simo sempre più dilagante. Persone senza alcuna possibilità di perdono; al massimo, ci può essere una transazione (con soldi) o un‟udienza in un‟aula di tribunale. In cui una giovane innocente – costretta a una scelta straziante, più grande di lei – farà le spese di tutto questo. (A. Autieri) 24
IL TEATRO DEGLI ORRORI, IL MONDO NUOVO, UNIVERSAL/LA TEMPESTA (20<strong>12</strong>) Nell‟ultimo disco, appena uscito, tra le altre c‟è una canzone che entra subito nel circolo delle curiosità più autentiche: è E cerco te, il pezzo da cui la band ha tratto il suo videoclip promozionale. E‟ un rock veloce come un brano dei Foo Fighters, con belle chitarre ruvide e invadenti, che parla d‟amore, della ricerca di una persona fascinosa scomparsa nei meandri romani. E‟ una ricerca ansiosa, senza sosta, disordinata: “io cerco te, cerco te, nei week end, nelle lune piene, in ogni macchina che passa in via Togliatti, nei visi tristi, di gente stanca, di vivere così, negli appartamenti, dove nascondere, la voglia di andar via, il mondo nuovo, l’oceano”. Solo dopo il break – un classico nella costruzione di Capovilla e del bassista e chitarrista Giulio Favero – emerge il perché di questa ricerca affannosa, inevitabile, obbligata: cerco te perché sei “qualcuno che sa bene, che è maligno il mondo, ma che nel cuore, in fondo, riconosce sempre, il bene, dal male, il bene, il male…”. Ecco perché cercarti e svenarsi in un inseguimento metropolitano, ecco la radice dell‟attrazione, motivo ben più urgente di quello puramente estetico che è rappresentato dallo “spettacolo umano più bello, che mi sia stato dato, osservare da vicino”. La radice dell‟attrazione urgente e viscerale è in qualcuno che ha un cuore che riconosce il bene dal male. Donna, vecchio, bambino, bianco, nero, ricco, sbandato: chi non si dannerebbe per re-incontrare qualcuno che sa che maligno è il mondo e che nel suo cuore distingue il bene dal male? Cuore, bene, male: da quanto tempo in una canzone non riemergevano gli attori della sfida che da sempre occupa grande letteratura e autentica poesia, musica autentica e profonda 25
- Page 2 and 3: C aro studente/sconosciuto internau
- Page 4 and 5: LA SCHIENA DI PARKER di Flannery O
- Page 6 and 7: agazza la prese e la voltò. La man
- Page 8 and 9: soddisfazione calava su di lui, e P
- Page 10 and 11: guardare il panorama. Pensò che pr
- Page 12 and 13: ché, oltre .ad ascoltare come gli
- Page 14 and 15: dagli occhi infossati che gli stava
- Page 16 and 17: Parker passò la notte su una brand
- Page 18 and 19: L'artista lo agguantò bruscamente
- Page 20 and 21: era sparita, ma non si sentiva del
- Page 22 and 23: scaldi la testa con gli idoli a ogn
- Page 26 and 27: umanità? Da quanto tempo la canzon
- Page 28 and 29: SACRESTIA DEL COMPLESSO CONVENTUALE
- Page 30 and 31: LA RICERCA DELL'ASSOLUTO NEL- LA LE
- Page 32 and 33: La vera responsabilità si situa es
- Page 34 and 35: del reale e della sua difesa divent
- Page 36 and 37: laevna Petrova, figlia di Nikolaj I
- Page 38 and 39: chiamare. Nella redazione del roman
- Page 40 and 41: ussi come N. K. Makkavejskij[41] e
- Page 42 and 43: paradosso, perché questa domanda,
- Page 44 and 45: mente al di là di quello che gli u
- Page 46 and 47: [12] SS, I, p. 76 (MGM, pp. 1451-14
- Page 48 and 49: ter & Galpin, London 1872). [41] N.
- Page 50 and 51: Senza riuscire a reprimere una smor
- Page 52 and 53: curvo su un tavolino basso a scrive
- Page 54 and 55: - Come hai fatto a sapere che volev
- Page 56 and 57: che tutto annegasse nel denso verde
- Page 58 and 59: The romans romans photographed phot
- Page 60: JERE ERE JEF EF TRIBUTO RIBUTO A FA
Change language