirando<br />

in lungo, per inventare<br />

qualcosa che facesse colpo<br />

sulla ragazza. E le piantò di nuovo il. braccio<br />

sotto il naso. «Quale preferisce?»<br />

«Nessuno. Però la gallina è meno peggio del<br />

resto.» «Quale gallina?». domandò, Parker,<br />

quasi gridando. La ragazza indicò l'aquila. .<br />

«Quella è un'aquila Chi sarebbe tanto idiota<br />

da farsi tatuare una gallina sul bracciò?»<br />

«Per me, sono idioti tutti quelli che si fanno<br />

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