Numero 12 - Pilo Albertelli

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che tutto annegasse nel denso verde dei giardini capresi. Anche al suo udito stava succedendo qualcosa di strano: aveva l'impressione che in lontananza delle trombe suonassero lievi e minacciose, e percepì con grande chiarezza una voce nasale che strascicava arrogantemente le parole: «Legge di lesa maestà...» Passarono in un lampo pensieri brevi, sconnessi e straordinari. «Sono perduto!...» Poi: «Siamo perduti! ...» e un altro ancora, del tutto assurdo tra quelli, su chi sa quale immortalità, un'immortalità che provocava un'angoscia intollerabile. Pilato fece uno sforzo, scacciò la visione, rivolse nuovamente lo sguardo al balcone, e si ritrovò davanti gli occhi del prigioniero. - Senti, Hanozri, - disse il procuratore guardando Jeshua con una strana espressione: il suo volto era minaccioso, ma gli occhi inquieti, - hai mai parlato del grande Cesare? Rispondi! Ne hai parlato?... O... non... ne hai parlato? - Pilato prolungò la parola «non» alquanto più di quanto si convenga in tribunale, e lanciò un'occhiata a Jeshua come se volesse suggerirgli un pensiero. - E' facile e grato dire la verità, - osservò l'arrestato. - Non m'interessa, - ribatté con voce strozzata e cattiva Pilato, - se ti è grato o no dire la verità. Ma tu la dovrai dire. Però dicendola, pesa ogni tua parola se non vuoi una morte non solo inevitabile, ma anche tormentosa. Nessuno sa che cosa succedesse al procuratore della Giudea, ma egli si permise di alzare la mano come per proteggersi da un raggio di sole, e dietro quella mano, come al riparo di uno scudo, di lanciare al prigioniero uno sguardo d'intesa. (da Michail Bulgakov, Il maestro e Margherita, Einaudi, Torino, 1967, pp. 17-27) 56
ROMAN OMAN FORUM ORUM AND IMPERIAL MPERIAL FORA ORA COAST TO COAST A ddì 13 marzo, per fortuna non sono ancora le idi, ma se ne respira l‟aria. Baldanzosi come lo furo- no i romani antichi (Once were romans) un gruppo di adolescenti della nostra scuola attraversano i fori da costa a costa! La giornata è stupenda, il vento ha spazzato via l‟umidità e il sole fa sentire il suo calore primaverile. E‟ una meravigliosa occasione per ripercorrere circa quattro secoli di storia attraverso la monumentalizzazione del cuore della Roma antica… Da Cesare a Costantino, dalla grande Roma dei Cesari all‟inizio della Roma cristiana… La nostra allegra compagnia trova anche il tempo di rileggere e interpretare, a modo suo, un breve passo del Giulio Cesare di Shakspeare: The dogs of war. 57
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C aro studente/sconosciuto internau
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LA SCHIENA DI PARKER di Flannery O
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